PAOLO FERRARO POLITICA, MASSONERIE E GRANDE DISCOVERY
IL DVD "IL FILO DEL MAGISTRATO ed un labirinto senza più segreti"
con una serie di soluzioni tecniche (prima fra tutte la integrazione con la rete)
è diventato un clone della piattaforma
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DALLA DIFESA DELL'AVV FRATALLONE
Un calderone "Mefistofelico". Un cemento eversivo militare collegato ad
una particolare componente deviata della Procura romana ed un
intervento di coagulo che si muoveva su una piattaforma di elite di peso
internazionale. Quella !!! e quella di oggi
ancora!!https://www.ilfilodelmagistrato.it/F/VV/DALLA_DIFESA_DELL_AVV_FRATTALLONE_I_FATTI_DELLA_CECCHIGNOLA.mp4Paolo
Ferraro Paolo Ferraro Paolo FerraroPaolo Ferraro Paolo Ferraro Sei
Paolo Ferraro Sette Paolo Ferraro Marco AttardSusanna Zanetti Patrizia
Foiani Umberto Calogero Luca Virzì
Paolo Ferraro
Da giovanissimo credevo nel sol dell’avvenire e nella rivoluzione dei popoli,
poi verso la fine del liceo e all’università mi sono identificato con
il nostro sistema costituzionale e vinto il concorso in magistratura mi
sono impegnato ad applicare leggi secondo i parametri costituzionali a
tutela e per la espansione dei diritti, ma solo più tardi ho meglio
capito sino in fondo quanto
la vera rivoluzione consista nel
pretendere che le leggi siano rispettate da chi governa e che la
Costituzione sia attuata con tutte le forze sane del nostro paese. Da
una decina di anni mi batto perchè
la nostra Costituzione non
sia di diritto o di fatto abrogata e mi sono reso conto che per
abbatterla di fatto sono state inquinate in radice la politica ed una
parte della magistratura, con mio orrore.
Oggi so che dopo un
decennio di preparazione e di illegalità crescente nel cuore del potere,
siamo entrati in una era nella quale il diritto non deve più contare
come espressione finalizzata ai diritti, ma come recinto e cornice al
nuovo potere tecnocratico e scientifico medico ufficiale. Sempre oggi
però serenamente vi dico,
felice del coraggio intellettuale di
magistrati, professori, medici, scienziati e tanti giovani, uomini e
donne che non si allineano passivamente a questo percorso, che se la
partita sulle istituzioni e sulla magistratura sarà persa nulla fermerà
più questo processo totalitario, e rimprovero giorno dopo giorno chi va
appresso a incantatori e suonatori di flauti magici,
a
ribellismo ed a finti rivoluzionari che simulano affinché la gente cada
in un imbuto senza ritorno. Siate attenti e curare i veri valori oggi
più che mai dinanzi ad una devastazione insidiosa più di una guerra, ed a
preservare e pretendere la realizzazione del vero progetto
costituzionale: un miracolo uscito in un paese devastato tanti anni fa
che ci ha consentito di creare argini e difese impensabili.
La
grandediiscovery questa ispirazione ha seguito e seguirà, e non
sottovalutate quanto la partita nelle istituzioni e le sacche di
legalità siano importanti, Raccogliere questa bandiera gettata nel fango
costituisce la unica e vera strada maestra. Paolo Ferraro
Paolo Ferraro
IL MAGISTRATO PAOLO FERRARO a partire dal caso FORTETO FIRENZE febbraio 2013 Duemilatredici /(!!) ..
una
sintesi sulla dimensione storica ma soprattutto tattica e politica
dell'utilizzo strumentale della pedofilia ed efebofilia in ambiti
strategici e segreti impensati. CDD Come dimostrato mediante
intercettazioni ambientali, video audio e ricostruzione portata a
termine della GRANDEDISCOVERY infine attraverso IL DVD-ISO con sistema
multimediale integrato e documentazioni annesse "IL FILO DEL MAGISTRATO"
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https://www.facebook.com/PAOLOMAG/videos/2020995211327787/
https://www.facebook.com/PAOLOMAG/videos/2020995211327787/
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IL CASO PAOLO FERRARO IN TRE ARTICOLI A FIRMA ENRICA PERRUCCHIETTI, LUCIANO GAROFOLI E MARCO ATTARD
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INCORPORANO TUTTI I SISTEMI
INFORMATIVI, VIDEO e PROVE DEL CDD
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LEGGI ASCOLTA DATI FATTI PROVE E DIFFONDI OVUNQUE USANDO IL IL WIDGET MULTIFUNZIONE
BEN OLTRE UNA STORIA, UNA INTERA GRANDEDISCOVERY A TRE STADI CHE IN SEI ANNI E' GIUNTA A COMPIMENTO
Enrica Perrucchietti
"La storia di Paolo Ferraro
invece è vera ma è una di quelle destinate a farvi venire le vertigini.
L’unico paragone possibile è quello con Cathy O’ Brien, il cui racconto
appare ancora ad anni di distanza dalla pubblicazione di Trance
Formation of America e Access denied come un pugno nello stomaco.
Nel
caso della O’ Brien mancano però le prove inconfutabili a sua
testimonianza, mentre nel caso del PM romano esistono file audio, video e
centinaia di pagine di documenti. Basta avere il coraggio e la pazienza
di aprire il vaso di Pandora. Ringraziando la fiducia e la
disponibilità di Ferraro, io l’ho fatto."
NOTA. SETTE
ANNI FA NESSUNO IMMAGINAVA CHE SAREBBE STATA PORTATA A TERMINE UNA
CAMPAGNA INFORMATIVA E FORMATIVA MULTIMEDIALE PENETRATA IN TUTTE LE
ISTITUZIONI E FONDATA SU SISTEMI DI PROVE DIRETTE ANALISI, DOCUMENTI E
CONTESTUAIZZAZIONI, CULMINATA CON IL DVD-ISO Golden ver. 1000 FINAL " IL
FILO DEL MAGISTRATO ED IL LABIRINTO SENZA PIU' SEGRETI".
GLI
ARTICOLI DELLA GIORNALISTA dott.sa Enrica PERRUCCHIETTI risalgono
all'autunno 2011 e possono esser letti in chiave retrodatata avendo
svolto una funzione cognitiva "utile". Ma al contempo possono esser
valutati anche nel contesto di un variegato tentativo
*
di rinchiudere in una logica personale e privata ed "esoterica" fatti
snodi e persone che fanno parte invece di una ben concreta realtà e
dinamica di rilevo storico istituzionale e politico (militare) ... ormai
integralmente disvelata.
* (tentativo poi miseramente fallito, e
posto in essere su più larga scala da parte di tutto un certo mondo
complottistoide "schierato a copertura" e insieme da un certo zoccolo
duro post GLADIO incaricato di operazioni siffatte con tecniche logiche e
approcci frutto della elaborazione di intelligence - di apparati "anche
militari e di stampo internazionale").
LA
VERSIONE 1000 Golden FINALE DEL DVD-ISO "IL FILO DEL MAGISTRATO ED IL
LABIRINTO SENZA PIU' SEGRETI" conclusivamente innovata e revisionata all
16 ottobre 2018, ulteriormente riscritta, implementata e compatibile
con tutte le piattaforme informatiche su pc, viene distribuita
gratuitamente da
https://ilfilodelmagistrato.altervista.org/dvd-iso-1000-2-il-filo-del-magistrato/
utilizzando i links ivi indicati e permanentemente aggiornati.
Roma
8 novembre 2016. Il Vaso di Pandora è ora aperto a livelli non
immaginabili prima e definitivi, con la grandediscovery1 e la
grandediscovery2 completate, e la grandediscovery3 ormai avviata.
GD1 1.0 MEMORIALE 7 marzo 2011
GD1
GD2 CHEMICALSLAVE
GD3
GRANDEDISCOVERY 1
N.B.
Gli articoli che seguono e la breve didascalia in calce sono
prevalentemente "descrittivi". Per chi ama l'approfondimento vero e le
prove auspichiamo caldamente la lettura analisi ed ascolti correlati nel
sito www.paoloferrarocdd.eu
e sistematizzato, come questo sito, con indici analitici. MA basterebbe
andare ad ascoltare e valutare i video con prove posti in calce a
questo articolo della grandediscovery.it .
wwww.paoloferrarocdd.eu
Una
penna sublime, una conoscenza approfondota, uno studio attento ed una
giornalista intellettuale di primissimo ordine per un articolo del
novembre 2011 in due parti (più una. da me all'epoca contestata
preventivamente e poi separatamente pubblicata).
Le parti uno e due sono state pubblicate nell'autunno del 2011, la terza su sito in rete nel 2012.
Parte prima pubblicata nell'ottobre 2011
di Enrica Perucchietti
"Loro?
Chi sono Loro, Raymond?" chiede con angoscia il vecchio giornalista a
Raymond Shaw un attimo prima che questi lo uccida, nel film del 1962 The
Manchurian Candidate.Potete chiamarli Loro, o rubando l'espressione più
prosaica a Webster Tarpley, "compagnia bella". Non saprete mai chi
sono. Coperti da corporazioni, lobby e governi, di destra e di sinistra,
manipolano l'opinione pubblica e condizionano le menti di reclute,
politici, malati psichici, giovani donne e bambini per poter avere il
controllo sull'agenda mondiale e sulla storia.
Controllo mentale
In
senso più stretto per controllo mentale si intenda una metodologia
psichiatrica elaborata negli anni '50 e '60 da alcuni programmi
sperimentali della CIA (come il noto Progetto MK ULTRA) o inglesi (come
il TAVISTOCK) che avevano lo scopo di contrastare la più avanzata
ricerca scientifica di Cina, Russia e Corea sul controllo mentale. Da
quel che emerge almeno dagli oltre 22 mila documenti statunitensi
declassificati e riportati alla luce nel 1977, gli esperimenti facevano
ricorso a droghe come LSD, abusi fisici e psichici, radiazioni,
elettroshock, e ipnosi. Numerose testimonianze da parte di ex vittime
parlano anche di un risvolto "occulto" con abusi sessuali sulle vittime
quali stupri e addirittura pedofilia a sfondo satanico per manipolare i
bambini. Questo genere di torture non sarebbe però finito nei "mitici"
anni '70 ma si sarebbe raffinato e continuerebbe ancora oggi seguendo un
protocollo specifico
Progetto MONARCH
L'eredità
del MK ULTRA sarebbe la programmazione Monarch: una tecnica di
controllo mentale che comprende elementi del Satanic Ritual Abuse (SRA) e
del disturbo di personalità multipla (MPD). Come nei programmi di
controllo mentale elaborati dalla CIA, psichiatri e ricercatori di
neuroscienze avrebbero continuato i progetti degli anni '70 elaborando
una combinazione di psicologia, neuroscienze e rituali occulti per
creare all'interno degli schiavi un alter ego che possa essere attivato e
programmato dietro semplici comandi. Gli schiavi della programmazione
Monarch vengono oggi utilizzati da varie organizzazioni collegate con
l'élite mondiale - in particolare massoneria e Illuminati - in settori
come: l'esercito, la schiavitù sessuale e l'industria
dell'intrattenimento che comprende soubrette, escort, etc.In questo
senso il magistrato italiano Paolo Ferraro avrebbe scoperto a sue spese
l'esistenza di una setta di carattere occulto legata al Corpo Militare
SMOM (Sovrano Militare Ordine di Malta), che coinvolgerebbe alcuni
vertici militari, e avente legami con magistratura, psichiatria,
politica e, infine, massoneria deviata.I Loro in questionesarebbero
coloro che si nascondono dietro la piramide di silenzio e torture volta
ancor oggi a manipolare la mente di reclute, persone scomode, gente
comune, pazienti psichiatrici, bambini...
The Manchurian Candidate
Tratto
da romanzo The Manchurian Candidate di Richard Condon l'omonima
pellicola del 1962 di John Frankenheimer - a metà tra Hitchcock e Welles
- ebbe un destino infelice: snobbato dai critici nonostante la potenza
visionaria e la presenza di un cast di prim'ordine (Frank Sinatra,
Angela Lansbury, Janet Leigh), anticipava di poco la dinamica ancor
misteriosa della morte di John F. Kennedy l'anno successivo. Si racconta
che per le straordinarie analogie con l'assassinio di JFK, Sinatra -
proprio colui che aveva aiutato l'ambasciatore Joseph Kennedy a
stringere un'alleanza con la Mafia di Chicago durante la campagna
elettorale del figlio - ordinò il ritiro del film dalle sale
cinematografiche. Non aiutava neppure la somiglianza del co-protagonista
del film, Raymond Shaw, con il Presidente democratico: l'eroismo
dimostrato da JFK in guerra, quando, nonostante il morbo di Addison,
portò in salvo i compagni marines nuotando per oltre 5 km in un mare
impestato di squali risuonava nelle gesta cinematografiche del giovane
Shaw - costruite ad hoc dai medici russi e coreani affinché tornasse in
patria accolto come eroe di guerra.Il film venne ripreso nel 2004 da
Jonathan Demme che ne trasse il più noto remake con Denzel Washington -
nei panni di Ben Marco, che furono di Frank Sinatra - Liev Shrieber,
Meryl Streep e John Voight.
Cathy O' Brien
La storia di
Paolo Ferraro invece è vera ma è una di quelle destinate a farvi venire
le vertigini. L'unico paragone possibile è quello con Cathy O' Brien, il
cui racconto appare ancora ad anni di distanza della pubblicazione di
TranceFormation of America e Access Denied come un pugno nello stomaco.
Nel caso della O' Brien mancano però le prove inconfutabili a sua
testimonianza, mentre nel caso del PM romano esistono file audio, video e
centinaia di pagine di documenti. Basta avere il coraggio e la pazienza
di aprire il vaso di Pandora.Ringraziando la fiducia e la disponibilità
di Ferraro, io l'ho fatto.Questa è la sua storia.
Chi è Paolo Ferraro
Come
il Maggiore Ben Marco, il Procuratore Paolo Ferraro è stato sospeso dal
suo incarico e per lungo tempo bollato come pazzo da chi non poteva
capire ma soprattutto doveva scoraggiarlo nelle sue indagini.
Se la
paranoia del personaggio interpretato da Frank Sinatra trae origine da
sogni che gli ricordavano un'altra realtà rispetto a quella che
coscientemente ricordava di aver vissuto in Corea, il comportamento del
magistrato trae origine dall'intuizione che la donna che aveva a fianco
non fosse realmente ciò che sembrava e da prove indi raccolte
minuziosamente.
Entrambi hanno avuto però il coraggio di seguire il
proprio istinto e di verificare se i dubbi riguardanti Raymond Shaw e la
compagna del PM, tale S. R. fossero veri. Anche le iniziali dei nomi
sono le stesse, quasi che la Cabala abbia lasciato un indizio o un
Trickster il proprio zampino...
Ci si potrebbe chiedere perché il PM
abbia messo a repentaglio la propria vita e carriera per scoprire che
cosa si nascondesse tra le quattro mura di casa sua quando usciva
lasciando la compagna Sabrina da sola.
Sarebbe bastato andarsene e
interrompere quella relazione per certi versi "inquietante". Abbandonare
quello stabile abitato soltanto da militari e dalle loro mogli dalla
dubbia moralità e con figli più simili ad automi che a bambini.
Forse
l'affetto nei confronti della donna e la presenza del figlio di lei
all'epoca solo dodicenne lo hanno spinto ad andare fino in fondo. Forse
una parziale inconsapevolezza del pericolo in cui si stava
deliberatamente cacciando.
Il suo comportamento temerario più che
coraggioso è indice infatti di un'eccessiva fiducia nella Giustizia
italiana che urta contro la conoscenza che un PM dovrebbe avere del
sistema giudiziario e dei suoi inganni.
Per certi versi, nella
discesa agli inferi e ritorno, il magistrato sembra indossare i panni di
un novello Don Chisciotte che si ostina a lottare contro i mulini a
vento piuttosto che accettare l'ineluttabile e salvarsi la pelle. La sua
ostinazione nel percorrere la sua missione - o catabasi? - fino in
fondo lascia spiazzati e non può che far riflettere sul problema del
secolo scorso e del suo incancrenimento in quello in corso: la paura e
l'indifferenza prima come uomini, poi come cittadini che ci fanno finire
il più delle volte - citando Giovanni Papini - col divenire complici
silenziosi delle offensive diaboliche.
Chiamatela banalità del male,
chiamatela a-morale indifferenza, pochi al posto del magistrato
sarebbero andati fino in fondo per sete di giustizia o di verità. La
maggior parte di noi se la sarebbe data a gambe, lasciandosi il passato
alle spalle.
Eppure alcuni strani comportamenti della compagna,
delle sibilline rivelazioni da parte del figlio di lei, il comportamento
dei vicini di casa che sembravano sgusciati fuori da un romanzo di Ira
Levin, hanno spinto Ferraro a oltrepassare la soglia per la verità.
Sabrina
Mi
sono scervellata su questo per settimane, fino a dovermi confrontarmi
con lui. Gli ho chiesto quali effettivamente fossero questi indizi che
lo avevano messo in allerta e perché non avesse preferito affidarsi a un
investigatore privato. O andarsene e basta.
Le sue risposte
sono state sincere e mi hanno convinto.Le ammissioni della compagna
Sabrina di aver preso parte a uno strano gruppo - simile a una setta -
il suo coinvolgimento giovanile nell'estrema sinistra e la
frequentazione con ambigui personaggi appartenenti ai servizi segreti,
l'uso nel passato di cocaina e hashisc , l'ammissione di aver lavorato
come hostess ed estetista in ambienti in cui erano persone dedite alla
prostituzione, incubi e strani sogni ricorrenti, infine il rapporto
conflittuale, a volte persino violento con il figlio dietro l'immagine
da "bambolina" acqua e sapone che voleva trasmettere sarebbero bastati a
chiunque per dubitare di lei.
Bella da mozzare il fiato, ma
scostante e dal carattere borderline. Ex moglie di un sottoufficiale
circondata da personaggi ambigui legati a filo doppio. Insomma, una
donna fragile ma con troppi segreti. La vicenda dai toni fantapolitici
sembra infatti sgusciata fuori dalla penna di Kafka, o, per gli scenari
di reticenza e di complotto che ne hanno accompagnato la genesi, da un
racconto di Tiziano Sclavi. Ciò che sconcerta tutt'ora è la complicità
del sistema al comportamento criminale scoperto e denunciato dal PM.
Connivenza,
disinformazione, inganni, tradimenti, menzogne. A tutti i livelli: dai
vertici militari, giudiziari, fino alla famiglia e ad alcuni colleghi
della Procura. Ci sono davvero tutti gli elementi per un noir o per
finire dritti al manicomio. Cosa che è successa al PM che dopo un
tentativo di Trattamento Sanitario Obbligatorio assolutamente illegale, è
stato sottoposto per mesi a terapia farmacologica in modo da "sedare"
ogni possibile volontà di continuare sulla strada intrapresa. Ma il
tentato sequestro da parte delle autorità sanitarie, la somministrazione
di psicofarmaci e la seguente sospensione dall'incarico - mentre le
perizie dimostravano la sua sanità mentale! - non hanno messo a tacere
la sua sete di verità. Anzi, credo che abbiano alimentato il suo bisogno
di risposte per uscire dall'incubo in cui era precipitato.Ma che cosa
non doveva scoprire e soprattutto rivelare Paolo Ferraro?
La presenza
di una setta, o meglio, di un'organizzazione settaria, sotterranea,
all'interno dell'esercito, con ramificazioni nel mondo della psichiatria
e della Procura, che praticherebbe riti occulti a base di sesso e
droga, ipnosi e manipolazione mentale in stile MK ULTRA.
A
rendere la vicenda ancora più inquietante la presenza di minori
testimoniata da intercettazioni ambientali raccolte seppur in modo
illegittimo dal PM.
Le prove
A chi conosce il nome di
Paolo Ferraro è senz'altro nota la storia. Eppure su internet la vicenda
è stata ripresa in modo distorto. Stampa cartacea e TV, come spesso
accade, hanno scelto di insabbiare la vicenda.
Questa deliberata
reticenza a trattare il caso o almeno a diffondere la notizia della
sospensione del magistrato dal suo ruolo - condannata dallo stesso in
un'apposita conferenza stampa - è stato uno dei motivi che mi ha spinto a
interessarmi della storia.
Il secondo motivo è stato un
dettaglio confidatomi dall'amico Gianluca Marletta che, avendo avuto
modo di parlare brevemente con il PM, aveva scoperto che tra le tante
minacce ricevute, a Ferraro era stato intimato di sospendere le indagini
e di non parlarne per almeno due anni - ovvero fino a fine 2012 -
inizio 2013.
Questo periodo mi ha incuriosito: accantonata la
pista che conduce alla "fine del mondo" del 21 dicembre 2012, è pur vero
che nel mondo della controinformazione stanno filtrando da alcuni mesi
delle indiscrezioni su un ipotetico Golpe nazionale o addirittura
internazionale che dovrebbe avvenire in quella data.Non potendo scartare
l'ipotesi di una psicosi di massa o meglio,
di una follia
collettiva che starebbe colpendo taluni giornalisti, ricercatori, ora
anche avvocati e magistrati, uniti da un'irrazionale convinzione nella
fine del mondo, ho deciso di sentire direttamente Ferraro.
Se non
si confermano le fonti all'origine si rischia soltanto di farsi un'idea
distorta o di credere "per fede" a una testimonianza solo perché essa
ci aggrada o ci stimola l'immaginazione. Il che, ovviamente, dal punto
di vista giornalistico, è assurdo.
Ho avuto così modo di
conoscere il protagonista di questa intricata vicenda e ricostruire,
dati alla mano, la sua versione dei fatti: Ferraro mi ha infatti messo a
disposizione 38 file audio di intercettazioni ambientali da lui stesso
effettuate, due registrazioni di telefonate, diversi memoriali, tutti i
documenti della Procura di Roma e Perugia e le perizie sul suo stato
mentale, mail e sms scambiati con la sua ex compagna.
Ora, quanto
segue è un breve resoconto della storia vista e vissuta da Paolo
Ferraro, senza aver avuto modo di interrogare anche gli altri
protagonisti della vicenda, compito che spetta alla Procura di Perugina
dove il Pm ha depositato denuncia.
L'aspetto che più colpisce di
questa vicenda è l'ostinata rete di alleanze volte a persuadere il
magistrato ad abbandonare le ricerche e, una volta appurata la mancata
efficacia del metodo, la manovra di discredito dell'uomo sino a un
tentativo reiterato di un trattamento sanitario obbligatorio.
Parte seconda publicata nel novembre 2011
di Enrica Perucchietti
Per
trovare un precedente del caso del magistrato Paolo Ferraro, che sia
confermato da documenti altrettanto ufficiali e attendibili, bisogna
risalire nel passato.
Correva il 1950 e la vicenda passò alla
storia come il caso "Dot Jones". Poco dopo la pubblicazione di
Dianetics, il ricercatore e scrittore Ron Hubbard, ricevette a
Washington la visita di una giovane donna visibilmente alterata che
manifestava evidenti sintomi compulsivi alternati a frasi senza senso
ripetute come un mantra.
La donna era la moglie di un ufficiale
del servizio segreto dell'Esercito che, in seguito si sarebbe scoperto,
era stata drogata, sottoposta a elettroshock e ipnotizzata nel
deliberato tentativo di controllarne il comportamento.
Fu uno
dei primi casi di manipolazione mentale su un civile che venne reso
pubblico e che permise al futuro fondatore della religione di
Scientology, di smascherare gli effetti distruttivi del meccanismo
psichiatrico di dolore-droga-ipnosi volto a condizionare la mente umana e
a installare comandi sub-ipnotici: «Questa forma di ipnosi - scriveva
Hubbard nel libro Scienza della Sopravvivenza del 1951 - ha costituito
un segreto gelosamente custodito da determinate organizzazioni militari e
spionistiche.
È un'arma da guerra insidiosa e, per conquistare
una società, può essere notevolmente più utile della bomba atomica.
Questa non è una esagerazione. La diffusione di questa forma di ipnosi
nel campo dello spionaggio è talmente vasta oggigiorno che la gente
avrebbe dovuto iniziare a preoccuparsene da un bel pezzo».
MK-ULTRA
Ciò
che allora poteva sembrava ancora come fantascienza, venne svelato
solamente a metà degli anni Settanta quando i documenti della CIA sul
progetto MK-ULTRA vennero resi pubblici, sfuggiti per errore alla loro
distruzione ordinata nel 1973 dall'allora direttore della CIA Richard
Helms.
I documenti testimoniavano che il programma MK-ULTRA:
«...riguardava la ricerca e lo sviluppo di materiale chimico, biologico e
radiologico da potersi utilizzare in operazioni clandestine per
controllare il comportamento umano [...] furono tracciate ulteriori
strade per il controllo del comportamento umano, da investigarsi sotto
l'ombrello protettivo dell'MKULTRA, incluso radiazioni, elettroshock,
vari campi della psicologia, sociologia e antropologia, grafologia,
sostanze molestanti, materiali e dispositivi paramilitari».
Le
tecniche di controllo mentale avevano infatti subito un'impennata grazie
a un protocollo segreto che aveva permesso a eminenti psichiatri e
neuroscienziati di testare su cavie umane tecniche per ottenere il
depatterning del cervello attraverso la somministrazione di droghe
naturali quali il peyotl e artificiali come LSD, oltre a torture,
deprivazioni sensoriali, di sonno e cibo, elettroshock, ipnosi,
immersione in campi e frequenze elettromagnetici.
Il lavaggio
del cervello e la perdita di memoria uniti al trauma reiterato portavano
alla decognizione, perdita di controllo e di identità da parte della
vittima.
La mente alveare
Quando siamo vittime di un
trauma profondo la nostra mente crea infatti una barriera di amnesia
intorno all'evento, in modo da non dover rivivere il dolore di quei
ricordi: la mente si parcellizza, isolando così il ricordo del trauma
che viene rimosso ma non eliminato. Furono i nazisti i primi a rendersi
conto che - grazie agli studi del dottor Mengele - se si traumatizzava
sistematicamente qualcuno attraverso la tortura, le molestie sessuali, o
sacrificando e torturando qualcun altro davanti ai suoi occhi, si
poteva distruggere la mente di quella persona, trasformandola in
qualcosa di simile a un nido d'api, costituito cioè da compartimenti
indipendenti, separati da barriere di amnesia: è la cosiddetta teoria
della mentalità dell'alveare.
È per questo che oltre alla
deprivazione sensoriale, la somministrazione di droghe e la tortura, si
utilizzano rituali occulti a sfondo satanico per traumatizzare, plagiare
e manipolare la mente delle vittime: una volta che l'unità della mente è
stata distrutta, i vari compartimenti, ognuno ignaro dell'esistenza
dell'altro, possono essere programmati per vari compiti o esperienze,
senza che l'uno abbia coscienza dell'esistenza dell'altro. Ciò non
esclude la possibilità che vi siano dei veri e propri missing-time
sentiti dalla vittima con malessere per l'incapacità di ricordare.
Usando
parole-innesco, chiavi, suoni o segnali ipnotici, questi compartimenti
possono essere spostati in avanti o all'indietro proprio come un
casellario mentale. Un compartimento autonomo, corrispondente a una
specifica personalità della mente riprogrammata, diventa così il livello
cosciente dell'individuo, e risprofonda poi nell'inconscio, nel momento
in cui si ha accesso a un altro compartimento.
Questo significa
che dopo aver eseguito un compito, la vittima dimentica ciò che ha
fatto e con chi. Questa condizione è divenuta nota come Disordine della
Personalità Multipla (MPD) o Disordine dell'Identità Dissociata (DID),
che ovviamente la psichiatria tratta come una "patologia" senza prendere
in considerazione i possibili casi di dissociazione indotta e non
patologica o genetica.
Il progetto MONARCH oggi
Nonostante i documenti sul progetto MK-ULTRA o i dossier sul progetto
inglese TAVISTOCK siano ormai noti, si stenta ancora a credere che i
Governi possano aver sperimentato, grazie all'ausilio di equipe di
psichiatri e neuroscienziati, tecniche di manipolazione mentale su
civili e militari allo scopo non solo di resistere a interrogatori da
parte di nemici o di creare il sicario perfetto - il cosiddetto
"Candidato Manciuriano" - ma più in generale per manipolare e
sottomettere la mente di qualsiasi individuo.
L'eredità del
MK-ULTRA è stata invece continuata e sviluppata nel progetto MONARCH ed
esportata nei Paesi dove la presenza dei Servizi inglesi e americani è
forte. Se l'Australia è ancora oggi sede di sperimentazioni
psichiatriche legate al vecchio progetto Tavistock,
o il Belgio
capostipite in Europa di esperimenti in tal senso a sfondo satanico
1, in
Italia le infiltrazioni dei servizi segreti e delle sperimentazioni
psichiatriche avvengono non solo in cliniche quanto all'interno degli
avamposti militari, come scoperto e reso pubblico proprio dal magistrato
Paolo Ferraro.
L'omicidio di Melania Rea
E qui
emergono anche i collegamenti con la Caserma di Ascoli Piceno dove
operava come addestratore Salvatore Parolisi, secondo la testimonianza
di Leo Lyon Zagami2legato alla Loggia napoletana del Tempio di Set: un
mese prima della morte di Melania Rea, il pm Paolo Ferraro avrebbe
incontrato la donna alla Procura di Roma, dove sarebbe andata per un
colloquio con un altro magistrato e che - forse? - le sarebbe costato la
vita.
Melania era a conoscenza delle pratiche non solo sessuali
(emerse
negli ultimi mesi) utilizzate all'interno della caserma per
"addestrare"
le "sacerdotesse" cadette?
Voleva in questo senso chiedere
il trasferimento del marito, per salvarlo da quel girone infernale, o
forse da se stesso? Il 235° Reggimento di Fanteria "Piceno" di Ascoli
Piceno, dove lavorava Parolisi
( e in Roma Cecchignola vi sono nessi che
portano allo SMOM -
Corpo Militare dell'Ordine di Malta), era
una base segreta per la manipolazione mentale?
A questo servivano le
angherie sulle giovani reclute, i festini a base di droghe e sesso?
Alla fine del racconto troverete da soli la risposta. Ma questa è un'altra storia...
Avere una compagna riprogrammata
La nostra storia, invece, ha luogo nella cittadina militare di
Cecchignola, vero e proprio avamposto dello SMOM. Qui il PM Paolo
Ferraro si trasferisce nel 2008 a convivere con la sua nuova compagna,
S., nell'appartamento di lei e dell'ex marito, sottoufficiale
dell'esercito.
Stranamente il marito non si oppone a quella
convivenza, anzi, sembra incoraggiarla.
Così come Ferraro era stato
"incoraggiato" a frequentare la donna tramite un amico comune.
La possibile mancata casualità dell'incontro sarebbe emersa soltanto più avanti...
non come mera congettura.
Lo
stabile è tutto abitato da coppie in cui gli uomini sono membri
dell'esercito. Qua sorgono i primi indizi che mettono in guardia il
magistrato: strani sguardi d'intesa tra vicine di casa che non si
parlano e sembrano solo all'apparenza detestarsi; bambini talmente
sottomessi alla volontà dei genitori da sembrare degli automi; un uomo
che vigila su tutto e tutti.
L'inquietudine dello stabile si prolunga in
quei momenti di blackout nella personalità della compagna, S., con
troppe zone d'ombra nel passato e troppe anomalie nel presente.
C'è
il rapporto a volte improvvisamente violento con il figlio dodicenne
che in un paio di occasioni lascia trapelare con Ferraro che succedono
cose assurde che ha "paura" di riferire per non essere preso per pazzo,
quando il PM non è in casa.
C'è l'ammissione della donna - con
un passato/presente occultato nelle frange estremiste di sinistra - di
aver preso parte a una specie di Setta ("la setta non mi ha mai fatto
del male...") e di avervi di fatto introdotto anche il figlio.
Ci
sono delle lacune nei suoi racconti, è evasiva sul suo passato: anche
incalzata dalle domande, si ritrae. Poi ci sono gli incubi ricorrenti, i
blackout che la stremano anche fisicamente,
le abbuffate compulsive di
cioccolata e le disfunzioni alla vescica che la costringono ad alzarsi
più volte la notte per andare in bagno.
Dove la paranoia e il carattere
all'apparenza borderline della donna si associano a una consapevolezza
di essere sottomessa alla volontà altrui, spingono il magistrato a
registrare ciò che avviene in casa quando egli esce per andare a lavoro.
Si è accorto infatti di un sospetto via vai dentro e fuori casa
sua: i vicini lo osservano entrare e uscire dall'appartamento come
delle sentinelle pronte a dare il via libera.
L'incubo ha inizio Da qua nascono i file audio che mi ha sottoposto.
Alcune
registrazioni sono chiare, altre disturbate e si possono ascoltare solo
con un adeguato programma di montaggio per pulirne l'audio dai rumori
di fondo. (n.d.r. ad oggi tuto è stato elaborato in modo analitico ed
agevolmente comprensibile: vedi i video audio in coda)
Si scopre
presto che ogni volta che il magistrato esce per recarsi a lavoro,
l'appartamento viene visitato da più persone che ne hanno addirittura le
chiavi di casa. E qui inizia l'incubo: S. si dimostra subito mansueta,
troppo accondiscendente.
Le vengono ripetute delle frasi, cantilene e
versi di canzoni che a un esame più attento sembrano essere dei comandi
evocativi.
Frasi o parole solo di rado sboccate, perlopiù
sussurrate , alternate a espressioni in latino e ad anagrammi ("ah
Be.Delta Dai", forse anagramma di Beltade, comando evocatico sintetico
che serve per stimolare la azione e forse anche il lato femminino della
vittima).
(n.d.r. si trattava invece di una parola che fondeva due
livelli el trattamento monarch "Beta e Delta" vedi video 151 in coda)
Frasi
sussurrate di stampo medievalista che ne alterano la personalità.
La
voce atona di lei che risponde come un automa a comandi di altre persone
e che sembra far emerge tre personalità distinte: soltanto in seguito
Ferraro ipotizzerà che le tre personalità siano state indotte in base a
traumi del passato - che può ipotizzare nei ricordi frammentari di S. -
e
che verrebbero richiamati tramiti comandi vocali veloci. Poi gemiti e
suoni che fanno intendere il consumo di strane bevande ("Bevi", "non mi
va", "tu Bevi!"),
droghe e rapporti sessuali multipli con altre donne e
uomini ("non mi va...", "Ti va sempre!"), persino il coinvolgimento di
bambini nelle attività sessuali.
Gli schiavi MONARCH
Gli
schiavi Monarch sono infatti principalmente utilizzati dalle
organizzazioni per effettuare operazioni mediante capri espiatori
addestrati a svolgere compiti specifici, che non contestino gli ordini,
che non ricordino le loro azioni e che, se scoperti, si suicidino
automaticamente. Si capisce in questo senso il tipo di addestramento
che, secondo le ricostruzioni, si sarebbe svolto nella caserma di Ascoli
Piceno, tra le cui mura avvenivano festini, angherie sulle soldatesse,
uso e abuso di droga: evidentemente non solo casi di "nonnismo" o
relazioni clandestine all'insaputa dei vertici. Ma questo dev'essere
appurato dalle autorità competenti.
Qui non possiamo che fare
ipotesi sulla base delle testimonianze e della storia del PM. Le vittime
della manipolazione mentale sono in generale il capro espiatorio
perfetto per gli omicidi di alto profilo, candidate ideali per la
prostituzione, per la schiavitù sessuale o la pornografia di tipo snuff.
Sono anche perfette marionette per l'industria dell'intrattenimento che
fa di loro delle star - da vallette a icone del pop - o come
adescatrici per spiare o ricattare uomini pericolosi per il sistema o
semplicemente scomodi. I collegamenti con altre vicende appaiono come
pezzi di un puzzle più generale.
Sara Tommasi
Così
acquistano un senso diverso le dichiarazioni che la starlette Sara
Tommasi, implicata in un giro di prostituzione e soldi falsi su cui
indaga la Procura di Napoli, rilasciò al settimanale Diva e Donna
pubblicato il 17 febbraio 2011, dove sosteneva di essere stata drogata e
manipolata mentalmente.
La Tommasi, al limite della paranoia,
ha raccontato di essere stata seguita e ricattata per tenerla in proprio
potere: "Mi mettono in casa anche il gas: dalle finestre, dai
bocchettoni. A volte mi capita di addormentarmi e di dormire tantissimo.
Sento un odore pesante e mi sento barcollare [...]
Mi hanno
somministrato sostanze che rimangono nel corpo, per rendermi lasciva a
letto. Ci sono dietro anche i servizi segreti: è la cosa che mi
preoccupa di più. Fanno queste cose per uniformare una volontà comune".
La
starlette arrivò a ipotizzare l'esistenza di un complotto di cui lei
sarebbe stata vittima, lasciando intendere che dietro tutto ci sarebbe
la regia di Berlusconi: "E potrebbero anche esserci dei riti satanici.
Io mi sento obbligata a fare delle cose. Loro si sono impossessati di
tutto. Mi controllano con le microspie [...] Possono avermi anche
impiantato dei microchipsecondo me: è come se facessero degli
esperimenti scientifici".
Il contenuto dell'intervista, bollato
ovviamente come il delirio di una mente fragile sconvolta dallo
scandalo, apre però inquietanti scenari sul reale svolgimento non solo
dei festini ad Arcore, ma più in generale del servizio di escortgestito
anche dalla camorra, e, secondo la Procura di Napoli, da Fabrizio Corona
e Lele Mora. Quest'ultimo avrebbe avuto inoltre il compito di
procacciare ragazze avvenenti per le cene del premier.
Il condizionale, in situazioni delicate come questa, è naturalmente d'obbligo.
La programmazione di S.
Dalla
ricostruzione ad ampio raggio del magistrato sembra invece emergere
infatti il ruolo di S. come adescatrice assoggettata a un piano a lei
sconosciuto: la donna sarebbe stata scelta e programmata per entrare
nella vita di Ferraro, per osservarlo e spiarlo?
La sensazione è che la
donna si sia però innamorata veramente di colui che doveva controllare e
che qui sia iniziata la dissociazione: la lotta contrastante tra i
comandi subipnotici e i sentimenti per il compagno, forse la prima
persona che in vita sua non abbia cercato di "usarla".
La
presunta programmazione di S. ne avrebbe bloccato l'elaborazione
cosciente nonostante alcuni ricordi e un malessere di fondo emergessero a
tratti nella sua personalità base di compagna del PM.
La
programmazione si basa proprio sulla capacità di dissociazione che
consente la creazione di nuove personalità indipendenti l'una
dall'altra.
Per questo nei file audio e nella vasta
documentazione raccolta da Ferraro si distinguono degli immediati
passaggi da uno stato di coscienza a un altro, con cambio evidente di
tono di voce e di personalità - tre, di cui una di ragazzina - innescato
a seconda delle volte da un semplice comando, invito, suono.Il vaso di
Pandora è aperto
Messa di fronte all'evidenza dei fatti e
fattele ascoltare le registrazioni, S. dapprima appare incredula, non
riconoscendosi e non distinguendo le voci con lei. Poi si mostra
impaurita per quello che le può accadere, infine reticente adotta un
atteggiamento aggressivo negando la veridicità dei nastri.
Alterna
momenti di amabilità a scontri violenti ad ancora momenti di perdita di
controllo e consapevolezza (prova ne sono le telefonate registrate, le
mail e alcuni sms come quello che segue inviato a Ferraro mezz'ora dopo
un sms all'apparenza normale: "Io vilipesa,data della putt, stordita,
dimagrita, spaventata, ci ved luned¥@.@l@u@n@e@d¥", dove il simbolo ¥
sembra richiamare la stilizzazione di un antico sigillo satanico e
ancora del "capro" o del simbolo solare delle "corna").
Il
confronto di Ferraro con l'ex marito e il padre della donna non portano a
nulla, dimostrandosi entrambi sulla difensiva, come se sappiano più di
quanto non possano o vogliano dire.
Da qui la decisione
immediata, e certo ragionevolmente coinvolta sul piano emotivo, del
magistrato di depositare una denuncia presso la Procura di Roma, che si
sarebbe presto ritorta contro di lui.
L'errore fondamentale che
ha compiuto il magistrato è stato quello di indagare come privato una
situazione che si è rivelata essere più grande anche per un magistrato, e
di depositare denuncia, scontrandosi così apertamente contro un sistema
dove l'infiltrazione massonica è solo la punta dell'iceberg.
Estraneo
al mondo della controinformazione e tantomeno dell'occultismo, Ferraro
non era allora consapevole della tempesta che stava per sollevare e che
si sarebbe abbattuta su di lui con l'intenzione di spazzarlo via.
Eppure, ha resistito, come uomo e come magistrato.
La battaglia inizia ora
Avrebbe
potuto soccombere al sistema, chinare il capo e tacere pur di tornare
alla sua vecchia vita. Invece Ferraro si è scontrato apertamente contro
la sovversione del sistema massonico e militare che aveva scoperto. Ciò
gli è costato caro: la carriera, innanzitutto, il tentativo di
discredito pubblico, un tentativo di Trattamento Sanitario Obbligatorio
culminato in un vero e proprio sequestro di persona, la somministrazione
di psicofarmaci.
Ma né il TSO, né la sospensione dal lavoro
l'hanno fermato: si è trovato solo, ha suoi famigliari, e colleghi
congiurare contro di lui "per il suo bene", ma ha resistito eroicamente
ed è riuscito a rendere pubblica la sua storia.
Ci scherza su e
spiega che da buon "leone ascendente leone", non può che essere un
guerriero. Ora ha un'altra compagna e si è ricostruito quell'equilibrio
che gli avevano sottratto con la forza. Ma non è più l'uomo che era
prima.
Ora conosce il suo nemico, il nostro nemico. Da questo
punto è un privilegiato: ha aperto il vaso di Pandora, ha alzato il velo
dello spesso sipario che, coprendo la realtà, ci fa vivere in un
teatrino dove noi siamo soltanto marionette in balia dei poteri forti.
Ora
Ferraro sa che non è tutto come appare, che anche le istituzioni più
antiche e tradizionali a cui facciamo quotidianamente riferimento come
colonne portanti di giustizia e sicurezza, sono corrotte: le
infiltrazioni massoniche e la sovversione satanica del sistema militare e
della politica si sono estese ovunque, a nostra insaputa.
Ma
egli l'ha toccato con mano e ora si batte con il suo CDD (Comitato
Difendiamo la Democrazia) per promuovere la democrazia in un percorso
collettivo che veda la ricostituzione dei valori fondanti una società
che si possa davvero dire "libera":
per contrastare quel golpe
strisciante che il sistema attuale colluso con la massoneria deviata,
sembra intenzionato a portare alle ultime conseguenze nel 2012, passando
per la crisi economica e la distruzione del ceto medio.
Ora
Ferraro sa, e anche se gli mancano ancora dei tasselli che solo una
buona conoscenza dell'occultismo e del sistema delle sette sataniche può
fornire , si trova obbligato secondo il suo sistema etico e di valori a
informare, formare, progettare antidoti politici e sociali a partire
dalla testimonianza di ciò che ha scoperto.
Non gli rimane altro
che girare l'Italia, chissà, il mondo, come l'Eremita dei Tarocchi,
cercando di diffondere quella luce e conoscenza che lo hanno illuminato
in questo arduo percorso di conoscenza dal concreto, , anche se a caro
prezzo. Le ferite rimarginate dall'impegno ideale e personale possono
fungere da testimonianza e monito per il futuro: quel futuro che,
sull'orlo della fine dei Tempi,
solo noi possiamo riprendere in mano
ricostruendo una solida speranza collettiva .
1 Il circolo
dei pedofili assassini che nel 1996 venne alla luce in Belgio non è che
una parte della rete satanica che opera in quel paese.
Il giornale
britannico "Sunday Times" riportò testimonianza di vittime che
descrivevano alcune Messe Nere durante le quali i bambini venivano
uccisi davanti a un pubblico formato da membri di spicco della società
belga
ANTEPONGO ORA LA CITAZIONE DELL'ARTICOLO CHE SOLO SETTE
ANNI DOPO SONO FINALMENTE RIUSCITO A SCRIVERE, SPINTO ANCHE DALLA
NECESSITA' DI FISSARE DEFINITIVAMENTE CON LA MASSIMA ESATTEZZA E
PRECISIONE TUTTO CIO' CHE RIGUARDAVA LA QUESTIONE MELANIA REA
LA SVASTICA SU MELANIA ed il germoglio
C'E' UN GIUDICE A ROMA.
UNA ORGANIZZAZIONE DI CASTA DEVIATA E SEGRETA .
UN GLADIO NEL VENTRE DELLA DEMOCRAZIA
di Luciano Garofoli
Vorrebbero
far calare il sipario in maniera ridicola e tragica su una vicenda che
ha dell'incredibile e che per certi versi sembra Kafkiana. Ma è sempre
più impossibile.Gli elementi di un feuilleton fin siecle ci sono tutti e
il mix che ne deriva è davvero esplosivo.
Cerchiamo di ripercorrere a grandi linee questa intricata quanto assurda vicenda iniziando dal principio.
Tutto
comincia quando negli anni settanta ci si deve schierare, si deve
prendere una posizione netta, precisa, senza mezzi termini se si è in
buona fede e se si crede che sia un dovere dare il proprio contributo
grande o modesto che sia, per cambiare il mondo, combattere
l'ingiustizia,
lottare per la libertà e la dignità dell'uomo che in
quanto tale è necessariamente soggetto di rispetto e di dignità.
E
Paolo Ferraro si schiera, sì come tanti seguendo quelle teorie che più
sembravano voler poter dare all'umanità giustizia, uguaglianza libertà.
Si identifica con la sinistra, con quella più radicale, più estremacon
Lotta Continua, poi con il Manifesto, partecipa alle manifestazioni,
lotta, s'impegna, scrive articoli infuocati ma mai banali, intelligenti
cosa che lo pone sotto una certa luce più vivida e diversa. Ma il nostro
unisce lo spirito guerriero anche ad una profonda coscienza ed un alto
senso del dovere: studia, con impegno, non va a rimorchio del "sei
politico" non lo vuole, lo aborrisce,
lo fugge vuole quello "che
merita", quello che la sua intelligenza viva e corposa può ottenere e
rivendicare con orgoglio.
Rivendica una formazione cristiano sociale
e "marxiana" ed il senso di militanza culturale ed intellettuale :
conoscere tutto ciò che l'opinione ufficiale e la conoscenza tecnica
richiedono, a menadito, e sovrapporre ricerca libertà di pensiero
approfondimenti e punti di vista alternativi con il metodo ed il rigore
appresi sin dal liceo, grazie al suo professore Marcello Vigli,
uno dei
fondatori della rivista cattolica COM Nuovi Tempi.
Si laurea in
Giurisprudenza con media anche a pieni voti, lavora dall'età di 20 come
impiegato pubblico, fà esperienze di sindacato, politiche, scrive su
giornali, passa per gli uffici legislativi o legali di una parte dello
Stato, continua a fare l'assistente in facoltà, poi fa il concorso in
Magistratura, lo supera brillantemente senza spintarelle,
raccomandazioni, raggiri o meriti di combattente e resistente ad
oltranza.
E qui, presa coscienza che il Magistrato è super partes e
che deve applicare quanto la Costituzione di questa disgraziata,
parolaia, smidollata ed anche insanguinata, Repubblica, e le sue leggi
impongono: fù una scelta dicotomica e per lui anche dolorosa: fare il
Magistrato e non fare più politica. Cioè mantenere sì le proprie
posizioni ideologiche, ma svolgere in modo imparziale il proprio lavoro
di rendere giustizia, anzi con una imparzialità fondata sui valori della
costituzione, ancor più determinata e motivata .
Nonostante la sua
"cristallina" militanza a sinistra che certamente non mette in
discussione la sua fede politica, all'interno di Magistratura
Democratica i suoi ex compagni non sono poi così solidali con lui e le
sue prese di posizione non sempre sono seguite ed apprezzate, quasi vi
fosse una differenza impalpabile ed a lui incomprensibile .
Ma lo stimano e lo temono e ritengono "ingombrante".
Nel
1991 e 1992 Paolo Ferraro schierato accanto a Falcone e Borsellino , in
uno scontro interno alla corrente dei magistrati, a lui allora
parzialmente incomprensibile nelle sue ragioni profonde . Poi capirà e
divulgherà in questo anno dal maggio in poi, la chiave di lettura
"appresa".
(*n.d.r vedi video ultimo aggiunto in coda "114 Le strategie eversive")
Adesso
immaginate quello che deve aver provato una persona di questa fatta
quando, esperto in vari settori, anima riconosciuta per doti
organizzative e di informatizzatore delle attività giudiziarie,
da anni
in conflitto con una area tanto lontana e avversa quanto apparentemente
vicina, a cinquantatre anni , all'improvviso, scopre un nuovo mondo di
nefandezze, di raggiri, di violenza e quel che peggio di applicazione di
mezzi e sistemi di condizionamento e di riduzione di persone in uno
stato di servaggio e schiavitù anche psichica.
Come una voragine gli
si aprono davanti chiavi di lettura e scenari grotteschi impensati,
mentre da sempre criticava consapevolmente andazzi coperti e
trasversalità ,
senza averne però colto il profondo ed occulto humus, ma
per assenza di informazioni e conoscenze ( nascoste queste a tutti,
esotericamente anche , ma in nome del segreto militare di Stato anche ).
La
sua ultima compagna di allora , che viveva in una palazzina all'interno
della Cittadella della Cecchignola la sede di diversi e importanti
Comandi militari dell'esercito italiano ma anche di civili abitazioni
destinate ad ufficiali e sottoufficiali militari, era stata oggetto di
una serie di trattamenti di condizionamento mentale esercitati
attraverso alcuni programmi speciali studiati prima nei lager tedeschi e
poi ulteriormente sviluppato e perfezionato dai servizi americani che
di quei programmi si erano impossessati.
Il giudice
Ferraro, insospettito da strani movimenti che avvenivano nel condominio
in cui era l'appartamento che condivideva con la compagna, e dopo aver
sommato decine e decine di dubbi e rilevazioni di fatti e circostanza
poco chiare ( che chiama ironicamente i cento indizi zero ) decise di
procedere ad una serie di controlli attraverso la registrazione compiute
con un computer portatile lasciato apposta acceso all'interno della
abitazione in cui viveva nella Cecchignola con la compagna ed il figlio
dodicenne di lei.
Il risultato fu devastante: a precisi comandi vocali
impartiti da alcune persone il soggetto si trasformava completamente e
compiva atti e poneva in essere comportamenti davvero umanamente
degradanti. In queste situazioni off limits venivano coinvolti,
oltre ad
altre persone anche dei minori su cui si consumavano degli atti di
pedofilia
e di violenza morale e fisica.
E' ben vero che la procedura
usata ( registrazione ambientale ) non era conforme al dettato della
legge, ma per il principio giuridico dell'urgenza e dell'urgenza che la
situazione richiedeva i mezzi usati diventano, de iure, leciti ed
ammissibili.
Da magistrato prima, ma anche da persona cosciente e
consapevole della responsabilità morale che doveva essere assunta, il
dottor Ferraro si rivolse subito nel novembre del 2008 alla Procura
della Repubblica di Roma, chiedendo che venisse aperto un procedimento e
svolta un'indagine approfondita sui fatti da lui denunciati. Il
comportamento della Procura fu molto più sconcertante: il consiglio di
riposarsi e ricorrere ad assistenza, le prove fornite erano delle mere
patologiche congetture,
non sufficienti e molto indiziarie1.
Contemporaneamente si faceva capire al magistrato che sarebbe stato
meglio lasciar perdere " togliti fuori da questa storia " ,
in quanto in ballo venivano chiamate istituzioni assolutamente intoccabili come le Forze Armate
e la stessa Magistratura.
A
questo punto le massonerie coinvolte nell'affaire, e che avevano
trovato il modo per
infilare il puro magistrato in una situazione da
ricatto o addirittura tentavano di fargli fare inconsapevolmente il
"cursus honorum " dei poteri forti e deviati, per indurlo a passare da
una altra parte rispetto ai suoi valori ed ala legalità costituzionale,
cominciarono a cercare di eliminare il pericolo Paolo Ferraro
"consapevole", che nonostante tutto continuava coerentemente per la sua
strada,
senza paura e senza minimamente pensare di scendere a
compromessi o peggio a mercanteggiare sulla questione.
Viene
occultamente accerchiato da psichiatra deviato, al cui ausilio era
ricorso per "tutelare e salvare la donna della Cecchignola ed il bambino
, mentre una ridda di rapporti di mistificazione e nascosta relazione
si intessono tra alcuni parenti che scoprirà vicini od avvicinati da
queste aree deviate,
una moglie separata e fattagli conoscere
dall'ambiente della Procura, anche essa imparentata e legata a poteri
forti di rilievo internazionale ( ma lui scherzosamente chiosa ancor
oggi "
a me Lucio sembrava un giuggiolone professore universitario
sciapito e troppo didascalico " ,
mentre le fortune sospette del
ricco fratello avvocato, da sempre oggetto di suoi strali, privi di
acrimonia, ed allontanamento cautelativo, gli sarebbero esplose innanzi
nella loro evidente "matrice ".
Dopo tutta una serie di intimidazioni
implicite e non, un pomeriggio del maggio 2009,
mentre analizzava
nuovamente gli audio e stava giungendo a conclusioni definitive
ragionate e ovviamente preoccupate, mentre la vicenda era stata
letteralmente "tombata "
in sede giudiziaria, si vide comparire sulla
porta di casa, tratto in un tranello dalla ex moglie separata, due
vigili urbani, tre infermieri una psichiatra mai vista un medico di
supporto e sotto casa appostati i due fratelli e anche un figlio
anagrafico di primo letto, ed un messo comunale, oltre a due infermieri.
La psichiatra dinanzi a un comportamento attonito e stupito, avvisati a
voce dal dott. Ferraro i due vigili urbani della gravità di quello che
stava accadendo, improvvisò contro ogni evidenza una "certificazione "
al volo, e il giudice Ferraro fu coattivamente condotto presso
l'ospedale Santandrea che aveva posto disponibile ,
contro la sua
volontà, impossibilitato a difendersi .
Il giudice arrivato ivi
denuncerà immediatamente fatti e contesti, ma ragionando sul da farsi
con il medico di turno, palesemente non attivo e non partecipante
all'agguato, decise di entrare nell'ospedale, consapevole che non aveva
altra scelta.
Lì per due giorni letteralmente a spasso fuori dalla
struttura ,
compilando test che, fatti di recente "non emergere"
e
poi recuperati , dimostravano ovviamente il suo perfetto stato di piena
salute , salvo il "lieve stress" da sequestro di persona, avrà un
incontro con altro psichiatra richiesto all'esterno e appartenente alla
struttura alla quale era destinato che stilerà una perizia falsa
gravissima, dal giudice Ferraro ora documentata . Nell'imbarazzo
palpabile, e tra i commenti disincantati ma carichi di simpatia del
personale addetto al reparto, subirà allora un iter "controllato" ,
pur
dichiarando di voler uscire e sotto permanente minaccia del TSO (
procedura e provvedimento mai attivati ) addirittura da lui fatta
verbalizzare nella cartella clinica, a futura memoria .
La
somministrazione inizialmente massiccia di un prodotto dannosissimo per i
sani, e che incide sulle facoltà mentali e sui collegamenti delle
sinapsi ( RISPERDAL),
e di altro, lo terrà annichilito , consapevolmente
appiattato e stordito, ma scriverà a mano la denuncia ed il promemoria
dei fatti. Una degenza coartata, alla quale, sotto la minaccia sopra
indicata, non potè sottrarsi, e un controllo prolungato volto a vagliare
se o meno vi fossero segnali di consapevole volontà di denunciare e
proseguire nella strada coerente con la sua storia, la sua sensibilità,
il suo stesso ruolo .
Dimesso certificando la sua sanità di mente ed un mero episodio di "psicosi" transeunte,
"senza
altre indicazioni", da "eccitazione reattiva" capirà poi che era finito
nella struttura ospedaliere "sbagliata", cioè non organica al grumo
deviato e pericoloso che aveva agito, come confesserà ai suoi avvocati, a
distanza di tempo, lo stesso primario della struttura intimidito
e
preoccupato.
Al lavoro sino al giorno del suo sequestro, in ferie con
domanda gestita dal suo personale che scioccato testimone della
operazione lo aveva affiancato e sostenuto, tornato in servizio lo
stesso giorno delle sue dimissioni , e continuando a lavorare con la
fatica suppletiva comportata dalla tortura chimico farmacologica
inflittagli e costantemente monitorata ( analisi del sangue )
verrà
lasciato "tranquillo " come un leone ferito nella grotta, sino al
febbraio 2010 quando scoprirà che addirittura ad un primo avvio tentato
di una procedura per dispensa, con richiesta subito archiviata, era
succeduto un secondo avvio di dispensa da lavoro.
Capirà allora
quale fosse la posta in gioco, che si voleva eliminarlo dala
magistratura e che non si sarebbe fermato il coagulo che aveva agito
sotterraneamente , chissà da quanto tempo .
Nel luglio del 2010
si concluderà la seconda procedura con un nulla di fatto , archiviata
anche questa per assenza di elementi, mentre continuava in silenzio a
lavorare come sempre e dovendo anche chi si era attivata dovuto
ammettere che tale era la situazione lavorativa del giudice Ferraro.
Dall'agosto
del 2010 l'indomito giudice , ripartirà, scegliendo la via della verità
e della legge, ricostruendo minuziosamente dati, fatti, ascendenze,
rapporti , e poi ,
con ausilio di due avvocati coraggiosi,
arriverà letteralmente ad incastrare il primario del Santandrea con sue
ammissioni inequivoche .
Nel frattempo tra minacce e pressioni,
avvertendo come suo costume di magistrato impegnato , i colleghi di
ufficio, scoprendo però che il livello di omertà o partecipazione non
passiva era più esteso all'interno dei vertici della Procura, di quanto
avesse potuto immaginare, arriverà sino al gennaio 2011,
Lì una
ennesima riapertura del procedimento per "dispensa", per intimidirlo od
eliminarne definitivamente la "ingombrante " e "autorevole " presenza.
Ricostruirà
anche le ragioni personali e antiche, antefatti da lui
sottovalutati, da persona sana e serena , non in grado nemmeno di
pensare a complotti orditi, allucinanti ed assurdi.
Al gennaio 2011
ripartito il tentativo, pronto al confronto con una realtà da lui prima
non potuta cogliere , preparerà un memoriale che rimane pubblico agli
atti della storia,
denuncerà il tutto con una congerie di prove e dati ,
il 7 marzo del 2011, e continuerà a lavorare come sempre, sorvegliando
la cordata criminale che lo aveva assediato.
Siccome le disgrazie o
le fortune, a seconda dei punti di vista, non vengono mai sole,
il
Dottor Ferraro, per puro caso, non solo sventò con l'aiuto intelligente
del suo personale un tentativo di infiltrazione del 14 e 15 marzo 2011(
una relazione di servizio che la dice lunga su quanto e come si muovesse
attorno a lui) e vide uscire dalla stanza del collega che più
direttamente sorvegliava ( annotandone rapporti e frequentazioni in
ufficio pomeridiane ed anomale)
il 27 marzo 2011 alle ore 19 c.a ,
una bella donna mora che lo colpì moltissimo. Lì per lì non dette
alcuna importanza al fatto anche se aveva annotato che la cosa avveniva
con molta circospezione e molta "discrezione" da parte del collega. Solo
alcune settimane più tardi, leggendo i quotidiani, si poté rendere
conto che la signora bruna altri non era che Melania Rea od una donna
identica a lei.
Forse era andata dal magistrato inconsapevole e ivi
condotta, cadendo in un trappola, per denunciare l'attività di questi
gruppi segreti, di queste cellule massoniche deviate, all'interno
dell'Esercito e nella fattispecie pratica, della caserma Clementi di
Ascoli Piceno;
all'interno della quale svolgeva la sua opera il marito
Salvatore Parolisi. Costui non faceva opera di seduzione solo a fini
personali, ma in quanto forse poco cosciente partecipe dei programmi MK
Ultra e Monarch
che l'esercito sperimentava per fini segreti
all'interno delle caserme per preparare e condizionare mentalmente
individui e soprattutto belle ragazze da destinarsi a compiti speciali
d'impiego.
Continuando nella sua crociata Paolo Ferraro poté mappare
con sicurezza tutta la rete di connivenze e di interessi innominabili ed
impensabili che sottendevano il caso:
Tra le scoperte più
eclatanti ci fu la scoperta di una rete di psicologi e di psichiatri
deviati che svolgono un'intensa azione fuorviante e condizionante
all'interno della magistratura ed in piena sintonia con vertici deviati,
e che facevano capo a tutta una serie di "intoccabili" alte teste
d'uovo dei due settori, ma a loro volta erano in coordinata,
necessaria
sintonia con il mondo militare "omologo " .
Il MEMORIALE, la MEMORIA
sui fatti che legano partecipativamente gli "alcuni parenti " deviati ed
irretiti, e l'ESPOSTO/DENUNCIA/MEMORIA AL CSM ultimo , tutti muniti di
link che collegano a documenti, audio registrazioni, banche dati e
prove, sono reperibili in INTERNET nei siti della
grandediscovery.it "https://paoloferrarocddgrandediscoverydue.blogspot.it/ https://paoloferrarocddgrandediscovery.altervista.org/ https://paoloferrarocdd.altervista.org/
Da essi tratte le notizie e gli elementi sopra brevemente riassunti.
La
mossa di denuncia dei vertici della Magistratura romana alla Procura
della Repubblica di competenza, cioè quella di Perugia, fu un atto
dovuto: la pratica è giacente e ragionevolmente in via di completo
insabbiamento come da miglior copione in materia. La successiva
convocazione presso la magistratura teramana, ivi sentito sulle attività
deviate oggetto della sua denuncia e sulle prove , con riferimento
generale alle vicende militari scoperchiate e alle cointeressenze
connivenze e coperture,
il suo deposito in quella sede della BANCA DATI
del progetto MK-ULTRA ( da lui stesso messa a disposizione in rete ) il
suo lavoro intellettuale e pubblico sono fatti notori .
Penso sia
superfluo rimarcare la incredibile situazione psicologica che umanamente
ha dovuto affrontare il magistrato, quale tipo di kafkiana realtà abbia
dovuto ed ancora debba vivere una persona proba ed onesta, e quale sia
la sua capacità di resistere con serenità di fondo , mostrata a tutti
.Come al solito certe situazioni ti cambiano la vita: aprono orizzonti
sconosciuti ed impensabili,
distruggono certezze, credenze,
rocciose certezze ideologiche ed aprono gli occhi mostrando che le
persone per bene, oneste, probe e solidali non hanno colore, non hanno
appartenenza politica od ideologica.
Ma solo chi è dotato di un
carattere morale a prova di bomba e, se mi consentite di una fede
incrollabile, può affrontare certe situazioni che potrebbero
tranquillamente portare alla follia. Si ha la possibilità di scoprire
chi è veramente in buona fede, chi possa dare una mano, di chi fidarsi e
di chi no e la sorpresa grande, per il Dottor Ferraro, è stata quella
di scoprire che sono stati molti leali ed in buona fede avversari
politici a dargli una mano tra questi i "fascisti" di Forza Nuova ed il
suo capo Roberto Fiore: sembra quasi una pena del contrappasso,
calmierata dalla piacevole sorpresa che valori di fondo e valori fondati
sulla persona e contro devianze poteri finanziari militari e deviati
statuali accomunano ideologie antiche in fase di odierno consapevole e
condiviso superamento .
Certe situazioni rompono gli schemi e spesso
il soggetto diventa il polo di coagulo per tutti quelli che
indipendentemente dal colore politico si riconoscono nella verità e
nella giustizia e sono disposti a lottare e, se necessario a
sacrificarsi per esse.
Nel frattempo il giudice Ferraro è stato fatto
oggetto di attentati e di una campagna di diffamazione sorda e
sotterranea: gomme tagliate al camper, telefonate minatorie, furto del
camper medesimo, ma soprattutto la reiterazione del provvedimento di
sospensione dalla professione di magistrato ed infine la dispensa dal
servizio.
Ma la sua impostazione e battaglia , niente affatto
individuale, ha fatto crescere la sua notorietà e la stima di lui in
svariato ambienti mentre un lavoro informativo e formativo durato un
anno e mezzo stà dando primi corposi frutti nel paese ed ha tagliato
trasversalmente istituzioni e forze politiche "decompatimentando " ,
come lui ama dire ( mettendo tutti a conoscenza di tutto, soprattutto
nelle parti delle istituzioni che invece lavorano sulla
"compartimentazione " e/o compartimentate ,
cioè tenute all'oscuro di vicende e di informazioni generali o di altra specialità ) .
Ad
oggi stà preparando un ultimo DOCUMENTO di esplosiva rilevanza con
prove ulteriori e l'eco della sua battaglia vede attonita assistere una
cospicua parte del foro di Roma e della magistratura , consapevole
ormai.
La memoria esposto denuncia presentata dal giudice "anche " al
CSM, che non ne ha tenuto conto, depositata il 9 ed emesso il
provvedimento "preconfezionato " il 10 ottobre , quasi da locomotiva in
discesa senza freni, è stata seguita da altra memoria del 3 novembre,
dal parere di dispensa del 6 dicembre, dal decreto del Ministro per
dispensa del 7 gennaio 2013 .
Risultava confermato il
provvedimento di sospensione dalle sue funzioni lavorative fino al mese
di dicembre trascorso il quale è stato destituito, destituito in maniera
definitiva, salvo gli improbabili esiti favorevoli di una ulteriore
fase di ricorsi amministrativi ed altri che seguiranno.
Ma gravi
fatti ulteriormente scoperchiati aleggiano su un CSM sempre più messo
all'angolo , per la prima volta da un magistrato "solo", onesto e
"irriducibile " quando si parli di legalità dello/nello Stato ( vero ) e
di criminalità, in colletti bianchi o meno.
Come vedete la vecchia
Unione Sovietica ha fatto scuola insieme agli altri regimi totalitari
violenti non legati al popolo: chi è "pericoloso" insidiando lo status
quo solo perchè persona pura e capace , da fermare, viene internato in
un manicomio, o fatto passare da pazzo: certo i sistemi usati oggi in
una repubblica democratica e libera sono molto più sofisticati e meno
appariscenti di quelli che venivano posti in essere da un regime
comunista, ma anche in regimi militari di ispirazione statunitense ( il
Cile di Pinochet ), ma i fini sono sempre gli stessi; tentare di
schiacciare chi vuole giustizia, chi lotta per la legalità e la verità.
Quello
che davvero spaventa è constatare il grado di corruzione, di
coinvolgimento, di omertà e di minaccia e di prostituzione a cui siano
sottoposti gli organi dello stato ed in particolare la parte deviata del
Potere Giudiziario e di istituzioni come l'Esercito,
che
dovrebbero garantire la sicurezza e l'integrità dei cittadini.Nel
frattempo il duplice colpo di coda : la mancata concessione di
sospensione della dispensa dal servizio da parte del tribunale
amministrativo regionale del Lazio, con un provvedimento a dir poco,
insensatamente apodittico, e il tentativo addirittura di nominare al
giudice un "amministratore di sostegno ".
Quel che rincuora è che "vi è un giudice a Roma "
...
e che nel caso di specie la macchina della distruzione è almeno
inceppata, non potendosi più architettare falsi e capziosi argomenti
mentre si va dritti per provvedimenti insensati ed autoritari segnati da
motivazioni apparenti , mentre la gente , di fronte ad un lavoro
encomiabile di denuncia pubblica, stà prendendo le misure con il tema
dell'oggi: una alternativa epocale a poteri deviati
ed oligarchie, per
una società a dimensione vera umana e per una politica ricostruita dal
basso come il nostro giudice và predicando e mostrando .
L'utopia può divenire realtà ?!?!
a breve ne avremo la conferma, o meno.
Nel
frattempo il Governo del "golpettino " e il rinnovo della carica
Presidenziale della Repubblica, evidenziano misure e scelte "estreme "
che mettono ulteriormente allo scoperto la multinazionale trasversale
delle massonerie, e la paura dei poteri forti ( sempre meno forti, in
realtà,
e sempre più costretti a gestire in emergenza vicende e fase
storico politica ) .
VICENDA DEL MAGISTRATO PAOLO FERRARO.
LA PROVA DEL GOLPE SCIENTIFICO TARGATO TAVISTOCK.
di Marco Attard
Era
il 24 novembre del 2008 quando il magistrato Paolo Ferraro denunciò
episodi avvenuti tra l'8 ed il 18 novembre nell'appartamento situato
nella città militare della Cecchignola dove conviveva da maggio dello
stesso anno con donna, moglie separata di sottoufficale dell'esercito
impiegato allo stato maggiore della difesa, a sua volta presentatagli
(reiteratamente ) da magistrato distaccato presso il Ministero degli
Esteri ufficio legislativo. (le circostanze di contorno ma anche di
contenuto sono state già spiegate più volte
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2014/01/tutto-torna-e-quadra-nei-minimi.html
https://paoloferrarocdd.blogspot.com/2014/08/un-bel-guazzabuglio-questa-e-la-trama.html
Per
mezzo di registrazioni audio condotte privatamente dallo stesso Paolo
Ferraro (allertato da esplicita richiesta di aiuto da parte del figlio
minore della signora) si evince che quando egli non era presente
nell'abitazione della Cecchignola entrava in azione un gruppo composto
da sottoufficiali militari abitanti nel palazzo e nel quartiere, con lo
svolgimento di attività anomale coinvolgenti donne, bambini e la
particolare presenza di bambini ROM.
La procura ottenne la
archiviazione della denuncia esattamente tre mesi dopo mentre nel
frattempo il dott. Ferraro veniva circondato da alcuni colleghi della
Procura di Roma (incluso l'allora procuratore capo Ferrara) i quali con
varie pressioni più o meno violente lo invitavano a non approfondire la
vicenda scoperta.
Il 23 maggio del 2009, sette mesi dopo la denuncia
depositata e archiviata dalla Procura di Roma, il magistrato Paolo
Ferraro che invece stava approfondendo i fatti e si apprestava ad una
denuncia del tutto, subisce un sequestro di persona venendo prelevato
presso la sua abitazione da una psichiatra, un medico, due agenti di
polizia municipale e un'autista di ambulanza con tanto di infermieri, in
un vero e proprio agguato concertato e in assenza non solo di qualsiasi
presupposto ma altresì di qualsiasi provvedimento formale. Media e
complottistoidi parlano di un "TSO ingiusto"
ma fu un solo un
vero e proprio sequestro di persona (in quanto mancavano tutte le
formalità necessarie per configurare un TSO oltrechè i presupposti di
fatto)
organizzato con urgenza a causa dei gravi fatti denunciati
dal magistrato Paolo Ferraro che dal 2011 poi verranno resi pubblici
dallo stesso con ulteriori particolari sconosciuti al pubblico.
Dal
sequestro di persona si passa ad un tentativo di eliminazione fisica
del magistrato.
Infatti, ad una persona mentalmente e fisicamente sana
come il dott. Paolo Ferraro viene imposta la somministrazione di un
antipsicotico dal nome "Risperdal", un neurolettico molto forte che
inibisce i collegamenti chimici tra le sinapsi (intelletto).
La
psichiatria deviata (ovvero la quinta colonna tavistockiana) sa
benissimo che il risperdarolo somministrato ad una persona sana può
danneggiare la complessa rete di fibre nervose che regolano il controllo
motorio, provocando rigidità muscolare, spasmi e un abbassamento dei
globuli bianchi. Come pure è consapevolissima del fatto che il
risperdarolo somministrato ad una persona sana può creare una perdita di
coscienza causata dalla riduzione di flusso sanguigno al cervello oltre
che portare infiammazione cardiaca e del pancreas (potenzialmente
letale).
Ma in quel momento la parola d'ordine che la quinta colonna
sotterranea faceva passare ai propri membri presenti nella magistratura
e negli ambienti sanitari era: "bisogna eliminare il magistrato Paolo
Ferraro", diventato troppo scomodo. Immesso nel perverso meccanismo del
trattamento psichiatrico attraverso un sequestro di persona privo dei
requisiti formali, ma impossibilitato a ribellarsi al ricovero in quanto
qualsiasi reazione interpretata come "sintomo di patologia in atto"
avrebbe fornito l'alibi per regolarizzare il trattamento, Paolo Ferraro
ha dovuto suo malgrado sottoporsi a 9 mesi di tortura farmacologica.
Finito
l'effetto risperdal, la procedura Tavistock si inserisce ancora una
volta con attività di pressione, minaccia diretta ed indiretta ed altre
realizzate poi (taglio delle gomme del camper) proprio a partire dal
momento in cui il dott. Ferraro riprende in mano vecchie e nuove prove
che gli serviranno a capire ancora più a fondo ciò che gli era successo
negli ultimi vent'anni della sua ben più che onorata carriera.
Guardando
alla sua storia personale e professionale, Ferraro riconosce che la
Quinta Colonna all'interno della Procura di Roma lo attenzionava già dal
1991,
anche perché era il magistrato più brillante, capace e creativo
(ha ideato poi un programma per la gestione integralmente automatizzata
delle attività procedimentali denominato "ATZ"
che consentiva di gestire
agevolmente circa 12.000 procedimenti penali l'anno senza intervento
umano):
quello che si mette in luce in un ambiente di lavoro piatto e
con l'altissima probabilità di aver rotto dinamiche di clan molto
chiuse, tipiche della quinta colonna sotterranea.
Vent'anni di
metodiche di infiltrazione che hanno letteralmente distrutto e
interferito rapporti familiari e sociali intorno al magistrato (allora
ignaro di un'attività pianificata a suo danno) che con personalità
solida andava avanti addirittura sereno nonostante quello che gli
capitava intorno.
Il nuovo assalto, dal 2005 in poi, dopo la
grande inchiesta OIL FOR DRUG, organizzata gestita e portata a termine
dal dott. Ferraro con sistemi informatici avanzati ed approntata in soli
sei mesi, con 137 indagati , centinaia di intercettazioni, che scopre
il doppio fondo del mondo dello sport amatoriale e del doping. Uno snodo
essenziale anche per apparati e massonerie coperte
Ciò che è
stato fatto al PM Paolo Ferraro è la sintesi di ciò che è il progetto
Tavistock e anche delle varie tecniche di analisi dinamica manipolazione
e gestione delle vite individuali e degli organismi associativi,
istituzionali e sociali: strumenti usati programmaticamente ed
operativamente da servizi ed apparati deviati per le attività di
infiltrazione e governo ombra delle istituzioni.
Studiare
attentamente la vicenda del PM Paolo Ferraro significa quindi avere la
prova che il progetto Tavistock (con derivati progetti di analisi e
governo delle dinamiche individuali e sociali)
è attivo sul nostro
territorio con le sue tecniche utilizzate operativamente da servizi ed
apparati militari per incidere anche sui tessuti istituzionali degli
Stati.
La infiltrazione mediante il Tavistock come
metodologia di attività elettiva fu proclamata dal direttore medico
dell'omonimo Istituto della fondazione Rockfeller, il militareJohn
Reese, sin dal 1949/1950: obiettivo arrivare al governo delle classi
mediche e della magistratura negli altri stati (il golpe scientifico!).
Poi
ci sono tutte quelle strani morti d'infarto di molti magistrati
sicuramente non cardiopatici (ad eccezione della familiarità per il
dott. Saviotti).
Il 5 gennaio 2012 muore di infarto Pietro
Saviotti, procuratore aggiunto a Roma. Era a capo del pool
anti-terrorismo e dei reati in genere contro la personalità dello
Stato.
Un infarto stronca Pio Avecone, procuratore aggiunto
presso la Procura di Napoli.
Il 25 luglio 2012 un camion si scontra
frontalmente con una Land Cruiser che si dirige verso Otijwarongo in
Namibia. I tre occupanti dell'auto muoiono sul colpo, tra loro c'è il
giudice Michele Barillaro.
Qualche settimana prima, il 9 luglio,
il ministero dell'Interno aveva tolto la scorta a Barillaro, gip presso
il tribunale di Firenze. In seguito, il 16 luglio, Barillaro aveva
ricevuto delle minacce contenute in una lettera recapitata
all'Adnkronos.
Il giudice Barillaro si occupò tra l'altro del
processo Borsellino ter. Il giorno successivo
(26 Luglio 2012) moriva
Loris D'Ambrosio di infarto fulminante senza che ne fosse disposta
l'autopsia. Spariva così il custode delle suppliche di Mancino, imputato
al processo di Palermo per i collegamenti mafia-Stato. Ed infine il 13
ottobre del 2012 il procuratore aggiunto di Roma Alberto Caperna muore a
61 anni per attacco cardiaco. Caperna era il responsabile del pool dei
reati contro la pubblica amministrazione ed in questa veste coordinava
le indagini relative a fatti su corruzione, peculato ed altri. Era
titolare dei casi Fiorito e Maruccio. Caperna si è anche occupato dal
caso Lusi, della vicenda della casa dell'ex ministro Scajola,
dell'appalto nell'ambito dell'inchieste sul G8 della scuola Marescialli
di Firenze, dell'indagine Parentopoli romana, del filone romano
dell'inchiesta Parmalat, della presunta compravendita di senatori.
Forse
era scomodo anche perché conosceva bene l'esistenza dell'indagine Fiori
nel Fango
2, poteva riconoscere e conosceva la portata della vicenda
Ferraro e sapeva bene del contesto in cui erano state portate a termine
le iniziative contro il magistrato.
E poi c'è l'Italia dei capi
cattivi e dei cattivi colleghi che sparsi in tutta la nostra penisola
tentano di distruggere gli elementi brillanti ed eccellenti attraverso
violenze verbali e morali, attraverso attacchi alla vita privata e
vessazioni in genere.
Il lavoro per le vittime accerchiate
diventa un incubo e le vessazioni da parte di cattivi capi e cattivi
colleghi una regola. Cattivi capi e cattivi colleghi che per aver
abbracciato il progetto in tutta la sua essenza riescono a fare carriere
d'oro (con stipendi d'oro) e veloci ma non per meriti o capacità ma per
la destrezza di come utilizzano il modello. Il modello prevede che
l'aggressione prenda avvio con una serie di episodi apparentemente
casuali e scollegati.
Poi però l'attacco si fa sempre più chiaro
anche per le vittime designate, poiché dotate di grande intuito,
intelletto e di conseguenza di una marcata sensibilità.
Questo trova
conferma dalle ricostruzioni dettagliate e suffragate da prove del dott.
Ferraro.
Poi ci sono le sue specifiche analisi politiche storiche,
frutto del lavoro più generale del dott. Ferraro e del gruppo CDD
(Comitato Difendiamo la Democrazia), che aprono gli orizzonti della
storia alle nuove consapevolezze dei progetti reali, di élites reali per
un dominio reale, che stanno distruggendo dalle fondamenta l'impianto
costituzionale del nostro paese.
E proprio nella e dalla vicenda,
grazie alla intelligenza investigativa del dott. Ferraro, viene tra le
tante una prova oggettivata ed incontrovertibile, diremmo unica per peso
e intensità probatoria oggettiva in grado di svelare anche i moventi ,
di tali attività :
" SESSANTA SECONDI SVELANO ATTENTAMENTE VALUTATI PIU' DI MILLE DOCUMENTI"
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/sessanta-secondi-svelano-attentamente-valutati-pi%C3%B9-di-mille-documenti-/
E, per una sintesi sempre a portata di mano :
LA GRANDEDISCOVERY per punti essenziali e metodo.
La
semplice verità è che quello che ho scoperto e che mi ha portato a
capire è successo a me ed in quanto tale (anche se vi sono cose simili
successe a molti, selezionati per colpirli)
solo a me...
e la
scommessa è stata dimostrarlo in todo ed in vitro facendolo rivivere
integralmente in audio ed analisi. Dovete tutti aiutare me e voi a
vivere l'esperimento reale e concreto che ho messo INTEGRALMENTE a
disposizione ..
perché ciò apre cervello cuore istinto ed anima.
Il
resto, analisi e tutto, viene da solo ...
o si capisce solo con la
integrale intelligenza di un reale NON PROPRIO rivivendolo anche
interiormente come proprio.
Solo così il sapere REALE OGGETTIVO
scientifico si trasmette profondamente e realmente. Ecco perché la mia
attenzione agli audio ed a vari aspetti emotivi descritti.
LA GRANDEDISCOVERY E' UNA GRANDE SCOMMESSA, la prima della storia ...
Questo
è certo .. per tutti gli elementi e le realtà che vi confluiscono e per
la intermediazione sui vari piani da me gestita e portata avanti .
Entrare e capire, far entrare e far capire.
Questo il
compito collettivo primario, contrastando i disinformatori
e le
manovrette atte a cercare di togliere dimensione ed idea al tutto. Poi
le analisi più storiche o sofisticate ed il progetto che stiamo
costruendo.
INDICE DI RIFERIMENTO GENERALE :
Per chi non conosce le vicende a monte ed a valle. Esse sono ben semplificate nell'articolo
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2013/05/ce-un-giudice-roma-una-organizzazione.html
e ben analizzate con riferimento alla vicenda a monte nell'articolo di Enrica Perrucchietti
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/il-caso-paolo-ferraro-e-il-caso-melania-rea-trascritto-da-tre-stupendi-articoli-pubblicati-a-firma-di-enrica-perruccchietti-/
estesamente ricostruite nel memoriale
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2012/04/1-la-grande-discovery-memoriale.html
,approfondite sulla pista familiare e sull'uso eterodosso di giudizio civile
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/a2-la-grande-discovery-pista-familiare-uso-eterodosso-del-divorzio/
portate a valutazione con dati audio e brogliacci a player integrato
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/a3-la-grande-discovery-brogliacci-con-audio-e-video-/
aggiornate con dati ed elementi valutativi attraverso i tredici post ordinati
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/notizie2/newscbm_672334/100/
sviscerate
criticamente in sintesi nella lettera aperta al giudice Ciancio
integrata con player audio e contestualizzazione di audio
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2013/05/marra-le-massonerie-deviate-il-giudice.html
e del pari pubblicate sinteticamente nella successiva lettera all'Aggiunto Ilda Bocassini
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2013/06/cara-boccassini-quello-contro.html
entrambi
le lettere parto dell'AVV. Marra Alfonso, con qualche integrazione
successiva per rafforzarle con prove e documenti audio immediatamente
vagliabili,
chiarite per gli antefatti anche lontani nei memoriali esposto del 9 ottobre
2012https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2012/10/4-memoria-esposto-del-9-ottobre-2012.html
e del 3 novembre 2012
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2012/11/5-memoria-esposto-finale-del-3-novembre.html .
Una sintesi iniziale è fornita dalla intervista riportata in calce alla mail informativa
https://cddindex.blogspot.it/2013/04/mail-alla-cortese-attenzione-dei.html
, e lo sviluppo di analisi nei post dal maggio 2013 al maggio 2014 in tutti blogs del CDD e primo di essi nel blog www.paoloferrarocdd.blogspot.it
portano a compimento tutti i dati acquisiti e la ricostruzione del quadro generale di riferimento.
Per
i pigri inguaribili semplifichiamo qui: un magistrato (noto, impegnato e
ancor più stimato nel mondo giudiziario romano) viene "messo in mezzo "
con tecniche varie in stile servizi deviati, ma scopre sempre qualche
minuto prima quello che non doveva scoprire e che svela un intero vaso
di pandora coinvolgente anche mondi militari ed altri
( oltre quello che
gli accadeva vicino).Per tappargli la bocca, visto che continuava ad
approfondire e capire,
lo sequestrano con una attività costruita a
tavolino dalla psichiatria deviata secondo i moduli dell'ancient
Tavistock Institute (ti accerchiano, distruggono famiglie e situazioni
personali e poi cercano di tombare il tutto compreso l'accerchiato).
L'operazione
non riesce per vari motivi, tra cui carattere coriaceo e speciale
attitudini della vittima predestinata, così come falliscono i vari
tentativi di inserire step e profili nella vita dello stesso magistrato,
un po' ingenuo e puro ma tanto tanto odiosamente intelligente.
Di
fronte ad una valanga di prove montante cercano di delegittimarlo per
la via della ignominiosa dispensa dal servizio, ma questa è talmente
incongrua sul piano della nota e reale professionalità del magistrato
che fanno l'ennesimo autogo
l. Non paghi perseguono la
via del distruggerlo tramite la morte civile e l'infangamento e sinanche
la nomina di amministratore di sostegno, dopo aver avviato lo
strangolamento economico destituendolo dal servizio.
Centinaia
di conferenze, interviste e trasmissioni , dieci canali video, centinaia
di migliaia di notizie e video in rete, la sua presentazione alle
elezione come capolista al Senato in varie regioni e la crescita
irrefrenabile della coscienza collettiva nonché il suo impegno politico e
nuove
e dettagliate denunce tutte arrivate a tutti i gangli dello
Stato, fanno da contorno alle ulteriori ultime iniziative, sempre più
caotiche, disordinate, confuse ed improvvisate a suo danno .
Mentre si
comincia a delineare concretamente una Truman Show story reale ma da
leggenda, con tanto di rivelazione da ascolto di tecniche di trattamento
mentale, prove concrete verificabili da chiunque, in concreto, di
attività criminali etc etc ... siamo in attesa della giustizia, ormai
tutta allertata ..
Maggiori informazioni
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/
La
accurate analisi e conferenze sul TAVISTOCK hanno conferito peso e
spessore storico documentale al tutto e si trovano in tutti i blog del
CDD e nei canali video ...
Qui ad esempio una breve sintesi che dopo
aver ripercorso il tutto consente di entrare nella descrizione di una
esperienza visibile ..e percepibile ( almeno nei miei intendimenti )
https://www.facebook.com/notes/paolo-ferraro/ritrovando-notizie-preziose-sulla-indagine-fiori-nel-fango-riprendendo-i-post-11/613680978725891
Le singole denunce e prove più concrete ed esplosive pubblicate tra
gennaio e Aprile 2014 chiudono poi il quadro, e costituiscono almeno in
un caso eclatante LA PRIMA OGGETTIVATA ED INSUPERABILE PROVA DELLLA
ESISTENZA DI UN APPARATO NAZI.KOMM e DI METODOLOGIE TAVISTOCK applicate
da apparati con collaborazioni e complicità necessarie, a danno di un
MAGISTRATO e per fini di destabilizzazione programmati
(e falliti, salvo
costituire alibi per eliminarlo dalla magistratura)
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/sessanta-secondi-svelano-attentamente-valutati-pi%C3%B9-di-mille-documenti-/
Ma le prove dirette circa interrelazioni tra mondi esoterico deviati di
elite ed elite militari vengono direttamente dalla versione di UNA
diretta persona interessata a vicende e con un ruolo segnificativo
quantomeno come donna e moglie di generale dell'esercito
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/stefano-pesci-vertici-militari-magistratura-romana-dal1985-ad-oggi-per-la-commissione-di-inchiesta-e-le-interrogazioni-parlamentari-che-squarceranno-le-nebbie-del-porto-dei-rifiuti-nocivi-e-mortali-/
E la integrale ennesima contestualizzazione dei dati della Cecchignoa
segue una completa ricostruzione fatte in altri post di tutto tutto ma
proprio tutto il ricostruibile oggettivamente con metodo e dati
verificabili
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/quello-che-teme-una-complessa-organizzazione-criminale-niente-affatto-invincibile-disvelata-definitivamente-struttura-e-gli-intrighi-criminali-a-partire-proprio-dal-caso-paolo-ferraro-e-dalla-grande-discovery-grillo-marra-fiore-lannes-ferraro-e-/
La
conferma ennesima della sottoposizone di uno dei migliori magistrati a
metodologie
TAVISTOCK per oltre venti anni viene poi da un altro
soggetto informato.
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/mondo-tavistock-colloquio-registrato-a-prova-paolo-ferraro-attenzionato-dal-1977-per-intelligenza-e-capacita-si-infrange-sulla-nota-vicenda-un-intero-percorso-storico-coperto-/
E ovviamente non si parla di "Fantozzi" nel nostro caso:
E' il
TAVISTOCK project o suoi moduli ed i protocolli e modelli realizzati per
attenzionare accerchiare e distruggere persone e rappresentanti di
elite e introdurre il modulo del"basso livello "e del "basso profilo" a
copertura utiizzato proprio da appartenenti e rappresentanti
dell'apparato.
https://attardmarcocdd.altervista.org/fantozzi-non-centra-e-il-tavistock/
Sicchè oggi possiamo dire per intero messa al nudo non solo la
SUPERGLADIO ma anche il TAVISTOCK INSTITUTE (method and project) ma
anche e soprattutto
LA CORDATA "PAPE' ... ALEPPE" ED IL CONTROLLO DI
LEGALITA' INVERTITO DELL'ECONOMIA,
DELLA INFORMAZIONE, DELLA SOCIETA' E
DELLA FAMIGLIA sui vari piani a partire da quello giudiziario per poi
passare per quello socio-psichiatrico strettamente collegato.
https://paoloferrarocdd.blogspot.it/2012/11/7-la-cordata-pape-aleppe-e-ilcontrollo.html
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/la-magistratura-e-il-cavallo-di-troia/
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/il-grande-demiurgo-i-venerabili-maestri-il-nuovo-leviatano-i-giudici-sono-una-supercasta-/
ma
anche tutte le vicende del progetto, le articolazioni sociopolitiche,
le caratteristiche di elite soprattutto militare e
psichiatrico-giudiziaria dell'apparato portante
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/la-magistratura-e-il-cavallo-di-troia-/
https://paoloferrarotrumanshowstory.webnode.it/news/il-grande-demiurgo-i-venerabili-maestri-il-nuovo-leviatano-i-giudici-sono-una-supercasta-/
e
tutti gli altri profili informativi, tutti rintracciabili e vagliabili
nel sistema informativo del CDD e del dott. Paolo Ferraro (siti, blog e
facebook e canali video).
Parte terza pubblicata su sito Voci della strada il 15 marzo 2012
Di Enrica Perucchietti
«Cari
amici la soluzione del caso di Melania Rea è molto semplice:
Salvatore
Parolisi risulta essere legato alla filiale italiana del "Tempio di Set"
che si trova a Napoli, setta fondata dal Tenente Colonnello Michael
Aquino nel 1975, un esperto di altissimo livello di Psicologia Operativa
legato al progetto Monarch del programma MK-ULTRA».
Questo è un
estratto di una dichiarazione postata dal ricercatore ex Illuminato Leo
Lyon Zagami su facebooke poi ripresa da numerosi siti internet e
quotidiani on line
(https://www.newnotizie.it/2011/06/27/melania-pm-sospeso-legale-ferraro-minacciato-militari/)
in merito al noto omicidio di Carmela Rea detta Melania.
Ho
chiesto subito ragguagli a Zagami che mi ha inviato un vecchio video
del periodo in cui apparteneva ancora alla Loggia di Montecarlo e in cui
constatava la pericolosità di Aquino, concludendo: «andatevi a studiare
la metodica e il lavoro di Aquino - ha invitato Zagami - e vedrete che
non sono solo speculazioni e mere affermazioni campate in aria.
Purtroppo il segreto di stato in seguito tenderà a coprire certe verità,
vista l'implicazione dei servizi segreti americani, ma i rituali
descritti da Parolisi sono quelli in uso nel Tempio di Set e il fatto
che abbiano la loro base operativa a Napoli e dintorni non pone di certo
in loro favore. Questa informazione mi è stata data in maniera molto
riservata anche da una fonte interna ai servizi segreti militari».
Seguendo
superficialmente questa ipotesi di lavoro si sarebbe inclini a
condannare Parolisi come l'esecutore materiale del delitto, sulla base
della sua presunta affiliazione al Tempio di Set.
Ma i delitti
rituali di matrice massonica o semplicemente satanica ci hanno insegnato
-
per quel poco che possiamo aver imparato dal "di fuori" -
che
la realtà non è mai quello che sembra: in questo campo si deve
abbandonare purtroppo la logica aristotelica per calarsi nel mondo
infero del cosiddetto "satanismo".
Da qui l'uso psicotico del simbolismo
e della numerologia a sfondo rituale, chiave e matrice di un pensiero
irrazionale che cerca di proiettare sulla realtà credenze di carattere
magico e occulto che solo se interpretate in chiave esoterica possono
svelare le dinamiche che queste società segrete portano avanti da
secoli...In fondo, da Jack lo Squartatore agli inspiegabili delitti di
giovani donne o bambini dei giorni nostri, molto poco abbiamo compreso,
ostinandoci a non voler comprendere che proprio a fianco a noi esiste un
apparato segreto con infiltrazioni in tutti gli ambiti del reale.
Questo
mondo sotterraneo utilizza, per dialogare e per farsi riconoscere dagli
altri affiliati, un linguaggio e categorie di stampo esoterico
all'apparenza incomprensibile. Solo all'apparenza.
Melania in Procura
Partiamo dalla fine, ovvero dall'omicidio Rea.
Le
dichiarazioni di Zagami, la cui verifica di attendibilità lasciamo agli
inquirenti che stanno ancora indagando sulla misteriosa morte di
Melania, si ricollegano alla testimonianza del PM romano, Paolo Ferraro
(https://sitoaurora.splinder.com/post/24712973/carmela-melania-rea-vittima-di-una-setta-militarmassonica)
che
ebbe modo di raccontare ad alcuni giornalisti di aver incontrato
Melania, esattamente un mese prima dell'omicidio, presso la Procura di
Roma.
Ferraro stesso mi raccontò di essere sicuro al 99% di aver
visto Melania uscire dall'ufficio di un suo collega procuratore, che a
quel tempo stava tenendo d'occhio per i presunti legami di questi con la
massoneria deviata. Fuori dai denti, Ferraro ha ammesso che la donna
che gli passò davanti ( n.d. r. la vidi appena uscita da una stanza
accanto alla mia a sinistra e fuori la aspettava l'uomo descritto alla
Procura di Teramo ) era talmente bella e carica di fascino che gli
rimase scolpita nella memoria.
Alta, bruna, mediterranea, dall'andatura
sensuale, aveva però i capelli ondulati che le cadevano sulle spalle.
Appena
un mese dopo, quando la foto di Melania Rea venne trasmessa per la
prima volta da tutti i notiziari e poi pubblicata dai quotidiani, dubitò
che fosse lei solo per il dettaglio dei capelli che in tutte le
immagini risultavano essere lisci. Quando finalmente vide una foto di
Melania con i capelli al naturale, ossia ondulati, fu assolutamente
certo che era proprio la donna che aveva incontrato quel giorno in
Procura. Se teniamo fede alla testimonianza di Ferraro, sorge il dubbio
sul motivo della visita della donna da sola alla Procura di Roma, ben
lontana da casa. Il magistrato mi ha confessato di credere ( n.d.r.
raccontato di aver ipotizzato ) che Melania si fosse rivolta a quel suo
"collega" per denunciare un comportamento del marito, atteggiamento
coerente con la ricostruzione della polizia che ha descritto una Melania
furiosa per la relazione di Parolisi con la giovane soldatessa Ludovica
Perrone: proprio Melania avrebbe minacciato Ludovica di rovinare la
carriera a lei a al marito se quella liaisonnon fosse finita, tirando in
ballo presunte conoscenze del padre e del fratello appartenenti
all'Aeronautica italiana. Ora, questa interpretazione dei fatti, non è
l'unica plausibile.
La presenza di Melania in Procura si può
interpretare in diversi modi: secondo la ricostruzione di Ferraro la
donna si sarebbe rivolta a un magistrato - forse amico di famiglia o
indirizzatole da qualcuno legato all'ambiente militare - per scoraggiare
la relazione clandestina del marito o addirittura per denunciare gli
abusi che avvenivano nella caserma di Ascoli Piceno dove prestava
servizio il marito. I presunti festini, forse addirittura orge, l'abuso
di droghe e le violenze sulle giovani reclute sono emerse in fretta e
tanto in fretta messe a tacere, una volta che gli inquirenti hanno
iniziato a indagare sul passato del caporalmaggiore. Difficile che la
moglie ne fosse completamente all'oscuro. Forse che si riferisse a
questo quando minacciò Ludovica di rovinarle la carriera rendendo noti
certi dettagli?
Di certo la notizia della relazione tra il marito e una
recluta non sarebbe stata una notizia così sconvolgente da far finire
nei guai i due amanti e da spingere Parolisi a uccidere la moglie.
Il
divorzio anche se in un ambiente "tradizionale" ancora legato ai valori
famigliari non sarebbe stato un vero e proprio "scandalo". Neppure la
presunta eredità che Salvatore stava "aspettando" giustificherebbe un
gesto così estremo, sebbene l'uomo, dai messaggi che si scambiava con
l'amante su facebook, sia emerso come evidentemente esasperato.
La
pista passionale non giustifica tutta una serie di dettagli che sono
emersi durante le indagini e che aprono alla possibilità che dietro
l'omicidio ci sia la regia di una società segreta con evidenti
infiltrazioni nell'esercito.Misteriosi rituali in casermaVi è anche la
possibilità che Melania sapesse già dei rituali che avvenivano in
caserma e di un ipotetico protocollo legato al progetto Monarch di
addestramento e manipolazione mentale a cui venivano sottoposte le
giovani reclute,
e di cui Michael Aquino era un noto esperto ancor prima
di entrare a fare parte della Chiesa di Satana e di fondare poi nel
1975 il Tempio di Set. In questo senso Melania può però essersi
infuriata alla notizia del legame ormai consolidato tra il marito e
Ludovica e ciò avrebbe potuto spingerla a confidarsi con un "amico" di
famiglia, che, tra l'altro, secondo Ferraro, avrebbe il compito,
nell'ambiente della massoneria infiltrata nella Procura romana, di
dissuadere le giovani mogli o i vari testimoni a "denunciare" i soprusi o
le violenze che vengono scoperte in ambito famigliare. Può essere
successo così anche con Melania? Questo magistrato può aver tentato di
dissuaderla ma vedendola irremovibile può aver dato l'allarme ai
superiori, causandone così la morte (per mano del marito o di chi per
lui).
Lo scandalo in questo senso sarebbe derivato dalla rivelazione di
"segreti" militari, non di una semplice relazione extraconiugale.
Oppure, ancora, Melania conosceva perfettamente ciò che avveniva nella
caserma perché anch'essa - venendo tra l'altro da un ambiente militare -
era una "sacerdotessa" dei rituali che ivi venivano svolti? Per questo
sembrava così "sottomessa"
alla volontà del marito a cui aveva perdonato
quella che sembrava essere solo una scappatella? Per questo si
costringeva a digiunare per assecondare il desiderio dell'uomo che la
voleva ancora più "magra"?
O la sua anoressia dipendeva dalla
frustrazione del tradimento?
Non lo sapremo mai, ma sono le uniche
ipotesi possibili se la donna effettivamente incontrata da Ferraro in
Procura era veramente Melania Rea.
Se prendiamo per vera la
testimonianza del PM, Melania si sarebbe rivolta a qualcuno di cui si
fidava e forse da questi sarebbe stata tradita, messa sotto controllo e
dopo aver compreso le intenzioni della donna di rendere pubblici certi
"segreti", messa a tacere definitivamente.Pista satanica?
A ciò aggiungiamo la dichiarazioni di Zagami, ovviamente da confermare, di un ipotetico legame di Parolisi con il Tempio di Set.
È
abbastanza plausibile che Parolisi avesse il ruolo di addestrare le
reclute secondo una metodologia che sfociava nella manipolazione
mentale, seguendo un protocollo molto, troppo simile al Monarch: droghe,
violenze, sesso, abusi.
Una testimone parlò agli inquirenti di
una specie di rituale che prevedeva l'uso di candele nere mentre la
"vittima" era legata al letto. Se Parolisi fosse stato anche affiliato
al culto satanico fondato dal colonnello Michael Aquino, la faccenda
assumerebbe dei connotati più precisi e drammaticamente più
inquietanti.
Se così fosse, cioè, sarebbe confermata la pista
rituale non solo dell'addestramento che veniva svolto nella caserma, ma
anche dell'omicidio di Melania. Ricordiamo infatti che la filiale
napoletana del Tempio di Set è l'unica ufficiale esistente in Italia e i
suoi proseliti furono già accusati di aver organizzato una messa nera
nei sotterranei dello stadio San Paolo...
La Chiesa di Satana
Fondato
il 21 giugno 1975 da Michael Aquino dopo uno scisma dalla Chiesa di
Satana di Anton La Vey, il culto del Tempio di Set si distingue dal
credo razionalista professato da La Vey per abbracciare una concezione
più occultadi Satana inteso come un vero e proprio essere personale.
La
Vey, infatti, nella sua Bibbia Satanica, precisava che Lucifero
rappresenta l'energia vitale dell'uomo,
«il fattore bilanciante della
natura» e tutto ciò che è chiamato "peccato", ovvero l'appagamento dei
sensi, partendo dal presupposto che l'uomo è principalmente un animale,
una creatura egoista e violenta: «Godetevi il meglio della vita. QUI E
ORA»
invitava La Vey, facendosi cultore della Via della Mano Sinistra e dichiarando infatti che,
«il satanismo [...]
è la religione della carne, della mondanità, della sensualità».
Detto
ciò, dobbiamo però riconoscere a sostegno di La Vey, che costui non ha
mai teorizzato il sacrificio umano né ha ritenuto che il Diavolo
esistesse come creatura personale tanto che per lui la messa nera valeva
come un semplice psicodramma:
«il Satanismo è una forma di
egoismo controllato. Questo non vuol dire che non devi mai fare nulla
per gli altri. Se fai felice qualcuno a cui tieni, la sua gioia ti darà
un senso di gratificazione». Purtroppo, come spesso capita, il suo
pensiero è stato stravolto, travisato e confuso con emanazioni deteriori
e successive del suo credo: egli, infatti ammoniva gli occultisti
sostenendo che il vero mago non ha bisogno di spargere il sangue di
vittime innocenti (e tantomeno di vergini o bambini!)
per ottenere un
risultato, perché «la liberazione di queste forze magiche NON è
provocata dal reale versamento di sangue, ma dalla morte sofferta
dell'essere vivente!», ossia dalla scarica bioelettrica che l'iniziato
deve imparare a trarre «dal suo stesso corpo, invece che prenderla da
una vittima innocente e non disposta!».
La Vey giustificava
invece la maledizione di coloro che si fossero resi colpevoli di crimini
reiterati, cosa che fece egli stesso scagliando un incantesimo di magia
nera contro Sam Brody, avvocato e compagno dell'attrice Jane Mansfield,
Gran Sacerdotessa della Chiesa, reo di averla allontanata dal culto.
Purtroppo
a farne le spese fu la stessa attrice che morì insieme all'amante in un
tragico incidente d'auto. Illesi i tre figli della donna avuti da
Mickey Hargitay, che riportarono solo lievi ferite, tra cui Mariska,
divenuta celebre attrice nel ruolo di Olivia Benson in Law and Order. I
fedeli del Culto credettero ovviamente che il maleficio di La Vey avesse
funzionato, i razionali non poterono che ridere di ciò bollandolo come
una mera coincidenza: semmai la consapevolezza dell'anatema può aver
agito sulle vittime a livello inconscio causando nel guidatore uno stato
di angoscia che potrebbe esser sfociato in momento di disattenzione,
causando così l'incidente. Ci ritroviamo di fronte all'arcaico dilemma
tra i fautori dell'efficacia della magia e i suoi detrattori. Ciò che
qui conta è che chi compie un certo tipo di rituali o materialmente dei
crimini a sfondo cerimoniale "creda" che le forze occulte possano essere
evocate attraverso adeguate pratiche e mediante un rigoroso seppur
parossistico ricorso alla numerologia e al simbolismo. Ciò che crediamo
noi conta davvero poco: i ricercatori, così come le vittime, si trovano
dinanzi a un sistema segreto, occulto, gerarchico, chiuso,
davanti al
quale non possono che rimanere annichilite. Se si vuole invece cercare
di comprendere le ragioni dei delitti rituali, non si può che scendere
agli Inferi e da novelli Ulisse o Enea, consultare le stesse fonti a cui
possono attingere coloro che credono a questo genere di cose.
Ricordandosi,
ovviamente, di risalire poi dal viaggio verso le Inferiora Terrae, come
ben insegna il motto alchemico del VITRIOL1...
Il Tempio di Set
Se
per il razionalista La Vey Satana rappresentava «il carnale, il
materiale e gli aspetti mondani della vita», per Aquino, invece,
Lucifero era un vero e proprio "essere personale"
che andava adorato al
posto del Dio biblico. Dopo aver invocato Satana e aver ricevuto in
risposta un messaggio che trascrisse in The Book of the Coming Forth By
Night e che divenne il testo fondamentale del credo
(nel quale il
Diavolo dichiarava di chiamarsi Set e che Satana fosse soltanto il suo
epiteto ebraico), Aquino, memore della sua esperienza nel
controspionaggio e nel progetto Monarch, estremizzò il concetto di
"egoismo animale" teorizzato da La Vey codificandolo nella cosiddetta
"piccola magia nera"
La piccola magia nera, intesa a manipolare
gli altri e l'universo in generale, «consiste nel far accadere qualcosa
senza spendere il tempo e l'energia necessaria per farlo accadere
attraverso un processo diretto di causa ed effetto», ove Aquino
intendeva l'arte della manipolazione
«grazie a semplici trucchi di
disinformazione fino a una manipolazione estremamente sottile e
complessa dei fattori psicologici nella personalità umana».
A
questa aggiunse una "grande magia nera" (che trae gli incantesimi dalla
Golden Dawn e dagli insegnamenti magici di Aleister Crowley) legata
invece a una rivisitazione del mito gnostico secondo cui il Principe
delle Tenebre sarebbe invece un Portatore di Luce (come indica il nome
Lucifero),
una sorta di ribelle Prometeo che avrebbe consegnato
la conoscenza agli uomini nonostante il divieto del geloso e sanguinario
Dio biblico. In questo senso il "peccato originale" assume un
significato opposto a quello cattolico.
L'uscita dall'Eden e
dall'alveo del malvagio dio biblico andrebbe interpretato come una presa
di coscienza e di conoscenza dell'uomo primigenio che, grazie
all'intervento del Serpente, scopre il modo per divenire egli stesso un
dio, attraverso la legge Fa' ciò che Vuoi di Crowley, intesa nel senso
più alto come conseguimento della propria autentica volontà (da non
confondere con i bassi istinti).
In questo senso l'emancipazione
dalla legge jahvista conduce l'Uomo Primo verso un cammino per il
conseguimento della sua stessa deificazione:
ecco che l'Uomo si fa Dio.
XeperLa
filosofia setiana aspira infatti a conseguire un supremo autocontrollo
(xepering)
e a ottenere il controllo sulla natura e sugli altri mediante
la piccola magia - che risente come abbiamo visto della metodologia
acquisita da Aquino ai tempi del controspionaggio. Il Tempio di Set
rifiuta il nichilismo e l'edonismo superficiale della società moderna
per privilegiare un sentiero di conoscenza e potere:
il suo ideale è
"Essere è Conoscere", l'opposto della filosofia orientale che ricerca
invece la liberazione nei dettami mistici della Via della Mano Destra
partendo dal presupposto che
"Essere è Sofferenza".
I
Setiani, sebbene credano in una divinità nel senso letterale, non
adorano però Set nello stesso modo in cui i Cristiani adorano Dio: essi
venerano Set in quanto rappresenta per loro una coscienza più profonda e
la forza individuale sprigionata può renderli simili a un dio.
Il
fine ultimo dei Setiani è infatti quello di raggiungere questa più alta
consapevolezza spirituale e più profonda conoscenza del sé.
Tale
processo di attualizzazione del sé è chiamato Xeper, un termine egizio
che significherebbe secondo Aquino "venire alla luce": anche per questo
Lucifero, come abbiamo visto,
è il portatore di Luce.
Così la
messa nera ha varie modalità di celebrazione, mentre gli altri riti sono
rigidamente definiti. L'autorità esecutiva risiede invece nel
"Consiglio dei Nove" che nomina il Sommo Sacerdote e il Direttore
Esecutivo.
Sei sono i gradi di appartenenza e l'affiliazione al
Tempio è segreta e nota solo al Sacerdoti competenti.Per questo una
presunta affiliazione di Parolisi alla filiale italiana del Tempio non è
verificabile se non da membri interni al gruppo o da alti
rappresentanti della massoneria o di altri culti legati al Tempio.
Numerologia
Ma
non è tutto così "semplice" come i Media o alcune fonti di
controinformazione vorrebbero farci credere. Né è così evidente che il
colpevole sia effettivamente Parolisi, nonostante sia indubbio
che abbia
raccontato (male) una marea di bugie, ai famigliari e agli inquirenti,
rendendosi sicuramente "colpevole" agli occhi dell'opinione pubblica.
Neppure
la pista "passionale" è scontata, perché alla luce di parecchi indizi
si sarebbe portati a definirlo un omicidio premeditato.
Per
comprendere questo genere di delitti, occorre scendere allo stesso
livello dei mandanti/esecutori, che nei crimini rituali fanno ricorso a
un parossistico quanto patologico utilizzo della numerologia e del
simbolismo.
Anche nel caso dell'omicidio di Melania il ricorso a
una chiave esoterica del delitto può gettare luce sul movente, senza
però arrivare a identificare il o gli esecutori materiali.
Può
servire da ipotesi di lavoro tenendo conto che costoro agiscono
ricreando un tessuto del reale infarcito di numeri, simboli,
nomi.Secondo la testimonianza di Parolisi la moglie sarebbe scomparsa il
18 aprile scorso intorno alle 15 sul Colle San Marco di Ascoli Piceno,
dov'erano andati insieme alla figlioletta Vittoria di 18 mesi per
trascorrere qualche ora all'aria aperta.
Melania si sarebbe
allontanata per cercare la toilette di uno degli chalet di zona, dal
quel momento non sarebbe più tornata indietro.
Dopo una ventina
di minuti, non vedendola tornare,
Parolisi avrebbe chiamato i soccorsi,
facendo così scattare le ricerche di Carabinieri, Polizia, Vigili del
fuoco,
Vigili urbani, Soccorso Alpino e Corpo Forestale dello Stato.
Le
unità cinofile attive sul posto fiutarono una pista che portava fino a
un sentiero che sfocia in un piccolo corso d'acqua non distante da una
strada dove un'auto avrebbe potuto prelevare la donna fino a Colle San
Giacomo dove dopo due giorni, il 20 aprile, venne ritrovato -
in seguito
a una segnalazione telefonica anonima - il cadavere martoriato da 35
coltellate.
Sulla salma, infatti è stato rinvenuto il segno di un
puntura e non si esclude che Melania sia stata narcotizzata e uccisa
altrove.
Il corpo è stato ritrovato solo due giorni dopo la
sparizione a Ripe di Civitella, a circa 18 chilometri di distanza da
Colle San Marco lungo la strada provinciale 35.
Ora, il ricorrere dei numeri 18 e 35 è evidente, e se si suppone una matrice rituale, non può essere casuale.
Parolisi
è caporalmaggiore del 235° reggimento della caserma di Ascoli Piceno.
3+5=8, che negli Arcani Maggiori dei Tarocchi rappresenta la Giustizia,
ovvero l'obbedienza come nel caso di Parolisi, militare.
Legato
al numero 8 il caporalmaggiore assume la connotazione di un sacerdote
intermediario con Potenze Superiori (militari, o setiani?)
a cui
avrebbe rivolto la propria obbedienza mantenendo un segreto e in questo
senso rappresenterebbe Giove (ma anche il Papa, che corrisponde al
numero 5 dei tarocchi che analizzeremo tra poco).
La Giustizia
rivolta in questo caso nei confronti della vittima che porta sul corpo
il segno di 35 coltellate (3+5=8) indica che è stata consumata una
condanna tramite un giudizio imparziale emesso per un "tradimento".
Il
tradimento in questione sarebbe stato quello di Melania, pronta a
rendere pubblica la relazione del marito con Ludovica e, forse, i
segreti della caserma dove venivano addestrate le reclute.
Infatti
il numero del giorno della morte di Melania, il 18, indica l'Arcano
della Luna che se da un lato è legato alla femminilità, alla Madre,
dall'altra indica la presenza di segreti, di un tradimento e di una
forte gelosia - il sentimento che avrebbe accecato Melania pronta a
rovinare la carriera del marito.
La Luna indica inoltre la divulgazione di un segreto e il rischio di uno scandalo.
Il corpo dissanguatoNella numerologia il 18 è legato anche al sangue e al cadavere.
Da notare che, come negli omicidi rituali, il corpo di Melania è stato trovato dissanguato...
Come
si trova scritto in Levitico 17, 11 «La vita della carne è nel sangue»:
da ciò deriva il divieto ebraico di mangiare carne con sangue.
All'opposto
nei rituali cruenti, satanici o non (come quelli atzechi), le vittime
vengono dissanguate
e il sangue fatto colare sopra e lungo l'altare (sia
esso in pietra o rappresentato dal corpo di una donna come nelle messe
nere del satanismo di stampo ludico od occulto).
In questo senso
l'omicidio rituale di Melania sembrerebbe riproporre una ritualità
simile al "sacrificio di riparazione" descritto in Levitico (Lv 5, 8;
7,1; 17,11).
Ma in questo caso a essere sacrificata - proprio
durante il periodo pasquale,
ovvero il lunedì successivo alla domenica
delle Palme - sarebbe stata Melania intesa come l'incarnazione della Dea
Madre (o della sacerdotessa),
come indicato cabalisticamente anche dal cognome della vittima: Rea.
Rea,
la Dea MadreNella religione greca, infatti, Rea rappresentava la Dea
Madre e della Terra, associata poi alla divinità anatolica Cibele,
venerata come Dea Madre, patrona della natura e dei luoghi selvatici,
mentre presso i romani Rea veniva invece considerata la Magna Mater
Deorum Idaea, associata inoltre a Opi, divinità del raccolto e compagna
di Saturno.
Saturno - che in questo caso sarebbe da identificare
con Parolisi - inoltre è associato al carcere e a un periodo forzato di
solitudine...
Non per nulla Rea è il nome di uno dei satelliti di
Saturno, che nell'alchimia, invece, rappresenta il grezzo elemento del
piombo che deve essere trasfigurato in oro in seguito a un lungo
processo di lavorazione.
Il numero del reggimento dove prestava
servizio Parolisi è 235 che dà come somma 2+3+5=10 che negli Arcani
maggiori dei Tarocchi corrisponde alla Ruota della Fortuna che
rappresenta il successo e la riuscita per chi lo merita e la caduta per
chi invece è in errore.
Indica in sintesi l'alternanza di alti e bassi e l'acquisizione di un vantaggio destinato però a non durare.
Il
35 invece, numero delle coltellate inflitte a Melania e numero della
strada provinciale lungo la quale sorge Colle San Giacomo, è un numero
"pentagonale" e al contempo rappresenta il Triangolo di Tartaglia o di
Pascal: secondo la sua interpretazione neoplatonica indicherebbe il
passaggio dall'Uno alla Diade, ovvero il distacco dall'Uno e la caduta
nella molteplicità, la genesi del manifestato
e dunque del disordine. La
creazione, ovvero il passaggio alla Diade è elemento di Caos, così come
il rischio di rivelare un segreto che deve rimanere taciuto. Il 35 è
anche il numero che simboleggia la natura, i boschi, i luoghi selvatici:
Melania è scomparsa in un parco ed è stata ritrovata esangue in un
altro bosco. Il suo cadavere, dunque, ha trovato riposo per due giorni
in un bosco, proprio come il simulacro silvestre di una Dea - in questo
senso come già suggerito dall'avvocato Paolo Franceschetti nel suo blog
potrebbe rientrare in una macabra ricostruzione della Primavera di
Botticelli, a cui dovrebbero essere aggiunte anche Sara Scazzi e Yarah
Gambirasio. La simbologia di BotticelliSparita da Colle San Marco
Melania è stata rinvenuta a 18 km di distanza a Colle San Giacomo:
Giacomo è patrono dei soldati (come Parolisi, e infatti in quel luogo
avvenivano abitualmente esercitazioni militari) e dei cavalieri. Il suo
simbolo è la conchiglia, organo di nascita come rappresentato da
Botticelli nell'altro suo celebre dipinto, La Nascita di Venere.
In
questo caso la conchiglia - simbolo ricettivo come la Luna - da
rappresentazione femminile di vita e acqua finisce per richiudersi su di
sé divenendo la tomba della divinità femminile (Dea
Madre-Venere-Cibele-sacerdotessa-Rea-Melania) che è stata sacrificata.
La conchiglia da ricettacolo di vita diviene simbolo di morte, ovvero
tomba della Dea che è stata uccisa. Evidente anche l'allusione a una
simbologia primigenia dove la Dea Madre - fonte di vita - muore immersa
nei boschi per poi rigenerarsi, proprio come nel ciclo naturale.Come
anticipato, la morte di Melania risale al 18 aprile, data in cui si
festeggia proprio la Beata Maria dell'Incoronazione Carmelitana e
Barbara Avrillot, madre fondatrice dell'ordine del Carmelo in Francia.
Il vero nome di Melania è proprio Carmela...
Il suo nome recava in sé
l'allusione duplice (diade) alla divinità femminile, Dea Madre e
sacerdotessa, legata alla vita e alla natura. La Diade indica appunto la
scissione o emanazione dall'Uno primordiale: il 2 è rappresentato nei
Tarocchi dalla Papessa e indica una persona che è a conoscenza di un
segreto e che per questo può costituire un "peso".
Carmela Rea
(anagramma di Era, moglie di Zeus, versione greca di Giunone compagna di
Giove che abbiamo visto essere legato alla figura di Parolisi) muore
lasciando in vita però la figlioletta di 18 mesi, Vittoria, forse
testimone inconsapevole del delitto.Il "Vecchio Malefico"1+8=9,
l'Eremita indica un segreto rivelato o un ostacolo difficile da
superare: è l'assassino, il "Vecchio Malefico": un'incisione del pianeta
Saturno risalente al 1521, Pratica Teüsch lo raffigura infatti come un
vecchio "malefico" con la falce.
In questo senso sembra alludere
all'omicida, ma non è detto che l'eremita sia lo stesso Parolisi, anche
perché l'Eremita dovrebbe indicare un uomo di mezz'età.
Ora, da
una testimonianza anonima fatta al Corriere Adriatico, emerge che un
uomo di mezz'età avrebbe fatto salire Melania in macchina - insieme ad
altre due donne - proprio a Colle San Marco.
La donna avrebbe
litigato con il marito e sarebbe andata via in macchina con i tre. Ma
con chi?
E perché costoro si trovavano nel luogo della sparizione?
Erano stati chiamati da Melania o la stavano seguendo?
Sarebbe dunque questo uomo di mezza età il Vecchio Maleficio a cui il simbolismo sembra alludere?
E
perché questa pista - sulla base della testimonianza - non è stata
battuta?
L'esistenza di quest'uomo potrebbe svelare forse un'altra
realtà rispetto a quella della pista passionale su cui si sono
concentrate le indagini, e forse scagionare Parolisi.
Capro espiatorio o semplice bugiardo?
Il
caporalmaggiore è sicuramente da associare all'arcano del Papa, o a
Giove (noto per i tradimenti nei confronti di Giunone, così come nella
mitologia greca Zeus con Era),
compagno infatti della
Papessa-sacerdotessa, ovvero Melania.
Emblematica la frase che Parolisi disse commentando il "Calvario" che stava subendo:
«Mi sento come Cristo in Croce».
Qui
abbiamo un "Salvatore" che si associa deliberatamente all'Agnello, a
Cristo, evocando forse la sua natura di capro espiatorio. Una frase a
effetto che nasconde forse un richiamo di innocenza?
O l'ennesimo bluff
di un bugiardo incallito che non distingue più la realtà dalle prigione
di menzogne che si è costruito per evitare la condanna?
Nel
Vangelo di Marco 18, 1-35 (ricordiamo che Melania secondo il marito era
sparita proprio da Colle San Marco) troviamo proprio la profezia
dell'imminente Passione di Cristo.
Se la croce rappresenta il numero 4, Cristo come centro della croce è il numero 1:
la somma dei fattori dà come risultato
il numero 5 che corrisponde appunto all'Arcano del Papa.
Il
Papa va inteso come il Gran Sacerdote, come medium o intermediario (nei
confronti delle alte sfere) e in senso negativo indica debolezza
morale, infedeltà e settarismo,
caratteristiche che ben si attagliano a Parolisi,
ancor
di più se avesse ragione Zagami nell'additare l'uomo come affiliato al
Tempio di Set. Sicuramente bugiardo, infedele, immorale, ma non
necessariamente assassino. Se così fosse, avremmo però un Salvatore -
incarnazione della divinità solare - che uccide la Dea Madre - divinità
lunare come suggerito anche dal numero 18 - per "punizione"
o
semplicemente per viltà, attuando un "sacrificio di riparazione" e al
contempo un gesto di contro-iniziazione nei confronti di quello che
dovrebbe essere il legame "ermetico" tra marito e moglie: il matrimonio
mistico, le nozze alchemiche.
In questo caso avremmo lo Zolfo o Sole alchemico che uccide il Mercurio (anche identificabile con l'Argento) o Luna.
Da
un punto di vista "religioso" un emissario della Chiesa (Chiesa di
Satana o Tempio di Set che sia) rappresentata dal Salvatore Parolisi che
uccide la sua compagna (come la Maria Maddalena "espulsa" e additata
come prostituta dal credo cattolico).
Si conferma così il
carattere solare dell'omicidio rituale che attraverso l'utilizzo della
volontà magica (lo Zolfo ermetico) dissangua e uccide il Femminino, in
vista di una sua resurrezione tra i suoi elementi "naturali".
I
funerali di Melania sono stati infatti officiati presso la Chiesa di
Santa Maria del Pozzo, che sorge sulle strutture della Chiesa inferiore
fatta costruire dal re Roberto d'Angiò nel 1333 e dedicata alla Nostra
Signora.Omicidio premeditato
infine, è da notare che il corpo è
stato ritrovato il 20 aprile, anniversario della nascita di Adolf
Hitler. Sul cadavere della donna sono stati incisi post mortem vari
simboli che ricordano croci uncinate e svastiche.
Ricorrendo
invece all'interpretazione di Enrico Cornelio Agrippa, contenuta nel suo
Libro del Comando, i segni sul corpo della vittima sembrerebbero delle
"intersecazioni" atte all'evocazione di "spiriti benigni" all'interno di
una pratica di alta magia cerimoniale,
che, stando all'ipotesi dell'omicidio rituale, non potrebbe essere stato compiuto in un parco, ma in un luogo asettico.
Se
abbracciamo questa teoria, torna l'ipotesi che a rapire Melania sia
stato un uomo di mezz'età (che forse la vittima conosceva) insieme ad
altre due donne.
Costoro potrebbero aver condotto Melania in un
luogo chiuso per officiare un rituale con il suo consenso o a sua
insaputa, degenerato poi nella sua uccisione.
Una volta "sacrificata", il suo corpo può essere stato spostato a Colle San Giacomo.
In
ogni caso il 18/04, 1+8+4=22, nei tarocchi il Matto, indica la rottura
drammatica di una relazione sentimentale ma anche che il colpevole
(ovvero il Matto) è depositario di segreti "spirituali" ma è
assolutamente "lucido" nei suoi propositi.
Solo in apparenza sembra folle, perché ha compiuto un cammino iniziatico
(o meglio, contro-iniziatico) che lo rende incomprensibile ai profani.
In questo senso il delitto acquisisce un'ulteriore conferma della sua premeditazione rituale, accantonando la pista passionale.
Al
di là della gelosia, della passione e dei tradimenti che caratterizzano
questa storia, l'uccisione di Melania - sia essa avvenuta nel Parco
oppure in un luogo chiuso - ha un'evidente matrice cerimoniale: la donna
ha pagato letteralmente con il sangue un tentato tradimento, ovvero la
volontà di rendere pubblico un segreto che forse non riguardava tanto il
marito, quanto ciò che avveniva all'interno della caserma di Ascoli
dove Parolisi, come un sommo sacerdote, addestrava secondo un rituale di
contro iniziazione giovani reclute, pronte - chissà - un giorno a
divenire sacerdotesse di un culto legato alla Massoneria deviata, al
progetto Monarch, forse agli Illuminati o al Tempio di Set.
Ma il
segreto su ciò che avveniva veramente tra quelle mura è morto per sempre
( n.d.r. "provvisoriamente stato seppellito" ) con Melania.
BIBLIOGRAFIA
ESSENZIALE:Anton La Vey, La Bibbia Satanica, Edizioni JarahMichael
Aquino, The Book of the Coming Forth by the NightEnrico Cornelio
Agrippa, Il Libro del Comando, Edizioni MediterraneeAleister Crowley,
Magick, AstrolabioOswald Wirth, I Tarocchi, Edizioni MediterraneeMassimo
Introvigne, Il Cappello del Mago, SugarCOCecilia Gatto Trocchi, Sette
Sataniche e Occultismo, Newton & ComptonVincenzo Mastronardi, Ruben
De Luca, Moreno Fiori, Sette Sataniche, Newton & Compton
1 Visita Inferiora Terrae Rectificandoque Invenies Occultum Lapidem
"Penetra
nelle viscere della Terra e, percorrendo il retto sentiero, scoprirai
la pietra che si cela ai tuoi occhi". L'acrostico Ermetico, raffigurato
così abilmente da Basilio Valentino, si propone allo sguardo ansioso del
Recipiendario nello stesso momento in cui, spogliato del denaro e dei
metalli, prepara se stesso al distacco della vita profana.
V.I.T.R.I.O.L.
spicca a lettere d'oro sulla parete nera del
Gabinetto di Meditazione sovrastando i Simboli di morte come un
misterioso messaggio. Visita Inferiora Terrae: l'uomo, materia prima o
pietra grezza, deve agire sulla parte più pesante che lo imprigiona.
Instancabilmente, indagando senza pietà nelle pieghe più profonde del
suo Sé, quasi alla soglia dell'Inferno dantesco, ove tutto è angoscia e
paura, opererà, seguendo esattamente il procedimento dell'Alchimista, la
separazione del puro dal misto.
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33 YEARS years ago, the Synagogues of Satan Spa and Mosques of Sharia Allah, decided that I should become the King of Israel (lorenzoJHWH) and an Observatory on the martyrdom of Christians (Unius REI) 33 ANNI fa, Sinagoghe di Satana Spa e Moschee di Sharia Allah, decisero che io avrei dovuto diventare il Re di Israele (lorenzoJHWH) e un Osservatorio sul martirio dei cristiani (Unius REI) uniusrei@protonmail.com fedele250660@gmail.com
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