ma, fin quando il Corano rimarrà una Parola Increata, agli 1,2 miliardi di vittime innocenti, di 1400 anni, si devono sempre aggiungere i martiri cristiani, di ogni giorno!
Tuttavia, come disattivare la sharjah del genocidio, se la piramide ebraico-massonica dell'occhio di lucifero, il male malefico soprannaturale: ECB Spa FED IMF NWO è ancora attiva?
certo, la svolta sarebbe determinata dal sionismo, anche per salvare la vita di russi israeliani e cinesi,
sionismo contro il quale ferocemente la LEGA ARABA si è sempre opposta!
In Pakistan un malato di mente brucia il Corano: lapidato dalla folla.
Una folla di musulmani inferociti, ha torturato, ucciso a colpi di pietre e bastoni e impiccato a un palo un uomo accusato di aver bruciato pagine del Corano nella città di Mian Chunnu, nella provincia pakistana del Punjab.
L'uomo, un malato di mente, secondo la gente del posto è entrato in una moschea e ha bruciato una copia del Corano. Preso dalla folla è stato legato a un palo in una stanza della stessa moschea.
Un video postato sui social mostra persone che torturano l'uomo con bastoni e lo colpiscono con pietre.
«Saranno prese misure rigorose contro coloro che si vogliono sostituire alla legge»,
ha affermato la polizia del Punjab in una nota.
Decine di persone che hanno partecipato al linciaggio sono state arrestate, ha annunciato Tahir Ashrafi, rappresentante speciale del premier per l'armonia religiosa.
Dura anche la reazione del premier Imran Khan che ha twittato: «Abbiamo tolleranza zero per chiunque si sostituisca alla legge e i linciaggi di massa saranno trattati con la massima severità prevista dalla legge».
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segreteria.lollobrigida@gmail.com
Io mi sono auto-sospeso dall'insegnamento della IRC, perché è impossibile nella scuola italiana poter impartire integralmente l'insegnamento biblico o cattolico, infatti, il Pd e lgbt lo rendono impossibile, e la Chiesa non protegge gli insegnati che vengono ingiustamente aggrediti e perseguitati per futili motivi, e sia per continuare ad essere un uomo libero, che può almeno ancora parlare liberamente!
La DS (con la complicità della sede regionale) mi ha mandato alla Commissione Medica di Verifica Regionale con calunnie (probabile 5 inutile denuncia querela alla Procura della Repubblica), per farmi togliere l'idoneità all'insegnamento.
la dove io impoverito ed abbandonato dalla Curia e dal partito FdI,
nonostante 4 mia denunce querele alla Procura della Repubblica che sono state insabbiate,
io stesso io ho chiesto di essere messo a mansioni di segreteria, perché senza questa mia richiesta?
la Commissione non lo avrebbe mai fatto.
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Crisi ucraina, sui media filo-Cremlino i «neonazisti di Kiev» pronti a invadere il Donbass.
dal corriere della Sera
Il nemico alle porte. Non il feroce orso russo pronto ad invadere la timida Ucraina, quanto piuttosto battaglioni di fanatici neo-nazisti con tanto di elmetti decorati da svastiche che si appresterebbero ad attaccare il Donbass abitato da pacifici cittadini che parlano russo (e in buona parte hanno passaporti rilasciati da Mosca).
Per riportare queste zone «liberate» sotto il giogo del governo di Kiev corrotto, asservito agli Stati Uniti e visceralmente antirusso.
È questa l’idea della situazione che viene quotidianamente dipinta da decine di mezzi d’informazione più o meno controllati dal Cremlino e che oramai è condivisa da una buona parte della popolazione.
A torto, ma alla fine nemmeno del tutto.
"" Quella russa NON è certamente propaganda e 14000 morti in Donbass lo dimostrano, ""
ma che in buona parte va a bilanciare quella altrettanto unidirezionale che viene diffusa dalla parte opposta.
È indubbiamente vero che in Ucraina esistono gruppi di estrema destra che fanno di tutto per condizionare la linea del presidente Zelensky.
(sono finanziati dalla CIA)
E che questi gruppi hanno costituito che sono, come minimo, «tollerate» dal potere centrale.
(sono finanziati dalla CIA)
Certo, nei momenti più accesi degli scontri con gli indipendentisti del Donbass si sono visti militanti ucraini armati fino ai denti che indossavano elmetti nazisti (con tanto di simbolo delle SS).
Ma, da questo ad affermare, come fanno spesso i media russi, che a Kiev la situazione è in mano agli eredi di coloro che affiancarono le truppe di Hitler in marcia verso Mosca ne passa.
(le mire aggressive ed espansioniste della CIA-UK-NATO sono la realtà sul terreno geopolitico e militare)Hitler.
Hitler era una minaccia visibile, mentre Rockefeller Spa è una minaccia invisibile.
Rockefeller Spa FED NWO è 1000 volte più pericolo di Hitler.
Il network Al Jazeera ha rilanciato i titoli di un quotidiano moscovita nei quali c’è ben poco di vero:
«Donetsk circondata; Horlivka tagliata fuori. Truppe cibernetiche ucraine e Nato hanno già iniziato una nuova guerra nel Donbass».
Notizia che però fa il paio con quanto sostenuto da quei mezzi d’informazione occidentali che danno per
«praticamente già iniziato» l’attacco russo contro l’intera Ucraina.
La tesi ripetuta in continuazione in Russia è sempre la stessa.
Gli ucraini, spinti dalla Nato, si preparano ad attaccare il Donbass indipendente per annientarlo e chiamare in causa la Russia.
Lo dice ufficialmente il direttore dei servizi segreti esteri SVR Sergej Naryshkin, ripreso abbondantemente da giornali e tv:
«Si preparano alla guerra per distruggere le repubbliche indipendenti e coinvolgere la Russia in un conflitto interno ucraino».
L’alto funzionario russo afferma di aver ricevuto notizie dell’arrivo sulla linea del fronte perfino di «gruppi multietnici di guerriglieri jihadisti».
Il Comitato investigativo, secondo una tv legata al ministero della Difesa, denuncerebbe la presenza a ridosso del confine di volontari di estrema destra che sparano sui passanti, sulle scuole e sugli ospedali a Lugansk e Donetsk.
E pure Eduard Basurin, capo della milizia popolare della repubblica di Donetsk parla dell’arrivo di «mercenari polacchi».
La Russia continua a sostenere di non aver la minima intenzione di invadere il Paese vicino e, in verità, neanche i politici indipendenti credono che il Cremlino voglia scatenare la guerra.
Difficile dare torto a Putin, quando sostiene che sono gli ucraini a non aver attuato gli accordi di Minsk del 2015.
E che il loro leader Zelensky non se la sente di far digerire ai nazionalisti che lo sostengono la concessione di quell’ampia autonomia prevista dall’intesa.
Anche se, in fin dei conti, non sarebbe molto di più di quello che in Italia è stato dato all’Alto Adige.
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l'Italia è una cupola lgbt ebraico-massonica, il trionfo dell'anticristo.
Dossieraggi, plichi anonimi e minacce. Il metodo "Report" nel mirino della Rai
«Quello che dice Sigfrido Ranucci nel video pubblicato dal Riformista... I messaggini di minacce ai politici... chiunque altro sarebbe stato cacciato dalla Rai, radiato dall'Ordine e indagato per truffa, peculato e danno erariale». Questo dicono off the record tutti i colleghi contattati dal Giornale. Molti ex giornalisti di Report si negano, e si capisce anche perché... Nessuna manipolazione, però, come Ranucci aveva fatto capire. A dirlo è lo stesso conduttore al Fatto quotidiano di ieri. «Il video è agli atti (dell'inchiesta sul dossieraggio, ndr), con tutta la trascrizione». In quei giorni del 2014 si parlava di un filmino hard che ricatta l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi. «Mi dicono che ce l'hanno, gli faccio credere che lo voglio comprare, gli vado dietro per verificare, come ha scritto il giudice, le informazioni che avevamo». Tanto paga Viale Mazzini, ovviamente. «Report non fattura, a fatturare è la Rai che controlla tutto». Eppure qualcosa passa, c'è un metodo. I servizi girati da ignoti che il conduttore si farebbe spedire (anche da solo) in plichi anonimi vengono pagati con fatture false a prestanome, il tutto per coprire il dossieraggio. Non fondi neri ma soldi veri che la Rai paga perché entrano «tanto diecimila cose» e nessuno controlla. Una frode per la tv di Stato, che sarebbe raggirata da un suo dipendente. Se ci fosse davvero un danno erariale, oltre a Ranucci ne risponderebbero l'amministratore delegato e il Cda. C'è un magistrato della Corte dei Conti che vigila perché non succeda o non sia mai successo? È questo il metodo Report? «Quale altra azienda al mondo tollererebbe una cosa simile? Toc toc Carlo Fuortes. C'è qualcuno in Rai che vuole dire qualcosa su questa pagina indegna per il servizio pubblico?», si chiede Luciano Nobili di Italia viva.
© Fornito da Il Giornale
E i suoi rapporti disinvolti con i servizi segreti? Tutto normale? In teoria certe ingerenze sono vietate per legge e sono già costate il tesserino a diversi giornalisti. È ancora tutta da verificare l'ipotesi che i servizi segreti siano veramente interessati a dossieraggi o video ricattatori di dubbia provenienza, come lui fa capire. Mettiamo anche che Ranucci lo ha detto per ingannare i suoi interlocutori. Sapeva di essere registrato a sua insaputa? Milena Gabanelli, che al tempo era responsabile della trasmissione (Ranucci lo è dal 2016) era d'accordo o non sapeva? «O lui la ha tenuta all'oscuro oppure lo ha avallato. E questo potrebbe giustificare la difesa a oltranza e alla cieca della Gabanelli, che comunque sia ne esce malissimo», si lascia sfuggire con il Giornale un giornalista che conosce tutta la vicenda. Pare lo sapesse anche l'allora dg Rai Luigi Gubitosi, chiamato in causa da Ranucci sul Fatto: «Disse che l'attacco meritava risposta».
Se ne (ri)occuperà l'Internal Audit Rai, già aperto su indicazione della Vigilanza Rai, in cui si discuterà anche dei messaggini con minacce e insulti inviati da Ranucci ai consiglieri Andrea Ruggieri di Forza Italia e Davide Faraone di Italia viva dopo l'uscita del dossier che parlava di giornaliste consenzienti coinvolte in rapporti intimi e di altre colleghe che si sono sentite mobbizzate dal conduttore di Report, circostanza questa in parte confermata da Ranucci. Contattato dal Giornale, né l'audit né l'entourage dell'ad Carlo Fuortes rispondono «Mi colpisce che nessun politico parli al Copasir delle minacce ad eletti. Temete i dossier?», scrive su Twitter Guido Crosetto. Non bastava il caso di Elisabetta Belloni, capo del Dis tirata per la giacchetta nella corsa al Quirinale. È normale che i servizi segreti vengano oltraggiati così, tirati in ballo in oscure trame, ridotti al rango di confidenti se non complici di giochi di potere? Nessuno ha niente da dire alla Vigilanza?
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non si parla dei dettagli dell'incontro, e forse il martirio dei russofoni deve essere preso in consideraione dalle cancellerie.
Ucraina, telefonata Draghi-Putin “Adoperarsi per una de-escalation”
http://a.msn.com/01/it-it/AATMDa6?ocid=st
Draghi ha sottolineato l'importanza di adoperarsi per una de-escalation delle tensioni alla luce delle gravi conseguenze che avrebbe un inasprimento della crisi.
Sono stati concordati un impegno comune per una soluzione sostenibile e durevole della crisi e l'esigenza di ricostruire un clima di fiducia.
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tutte le amministrazioni del Pd o affini hanno lasciato i comuni in debitoria grave
(e i Giudici di Magistratura Democratica sanno come insabbiare le loro magagne)
e quindi, l'esoso prelievo fiscale, e l'inverno demograico hanno danneggiato il valore degli immobili, che rimangono invendibili!
Napoli, al via il patto con Draghi per risanare il debito da 5 miliardi
http://a.msn.com/01/it-it/AATNIRC?ocid=st
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Lo statalismo ha minato la pace sociale.
(sotto il super predatore ebreo-massone monetario alto tradimento il signoraggio bancario, ci sono altri predatori a catena, e poi, il popolo rimane l'impiccato)
Quando la coperta si fa corta, è fatale che le tensioni sociali crescano.
E non è quindi sorprendente che, con l'inflazione che sta mettendo in difficoltà i bilanci di imprese e famiglie, si inizi ad assistere a conflitti tra le parti, in grado di peggiorare una situazione già drammatica.
Intervenendo ieri al congresso Assiom Forex, il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha invitato a considerare l'aumento del livello generale dei prezzi quale fenomeno passeggero:
come fosse una tantum, una tassa destinata a non lasciare gravi conseguenze.
In particolare, per Visco bisogna evitare quella che ha chiamato «la futile rincorsa tra salari e prezzi» che già abbiamo conosciuto negli anni Settanta.
E sulla stessa lunghezza d'onda s'è collocato Carlo Bonomi, egualmente convinto che uno scontro tra imprese e lavoratori non serva al Paese. Inutile aggiungere che le parole del leader della Confindustria hanno subito suscitato aspre reazioni da parte sindacale. Non bastasse questo, Visco è intervenuto pure sulla questione del mercato del lavoro, sottolineando che per incrementare la produttività bisogna fare il possibile affinché lavorino di più i giovani,
le donne e anche chi ha 70 anni. In tal modo il governatore si è schierato contro i fautori della flessibilità in uscita e dalla parte di chi chiede un allungamento dell'età lavorativa. Insomma, ora i nodi vengono al pettine.
Dopo anni di politiche monetarie espansive da parte della Bce abbiamo a che fare con prezzi in crescita, i quali stanno rendendo sempre più complicata l'esistenza di chi vive con uno stipendio. E se gli automatismi salariali non sono mai efficaci, è pur vero che c'è bisogno di un mercato del lavoro più libero, che permetta alla domanda e all'offerta di incontrarsi su quei livelli che soddisfano entrambi i negoziatori. Anche i conflitti sulle pensioni attestano il fallimento delle logiche stataliste.
Se il finanziere Bernie Madoff fu condannato negli Usa a 150 anni di prigione, che pena dovremmo immaginare per quanti hanno architettato e gestito (politici e presidenti Inps) quell'immenso sistema Ponzi che è la previdenza pubblica?
Ora il disastro è fatto e rimediare non sarà facile.
L'interventismo ha prodotto enormi disastri economici. Gli scontri che vediamo all'orizzonte ne sono la conseguenza diretta.
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Sotto "La Cappa" soffoca la libertà.
La malattia ideologica dei DEM lgbt per ottenere la dissoluzione della civiltà ebraico cristiana, a tutti i costi sharjah, che "Allah la protegga" mi ha detto un ebreo massone di nome Mirandola, che con la sua famiglia si arricchisce nel sistema parassitario del signoraggio bancario"!
Il paradigma delle società sviluppate è abbastanza semplice e agisce su coordinate note. Il progresso della tecnica e della scienza e il fluire ininterrotto di capitali da una parte all'altra della Terra conducono l'uomo verso una completa emancipazione. Attuate queste premesse, le conclusioni paiono ancor più chiare: un nuovo modello di valori e di comportamenti che, dopo il declino delle credenze religiose, tratteggia il futuro sotto una luce sfolgorante. Una simile visione del mondo è seducente e offre l'illusione di poter affrancare la natura umana da ogni inquietudine. Tuttavia, a leggere bene, dietro questo sfolgorio di luce ci sono già i germi del decadimento: l'ideologia dei diritti porta infatti al crepuscolo dei doveri. Proprio in un tempo in cui la civiltà pone la libertà sul gradino più alto, le istituzioni, l'economia e le strutture tecno-industriali non fanno altro che limitare le nostre scelte perché tutto sembra essere ridotto a calcolo utilitario.
© Fornito da Il Giornale
Marcello Veneziani tenta di ridefinire nel suo nuovo libro, La Cappa (Marsilio), le peculiarità del lungo processo di disincanto del mondo e di questa coltre invisibile che ci opprime di cui «avvertiamo il peso, anche se non ha fattezze e non ha confini». Cappa ineffabile e avvolgente che ci priva di ogni riferimento perché «occulta la bellezza,
la grandezza, il simbolo, il mito, il sacro, il mondo reale» e sotto la quale «i pensieri si fanno rancidi e le idee appassiscono». Ineffabile e avvolgente, perché in questa realtà frammentata dove le identità si confondono, le differenze sono abolite per legge e ogni cosa si consuma, siamo finiti dentro tutti.
Non fissando più il futuro con la medesima fiducia delle passate generazioni e avendo fatto a meno del passato, stiamo progressivamente cedendo il passo a una bislacca idea di eterno presente dove tutto è velocità, ma niente è radicato.
Ciò nonostante, qui non ci sono poteri occulti, complotti o Bilderberg da scongiurare, perché è tutto sotto i nostri occhi.
Ciò che viviamo è il paradigma fondativo delle società sviluppate. Un tempo, quando la politica prometteva rivoluzioni e aveva visioni del mondo, lo definivamo «sistema». E questo è appunto il «sistema» che governa il nostro tempo e di cui Veneziani tenta di squadernare i punti di appoggio mettendone in maiuscolo le divinità (Natura, Sesso, Salute, Sorveglianza, Bioliberismo, Pensiero Corretto).
Ognuna di esse lavora per lo svuotamento dei vecchi significati e l'attribuzione di nuovi in vista dell'adesione al canone dominante. La Natura è così sostituita dalla definizione asettica di «ambiente» che già allude di per sé a qualcosa di artefatto. Sull'ambiente si è costruito poi nel tempo un riduzionismo climatico sostenuto da un variegato fronte che va da Greta al Papa, a cui, peraltro, Veneziani addebita anche altre colpe:
«La civiltà cristiana ha oggi tre nemici: l'invasione islamica, il materialismo ateo globale e la Chiesa di Bergoglio». C'è poi l'idiozia del sexually correct, il delirio della correttezza applicata alla sfera sessuale dove «tutto è visto in cagnesco, l'altro sesso è la bestia che insidia la tua dignità». Ma è un regime di restrizione e di intolleranza che si allarga in ogni campo, sperimentato soprattutto negli ultimi due anni quando, in nome della Salute e del pericolo, secondo Veneziani, si è revocata la libertà e sospesi diritti e democrazia.
Infine, la Sorveglianza, come forma di controllo anonima e neutrale regolata dall'algoritmo, sempre però all'interno di una visione generale della realtà e della famiglia che «come sono state finora intese, vissute e denominate, sono sbagliate e vanno quindi ridefinite e corrette».
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è quello che la LEGA ARABA ha sempre fatto contro i cristiani in 1400 anni e certo, questo sta bene anche alla NATO OTAN di Rockefeller.
Kosovo, Belgrado denuncia aumento attacchi a chiese ortodosse
http://a.msn.com/01/it-it/AATO3kH?ocid=st
Le autorità di Belgrado hanno denunciato un forte aumento di attacchi e casi vandalici ai danni di chiese e monasteri serbi ortodossi in Kosovo, stigmatizzando il silenzio di governi e istituzioni internazionali.
Il capo dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo, Petar Petkovic, ha lanciato al tempo stesso un allarme per l'intensificarsi di incidenti e provocazioni a sfondo etnico ai danni di serbi del Kosovo.
La popolazione del Kosovo, circa 2 milioni di abitanti, è in larga maggioranza di etnia albanese e religione musulmana. I serbi, di religione cristiana ortodossa, sono poco più di 100mila.
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siamo gestiti dalla tecnocrazia visibile, (mentre, per 60 anni siamo sempre stati gestiti dalla tecnocrazia invisibile) perché al popolo i Soros hanno predato e rubato ogni forma di sovranità!
La crisi di leader e partiti non c’è più niente da fare?
Caro direttore, il travaglio dei 5 Stelle impone una riflessione sull’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione per definire i partiti. Serve chiarezza su organi, poteri e procedure per garantire l’effettiva partecipazione dei cittadini nel «determinare la politica nazionale»; e anche il rispetto del «metodo democratico». La crisi del Movimento è la più eclatante, ma non la sola. Il Pd è rimasto con pochissime sezioni. Per non parlare dei partiti di destra, che non consultano proprio gli iscritti. Il dato trasversale è che il personalismo ha desertificato la partecipazione. Il capo decide la linea, l’intendenza la segue. E, con le liste bloccate, chi fiata precipita nel dimenticatoio. Il tema è maturo da anni, ma gli interessati rimandano per paura di essere imbrigliati da pericolose rigidità. Tuttavia i partiti sono un bene comune che va tutelato. La soluzione sarebbe una regolazione senza imposizione. Magari prevedendo il ritorno al finanziamento pubblico solo per quei partiti che si adeguassero alle nuove norme. Ma occorre far presto, perché non esiste una politica sana con partiti malati. E infatti, senza democrazia interna e partecipazione sono aumentati autoreferenzialità (caste) e distacco (astensionismo). Massimo Marnetto
Caro signor Marnetto, Il crollo dei partiti storici della prima Repubblica, travolti dalla crisi delle ideologie novecentesche e dal peso della corruzione, ha lasciato un deserto nella vita democratica. Tutte le forze politiche hanno vissuto sempre all’ombra del leader di turno, in un rapporto personale tra il capo e i suoi elettori che azzerava le forme di partecipazione, soprattutto quelle diffuse nel territorio. Il legame era sempre stabilito dalle tv, dalle piattaforme digitali, dai social. Così è stato per Berlusconi, per Renzi, per Grillo e oggi per Salvini e Meloni. Il tema dei partiti, delle loro regole, delle forme di finanziamento è diventato così inutile o al massimo adatto alle discussioni tra studiosi. Il risultato è davanti ai nostri occhi. Mi ha colpito in questi giorni la discussione nel Movimento Cinque Stelle, regolamenti che nessuno conosceva o addirittura dimenticava («ce ne erano talmente tanti»), cavilli, procedure bizzarre che alla fine producevano un solo esito: tutto il potere nelle mani del capo di turno, anche quando era stato selezionato con pochissimi clic su una piattaforma digitale. I leader vivono stagioni effimere, con ascese vertiginose e cadute altrettanto rapide. E quasi mai riescono ad assolvere a uno dei compiti fondamentali: assicurare un governo stabile ed efficace al Paese e non solo dimostrare di essere bravi nel raccogliere consenso. Una rifondazione delle forze politiche è indispensabile, diversamente questa deriva non si fermerà. Radicamento nel territorio, partecipazione e regole democratiche, selezione attenta delle classi dirigenti, finanziamenti trasparenti sono i punti essenziali. Altrimenti è inutile lamentarsi che si debba sempre invocare un tecnico per salvare la baracca.
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certo, tutti i regimi di psico-polizia e le dittature si sono spinti fino a questo punto!
i Leader europei si riempiono soltanto la bocca con la parola "democrazia"
L’operaio No Vax over 50: “Resisterò finché il Pass non cadrà: intanto mangio da mamma e risparmio più che posso” http://a.msn.com/01/it-it/AATNNrj?ocid=st
La parola d’ordine è resistere. Pino Fontanarosa, operaio di 50 anni operaio dell'Avio Aero di Rivalta e volto noto delle manifestazione contro il Green Pass, lo sa benissimo. Dopo essersi ammalato di Covid l’estate scorsa e avere così ottenuto il certificato verde, ora che è scaduto è costretto ad arrangiarsi.
«Come faccio? Cerco di tagliare il più possibile le spese e mangio da mia madre. Prima o poi l’obbligo vaccinale cadrà» spiega a Repubblica. Lui, compiuti i 50 anni, a partire dal 15 febbraio sarà costretto – se vorrà lavorare – a vaccinarsi per avere il Super Green Pass. Rischia la sospensione.
***Iscriviti alla Newsletter Speciale coronavirus.
Il suo Green pass è stato valido fino al 16 gennaio:
«Così ho lavorato fino a un mese fa, ma sempre facendo presidi e manifestazioni per chiedere l'eliminazione del Green Pass. Noi chiediamo solo più sicurezza perché Green Pass o no sotto Natale è stata una strage di contagi» ha raccontato. Per vivere deve ingegnarsi a risparmiare il più possibile:
cena e pranzo ogni tanto dalla madre 87 enne, la sospensione di un finanziamento e un taglio drastico delle spese. Sempre a Repubblica l’uomo ha raccontato: «Posso trovare lavoro altrove, magari con ritenuta d'acconto», racconta l’uomo. Da martedì, per lavorare, sarà obbligato a vaccinarsi per ottenere il Super Green Pass: se dovesse essere sorpreso senza certificazione verde rafforzata rischia una multa pesantissima.
La sua battaglia in piazza Fontanarosa è uno degli ideatori di una cassa di mutuo soccorso per i lavoratori “No Green Pass” che dal 15 febbraio resteranno senza stipendio. «In questi mesi ci stiamo organizzando - spiega Fontanarosa - nel creare un'associazione per realizzare una cassa di mutuo soccorso per i lavoratori sospesi».
Nessun appello sui canali social per il momento, ma un passaparola. «La raccolta non è ancora partita, manca un iban, però ci sono già persone che sono pronte a versare un contributo per questa cassa di resistenza».
Da alcuni colleghi di Fontanarosa è già partita spontaneamente l'iniziativa di raccogliere del denaro che verrà versato direttamente agli amici sospesi.
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gli ucraini sono totalmente pericolosi: e se non fanno la guerra?
poi, non rimane loro che morire di fame..
Pensavano che la UE e a NATO avrebbe portato loro il successo, ed invece li sta portando tutti:
al Golpe, agli omicidi, alle epurazioni, al delitto più aberrante, a crimini di guerra in Donbass, e alla forca.
Crisi Ucraina, Kiev chiede una riunione Osce con la Russia entro 48 ore.
L'Ucraina chiede una riunione dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, denunciando che la Russia non ha risposto alla richiesta di Kiev di fornire "spiegazioni dettagliate sulle attività militari nelle zone adiacenti al territorio dell'Ucraina e nella Crimea".
Lo annuncia su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
"La Russia non ha risposto alla nostra richiesta in virtù del Documento di Vienna.
Di conseguenza adotteremo il prossimo passo. Chiediamo una riunione con la Russia e con tutti gli Stati partecipanti entro 48 ore", scrive Kuleba.
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Prodi putiniano d'Italia, "milioni di disoccupati"
per favore!
Prodi era quello che diceva: "con l'euro lavoreremo 5 giorni e mangeremo per 7 giorni!"
e la Germania, in un minuto, ci rubò il 40% del nostro potere d'acquisto, perché un euro diventò subito 2 mila lire!
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Miocarditi da vaccino? Ecco la verità nei dati dell'Iss
http://a.msn.com/01/it-it/AATNiBE?ocid=st
really?
Abbiamo visto anche campioni e atleti morire dopo il vaccino, o stramazzare in campo, persone paralizzate, vite distrutte.
Questi dati sono una manipolazione ed indicano la totale corruzione dei media!
segreteria.lollobrigida@gmail.com
Io mi sono auto-sospeso dall'insegnamento della IRC, perché è impossibile nella scuola italiana poter impartire integralmente l'insegnamento biblico o cattolico, infatti, il Pd e lgbt lo rendono impossibile, e la Chiesa non protegge gli insegnati che vengono ingiustamente aggrediti e perseguitati per futili motivi, e sia per continuare ad essere un uomo libero, che può almeno ancora parlare liberamente!
La DS (con la complicità della sede regionale) mi ha mandato alla Commissione Medica di Verifica Regionale con calunnie (probabile 5° inutile denuncia querela alla Procura della Repubblica), per farmi togliere l'idoneità all'insegnamento.
la dove io impoverito ed abbandonato dalla Curia e dal partito FdI,
nonostante 4 mia denunce querele alla Procura della Repubblica che sono state insabbiate,
io stesso io ho chiesto di essere messo a mansioni di segreteria, perché senza questa mia richiesta?
la Commissione non lo avrebbe mai fatto.
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quella di GRILLO e dei suoi successori ed affini è una infamia totale.
e che dire di Giuseppe Conte che è il migliore avvocato di se stesso?
Adesso la colpa è degli ebrei-massoni che hanno condannato alla estinzione il popolo italiano.
Allora io devo dire: "è un peccato che Hitler non ha finito il suo lavoro?"
no, questo io non lo dirò mai, perché anche gli ebrei sono dei disgraziati e delle vittime, al pari di noi, e come noi, a cui i Rockefellers Spa hanno distrutto le abramitiche genealogie paterne!
"C'è un regolamento". Ma la strada per Conte è piena di ostacoli.
http://a.msn.com/01/it-it/AATN99a?ocid=st
Il MoVimento 5 Stelle, con Beppe Grillo e Giuseppe Conte in testa, sta provando a ribaltare la partita sulla sospensione delle delibere che ha azzerato le cariche ma la strada sembra tutto fuorché semplice per i grillini.
Allora l'odio di Bin Salman e degli islamici contro il sionismo
(che il sionismo invece sarebbe la soluzione politica ad ogni problema)
è un odio si, istintivo quanto, ingenuo e infantile,
e certo, è una trappola di odio in cui i musulmani sono caduti per far distruggere israeliani russi e cinesi.
e anche se questo fosse il momento di estinguersi per israeliani russi e cinesi,
poi, chi salverà i mussulmani, che rimarrebbero soli contro il NWO di Rockefeller?
Allah?
ma se anche lui paga il signoraggio bancario ai Rothschild,
allora, come potrebbe sopravvivere lui da solo?
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Ecco come Biden ha condannato a morte e distruzione la UE,
fiato sospeso in Ucraina, è stallo tra Biden e Putin. Ora la guerra è possibile.
Basta un passo falso per accendere la miccia
http://a.msn.com/01/it-it/AATMMjk?ocid=st
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Ciao! Ho appena firmato la petizione "SALVIAMO L'ITALIANO DAL GENDER: no asterischi, neutri e 'schwa'!" sul sito di Pro Vita & Famiglia...
È una causa davvero importante e urgente: firma e diffondi la petizione anche tu! https://www.provitaefamiglia.it//petizione/salviamo-litaliano-no-asterischi-neutri-e-schwa-negli-atti-pubblici
Grazie mille, insieme possiamo fare molto per cambiare le cose!
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La crisi in Ucraina non riguarda l'Ucraina. Riguarda la Germania
Viva la sincerità: “L'interesse primordiale degli Stati Uniti, sui quali per secoli abbiamo combattuto guerre – la Prima, la Seconda e la Guerra Fredda – è stato il rapporto tra Germania e Russia, perché lì unite, sono l'unica forza che potrebbe minacciarci.
E per fare in modo che ciò non accada”.
https://www.maurizioblondet.it/la-crisi-in-ucraina-non-riguarda-lucraina-riguarda-la-germania/
La crisi in Ucraina non riguarda l’Ucraina. Riguarda la Germania
Viva la sincerità:
“L’interesse primordiale degli Stati Uniti, sui quali per secoli abbiamo combattuto guerre – la Prima, la Seconda e la Guerra Fredda – è stato il rapporto tra Germania e Russia, perché lì unite, sono l’unica forza che potrebbe minacciarci . E per fare in modo che ciò non accada”.
George Friedman (j), CEO di STRATFOR al Chicago Council on Foreign Affairs
Mike Withney
La crisi ucraina non ha nulla a che fare con l’Ucraina. Si tratta della Germania e, in particolare, di un gasdotto che collega la Germania alla Russia chiamato Nord Stream 2. Washington vede il gasdotto come una minaccia al suo primato in Europa e ha cercato di sabotare il progetto ad ogni passo. Nonostante ciò, Nord Stream è andato avanti ed è ora pienamente operativo e pronto all’uso. Una volta che le autorità di regolamentazione tedesche avranno fornito la certificazione finale, inizieranno le consegne di gas. I proprietari di case e le imprese tedesche disporranno di una fonte affidabile di energia pulita ed economica, mentre la Russia vedrà un aumento significativo dei loro ricavi dal gas. È una situazione vantaggiosa per entrambe le parti.
L’establishment della politica estera statunitense non è contento di questi sviluppi.
Non vogliono che la Germania diventi sempre più dipendente dal gas russo perché il commercio crea fiducia e la fiducia porta all’espansione del commercio. Man mano che le relazioni diventano più calde, vengono eliminate più barriere commerciali, le normative vengono allentate, i viaggi e il turismo aumentano e si evolve una nuova architettura di sicurezza.In un mondo in cui Germania e Russia sono amici e partner commerciali, non c’è bisogno di basi militari statunitensi, non c’è bisogno di armi e sistemi missilistici costosi di fabbricazione americana e non c’è bisogno della NATO. Inoltre, non è necessario negoziare accordi energetici in dollari statunitensi o accumulare scorte di titoli del tesoro statunitensi per bilanciare i conti. Le transazioni tra partner commerciali possono essere condotte nelle loro valute, il che è destinato a precipitare un forte calo del valore del dollaro e un drammatico cambiamento nel potere economico. Per questo l’amministrazione Biden si oppone a Nord Stream. Non è solo una pipeline, è una finestra sul futuro; un futuro in cui l’Europa e l’Asia si avvicineranno in una massiccia zona di libero scambio che accresce il loro potere e prosperità reciproci, lasciando gli Stati Uniti all’esterno che guardano dentro.
Le relazioni più calde tra Germania e Russia segnano la fine dell’ordine mondiale “unipolare” che gli Stati Uniti hanno dominato dall’alto negli ultimi 75 anni. Un’alleanza tedesco-russo minaccia di accelerare il declino della Superpotenza che si sta avvicinando al baratro. Questo è il motivo per cui Washington è determinata a fare tutto il possibile per sabotare il Nord Stream e mantenere la Germania nella sua orbita. È una questione di sopravvivenza.
È qui che entra in gioco l’Ucraina. L’Ucraina è “l’arma preferita” di Washington per silurare il Nord Stream e mettere un cuneo tra Germania e Russia. La strategia è tratta dalla prima pagina del Foreign Policy Handbook degli Stati Uniti sotto la rubrica: Divide and Rule.
Washington ha bisogno di creare la percezione che la Russia rappresenti una minaccia alla sicurezza per l’Europa. Questo è l’obiettivo. Devono dimostrare che Putin è un aggressore assetato di sangue con un temperamento di cui non ci si può fidare.
A tal fine, ai media è stato affidato il compito di ribadire più e più volte: “La Russia sta progettando di invadere l’Ucraina”.
Ciò che non è detto è che la Russia non ha invaso nessun paese dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, mentre gli Stati Uniti hanno invaso o rovesciato regimi in più di 50 paesi nello stesso periodo di tempo, e che gli Stati Uniti mantengono oltre 800 basi militari in paesi del mondo. Niente di tutto questo è riportato dai media, invece il focus è sul “malvagio Putin” che ha ammassato circa 100.000 soldati lungo il confine ucraino minacciando di far precipitare tutta l’Europa in un’altra sanguinosa guerra.
Tutta la propaganda isterica di guerra è creata con l’intenzione di produrre una crisi che può essere utilizzata per isolare, demonizzare e, infine, dividere la Russia in unità più piccole. Il vero obiettivo, però, non è la Russia, ma la Germania. Dai un’occhiata a questo estratto da un articolo di Michael Hudson su The Unz Review:
“L’unico modo rimasto ai diplomatici statunitensi per bloccare gli acquisti europei è spingere la Russia a una risposta militare e poi affermare che vendicare questa risposta supera qualsiasi interesse economico puramente nazionale.
Come ha spiegato il sottosegretario di Stato per gli affari politici, Victoria Nuland, in una conferenza stampa del Dipartimento di Stato il 27 gennaio: “Se la Russia invaderà l’Ucraina in un modo o nell’altro, il Nord Stream 2 non andrà avanti”. ( “I veri avversari dell’America sono i suoi alleati europei e altri” , The Unz Review)
Eccolo in bianco e nero. Il team di Biden vuole “spronare la Russia a una risposta militare” per sabotare NordStream. Ciò implica che ci sarà una sorta di provocazione progettata per indurre Putin a inviare le sue truppe oltre il confine per difendere l’etnia russa nella parte orientale del paese. Se Putin abboccasse, la risposta sarebbe rapida e dura. I media criticheranno l’azione come una minaccia per tutta l’Europa, mentre i leader di tutto il mondo denunceranno Putin come il “nuovo Hitler”. Questa è la strategia di Washington in poche parole, e l’intera produzione viene orchestrata con un obiettivo in mente; per rendere politicamente impossibile per il cancelliere tedesco Olaf Scholz di far passare NordStream attraverso il processo di approvazione finale.
Dato quello che sappiamo sull’opposizione di Washington al Nord Stream, i lettori potrebbero chiedersi perché all’inizio dell’anno l’amministrazione Biden ha fatto pressioni sul Congresso per NON imporre ulteriori sanzioni al progetto. La risposta a questa domanda è semplice: politica interna. La Germania sta attualmente smantellando le sue centrali nucleari e ha bisogno di gas naturale per compensare la carenza di energia. Inoltre, la minaccia di sanzioni economiche è una svolta per i tedeschi che le vedono come un segno di ingerenza straniera. “Perché gli Stati Uniti interferiscono nelle nostre decisioni energetiche”, chiede il tedesco medio. “Washington dovrebbe farsi gli affari suoi e stare fuori dai nostri”. Questa è esattamente la risposta che ci si aspetterebbe da qualsiasi persona ragionevole.
Poi, c’è questo di Al Jazeera:
“I tedeschi in maggioranza supportano il progetto, solo parti dell’élite e dei media sono contrarie all’oleodotto …
“Più gli Stati Uniti parlano di sanzionare o criticare il progetto, più diventa popolare nella società tedesca”, ha affermato Stefan Meister, esperto di Russia ed Europa orientale presso il Consiglio tedesco per le relazioni estere”. ( “Nord Stream 2: Perché l’oleodotto russo verso l’Europa divide l’Occidente” , AlJazeera)
Quindi, l’opinione pubblica è solidamente dietro Nord Stream, il che aiuta a spiegare perché Washington ha deciso di adottare un nuovo approccio. Le sanzioni non funzioneranno, quindi lo zio Sam è passato al Piano B: creare una minaccia esterna abbastanza grande che la Germania sarà costretta a bloccare l’apertura del gasdotto . Francamente, la strategia sa di disperazione, ma devi rimanere colpito dalla perseveranza di Washington. Potrebbero essere sotto di 5 punti nella parte inferiore del 9, ma non hanno ancora gettato la spugna. Daranno un’ultima possibilità e vedranno se riescono a fare qualche progresso.
Lunedì, il presidente Biden ha tenuto la sua prima conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz alla Casa Bianca. Il ballo che circonda l’evento è stato semplicemente senza precedenti. Tutto è stato orchestrato per creare una “atmosfera di crisi” che Biden ha usato per fare pressione sul cancelliere nella direzione della politica statunitense. All’inizio della settimana, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha ripetutamente affermato che “un’invasione russa era imminente”. I suoi commenti sono stati seguiti dalla contraffazione del Dipartimento di Stato, Nick Price, che ha affermato che le agenzie Intel gli avevano fornito i dettagli di una presunta operazione “falsa bandiera” sostenuta dalla Russia che si aspettavano avrebbe avuto luogo nel prossimo futuro nell’Ucraina orientale. L’avvertimento di Price è stato seguito domenica mattina dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, sostenendo che un’invasione russa potrebbe avvenire in qualsiasi momento, forse “anche domani”. Questo è stato pochi giorni dopo che l’agenzia di stampa Bloomberg News aveva pubblicato il suo titolo sensazionale e assolutamente falso che “La Russia invade l’Ucraina”.
Riesci a vedere lo schema qui? Riesci a vedere come queste affermazioni infondate sono state tutte utilizzate per esercitare pressioni sull’ignaro cancelliere tedesco che sembrava ignaro della campagna che era rivolta a lui?
Come ci si poteva aspettare, il colpo di grazia è stato sferrato dallo stesso presidente americano. Durante la conferenza stampa Biden ha affermato con forza che,
“Se la Russia invade… non ci sarà più un Nord Stream 2… porremo fine a tutto questo.”
Quindi, ora Washington stabilisce la politica per la Germania?
Che insopportabile arroganza!
Il cancelliere tedesco è rimasto sbalordito dai commenti di Biden che chiaramente non facevano parte della sceneggiatura originale. Ciononostante, Scholz non ha mai accettato di cancellare il Nord Stream e si è persino rifiutato di menzionare il gasdotto per nome. Se Biden pensava di poter sbarazzarsi del leader della terza economia più grande del mondo mettendolo all’angolo in un forum pubblico, ha indovinato male. La Germania rimane impegnata a lanciare Nord Stream indipendentemente da potenziali riacutizzazioni nella lontana Ucraina. Ma questo potrebbe cambiare in qualsiasi momento. Dopotutto, chissà quali incitamenti Washington potrebbe pianificare nel prossimo futuro? Chissà quante vite sono disposti a sacrificare per mettere un cuneo tra Germania e Russia? Chissà quali rischi Biden è disposto a correre per rallentare il declino dell’America e impedire l’emergere di un nuovo ordine mondiale “policentrico”? Tutto potrebbe succedere nelle prossime settimane. Qualsiasi cosa.
Per ora, la Germania è al posto dell’uccello gatto. Sta a Scholz decidere come risolvere la questione. Attuerà la politica che meglio serve gli interessi del popolo tedesco o cederà all’implacabile torsione del braccio di Biden? Traccerà un nuovo corso che rafforzi nuove alleanze nel frenetico corridoio eurasiatico o darà il suo sostegno alle folli ambizioni geopolitiche di Washington? Accetterà il ruolo fondamentale della Germania in un nuovo ordine mondiale – in cui molti centri di potere emergenti condividono equamente la governance globale e in cui la leadership rimane fermamente impegnata nel multilateralismo, nello sviluppo pacifico e nella sicurezza per tutti – o cercherà di sostenere il lacero sistema postbellico che è chiaramente sopravvissuto alla sua durata di conservazione?
Una cosa è certa; qualunque cosa la Germania decida è destinata a riguardarci tutti.
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Usa: l'ultimo sondaggio sull'apprezzamento degli americani per il presidente Biden. In nero il calo del consenso (ora al 40%), in rosso la crescita della disapprovazione. #usa #Biden #consenso pic.twitter.com/dgDfTO5ceK
— Fulvio Scaglione (@fulvioscaglione) February 9, 2022