TUTTI I MIRACOLI EUCARISTICI: ISLAM MOSTRO SOTTO EGIDA ONU AMNESTY

In realtà tutte le migliaia di miracoli eucaristici sono miracoli permanenti. [ open letter to Illuminati Bildenberg, Pharisees salafiti wahhabiti, Islamici: lo giuro nel nome di Gesù: "io Unius REI vi precipiterò all'inferno senza nessuna pietà!"] «La situazione in Ucraina è estremamente complessa: quel che è più urgente è che tutte le parti in causa mantengano la calma e mostrino moderazione per evitare un'escalation della tensione», ha fatto sapere da Pechino il ministero degli Esteri, citando le parole di Xi a Obama. Anche al cancelliere Merkel, Xi ha detto che la situazione in Ucraina è «estremamente delicata» e deve essere affrontata con grande attenzione. E mentre il deposto presidente ucraino, Viktor Ianukovich, terrà domani una conferenza a Rostov sul Don, nel sud della Russia, ieri in Crimea si sono registrati i primi scontri tra filo-russi e sostenitori del nuovo Governo di Kiev. ISLAM DEI MOSTRI SOTTO EGIDA ONU AMNESTY

Non mi rimaneva che pregare e piangere. In Pakistan giovani cristiane, in parte minorenni, vengono rapite e costrette con minacce di morte a convertirsi all'islam. Edizioni Paoline
10.03.2014 di Daniel Gerber, "E io ti ammazzo!", urla Quaiser da sopra la spalla e gira verso il basso la mano destra. Il motore da 125 di cilindrata della Honda rossa ulula, la moto scatta in avanti e la ruota anteriore s'impenna. Teena, che è incinta, perde la presa e cade con un grido sull'asfalto caldo. Alcuni passanti inorriditi si affrettano a prestare aiuto alla futura mamma mentre il marito fa dietrofront, ma senza troppo curarsi di soccorrere la giovane donna, che può dirsi fortunata che in quel momento passino pochi risciò, auto e moto. Le persone accorse pensano a un incidente e non sospettano neppure che Quaiser abbia intenzionalmente messo in pericolo la vita della moglie.
Teena non voleva vivere con quell'uomo: la giovane cristiana era stata rapita, costretta a convertirsi all'islam e fatta sposare con ogni sorta di minacce. Se non avesse obbedito, non soltanto sarebbe morta, ma avrebbe messo a repentaglio la vita del padre e dei fratelli. Oppure avrebbero accusato suo padre di "blasfemia". Con una simile imputazione oggi in Pakistan si perde ogni sicurezza e talvolta anche la vita. E se l'accusa è palesemente falsa, non importa. Le forze brutali emergenti nel Paese non si fanno scrupoli di ricorrervi per mettere con le spalle al muro i membri delle minoranze.
Stringendo a sé il bambino Maria aveva aperto la porta senza fa rumore ed era scivolata fuori lasciandosi inghiottire dall'oscurità. Finalmente, dopo parecchi tentativi falliti, e dopo più di un anno di percosse e di oppressione, la giovanissima madre, ancora minorenne, sentiva di nuovo l'odore della libertà. Troppo a lungo era rimasta in quella famiglia.
L'avevano rapita, l'imam aveva certificato il suo "passaggio", estorto, all'islam e il "matrimonio" con un uomo che aveva il doppio dei suoi anni. Una notte, quando il portone d'ingresso era già sprangato, lei aveva trovato la chiave. Di primo mattino, mentre il quartiere era immerso nel sonno, era corsa a un incrocio dove stazionavano alcuni risciò. Tuttavia il denaro le sarebbe bastato a malapena per pochi chilometri e non di certo per il viaggio di tre ore da Gujranwala a Lahore. All'adolescente erano venute le lacrime agli occhi e per colmo di sventura aveva riconosciuto anche l'uomo sul lato opposto della strada: un membro anziano del clan, diretto alla mosche per la preghiera mattutina. Ora si era fermato e la fissava....
Teena e Maria: il loro destino rappresenta quello di innumerevoli altre donne. E in questo mondo quasi non hanno avvocati che perorino la loro causa. Si preferisce distogliere lo sguardo. Tuttavia, minimizzare è fuori luogo quanto commiserare.
Anche Asia Bibi rappresenta tante altre. Dopo un futile bisticcio si è ritrovata circondata da un branco infuriato di cui facevano parte anche alcuni dignitari religiosi islamici che gettavano benzina sul fuoco. L'esile donna era stata arrestata. "Blasfemia" era l'accusa, che lei però ha sempre respinto. Dopo essere rimasta in prigione per più di un anno senza mai venire interrogata, il tribunale l'ha condannata all'impiccagione.
A centinaia vivono di stenti come lei. Alla fine però nel mondo libero si è levato un grido. Alcune organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto la grazia per Asia Bibi e perfino il Papa ha rivolto un appello pubblico per la libertà della donna cristiana. I religiosi islamici si sono mostrati meno tolleranti: Asia non sarebbe stata scarcerata in alcun caso. L'imam della storica moschea Mohabat- Khan di Peshawar ha messo addirittura una taglia di 500.000 rupie sulla sua testa nel caso venisse liberata.
[ Non mi rimaneva che pregare e piangere, In Pakistan giovani cristiane, in parte minorenni, vengono rapite e costrette con minacce di morte a convertirsi all'islam
Edizioni Paoline 10.03.2014. ] Esemplare il processo, parecchi anni fa, a una cristiana di nome Tamara. La giovane lavorava come cameriera in casa di un musulmano facoltoso, che l'aveva ripetutamente violentata. Tuttavia non aveva alcuna chance di ottenere giustizia in un tribunale. La legislazione, nel frattempo parzialmente modificata, stabilisce che un musulmano può essere condannato per violenza sessuale nei confronti di un non musulmano soltanto se si presentano a testimoniare quattro uomini di buona reputazione e di fede islamica. In parole povere: una donna deve trovare quattro uomini che abbiano assistito allo stupro. Sfugge a ogni logica che dei signori perbene possano stare a guardare senza muovere un dito...
Il mio viaggio non mi ha portato da Tamara, ma da molte altre persone i cui diritti sono stati calpestati dal sistema. Ho trascorso diverse settimane negli uffici dello studio legale CLAAS, fondato dal paladino dei diritti umani Joseph Francis per fornire assistenza legale alle minoranze del suo Paese. Sono ormai centinaia i casi patrocinati negli anni dai suoi avvocati, infaticabili nell'impegno affinché i poveri e gli sfruttati non siano stritolati dagli ingranaggi del sistema giudiziario ma ottengano giustizia.
Grazie all'intermediazione di CLAAS, le donne intervistate mi hanno accordato ben presto la loro fiducia, nella speranza che il racconto di ciò che hanno vissuto possa mettere al riparo altre donne da situazioni simili e contribuire a cambiare un sistema che rende difficile la vita di tante persone. Le interviste sono state registrate tutte negli uffici dello studio legale. La situazione di quelle donne è tuttora difficile: per Teena (la prima delle giovani ritratte), per esempio, sarebbe impossibile tornare alla casa paterna. Non arriverebbe alla mattina dopo.
Ciò che si stenta a credere diventa plausibile osservando la realtà pachistana: il 4 gennaio 2011 è stato assassinato il musulmano Salman Taseer, governatore della provincia del Punjab, l'area più densamente popolata del Paese. Taseer aveva preso le difese di Asia Bibi. Il politico, che era contrario a quei bizzarri articoli di legge, aveva fatto visita in carcere a Bibi già nel novembre 2010 per dimostrarle pubblicamente la propria solidarietà. A sparare a Taseer è stata una guardia del corpo, assunta per la sua sicurezza. La cosa più avvilente è che l'assassino sia stato celebrato ovunque come un eroe.
Bibi non si sente affatto sicura in carcere. Più volte persone accusate della stesso "reato" - anche con motivazioni inverosimili o palesemente false – sono state uccise in prigione o mentre uscivano dal tribunale.
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Daniel Gerber è giornalista e redattore freelance (tra gli altri per Berner Zeitung, ERF, Radio 32 e Livenet.ch), nonché scrittore (Esoterik, die unerfüllte Suche, Fünfzehn Dollar für ein Leben). E' sposato con Irene e vive nei pressi di Berna. Per conto della casa editrice Brunnen si è recato in Sudan e nella Striscia di Gaza.
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Miracolo eucaristico di Bois-Seigneur-Isaac. [Gli apparve un uomo piagato e sofferente che con accorata insistenza chiedeva un medico e un avvocato che potessero prendersi cura della sua causa]. Il miracolo eucaristico di Bois-Seigneur-Isaac, secondo la tradizione, sarebbe avvenuto nell'omonima cittadina belga nell'anno 1405: durante la celebrazione eucaristica l'ostia consacrata avrebbe sanguinato, macchiando il corporale.. nel 1405, a partire dal martedì precedente la Pentecoste, a Jean de Huldenberg, nobile locale, sarebbe apparso ripetutamente in sogno Gesù coperto di piaghe, disse: " io ho bisogno di un avvocato è di un medico, mostrando, le sue piaghe troppo profonde", invitandolo a recarsi nel piccolo santuario situato nel bosco vicino.

Il nobile si recò al santuario, per assistere alla messa celebrata dal parroco, Pierre Ost. Durante la celebrazione, al momento dell'offertorio, il sacerdote si accorse che nel corporale era rimasto un frammento della particola utilizzata nella messa precedente, e Jean capì allora il significato del sogno. Il frammento non si staccava però dal tessuto, ma cominciò a sanguinare, e il fenomeno si ripeté nei quattro giorni successivi. Pierre d'Ailly, allora vescovo di Cambrai - e successivamente confessore di Carlo VI, cardinale e legato di Papa Martino V - esaminò la reliquia e avviò un'inchiesta canonica, al termine della quale dichiarò, il 10 ottobre 1413, che il fatto era autentico e di origine soprannaturale. Il corporale, macchiato di sangue, è conservato e tuttora visibile nella chiesa di Bois-Seigneur-Isaac

  • [Sergio Meloni e Istituto San Clemente I Papa e Martire, I miracoli eucaristici e le radici cristiane dell'Europa, ESD Edizioni Studio Domenicano, 2007

  • Catalogo della Mostra internazionale "I MIRACOLI EUCARISTICI NEL MONDO", Prefazione del cardinale Angelo Comastri, Edizioni San Clemente, 2006

  • Renzo Allegri, Il sangue di Dio. Storia dei miracoli eucaristici, Àncora Editrice, 2005 ].

Miracoli Eucaristici

[ Il Mistero pasquale nel Miracolo di Bois-Seigneur-Isaac ] Autore: Riva, Sr. Maria Gloria Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele. Fonte: CulturaCattolica.it ©

http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=72&id_n=1948

http://www.reginamundi.info/MiracoliEucaristici/

Il mistero pasquale, lo sappiamo, costituì il primitivo fondamentale annuncio del Vangelo da parte degli Apostoli, il cosiddetto Kerigma: Gesù di Nazareth, chiamato il Cristo, che fu crocifisso per i nostri peccati, è risorto per la nostra salvezza. Della memoria di questo evento si nutre la Chiesa di generazione in generazione perpetuandola nel sacramento dell'Eucaristia che attualizza, appunto, nell'oggi di ogni tempo, il mistero pasquale. C'è un miracolo eucaristico, del quale quest'anno ricorre il sesto centenario, che ripropone con straordinaria freschezza questo primitivo annuncio della Chiesa. Siamo in Belgio a 15 chilometri da Waterloo, a Bois-Seigneur-Isaac. Corre l'anno 1405, il martedì 2 giugno - nel pieno della novena di Pentecoste - un cavaliere di quella zona, Jean du Bois, fece uno strano sogno. Gli apparve un uomo piagato e sofferente che con accorata insistenza chiedeva un medico e un avvocato che potessero prendersi cura della sua causa. Il du Bois non si diede troppa pena per quel sogno ignorandolo completamente. La notte seguente però l'uomo piagato si ripresentò con la stessa misteriosa richiesta. Turbato l'uomo cercò, ancora una volta, di dimenticare la visione notturna. La terza notte l'uomo piagato rinnovò, allo spaventato du Bois, la richiesta dell'aiuto di un medico e di un sacerdote che prendessero in mano la sua causa, a quel punto il cavaliere, fattosi animo, gli domandò chi mai fosse. Costui, sempre sanguinante, rispose: Vai nel Santaurio di Isaac, ivi mi troverai e capirai chi sono.

Il venerdì mattina, 5 giugno, il cavaliere si recò alla Cappella indicata.

Quello stesso giorno il decano del luogo, Pere Ost, uscendo di casa avvertì l'impellente chiamata ad andare al Santuario di Isaac per celebrare una Messa. Nessuna celebrazione era prevista per quel giorno, in quel luogo cosicché, andandovi, il buon prete si domandava perché mai non potesse sottrarsi a quell'impulso. Giunto colà molto si rallegrò di aver obbedito alla mozione dello Spirito perché parecchie persone erano radunate in Cappella, quasi in attesa della celebrazione e tra queste vi era anche du Bois. Iniziò la Santa Messa, ma giunto all'offertorio, proprio mentre dispiegava il corporale Ost vide, non senza dolorosa sorpresa, che una mezza ostia era stata dimenticata fin dalla celebrazione precedente. Prontamente egli cercò di consumarla senza farsi accorgere, ma ecco che l'ostia, tenacemente incollata al corporale, gettava sangue vivo. A quella vista il decano svenne e lo soccorse proprio il cavaliere du Bois, il quale, resosi conto del prodigio, comprese la visione notturna ed esortò il sacerdote a proseguire la Messa senza timore poiché quel Miracolo era opera divina. Gli narrò allora dell'uomo dei sogni e come ora ne avesse finalmente compreso l'identità.

Tutti i presenti videro l'ostia, la quale pur mantenendosi bianca continuava a sanguinare. Il miracolo si perpetuò per quattro giorni. Fu interpellato anche il vescovo di Cambrai, Pierre d'Ailly (confessore di Carlo VI, cardinale e legato pontificio) che trattenne in osservazione il corporale tentando - invano - di lavare le macchie di sangue. Egli, infine convinto, emanò il 18 ottobre 1413 una bolla con la quale certificava l'autenticità del fenomeno. Abbiamo in questo miracolo riassunto l'intero mistero pasquale. Cristo si manifesta al cavaliere come il vivente, piagato, ma vivente. La stessa immagine di morte e risurrezione la offre l'ostia miracolosa che pur rimanendo bianchissima, sanguina. Cristo, chiama du Bois in suo aiuto e difesa, lo vuole perciò suo testimone. Anche per lui, come fu per gli apostoli, si ripete il mistero della fede cristiana che nasce non da un'idea, ma da un evento storico di cui si diventa testimoni, un evento che ha sconfitto la morte e introdotto nel mondo la novità di una vita "altra". Il cavaliere poi riconosce Gesù solo allo "spezzare del pane", cioè nel momento celebrativo, laddove si fa memoria dell'offerta salvifica del Signore, comunicando con essa. La celebrazione eucaristica ci rende presenti al Mistero, ed è, pertanto, significativo che alla domanda di identità rivolta dal Cavaliere a Cristo questi risponda: vai nella Cappella di Isaac, ivi mi troverai e capirai chi sono. Du Bois trova Cristo nell'Eucaristia, cioè nel sacramento che fa memoria del Mistero Pasquale: passione morte e risurrezione e che mette la nostra piccola storia quotidiana a contatto con quell'unico grande evento di salvezza che ha rinnovato il mondo e sempre lo rinnova. L'ostia abbandonata nel corporale dice la dimenticanza di questa Presenza viva da parte persino del clero, mentre il sangue che ha imporporato il corporale dice la perenne offerta di Cristo per questa umanità dimentica di lui. Ecco chi "conosce" du Bois: Colui che ama sempre, anche senza essere amato, Colui che dona la sua vita a coloro che sempre e ancora sono peccatori. Du Bois, entrato come cavaliere nella Cappella di Isaac, ne esce come testimone. Il medico e l'avvocato da interpellare sono sì le persone che contribuiranno a certificare la dimensione soprannaturale dell'evento, ma non solo. Il medico può essere identificato anche con il decano chiamato, proprio dall'ostia abbandonata, a "curare" la tiepidezza del popolo riguardo al Mistero della Presenza reale. Avvocato è lo stesso du Bois la cui testimonianza sarà la miglior difesa nei confronti della verità del Mistero pasquale vivo e operante nel Sacramento. My: living@live.it

miracolo Eucaristico di: BOIS-SEIGNEUR-ISAAC, BELGIO, 1405, Nel Miracolo Eucaristico di Bois-Seigneur-Isaac, l'Ostia consacrata sanguinò e macchiò il Corporale della Messa. Il 3 maggio del 1413, il Vescovo di Cambrai, Pierre d'Ailly, autorizzò il culto della Sacra Reliquia del Miracolo. La prima processione si tenne nel 1414. Il 13 gennaio del 1424, il Papa Martino V, approvò ufficialmente l'erezione del Monastero di Bois-Seigneur-Isaac. Ancora oggi il Monastero è meta di pellegrinaggi, e nella sua Cappella è possibile venerare la Sacra Reliquia del Corporale macchiato di Sangue. partire dal martedì precedente la Pentecoste dell'anno 1405, al signore del luogo, Jean de Huldenberg, per tre notti consecutive, apparve Gesù coperto di piaghe. Solo durante la terza apparizione il Signore gli parlò dicendogli: «Vai nella Cappella di Isaac, lí mi troverai». Contemporaneamente anche il parroco, Pierre Ost, udì una voce che gli ordinava di recarsi a celebrare la Messa della Santa Croce nella cappella di Isaac. Il giorno dopo il parroco richiamò tutti i fedeli per assistere alla Messa presso la cappella di Isaac, tra questi c'era anche Jean de Huldenberg. Il sacerdote cominciò la celebrazione della Messa e quando aprì il Corporale, vide che in mezzo a questo vi era rimasto un pezzo dell'Ostia magna consacrata nella Messa del martedì precedente. Cercò allora di consumarla ma questa non si staccava dal Corporale e cominciò a sanguinare. Il prete sbiancò e Jean, che si era accorto di tutto, lo soccorse e lo confortò dicendogli: «Non avere paura, questa meraviglia viene da Dio»; e gli raccontò anche delle visioni. Per quattro giorni, sino al martedì di Pentecoste, il Sangue continuò a colare, raggiungendo lo spessore di un dito su tre di larghezza. Poi, avendo macchiato quasi completamente il Corporale, si coagulò pian piano e divenne secco. Il Miracolo fu visto e attestato da tantissime persone. Il Vescovo di Cambrai, Pierre d'Ailly, informato dell'accaduto, volle esaminare personalmente il Corporale macchiato di Sangue che conservò presso la sua casa per circa due anni. Ogni tentativo di rimuovere la macchia di Sangue dal Corporale risultò vano. Il Vescovo allora aprì un'inchiesta dove vennero raccolte tutte le testimonianze a proposito dei prodigi operati dal medesimo Preziosissimo Sangue della Reliquia. Il 16 giugno del 1410, il Vescovo Pierre d'Ailly, accordò 40 giorni di indulgenza a coloro che avessero visitato la cappella di Bois-Seigneur-Isaac e il 3 maggio del 1413, dichiarò che il Corporale poteva essere venerato come Sacra Reliquia e istituì una processione solenne in onore del Prodigio con l'esposizione pubblica del Santissimo Sacramento. Ancora oggi, ogni anno, la domenica seguente, la festa della Natività di Maria, i cittadini di Bois-Seigneur-Isaac si riuniscono in preghiera, per festeggiare la memoria del Prodigio Eucaristico. I Miracoli Eucaristici dell Belgio. Il miracolo di Herentals. Nel Miracolo Eucaristico di Herentals, alcune Ostie precedentemente rubate, furono ritrovate dopo otto giorni, perfettamente intatte, nonostante la pioggia. Le Particole vennero rinvenute in un campo, vicino a una tana di conigli, circondate da una viva luce e disposte a forma di croce. Ogni anno, due tele del pittore Antoon van Ysendyck, che descrivono il Miracolo, vengono portate in processione fino al campo in cui fu eretto un piccolo Santuario – De Hegge. Qui viene poi celebrata una Messa commemorativa davanti a numerosi fedeli.

Il miracolo di Middleburg-Lovanio.

Questo Miracolo Eucaristico risale al 1347. Nella chiesa di San Pietro a Middelbourg, durante la Comunione, l'Ostia consacrata si trasformò in carne sanguinante.

Una parte dell'Ostia, ancora oggi, è conservata a Lovanio dai padri agostiniani. Fu il monaco Jean de Gheest, confessore dell'Arcivescovo che ne autorizzò il culto, a chiedergliela in regalo. L'altra parte si trova invece presso la Chiesa di San Pietro a Middleburg.

Il miracolo di Bruges

I più antichi documenti riguardanti il Santo Sangue di Bruges risalgono al 1256. Il Santo Sangue probabilmente faceva parte di un gruppo di Reliquie sulla Passione di Cristo che si conservavano nel Museo imperiale di Bucoleon, a Costantinopoli. Nel 1203 Constantinopoli fu assediata e conquistata dai crociati. Baldovino IX, conte delle Fiandre, dopo essere stato incoronato nuovo imperatore, spedì la Reliquia del Preziosissimo Sangue nella sua patria a Bruges.

Il miracolo di Herkenrode-Hasselt

Nella Cattedrale di San Quintino ad Hasselt, è esposta la Reliquia del Prodigio Eucaristico verificatosi ad Herkenrode nel 1317. Nel corso dei secoli si sono fatte numerose verifiche per constatare la conservazione miracolosa dell'Ostia consacrata da cui fuoriuscì del Sangue. Ricordiamo quella eseguita nel XVIII secolo dal Nunzio Apostolico Carafa e il Vescovo di Liegi, o quella fatta dall'Arcivescovo di Malines, durante una visita dell'Arciduchessa Isabella.

Il miracolo di Bruxelles

Nella Cattedrale di Bruxelles, si trovano molte testimonianze artistiche di un Miracolo Eucaristico verificatosi nel 1370. Dei profanatori rubarono delle Ostie consacrate e con dei coltelli le pugnalarono in atto di rivolta. Da queste Particole cominciò a colare vivo Sangue. Il Miracolo fu venerato fino a pochi decenni fa. Numerosi reliquiari di varie epoche, utilizzati per contenere le Ostie prodigiose del Miracle du Saint Sacrement, si conservano ancora oggi nell'attiguo museo della Cattedrale, l'antica cappella dedicata al SS. Sacramento. Ci sono anche degli arazzi del XVIII secolo che evocano l'evento miracoloso.

Il miracolo di Bois-Seigneur-Isaac

Nel Miracolo Eucaristico di Bois-Seigneur-Isaac, l'Ostia consacrata sanguinò e macchiò il Corporale della Messa. Il 3 maggio del 1413, il Vescovo di Cambrai, Pierre d'Ailly, autorizzò il culto della Sacra Reliquia del Miracolo. La prima processione si tenne nel 1414. Il 13 gennaio del 1424, il Papa Martino V, approvò ufficialmente l'erezione del Monastero di Bois-Seigneur- Isaac. Ancora oggi il Monastero è meta di pellegrinaggi, e nella sua Cappella è possibile venerare la Sacra Reliquia del Corporale macchiato di Sangue.

Il miracolo di Liege

«Sebbene l'Eucaristia ogni giorno venga solennemente celebrata, riteniamo giusto che, almeno una volta l'anno, se ne faccia più onorata e solenne memoria. Le altre cose infatti di cui facciamo memoria, noi le afferriamo con lo spirito e con la mente, ma non otte- niamo per questo la loro reale presenza. Invece, in questa sacramentale commemorazione del Cristo, anche se sotto altra forma, Gesù Cristo è presente con noi nella propria sostanza. Mentre stava infatti per ascendere al cielo disse: 'Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo'(Mt 28,20)».

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Regina Mundi - Miracoli Eucaristici della Polonia. I Miracoli Eucaristici nel mondo. I Miracoli Eucaristici sono interventi prodigiosi di Dio che hanno lo scopo di confermare la fede e l'amore a Gesù presente realmente col suo Corpo e col suo Sangue nell'Eucaristia. Quando nella S. Messa il sacerdote, obbedendo al comando di Gesù, pronuncia a suo nome le parole della consacrazione "questo è il mio Corpo" e "questo è il mio Sangue", la sostanza del pane diventa il Corpo di Cristo, e la sostanza del vino il suo Sangue. Questo mutamento lo chiamiamo transustanziazione, cioè passaggio di sostanza: perché del pane e del vino rimangono soltanto le apparenze o specie: cioè le dimensioni, il colore, il sapore, l'odore, e anche le capacità nutritive, ma non rimane la sostanza, cioè la realtà vera, che è divenuta il Corpo e il Sangue di Gesù. Questo non si può sperimentare coi sensi: solo la parola del Signore ce lo assicura. I Miracoli Eucaristici confermano la nostra fede, basata sulle parole di Gesù, che ciò che sembra pane non è più pane, e ciò che sembra vino non è più vino..Ci dimostrano che non dobbiamo guardare all'apparenza esterna (pane e vino), ma alla sostanza, alla realtà vera, che è la Carne e il Sangue di Cristo. Nessuno è obbligato a credere ai Miracoli Eucaristici, ma, quando sono trovati seri e credibili dalla Chiesa, sono un dono del Signore. Il Signore compie questi segni per mostrare che nell'Eucaristia c 'è il vero Corpo e il vero Sangue di Gesù. In un Miracolo Eucaristico le specie del pane e del vino vengono cambiate miracolosamente in specie di carne e di sangue, ma il vero Corpo e il vero Sangue di Gesù sono quelli che, anche prima del Miracolo, erano già presenti sotto le specie del pane e del vino consacrati, e anche ora continuano a esistere sotto le apparenze della carne e del sangue come già esistevano prima del Miracolo. Per questo in un Miracolo Eucaristico noi adoriamo Gesù realmente presente. P. Florio Quercia SJ

Il miracolo di Weiten-Raxendorf

Nel XV secolo si verificarono in Austria diversi furti di Ostie consacrate e per questo motivo i religiosi del luogo presero l'abitudine di conser- vare le Particole nelle sacrestie. Nonostante queste precau- zioni, nel 1411 un ladro riuscì a rubare un'Ostia consacrata dalla chiesa parrocchiale di Weiten. La Particola scivolò inavvertitamente a terra durante il viaggio, e venne ritrovata qualche giorno dopo da una pia donna. L'Ostia era tutta raggiante, divisa in due parti che però restavano unite tra di loro grazie a dei filamenti di carne sanguinante.

Il miracolo di Seefeld

La cittadina di Seefeld è meta di numerosi pellegrinaggi a causa di un Miracolo Eucaristico verificatosi nel 1384.

Il cavaliere Oswald Milser, durante la Messa del Giovedì Santo, pretese che il sacerdote lo comunicasse con l'Ostia magna. Nel momento in cui stava per ricevere la Comunione il pavimento cominciò a tremare e Oswald si sentì come risucchiare da esso. Il sacerdote allora ritrasse l'Ostia verso l'altare e da questa cominciò a colare Sangue.

Il miracolo di Fiecht

Il paesino di San Georgenberg- Fiecht, nella valle dell'Inn, è molto conosciuto soprattutto per un Miracolo Eucaristico verificatosi nel 1310.

Durante la Messa, il sacerdote fu colto dai dubbi circa la reale presenza di Gesù nelle specie consacrate e subito dopo la consacrazione il vino si tramutò in Sangue e cominciò a ribollire fuoriuscendo dal calice.

Nel 1480, dopo 170 anni, il Santo Sangue risultava ancora «fresco come se fosse uscito oggi da una ferita», scriveva il cronista dell'epoca e ancora oggi si conserva intatto ed è contenuto in un reliquiario che si trova nel Monastero di San Georgenberg.

Il miracolo di Ludbreg

A Ludbreg, nel 1411, durante la Messa un sacerdote dubitò se nelle specie eucaristiche consacrate fosse veramente presente il Corpo e il Sangue di Cristo. Subito dopo la consacrazione del vino, questo si trasformò in Sangue. Ancora oggi, la preziosa Reliquia del Sangue del Miracolo attira migliaia di fedeli ed ogni anno, all'inizio del mese di settembre, per un'intera settimana, viene celebra la cosiddetta 'Sveta Nedilja-Santa Domenica', in onore del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1411.

Il miracolo di Douai

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Nel Miracolo Eucaristico di Douai, mentre un sacerdote distribuiva la Comunione ai fedeli, inavvertitamente fece cadere per terra un'Ostia consacrata. Subito si chinò per raccoglierla, ma questa si sollevò da sola in volo e andò a posarsi sul purificatoio. Al suo posto, poco dopo, apparve uno splendido fanciullo che tutti i fedeli e i religiosi presenti alla celebrazione poterono contem- plare. Malgrado siano passati più di 800 anni, ancora oggi è possibile venerare l'Ostia del Miracolo. Tutti i giovedì del mese, presso la chiesa di San Pietro di Douai, numerosi fedeli si riuniscono in preghiera Binnanzi all'Ostia Prodigiosa.

Il miracolo di Marseille-en-Beauvais

Nel 1533, alcuni ladri rubarono in una chiesa un ciborio contenente delle Ostie consacrate che vennero poi gettate in un campo. Malgrado la forte bufera di neve, le Particole vennero ritrovate alcuni giorni dopo in perfetto stato grazie a una preservazione miracolosa. Le numerose guarigioni che seguirono il Prodigio e la grande devozione popolare non furono sufficienti a proteggere le Ostie che furono distrutte da dei profanatori.

Il miracolo di Parigi

Durante la Pasqua del 1290 un non credente, che aveva in odio la Fede Cattolica e non credeva alla presenza reale di Cristo nell'Eucaristia, riuscì a procurarsi un'Ostia consa- crata per profanala: la prese a coltellate e la gettò nell'acqua bollente. L'Ostia si sollevò da sola davanti all'uomo, che rimase sconvolto, poi andò a posarsi nella ciotola di una pia donna che subito consegnò la Particola al proprio parroco. Le autorità ecclesiastiche, il popolo e anche il re decisero di trasformare la casa del profanatore in una cappella in cui conservare la santa Ostia, che verrà distrutta Edurante la rivoluzione.

Il miracolo di Faverney

Alla vigilia della festa di Pentecoste, i monaci di Faverney decisero di esporre il Santissimo Sacramento per la pubblica adorazione. Durante la notte, nella chiesa divampò un incendio che distrusse l'altare e gli arredi sacri, ma non l'ostensorio con dentro l'Ostia magna, che fu ritrovato dopo qualche giorno sospeso in aria perfettamente intatto. La Particola miracolosa si conserva ancora oggi e numerosi sono i pellegrini che ogni anno accorrono per venerare il Miracolo.

Il miracolo di Les Ulmes

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Nel Miracolo Eucaristico di Les Ulmes, durante l'esposi- zione del Santissimo Sacramento per la pubblica adorazione, al posto dell'Ostia apparve la forma di un uomo con i capelli bruno-chiari che scendevano sulle spalle, il volto luminoso, le mani incrociate l'una sull'altra e il corpo rivestito da una tunica bianca. Dopo un attento esame il Vescovo ne autorizzò il culto. Ancora oggi, nella chiesa si può vedere la nicchia che per circa 150 anni contenne l'Ostia miracolosa. Questa venne devotamente consumata, durante la rivoluzione francese, dal vicario di Puy-Notre-Dame Iche ne temeva la profanazione.

Il miracolo di Digione

Nel Miracolo Eucaristico di Digione, una signora acquistò un ostensorio che per sbaglio conteneva ancora l'Ostia magna.

La donna decise di utilizzare un coltello per rimuovere l'Ostia che cominciò a stillare vivo Sangue che si asciugò immediatamente, lasciando impressa l'immagine del Signore assiso su un trono semicircolare con ai lati alcuni strumenti della Passione. La Particola si mantenne intatta per oltre 350 anni, fino a quando non venne distrutta dai rivoluzionari nel 1794.

Il miracolo di Blanot

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Nel Miracolo Eucaristico di Blanot, durante la Messa pasquale del 1331, al momento della Comunione il sacerdote fece cadere per sbaglio un frammento di Ostia consacrata sulla tovaglia. Il parroco cercò subito di recuperarlo ma non gli fu possibile. Il frammento infatti si era trasformato in Sangue formando una grossa macchia sulla tovaglia. Ancora oggi nel villaggio di Blanot si conserva la Reliquia della stoffa insanguinata.

Il miracolo di La Rochelle

Il Miracolo Eucaristico di La Rochelle riguarda la guarigione istantanea di un ragazzo muto e paralitico dall'età di sette anni che dopo essersi comunicato nella Messa pasquale del 1461 guarì completamente dalla paralisi e riacquistò l'uso della voce. Il documento più autorevole che descrive visivamente questo Miracolo è il quadro-manoscritto tuttora conservato nella cattedrale di La Rochelle.

Il miracolo di Bordeaux

Nel Miracolo Eucaristico di Bordeaux, nell'Ostia esposta per la pubblica adorazione, per oltre venti minuti, apparve Gesù benedicente. Ancora oggi è possibile visitare la Cappella del Miracolo e venerare la preziosa Reliquia dell'Ostensorio dell'appa- rizione che si conserva a Martillac, in Francia, presso la chiesa della comunità contemplativa «La Solitude».

Il miracolo di Avignone

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Il 30 novembre del 1433 venne esposto il Santissimo Sacramento per la pubblica adorazione presso la piccola cappella della Confraternita detta «dei Penitenti grigi». All'improvviso Avignone fu sommersa dalle acque per lo straripamento del fiume che la attraversa, il Rodano. Due membri della confraternita riuscirono con una barca a raggiungere la cappella dove era rimasto incustodito il Santissimo Sacramento esposto per l'adorazione. Quando entrarono all'interno della cappella videro che le acque si erano divise a destra e a sinistra lasciando l'altare e l'Ostensorio Iperfettamente asciutti.

Il miracolo di Neuvy San Sepulcre

Nella chiesa di Neuvy-Saint-Sépulcre, nei pressi di Indre, sono conservate due gocce del Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, raccolte sul Calvario durante la Passione. Furono portate in Francia nel 1257 dal Cardinal Eudes di ritorno dalla Terra Santa.

Il miracolo di Pressac

Nel Miracolo Eucaristico di Pressac, dopo un incendio di- vampato nella chiesa parroc- chiale, il calice su cui era stata poggiata un'Ostia consacrata si fuse completamente. Del calice rimase solo il piede su cui si era formata una bolla di stagno sotto la quale si tro- vava l'Ostia completamente intatta. La Particola miracolo- sa venne consumata il giorno dopo, ma ancora oggi riman- gono numerosi documenti che testimoniano il Miracolo tra cui le vetrate della chiesa di Pressac in cui sono raffigurate le fasi del Prodigio

Il miracolo di Wilsnack

Durante un terribile incendio scoppiato nel villaggio di Wilsnack nel 1383, tra i resti della chiesa parrocchiale furono ritrovate tre Ostie completamente intatte, che sanguinarono ripetuta- mente. I pellegrini cominciarono ad affluire in grande numero e per questo venne costruita una chiesa in onore del Miracolo. Il culto fu approvato con due Bolle da Papa Eugenio IV nel 1447.

Il miracolo di Kranenburg

Nel 1284, nella cittadina di Kranenburg bei Kleve, si verificò un Miracolo Eucaristico conosciuto con il nome di «Miracolo del Crocefisso miracoloso». Un'Ostia consacrata fu gettata vicino ad un albero da un pastore che non riusciva a deglutirla a causa di una malattia. In seguito l'albero fu tagliato a metà e da esso cadde a terra un Crocefisso perfettamente intagliato. Sul luogo del ritrovamento venne costruita una chiesa che ancora oggi è meta ogni anno di numerosi pellegrinaggi. Papi e Vescovi hanno sempre incoraggiato il culto del Crocefisso miracoloso concedendo privilegi e indulgenze, l'ultima delle quali risale all'anno 2000.

Il miracolo di Walldurn

Uno dei documenti più completi in cui sono raccolte tutte le testimonianze sul Miracolo Eucaristico avvenuto a Walldürn nel 1330, è lo scritto del monaco Hoffius del 1589. Durante la Messa un sacerdote rovesciò acciden- talmente le specie del vino consacrato che si trasforma- rono in Sangue e formarono sul corporale un'immagine di Cristo crocefisso. La Reliquia del corporale insanguinato si conserva ancora oggi presso l'altare laterale della Basilica Minore di San Giorgio a Walldürn. Ogni anno, parec- chie migliaia di pellegrini si recano in pellegrinaggio a Walldürn per venerare la Sacra Reliquia.

Il miracolo di Regensburg

Nel Miracolo Eucaristico di Regensburg, un sacerdote, durante la Santa Messa, fu assalito dai dubbi circa la reale presenza di Gesù nell'Eucaristia. Nel momento in cui stava sollevando il calice, il Crocifisso di legno sopra il tabernacolo si animò e il Signore stese lentamente le braccia verso il sacerdote e prese dalle sue mani il calice che espose all'adorazione dei fedeli.

Il miracolo di Bettbrunnt

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Nel Miracolo Eucaristico di Bettbrunn, un contadino molto pio, per un eccesso di zelo, rubò un'Ostia consacrata che portò nella sua fattoria di Viehbrunn. Un giorno la Particola cadde a terra accidentalmente ma nessuno riuscì a raccoglierla. Si tentò di tutto e infine, intervenne il Vescovo di Regensburg che riuscì a raccogliere la Particola solo dopo aver promesso al Signore la costruzione di una chiesa in Suo onore. La notizia del Prodigio si diffuse velocemente e attirò numerosi pellegrini.

Il miracolo di Augsburg

Il Miracolo Eucaristico di Augusburg, conosciuto dai locali con il nome di «Wunderbarlichen Gutes- Bene Miracoloso», è descritto in numerosi libri e documenti storici consultabili presso la biblioteca statale e civica di Augsburg. Un'Ostia rubata si trasformò in carne sanguinante. Nel corso dei secoli furono compiute diverse analisi sulla Particola che hanno sempre confermato che si tratta di carne e sangue umano. Oggi il Convento di Heilig Kreuz è custodito dai Padri Domenicani.

Il miracolo di Erding

Il Giovedì Santo del 1417, un contadino rubò un'Ostia consacrata che durante il cammino gli sfuggì dalle mani e si librò in aria. Invano si tentò di recuperarla. Fu solo grazie all'intervento diretto del Vescovo che si riuscì a recuperare la Particola. Nel luogo dove avvenne il Miracolo venne subito edificata una cappella. Molte furono le guarigioni e i prodigi attribuiti alla venerazione di questo Miracolo.

Il miracolo di Benningen

Nel 1216, il villaggio di Benningen fu teatro di un Miracolo Eucaristico in cui l'Ostia sanguinò. Pochi anni dopo, nel 1221, i cittadini di Benningen iniziarono la costruzione di una cappella in onore di questo Prodigio, conosciuta con il nome di Riedkapelle zum Hochwürdigen Gut. Dal 1674 al 1718 la Riedkapelle venne ristrutturata e ampliata per accogliere i numerosi pellegrini. Ogni anno, durante la festa del Corpus Domini, la parrocchia di Benningen si reca in processione alla Riedkapelle, per celebrare la commemora-Uzione del Miracolo.

Il miracolo di Weingarten

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A Weingarten, presso il monastero benedettino, è possibile venerare da oltre 900 anni, la Reliquia di una parte del Preziosissimo Sangue di Gesù. Secondo molti storici, il soldato Longino, portò a Mantova la Reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo, che in seguito fu divisa in molte parti e donata ai vari potentati del tempo (il più conosciuto é quello di Carlo Magno) e a diversi Papi.

Il miracolo di Gruaro (Valvasone)

Tra i documenti più autorevoli che descrivono il Miracolo Eucaristico avvenuto a Gruaro nel 1294 vi è quella dello storico locale Antonio Nicoletti (1765). Una donna stava lavando sul lavatoio costruito lungo la roggia Versiola una delle tovaglie d'altare della chiesa di S. Giusto. Improvvisamente vide il lino della tovaglia tingersi di sangue. Osservando più attentamente, notò che il sangue usciva da una Particola consacrata rimasta tra le pieghe della tovaglia.

Il miracolo di Torino (1453)

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Nella Basilica del Corpus Domini a Torino, si trova una cancellata in ferro che racchiude il luogo dove si verificò il primo Miracolo Eucaristico avvenuto a Torino nel 1453. Un'iscrizione sul pavimento all'interno della cancellata descrive il Prodigio: «Qui cadde prostrato il giumento che trasportava il Corpo divino - qui la Sacra Ostia liberatasi dal sacco che l'imprigionava, si levò da se stessa in alto - qui clemente discese nelle mani supplici dei Torinesi - qui dunque il luogo fatto santo dal Prodigio - ricor- dandolo, pregando genuflesso ti sia in venerazione o ti incuta timore (6 giugno 1453)»

Il miracolo di Torino (1640)

Durante l'invasione da parte delle truppe del Conte d'Harcourt, i soldati si introdussero nella chiesa di Santa Maria del Monte e uccisero numerosi civili. La vita dei Frati Cappuccini venne però risparmiata. Un soldato francese riuscí ad aprire il Tabernacolo contenente la pisside con dentro alcune Particole consacrate, e miracolosamente da questo fuoriuscí come una linea di fuoco che lo investí e gli brució il viso e gli abiti. La porticina del Tabernacolo, decorata con agata e lapislazzuli, presenta ancora le tracce della manomissione da parte del soldato.

Il miracolo di Asti 1535

In ambedue i Miracoli Eucaristici di Asti, dall'Ostia consacrata sprizzò vivo sangue. Numerosi sono i documenti che confermano i due Prodigi. Nel primo Miracolo il Vescovo di Asti, Mons. Scipione Roero, fece subito redigere un atto notarile, e il Papa Paolo III, con un Breve datato 6 novembre 1535, accordò l'indulgenza plenaria a chiunque avesse visitato la chiesa di San Secondo nel giorno dell'anniversario del Prodigio.

Il miracolo di Asti 1718

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Il secondo Miracolo avvenne invece nell'antica cappella dell'Opera Pia Milliavacca ed è documentato da numerose testimonianze raccolte da un notaio, sottoscritte dal sacerdote celebrante e da eminenti personalità ecclesiastiche e laiche.

Il miracolo di Dronero

Nel 1631, una giovane contadina, poco prudentemente, appiccò il fuoco a della paglia secca e da questa divampò subito un incendio che per il forte vento invase tutto il borgo della cittadina di Dronero. Tutti i tentativi di domare il fuoco si rivelarono inutili. Solo dopo che il Padre Maurizío da Ceva impartí la benedizione con il SS. Sacramento, l'incendio cessó miracolosamente.

Il miracolo di Canosio

Questo Miracolo Eucaristico vede protagonista un parroco, Don Antonio Reinardi, che grazie alla sua grande pietà eucaristica, riuscí a salvare il villaggio di Canosio dalla piena del torrente Maira benedicendolo con il Santissimo Sacramento. Numerose furono le conversioni tra coloro che assistettero al Prodigio e ancora oggi, ogni anno, i cittadini di Canosio celebrano una festa nell'ottava del Corpus Domini in onore del Prodigio.

Il miracolo di Ferrara

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Questo Miracolo Eucaristico è avvenuto a Ferrara, nella Basilica di Santa Maria in Vado, il giorno di Pasqua (28 marzo 1171). Padre Pietro da Verona, priore della Basilica, stava celebrando la Messa di Resurrezione e giunto alla frazione del pane consacrato, mentre spezzava l'Ostia, vide da questa sprizzare un fiotto di sangue che andò con le sue goccioline a macchiare la piccola volta sovrastante l'altare della celebrazione. La volticina macchiata di sangue fu racchiusa in seguito in un tempietto costruito nel 1595, ed è ancora oggi visibile nella monumentale Basilica Idi S. Maria in Vado.

Il miracolo di Rimini

Questo Miracolo Eucaristico fu operato direttamente da Sant'Antonio dopo essere stato sfidato da un certo Bonovillo a dimostrare la verità circa la reale presenza di Gesù nell'Eucaristia. La più antica biografia di Sant'Antonio, L'Assidua, riporta le esatte parole con cui Bonovillo gli si rivolse contro: « Frate! Te lo dico davanti a tutti: crederò nell'Eucaristia se la mia mula, che terrò digiuna per tre giorni, mangerà l'Ostia che gli offrirai tu piuttosto che la biada che gli darò io». La mula, nonostante fosse stremata dal digiuno, s'inchinò davanti all'Ostia Nconsacrata e rifiutò a biada.

Il miracolo di Firenze

Nella chiesa di Sant'Ambrogio a Firenze, sono custodite le Reliquie di due Prodigi Eucaristici avvenuti nel 1230 e nel 1595. Nel Miracolo del 1230, un prete lasciò nel calice alcune gocce di vino consacrato. Il giorno seguente, tornando a celebrare la Messa nella stessa chiesa trovò dentro al calice delle gocce di sangue vivo rappreso ed incarnato. Il sangue fu subito raccolto in un'ampolla di cristallo. L'altro Miracolo Eucaristico avvenne il Venerdì Santo dell'anno 1595, quando, scoppiato un furioso incendio nella chiesa, restarono prodigiosamente intatte alcune Particole consacrate.

Il miracolo di Bagno di Romagna

Nel 1412, l'allora priore della Basilica di Santa Maria di Bagno di Romagna, Padre Lazzaro da Verona, mentre celebrava la Santa Messa, fu assalito da forti dubbi circa la reale presenza di Gesù nel SS. Sacramento. Aveva da poco pronunciato le parole della consacrazione sul vino che questo si trasformò in vivo sangue e cominciò a ribollire fuoriuscendo dal calice e riversandosi sul corporale. Padre Lazzaro, profondamente commosso e pentito, confessò ai fedeli presenti alla celebrazione la sua incredulità e lo strepitoso Miracolo che il Signore aveva operato sotto il suo sguardo.

Il miracolo di Volterra

Nel 1472, durante la guerra scoppiata tra Volterra e Firenze, un soldato fiorentino, entrato nella Cattedrale di Volterra, riuscì ad impossessarsi della preziosa pisside di avorio contenente numerose Ostie consacrate. Appena uscito dalla chiesa, preso da un accesso d'ira nei confronti di Gesù sacramentato, gettò la pisside con il suo prezioso contenuto contro una parete della chiesa. Da questa fuoriuscirono tutte le Particole che illuminate da una luce misteriosa, si innalzarono miracolosamente nel vuoto e vi rimasero parecchio tempo sospese. Numerosi furono i testimoni che assistettero all'evento.

Il miracolo di Rosano

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Nella chiesa del monastero di Rosano si venera la statua del S. Cuore, che sanguinò e lacrimò in diverse occasioni. La statua, che è di altezza naturale, fu donata nel 1948 da una pia persona come adempimento di un voto fatto durante il secondo conflitto mondiale. Il volto di Cristo possiede un'espressione intensa di virile dolcezza che invita alla preghiera e al raccoglimento. Il Cuore spicca al centro del petto, circondato da una corona di spine.

Il miracolo di Morrovalle

Nel 1560, a Morrovalle un grosso incendio distrusse tutta la chiesa dei Francescani, tranne l'Ostia magna contenuta in una pisside (anch'essa completamente bruciata a eccezione del coperchio). Nel 1960 è stato celebrato solennemente il quarto centenario del Miracolo Eucaristico di Morrovalle e il Consiglio Comunale, all'unanimità, deliberò di apporre sulla facciata della porta principale di Morrovalle l'iscrizione «Civitas Eucaristica».

Il miracolo di Siena

Nella Basilica di San Francesco a Siena, si conservano intatte da 276 anni, 223 Ostie. L'Arcivescovo Tiberio Borghese fece chiudere per dieci anni in una scatola di latta sigillata alcune ostie non consacrate. La commissione scientifica preposta quando riaprì la scatola vi trovò solo vermi e frammenti putrefatti. Il fatto è contro ogni legge fisica e bio- logica, lo stesso scienziato Enrico Medi così si espresse al riguardo: «Questo intervento diretto di Dio, è il Miracolo [...], compiuto e mantenuto tale miracolosamente per secoli, a testimoniare la realtà permanente di Cristo nel Sacramento Eucaristico».

Il miracolo di Macerata

Il 25 aprile del 1356, a Macerata, un sacerdote di cui non si conosce il nome, stava celebrando la Messa nella cappellina della chiesa di Santa Caterina, di proprietà delle monache benedettine. Durante la frazione del pane, prima della Comunione, il prete cominciò a dubitare circa la reale presenza di Gesù nell'Ostia consacrata. Fu proprio nel momento in cui spezzava l'Ostia che, con suo grande spavento, vide sgorgare da questa un abbondante fiotto di sangue che macchiò parte del lino e del calice posti sull'altare.

Il miracolo di Assisi

Nella Leggenda di Santa Chiara Vergine si raccontano vari miracoli operati da Santa Chiara. Si narrano episodi di moltiplicazione di pane, di bottiglie di olio comparse quando in convento era del tutto assente. Ma il più famoso tra i miracoli da lei operati è quello accaduto nel 1240, un venerdì di settembre, in cui Chiara di fronte ad un assalto di soldati saraceni penetrati con la forza anche nel chiostro del suo convento di S. Damiano, riesce a metterli in fuga mostrando loro l'Ostia Santa.

Il miracolo di Offida

Ad Offida, presso la chiesa di Sant'Agostino si conservano le Reliquie del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1273 in cui l'Ostia si convertì in carne sanguinante. Numerosi sono i documenti che descrivono il Prodigio tra cui una copia autentica di una pergamena del sec. XIII, scritta dal notaio Giovanni Battista Doria nel 1788. Vi sono inoltre numerose bolle di Papi a cominciare da quella di Bonifacio VIII (1295), a quella di Sisto V (1585), interventi di Congregazioni romane, decreti vescovili, statuti comunali, doni votivi, lapidi, affreschi e testimo- nianze di insigni storici tra cui ricordiamo l'Antinori e il Fella.

Il miracolo di Bolsena

Un sacerdote di Praga, che si trovava in viaggio in Italia, stava celebrando la Messa nella Basilica di Bolsena, quando al momento della consacrazione avvenne un Prodigio: l'Ostia si trasformò in carne. Questo Miracolo sostenne la fede del sacerdote dubbioso circa la reale presenza di Cristo nell'Eucaristia. Le Sacre Specie furono subito ispezionate da Papa Urbano IV e da San Tommaso d'Aquino. Il Pontefice decise di estendere a tutta la Chiesa la festa del Corpus Domini «affinché questo eccelso e venerabile Sacramento fosse per tutti memoriale dello straordinario amore di Dio per noi».

Il miracolo di Cascia

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Nel 1330, a Cascia un contadino gravemente ammalato fece chiamare il prete per ricevere la Comunione. Il sacerdote, un po' per incuria e un po' per apatia, invece di prendere con sé il ciborio per riporre la Particola da portare a casa del malato, prelevò da questo un'Ostia che infilò irriverentemente nel libro delle preghiere. Una volta giunto dal contadino, il sacerdote aprì il libro e con spavento vide che l'Ostia si era trasformata in un grumo di sangue che aveva macchiato anche le pagine del libro.

Il miracolo di Lanciano

Un'iscrizione marmorea del XVII secolo, descrive questo Miracolo Eucaristico avvenuto a Lanciano nel 750, presso la chiesa di San Francesco. «Un monaco sacerdote dubitò se nell'Ostia consacrata ci fosse veramente il Corpo di Nostro Signore. Celebrò Messa e, dette le parole della consacrazione, vide divenire Carne l'Ostia e Sangue il Vino. Fu mostrata ogni cosa agli astanti. La Carne è ancora intera e il Sangue diviso in cinque parti disuguali che tanto pesano tutte unite quanto ciascuna separata».

Il miracolo di Roma

La reliquia di questo Miracolo Eucaristico si conserva ad Andechs, in Germania, presso il monastero benedettino. Si verificò a Roma nel 595 durante una celebrazione eucaristica presieduta dal Papa San Gregorio Magno. Al momento di ricevere la Santa Comunione, una nobildonna romana cominciò a ridere perché assalita dai dubbi circa la verità della reale presenza di Cristo nel pane e nel vino consacrati. Il Papa allora, turbato dalla sua incredulità, decise di non comunicarla e subito le specie del pane si mutarono in carne e in sangue.

Il miracolo di Roma (1610)

Ancora oggi è possibile vedere l'impronta miracolosa lasciata dall'Ostia caduta sul gradino dell'altare della Cappella Caetani, nella Chiesa di Santa Pudenziana a Roma. L'impronta sul gradino vi restò impressa in seguito alla caduta dell'Ostia dalle mani di un sacerdote che proprio mentre stava celebrando la Messa fu colto dal dubbio sulla reale presenza di Gesù nel Sacramento dell'Eucaristia.

Il miracolo di Alatri

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Ad Alatri si conserva ancora oggi presso la Cattedrale di S. Paolo Apostolo, la Reliquia del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1228 che consiste in un frammento di Particola convertita in carne. Una gio- vane donna, per riconquistare l'amore del suo fidanzato, si rivolge ad una fattucchiera che le ordina di rubare un'Ostia consacrata per farne un filtro d'amore. Durante una Messa la ragazza riesce a prelevare un'Ostia che nasconde in un panno, ma arrivata a casa si accorge che l'Ostia si è trasfor- mata in carne sanguinante. Di questo Prodigio ne parlano numerosi documenti, tra cui la Bolla di Gregorio IX.

Il miracolo di Veroli

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Nella Pasqua del 1570, nella chiesa di Sant'Erasmo a Veroli, durante l'esposizione del SS. Sacramento (che a quei tempi veniva inserito in una teca cilindrica posta dentro un grande calice ministeriale, coperto con la patena) per le Quaranta ore di pubblica adorazione, Gesù Bambino apparve nell'Ostia esposta e operò numerose grazie. Oggi il calice dove fu esposto il SS. Sacramento è custodito nella chiesa di Sant'Erasmo e viene utilizzato per la celebrazione della Santa Messa, una volta l'anno, il martedì dopo Pasqua.

Il miracolo di Trani



Una donna di religione non cristiana, incredula circa la verità del Dogma Cattolico della presenza reale di Gesù nell'Eucaristia, aiutata da una sua amica cristiana, durante la celebrazione di una Santa Messa, riuscì a rubare un'Ostia consacrata. La donna, quasi sfidando Dio, pose poi la Particola consacrata dentro una padella di olio sopra il fuoco. Improvvisamente dall'Ostia stillò una grande quantità di sangue che si riversò sul pavimento fino a fuoriuscire dall'uscio della porta di casa.

Il miracolo di Patierno

II 29 agosto del 1774, la Curia arcivescovile si espresse favorevolmente riguardo al miracoloso ritrovamento e all'inspiegabile preservazione delle Ostie trafugate dalla chiesa di S. Pietro a Patierno il 24 febbraio del 1772. Nel 1971 è stato indetto l'Anno Eucaristico diocesano per dare modo alla comunità diocesana di prendere coscienza del Miracolo Eucaristico. Purtroppo nel 1978, alcuni ignoti ladri sono riusciti a rubare anche il Reliquiario con le miracolose Particole del 1772.

Il miracolo di Cava dei Tirreni

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La «Festa di Castello», puntualmente rivissuta sin dal 1657, ricorda la liberazione dal contagio della peste, della Città di Cava avvenuta il 25 maggio 1656, giorno dell'Ascensione. Il «male» finì dopo la pia processione e benedizione con il Corpus Domini, svolta dal Casale della SS. Annunziata al terrazzo superiore di Monte Castello.

Il miracolo di Mogoro

Nell'Aprile del 1604, si verificò a Mogoro un Miracolo Eucaristico, descritto dallo storico Pietro M. Cossu. Durante la Santa Messa, due uomini in peccato mortale, fecero cadere a terra due Ostie, che lasciarono impresse nel pavimento le impronte. Per questo prodigioso avvenimento e in riparazione per quell'atto sacrilego, ogni anno, la domenica successiva a quella di Pasqua, a Mogoro si svolge una solenne processione eucaristica.

Il miracolo di Scala

Nel 1732, per oltre tre mesi consecutivi, presso il monastero del Santissimo Redentore di Scala, durante l'esposizione del Santissimo Sacramento, apparvero i segni della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo nell'Ostia consacrata. Tutto ciò si verificò in presenza di numerosi testimoni tra cui il grande Dottore della Chiesa, Sant'Alfonso Maria de Liguori.

Il miracolo di Bruca

Nel 1969, a San Mauro la Bruca ignotiladri,penetratidinascosto nella chiesa parrocchiale, si impossessarono di alcuni oggetti sacri, tra cui la pisside conte- nente delle Particole consacrate. Le Ostie furono ritrovate la mattina seguente e ancora oggi si mantengono intatte.

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questa NON è una testata giornalistica

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