hanno proibito le autopsie covid perché sono assassini impunibili

hanno detto a PUTIN che non si possono mettere limiti alla NATO perché Rockefeller ha deciso di conquistare il mondo!
“Rischiamo un nuovo conflitto in Europa”. Nulla di fatto al vertice Nato-Russia 
http://a.msn.com/01/it-it/AASHFh4?ocid=st 
Sappiamo che anche oggi, a Bruxelles, la Russia ha sollevato le stesse proposte avanzate a dicembre: queste includono la richiesta di interrompere l'ammissione di nuovi membri nella Nato, il ritiro delle forze dai Paesi più orientali, l'assicurazione che non vengano dispiegati sistemi missilistici ai confini della Russia e il ritorno a quella che è, sostanzialmente, la situazione in Europa pre-1997, quando la Nato ancora non aveva cominciato la sua grande espansione verso oriente.

A queste richieste l'Alleanza ha risposto che la politica Open Door, e il diritto di ogni nazione di scegliere le proprie disposizioni di sicurezza, sono intoccabili. La Nato resta, come specificato anche dall'inviata di Washington Wendy Sherman, un ente che “non si espande con la coercizione o la sovversione” ma su base volontaria: finanziaria, massonica, tecnocratica, neoliberista, parassitaria, elitaria, jihadista, corruttiva, luciferina, sodomita, primavere arabe e golpe di Maidan.


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ma, 10 anni fa lui era sconosciuto a Satana Rockefeller-Ursula altrimenti lo avrebbero curato bene e non gli sarebbe venuta la malattia autoimmune!
David Sassoli e il tumore, "dieci anni fa"


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FED IMF ECB NWO Kabobo, DEM Kabobo, Pd Kabobo, hanno tutti avuto uno sconto di pena!
si, hanno tutti avuto uno sconto di pena!
Erdogan Kabobo, Ursula Kabobo, Bin Kabobo Salman, satanisti luciferini Kabobo, Rothschild Kabobo, Rockefeller Kabobo, lgbtq Kabobo, i massoni Kabobo, UE Kabobo, jihad Kabobo, sharjah Kabobo, Spa coorporations Kabobo, CIA Kabobo, NATO Kabobo, Soros Kabobo, Di Maio Kabobo, Enrico Letta Kabobo?
hanno tutti avuto uno sconto di pena!
Kabobo, un altro sconto sulla pena
http://a.msn.com/09/it-it/AASHmd3?ocid=st
Seminò morte e terrore a Milano nel 2013 armato di piccone.


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la patina demoniaco-ebraico-massonica delle nostre Istituzioni si va erodendo! "Finalmente questo b...". L'attacco choc a Sassoli dell'eurodeputato tedesco http://a.msn.com/01/it-it/AASI1cW?ocid=st


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c'é qualcuno di: come il satanista IhateNewLayout che ha venduto la sua anima a Rockefeller per da 4 soldi, 666 lgbt NWO Spa, etc.. che lui mi manipola il computer.


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Ucraina nazi SS Ghestapo (La Geheime Staatspolizei (dal tedesco: Polizia segreta dello Stato), comunemente abbreviata in Gestapo, era la polizia segreta della Germania nazista.) e i fascistazzi del reggimento operazioni speciali "Azov",
(in ucraino: Polk osoblyvogo priznacennya) conosciuto in precedenza anche come battaglione "Azov"
(in lingua ucraina: Батальйон «Азов»), è un reparto militare, e quelli fascisti: pravi sector i fascisti di Gentilonni Von Ursula , la Russia schiera gli elicotteri d'attacco al suolo, e presto arriveranno quelli da combattimento.
http://a.msn.com/09/it-it/AASETEN?ocid=st
Il vertice di Ginevra ha ribadito l'impegno di Usa e Russia a trovare una soluzione pacifica alla crisi ucraina. Ma dirigenti americani contattati dal New York Times e protetti dall'anonimato affermano che il leader del Cremlino, Vladimir Putin, ha cominciato a fare alcuni passi per trasferire elicotteri militari al confine con l'Ucraina."


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Bin ISIS Salman ] sai, io non so perché, ma io vedo che le colleghe giovani e le giovani alunne?
a volte si innamorano di me!


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Putin schiera gli elicotteri d'attacco al suolo, e presto arriveranno anche quelli da combattimento.
la Russia non può fidarsi delle promesse della NATO CIA UK che hanno dimostrato di non meritare nessuna fiducia
è
Proprio la NATO, che si deve arretrare da tutti i confini Russi.
oppure dobbiamo portare i missili nucleari in Messico?


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Allah deve essere mandato in psicoterapia!
Presi i "vandali" della Scala dei Turchi. E c'è l'attentatore convertito all'Islam http://a.msn.com/01/it-it/AASHcPY?ocid=st Sono stati individuati i responsabili del raid alla Scala dei Turchi (Agrigento). Si tratta di Domenico Quaranta, noto alle cronache come "l'imbianchino convertito all'Islam" dopo gli attentati terroristici alla Metropolitana di Milano nel 2002 e alla Valle dei Templi, e di un suo complice, il pregiudicato Francesco Geraci. Entrambi sono stati denunciati a piede libero.


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alla NATO CIA UK USA .. loro hanno ordinato a Putin di uscire subito dal Kazakistan, perché i jihadisti mandati da Erdogan e Bin Salman?
loro sono ancora operativi, per ottenere un nuovo GOLPE costituzionale anale come a Kiev!!


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my holy JHWH ] [ eppure, sarebbe sufficiente che qualcuno, inquesto pianeta, si appellasse a lorenzoJHWH Unius REI, il Regno di Israele, per impedire la guerra mondiale, e per far cadere il sistema del genocidio sharia LEGA ARABA e il suo demoniaco NWO Spa FED IMF ECB BM.




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se avessero dato: antivirali, eparina anti-infiammatori, antibiotici, cortisone? di Covid19 non sarebbe morto nessuno.
ma, Rockefeller Spa FED IMF NWO ha chiesto alla OMS e a Big 666 pharma i suoi cadaveri!


è dall'inizio di questa psico pandemia che stanno facendo del terrorismo psicologico, utilizzando statistiche false!
"Analfabeti di epidemiologia": Crisanti contro Bassetti
http://a.msn.com/01/it-it/AASIcCH?ocid=st
"Nei nostri reparti siamo ben oltre il 35% di ricoverati che con il Covid-19 non c’entrano nulla. Non hanno della malattia nessun sintomo, ma solo la positività al tampone per l’ingresso in ospedale. Anzi, dirò di più, questo avviene anche nella registrazione dei decessi: se il paziente entra in ospedale per tutt’altro, ma è positivo e muore, viene automaticamente registrato sul modulo come decesso Covid. Sono numeri assolutamente falsati", ha dichiarato poche ore fa Matteo Bassetti, per dare ulteriore valore alla sua proposta di rivedere il report dei contagi.


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Il vaccino messo a punto da AstraZeneca (messo in commercio da Big 666 Pharma si è dimostrato il più letale) è un vaccino a vettore virale ed è stato realizzato utilizzando l’adenovirus degli scimpanzè (ChAdOx1 – Chimpanzee Adenovirus Oxford 1), un virus responsabile del raffreddore comune in questi animali.
Allora, la soluzione è produrre vaccini nazionali, che la massoneria internazionale ha impedito a Italia e Israele di poter produrre!


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questa brutta storia di maggiorascato medioevale di impedire il matrimonio ai Preti? è un delitto contro la legge naturale e universale, è un atto di satanismo-Vaticano! Vaticano, sempre più vescovi e cardinali trascinati in tribunale a rispondere dei preti pedofili
© Ansa
Città del Vaticano – Sono sempre di più i cardinali, i vescovi e gli arcivescovi chiamati dai tribunali civili in vari paesi a rispondere dei comportamenti dei propri parroci, nelle rispettive diocesi di competenza. Tra pochi giorni in Germania sarà l'arcivescovo Stefan Hesse, titolare della diocesi di Amburgo, a dover comparire davanti al tribunale di Colonia per un caso di abusi sessuali su minori da parte di un parroco. Dovrà deporre in qualità di testimone tuttavia ancora una volta c'è il sospetto che abbia vigilato poco sull'accusato. Il nodo giuridico da sciogliere resta sempre lo stesso, se la responsabilità relativa agli atti criminali di un prete - parte integrante di una organizzazione - possano ricadere in qualche misura anche sulla Chiesa locale o sulla Santa Sede per eventuali insabbiamenti o coperture.


L'indagine diocesana sugli abusi a Colonia coinvolge il vescovo per un caso relativo agli anni 2010 e 2011. Visto che si presume che sia venuto meno ai suoi doveri non è l'unico alto funzionario diocesano ad essere convocato come testimone. Sarà ascoltato anche l'ex funzionario Günter Assenmacher. E' la prima volta in Germania che due alti funzionari della Chiesa sono stati ascoltati come testimoni in un procedimento per abusi.


Il caso dibattuto è piuttosto scabroso. Un prete avrebbe abusato delle tre nipoti minorenni ripetutamente in un arco temporale piuttosto lungo, dal 1993 al 1999. Solo nel 2010 il prete è stato denunciato da una nipote anche se poi avendo ritirato la denuncia la causa civile si è fermata. Il caso è rimasto in silenzio per alcuni anni e solo nel corso di una successiva indagine è rispuntato. Due anni fa il pubblico ministero ha presentato una altra denuncia contro il sacerdote anche perché nel frattempo le vittime erano aumentate. Oltre alle tre nipoti adesso vi sarebbe una altra presunta vittima, molestata nel 2011.


Nel 2010, quando il caso fu archiviato una prima volta perchè la nipote ritirò la denuncia, la diocesi di Colonia autorizzò il sacerdote a lavorare di nuovo come cappellano in un ospedale. Evidentemente il vescovo ritenne di non dover prendere ulteriori provvedimenti. Adesso il vescovo e i funzionari sono chiamati in causa per negligenza, anche se tutto è da valutare in base alle testimonianze. I giornali tedeschi hanno sottolineato che contrariamente ai suoi doveri di capo del personale, l'arcivescovo Hesse non avrebbe comunicato a Roma il caso. Solo recentemente il funzionario è stato allontanato e l'arcivescovo ha presentato le proprie dimissioni anche se il Papa non le ha ancora accettate. Evidentemente in Vaticano si attende l'esito del processo civile. Un po' come è accaduto con il caso di Lione del cardinale Barbarin, chiamato in causa da un tribunale per la gestione di un prete pedofilo. Il tribunale civile di Lione ha assolto in appello il cardinale dalla condanna di primo grado per «non aver denunciato» padre Bernard Preynat della sua diocesi.


Negli Stati Uniti, invece, tra qualche settimana (3 marzo 2022) verrà giudicato l'ex cardinale Theodore McCarrick, dovrà rispondere di tre capi di imputazione per avere aggredito sessualmente un minore. Il Papa lo ha cacciato dal collegio cardinalizio e lo ha dimesso dallo stato clericale solo tre anni fa, dopo una enorme pressione della opinione pubblica americana e solo dopo aver preso visione delle accuse relative ai minori anche se sul suo conto - già dai tempi di Papa Ratzinger - circolavano voci moralmente imbarazzanti sulla sua omosessualità, visto che si portava a letto giovani seminaristi ed era notorio che da loro si faceva chiamare “Zio Ted”.
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I numeri choc che mostrano "l'invasione" dei migranti


Sono in aumento gli arrivi irregolari di migranti. A certificarlo non è soltanto il Viminale, bensì anche Frontex, ossia l'agenzia europea preposta al controllo delle frontiere del territorio comunitario. I dati del 2021 non lasciano spazio a dubbi: in Europa sono arrivati nell'anno appena trascorso 196.034 migranti, un aumento del 57% rispetto al 2020.


© Fornito da Il Giornale
Lo spettro del 2017
Quando si parla di immigrazione, c'è una data che funge da vero e proprio spartiacque. Si tratta del 2017, anno in cui viene ritenuta conclusa la fase emergenziale cominciata dopo l'avvento delle primavere arabe. Dal 2011 in poi, da quando cioè nell'altra parte del Mediterraneo sono esplose le rivolte popolari che in alcuni casi hanno portato a ulteriore instabilità, si è assistito a un progressivo aumento di ingressi irregolari di migranti.


L'apice si è avuto tra il 2015 e il 2017. Duplice il motivo. In Italia il ritmo di sbarchi in quel periodo ha raggiunto picchi molto elevati, in estate in un solo mese potevano arrivare in quegli anni anche quasi 30.000 migranti. Dall'altro lato del Vecchio Continente, a fare paura è stata la cosiddetta rotta balcanica.


L'avvento dell'Isis tra Siria e Iraq ha spinto migliaia di persone verso la Turchia e da qui poi intere carovane hanno attraversato i Balcani per giungere in Germania e nel nord Europa. Poi su spinta tedesca l'Ue ha pagato ad Erdogan almeno tre miliardi di Euro, mentre dal canto suo l'Italia ha pagato i libici per trattenere quanti più barconi possibili e, da allora, l'emergenza ha iniziato ad attenuarsi.


Per questo nel presentare gli ultimi dati Frontex ha usato il 2017 come metro di paragone. Il numero di arrivi nel 2021 è stato il più alto dal 2017 in poi. È ben lontano dalle cifre record di quel periodo ma, allo stesso tempo, il trend degli ultimi 12 mesi non fa certamente ben sperare. E, soprattutto, fa temere ulteriori ondate di arrivi nell'anno appena iniziato.


Se l'aumento del 57% rispetto al 2020 può dire relativamente poco, visto che il paragone è con un'annata contraddistinta dalla pandemia e dalle misure che hanno limitato la mobilità a livello globale, è significativo l'aumento rispetto all'era pre Covid. Nel 2021 la cifra di 196.034 persone arrivate illegalmente è più alta del 36% rispetto al 2019.


Boom di sbarchi nel Mediterraneo Centrale
Nel valutare l'andamento migratorio, Frontex studia da vicino la situazione nelle diverse rotte che coinvolgono l'Europa. Il Mediterraneo è il fronte che preoccupa maggiormente. Soprattutto perché la rotta riguardante l'Italia, ossia quella del Mediterraneo centrale, è quella che ha fatto registrare il maggior incremento.


In particolare, la tratta usata dai trafficanti libici e tunisini ha subito un incremento dell'83% rispetto al 2021. In totale, questa rotta è stata percorsa da 65.362 migranti. Vuol dire dunque che è stata l'Italia a subire il principale incremento dei flussi. Un dato che conferma del resto quanto già visto a livello interno a dicembre, dove era apparso chiaro dai dati del ministero dell'Interno l'importante aumento del numero degli sbarchi.


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Silvana De Mari, che li curava, lo ha dimostrato, quelli che vanno contro natura non hanno una vita felice!
Natasha Simonini è morta a quasi 35 anni http://a.msn.com/07/it-it/AASHygT?ocid=st
Non sono al momento state rese note le cause del decesso. Natasha era un’icona del mondo LGBT+ ed era diventata celebre per la sua presenza ai compleanni di Bambola Star. Tra poco avrebbe spento 35 candeline.


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la CIA non sbaglia mai un bombardamento contro di loro! Video: Medici senza Frontiere, 50 anni di una speranza (Rai News)


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L'Ue mette in guardia dal vaccinarsi ogni quattro mesi. SI, ma se non sono lgbtq? poi, consiglia soltanto! Le autorità di regolamentazione dell'Unione europea hanno avvertito che frequenti richiami del vaccino potrebbero influire negativamente sul sistema immunitario e una ripetizione ogni quattro mesi potrebbe non essere immaginabile. Booster tre volte l'anno rischiano di indebolire il sistema immunitario e stancare molto le persone, secondo l'Agenzia europea del farmaco (Ema).


Lo scrive l'agenzia americana Bloomberg citando le parole di Marco Cavaleri, responsabile dell'Ema. Secondo l'istituto europeo, i Paesi dovrebbero lasciare di più tempo tra i programmi di richiamo e legarli all'inizio della stagione fredda in ogni emisfero, seguendo il progetto stabilito dalle strategie di vaccinazione antinfluenzale. Anche per l'Oms entro due mesi il 50% degli europei sarà contagiato con la popolazione che si avvicinerà quindi allo scenario endemico.


Il consiglio arriva quando alcuni Paesi, come la Spagna, considerano la possibilità di trattare il Covid come un'endemia, al pari dell'influenza. Il premier spagnolo Pedro Sànchez sta infatti preparando i cittadini alle novità che vivranno nel 2022: "Dobbiamo valutare l'evoluzione del Covid dalla situazione di pandemia vissuta finora verso quella di una malattia endemica", ha spiegato il politico.


All'inizio di gennaio, Israele è diventata la prima nazione ad iniziare ad amministrare un secondo rinforzo, ovvero la quarta iniezione, per gli over 60. Il Regno Unito ha ha detto che i booster stanno fornendo buoni livelli di protezione e non c'è bisogno di un secondo richiamo al momento, ma esaminerà i dati man mano che si evolvono.


I richiami "possono essere fatti una, o forse due volte, ma non lo è qualcosa che possiamo pensare che dovrebbe essere ripetuto costantemente", ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile dell'Ema per le minacce alla salute biologica e la strategia per i vaccini. "Abbiamo bisogno di pensare a come possiamo passare dall'attuale pandemia in un ambiente più endemico", ha aggiunto l'esperto.


Cavaleri ha aggiunto durante il briefing che gli antivirali orali e per via endovenosa, come Paxlovid e Remdesivir, mantengono la loro efficacia contro la variante Omicron. L'Agenzia ha anticipato che aprile potrebbe essere il primo primo mese in cui l'Ema potrebbe approvare un nuovo vaccino mirato a variante specifica, dal momento che il processo richiede da tre a quattro mesi. Alcuni dei più grandi produttori di vaccini al mondo hanno detto stanno cercando di produrre vaccini che potrebbero mirare a nuovi varianti. (riproduzione riservata)
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le richieste della Russia sono legittime e devono essere soddisfatte!
Russia, no a ultimatum ma risposte concrete su sicurezza - Cremlino
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questo è il mio partito politico VOX Italia di Paragone. http://www.studiolegalemarcomori.it/ricatto-vaccinale-un-atto-criminale-denunciamo-governo-draghi/
Il ricatto vaccinale è un atto criminale: denunciamo il Governo Draghi.
Il ricatto vaccinale imposto dal Governo non solo è illegittimo, ma a nostro avviso, è indiscutibile che costituisca reato. La sanzione del divieto di lavorare nei confronti di chi non vuole vaccinarsi equivale ad impedire alle persone di potersi sostentare, è minacciata la loro sopravvivenza. Si tratta di una pena totalmente contraria al rispetto della persona e della dignità umana, qualcosa di mai visto in uno stato di diritto.


Ecco la denuncia da me predisposta assieme al partito Italexit di cui faccio parte, che potrete scaricare e consegnare, dopo averla firmata ed inserito i vostri dati, presso le Forze dell’Ordine o le Procure della Repubblica.


Il deposito delle denunce dovrà essere fatto da Voi personalmente e non dovete inviare comunicazioni al mio studio.


L’elezione del domicilio nel mio studio in atti è invece legata semplicemente al fatto che possa tenere direttamente monitorate le eventuali richieste di archiviazione o gli sviluppi favorevoli che dovessero auspicabilmente arrivare. L’azione non comporta costi e rischi, i fatti narrati sono reali ed è impensabile che possano essere valutati come calunniosi. Non è un esposto ma una denuncia perché non è nostra abitudine nasconderci dietro un dito. Noi non esponiamo alcunché, noi denunciamo senza remore quanto fatto dal Governo perché è davvero qualcosa di mai visto nella storia Repubblicana.


Vi prego ancora di non intasare il telefono, la mail e la pec dell’ufficio, stanno già arrivando! Non mandatemi nulla.


Vi ringrazio della Vostra passione in difesa della Patria ma siete decine di migliaia e non è pensabile colloquiare direttamente con ciascuno di Voi.


Qui il file da scaricare per il deposito – Denuncia contro obbligo vaccinale PDF –





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Ecco in ogni caso il testo dell’atto


PROCURA DELLA REPUBBLICA


ATTO DI DENUNCIA – QUERELA


Promosso da


nata/o a il


e residente in


ed ai fini del presente atto elettivamente domiciliata/o presso lo studio e la persona dell’Avv. Marco Mori del foro di Genova (C.F.: MRO MRC 78P29 H183L – Tel e Fax: 0185.23122 – Pec: studiolegalemarcomori@pec.it), sito in Rapallo (GE), C.so Mameli 98/4.


* * *


-L’art. 610 c.p. punisce: “chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni”.


* * *


PREMESSO IN FATTO ED IN DIRITTO CHE


1) Con decreto legge n. 44 del 1 aprile 2021 il Governo, con a capo Mario Draghi, stabiliva, in forza dell’emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2, che tutti gli operatori del comparto sanitario che svolgevano la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali fossero tenuti a sottoporsi alla vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da Sars-Cov-2.


2) Tale imposizione aveva durata fissata fino al 31.12.2021 ed in caso di rifiuto il sanitario veniva assoggettato ad aberranti “sanzioni”. Ad esso infatti seguiva il demansionamento ad incarichi che non comportassero contatti interpersonali, con conseguente applicazione del diverso trattamento retributivo corrispondente, oppure, qualora il predetto demansionamento non risultasse possibile, come avvenuto nella stragrande maggioranza dei casi, la sospensione dal lavoro con perdita integrale dello stipendio.


3) La norma pertanto introduceva per la prima volta nel nostro ordinamento non già una normale sanzione ma un vero e proprio ricatto dietro precisa minaccia. O i sanitari accettavano di vaccinarsi o avrebbero perso il diritto al lavoro e alla retribuzione e dunque il loro sostentamento veniva direttamente minacciato. Anzi lo scopo della norma era proprio imporre la vaccinazione a chi non voleva effettuarla attraverso il ricatto alimentare. Tutto ciò era solo l’antipasto a quanto sarebbe accaduto successivamente.


4) Con similare provvedimento attuato con decreto legge n. 175 del 23 luglio 2021 la tecnica di spingere alla vaccinazione dietro minaccia è stata utilizzata anche in riferimento al cd. “green pass”. Dal 6 agosto è stato vietato a chi non è in possesso dei requisiti previsti dalla norma di accedere ad una serie di servizi, tra cui ristoranti, bar, palestre, piscine, ecc. Tali requisiti sono alternativamente aver effettuato la prima dose di vaccino, aver effettuato un tampone negativo nelle 48 ore precedenti oppure essere guariti nei sei mesi precedenti dal Sars-Cov-2.


5) Con successivo decreto legge n. 127/2021 l’obbligo di greenpass è stato esteso a tutto il mondo del lavoro, chi non si vaccina o chi non accetta di farsi un tampone a sua totale cura e spese ogni 48 ore subisce il divieto di lavorare e dunque perde, come già accaduto ai sanitari, la fonte del proprio sostentamento.


6) Con decreto legge n. 172/2021 tutto il personale scolastico, il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, la polizia locale sono stati oggetto del stesso ricatto: chi non si vaccina perde la retribuzione fino al 15 giugno 2022, non potendo più sostentarsi a meno di non avere risparmi sufficienti. Con il medesimo provvedimento l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari è stato esteso parimenti al 15 giugno 2022 ed è stata altresì esclusa la possibilità di adibire il non vaccinato a mansioni diverse e ciò sia per i sanitari che per tutti gli altri soggetti obbligati. Insomma per l’esecutivo chi non cede può morire.


7) In una recente conferenza stampa Mario Draghi ha affermato testualmente che chi non si vaccina muore, ed effettivamente grazie ai suoi provvedimenti si può oggi capire che ciò che ha detto è assolutamente vero. La sola cosa che Draghi ha omesso di dire è quale sarà la causa di morte per chi non si vaccina, non ha infatti detto che i cosiddetti “novax”, in realtà, moriranno di fame a causa dei suoi illegittimi decreti.


8) Con decreto legge n. 221/2021 del 24 dicembre, fino al 31 marzo 2022 data coincidente con l’ulteriore proroga dello stato di emergenza, il Governo, sempre con il fine di usare metodi di coercizione verso chi non vuole vaccinarsi, ha esteso l’obbligo vaccinale tra l’altro nei trasporti pubblici, per consumare al chiuso in bar e ristoranti, a chi frequenta palestre, piscine, sport di squadra anche all’aperto, musei, centri culturali sociali e ricreativi.


9) L’ultimo provvedimento in ordine cronologico con cui il Governo ha inteso restringere forzosamente l’area dei contrari a questi trattamenti sanitari è il decreto n. 1 del 7 gennaio 2022. Posto che i precedenti ricatti non erano stati sufficienti si è ancora alzata l’asticella vietando il lavoro senza avere effettuato il vaccino o essere guariti dal covid a tutti coloro che hanno più di cinquant’anni fino al 15 giugno 2022 e imponendo l’uso del tampone ogni 48 ore sostanzialmente per qualsiasi attività sociale. Obbligo di tampone da cui i vaccinati sono invece esclusi ancora una volta a riprova di come detto strumento sia una misura prettamente ricattatoria, diretta a spingere al vaccino, e non una scelta diretta alla tutela della salute pubblica. Se fosse la salute l’obiettivo l’obbligo di tampone sarebbe stato imposto anche ai vaccinati, che come evidenziato dai dati possono contagiarsi e contagiare allo stesso modo dei non vaccinati. Ma ovviamente l’obiettivo era solo il ricatto.


10) Siamo dunque davanti ad un esempio addirittura scolastico di violenza privata posto in essere dal Governo. Vale la pena osservare che una simile azione discriminatoria, in radicale contrasto anche con l’art. 3 Cost., non si vedeva in Italia dai tempi delle tragicamente note “leggi razziali”. La Repubblica ex art. 3 Cost. avrebbe in realtà il dovere opposto di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando l’uguaglianza tra i cittadini, impediscono sia il pieno sviluppo della persona umana che l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Oggi il governo ha scientemente deciso di escludere una fetta importante della popolazione dalla società.


11) Tale ricatto non trova alcuna legittimazione neppure nell’art. 32 Cost., norma che consente l’imposizione di trattamenti sanitari con legge, ma mai di trattamenti che siano lesivi del “rispetto della persona umana”. Vietare ad un cittadino di lavorare, così impedendogli di sopravvivere, è certamente contrario al rispetto della persona umana.


In sostanza un ordinamento, al netto di quanto si dirà infra, potrebbe anche introdurre in linea teorica un obbligo vaccinale generalizzato secondo gli stringenti limiti costituzionali e potrebbe prevedere sanzioni per chi si rifiutasse di adempiere. Tali sanzioni potrebbero riguardare la sfera amministrativa (una multa ad esempio) o essere elevate a violazioni di rango penale. Ma un ordinamento invece non può legiferare attraverso l’arma del ricatto od imporre sanzioni che di per sé ledano la dignità umana come il divieto di lavorare. La stessa sanzione penale, anche qualora comportasse il carcere, risulterebbe più umana del divieto di lavorare in sé laddove si consideri che in carcere è garantito al detenuto vitto e alloggio.


Il divieto al lavoro, incidendo invece sulla stessa possibilità di sopravvivere di un individuo, equivale nei fatti ad una sorta di pena di morte indiretta, o si cede al ricatto o non si può sopravvivere. Tale tecnica legislativa è radicalmente illegittima anche rispetto all’art. 27 Cost. che pur, fermo il divieto della pena di morte (anche indiretta ovviamente!), rammenta che in ogni caso le pene non possano consistere in trattamenti contrari al senso di umanità. La commissione del delitto di cui all’art. 610 c.p. da parte di Mario Draghi e dei suoi Ministri è quindi manifesta ed indiscutibile.


12) Peraltro, come detto, l’obbligo vaccinale stesso in questo caso non ha alcuna legittimità visto che gli stringenti limiti per introdurlo non sono stati rispettati. Occorre infatti sottolineare come la Corte Costituzionale abbia più volte specificato cosa significhi tale precetto statuendo come la salute del singolo non possa mai essere subordinata a quella collettiva e dunque “che la previsione che esso (il trattamento medico imposto) non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze che, PER LA LORO TEMPORANEITÀ e scarsa entità, appaiono normali di ogni intervento sanitario e, pertanto, tollerabili” (cfr Corte Cost. 5/2018 e 258/1994). Temporanea dunque è solo quella reazione avversa che si conclude con la guarigione. Nel caso di specie manca poi la stessa utilità della vaccinazione del singolo per la tutela degli altri, data la totale inefficacia dei vaccini nel contenere i contagi, circostanza che non può essere in alcun modo contestata a meno che di non avere completamente perso la lucidità in forza della propaganda televisiva che per mesi ci ha parlato falsamente dell’asserita immunizzazione dei vaccinati.


13) Non vi è inoltre dubbio alcuno che i vaccini anti Covid, ammesso e non concesso che così possano qualificarsi dal punto di vista tecnico-scientifico, diretti a proteggere dall’infezione in esame, risultino essere trattamenti ultra sperimentali (anche questo può essere negato solo da chi è plagiato dalla propaganda), poiché sottoposti ad autorizzazione condizionata e conseguente monitoraggio addizionale post commercializzazione in virtù dell’emergenza, i cui effetti nocivi sia a breve che a lungo termine sono ancora in fase di valutazione fatto di cui il Governo è perfettamente consapevole come prova la ben nota introduzione del cd. scudo penale in materia di vaccinazione anti Covid.


14) Purtroppo nonostante la valutazione sia appunto in corso, molti degli effetti nocivi a breve termine sono già emersi in questi primi mesi di sperimentazione. Il rapporto numero nove di farmacovigilanza dell’AIFA (https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1315190/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID-19_9.pdf) chiarisce infatti che al 26 settembre 2021 si contavano già 608 morti post vaccino (cfr. pag. 13 del rapporto) di cui il 3,7% su 435 valutati correlabili all’assunzione del farmaco stesso per un totale inaccettabile di 16 morti. Per un 30,6% (133 casi) la correlazione resta indeterminabile ma non esclusa dalla scienza e per un 6,2% inclassificabile per mancanza di elementi sufficienti. In definitiva quindi solo il 59,5 % delle morti avvenute post vaccino non pare correlabile. Per non parlare delle reazioni avverse che secondo la farmacovigilanza (pag. 11) sono oltre 101.000 di cui 14,4% gravi con tasso di eventi gravi avversi di 17 ogni 100.000 somministrazioni. Il tutto con buona pace della normale tollerabilità delle conseguenze. Si ricorda che la vigilanza è purtroppo passiva e che dunque per definizione non ogni reazione avversa viene segnalata, anzi è plausibile che questi dati raffigurino solo la punta dell’iceberg.


15) I bugiardini dei singoli vaccini vengono così tristemente aggiornati dalle autorità preposte mano a mano che gli effetti avversi emergono, ad esempio la miocardite e la pericardite, che insorgono quantomeno in un caso ogni diecimila inoculazioni, erano effetti avversi ignoti in principio, ma poi riconosciuti ufficialmente solo a luglio 2021.


16) Si sottolinea altresì che il Governo ha agito anche in totale spregio delle stesse normative Europee. Il regolamento UE 953/2021, direttamente applicabile nel nostro ordinamento, così come rettificato nella prima erronea traduzione il 5 luglio 2021, al considerando n. 36 recita testualmente: “E’ necessario evitare ogni discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate (…) o hanno scelto di non essere vaccinate”. L’ultima inciso, oggetto di rettifica, non compariva nella traduzione italiana del testo del regolamento ma compariva, fin dal principio, nel testo originale in lingua inglese: “or chose not to be vaccinated”;


17) Per mero tuziorismo difensivo si sottolinea come l’art. 17 del regolamento 953/2021 reciti: “Il presente regolamento entra in vigore dal giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (n.d.s. 15.06.2021). Esso si applica dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022”.Ed ancora a chiusura: “Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri”. In claris non fit interpretatio.


18) Merita infine menzione lo scandalo assoluto del consenso informato. Il Governo impone un trattamento dietro ricatto, come abbiamo visto il peggiore dei ricatti, ma poi pretende che la vaccinazione sia espressamente dichiarata da ogni singolo individuo come completamente spontanea. Solo il deciso intervento della Magistratura potrebbe a questo punto interrompere la deriva autoritaria in essere.


Tutto ciò richiamato e premesso l’esponente


CHIEDE


Che i responsabili dei fatti di cui in narrativa, dunque il Presidente Mario Draghi e gli altri Ministri del Suo Governo, siano puniti per il reato di cui all’articolo 610 c.p. Indicato, eventualmente anche in forma aggravata, o per quelli meglio visti e ritenuti che si dovessero evincere dalla presente narrativa.


Si esprime la volontà di ricevere informazione circa eventuale iniziativa archiviatoria presso il domicilio eletto.


Si chiede altresì l’emissione dei provvedimenti cautelari meglio visti e ritenuti per interrompere le conseguenze del reato in corso visto che il ricatto vaccinale è in piena attuazione, le persone sono purtroppo costrette per sostentarsi a vaccinarsi contro la propria volontà.


Con la massima osservanza.


Luogo e data.


Firma


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Covid e autopsie, perché sono state vietate ad inizio pandemia? https://youtu.be/nWD43wdyAZc via @YouTube
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#Paragone Paragone - UFFICIALE : Il Nobel MONTAGNIER in piazza con noi a Milano (12.01.22)
12 gen 2022
https://www.youtube.com/watch?v=aAlGbShfu1o
Pupia News
147.000 iscritti
https://www.pupia.tv - Paragone - UFFICIALE : Il Nobel MONTAGNIER in piazza con noi a Milano (12.01.22)

Bruna Semoli
Complimenti con la sua tenacia e grande forza aver organizzato questo evento con la presenza del prof Montagnier

Mary Mannini
Felice per la presenza dello stimato prof.Montagner. Ma è indispensabile anche il supporto di magistrati praticanti, non corrotti, che aprano una breccia in questo malato sistema dittatoriale.


https://www.youtube.com/watch?v=qwY6VUaQkPU











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Gianluigi Paragone (ItalExit): "Se il Professor Barbero firma un appello contro il green pass e il giorno dopo Gramellini lo deve ...



hanno detto a PUTIN che non si possono mettere limiti alla NATO perché Rockefeller ha deciso di conquistare il mondo!


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ma, 10 anni fa lui era sconosciuto a Satana Rockefeller-Ursula altrimenti lo avrebbero curato bene e non gli sarebbe venuta la malattia autoimmune!
David Sassoli e il tumore, "dieci anni fa"


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FED IMF ECB NWO Kabobo, DEM Kabobo, Pd Kabobo, hanno tutti avuto uno sconto di pena!
si, hanno tutti avuto uno sconto di pena!
Erdogan Kabobo, Ursula Kabobo, Bin Kabobo Salman, satanisti luciferini Kabobo, Rothschild Kabobo, Rockefeller Kabobo, lgbtq Kabobo, i massoni Kabobo, UE Kabobo, jihad Kabobo, sharjah Kabobo, Spa coorporations Kabobo, CIA Kabobo, NATO Kabobo, Soros Kabobo, Di Maio Kabobo, Enrico Letta Kabobo?
hanno tutti avuto uno sconto di pena!
Kabobo, un altro sconto sulla pena
http://a.msn.com/09/it-it/AASHmd3?ocid=st
Seminò morte e terrore a Milano nel 2013 armato di piccone.


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la patina demoniaco-ebraico-massonica delle nostre Istituioni si va erodendo! "Finalmente questo b...". L'attacco choc a Sassoli dell'eurodeputato tedesco http://a.msn.com/01/it-it/AASI1cW?ocid=st


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c'é qualcuno di: come il satanista IhateNewLayout che ha venduto la sua anima a Rockefeller per da 4 soldi, 666 lgbt NWO Spa, etc.. che lui mi manipola il computer.


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Ucraina nazi SS Ghestapo (La Geheime Staatspolizei (dal tedesco: Polizia segreta dello Stato), comunemente abbreviata in Gestapo, era la polizia segreta della Germania nazista.) e i fascistazzi del reggimento operazioni speciali "Azov",
(in ucraino: Polk osoblyvogo priznacennya) conosciuto in precedenza anche come battaglione "Azov"
(in lingua ucraina: Батальйон «Азов»), è un reparto militare, e quelli fascisti: pravi sector i fascisti di Gentilonni Von Ursula , la Russia schiera gli elicotteri d'attacco al suolo, e presto arriveranno quelli da combattimento.
http://a.msn.com/09/it-it/AASETEN?ocid=st
Il vertice di Ginevra ha ribadito l'impegno di Usa e Russia a trovare una soluzione pacifica alla crisi ucraina. Ma dirigenti americani contattati dal New York Times e protetti dall'anonimato affermano che il leader del Cremlino, Vladimir Putin, ha cominciato a fare alcuni passi per trasferire elicotteri militari al confine con l'Ucraina."


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Bin ISIS Salman ] sai, io non so perché, ma io vedo che le colleghe giovani e le giovani alunne?
a volte si innamorano di me!


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Putin schiera gli elicotteri d'attacco al suolo, e presto arriveranno anche quelli da combattimento.
la Russia non può fidarsi delle promesse della NATO CIA UK che hanno dimostrato di non meritare nessuna fiducia
è
Proprio la NATO, che si deve arretrare da tutti i confini Russi.
oppure dobbiamo portare i missili nucleari in Messico?


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alla NATO CIA UK USA .. loro hanno ordinato a Putin di uscire subito dal Kazakistan, perché i jihadisti mandati da Erdogan e Bin Salman?
loro sono ancora operativi, per ottenere un nuovo GOLPE costituzionale anale come a Kiev!!


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my holy JHWH ] [ eppure, sarebbe sufficiente che qualcuno, inquesto pianeta, si appellasse a lorenzoJHWH Unius REI, il Regno di Israele, per impedire la guerra mondiale, e per far cadere il sistema del genocidio sharia LEGA ARABA e il suo demoniaco NWO Spa FED IMF ECB BM.




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se avessero dato: antivirali, eparina anti-infiammatori, antibiotici, cortisone? di Covid19 non sarebbe morto nessuno.
ma, Rockefeller Spa FED IMF NWO ha chiesto alla OMS e a Big 666 pharma i suoi cadaveri!


è dall'inizio di questa psico pandemia che stanno facendo del terrorismo psicologico, utilizzando statistiche false!
"Analfabeti di epidemiologia": Crisanti contro Bassetti
http://a.msn.com/01/it-it/AASIcCH?ocid=st
"Nei nostri reparti siamo ben oltre il 35% di ricoverati che con il Covid-19 non c’entrano nulla. Non hanno della malattia nessun sintomo, ma solo la positività al tampone per l’ingresso in ospedale. Anzi, dirò di più, questo avviene anche nella registrazione dei decessi: se il paziente entra in ospedale per tutt’altro, ma è positivo e muore, viene automaticamente registrato sul modulo come decesso Covid. Sono numeri assolutamente falsati", ha dichiarato poche ore fa Matteo Bassetti, per dare ulteriore valore alla sua proposta di rivedere il report dei contagi.


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Il vaccino messo a punto da AstraZeneca (messo in commercio da Big 666 Pharma si è dimostrato il più letale) è un vaccino a vettore virale ed è stato realizzato utilizzando l’adenovirus degli scimpanzè (ChAdOx1 – Chimpanzee Adenovirus Oxford 1), un virus responsabile del raffreddore comune in questi animali.
Allora, la soluzione è produrre vaccini nazionali, che la massoneria internazionale ha impedito a Italia e Israele di poter produrre!


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questa brutta storia di maggiorascato medioevale di impedire il matrimonio ai Preti? è un delitto contro la legge naturale e universale, è un atto di satanismo-Vaticano! Vaticano, sempre più vescovi e cardinali trascinati in tribunale a rispondere dei preti pedofili
© Ansa
Città del Vaticano – Sono sempre di più i cardinali, i vescovi e gli arcivescovi chiamati dai tribunali civili in vari paesi a rispondere dei comportamenti dei propri parroci, nelle rispettive diocesi di competenza. Tra pochi giorni in Germania sarà l'arcivescovo Stefan Hesse, titolare della diocesi di Amburgo, a dover comparire davanti al tribunale di Colonia per un caso di abusi sessuali su minori da parte di un parroco. Dovrà deporre in qualità di testimone tuttavia ancora una volta c'è il sospetto che abbia vigilato poco sull'accusato. Il nodo giuridico da sciogliere resta sempre lo stesso, se la responsabilità relativa agli atti criminali di un prete - parte integrante di una organizzazione - possano ricadere in qualche misura anche sulla Chiesa locale o sulla Santa Sede per eventuali insabbiamenti o coperture.


L'indagine diocesana sugli abusi a Colonia coinvolge il vescovo per un caso relativo agli anni 2010 e 2011. Visto che si presume che sia venuto meno ai suoi doveri non è l'unico alto funzionario diocesano ad essere convocato come testimone. Sarà ascoltato anche l'ex funzionario Günter Assenmacher. E' la prima volta in Germania che due alti funzionari della Chiesa sono stati ascoltati come testimoni in un procedimento per abusi.


Il caso dibattuto è piuttosto scabroso. Un prete avrebbe abusato delle tre nipoti minorenni ripetutamente in un arco temporale piuttosto lungo, dal 1993 al 1999. Solo nel 2010 il prete è stato denunciato da una nipote anche se poi avendo ritirato la denuncia la causa civile si è fermata. Il caso è rimasto in silenzio per alcuni anni e solo nel corso di una successiva indagine è rispuntato. Due anni fa il pubblico ministero ha presentato una altra denuncia contro il sacerdote anche perché nel frattempo le vittime erano aumentate. Oltre alle tre nipoti adesso vi sarebbe una altra presunta vittima, molestata nel 2011.


Nel 2010, quando il caso fu archiviato una prima volta perchè la nipote ritirò la denuncia, la diocesi di Colonia autorizzò il sacerdote a lavorare di nuovo come cappellano in un ospedale. Evidentemente il vescovo ritenne di non dover prendere ulteriori provvedimenti. Adesso il vescovo e i funzionari sono chiamati in causa per negligenza, anche se tutto è da valutare in base alle testimonianze. I giornali tedeschi hanno sottolineato che contrariamente ai suoi doveri di capo del personale, l'arcivescovo Hesse non avrebbe comunicato a Roma il caso. Solo recentemente il funzionario è stato allontanato e l'arcivescovo ha presentato le proprie dimissioni anche se il Papa non le ha ancora accettate. Evidentemente in Vaticano si attende l'esito del processo civile. Un po' come è accaduto con il caso di Lione del cardinale Barbarin, chiamato in causa da un tribunale per la gestione di un prete pedofilo. Il tribunale civile di Lione ha assolto in appello il cardinale dalla condanna di primo grado per «non aver denunciato» padre Bernard Preynat della sua diocesi.


Negli Stati Uniti, invece, tra qualche settimana (3 marzo 2022) verrà giudicato l'ex cardinale Theodore McCarrick, dovrà rispondere di tre capi di imputazione per avere aggredito sessualmente un minore. Il Papa lo ha cacciato dal collegio cardinalizio e lo ha dimesso dallo stato clericale solo tre anni fa, dopo una enorme pressione della opinione pubblica americana e solo dopo aver preso visione delle accuse relative ai minori anche se sul suo conto - già dai tempi di Papa Ratzinger - circolavano voci moralmente imbarazzanti sulla sua omosessualità, visto che si portava a letto giovani seminaristi ed era notorio che da loro si faceva chiamare “Zio Ted”.
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I numeri choc che mostrano "l'invasione" dei migranti


Sono in aumento gli arrivi irregolari di migranti. A certificarlo non è soltanto il Viminale, bensì anche Frontex, ossia l'agenzia europea preposta al controllo delle frontiere del territorio comunitario. I dati del 2021 non lasciano spazio a dubbi: in Europa sono arrivati nell'anno appena trascorso 196.034 migranti, un aumento del 57% rispetto al 2020.


© Fornito da Il Giornale
Lo spettro del 2017
Quando si parla di immigrazione, c'è una data che funge da vero e proprio spartiacque. Si tratta del 2017, anno in cui viene ritenuta conclusa la fase emergenziale cominciata dopo l'avvento delle primavere arabe. Dal 2011 in poi, da quando cioè nell'altra parte del Mediterraneo sono esplose le rivolte popolari che in alcuni casi hanno portato a ulteriore instabilità, si è assistito a un progressivo aumento di ingressi irregolari di migranti.


L'apice si è avuto tra il 2015 e il 2017. Duplice il motivo. In Italia il ritmo di sbarchi in quel periodo ha raggiunto picchi molto elevati, in estate in un solo mese potevano arrivare in quegli anni anche quasi 30.000 migranti. Dall'altro lato del Vecchio Continente, a fare paura è stata la cosiddetta rotta balcanica.


L'avvento dell'Isis tra Siria e Iraq ha spinto migliaia di persone verso la Turchia e da qui poi intere carovane hanno attraversato i Balcani per giungere in Germania e nel nord Europa. Poi su spinta tedesca l'Ue ha pagato ad Erdogan almeno tre miliardi di Euro, mentre dal canto suo l'Italia ha pagato i libici per trattenere quanti più barconi possibili e, da allora, l'emergenza ha iniziato ad attenuarsi.


Per questo nel presentare gli ultimi dati Frontex ha usato il 2017 come metro di paragone. Il numero di arrivi nel 2021 è stato il più alto dal 2017 in poi. È ben lontano dalle cifre record di quel periodo ma, allo stesso tempo, il trend degli ultimi 12 mesi non fa certamente ben sperare. E, soprattutto, fa temere ulteriori ondate di arrivi nell'anno appena iniziato.


Se l'aumento del 57% rispetto al 2020 può dire relativamente poco, visto che il paragone è con un'annata contraddistinta dalla pandemia e dalle misure che hanno limitato la mobilità a livello globale, è significativo l'aumento rispetto all'era pre Covid. Nel 2021 la cifra di 196.034 persone arrivate illegalmente è più alta del 36% rispetto al 2019.


Boom di sbarchi nel Mediterraneo Centrale
Nel valutare l'andamento migratorio, Frontex studia da vicino la situazione nelle diverse rotte che coinvolgono l'Europa. Il Mediterraneo è il fronte che preoccupa maggiormente. Soprattutto perché la rotta riguardante l'Italia, ossia quella del Mediterraneo centrale, è quella che ha fatto registrare il maggior incremento.


In particolare, la tratta usata dai trafficanti libici e tunisini ha subito un incremento dell'83% rispetto al 2021. In totale, questa rotta è stata percorsa da 65.362 migranti. Vuol dire dunque che è stata l'Italia a subire il principale incremento dei flussi. Un dato che conferma del resto quanto già visto a livello interno a dicembre, dove era apparso chiaro dai dati del ministero dell'Interno l'importante aumento del numero degli sbarchi.


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Silvana De Mari, che li curava, lo ha dimostrato, quelli che vanno contro natura non hanno una vita felice!
Natasha Simonini è morta a quasi 35 anni http://a.msn.com/07/it-it/AASHygT?ocid=st
Non sono al momento state rese note le cause del decesso. Natasha era un’icona del mondo LGBT+ ed era diventata celebre per la sua presenza ai compleanni di Bambola Star. Tra poco avrebbe spento 35 candeline.


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la CIA non sbaglia mai un bombardamento contro di loro! Video: Medici senza Frontiere, 50 anni di una speranza (Rai News)


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L'Ue mette in guardia dal vaccinarsi ogni quattro mesi. SI, ma se non sono lgbtq? poi, consiglia soltanto! Le autorità di regolamentazione dell'Unione europea hanno avvertito che frequenti richiami del vaccino potrebbero influire negativamente sul sistema immunitario e una ripetizione ogni quattro mesi potrebbe non essere immaginabile. Booster tre volte l'anno rischiano di indebolire il sistema immunitario e stancare molto le persone, secondo l'Agenzia europea del farmaco (Ema).


Lo scrive l'agenzia americana Bloomberg citando le parole di Marco Cavaleri, responsabile dell'Ema. Secondo l'istituto europeo, i Paesi dovrebbero lasciare di più tempo tra i programmi di richiamo e legarli all'inizio della stagione fredda in ogni emisfero, seguendo il progetto stabilito dalle strategie di vaccinazione antinfluenzale. Anche per l'Oms entro due mesi il 50% degli europei sarà contagiato con la popolazione che si avvicinerà quindi allo scenario endemico.


Il consiglio arriva quando alcuni Paesi, come la Spagna, considerano la possibilità di trattare il Covid come un'endemia, al pari dell'influenza. Il premier spagnolo Pedro Sànchez sta infatti preparando i cittadini alle novità che vivranno nel 2022: "Dobbiamo valutare l'evoluzione del Covid dalla situazione di pandemia vissuta finora verso quella di una malattia endemica", ha spiegato il politico.


All'inizio di gennaio, Israele è diventata la prima nazione ad iniziare ad amministrare un secondo rinforzo, ovvero la quarta iniezione, per gli over 60. Il Regno Unito ha ha detto che i booster stanno fornendo buoni livelli di protezione e non c'è bisogno di un secondo richiamo al momento, ma esaminerà i dati man mano che si evolvono.


I richiami "possono essere fatti una, o forse due volte, ma non lo è qualcosa che possiamo pensare che dovrebbe essere ripetuto costantemente", ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile dell'Ema per le minacce alla salute biologica e la strategia per i vaccini. "Abbiamo bisogno di pensare a come possiamo passare dall'attuale pandemia in un ambiente più endemico", ha aggiunto l'esperto.


Cavaleri ha aggiunto durante il briefing che gli antivirali orali e per via endovenosa, come Paxlovid e Remdesivir, mantengono la loro efficacia contro la variante Omicron. L'Agenzia ha anticipato che aprile potrebbe essere il primo primo mese in cui l'Ema potrebbe approvare un nuovo vaccino mirato a variante specifica, dal momento che il processo richiede da tre a quattro mesi. Alcuni dei più grandi produttori di vaccini al mondo hanno detto stanno cercando di produrre vaccini che potrebbero mirare a nuovi varianti. (riproduzione riservata)
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le richieste della Russia sono legittime e devono essere soddisfatte!
Russia, no a ultimatum ma risposte concrete su sicurezza - Cremlino
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questo è il mio partito politico VOX Italia di Paragone. http://www.studiolegalemarcomori.it/ricatto-vaccinale-un-atto-criminale-denunciamo-governo-draghi/
Il ricatto vaccinale è un atto criminale: denunciamo il Governo Draghi.
Il ricatto vaccinale imposto dal Governo non solo è illegittimo, ma a nostro avviso, è indiscutibile che costituisca reato. La sanzione del divieto di lavorare nei confronti di chi non vuole vaccinarsi equivale ad impedire alle persone di potersi sostentare, è minacciata la loro sopravvivenza. Si tratta di una pena totalmente contraria al rispetto della persona e della dignità umana, qualcosa di mai visto in uno stato di diritto.


Ecco la denuncia da me predisposta assieme al partito Italexit di cui faccio parte, che potrete scaricare e consegnare, dopo averla firmata ed inserito i vostri dati, presso le Forze dell’Ordine o le Procure della Repubblica.


Il deposito delle denunce dovrà essere fatto da Voi personalmente e non dovete inviare comunicazioni al mio studio.


L’elezione del domicilio nel mio studio in atti è invece legata semplicemente al fatto che possa tenere direttamente monitorate le eventuali richieste di archiviazione o gli sviluppi favorevoli che dovessero auspicabilmente arrivare. L’azione non comporta costi e rischi, i fatti narrati sono reali ed è impensabile che possano essere valutati come calunniosi. Non è un esposto ma una denuncia perché non è nostra abitudine nasconderci dietro un dito. Noi non esponiamo alcunché, noi denunciamo senza remore quanto fatto dal Governo perché è davvero qualcosa di mai visto nella storia Repubblicana.


Vi prego ancora di non intasare il telefono, la mail e la pec dell’ufficio, stanno già arrivando! Non mandatemi nulla.


Vi ringrazio della Vostra passione in difesa della Patria ma siete decine di migliaia e non è pensabile colloquiare direttamente con ciascuno di Voi.


Qui il file da scaricare per il deposito – Denuncia contro obbligo vaccinale PDF –





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Ecco in ogni caso il testo dell’atto


PROCURA DELLA REPUBBLICA


ATTO DI DENUNCIA – QUERELA


Promosso da


nata/o a il


e residente in


ed ai fini del presente atto elettivamente domiciliata/o presso lo studio e la persona dell’Avv. Marco Mori del foro di Genova (C.F.: MRO MRC 78P29 H183L – Tel e Fax: 0185.23122 – Pec: studiolegalemarcomori@pec.it), sito in Rapallo (GE), C.so Mameli 98/4.


* * *


-L’art. 610 c.p. punisce: “chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni”.


* * *


PREMESSO IN FATTO ED IN DIRITTO CHE


1) Con decreto legge n. 44 del 1 aprile 2021 il Governo, con a capo Mario Draghi, stabiliva, in forza dell’emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2, che tutti gli operatori del comparto sanitario che svolgevano la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali fossero tenuti a sottoporsi alla vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da Sars-Cov-2.


2) Tale imposizione aveva durata fissata fino al 31.12.2021 ed in caso di rifiuto il sanitario veniva assoggettato ad aberranti “sanzioni”. Ad esso infatti seguiva il demansionamento ad incarichi che non comportassero contatti interpersonali, con conseguente applicazione del diverso trattamento retributivo corrispondente, oppure, qualora il predetto demansionamento non risultasse possibile, come avvenuto nella stragrande maggioranza dei casi, la sospensione dal lavoro con perdita integrale dello stipendio.


3) La norma pertanto introduceva per la prima volta nel nostro ordinamento non già una normale sanzione ma un vero e proprio ricatto dietro precisa minaccia. O i sanitari accettavano di vaccinarsi o avrebbero perso il diritto al lavoro e alla retribuzione e dunque il loro sostentamento veniva direttamente minacciato. Anzi lo scopo della norma era proprio imporre la vaccinazione a chi non voleva effettuarla attraverso il ricatto alimentare. Tutto ciò era solo l’antipasto a quanto sarebbe accaduto successivamente.


4) Con similare provvedimento attuato con decreto legge n. 175 del 23 luglio 2021 la tecnica di spingere alla vaccinazione dietro minaccia è stata utilizzata anche in riferimento al cd. “green pass”. Dal 6 agosto è stato vietato a chi non è in possesso dei requisiti previsti dalla norma di accedere ad una serie di servizi, tra cui ristoranti, bar, palestre, piscine, ecc. Tali requisiti sono alternativamente aver effettuato la prima dose di vaccino, aver effettuato un tampone negativo nelle 48 ore precedenti oppure essere guariti nei sei mesi precedenti dal Sars-Cov-2.


5) Con successivo decreto legge n. 127/2021 l’obbligo di greenpass è stato esteso a tutto il mondo del lavoro, chi non si vaccina o chi non accetta di farsi un tampone a sua totale cura e spese ogni 48 ore subisce il divieto di lavorare e dunque perde, come già accaduto ai sanitari, la fonte del proprio sostentamento.


6) Con decreto legge n. 172/2021 tutto il personale scolastico, il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, la polizia locale sono stati oggetto del stesso ricatto: chi non si vaccina perde la retribuzione fino al 15 giugno 2022, non potendo più sostentarsi a meno di non avere risparmi sufficienti. Con il medesimo provvedimento l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari è stato esteso parimenti al 15 giugno 2022 ed è stata altresì esclusa la possibilità di adibire il non vaccinato a mansioni diverse e ciò sia per i sanitari che per tutti gli altri soggetti obbligati. Insomma per l’esecutivo chi non cede può morire.


7) In una recente conferenza stampa Mario Draghi ha affermato testualmente che chi non si vaccina muore, ed effettivamente grazie ai suoi provvedimenti si può oggi capire che ciò che ha detto è assolutamente vero. La sola cosa che Draghi ha omesso di dire è quale sarà la causa di morte per chi non si vaccina, non ha infatti detto che i cosiddetti “novax”, in realtà, moriranno di fame a causa dei suoi illegittimi decreti.


8) Con decreto legge n. 221/2021 del 24 dicembre, fino al 31 marzo 2022 data coincidente con l’ulteriore proroga dello stato di emergenza, il Governo, sempre con il fine di usare metodi di coercizione verso chi non vuole vaccinarsi, ha esteso l’obbligo vaccinale tra l’altro nei trasporti pubblici, per consumare al chiuso in bar e ristoranti, a chi frequenta palestre, piscine, sport di squadra anche all’aperto, musei, centri culturali sociali e ricreativi.


9) L’ultimo provvedimento in ordine cronologico con cui il Governo ha inteso restringere forzosamente l’area dei contrari a questi trattamenti sanitari è il decreto n. 1 del 7 gennaio 2022. Posto che i precedenti ricatti non erano stati sufficienti si è ancora alzata l’asticella vietando il lavoro senza avere effettuato il vaccino o essere guariti dal covid a tutti coloro che hanno più di cinquant’anni fino al 15 giugno 2022 e imponendo l’uso del tampone ogni 48 ore sostanzialmente per qualsiasi attività sociale. Obbligo di tampone da cui i vaccinati sono invece esclusi ancora una volta a riprova di come detto strumento sia una misura prettamente ricattatoria, diretta a spingere al vaccino, e non una scelta diretta alla tutela della salute pubblica. Se fosse la salute l’obiettivo l’obbligo di tampone sarebbe stato imposto anche ai vaccinati, che come evidenziato dai dati possono contagiarsi e contagiare allo stesso modo dei non vaccinati. Ma ovviamente l’obiettivo era solo il ricatto.


10) Siamo dunque davanti ad un esempio addirittura scolastico di violenza privata posto in essere dal Governo. Vale la pena osservare che una simile azione discriminatoria, in radicale contrasto anche con l’art. 3 Cost., non si vedeva in Italia dai tempi delle tragicamente note “leggi razziali”. La Repubblica ex art. 3 Cost. avrebbe in realtà il dovere opposto di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando l’uguaglianza tra i cittadini, impediscono sia il pieno sviluppo della persona umana che l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Oggi il governo ha scientemente deciso di escludere una fetta importante della popolazione dalla società.


11) Tale ricatto non trova alcuna legittimazione neppure nell’art. 32 Cost., norma che consente l’imposizione di trattamenti sanitari con legge, ma mai di trattamenti che siano lesivi del “rispetto della persona umana”. Vietare ad un cittadino di lavorare, così impedendogli di sopravvivere, è certamente contrario al rispetto della persona umana.


In sostanza un ordinamento, al netto di quanto si dirà infra, potrebbe anche introdurre in linea teorica un obbligo vaccinale generalizzato secondo gli stringenti limiti costituzionali e potrebbe prevedere sanzioni per chi si rifiutasse di adempiere. Tali sanzioni potrebbero riguardare la sfera amministrativa (una multa ad esempio) o essere elevate a violazioni di rango penale. Ma un ordinamento invece non può legiferare attraverso l’arma del ricatto od imporre sanzioni che di per sé ledano la dignità umana come il divieto di lavorare. La stessa sanzione penale, anche qualora comportasse il carcere, risulterebbe più umana del divieto di lavorare in sé laddove si consideri che in carcere è garantito al detenuto vitto e alloggio.


Il divieto al lavoro, incidendo invece sulla stessa possibilità di sopravvivere di un individuo, equivale nei fatti ad una sorta di pena di morte indiretta, o si cede al ricatto o non si può sopravvivere. Tale tecnica legislativa è radicalmente illegittima anche rispetto all’art. 27 Cost. che pur, fermo il divieto della pena di morte (anche indiretta ovviamente!), rammenta che in ogni caso le pene non possano consistere in trattamenti contrari al senso di umanità. La commissione del delitto di cui all’art. 610 c.p. da parte di Mario Draghi e dei suoi Ministri è quindi manifesta ed indiscutibile.


12) Peraltro, come detto, l’obbligo vaccinale stesso in questo caso non ha alcuna legittimità visto che gli stringenti limiti per introdurlo non sono stati rispettati. Occorre infatti sottolineare come la Corte Costituzionale abbia più volte specificato cosa significhi tale precetto statuendo come la salute del singolo non possa mai essere subordinata a quella collettiva e dunque “che la previsione che esso (il trattamento medico imposto) non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze che, PER LA LORO TEMPORANEITÀ e scarsa entità, appaiono normali di ogni intervento sanitario e, pertanto, tollerabili” (cfr Corte Cost. 5/2018 e 258/1994). Temporanea dunque è solo quella reazione avversa che si conclude con la guarigione. Nel caso di specie manca poi la stessa utilità della vaccinazione del singolo per la tutela degli altri, data la totale inefficacia dei vaccini nel contenere i contagi, circostanza che non può essere in alcun modo contestata a meno che di non avere completamente perso la lucidità in forza della propaganda televisiva che per mesi ci ha parlato falsamente dell’asserita immunizzazione dei vaccinati.


13) Non vi è inoltre dubbio alcuno che i vaccini anti Covid, ammesso e non concesso che così possano qualificarsi dal punto di vista tecnico-scientifico, diretti a proteggere dall’infezione in esame, risultino essere trattamenti ultra sperimentali (anche questo può essere negato solo da chi è plagiato dalla propaganda), poiché sottoposti ad autorizzazione condizionata e conseguente monitoraggio addizionale post commercializzazione in virtù dell’emergenza, i cui effetti nocivi sia a breve che a lungo termine sono ancora in fase di valutazione fatto di cui il Governo è perfettamente consapevole come prova la ben nota introduzione del cd. scudo penale in materia di vaccinazione anti Covid.


14) Purtroppo nonostante la valutazione sia appunto in corso, molti degli effetti nocivi a breve termine sono già emersi in questi primi mesi di sperimentazione. Il rapporto numero nove di farmacovigilanza dell’AIFA (https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1315190/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID-19_9.pdf) chiarisce infatti che al 26 settembre 2021 si contavano già 608 morti post vaccino (cfr. pag. 13 del rapporto) di cui il 3,7% su 435 valutati correlabili all’assunzione del farmaco stesso per un totale inaccettabile di 16 morti. Per un 30,6% (133 casi) la correlazione resta indeterminabile ma non esclusa dalla scienza e per un 6,2% inclassificabile per mancanza di elementi sufficienti. In definitiva quindi solo il 59,5 % delle morti avvenute post vaccino non pare correlabile. Per non parlare delle reazioni avverse che secondo la farmacovigilanza (pag. 11) sono oltre 101.000 di cui 14,4% gravi con tasso di eventi gravi avversi di 17 ogni 100.000 somministrazioni. Il tutto con buona pace della normale tollerabilità delle conseguenze. Si ricorda che la vigilanza è purtroppo passiva e che dunque per definizione non ogni reazione avversa viene segnalata, anzi è plausibile che questi dati raffigurino solo la punta dell’iceberg.


15) I bugiardini dei singoli vaccini vengono così tristemente aggiornati dalle autorità preposte mano a mano che gli effetti avversi emergono, ad esempio la miocardite e la pericardite, che insorgono quantomeno in un caso ogni diecimila inoculazioni, erano effetti avversi ignoti in principio, ma poi riconosciuti ufficialmente solo a luglio 2021.


16) Si sottolinea altresì che il Governo ha agito anche in totale spregio delle stesse normative Europee. Il regolamento UE 953/2021, direttamente applicabile nel nostro ordinamento, così come rettificato nella prima erronea traduzione il 5 luglio 2021, al considerando n. 36 recita testualmente: “E’ necessario evitare ogni discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate (…) o hanno scelto di non essere vaccinate”. L’ultima inciso, oggetto di rettifica, non compariva nella traduzione italiana del testo del regolamento ma compariva, fin dal principio, nel testo originale in lingua inglese: “or chose not to be vaccinated”;


17) Per mero tuziorismo difensivo si sottolinea come l’art. 17 del regolamento 953/2021 reciti: “Il presente regolamento entra in vigore dal giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (n.d.s. 15.06.2021). Esso si applica dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022”.Ed ancora a chiusura: “Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri”. In claris non fit interpretatio.


18) Merita infine menzione lo scandalo assoluto del consenso informato. Il Governo impone un trattamento dietro ricatto, come abbiamo visto il peggiore dei ricatti, ma poi pretende che la vaccinazione sia espressamente dichiarata da ogni singolo individuo come completamente spontanea. Solo il deciso intervento della Magistratura potrebbe a questo punto interrompere la deriva autoritaria in essere.


Tutto ciò richiamato e premesso l’esponente


CHIEDE


Che i responsabili dei fatti di cui in narrativa, dunque il Presidente Mario Draghi e gli altri Ministri del Suo Governo, siano puniti per il reato di cui all’articolo 610 c.p. Indicato, eventualmente anche in forma aggravata, o per quelli meglio visti e ritenuti che si dovessero evincere dalla presente narrativa.


Si esprime la volontà di ricevere informazione circa eventuale iniziativa archiviatoria presso il domicilio eletto.


Si chiede altresì l’emissione dei provvedimenti cautelari meglio visti e ritenuti per interrompere le conseguenze del reato in corso visto che il ricatto vaccinale è in piena attuazione, le persone sono purtroppo costrette per sostentarsi a vaccinarsi contro la propria volontà.


Con la massima osservanza.


Luogo e data.


Firma


============================


#Paragone Paragone - UFFICIALE : Il Nobel MONTAGNIER in piazza con noi a Milano (12.01.22)
12 gen 2022
https://www.youtube.com/watch?v=aAlGbShfu1o
Pupia News
147.000 iscritti
https://www.pupia.tv - Paragone - UFFICIALE : Il Nobel MONTAGNIER in piazza con noi a Milano (12.01.22)

Bruna Semoli
Complimenti con la sua tenacia e grande forza aver organizzato questo evento con la presenza del prof Montagnier

Mary Mannini
Felice per la presenza dello stimato prof.Montagner. Ma è indispensabile anche il supporto di magistrati praticanti, non corrotti, che aprano una breccia in questo malato sistema dittatoriale.


https://www.youtube.com/watch?v=qwY6VUaQkPU





3:32ORA IN RIPRODUZIONE



Coronavirus, Mantovani: "Tesi di Montagnier? I dati dicono il contrario"




37.922 visualizzazioni1 anno fa


La7 Attualità

Alberto Mantovani (Humanitas) sulla tesi avanzata dal medico francese Luc Montagnier: "I dati delle sequenze del virus, ...

Emmerich vede un Cabalista circa nel 1200d.C

hanno detto a PUTIN che non si possono mettere limiti alla NATO perché Rockefeller ha deciso di conquistare il mondo!

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ICST-2017International Conference on the Shroud of TurinJuly 19-22, 2017, TRAC Center, Pasco, Washington, USA
Il
Mandylion
a Costantinopoli
Fonti letterarie e iconografiche
Alfonso Caccese
1
- Emanuela Marinelli
2
- Laura Provera
3
- Domenico Repice
=======
===========
===== 
anni a fa, io ho letto un articolo 
dove la Emmerich vede un Cabalista circa nel 1200d.C.
creare con la magia nera, la attuale Sindone di Torino
 mentre il 
lenzuolofunebre originale con il sudore cadaverico si troverebbe ancora custodito
 in Oriente! 
In novitate radix, in.novitate.radix@gmail.com
2
Collegamento pro Sindone, sindone@fastwebnet.it
3
Pontificia Università Antonianum, proveralaura@libero.it
2
Amici Romani della Sindone, amiciromanidellasindone@gmail.com
=======================
==============================
Il σovecento e l’iniὐio del nuovo ὅecolo hanno viὅto il fioὄiὄe di numeὄoὅi ὅtudi ineὄenti loὅviluppo dell’iconogὄafia cὄiὅtiana dei pὄimi ὅecoli e il ὅuo ὄuolo nella tὄaὅmiὅὅione della fede
1
. La
ὄiὅcopeὄta dell’icona cὄiὅtiana del pὄimo millennio, inoltὄe, coincide con il peὄiodo degli iniὐi degli
studi scientifici applicati alla Sindone, con la famosa prima fotografia del telo, scattata da SecondoPia nel Maggio del 1898
2
.
All’iniὐio del X
X secolo il professor Paul Vignon, filosofo e scienziato, mise in evidenza lostretto rapporto fra la Sindone e le raffigurazioni del Volto di Cristo dal IV secolo in poi
3
. Lo studiodei documenti scritti è prezioso. Assieme alla parte letteraria va simultaneamente considerato il
numeὄoὅo e vaὄio ὄepeὄtoὄio iconogὄafico. δ’oὅὅeὄvaὐione della ὅomiglianὐa tὄa il volto ὅindonico ela maggioὄ paὄte delle ὄaffiguὄaὐioni di ἑὄiὅto conoὅciute nell’aὄte, ὅia oὄientale che occidentale
4
,unitamente allo studio delle fonti che fanno riferimento a tali immagini, mostra una palese
dipendenὐa. δ’evidente ὅomiglianὐa non puά eὅὅeὄe attὄibuita a un puὄo caὅo, ma ὅembὄa eὅὅeὄe pὄopὄio il ὄiὅultato di una coὄὄelaὐione, mediata o immediata, di un’immagine dall’altὄa e di tutte
dauna fonte comune
5
.
Paul Vignon ὅoὅteneva che il viὅo di ἑὄiὅto, come è pὄeὅentato nell’aὄte cὄiὅtiana, venne
elaborato e modellato a partire dal volto sindonico e riteneva pure che esistesse una somiglianza trail tipo classico del volto di Cristo con la barba e la tenue immagine impressa sulla Sindone
6
.
τὅὅeὄvando il volto dell’Uomo della Sindone, infatti, è poὅὅibile individuaὄe numeὄoὅi
elementi di irregolarità che si ripetono nelle immagini dipinte di Cristo: questi non sono attribuibilisemplicemente alla fantasia degli artisti
7
. Essi inoltre permettono di ipotizzare, con un elevato gradodi certezza, che le antiche raffigurazioni del volto di Cristo dipendano dalla venerata reliquia.Analizzando le riproduzioni pittoriche, egli per primo notò ed evidenziò alcune coincidenzecon il volto sindonico, successivamente denominate
“punti di Vignon”. I
capelli sono lunghi e
1
U
SPENSKIJ
L.,
La teologia dell’icona
, Milano, 1995, pp. 329-366; M
UZJ
M.G.,
Visione e presenza
, Milano, 1995; G
RABAR
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Bisanzio
, Milano,1964; F
ALETTI
I.,
Da Bisanzio alla Santa Russia
, Roma, 2011; J
AZYKOVA
I.,
Io faccio nuova ogni cosa
, Milano, 2000; L
AZAREV
V.,
Storia della pittura bizantina
, Torino, 1967.
2
E
NRIE
G.,

La Santa Sindone rivelata dalla fotografia,
Torino, 1938
2
.
3
V
IGNON
P.,
Le Saint Suaire de Turin devant la science, l’archéologique, l’histoire, l’iconographie, la logique
, Paris, 1902.
4
M
ARINELLI

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La Sindone e l’iconografia di Cristo
, in
Shroud of Turin, the controversial intersection of faith and science
,
InternationalConference,

St. Louis (Missouri, USA), 9-12 Ottobre 2014,

http://www.sindone.info/STLOUIS1.PDF
5
P
FEIFFER
H.,
La Sindone di Torino e il Volto di Cristo
nell’arte paleocristiana, bizantina e medievale occidentale
, in
Emmaus 2
, Quaderni di StudiSindonici, Centro Romano di Sindonologia, Roma 1982, p. 13; id.,
L’immagine di Cristo nell’arte
, Roma, 1986, pp. 35-51.
6
V
IGNON
P.,
Le Linceul du Christ. Étude scientifique
, pp. 163-192; P. V
IGNON
,
Le Saint Suaire de Turin devant la Science, l’Archéologie, l’Histoire,l’Iconographie, la Logique
, op. cit., pp. 113-191.
7
Il II Concilio di Nicea specifica:
«La produzione delle immagini non è un’invenzione dei pittori,
ma legge approvata e tradizione della ChiesaCattolica»
,

cfr. D
I
D
OMENICO
P.G.

(Ed.),

Atti del Concilio Niceno Secondo Ecumenico Settimo,
Città del Vaticano 2004, p. 304.
 



2
bipartiti. Talvolta sono presenti due o tre ciocche di capelli nel mezzo della fronte e questo
paὄticolaὄe puά eὅὅeὄe un’inteὄpὄetaὐio
ne pittorica del rivolo di sangue a forma di epsilon visibile alcentro della fronte del volto sindonico. Le arcate sopracciliari sono pronunciate e in alcune di queste
ὄaffiguὄaὐioni un ὅopὄacciglio appaὄe piὶ alto dell’altὄo, come nel volto ὅindonico. Al
la radice delnaso alcuni ritratti evidenziano un segno simile a un quadrato mancante del lato superiore e sotto di
eὅὅo c’è un ὅegno a V. Il naὅo è lungo e diὄitto e gli occhi ὅono gὄandi e pὄofondi, ὅpalancati, con
iridi enormi e grandi occhiaie. Gli zigomi risultano molto pronunciati, talvolta con macchie. Inalcune immagini si evidenzia, proprio come sulla Sindone, una zona abbastanza larga, senzaimpronta, tra le gote e la chioma, cosicché le bande dei capelli appaiono fortemente distaccate dal
viὅo. Una guancia dell’Uomo della Sindone è molto gonfia, pὄobabilmente a cauὅa di un foὄte
trauma, ed è evidente
l’aὅimmetὄia del volto. σella ὐona infeὄioὄe di eὅὅo, all’alteὐὐa delle oὅὅa
mascellari, si evidenziano significative somiglianze fra il volto sindonico e le raffigurazioni di GesùCristo. I baffi, spesso spioventi, sono disposti asimmetricamente e scendono oltre le labbra da
ciaὅcun lato con un’angolatuὄa diveὄὅa. δa bocca è picc
ola e non viene nascosta dai baffi. La barba,non troppo lunga, bipartita e talora tripartita, è leggermente spostata da un lato
ν c’è una ὐona ὅenὐa
barba sotto il labbro inferiore
. δ’iὅpiὄaὐione ὅindonica è evidente, ad eὅempio, nei ὅegni eὅiὅtenti fὄa
le sopracciglia, sulla fronte e sulla guancia destra del Volto di Cristo (VIII secolo), affresco dellecatacombe di Ponziano
8
a Roma
9
.Alla luce di queste evidenti corrispondenze risulta indispensabile cercare nella storia idocumenti, gli accenni, le descrizioni di questo singolare oggetto, per comprendere in che misurapossa aver influenzato le raffigurazioni di Cristo nel corso dei secoli
10
.È noto che il Nuovo Testamento non riporta alcuna descrizione dei lineamenti fisici di Gesù.
δe pὄoibiὐioni dell’ant
ica legge (Es 20,4; Dt 5,8) probabilmente risultavano essere un ostacolo perla Chiesa nascente e un impedimento a fissare la fisionomia in ritratti pittorici o statue, benché laleggenda ne attribuisca alcune a San
δuca o a σicodemo, quindi all’epoca apoὅ
tolica
11
.Fino al IV secolo si impongono rappresentazioni simboliche
12
di Cristo (agnello, pane, pesce)
unitamente all’utiliὐὐo di ὅembianὐe deὄivate da altὄe ὄeligioniμ ἑὄiὅto ὅole, Paὅtoὄe, τὄfeo, Eὄcole,
Taumaturgo, Maestro, Filosofo. In molti casi viene utilizzata la rappresentazione del Cristo giovanee imberbe al fine di sottolineare la sua natura divina
13
.Dopo la libertà di culto concessa da Costantino al cristianesimo e sancita dal cosiddetto Edittodi Milano del 313, inizia a diffondersi una diversa immagine del volto di Gesù, caratterizzato dallabarba non troppo lu
nga, dai baffi, dall’aὅpetto alto e maeὅtoὅo, dai capelli lunghi che cadono ὅulle
spalle e talvolta mostrano una riga centrale che li divide
14
.
Una delle pὄime ὄaffiguὄaὐioni del ἑὄiὅto baὄbato la ὅi incontὄa a Roma nell’Ipogeo degli
Aureli (III secolo). Fra le opere che lo mostrano con la barba sono da ricordare alcuni sarcofagi diepoca teodosiana (IV secolo) ancora conservati, ad esempio, nei Musei Vaticani, a San Sebastiano
fuoὄi le εuὄa a Roma, a Sant’
Ambrogio a Milano e al Museo Lapidario di Arles.
8

δe catacombe di Ponὐiano ὅono un’aὄea funeὄaὄia cὄiὅtiana, ὅituata a Roma, alle pe
ndici del Monte Verde, nel moderno quartiere Gianicolense. Inpassato era conosciuto anche con il nome di catacombe di Abdon e Sennen, due persiani convertitisi al cristianesimo e per questo martirizzati.Ponziano era il proprietario del terreno che forse aveva ospitato papa Callisto I, a Trastevere, nella propria casa, durante la persecuzione diAlessandro Severo dal 222 al 235. Numerosi martiri furono sepolti in questo cimitero e alcune gallerie delle catacombe risultano ancora inesplorate.Si datano dal III al VII secolo per le testimonianze archeologiche che lo attestano. Fu scoperta nel 1618 e scavi sistematici vennero condotti nel1883. Ulteriori scavi, tra il 1917 e il 1924, portarono alla luce anche vari oratori e il cosiddetto battistero dove è coll
ocata l’immagine del ἑὄiὅto
Pantocratore. Cfr. T
ESTINI
P.,
Le catacombe e gli antichi cimiteri cristiani in Roma
, Bologna, 1966, p. 107 e p.145.
9
W
ILSON
I.,
Icone ispirate alla Sindone
, in C
OPPINI
L. - C
AVAZZUTI
F. (Edd.),
Le icone di Cristo e la Sindone
, Cinisello Balsamo (Milano) 2000, pp.72-88, a p. 78.
10
D
ROBOT
G.,
Il volto di Cristo, fedeltà a un santo modello
, in

C
OPPINI
L. - C
AVAZZUTI
F. (Edd.),
Le icone di Cristo e la Sindone
, op. cit., pp. 57-71,a p. 60.
11
M
ARINELLI
E.,
Three “Acheiropoietos”
Images in comparison with the Turin Shroud
, in
International Interdisciplinary Conference on the Acheiropoietos Images
, Toὄuń, Poland, 11–
13 Maggio 2011, pp.1-7,https://www.academia.edu/867143/Three_Acheiropoietos_images_in_comparison_with_the_Turin_Shroud

12
Per il tema del simbolo nel cristianesimo antico e medievale, cfr. B
AUDRY
G-H.,
Simboli cristiani delle origini
, Milano, 2016;
DE
C
HAMPEAUX
G.

-

S
TERCKX
S.,
I simboli del medioevo
, Milano, 1997.
13
P
FEIFFER
H.,
La Sindone di Torino e il Volto di Cristo nell’arte paleocristiana, bizantina e medievale occidentale
, op. cit., pp. 20-21; M
ATHEWS
T.,
Scontro di dei
, Milano, 2005.
14
P
FEIFFER
H.,
La
Sindone di Torino e il Volto di Cristo nell’arte paleocristiana, bizantina e medievale occidentale
, op. cit., p. 17.

 









3
Altri esempi di raffigurazioni di Cristo che mostrano una spiccata somiglianza con il voltosindonico sono: il mosaico del Cristo
nell’abὅide della ἐ
asilica di Santa Pudenziana a Roma (IVsecolo); il Cristo docente del cubicolo di Leone nelle catacombe di Commodilla a Roma (IV secolo)e il Cristo in trono tra Pietro e Paolo delle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro a Roma (IV-Vsecolo).
Anche l’antica
icona su tavola chiamata Acheropita del SS. Salvatore, venerata
nell’oὄatoὄio di San
Lorenzo in
Palatio
, chiamato
Sancta Sanctorum
, a Roma, pur nella suasemplicità stilistica,
moὅtὄa in manieὄa ὅchematica queὅta ὅomiglianὐa. δ’icona oὄiginale,
completamente deteriorata, risale al V-VI secolo. Il mosaico della cappella di San Venanzio pressoil battistero di San Giovanni in Laterano (VII secolo) mostra un busto del Cristo di tal genere. Si
tὄatta di uno dei moὅaici piὶ appὄeὐὐabili della pὄoduὐione ὄomana dell’epoca. Altὄi eὅempi ὅonoμ la
tavola del Cristo della cattedrale dei Santi Margherita e Martino a Tarquinia (Viterbo), XII secolo;la tavola del Cristo della cattedrale Santa Maria Assunta a Sutri (Viterbo), XIII secolo; il mosaicoabsidale della Basilica di San Giovanni in Laterano (XIII secolo)
15
.A partire dal VI secolo anche in Oriente si diffonde un particolare tipo di ritratto di Cristo chesembra ispirarsi alla Sindone. Si tratta del Cristo maestoso, con barba e baffi, chiamato
Pantocrator

(il ἑὄeatoὄe di tutte le coὅe, che in τccidente veὄὄà chiamato l’τnnipotente), di cui eὅiὅtono alcuni
antichi esempi nelle chiese rupestri in Cappadocia
16
. δ’iὅpiὄaὐione alla Sindone è alquanto evidenteanche nel volto di ἑὄiὅto ὅul vaὅo d’aὄgento del VI ὅ
ecolo trovato a Homs, in Siria, oggi conservatoal
Louvre
di Parigi e
in quello viὅibile ὅul ὄeliquiaὄio d’aὄgento del ηη0, pὄoveniente
da Cherson
17
,in Crimea
, che ὅi tὄova all’
Ermitage
di San Pietroburgo
18
.Il
Pantocrator

è pὄeὅente anche nell’eὄa poὅt
-bizantina ed è rimasto sostanzialmente invariatofino a oggi
19
. Queὅto modo di ὄappὄeὅentaὄe il ἑὄiὅto è diventato l’unico nel pὄimo millennio
cristiano sia in Oriente che in Occidente
20
. Anche con l’iniὐio del nuovo millennio cὄiὅtiano le coὅe
in Oriente non mutano. Nel
Pantocrator
(XIII secolo) della Basilica di Santa Sofia a Costantinopolie nel
Pantocrator
(XIV secolo) della chiesa di San Salvatore in Chora, sempre a Costantinopoli, sipossono notare le guance concave e gli zigomi sporgenti e asimmetrici.Un segno particolare e originale è il dettaglio in mezzo alla fronte. Esso è presente in modofrequente; può trattarsi di una o doppia ciocca di capelli, talvolta anche una ruga verticale. Viene
ὅempὄe dipinto al centὄo della fὄonte e ὄivela, puὄ nelle diveὄὅe inteὄpὄetaὐioni, l’oὄigine ὅindonicaμ il
caratteristico rivolo di sangue sulla fronte.La ciocca di capelli, semplice o doppia, si nota ad esempio nel mosaico della volta absidale
dell’oὄatoὄio di San δoὄenὐo in
Palatio
a Roma che raffigura il Cristo
Pantocrator
in un clipeo (IXsecolo); nel
Pantocrator
(XII secolo) della Cattedrale di Cefalù (Palermo); nel
Pantocrator
(XIIsecolo) della Cattedrale di Monreale (Palermo); nel
Pantocrator
(XII secolo) della chiesa di
Sant’Angelo in Foὄmiὅ a ἑapua (ἑaὅeὄta)ν nel
Pantocrator
(XII secolo) della chiesa del monasterodi Dafni, nei dintorni di Atene
21
.Il particolare appare, invece, come un vero e proprio rivolo di sangue sulla fronte di Cristo nelpannello della crocifissione di una delle vetrate del Portale dei Re nella cattedrale di Chartres (XIIsecolo)
22
.

δ’oὅὅeὄvaὐione del volto ὅindonico ὅembὄa aveὄe
condizionato anche la rappresentazione diCristo sulle monete bizantine a partire dal VII secolo
23
. Il primo imperatore a far raffigurare sulle
15
Z
ANINOTTO
G.,
L’Acheropita del SS. Salvatore nel Sancta Sanctorum del Laterano
, in C
OPPINI
L. - C
AVAZZUTI
F. (Edd.),
Le icone di Cristo e laSindone
, op. cit., pp. 164-180, a pp. 178-179.
16
M
ANTON
L.,
The Cappadocian frescoes in relation to the Turin Shroud
, in D
OUTREBENTE
M.-A. (Ed.),
Acheiropoietos. Non fait de main
d’homme
,
Actes du III Symposium Scientifique International du CIELT
,
Nice, 12-13 Maggio 1997
, Paris 1998, pp. 119-126.
17

ἑheὄὅon eὄa un’antica città, le cui ὄovine ὅi tὄovano nei pὄeὅὅi di Sebaὅtopoli. δa città decadde con la caduta di ἑoὅtantino
poli (1453).
18
M
ORONI
M.,

L’icona di Cristo nelle monete bizantine. Testimonian
ze numismatiche della Sindone a Edessa
, in C
OPPINI
L. - C
AVAZZUTI
F. (Edd.),
Le icone di Cristo e la Sindone
, op. cit., pp. 122-144, a p. 124.
19
G
HARIB
G.,
Icone bizantine e ritratto di Cristo
, in C
OPPINI
L. - C
AVAZZUTI
F. (Edd.),
Le icone di Cristo e la Sindone
, op. cit., pp. 35-56, a p. 35.
20
P
FEIFFER
H.,
La Sindone di Torino e il Volto di Cristo nell’arte paleocristiana, bizantina e medievale occidentale
, op. cit., p. 20.
21
G
HARIB
G.,
Le icone di Cristo, storia e culto
, Roma 1993, p. 153.
22
F
ALCINELLI
R.,
Testimonianze sindoniche a Chartres
, in B
AIMA
B
OLLONE
P.

-

LAZZERO
M.

-

M
ARINO
C
.
(Edd.),

Sindone e Scienza. Bilanci e programmi alle soglie del terzo millennio
, pp. 300-311, a p. 303 e p. 310,https://www.academia.edu/872980/Testimonianze_sindoniche_a_Chartres-Torino_1998
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 hanno detto a PUTIN che non si possono mettere limiti alla NATO perché Rockefeller ha deciso di conquistare il mondo!

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persone ancora presenti sul Golgota

La Sindone secondo Maria Valtorta 
PDF) La Sindone secondo Maria Valtorta | Ugo Bertolami - Academia.edu
Supplemento di Ugo Bertolami al libro di Vincenzo Cerri
"La S. Sindone e le intuizioni mistiche di Maria Valtorta"







https://www.academia.edu/33496049/La_Sindone_secondo_Maria_Valtorta

Don Vincenzo Cerri pubblicò in proprio, per una tiratura di poche copie, questo bel libro dedicato alla Sindone secondo la descrizione che Maria Valtorta fa della Passione di Gesù. Io potei
averne una copia grazie a Mario Cerri, nipote dell’Autore, che mi
indirizzò ad una persona la quale conservava quella copia come oggetto sacro.

Pressoché sconosciuto in Italia, il libro mi era stato segnalato da un appassionato lettore della Valtorta di lingua inglese. Per una strana sorte, infatti, qualcuno ne aveva curato la traduzione e la pubblicazione in quella lingua. Sembra che l’edizione inglese avesse
avuto anche una discreta diffusione. Qualche copia si può ancora acquistare online.

Dopo quasi quarant’anni, come un emigrato che torni in patria,
il libro ora ricompare in Italia.

Nel 1978, quando fu pubblicato, non esisteva quasi il concetto di diffusione globale che ha portato la rete di Internet, con tutti i suoi pregi e difetti. Lo testimonia la sua grafica, tutta basata su disegni in bianco e nero, che riportano a quel periodo.

Dopo averlo letto, mi sono chiesto che cosa potesse ancora dire, dopo così tanto tempo, il libro di Don Cerri. A parte il fatto di essere
forse l’unico libro che tratta l’argo
mento della Sindone sotto la specifica angolazione valtortiana, può un libro come questo reggere il passo con le innumerevoli pubblicazioni sulla Sindone che si sono succedute dagli anni settanta ad oggi e che si basano su esperimenti effettuati con i più sofisticati strumenti scientifici? La risposta è affermativa, in quanto Cerri, sacerdote cattolico, ci descrive la Sindone da credente, facendoci capire ciò che può servire alla nostra labile fede.

I limiti della sua trattazione, chiariti nella prefazione, lo hanno messo in parte a riparo da quella certa
"ansia da prestazioni scientifiche
" che ha coinvolto molti autor
i moderni, troppo indaffarati a fare controlli di laboratorio su un oggetto che, per sua natura, non ne richiederebbe in quanto opera di Dio. Sarebbe fuori luogo, dunque, non rispettare tali limiti con un supplemento che avesse lo scopo di aggiornare il testo alle nuove indagini, così piene
di "effetti speciali": sarebbe come paragonare un vecchio telefono
ad un moderno tablet.

Detto questo, però, finito di leggere il libro, sono rimasto perplesso per il fatto che non venisse fatta menzione di quella che sembra esser diventata la materia del contendere tra credenti e non credenti: trovare le prove scientifiche di come si sia formata
l'immagine sindonica.
 
La formazione valletta
'immagine sindonica

II Cerri, come detto, stranamente non ne tratta, limitandosi ad un accenno nel capitolo introduttivo (pag. 11 della presente nuova edizione). La cosa appare strana, in quanto negli scritti valtortiani se ne parla in più punti. Per esempio, non solo con la cruda e poetica
frase, tratta da "I quaderni

del 1943", che il
Cerri riporta a pag. 22:
laSindone dove il sudore della mia morte ha impresso il segno del mio dolore, sof
ferto per l'umanità
; ma anche, e più diffusamente,
nell'opera
maggiore, dove Gesù dice alla Valtorta:

«... Tu

l'hai vista la corona di lividi che stava intorno ai miei
reni. I vostri scienziati, per dare una prova alla vostra incredulità rispetto a quella prova del mio patire che è la Sindone, spiegano
come il sangue, il sudore cadaverico e l'urea di un corpo
sopraffaticato abbiano potuto, mescolandosi agli aromi, produrre quella naturale pittura del mio Corpo estinto e torturato.

Meglio sarebbe credere senza aver bisogno di tante prove per credere. Meglio sarebbe dire:
"Ciò è opera di Dio" e benedi
re Iddioche vi ha concesso di avere la prova irrefragabile della miaCrocifissione e delle precedenti torture!

Ma poiché, ora, non sapete più credere con la semplicità dei bambini, ma avete bisogno di prove scientifiche - povera fede, la vostra, che senza il puntello e il pungolo della scienza non sa star ritta e camminare
-
sappiate che le contusioni feroci delle mie reni
sono state l'agente chimico più potente nel miracolo della Sindone.
Le mie reni, quasi frante dai flagelli, non hanno più potuto lavorare.Come quelle degli arsi in una vampa, sono state incapaci di filtrare,
e l'urea si è accumula
ta e sparsa nel mio sangue, nel mio corpo,dando le sofferenze della intossicazione uremica e il reagente chetrasudando dal mio cadavere fi
ssò l'impronta sul
la tela. Ma chi èmedico fra voi, o chi fra voi è malato di uremia, può capire qualisofferenze dovettero darmi le tossine uremiche, tanto abbondanti da
esser capaci di produrre un' impronta indelebile»
. (Valtorta 613.7 )Possibile che Cerri non conoscesse questo
"dettato"?

E' vero che comunque il meccanismo di formazione dell'impronta rimane un mistero, ma è altresì vero che molti
ricercatori attribuirono l'imbrunimento superficiale della Sindone
alla reazione dell'urea con gli aromi (
aloè e mirra) proprio come Gesù dice alla Valtorta.
Da Vignon a Intrigillo

Per far capire cosa intendesse Gesù con questa straordinaria rivelazione, e le sue dirette conseguenze, faccio un breve resoconto




Passione e morte di nostro Signore Gesù Cristo - Anna Katharina Emmerick (parrocchiasanvitale.it)

Passione e morte di nostro Signore Gesù Cristo - Anna Katharina Emmerick
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Fotogramma tratto dal film "La Passione di Cristo" di Mel Gibson

L'orribile flagellazione Secondo le rivelazioni di Suor Anna Caterina Emmerick
(Beata)

Per calmare la plebaglia con una punizione che la impietosisse, Pilato diede ordine di flagellare Gesù, secondo l'uso romano.. Fra il tumulto e il furore popolare Gesù fu condotto dagli sgherri sul piazzale. Il Signore venne trascinato bruscamente vicino al corpo di guardia del pretorio, dove si trovava la colonna di marmo munita di anelli e ganci; essa era destinata esclusivamente alla flagellazione dei condannati. I sei flagellatori, che svolgevano la funzione di carnefici nel pretorio, provenivano dalle frontiere egiziane, erano bruni, bassi e tarchiati; seminudi e mezzo ebbri, sembravano bestie assetate di sangue. Essi avevano nello sguardo qualcosa di diabolico; vicino a quella colonna avevano fustigato a morte molti altri condannati.

Benché il Salvatore non avesse opposto alcuna resistenza, venne trascinato con le funi, mentre i flagellatori gli assestavano pugni e calci. Gli strapparono di dosso il manto derisorio di Erode e fecero quasi cadere il Signore a terra. Vidi Gesù tremare e rabbrividire davanti alla colonna. Egli stesso si tolse la veste con le mani gonfie e sanguinanti. Poi pregò e volse per un attimo lo sguardo verso la sua santa Madre immersa nel dolore...

I carnefici, senza cessare le loro orrende imprecazioni, legarono le mani di Gesù a un grande anello fissato alla sommità della colonna dell'infamia. Così facendo, gli tesero talmente le braccia al di sopra della testa che i piedi legati fortemente alla colonna non toccavano completa mente il suolo. Due di quei bruti, assetati di sangue, iniziarono a flagellare il corpo immacolato di Gesù provocandogli i più atroci tormenti. Non mi è possibile descrivere le tremende atrocità inflitte a nostro Signore.

Le prime verghe di cui si servirono gli aguzzini erano strisce di color bianco, sembravano fatte di legno durissimo o nervi di bue.

Dorso, gambe e braccia venivano lacerati sotto i pesanti colpi del flagello, finché la pelle a brandelli col sangue schizzò al suolo. I gemiti dolorosi di Gesù sofferente erano soffocati dal clamore della plebaglia e dei farisei, che continuavano a gridare: "Fatelo morire! Crocifiggetelo!".


Per imporre il silenzio, e continuare a parlare al popolo, Pilato faceva suonare una tromba. Allora sulla piazza si udivano solo le sue parole, accompagnate dall'orribile sibilo della frusta e dai gemiti del Signore, come anche dalle imprecazioni degli ebbri carnefici...

La maggior parte del popolo manteneva una certa di stanza dal luogo della flagellazione, solo alcuni andavano e venivano dai paraggi della colonna per insultare il Signore... Giovani infami preparavano verghe fresche presso il corpo di guardia, altri cercavano rami spinosi per intrecciare la corona di spine. I servi dei sacerdoti avevano regalato denaro ai flagellatori e avevano dato loro delle brocche colme di un liquore rosso, del quale bevvero fino a ubriacarsi.

Dopo un quarto d'ora i carnefici che avevano flagellato Gesù furono Sostituiti da altri due. Questi ultimi si avventarono contro Gesù con cieco furore, usando anche bastoni nodosi con spine e punte. I colpi dei loro flagelli laceravano la carne del Signore fino a farne sprizzare il sangue sulle braccia dei carnefici. Presto quel santo corpo fu ricoperto di macchie nere e rosse, il sangue colava a terra ed egli si muoveva in un tremito convulso, tra ingiurie e dileggi...

La terza coppia di carnefici si avventò con maggior foga delle altre sul corpo martirizzato di Gesù. Per la fustigazione essi si servirono di cinghie munite di uncini di ferro. Eppure la loro rabbia diabolica non si placò. Gesù venne slegato e poi di nuovo legato, questa volta col dorso contro la colonna. Poiché il Signore non poteva più reggersi, gli passarono delle corde sul petto e lo legarono con le mani dietro la colonna. Ripresero così a fustigarlo. Gesù aveva il corpo ridotto a un'unica piaga e guardava i suoi carnefici con gli occhi pieni di sangue, come se implorasse la grazia. Ma, in risposta ai suoi flebili gemiti, la loro furia aumentò e uno dei carnefici lo colpì al viso con un'asta più flessibile.

L'orribile flagellazione durava già da tre quarti d'ora, quando uno straniero d'infima classe, parente di un cieco sanato da Gesù, si precipitò dietro la colonna con un coltello a forma di falce e gridò con voce indignata: "Fermatevi! Non colpite quest'innocente fino a farlo morire!". Approfittando dello stupore dei carnefici ebbri, lo straniero recise le corde annodate dietro la colonna e subito disparve tra la folla. Gesù cadde al suolo in mezzo al suo sangue; gli aguzzini lo lasciarono e se ne andarono a bere...

Al loro ritorno i flagellatori lo presero a calci per farlo rialzare. Gesù, strisciando, fece per riprendersi la fascia che gli aveva cinto i fianchi, ma i carnefici gliela spingevano sempre più lontana, costringendolo a contorcersi al suolo nel suo sangue e a strisciare come un verme; tutto questo avveniva tra i fischi, i motti e gli insulti della gente. Infine lo rimisero in piedi, gli gettarono la veste sulle spalle e lo sospinsero frettolosamente verso il corpo di guardia. Con la veste egli si asciugava il sangue che gli fuoriusciva copioso dal volto... Quando la crudele flagellazione ebbe fine erano circa le nove del mattino.

Gesù oltraggiato e coronato di spine.


L'incoronazione di spine fu eseguita nel cortile del corpo di guardia, le cui porte erano aperte; nell'interno si trovavano una cinquantina di aguzzini, servi e furfanti, i quali presero parte attiva ai martìri di Gesù. La folla si accalcava da tutti i lati, finché l'edificio fu isolato dai soldati romani.
Gesù fu spogliato nuovamente e rivestito di un vecchio mantello militare color porpora, che gli arrivava fin sopra alle ginocchia. Il mantello si trovava in un angolo della stanza e con esso venivano coperti i criminali dopo la flagellazione. Il Signore fu fatto sedere al centro del cortile, su un tronco di colonna ricoperto di cocci di vetro e di pietre.

Indicibile fu il tormento di quella incoronazione: intorno al capo di Gesù venne legato un serto intrecciato di tre rami spinosi, alto due palmi, le cui punte erano rivolte verso l'interno. Nel legare posteriormente la corona al santo capo, i carnefici gliela strinsero brutalmente per fare in modo che le spine grosse un dito si conficcassero nella sua fronte e nella nuca. Poi gli infilarono una canna tra le mani legate, si posero in ginocchio davanti a lui e inscenarono l'incoronazione di un re da burla.
Non contenti gli strapparono di mano quella canna, che doveva figurare come scettro di comando, e iniziarono a percuotergliela sulla corona di spine, tanto che gli occhi del Salvatore furono inondati di sangue; al tempo stesso i malfattori lo schiaffeggiavano e gli rivolgevano volgarità di ogni tipo... Il suo corpo era tutto una piaga, tanto che camminava curvo e malfermo. Il povero Gesù giunse sotto la scalinata davanti a Pilato, suscitando perfino in quest'uomo crudele un senso di compassione. Il popolo e i perfidi sacerdoti continuavano a schernirlo...

Pilato si assise sul seggio più elevato, di fronte alla colonna della flagellazione. Il seggio era ricoperto da un drappo scarlatto sul quale stava un cuscino azzurro con i bordi gialli; dietro ad esso si trovava il banco degli assessori.

Il Salvatore fu trascinato attraverso la folla e venne posto in mezzo a due ladroni condannati alla crocifissione. Gesù aveva il manto rosso sulle spalle e la corona di spine intorno al capo martoriato; la moltitudine furiosa lo scherniva e lo malediceva. I sacerdoti avevano fatto ritardare l'esecuzione di questi ladroni della peggiore specie con l'intenzione di umiliare maggiormente Gesù.
Le croci dei ladroni giacevano a terra accanto a loro; ma non vidi la croce del Salvatore, probabilmente perché la sua sentenza di morte non era stata ancora pronunciata. Appena si fu assiso sul seggio, Pilato disse ancora una volta ai nemici di Gesù: «Ecco il vostro re!».

Ma essi risposero: «Crocifiggilo!».

Pilato replicò: «Dovrò dunque crocifiggere il vostro re?».


«Noi non abbiamo altro re all'infuori dell'imperatore!», risposero pronti i sommi sacerdoti.

Vidi Gesù, alla base della scalinata che conduce al tribunale, esposto al dileggio dei suoi nemici...

Pilato pronunciò la sentenza di morte Con la disinvoltura di un pusillanime. Dopo un lungo preambolo espose i capi d'accusa contro Gesù: «Condannato a morte dai capi dei sacerdoti per aver turbato l'ordine pubblico e violato le leggi ebraiche, facendosi chiamare figlio di Dio e re dei Giudei». E, facendo portare la croce, Pilato concluse con la condanna capitale:
«Condanno Gesù di Nazareth, re dei Giudei, alla crocifissione!».

Pilato redasse la condanna a morte... Il senso di questo scritto era il seguente: «Costretto dalle insistenti pressioni dei sacerdoti del tempio, da tutto il Sinedrio e dalla minaccia di una sommossa popolare, ho consegnato agli Ebrei Gesù di Nazareth, accusato d'aver turbato la pace pubblica, di aver bestemmiato e violato le loro leggi. Ho pronunciato la condanna di quest'uomo nonostante le accuse non chiare, per non essere accusato dall'imperatore di aver provocato una rivolta dei Giudei. L'ho consegnato alla crocifissione insieme a due criminali già condannati dai Giudei».

Egli fece scrivere su una tavoletta di colore bruno iscrizione da apporre sopra la croce i sommi sacerdoti, che si trovavano ancora nel tribunale, protestarono indignati contro la formulazione della sentenza, poiché Pilato aveva scritto che essi avevano fatto ritardare l'esecuzione dei ladroni con il proposito di crocifiggere Gesù con loro. Inoltre essi chiesero che sulla tavoletta non si scrivesse «re dei Giudei», bensì che «si era detto re dei Giudei». Pilato si spazientì e rispose loro incollerito: «Ciò che ho scritto, è scritto!». Tuttavia essi pretendevano che l'iscrizione fosse almeno soppressa, rappresentando un insulto al loro onore. Pilato non esaudì la loro richiesta, e così fu necessario allungare la croce mediante l'aggiunta di un altro pezzo di legno, sul quale si poteva inchiodare la tavoletta con la scritta.

Quando la croce di Gesù fu adattata in questo modo, risultò più alta di quelle dei ladroni e assunse la forma di una Y, come ho sempre contemplato; i due bracci risultarono più sottili del tronco; infine si appose uno zoccolo di legno nel posto dei piedi per sostenerli...

Il Signore venne abbandonato nelle mani dei carnefici. Gli restituirono i suoi indumenti, poiché era usanza dei Romani rivestire coloro che venivano condotti al supplizio...


Per poterlo rivestire, quegli ignobili lo denudarono un'altra volta e gli slegarono le mani. Gli strapparono violentemente il mantello purpureo, provocandogli con gran dolore la riapertura delle ferite. Egli stesso, tremante, si cinse con la fascia che serviva a coprirgli le reni. Gli fu gettato lo scapolare sulle spalle. Siccome a causa della corona di spine era impossibile infilargli la tunica inconsutile, essi gliela strapparono dalla testa causandogli dolori indicibili. Sulla tunica, tessuta dalla sua santa Madre, gli fecero indossare l'ampia veste di lana bianca, la larga cintura e il mantello. Intorno alla vita gli legarono la cinghia munita di punte, dov'erano attaccate le corde con le quali lo trascinavano. Tutto ciò fu eseguito con disgustosa brutalità.

I due ladroni stavano uno a destra e l'altro a sinistra di Gesù, avevano le mani legate e portavano una catena at torno al collo. Erano ridotti male: a causa della recente flagellazione i loro corpi erano ricoperti di piaghe. Indossavano una tunica senza maniche e una cintura intorno alle reni, sul capo avevano un cappello di paglia intrecciata, simile a quello che portano i bambini.


Il ladrone, che più tardi si convertì, era già calmo, rassegnato e pensoso; l'altro, invece, era volgare e insolente: egli si univa ai carnefici nel lanciare insulti e imprecazioni contro Gesù, il quale offriva le sue sofferenze per la loro salvezza. Vidi i carnefici occupati a sistemare gli attrezzi di tortura e a organizzare il doloroso cammino del Redentore.

Dopo aver ricevuto una copia della sentenza, i sacerdoti si affrettarono a raggiungere il tempio. E mentre questi perfidi immolavano sull'altare di pietra gli agnelli pasquali, lavati e benedetti, i brutali carnefici sacrificavano sull'altare della croce l'Agnello di Dio, sfigurato e contuso. Il primo era l'altare simbolico della legge; il secondo era quello della grazia, della carità e del perdono.

Gesù porta la croce verso il Calvario

Impazienti, i carnefici sollevarono Gesù e gli caricarono sulla spalla destra il pesante fardello. Egli rimase curvo sotto il grave peso... Mentre Gesù pregava, le mani dei due ladroni furono legate saldamente alle assi trasversali delle loro croci poste dietro la nuca...


I carnefici rialzarono il Signore con terribile violenza, facendogli sentire sulle spalle tutto il peso dell'intera croce. Così cominciò la marcia trionfale del Re dei re, tanto ignominiosa sulla terra quanto gloriosa in cielo. Ai piedi del legno della croce erano state legate due corde, per mezzo delle quali due carnefici la tenevano sollevata.


Altri quattro aguzzini tenevano delle funi attaccate alla catena che cingeva la cintura di Gesù. Il suo mantello era sollevato e trattenuto dalla cintura...

Il drappello dei legionari romani si mise in marcia sulla strada principale della città, mentre il corteo con i condannati attraversò una viuzza laterale per non intralciare il popolo che si recava al tempio. Precedeva il triste corteo un trombettiere che proclamava a ogni crocevia la sentenza di morte. Qualche passo dietro a lui venivano i servi con le funi, i chiodi, i cunei e tutti gli accessori delle croci dei due ladroni. Seguivano poi i farisei a cavallo e un giovinetto che portava sul petto l'iscrizione della croce.


Infine veniva Gesù, il Cristo, curvo e straziato sotto il carico della croce; era ferito in tutto il corpo e aveva i piedi nudi e sanguinanti. Non aveva preso cibo né bevanda dalla sera prima ed era oltremodo sfinito a causa delle perdite di sangue, della febbre e delle molteplici sofferenze.

Il Signore sosteneva la pesante croce sulla spalla aiutandosi con la mano destra, mentre con la sinistra tentava ripetutamente di sollevare la lunga veste che gli ostacola va il passo. Le sue mani erano ferite e gonfie a causa della brutalità con la quale erano state legate, il suo viso era gonfio e insanguinato, i capelli e la barba imbrattati di sangue raggrumato. La croce e le catene gli premevano sul corpo la veste di lana riaprendogli le piaghe con grande dolore. Quattro carnefici tenevano a distanza le estremità delle corde fissate alla sua cintura. Due lo tiravano in avanti e gli altri due da dietro, così che il suo passo era malfermo.

Prima caduta di Gesù sotto la croce

Davanti alla salita vi è un avvallamento nel quale si accumula acqua piovana e fango. Per facilitare il passaggio, vi era stata posta una grossa pietra, come se ne vedono in molte vie di Gerusalemme. Arrivato a quella pietra, con il grave peso sulle spalle, Gesù non riusciva a proseguire. Tirato dai suoi carnefici, cadde e la croce rovinò accanto a lui. I carnefici lo colmarono di ingiurie e lo colpirono con calci e pugni. Il corteo si fermò e ci fu un grande tumulto...

Quando Gesù riuscì a riprendersi, quegli uomini abominevoli, invece di alleviare le sue sofferenze, gli rimisero intorno alla testa la corona di spine. Lo fecero alzare a forza di maltrattamenti e gli misero la croce sul dorso. Egli fu costretto a inclinare da un lato il capo straziato dalle spine. E Gesù, con questo nuovo supplizio, riprese il doloroso cammino per la ripida strada.

Gesù incontra sua madre

Dopo la sentenza pronunciata da Pilato, l'Addolorata si fece condurre nei luoghi santificati dalle ultime sofferenze del suo adorato Figlio. Ella voleva coprire con le sue calde lacrime il sangue di Gesù. Con profonda devozione, Giovanni e le pie donne accompagnarono la Vergine nel suo sacrificio mistico. Con questa consacrazione, la santa Vergine divenne lei stessa Chiesa vivente, Madre comune di tutti i cristiani.

Mentre visitava le stazioni della sofferenza di suo Figlio, la Vergine udì il suono agghiacciante delle trombe che annunziavano la partenza del triste corteo diretto al Calvario. Allora, non potendo più trattenere il desiderio di rivedere il santo Figlio, pregò Giovanni di condurla in uno dei luoghi presso i quali doveva passare Gesù. Scesero dal quartiere di Sion e raggiunsero la piazza dalla quale era partito il corteo con Gesù, e continuarono per le viuzze laterali passando attraverso porte di solito chiuse ma che in quel giorno erano aperte per consentire il transito della folla...

Poi Giovanni, la Vergine Maria, Susanna, Giovanna Cusa e Salomè di Gerusalemme entrarono in un grande palazzo; mi sembra che questa costruzione comunicasse, attraverso viali e cortili, con il palazzo di Pilato, oppure con la dimora di Caifa. Giovanni ottenne dal benevolo portiere il permesso di attraversare il palazzo e uscire dal lato opposto. Costui li fece entrare e si prestò ad aprire la porta orientale dell'edificio. Nel vedere la Madre di Gesù pallida come una morta, con gli occhi arrossati dal pianto, tremante e sfinita, avvolta in un mantello azzurro, mi sentii morire per il dolore. Sempre più chiari si avvertivano il clamore e gli squilli di tromba che annunciavano i condannati condotti alla crocifissione.

Un altro squillo di tromba, questa volta più vicino, trapassò il cuore della santa Vergine. La triste processione era adesso visibile, distava ormai un centinaio di passi dal portone. Il corteo non era preceduto dalla folla, ma questa sta va soltanto ai lati e dietro. Dopo il trombettiere avanzavano gli schiavi con aria insolente e trionfante; essi portavano gli arnesi del supplizio. A quella vista la Madre di Gesù incominciò a tremare, a singhiozzare e a torcersi le mani.

Uno di quegli insolenti, pieno d'arroganza, chiese agli altri: «Chi è quella donna che tanto si lamenta?». Gli fu subito risposto: «E la madre del Galileo».
Subito gli scellerati la colmarono di beffe e la segnarono a dito; uno di essi presentò al suo sguardo addolorato i chiodi che dovevano servire alla crocifissione del Figlio. Vidi i farisei passare superbi sui loro cavalli, seguiti dal giovinetto che recava l'iscrizione. A pochi passi di distanza seguiva Gesù con l'orrenda corona di spine. Il Signore barcollava ed era sanguinante sotto la pesante croce. Gli occhi spenti e arrossati del Cristo sofferente gettarono sulla santa Madre uno sguardo compassionevole.

Toccata da quello sguardo colmo di misericordioso amore, la santa Vergine giunse le mani e si appoggiò al portone per non cadere. Era pallida ed aveva le labbra livide. Il Signore inciampò e barcollò, poi cadde per la seconda volta sotto il peso della croce. La Madre di Gesù, accecata dal dolore, non vide più né i soldati né gli altri, ma solo il Figlio sanguinante torturato dagli aguzzini. Nell'impeto del suo amore, si precipitò in mezzo ai carnefici nel tentativo di abbracciarlo, così cadde in ginocchio vicino a lui e se lo strinse tra le braccia. Udii esclamare: «Figlio mio!...», «Madre mia!...», ma non sono certa se queste parole fossero state pronunciate realmente o solo nello spirito.

Vidi i soldati commossi di fronte a quella Madre straziata dal dolore: essi avevano cercato di respingerla ma non ebbero il coraggio di farle del male. Vi fu un momento di confusione generale, in cui Giovanni e le pie donne ne approfittarono per rialzare Maria...

Circondata da Giovanni e dalle pie donne, l'Addolorata fu portata via e il corteo proseguì il suo triste cammino... Frattanto la soldataglia aveva rialzato Gesù e gli aveva rimesso la croce sulle spalle. In mezzo alla masnada, che seguiva il corteo per ingiuriare il Signore, vidi alcune donne velate piangere in silenzio.

Santa Veronica con il sudario

...vidi una donna uscire da una casa e gettarsi davanti al corteo. Costei era alta e bella e conduceva per mano una giovinetta. La donna si chiamava Serafia ed era moglie di Sirach, un membro del consiglio del tempio. Per dell'avvenimento di questo giorno fu chiamata Veronica..

Serafia aveva preparato a casa un eccellente vino aromatico per confortare Gesù sul doloroso cammino. Impaziente di compiere la sua offerta, la pia donna era uscita più volte per andare incontro alla triste processione. Infatti l'avevo vista correre al fianco dei soldati tenendo per mano la sua figlia adottiva di circa nove anni. Poiché non le era stato possibile aprirsi un varco tra i soldati per raggiungere il Redentore, ella era rientrata a casa per attendere il passaggio del corteo. Giunto l'atteso momento, Serafia discese nella strada, velata e con un sudario di lino sulle spalle. La bimba, tenendosi stretta vicino a lei, manteneva nascosto sotto il grembiulino il vaso chiuso di vino aromatico.

Questa volta Serafia attraversò d'impeto la folla venendo finalmente dinanzi a Gesù. Invano i soldati avevano cercato di trattenerla. Alla presenza del Figlio di Dio ella cadde in ginocchio: fuori di sé dalla compassione, dispiegò per uno dei lati il sudario e gli disse: «Oh, fammi degna di tergere il volto del mio Signore!». Gesù prese il velo con la mano sinistra e lo compresse sul suo volto insanguinato, indi muovendo la sinistra col sudario verso la destra che manteneva il capo della croce, strinse il lino con entrambe le mani e glielo rese.

Serafia baciò la stoffa, se la mise sotto il manto e si rialzò... Il corteo si era arrestato, i farisei e i carnefici, assai irritati, si misero a colpire Gesù, mentre Veronica rientrò in fretta a casa sua... Il lino era tre volte più lungo che largo, abitualmente lo si portava attorno al collo; un'altra stoffa simile si portava pure sulle spalle. A quel tempo, vi era l'uso di andare con i sudari dalle persone malate, o in qualche modo afflitte, e di asciugare loro il viso in segno di amorevole compassione.

Veronica appese il sudario al capezzale del suo letto e lo venerò per tutta la vita. Dopo la sua morte, questo fu passato dalle pie donne alla santa Vergine e poi alla Chiesa degli apostoli. Serafia era nata a Gerusalemme ed era cugina di Giovanni Battista. La pia donna aveva almeno cinque anni più della santa Vergine e aveva assistito al suo matrimonio con san Giuseppe...

Durante l'infame giudizio del tribunale di Caifa, Sirach si dichiarò a favore di Gesù e prese posizione con Giuseppe e Nicodemo, e come loro si separò dal sinedrio. Malgrado i suoi cinquant'anni, Serafia era ancora una bella donna. La domenica delle Palme, per onorare l'entrata trionfale del Signore a Gerusalemme, si era tolta il velo e l'aveva steso sulla strada dove egli passava. Fu questo stesso velo che ella porse a Gesù per alleviare le sue sofferenze. Il santo velo è tuttora oggetto di venerazione nella Chiesa di Cristo.

Il terzo anno dopo l'ascensione di Cristo, l'imperatore romano, molto malato, inviò un suo fiduciario a Gerusalemme per raccogliere informazioni circa la morte e la risurrezione di Gesù. Il fiduciario ritornò a Roma accompagnato da Nicodemo, Veronica e il discepolo Epatras, parente di Giovanna Cusa. Vidi santa Veronica al capezzale dell'imperatore, il cui letto era elevato su due gradini; una grande tenda appesa alla parete pendeva fino a terra. La camera da letto era quadrata; non era grande e non vidi finestre: la luce proveniva da un'ampia fessura posta in alto. I parenti dell'imperatore si erano riuniti nell'anticamera. Veronica aveva con sé, oltre al velo, un lenzuolo di Gesù. Ella spiegò il velo davanti all'imperatore, che guardò stupefatto l'impronta di sangue del santo volto del Signore. Sul lenzuolo, invece, vi era impressa l'immagine del dorso del santo corpo flagellato. Credo che fosse uno di quei grossi lini inviati da Claudia, sui quali vi era stato adagiato il santo corpo del Signore per essere lavato prima della sepoltura.

L'imperatore guarì alla sola vista di quelle immagini, senza nemmeno toccarle. Egli offrì a santa Veronica un palazzo con gli schiavi, pregandola di stabilirsi a Roma, ma lei chiese il permesso di far ritorno a Gerusalemme per morire vicino al santo sepolcro di Gesù crocifisso. Ella ritornò a Sion nel periodo della persecuzione contro i cristiani, mentre Lazzaro e le sue sorelle conoscevano la miseria dell'esilio.

Santa Veronica fu costretta a fuggire con altre donne cristiane, ma fu presa e incarcerata. Morì con il santo nome di Gesù sulle labbra. Ho visto il velo nelle mani delle pie donne, poi in quelle del discepolo Taddeo a Edessa, dove la santa reliquia operò diversi miracoli. Lo vidi ancora a Costantinopoli, e in fine fu consegnato dagli apostoli alla Chiesa. Mi sembra di aver visto il santo velo a Torino, dove si trova anche la sindone del Redentore.

Il corteo riprese il cammino. Gesù, piegato dai brutali colpi dei carnefici, curvo sotto il suo fardello, fu costretto a salire penosamente il tortuoso sentiero che conduce al Calvario...

Dalla cima del monte Calvario si domina tutta la città. Il luogo delle crocifissioni è di forma circolare, come un'ampia piazza dalla quale si snodano cinque sentieri. Cinque strade, o sentieri, si trovano dappertutto in Palestina, in particolar modo presso le fonti d'acqua usate per bagnarsi o per battezzare, come la Piscina di Bethsaida. Molte città hanno anche cinque porte. In Terrasanta quest'antica tradizione ha un significato profondo e profetico, che trova compimento nelle sacre piaghe del Signore: le cinque vie aperte alla nostra redenzione.

I farisei a cavallo raggiunsero il luogo delle croci da ponente, dove il pendio e più agevole e meno ripido, mentre i condannati venivano fatti passare dal lato opposto, più aspro e scosceso. I cento soldati romani si erano disposti intorno al promontorio delle crocifissioni per impedire eventuali disordini. Alcuni di essi vigilavano sui ladroni, che ancora non erano stati condotti sulla cima della collina. I due condannati giacevano al suolo, sul dorso, con le braccia legate agli assi trasversali delle loro croci.

La plebaglia — schiavi, gentili e pagani — non temeva l'impurità e perciò aveva preso posto attorno al luogo delle croci; i fanciulli furono fatti allontanare. Le montagne vicine e la parte occidentale del monte Gihon traboccavano di pellegrini per la Pasqua. Erano le dodici meno un quarto quando Gesù, giunto sulla cima del Calvario...

Che spettacolo pietoso vedere il Signore Gesù in piedi vicino alla sua croce, pallido come un morto e completamente sfigurato! I miserabili lo gettarono di nuovo a terra ed esclamarono: «Vieni, gran re, prendiamo le misure per il tuo trono!».

Vidi Gesù stendersi da solo sulla croce per permettere agli aguzzini di prendere le misure per la chiodatura delle sue mani e dei suoi piedi; contemporaneamente i farisei si facevano beffe di lui. Quando ebbero finito, lo fecero rialzare e lo condussero più in là, vicino a una specie di caverna scavata nella roccia, nella quale ve lo spinsero brutalmente... I carnefici chiusero la porta della prigione e vi lasciarono a guardia due uomini.

Nel punto più alto del Golgota furono iniziati i preparativi del supplizio. Il luogo delle crocifissioni era un'altura tondeggiante che si elevava circa due piedi dal suolo e vi si accedeva per mezzo di alcuni gradini. In questa specie di piattaforma naturale si preparò la buca per fissarvi dentro la croce di Gesù quando sarebbe stata elevata. All'estremità dei due tronchi della croce si praticarono i fori per conficcarvi i chiodi. In alto si fissò la tavoletta della sua condanna e in basso uno zoccolo per posarvi i piedi. In mezzo al tronco verticale furono praticate alcune incavature che avrebbero dato spazio alla corona di spine e avrebbero sostenuto il dorso del Signore, in modo che il suo corpo rimanesse sorretto e il peso non gravasse tutto sulle mani.

Gli sgherri strapparono a nostro Signore il mantello, la cintura di ferro e la cintura, quindi gli tolsero la veste di lana bianca facendola passare sopra la sua testa. Non riuscendo a sfilargli la tunica, impedita dalla corona di spine, gli strapparono quest'ultima con violenza, riaprendogli tutte le ferite del capo. Il Signore rimase con un panno attorno alle reni e lo scapolare di lana che gli proteggeva le spalle; il medesimo si era appiccicato alle piaghe del corpo ed egli patì dolori strazianti quando glielo strapparono. La profonda ferita scavata sulla spalla dall'enorme peso della croce gli provocava una sofferenza indicibile; il dorso e le spalle erano lacerati fino all'osso, il corpo nudo era orribilmente sfigurato, gonfio e piagato...

Gesù, vera immagine di dolore, fu disteso dai carnefici sul letto della sua morte. Dopo avergli sollevato il braccio destro, questi poggiarono la sua mano sul foro praticato nel braccio della croce e ve la legarono strettamente. Poi uno dei due crocifissori pose il ginocchio sul sacratissimo petto del Signore, mentre gli manteneva aperta la mano che si contraeva, e subito l'altro gli conficcò nel palmo di quella stessa mano un chiodo spesso e lungo, dalla punta acuminata. Quindi gli diede sopra dei pesanti colpi di martello. Il Salvatore emise un gemito di dolore e il suo sangue sprizzò sulle braccia dei carnefici. Contai i colpi di martello, ma ne ho dimenticato il numero.

I mazzuoli dei carnefici erano di ferro, avevano pressappoco la forma dei martelli da falegname, però erano più grandi e formavano un pezzo unico col manico. I chiodi, la cui dimensione aveva fatto fremere Gesù, erano talmente lunghi che quando furono conficcati nelle mani e nei piedi del Redentore uscivano dietro la croce. Dopo aver inchiodato la mano destra di Gesù al legno della croce, i carnefici si accorsero che l'altra mano non arrivava al foro praticato nell'asse sinistro della croce. Allora legarono una fune al braccio sinistro di Gesù e, puntando i piedi contro la croce, lo tirarono con tutte le loro forze, finché la sua mano raggiunse il foro. Gesù soffriva indicibilmente perché gli avevano slogato interamente il braccio. I crocifissori s'inginocchiarono sopra le braccia e sul petto del Signore e conficcarono il chiodo nella sua mano sinistra, che subito sprizzò un gettito di sangue. I gemiti di dolore del Salvatore si udivano attraverso il rumore dei pesanti colpi di mazzuolo...

I carnefici distesero le gambe del Signore, che si erano ritratte verso il corpo a causa della violenta tensione delle braccia, e le legarono con le corde. Non riuscendo però a far arrivare i piedi al supporto di legno destinato a sostenerlo, essi rinnovarono gli insulti contro di lui. Intervennero alcuni crocifissori propensi a fare nuovi fori per i chiodi conficcati nelle mani perché sembrava difficile spostare lo zoccolo di legno che avrebbe dovuto sostenere i piedi.. legarono con le funi la gamba destra e la tirarono con violenza crudele finché non raggiunse lo zoccolo di legno, provocando a Gesù un'orribile stiramento...

Gli avevano legato il petto e le braccia perché le mani non si staccassero dai chiodi. Poi legarono il piede sinistro sopra il destro, presero un chiodo ben più lungo di quello delle mani e glielo infissero, conficcandolo fin nel legno della croce. Io guardai quel chiodo trapassare i due piedi del Signore e il supporto di legno. La chiodatura dei piedi fu più crudele di ogni altra, a causa della tensione di tutto il corpo. Gesù è crocifisso.

Era circa mezzogiorno e un quarto quando la croce fu innalzata con Gesù crocifisso... Quando la croce fu innalzata, e fu lasciata cadere di peso nella buca, tremò tutta per il contraccolpo. Gesù levò un profondo gemito di dolore, le sue ferite si allargarono, il sangue ne sgorgò più copioso e le sue ossa slogate si urtarono. La testa, cinta dalla corona di spine, sanguinò violentemente... I carnefici appoggiarono le scale alla croce e slegarono le funi che avevano trattenuto il santo corpo di Gesù durante la chiodatura; in tal modo il sangue riprese a circolare improvvisamente affluendo alle sue piaghe. Ciò causò al Signore altri indicibili dolori...

Contemplai con tenera compassione il mio Signore con l'orribile corona di spine, il sangue che gli riempiva gli occhi, la bocca semiaperta, la chioma e la barba insanguinata, il capo abbattuto sul petto. Dopo lo svenimento, a causa del peso della corona di spine, egli rialzò la testa con fatica. Il suo petto si era rialzato, scavando al di sotto una depressione profonda, l'addome era cavo e rientrato; le spalle, i gomiti, i polsi, le cosce e le gambe tutte slogate. Le sue membra erano tese e i muscoli dilaniati, al punto tale che era possibile contarne le ossa. Il suo santo corpo era ricoperto di macchie orribili, nere, blu e giallastre. Il sangue gli colava dalle mani lungo le braccia e scorreva dal foro prodotto nei suoi sacratissimi piedi, irrorando la parte inferiore dell'albero della croce. Il sangue, dapprima rosso vivo, divenne alla fine pallido e acquoso. Eppure, anche così sfigurato, il santo corpo del Signore, simile a un cadavere dissanguato...

A mezzogiorno, nubi fitte e rossastre coprirono il cielo; a mezzogiorno e mezzo, che corrisponde alla cosiddetta ora sesta dei Giudei, vi fu l'oscuramento miracoloso del sole. Un poco alla volta, il cielo intero s'incupì e si tinse di rosso. Uomini e bestie furono afferrati dalla paura... Gli stessi farisei guardavano con timore il cielo: essi erano talmente spaventati da quelle tenebre rossastre che cessarono perfino d'ingiuriare Gesù...

Quando tornò la luce del giorno, si vide il santo corpo del Signore appeso alla croce, esangue, livido e più bianco di prima a causa del sangue versato. Il centurione.. strappò dalle mani del soldato la spugna, la svuotò e l'impregnò d'aceto puro. Poi l'adattò a una canna d'issopo e la pose in cima alla sua lancia, che portò fino alla bocca del Signore. L'ultima ora del Signore era ormai prossima. Egli lotta va contro la morte come un uomo comune; un sudore freddo gli copriva tutto il corpo e il petto ansimava sempre più forte. Giovanni, sotto la croce, gli asciugava i piedi con un sudario. Maria Maddalena, distrutta dal dolore, era appoggiata dietro la croce. La Vergine si manteneva in piedi fra la croce di Gesù e quella del buon ladrone, sostenuta da Salomè e da Maria di Cleofa. Giunto all'estremo, Gesù disse: «Tutto è compiuto!».

Sollevò il capo e gettò un grido forte e soave che penetrò il cielo e la terra: «Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito! Quando il Signore chinò il capo e rese lo spirito, erano passate da poco le ore quindici. Vidi la sua anima discendere nel limbo come una figura luminosa. Giovanni e le pie donne caddero con la fronte nella polvere.

Tutto si era ormai compiuto, l'anima del Signore aveva abbandonato il santo corpo. L'ultimo grido del Santo dei santi aveva fatto tremare la terra e quelli che lo avevano udito; la roccia del Calvario si spaccò e numerose case crollarono. Le poche persone ancora presenti sul Golgota si percossero il petto e si affrettarono a rincasare. Le vidi profondamente commosse, mentre si laceravano le vesti e si cospargevano il capo di polvere. Giovanni e le pie donne si rialzarono e prestarono amorevoli cure alla Vergine.

Abenadar, dopo aver presentato l'aceto al Salvatore, rimasto stranamente impressionato: fermo sul suo cavallo, egli non poteva più distogliere gli occhi dal santo volto di Gesù coronato di spine. Perfino il cavallo abbassò il capo e il centurione gli allentò le redini. In quel momento la luce della grazia lo illuminò ed e, si sentì trasformato. Il cuore orgoglioso del fiero centurione si era infranto come la roccia del Calvario. Egli gettò lontano la lancia, si batté il petto con forza ed emise il grido dell'uomo nuovo: «Benedetto sia il Signore onnipotente, il Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe! Questi era certamente un giusto, ed è veramente il Figlio di Dio!»...

Con un'estrema convulsione, il corpo di Cristo divenne esangue e impallidì in modo straordinario, mentre le sue ferite, dalle quali era fuoruscito il sangue in abbondanza, risaltavano come macchie scure... Nell'affidarsi completamente alla morte, Gesù aveva sollevato la sua testa coronata di spine lasciandola ricadere sotto il peso dei dolori; le sue labbra, divenute livide e contratte, si erano socchiuse senza più alcuna tensione, così le sue mani sostenute dai chiodi si distesero, come anche le braccia. Il suo dorso si irrigidì lungo la croce e tutto il peso del corpo poggiò sui piedi, le ginocchia si piegarono tutte da un lato ed i suoi piedi trafitti si girarono un poco intorno al chiodo.

cimitero quasi sempre è inferno, ma qualche volta è purgatorio

cimitero quasi sempre è inferno, ma qualche volta è purgatorio


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 Riflessioni

Le rivelazioni sulla Sindone, consegnate da Gesù a Maria Valtorta

29 Aprile 2015Michelangelo Nasca

sindoneMaria Valtorta, nata il 14 marzo 1897 a Caserta, è una mistica cattolica italiana. Seppur non ancora riconosciuta dalla Chiesa, l’esperienza mistica della Valtorta la porterà a scrivere, come sotto dettatura e per espresso desiderio di Gesù, numerosissimi resoconti sulla vita di Gesù. L’opera principale è stata pubblicata in dieci volumi sotto il titolo: “L’Evangelo come mi è stato rivelato”. In questi scritti si narra la nascita e l’infanzia della Vergine Maria e di Gesù, i tre anni della vita pubblica di Gesù (che costituiscono il grosso dell’opera), la sua passione, morte, resurrezione e ascensione, i primordi della Chiesa e l’assunzione di Maria. Maria Valtorta morirà a Viareggio, il 12 ottobre 1961. A quanto pare, Papa Pio XII a chi gli chiedeva se tale opera poteva essere pubblicata il Papa rispose: «Pubblicate quest’opera così come sta; chi legge capirà». E aggiunse: «Si sente parlare di tante visioni e rivelazioni. Io non dico che tutte siano vere; ma qualcuna vera ci può essere». Padre Berti chiese al Papa se si dovessero togliere le diciture: “visione” e “dettato”. Ed egli rispose di non togliere nulla.


A proposito della Sindone, Maria Valtorta scrive la seguente rivelazione dettatale da Gesù:


«Tu l’hai vista la corona di lividi che stava intorno ai miei reni. I vostri scienziati, per dare una prova alla vostra incredulità rispetto a quella prova del mio patire che è la Sindone, spiegano come il sangue, il sudore cadaverico e l’urea di un corpo sopraffaticato abbiano potuto, mescolandosi agli aromi, produrre quella naturale pittura del mio Corpo estinto e torturato. Meglio sarebbe credere senza aver bisogno di tante prove per credere. Meglio sarebbe dire: “Ciò è opera di Dio” e benedire Iddio che vi ha concesso di avere la prova irrefragabile della mia Crocifissione e delle precedenti torture! Ma poiché, ora, non sapete più credere con la semplicità dei bambini, ma avete bisogno di prove scientifiche — povera fede, la vostra, che senza il puntello e il pungolo della scienza non sa star ritta e camminare — sappiate che le contusioni feroci delle mie reni sono state l’agente chimico più potente nel miracolo della Sindone. Le mie reni, quasi frante dai flagelli, non hanno più potuto lavorare. Come quelle degli arsi in una vampa, sono state incapaci di filtrare, e l’urea si è accumulata e sparsa nel mio sangue, nel mio corpo, dando le sofferenze della intossicazione uremica e il reagente che trasudando dal mio Cadavere fissò l’impronta sulla tela. Ma chi è medico fra voi, o chi fra voi è malato di uremìa, può capire quali sofferenze dovettero darmi le tossine uremiche, tanto abbondanti da esser capaci di produrre un’impronta indelebile» (da L’Evangelo come mi è stato rivelato, cap. 613.7).

http://www.virgolettato.altervista.org/2015/04/29/le-rivelazioni-sulla-sindone-consegnate-da-gesu-a-maria-valtorta/


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Il Purgatorio

Pagina principale I nostri morti, la casa di tutti (Don Giuseppe Tomaselli) La casa di tutti - Il cadavere

 

La casa di tutti - Il cadavere

di Don Giuseppe Tomaselli




La carne umana

Il corpo umano come è idolatrato! Pare che non ci sia altro sulla terra da pensare se non il corpo! Procurare alla carne umana ogni piacere, lecito o illecito: cibi squisiti, bevande inebrianti, danze, passeggi, libertà di sguardo e di tratto! E poi saloni, profumerie, case di bellezza e di manicure... tutto ha per scopo l'idolatria del corpo!


Vorrei in questo momento, qui con me, dentro il deposito, tutti i cultori esagerati del corpo umano per farli. rinsavire!


Il deposito, piuttosto ampio, ha la forma di una Croce Latina; sulla parete centrale è posto un Crocifisso, alla cui base arde una piccola lampada. Qua e là scorgo delle casse funebri, collocate con un certo ordine.


Ferve il lavoro di saldatura. Alcune bare sono scoperte e poste su dei panconi. Gli stagnini pare che abbiano premura di sbrigarsi e sollecitano i garzoni al lavoro. La semioscurità del luogo, il puzzo degli acidi per la saldatura, i cadaveri scoperti... tutto mi pare suggestivo.


Verso il centro del deposito vedo una bara, prossima ad essere saldata; sono presenti due della famiglia. Viene rimosso il lenzuolo dalla faccia del cadavere ed ecco apparire il volto di una vecchietta: occhi infossati, bocca semiaperta, colore cereo. La faccia è ricoperta di un abbondante sudore cadaverico.


Povera vecchietta! Chi sa quanto avrai sofferto su questa terra!... Quanto avrà palpitato il tuo cuore! Quanta eredità di affetti avrai lasciato in seno ai tuoi!... Ora « riposa in pace! ».


Lo stagnino ricopre il cadavere, fa con sveltezza la saldatura e dice a due necrofori: Via!


Quasi fosse una cassa d'imballaggio, viene trasportata con la massima indifferenza al luogo della sepoltura.


Un altro stagnino, quasi contemporaneamente, ha saldato la bara di un bambino di quattro anni. Un necroforo mette sulla spalla la piccola cassa e si avvia alla sepoltura... mentre continua a consumare la sua sigaretta. Seguo con lo sguardo il necroforo, sino alla svolta del viale, impressionato dal suo cinismo, e guardando la sigaretta accesa, penso: Cosi il corpo umano: fumo che passa... cenere che resta!


Mentre continua il lavoro, voglio osservare attentamente l'interno del deposito. Le casse giunte nella mattinata sono tutte vicine; le conto... sono nove.


Chiedo ad un operaio: In media, giornalmente, quanti morti si hanno in città? - Non li ho mai contati; ma credo che il numero va da venti a trenta. In certi mesi però il numero diviene doppio e triplo, a motivo di qualche epidemia; ciò avviene nel cuore dell'inverno e nei forti calori estivi. Sono tanti anni che lavoro in questo deposito e ne ho visto entrare delle bare! -


In un angolo del deposito vedo tante casse; sotto qualcuna scorgo un liquido rossastro quasi vischioso... Sono queste le bare giunte ieri e si devono assolutamente seppellire oggi.


Esco dal deposito con il proponimento di assistere alla sepoltura di qualche bara.


Ad una cinquantina di passi, sul viale centrale, passano due becchini, che portano una cassa. Scopro il capo per rispetto ed intanto guardo con occhio di commiserazione due giovani... forse novelli sposi... venuti in città per il viaggio di nozze. Costoro sono a pochi passi da me e non si accorgono del passaggio della bara; stanno a braccetto, di tanto in tanto fanno una risatina, osservano qualche tomba e poi guardano a distanza con il binocolo. La vista di questa coppia mi fa quasi dispetto, perchè in contrasto con il luogo sacro e con i miei sentimenti... Nel Cimitero si viene per pregare e per meditare e non già per curiosità! E tu, donna, osi venire qui... ove tutto è austero ed arcano... osi venire in abito di moda, imbellettata e cosparsa di profumi?!


Mi avvio intanto verso un gruppetto di uomini, che parlano sommessamente, e mi accorgo che ai loro piedi c'è una bara; si prepara la sepoltura.


La fossa è pronta, alta circa un metro e mezzo; il Sacerdote l'ha benedetta nella mattinata. Prima che la cassa sia sepolta, si fa la ricognizione del cadavere, alla presenza di qualcuno dei parenti. Sono qui presenti parecchi congiunti del defunto, tutti uomini. Mi permetto di rivolger loro la parola: Io sono Sacerdote, sono stato tante volte vicino a dei cadaveri e so l'impressione triste che lascia l'ultimo sguardo dato al defunto prima della sepoltura. Se ci sono qui parenti intimi del morto, si allontanino; faccia la ricognizione qualche amico soltanto! -


Non si accetta il mio consiglio; tutti vogliono vedere il cadavere. Appena tolto il coperchio, nessuno dice sillaba; tutti gli occhi sul cadavere. Il defunto è un uomo sulla sessantina; il suo volto è esageratamente gonfio e quindi alterato.


Gli uomini, che per qualche istante sono rimasti muti e fissi sul cadavere, subito dopo ne ritorcono lo sguardo e si allontanano lentamente dal feretro, dicendo: ...Avrei fatto meglio e non guardarlo!... Come ci si trasforma a due giorni dalla morte!


Fatta la ricognizione, gl'interessati meditabondi se ne partono; io invece resto a guardare. I fossori servendosi di corde, depongono la bara nella fossa e cominciano a ricoprirla di terra.


Vedo intanto ciò che mai ho visto: uno dei fossori scaraventa con furia la zappa sulla bara, alla direzione del capo, e frantuma il coperchio.


- Scusate, brav'uomo, se chiedo spiegazione! Questo colpo di zappa sulla cassa potrebbe sembrare uno sfregio al defunto! -


- Non è cosi! Noi operai, facendo questo, eseguiamo un ordine ricevuto. Le bare poste nel campo comune, non avendo il sito in perpetuo, dopo circa otto anni devono essere rimosse ed i cadaveri si mettono nell'ossario. E' necessario affrettare la dissoluzione del corpo umano; il colpo di zappa sulla cassa fa raggiungere meglio lo scopo, in quanto la frattura del legno permette all'aria di penetrare e di compiere in fretta l'opera di dissoluzione. -


... Povero corpo umano ... tanto accarezzato in vita... tanto umiliato in morte! Ricoperta la fossa, su di essa viene collocata una Croce.


La Croce di Cristo, segno di vittoria sulla morte, come è eloquente sul sepolcro!

Una esumazione

L'orario è propizio per assistere a delle scene emozionanti, poichè oltre che alle sepolture, hanno luogo le esumazioni.


I cadaveri vengono esumati per essere collocati nei loculi di proprietà o nell'ossario comune.


Scorgo in fondo al campo comune, in una piccola cinta, una decina di persone, tra uomini e donne; mi avvicino e dall'assieme mi convinco che sono in aspettativa di qualche cosa.


- Scusino la mia indiscrezione! Sono loro venuti a visitare qualche tomba? - Reverende, non si tratta di semplice visita! Si deve esumare un cadavere ed aspettiamo i becchini!


- Da molti anni ha avuto luogo la sepoltura?


- No, da sei mesi. La cassa è stata posta qui, affinchè il corpo possa asciugarsi un poco. Appartenendo noi ad una Confraternita, abbiamo diritto ad alcuni loculi.


- Ma verrà esumato il cadavere, oppure si trasporterà soltanto la cassa al posto definitivo?


- La cassa solamente! Tuttavia qui ci siamo dei congiunti e, desiderando vedere il cadavere, faremo scoperchiare qualche istante la bara.


- Ascoltino il mio consiglio! Rinunzino a guardare il cadavere, specialmente le donne!... Ma loro sanno cosa sia un corpo dopo sei mesi di sepoltura? -


Una levata di scudi generale! - Voglio vedere Lucia!... L'ultimo sguardo a mia sorella!... L'ultimo bacio alla mamma mia!...


Non insisto; però m'intrattengo a chiacchierare sino alla venuta dei beccamorti. Mi presentano intanto la fotografia. La signora Lucia ha lineamenti delicati; all'aspetto pare una vera matrona.


- Avesse lei visto che bella signora era la morta! Peccato morire a trentacinque anni e lasciare quattro orfanelli!


I becchini sono giunti; con pochi colpi di martello abbattono la leggera parete di mattonelle e calce ed estraggono dalla propagine la cassa.


Il legno è umido e leggermente tarlato nella parete laterale. Dietro insistenza dei presenti, viene tolto il coperchio alla bara.


Ecco apparire un lenzuolo, dagli orli ricamati; un leggero strato di muffa lo ricopre, mentre qua e là si vedono grosse chiazze di sangue oscuro.


Sollevata la parte anteriore del lenzuolo, è un grido di spavento e di dolore; un uomo esclama: Basta! Chiudiamo e via!


Che disillusione! Il capo della defunta è già teschio; ciocche di capelli biondi si scorgono vicino; la faccia non si può mirare, poichè appare solo una grossa macchia nera; il petto è ricoperto da una poltiglia, mista a rosso e nero...


La figlia quindicenne ed un'altra donna stanno per svenire.


- Reverendo, avremmo fatto meglio ad ascoltare il suo suggerimento! - esclama un uomo, mentre asciuga le lagrime.


Restare indifferenti davanti a certe scene, non è possibile; il cuore umano ha delle fibre assai delicate, per cui si commuove e sente il bisogno di piangere. Anch'io mi mommuovo davanti al dolore di questa gente e verso qualche lacrima.

Sorpresa

Lo strato di zinco forato, posto fra il fondo della bara ed il cadavere, ha per scopo di lasciare nell'asciutto lo scheletro, staccandolo dagli umori della poltiglia della carne umana in dissoluzione. Questa delicatezza dei superstiti non rallenta e, peggio ancora, non impedisce la corruzione del cadavere. Inesorabilmente, chi va nella tomba, presto o tardi deve ridursi in polvere, tenendo conto che il corpo più è pingue, più in fretta ne avviene la corruzione. Possono capitare dei fatti curiosi a questo riguardo e sono più frequenti di quanto si possa pensare. Qua e là nel grande Cimitero si lavora; è quasi mezzogiorno. Continuo il mio giro di osservazione, notando quanto c'è di rilevante.


Verso la cinta di ponente, e precisamente sotto i cipressi, vedo una piccola squadra di vesti nere; sono chierici. Conosco il loro superiore e chiedo: E' avvenuto di recente qualche lutto in comunità? - No; si tratta di esumare il cadavere di un chierico, morto tisico dieci anni or sono. Le sue ossa verranno messe in questa cassetta di zinco e collocate nella cappella della nostra Famiglia Religiosa.


- E questi chierici impressionati?


- Sarà; li ho condotti qui, affinchè facciano un po' di meditazione; sono giovani, ancora sotto l'influsso delle attrattive del mondo e, considerando la morte, potranno rafforzare la loro volontà nella vocazione religiosa.


I fossori dànno di piglio prima alla zappa e poi alla pala ed in meno di un quarto d'ora di lavoro ecco apparire la cassa; viene portata su; un operaio le toglie il coperchio e si vede ciò che nessuno si aspetta: il ventenne chierico, da dieci anni seppellito, pare intatto, come se fosse morto qualche giorno prima: la berretta in testa, il volto atteggiato a serenità, una corona del Rosario tra le mani giunte, le membra dolcemente distese.


- Possibile, esclama il superiore dei chierici, che dopo tanto tempo il cadavere sia intatto?... Ed ora come fare a mettere il corpo in questa cassetta di zinco? Bisognerà rompere le membra!


- Non si dia pensiero, dice un fossore, perchè il rimedio è pronto! -


Così dicendo, prende tra le braccia la cassa, la muove un poco a modo di staccio... e tutto il corpo del chierico si riduce ad un mucchietto di cenere.


Tutti i presenti restammo meravigliati. - Dunque, quel che vedevamo, non era; il corpo, ma soltanto un sottilissimo strato esterno!


Senza frapporre tempo in mezzo i due fossori riversano quel poco di cenere nella cassetta di zinco e, con cinismo impareggiabile, parlano dei loro affari. Intanto io penso alle parole che disse il Creatore al primo uomo peccatore: Ricordati, o uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai!


Sì, tutti sulla terra siamo polvere, o meglio, cenere e fango. Insuperbirsi è da sciocchi.

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it


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questa NON è una testata giornalistica

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