http://utenti.lycos.it/amenalleluia
http://members.xoom.virgilio.it/martiri
1. LO SPIRITO SANTO NELL’ANTICO TESTAMENTO
Ruah Pneuma soffio, alito, aria, vento, anima (378 vv.)
il nostro ‘spirito’ non è traduzione adeguata (= ‘immateriale’)
cosmologico: il vento, il soffio dell’aria
antropologico: forza viva presente nell’uomo, sede della conoscenza e dei sentimenti
teologico: forza di vita di Dio, per la quale egli agisce e fa agire, sul piano esterno e sul piano interiore
§ spirito, una forza, un’energia, il principio di animazione del corpo
§ carne, realtà terrena caratterizzata dalla debolezza e caducità: «L’Egiziano è un uomo e non un dio, i suoi cavalli sono carne e non spirito» (Is 31, 3).
Spirito di intelligenza, di sapienza, di gelosia; cattivo (1Sam 16,14).; di Dio, (= Dio: Is 40,13, ribellarsi e contristare lo spirito di Dio).
a. LO SPIRITO È DATORE DI VITA
Nella creazione aleggia sulle acque (fonte P)
viene insufflato nel protoplasto (fonte E)
b. LO SPIRITO CONDUCE IL POPOLO, SUSCITANDO GUIDE
-- GLI EROI E I GIUDICI
Giud 6,34: «Lo Spirito del Signore investì Gedeone»
Giud 13,25: Sansone.
-- I PROFETI
Isaia nella tempesta e nella tribolazione, annuncia un avvenire di speranza: l’Emmanuele ad Acaz, il nuovo Davide, il nuovo Adamo,
§ il discendente davidico ideale
Is 11,1-5: «Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza
spirito di consiglio e di fortezza
spirito di conoscenza e di timore del Signore»
poserà cf. 2Re 2,15. Non occasionalmente (come prima), ma stabilmente.
4 volte quattro venti, punti cardinali... non si disperdono, ma si raccolgono sul virgulto di Iesse
sapienza e discernimento (non è descritto in sé ma dagli effetti)
sapienza = facoltà di trattare con competenza i problemi quotidiani
discernimento = intelligenza della situazione, per prendere la decisione giusta
retta amministrazione del regno, cura per il benessere del popolo
consiglio e fortezza
= capacità di inventare abili progetti
= vigore per porli in esecuzione
doti belliche, con applicazione pacifica
conoscenza e timore di Dio
= riconoscimento del dominio supremo di Dio, obbedienza amorosa
= rispetto, riverenza, amore verso Dio
[TM: 11, 3a: e il suo gustare il profumo nel timore di Dio] [LXX: “timore di Dio” = pietà]
Il Messia avrà tutte le virtù possedute dai grandi personaggi della storia di Israele.
http://utenti.lycos.it/amenalleluia
http://members.xoom.virgilio.it/martiri
§ il carismatico predicatore del mondo pagano
Is 42,1: «Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto in cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito si di lui». [Ciro o il Messia?]
Spirito è la potenza di Dio, ed anche il pensiero, il volere, il modo di sentire di Dio
(lo spirito di Dio non si confonde con lo spirito dell’uomo)
Un nuovo esodo, guidato dal nuovo Mosè
Una missione universale.
Uno stile di mitezza, ‘medicale’
Is 60-61. 61,1s: «Lo spirito del Signore è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a porte il lieto annunzio ai miseri» - Lc 4,21: «oggi questa scrittura si è adempiuta».
Il messia, da re, diventa profeta e servo.
c. LO SPIRITO È PRINCIPIO DI COMUNIONE TRA DIO E L’UOMO
Ezechiele
Ez 36,25-27: « [23]Santificherò il mio nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapranno che io sono il Signore - parola del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. [24]Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. [25]Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; [26]vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. [27]Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. [28]Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio».
Cuore nuovo- cuore di carne - cuore di pietra
Cuore è il motore dell’uomo
spirito nuovo - mio spirito
Tutto sarà rinnovato. Una forza orientata al compimento dei precetti con cui è possibile vivere. Ciò rende possibile una nuova alleanza. Non è un fine, ma il mezzo per la comunione con il Vivente, attraverso la Legge.
Ez 37,3-5.10: « [1]La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; [2]mi fece passare tutt'intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e tutte inaridite. [3]Mi disse: «Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». [4]Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. [5]Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. [6]Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore». [7]Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. [8]Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro. [9]Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell'uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano». [10]Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato».
Dio crea grazie allo spirito un nuovo popolo, purificato e obbediente a Dio.
Gioele: il dono escatologico sarà esteso a tutti i popoli
Gl 3,1-2: «Dopo questo io effonderò il mio Spirito su ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie, i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli schiavi e sopra le schiave in quei giorni effonderò il mio spirito».
§ Affinità con la SAPIENZA (Sap 1, 6-7) (per i PP, una prefigurazione dello Spirito non del Figlio)
§ L’OLIO, che facilita il combattimento.
§ Lo spirito è principio dell’autocomunicazione di Dio all’uomo: Dio con noi, Dio per noi. La sua sottigliezza e purezza gli permettono di insinuarsi dappertutto.
http://utenti.lycos.it/amenalleluia
http://members.xoom.virgilio.it/martiri
2. LO SPIRITO SANTO NELLA VITA DEL SIGNORE
o NELLA VITA
Lc 4,18 (l’omelia nella sinagoga di Nazareth) e At 10,38 (discorso di Pietro a Cornelio: «Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù). Gesù è stato unto per portare la salvezza e lo Spirito ha sempre guidato la sua vita:
§ lo SS guida Gesù nel deserto (Mc 1,12).
§ lo Spirito guida Gesù nella missione redentrice
Mt 12,28: gli esorcismi sono compiuti per mezzo del «dito di Dio»
Mc 3,28: la bestemmia contro lo SS (ci si può ingannare su Gesù, a causa della condizione kenotica della sua incarnazione, ma non sullo Spirito e sugli effetti).
Lc 4,17; Lc 10,21: il giubilo nello Spirito.
Mc 13,11: promessa del Gesù prepasquale: non preoccupatevi di cosa dire: parla lo Spirito Santo.
§ Eb 9,14: Gesù si è offerto al P con uno Spirito eterno.
§ Rom 1,3-4: kata pneuma mediante la risurrezione
o NELLA CONCEZIONE E NEL BATTESIMO
BATTESIMO
Gesù viene consacrato Colui su cui riposa lo Spirito
Colui che agirà grazie allo Spirito
Colui che, glorificato e divenuto Signore, elargirà lo Spirito
NO una chiamata esterna, come per i profeti o Paolo
Sì una dichiarazione che risuona nella coscienza di Gesù: Gesù prende pienamente coscienza di essere ciò che egli è. [L’unione ipostatica non altera l’interezza dell’umanità].
Figlio - Servo - Agnello
UNZIONE profetica in vista dell’annuncio
Ma Gesù non ha “iniziato” ad essere il Messia con il Battesimo. Già dal concepimento egli era fatto uomo per opera dello Spirito. La santificazione dell’umanità di Gesù viene compiuta dall’unione ipostatica e dall’effusione dello Spirito: due momenti successivi non cronologicamente, ma logicamente.
Nella storia della Chiesa, la presenza dello Spirito nella vita di Gesù e in particolare il momento dell’Unzione non è stato chiaro fin dall’inizio.
Gregorio Nazianzeno, o JeologoV, diceva che “Cristo è l’Unto a causa della sua divinità e umanità [...]; colui che unge [Dio] è chiamato uomo e l’Unto [cioè l’umanità assunta da Gesù] è fatto Dio”. Il Cristo che unge, in altre parole, è il LogoV stesso che assume l’umanità ungendola divinamente in Gesù.
L’unzione dell’umanità è la categoria teologica che esprime la santificazione che l’umanità riceve a causa dell’unione ipostatica del Verbo con il Padre. Ma lo Spirito Santo come entra in rapporto con Gesù? Il NT dà grande risalto al Battesimo: lo Spirito scende su Gesù mentre si avvicina alle rive del Giordano (Mc 1, 9-11 e par.); Gv è ancora più esplicito nel riferire la testimonianza di Giovanni Battista (Gv 1, 32-34). Il discorso della sinagoga di Nazareth riferisce che “Lo Spirito del Signore è su Gesù che ha consacrato con l’unzione” (Lc 4, 18). Cfr. anche At 4, 27; 10, 38.
Ma quando è avvenuta l’unzione del Signore? Nel Giordano come sembrano riferire i testi biblici o già nell’incarnazione, come fa capire Gregorio Nazianzeno? E’ innegabile, del resto, che nella visione del Padre della Chiesa, lo Spirito abbia uno spazio sicuramente minimo. La Scrittura, invece, testimonia che Gesù è stato investito dall’azione dello Spirito ed è cresciuto umanamente sotto l’azione di essa.
Agostino, nel De Trinitate (cap. XV), propone una riflessione fondamentale: è assolutamente impossibile pensare che lo Spirito Santo sia sceso su Gesù solamente all’età di 30 anni! Gesù possedeva sicuramente lo Spirito fin dall’inizio della sua vita terrena; il Battesimo è la manifestazione di ciò che era fin dall’inizio. L’unione ipostatica assume il momento dell’unzione.
Il dibattito proseguì per tutta la storia della teologia. Segnaliamo due interventi a nostro giudizio esemplari:
- Tommaso (S Th III, 6, a.6; III, 34, a.1): la santificazione dell’umanità di Cristo è avvenuta “senza” l’Unzione dello Spirito, perché la Grazia dello Spirito lo ha raggiunto e colmato già prima dell’Incarnazione.
- Scheeben (XVIII sec.) che ne “I misteri del cristianesimo”, dice “l’Unzione di Cristo altro non è che tutta la pienezza della divinità del LogoV”.
Per capire questo allontanamento della teologia dei Padri (e poi dei Dottori della Chiesa) dal semplice dato neotestamentario del Battesimo nel Giordano [attestazione multipla!], occorre ricordare il contesto di lotta alle eresie in cui si ragionava agli albori del Cristianesimo. Adozionismo e arianesimo costrinsero i teologi a distinguere e precisare con speculazioni a volte apparentemente forzate, il racconto evangelico che si prestava ad interpretazioni errate, quale per esempio quella che vedeva in Gesù un uomo elevato a Dio adottivamente attraverso l’infusione dello Spirito. In conseguenza di ciò si afferma a più riprese che Gesù è Dio in ogni istante della sua vita.
Per contro, non dobbiamo dimenticare l’interezza del dato neotestamentario. Mc 3, 29: la bestemmia contro lo Spirito è l’unico peccato che l’infinita misericordia di Dio sembra faticare a perdonare! La presenza dello Spirito nella vita di Gesù è evidente: cfr. l’episodio delle tentazioni.
4.1.2. Il contributo di Mühlen: Gesù ha sempre posseduto la pienezza dello Spirito Santo; il Battesimo lo rende più cosciente della propria Missione.
La sua preoccupazione di partenza è ecclesiologica. Egli sottolinea come si sia assistito ad una grande attenzione sul tema dell’Incarnazione, provocando una dimenticanza della categoria dell’Unzione.
Spieghiamo meglio: la Chiesa, prima del Vaticano II, era vista come “continuazione dell’Incarnazione”; si considerava cioè, in maniera analogica il rapporto fra le due nature (umana e divina) unite in Cristo e il rapporto che unisce il Corpo della Chiesa al suo Spirito (= “Spirito di Cristo”). Gli elementi dell’analogia possono essere individuati nelle seguenti azioni dello Spirito:
- unisce l’umanità a Cristo al quale lo Spirito è intrinsecamente unito (tanto che è “Spirito di Cristo”)
- attualizza in eterno l’evento salvifico dell’Incarnazione, in modo analogico, (sacramenti, Parola...).
L’Incarnazione, però, è un evento irripetibile e strettamente legato alla persona del figlio; sembrava quindi eccessivo ragionare in termini analogici per la Chiesa. Muhlen, allora, propone quest’altra pista di riflessione: Gesù Cristo, oltre ad essere Uno è anche Unto da uno Spirito attraverso il quale Gesù si è donato alla Chiesa donando ad essa lo Spirito stesso. Mühlen, quindi, propone che l’elemento della continuità Gesù - Chiesa, non stia nell’Incarnazione, ma nell’Unzione che garantisce anche l’irripetibilità di Cristo. Lo Spirito è l’elemento di unificazione fra noi e il Cristo.
“Gesù unto dallo Spirito Santo”; al proposito nel Vangelo troviamo una differenziazione cronologica (e “geografica”): l’Incarnazione avviene nel seno di Maria, mentre l’unzione è sulle rive del Giordano; i Vangeli sono chiarissimi su questo. Ma la dimensione cronologica non deve necessariamente coincidere con la dimensione logica: la teologia rifiuta una sequenzialità fra incarnazione e unzione, come se prima Gesù si fosse incarnato e poi avesse ricevuto su di sé lo Spirito. Gesù si è incarnato e quindi è stato investito dallo Spirito. La successione non è temporale, ma è logica [ed è analogicamente ripreso dalla teologia neotestamentaria che lo differenzia nella narrazione anche temporalmente].
Il merito di questa impostazione teologica è quello di aver ricuperato armonicamente il contenuto biblico e la riflessione patristica. Rimangono ancora aperti i problemi fondamentali: perché il NT separa così nettamente fra Betlemme e il Giordano? Lo Spirito scende dal cielo: è quindi dono del Padre e non del LogoV? Cfr. Lc 4, 14; 4, 18; At 4, 27; 10, 38.
4.1.3. Il contributo di Congar: fin dal primo istante Gesù possiede lo Spirito Santo, ma durante la sua vita lo possiede in accenti diversi (Incarnazione, Missione, Risurrezione)
Cfr. “Per una cristologia pneumatica” e “La Parola e il soffio”.
Gesù si incarna attraverso lo Spirito Santo, ma agisce attraverso lo Spirito Santo solo dopo gli avvenimenti del Giordano. L’opera di Dio è storica; Dio assume la storicità; la vita di Gesù è allora un susseguirsi di eventi che si modificano nella progressione; le tappe storiche della vita di Gesù di Nazareth sono sempre eventi autocomunicativi di Dio a Gesù e in Gesù di Nazareth, mediante lo Spirito Santo.
In altre parole: Gesù nell’Incarnazione ha già lo Spirito Santo, ma nel battesimo avviene una nuova comunicazione dello Spirito stesso che fa “diventare” Gesù “Messia” (CristoV!)
(Cfr. Basilio Magno). Gesù non è adottato da Dio! E’ ontologicamente Figlio di Dio, Tempio dello Spirito per unzione; ma guidati dall’intenzione di rispettare le tappe dell’oikonomia e il NT, Congar propone di vedere prima nel Battesimo e poi nella Risurrezione l’attuazione della potenza dello Spirito Santo in Gesù costituito (e non solo dichiarato) dapprima Messia e poi Salvatore.
Sintetizzando, potremmo dire che Congar da un lato tenta di rimanere maggiormente legato alla base biblica e dall’altro sviluppa la distinzione posta da Muhlen fra unione ipostatica e unzione.
4.1.4. Il contributo di Balthasar: la taxiV, l’Ordo
Gesù è colui sul quale agisce lo Spirito. Balthasar afferma che la taxiV, l’ordo, delle Persone della Trinità non può essere alterato: Padre e Figlio e Spirito Santo.
Spesso però il NT adotta quella che egli definisce una “inversione trinitaria”. Nell’economia chenotica, cioè, si produce un’inversione nell’ordine: durante la vita di Gesù abbiamo il Padre e Spirito e Figlio. Il “terzo”, infatti, agisce su Maria per generare il “secondo”: la terza persona agisce sulla seconda. In questo modo l’umanità di Gesù è riempita pienamente dallo Spirito. L’Incarnazione e l’Unzione vengono a coincidere nel tempo, nel seno di Maria.
Durante l’evento Gesù, inoltre, Figlio e Spirito agiscono sempre insieme, garantendo sempre la struttura trinitaria: è il Padre, infatti che possiede sempre l’iniziativa. Lo Spirito Santo è il mediatore della volontà del Padre in Gesù Cristo; Egli porta Gesù verso il Padre, per la re-inversione trinitaria finale, nella quale il Figlio glorificato nella sua obbedienza d’Amore potrà effondere lo Spirito (il “Suo” Spirito) sugli uomini per la loro salvezza.
Anche il Nuovo Catechismo della Chiesa cattolica risente di queste discussioni. Cfr. 438, a riguardo del vocabolo Cristo, l’Unto, dove si cita Ireneo; oppure 453: “Gesù è Cristo perché Dio Padre lo unse nello Spirito” (At 10, 38). Se poi approfondiamo la parte relativa al sacramento del Battesimo (453) troviamo che “nel Giordano, lo Spirito Santo che Gesù possedeva fin dall’inizio, si posò su di Lui...”
D’altra parte, cfr. anche 536: il Battesimo di Gesù è l’accettazione della sua missione di servo sofferente.
4.2. La presenza dello Spirito Santo coincide e si esaurisce nell’Unzione?
Secondo Lc 1, 35, lo Spirito Santo scende direttamente su Maria e quindi, già nell’Incarnazione Gesù è “santificato” dallo Spirito. Si tratta di un testo che non ha tutta la ricchezza degli altri sul tema dell’unzione e della missione. Gesù, in altre parole, nel momento dell’Incarnazione è già “Santo” (Schürmann), ma non ancora pienamente “abilitato” alla sua missione messianica (cfr. Lc 4: “per questo ho ricevuto l’Unzione”).
I Padri (prima di Ario) hanno insistito molto sull’Unzione che dà alla Chiesa motivo della sua esistenza e la continuità con il suo fondatore.
Ignazio di Antiochia: lettura allegorica dell’unzione di Betania, nella versione di Cristo come “capo” della Chiesa tutta unta; Betania e il Giordano sono strettamente collegate: due manifestazioni della comunicazione dell’Incarnazione da Gesù alla Chiesa.
Giustino: i doni dello Spirito riposano dopo la venuta di colui dopo il quale i doni si sono interrotti verso i giudei. Solo attraverso Gesù, infatti, è possibile ricevere il dono dello Spirito Santo.
Ireneo: Gesù ha assunto la carne (attivo) ed è stato unto dal Padre (passivo): sic Jesus Christus factus est. Gesù non è stato unto secondo la divinità (non ne avrebbe avuto bisogno), ma secondo l’umanità. L’Unzione è per la missione: annunciare il Regno e insieme comunicare quello stesso Spirito da cui Gesù era stato unto nella sua umanità. Noi abbiamo ricevuto la salvezza in virtù della sovrabbondanza della sua unzione. Filiazione - Unzione - Manifestazione: la Filiazione è accompagnata dal dono (Rom 1, 3-4: “costituito Figlio di Dio, in potenza secondo lo Spirito di Santità”). “Cristo”, infatti, è un nome trinitario.
Al pari di Ireneo, Basilio e Ambrogio: lo Spirito è dato al momento dell’Incarnazione (contro subordinazionisti e adozionisti, docetisti e modalisti), in chiara prospettiva trinitaria: Dio che unge, il Figlio che è Unto, lo Spirito Santo che è Unzione.
Atanasio: assumiamolo come rappresentante di una chiara teologia “dell’Unzione”. Parafrasando Giovanni, “Io santifico me stesso perché anche loro siano santificati nella Verità”. La sottolineatura cristologica cominciava a far cadere in minor luce la prospettiva “Paterna” e quindi trinitaria
La teologia della Chiesa, quindi, identifica in Gesù da una parte il Verbo preesistente e dall’altra Colui sul quale agisce lo Spirito; Il Figlio è Colui sul quale il Padre invia lo Spirito affinché esso sia comunicato per la salvezza di ogni uomo. Gesù Cristo è più correttamente Gesù il Cristo.
3. LO SPIRITO SANTO NEL NUOVO TESTAMENTO
3.1. L’OPERA LUCANA
§ Lo Spirito è il principio dinamico della testimonianza che assicura l’espansione della Chiesa. PENTECOSTE
Festa della mietitura, del dono della Legge al Sinai. Cristo è il nuovo Santuario, lo Spirito è la nuova legge. Universalizzazione. Tutti ascoltano nella propria lingua: lo Spirito entra in ciascun uomo e popolo, senza ledere le caratteristiche di alcuno.
§ Attualizza e diffonde la salvezza acquisita nel Cristo e per il Cristo.. Il Cristo trasmette ai suoi apostoli l’assistenza dello Spirito che aveva ricevuto nel Giordano.
ALTRE PENTECOSTI Gerusalemme (2; 4,25-31); in Samaria (8,14-17); con Cornelio e a Cesarea, lanciando la missione (10,44-48; 11,15-17); a Efeso (19,1-6).
REG. il battesimo precede il dono dello Spirito.
ECZ. Cornelio: lo Spirito ha un’iniziativa assoluta.
At Pl
intervento dello Spirito nello sviluppo esterno
in ogni membro interiormente
l’azione carismatica è constatabile da tutti
è oggetto di fede, non tutti ne hanno esperienza
il Cristo manda lo Spirito ai discepoli per realizzare la sua opera
lo Spirito realizza nei singoli cristiani il loro essere in Cristo
§¨ Personalità dello Spirito?
Non è semplicemente il VT, in cui Dio “dà” il suo soffio, poiché talora lo Spirito agisce lui stesso.. Vi è così in progresso verso la personalizzazione dello Pneuma, che è oltre la semplice personificazione letteraria. Gli sono attribuiti interventi determinati, ed è soggetto diverso da JHWH, ma non si parla di distinzione. Non è ancora Cost 381.
3.2. L’OPERA PAOLINA
146 vv. di cui 117 nelle grandi lettere dell’inizio.
o Il Vangelo è legato all’evento Cristo, che è legato allo Spirito: Rm 1,3-4 «Il Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide kata sarka, costituito Figlio con potenza kata pneuma mediante la risurrezione dai morti».
o Il dono dello Spirito porta a compimento l’antica promessa ad Abramo nell’economia della fede e non della legge: Gal 3,14 «[La croce] perché in Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede». In Gesù, il discendente di Abramo, anche noi diventiamo figli.
o L’adempimento della promessa viene da Dio, ma giunge ai pagani mediante la predicazione che suscita la fede: 1Cor 2,4-5 «La mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio».
o Mediante la fede ed il battesimo, il cristiano inizia la vita nello Spirito e per lo Spirito. Rom 8, 14-17 «--».
La nostra eredità è escatologica. e lo Spirito è la nostra caparra (2Cor 5,5; 2,21-22).
L’anticipo va però fatto fruttificare: Camminare secondo lo Spirito (Gal 5,16-17)
Frutti della carne e dello Spirito: Gal 5
Pregare nello Spirito: Rom 8,26: «viene in aiuto alla nostra debolezza e intercede per noi con gemiti inesprimibili». NO una sostituzione all’uomo, ma la comunicazione di un dinamismo, di un’energia all’uomo, che è comunque lui a pregare.
[Dio tutto in tutti: 1 Cor 15-28].
o Lo Spirito edifica la Chiesa: 1Cor 12,13 «Noi tutti siamo battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo». 1Cor 12.
MINISTERI E CARISMI
-- l’apostolo -- il profeta
-- i carismi (1) distribuiti dallo Spirito secondo la sua volontà
(2) differenti (varie liste, non esaustive)
(3) per il bene comune e l’edificazione della Chiesa
(4) al di sopra vi è la carità
o LO PNEUMA E CRISTO
- Lo Spirito è tutto relativo al Cristo: 1Cor 12,3 «nessuno che parli sotto l’azione dello Spirito di Dio può dire ‘Gesù è anatema’, così nessuno può dire ‘Gesù è il Signore’ se non sotto l’azione dello Spirito Santo».
- Molti effetti vengono attribuiti indifferentemente allo Pneuma o a Cristo, o li uniscono nello stesso enunciato: 1Cor 6,11; 12,13; Rom 9,1.
§ Rom 1,3-4
§ 1Cor 15,45 «Il primo uomo Adamo divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita»
§ Rom 8,11 «E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi»
§ At 2,32-33 «Questo Gesù Dio lo ha risuscitato. Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal padre lo Spirito santo che egli aveva promesso, lo ha effuso...»
prospettiva escatologica § 1Cor 15,28 «E quando tutto gli sarà sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti».
-- Gesù Figlio nella sua umanità glorificata e la via e la meta, ma è lo Spirito che compie la glorificazione. 2Cor 3,16-17 «Quando ci sarà la conversione al Signore, quel velo sarà tolto [dagli occhi dei discepoli di Mosè]. Il Signore è lo Spirito e dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà».
“” lo Spirito è il Signore
“” Gesù è fatto di Spirito come sua sostanza
# Noi proviamo o esperimentiamo il Signore Gesù come Spirito. Ciò che noi sperimentiamo come Spirito è in realtà il Signore Gesù glorificato. Si descrive la sua forma di esistenza, la forza con la quale egli si incontra nella sua comunità. Gesù glorificato esiste ed agisce nella sfera escatologica e divina dello Spirito. Il Signore glorificato e lo Spirito compiono la stessa opera, nella dualità del loro ruolo.
¨ PERSONALITÀ DELLO SPIRITO?
In Pl, lo Spirito non è semplicemente una forza, ma Dio stesso in quanto è comunicato, presente e attivo: lo Spirito è Dio come amore attivo in noi. È anche qualificato come persona?
-- scruta le profondità di Dio (1Cor 2,10s)
-- è inviato nei nostri cuori (Gal 4,6)
-- testimonia nel nostro Spirito che siamo figli di Dio ((Rom 8,16)
-- grida in noi “Abbà, Padre” (Gal 4,6)
-- interviene per noi davanti a Dio (Rom 8,26)
§ chi compie tali azioni deve essere un soggetto libero e personale
-- distribuisce doni “come vuole” (1Cor 12,11)
-- inabita nei fedeli (1Cor 3,16)
-- è per noi dono (Rom 5,5), non come oggetto, ma come qualcuno che dona
-- nello Spirito, Dio dona se stesso (1Ts 4,8)
-- cf. formule ternarie, che equiparano lo Spirito al Kyrios e all’ho Theos.
Lo Spirito è il principio di comunicazione e comunione tra noi e Dio, tra noi tutti, poiché lo Spirito è sempre e solo uno e lo stesso
3.3. L’OPERA GIOVANNEA
3.3.1. Gesù è colui che dà lo Spirito
Gesù ha lo Spirito: Gv 3,34, colui che proferisce le parole di Dio, dà lo Spirito senza misura.
Con Nicodemo, Gv 3,5-6.8: nascere dallo Spirito, il battesimo cristiano fa nascere dall’alto, da Dio.
Con la samaritana, Gv 4,13-14: l’acqua viva per la vita eterna.
Nel tempio, Gv 7,37-39 [Non c’era ancora lo Spirito = (anti, cf. 6,63; 14,17) il dono dello Spirito è proprio dei tempi messianici, ed è fatto da Gesù glorificato, innalzato nella sua condizione di Kyrios].
Tra la croce e la gloria:
§ Mt 27,50: rese lo spirito; Mc 15,37, Lc 23,46: spirò) Gv 19,30 «inclinando la testa, emise lo spiirto». Gesù soffia su Maria e Giovanni, la Chiesa ai piedi della croce. Non è ancora Gv 20,22, ma nella duplicità prospettica di Gv è un’attuazione di 7,39 e 16,5-7. Gesù rende l’ultimo respiro e attraverso la morte volontariamente accettata, consegna lo Spirito ai suoi discepoli.
§ Il colpo di lancia al petto di Gesù (Gv 19,34) ne fa scaturire sangue e acqua. Da Acqua? Spirito? 7,38-39? [Petto, pleura - seno, koilia] Da Tertulliano in poi, dal costato di Cristo nuovo Adamo, nasce la Chiesa nuova Eva, fondata su battesimo ed eucaristia.
§ Promessa di un altro Paraclito.
§ Il dono pasquale dello Spirito ai Dieci (Tommaso è assente) Gv 20,21-23. Non è ancora l’equivalente della Pentecoste, Gesù non è ancora pienamente glorificato, perché si trattiene con i discepoli ancora un poco. Non vi è comunicazione secondo Gv 14 e 16. Lo Spirito non viene donato in quanto persona (manca l’articolo davanti a pneuma), ma come forza corrispondente alla missione comunicata.
3.3.2 L’altro Paraclito
Paraklètos Difensore, aiuto, consolatore, assistente, avvocato, patrono, consigliere.
Nei discorsi di addio
s 14,15-17, promessa di un altro Paraclito
s 14,26, egli insegnerà e ricorderà
s 15,26-27, testimonierà per Gesù
s 16,7-11, stabilirà la colpevolezza del mondo
s 16,13-15, porterà i discepoli alla pienezza della verità
il rapporto del Paraclito
con il padre
Il Padre lo donerà (14,16)
Il Padre lo invierà nel nome di Gesù (14,26)
Lo Spirito “esce” dal Padre (15,26)
Lo Spirito prenderà ciò che è di Gesù, ma anche del Padre (16,14s)
Nessun commento:
Posta un commento
Nations have lost their sovereignty occult powers banking seigniorage enlightened Masons Satanist are in control of history of people with Council of Foreign Relations, Bilderberg Group, Trilateral Commission. CSPBCSSMLNDSMDVRSNSMVSMQLIVB. This place is sacred erecting the temple, for my High Priest jew! This forces your efficiency, an angel is responsible for the observance of respect, dignity and truth of all these your statements.