quando Di Maio afferma che: "noi crediamo in una Ucraina una e indivibile".
quel " noi ", certo: NON riguarda i popoli che sono stati fatti schiavi dalla Cabala ebraico-massonica, ed io non ricordo, neanche, che in Parlamento su quel "noi" si sia discusso!
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Biden e Di Maio e Erdogan rivendicano il diritto di Kiev di sterminare i russofoni di Donbass e Crimea (e secondo Rockefeller e Bin Salman) queste persone devono essere sacrificate, perché l'economia russa non venda colpita dalla FED IMF BM NWO!
Ma la persecuzione dei russofoni è stata immediatamente conseguente al Golpe di Maidan, ancora prima che lo si organizzassero per sopravvivere, infatti inizialmente anche la lingua russa fu resa criminale e proibita.
E questo è coerente con tutto il male malefico che i Rothschild, con Bergoglio stanno facendo alla borghesia cattolica italiana.
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my JHWH holy, vendica il sangue di Abele il giusto, che wahhabiti e Rockefeller hanno sparso!
Vendica sulla terra il sangue di tutti gli innocenti e liberaci da questa dittatura ebraico-wahhabita che sta andando a sterminare gli israeliani, vedica il tuo lorenzoJHWH Unius REI, il Re di Israele.
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se noi fossimo in un regime tecnocratico ebraico-massonico demoniaco pornografico democratico vero: di alto tradimento il signoraggio bancario?
certo, qualche spirito libero nella UE avrebbe protestato per i cecchini ceceni della CIA con cui la NATO ha ottenuto il Golpe infame a Kiev!
Bruxelles: pacchetto di sanzioni UE nel caso la Russia attaccasse l’Ucraina
http://a.msn.com/01/it-it/AATKGk3?ocid=st
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Ilona Staller: "Andrò in Paradiso perché il sesso non è peccato".
questa è stata l'ultima catechesi di Bergoglio?
il sesso è la causa del peccato originale!
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ma il Santo Corano (parola increata, che si può spiegare ma non si può interpretare) non dice che per il Corano le cristiane sono prede sessuali?
Stupri di Capodanno, presi altri due egiziani
http://a.msn.com/09/it-it/AATI5fQ?ocid=st
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quì no centra la Religione ma il bullismo che il PD insegna nelle scuole.
Tuttavia il Corano ed il Talmud insegnano che è legittimo ingannare i cristiani.
Milano, presa la baby gang che rapinava i ragazzini sui treni regionali: arrestati tre adolescenti http://a.msn.com/01/it-it/AATJXId?ocid=st
In un paio di mesi hanno messo a segno almeno un paio di colpi: due sul treno regionale Saronno-Milano Bovisa, e un altro nel Varesotto, a Gerenzano. Con l’accusa di «rapina aggravata in concorso» giovedì la polizia ferroviaria di Milano Bovisa ha bloccato tre ragazzini, due di 14 e 16 anni, di origine marocchina, e un 15enne, italiano.
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la Erdogan-NATO hanno detto che la Crimea e il Donbass devono essere restituiti a Kiev,
e questo indica chiaramente di chi può essere la vera responsabilità di questo conflitto.
Venti di guerra tra Stati Uniti e Russia.
i mediatori UE UK stanno soltando andando ai dialoghi tra sordi, a insultare e a esasperare i russi.
http://a.msn.com/09/it-it/AATJpKA?ocid=st Resta alta la tensione in Ucraina. Washington e Londra dispongono l'evacuazione delle ambasciate
i criminali NATO 322 OTAN del regime Spa neoliberista ebraico-massonico tecnocratico sodomitico esoterista soprannaturale cabalista non hanno lasciato ai russi altra scelta!
gli ucraini si sono preparati per invadere il Donbass, mentre la NATO con le sue strutture aggressive ai confini russi ne mina costantemente la sicurezza nazionale.
"Ai cittadini americani dico, lasciate l'Ucraina, non invieremo truppe per evacuarvi… se russi e americani dovessero spararsi, ci sarebbe una guerra mondiale." Risuona ancora forte l'allarme del presidente Usa"Joe Biden , nell'intervista alla NBC. Ancora più catastrofico il Segretario di Stato Anthony Blinken: "Mosca potrebbe invadere anche durante le Olimpiadi".
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"hanno sottolineato il sostegno risoluto all'Ucraina golpista nazi-fascista, e assassina, il regime Rockefeller della NATO"
perché von der Leyen ha ucciso 14000 persone in Donbass?
Tensioni Kiev-Mosca, la Cia: possibile attacco russo il 16 febbraio,
Gli Usa inviano 3mila soldati in Polonia.
Sabato telefonata tra Biden e Putin.
http://a.msn.com/01/it-it/AATK1h0?ocid=st
Ucraina, Ue: verso sanzioni alla Russia, dalla finanza all'export La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha partecipato alla riunione in video dei leader occidentali organizzata dagli Usa.
I leader, ha spiegato una nota della Commissione, hanno valutato il "significativo sforzo diplomatico per convincere la Russia alla de-escalation" e "hanno sottolineato il sostegno risoluto all'Ucraina".
È stata analizzata la "dettagliata cooperazione per la finalizzazione del pacchetto di sanzioni in caso di ulteriore aggressione da parte della Russia" e von der Leyen "ha spiegato che le misure potrebbero riguardare i settori della finanza e dell'energia come anche l'export di prodotti hi-tech".
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il golpe giusto è soltanto quello che fa la CIA con i cecchini ceceni.
Ucraina, rischio di Golpe
http://a.msn.com/09/it-it/AATKdSN?ocid=st
"Ai cittadini americani dico, lasciate l'Ucraina, non invieremo truppe per evacuarvi… se russi e americani dovessero spararsi, ci sarebbe una guerra mondiale." Risuona ancora forte l'allarme del presidente Usa"Joe Biden , nell'intervista alla NBC. Ancora più catastrofico il Segretario di Stato Anthony Blinken: "Mosca potrebbe invadere anche durante le Olimpiadi".
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https://fb.watch/b6Evg_L2kA/
Dalla Francia alla Norvegia, come mostrano queste immagini, la modalità di attacco è sempre la stessa.
Prima il grido "Allahu Akbar", e poi le pugnalate..
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Ahi serva Europa, perché tutta questa propaganda islamica?
Giulio Meotti
Feb 11
L'unico simbolo religioso scelto per la campagna sul "futuro dell'Europa" non sono croci o kippà, ma il velo. Psicologia della sottomissione. Infatti a Bruxelles spendono decine di milioni in progetti pro Islam, dal “Corano europeo” (9.842.534 euro) al “Corano globale” (1.980.000 euro). Le nostre élite hanno accettato l'idea che l'islamizzazione dell'Europa è inevitabile e che in nome della tolleranza dobbiamo aiutare la Sharia a stabilirsi?
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Poll: Vaccination rates among religious groups
Curated for you byCP Editors
Good afternoon! It's Friday, February 11, and we're here with the latest poll on vaccination rates among religious subgroups, an update on the Duggar sisters' "invasion of privacy" lawsuit, and an interview with author Lee Grady.
A survey from Pew Research Center has revealed that 62% of white Evangelical Protestants have had at least one dose of the COVID-19 vaccine, which is the lowest vaccination rate among all demographic subgroups questioned. The research, which included responses from more than 10,000 U.S. adults, found that 73% of respondents reported that they were fully vaccinated, while 20% indicated they had not gotten a shot. Catholics saw the highest rates of vaccination, with 85% reporting that they had taken at least one dose of the vaccine.
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Pope Francis says Euthanasia is 'neither human nor Christian'
Pope Francis is condemning the “unacceptable” drifts towards euthanasia, characterizing efforts to deprive the terminally ill of the necessities of life as “neither human nor Christian.” In addressing the issue before a general audience Wednesday, he expressed support for "palliative care" that enables "every person who is preparing to live the last stretch of their life" to "do so in the most human way possible," but insisted that "we must be careful not to confuse this help with unacceptable drifts towards killing."
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Pope Francis tells parents of kids who identify as LGBT not to 'hide in an attitude of condemnation'
Church hosts conversation on Maus after book's removal from schools
St. Paul's Episcopal Church of Athens in Tennessee hosted a community conversation about the recent decision of a local school board to remove the graphic novel Maus from its school curriculum in addition to discussing the lessons that the book and the Holocaust can teach Christians. The Athens-based McMinn County School Board voted unanimously in January to remove Maus from its middle school curriculum due to concerns over graphic adult content in the book, specifically "eight curse words" and a picture of a naked woman committing suicide by cutting herself with a razor blade. The book's removal garnered national outrage, leading many to buy the book as a form of protest and putting the graphic novel on the best-seller charts. The National Review's Kyle Smith recently wrote a column in which he was critical of the coverage the Maus removal story got, writing, "The book was not banned. Students in McMinn County are free to buy and read the book. It remains available in local public libraries.”
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COVID lockdowns proven 'ill-founded,' but media ignores
In January, Johns Hopkins published an extensive study about the destructive results of COVID-19 lockdowns, with the meta-analysis concluding that lockdowns have had little to no public health effects but have had negative repercussions economically and socially. The findings led the researchers to declare, "In consequence, lockdown policies are ill-founded and should be rejected as a pandemic policy instrument." However, the report has received little acknowledgment by the media, writes Bill Connor, who asserts the media's iron fist defense of lockdowns while "slamming lockdown critics" has resulted in the industry censoring the report. Connor calls journalists out for this behavior, saying, "The Progressive Left, including allies in the media, cannot be allowed to continue their monopoly on what constitutes 'science' and suppress everyone else. Science comes from continually questioning and demanding proof. That didn’t happen with lockdowns, and hundreds of millions suffered."
Biden’s latest proposal would force insurers to pay for gender ‘transition’
The U.S. Department of Health and Human Services has proposed a rule that would add sexual orientation and gender identity language to the 2010 Affordable Care Act, thereby ensuring that those who identify as LGBT receive "medically necessary" care, including "gender-affirming" surgeries and hormone "therapy." In this op-ed, Jay W. Richards, Ph.D., breaks down sex, gender, and the law, declaring, "[T]he department’s proposed rule circumvents the law and treats dubious treatments as essential health benefits in qualified health plans. This not only contradicts the best science and medicine, it’s a disaster for insurers, for medical providers, and, most of all, for those struggling with gender dysphoria."
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Grady talks discipleship, church growth
In this interview with The Christian Post, Lee Grady, author and leader of The Mordecai Project, discusses the challenges of discipleship facing the church today and how churches can better foster the spiritual health of their congregants. In addressing the decline of church membership in the U.S., Grady says, "I think that the overarching reason why we’re losing ground is that we didn’t pass the baton and we didn’t know how ... [I]f leaders don’t feel comfortable sitting down and having coffee with someone, or having a small group in their house, or meeting young people at a Starbucks, if there’s not that comfort level for that, then there’s going to be a huge breakdown." Keep reading.
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Duggar sisters' lawsuit dismissed by judge
Arkansas U.S. District Judge Timothy L. Brooks has dismissed the 2017 lawsuit filed by Duggar sisters—Jill, Jessa, Jinger and Joy-Anna—stating that the reality TV stars failed to prove that police acted with bad intentions by leaking a report that allowed the sisters to be identified by media as having been molested by their older brother, Josh Duggar. The judge concluded that the Springdale Police Department didn’t intentionally look to cause the Duggar sisters emotional distress by sharing the report after the information was requested by a Freedom of Information Act request filed by In Touch Magazine. In December, Josh Duggar was found guilty by a federal jury in Arkansas of receiving and possessing child pornography and could face up to 20 years in prison.
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Thank you for spending part of your day with us. We look forward to seeing you again on Monday! -- CP Editors
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For many years now, the radical left around the globe has been pushing an extreme anti-family agenda. Funded heavily by George Soros and his network of extremist groups, one of the left’s most favored causes has been advancing the LGBT agenda – something they like to refer to as “gay rights.” One of the centerpiece items of this agenda is to reject biology and any biblical basis for human sex and instead define sex based on “gender identity.” This is the basis of the entire push for transgenderism.
Help IOF Expose The Radical LGBT Agenda
But now the radicals have gone far beyond merely advocating for the transgender agenda. Now, they are actively involved in pushing this agenda on children online and in schools, and even are actively recruiting children to “come out” as transgender. The cabal of culprits includes the usual suspects – Internet influencers, celebrities and LGBT groups and activists – but now has the active involvement of teachers who work assiduously to convince confused children to adopt a “gender identity” in conflict with their biological sex. Even worse, these teachers have a strategy to do this behind the back of parents.
IOF is working to expose the radical LGBT agenda around the globe. We do this through extensive public education (including our awesome media platform iFamNews.com which is published in eight languages) and assisting allies with local advocacy by providing resources such as The Natural Family journal, which contains best-in-class research in support of pro-family positions and policies. It’s a tough fight because LGBT groups enjoy massive funding and have access to all the levers of power in society today. But thanks to financial help from grassroots supporters, we are prevailing.
Will you help us today by making a generous donation? We’d be very grateful for whatever help you can provide.
Make A One-Time Donation
Become A Monthly Donor
The other day a lawsuit was filed by the mother of an 11-year-old daughter who is suing her child’s school district because teachers were engaged in an active effort to convince her daughter that she was transgender and needed to change her “gender identity” without her parents’ knowledge. It took two suicide attempts by this confused child before the school notified the parents of the situation!
If you think this is just the excesses of a small number of teachers, you have another thing coming. The mother discovered that this is part of an organized strategy that is being pushed by radical teachers’ unions. These unions hold conferences to discuss how teachers can set up “Gay-Straight Alliance” clubs on school campuses, especially in conservative communities, and how students can hide their participation from parents.
Help IOF Fight For Parents'’ Rights
Beyond working on public education and research through publishing iFamNews.com and The Natural Family journal, IOF is also a driving force behind a new legal advocacy group for parents called Families for Educational Freedom (FEF). FEF is an important tool to help parents fight for their legal rights against teachers and education bureaucrats who seek to indoctrinate children with radical ideologies.
Everything that we do to support parents, promote families, and defend virtue and values is possible only if we receive needed financial resources. We would greatly appreciate any financial support you can provide today, whether through a one-time donation, or by becoming a monthly donor and making a monthly pledge of an amount of your choosing.
Thank you for your support of IOF. Let us continue to work together to fight for the rights of parents to control the education of their children, and to oppose the imposition of radical ideologies on our kids and grandkids through the schools.
God bless,
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la aggressione CIA UK NATO di Golpe Maidan e di genocidio in Donbass e annunciata aggressione di Crimea è un crimine di guerra universale della NATO.
Crisi Russia-Ucraina, Putin minaccia l'Europa:
"Vi ritroverete in guerra, non ci saranno vincitori"
Crisi Ucraina, Putin avverte: "Se Kiev entra nella Nato vi ritroverete in guerra, ma non ci saranno vincitori".
Il discorso del presidente russo che spaventa Usa e non solo....
Non è vero: Cina e Russia vinceranno.
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la CIA NWO FED NWO mi controlla e filtra anche le mail!
Microsoft OLE DB Provider for SQL Server error '80040e4d'
Login failed for user 'adamwlewis_user'.
/includes/functions.asp, line 46
https://www.adamwlewis.com/articles/blogger-find-replace#state=awl-bfr
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"Questa sinistra mi fa diventare fascista"
Giulio Meotti
Feb 11
Il nuovo libro di Fernando Savater, il più famoso filosofo spagnolo. "Non mi riconosco in questi barbari che dicono a un bambino di scegliersi il sesso, in questa setta che maltratta chi disapprova il loro dogma e in questa dittatura dei ciarlatani politicamente corretti..."
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siamo nelle mani dei sacerdoti di satana di Rockefeller e di G^Big pharma!
L'uomo si evolverà per sputare veleno come i serpenti
Noi vertebrati abbiamo tante cose in comune, siamo una grande famiglia, anche perché condividiamo un'espressione genica vecchia migliaia e migliaia di anni. Quindi non vi stupite se qualcuno afferma che sia noi che i topi abbiamo nuclei funzionali che se sbloccati ci potrebbero far diventare velenosi come rettili.
Un nuovo studio ha affermato infatti che: "la trascrittomica comparativa ha scoperto che la rete del veleno è conservata tra le ghiandole velenifere dei serpenti e le ghiandole salivari dei mammiferi". Secondo gli scienziati, i tessuti si sono trasformati nel tempo per svolgere diverse funzioni a causa dei meccanismi evolutivi e, quindi, le ghiandole salivari umane hanno i loro legami con le ghiandole velenifere del serpente. Questa è la prima prova solida che sostiene questa teoria da tempo affrontata dalla comunità scientifica.
serpente© Getty Images serpente
"Mentre i serpenti incorporano molte tossine diverse nel loro veleno aumentando il numero di geni coinvolti nella produzione di veleno, mammiferi come i toporagni producono un veleno più semplice che ha un'elevata somiglianza con la saliva", ha detto l'autore dello studio Agneesh Barua.
Questa rete di regolazione genica conservata in tante specie è stata chiamata "metavenom" e al momento è stata trovata nei gruppi di tessuti di nove specie: umano, scimpanzé, topo, cane, anole, habu, cobra, pollo e rana.
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La Santa Inqueerisizione
Giulio Meotti
Feb 10
Un saggio racconta cosa succede in tutta Europa. "Una nuova religione uscita dall'accademia americana perseguita le donne che criticano l'Lgbt". In una sola settimana, quattro donne in tribunale. Basta usare il pronome sbagliato e viene interrogato dalla polizia..."Dire la verità in un mondo che mente è pericoloso…”
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In this mailing:
Khaled Abu Toameh: The Real Apartheid in the Middle East
Lawrence A. Franklin: Russia Eyeing Kazakhstan? China and Russia Vying for Influence
The Real Apartheid in the Middle East
by Khaled Abu Toameh • February 10, 2022 at 5:00 am
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Where is the outcry from Amnesty International and other human rights organizations? When an Arab country subjects Palestinians to actual apartheid measures, the international community is too busy lying about Israel's alleged abuses to take notice.
"It is estimated that 65% of the Palestinian refugees in Lebanon live under the poverty line." — UNRWA, October 2017.
Palestinians in Lebanon have long been prevented from practicing such professions as medicine and law, given that only the Lebanese could join professional syndicates.
Thirty-nine professions remain prohibited to Palestinians in the following fields: healthcare (general medicine, dentistry, nursing, midwifery, pharmacy) transport and fishing, services and daycare, engineering, law, tourism, and accounting.
Palestinian refugees in Lebanon are at risk of food insecurity, electricity blackouts, increased health problems and complications amid the shortages of medicine and health-care interventions. — UNRWA, January 2022.
"My husband works as a driver and earns less than two dollars a day. We mainly eat vegetables and beans because that's all we can afford. Meat and chicken have become a dream; we can't buy them because prices have increased so sharply. We no longer eat three meals a day, and sometimes I send my kids to bed without dinner." — Rihab Maajel, a 50-year-old Palestinian from Shabriha in southern Lebanon, UNRWA, January 2022.
"I fear that I may freeze to death this winter. I cannot afford to buy gas for heating." — Nawal Kayed, 66, Palestinian in Lebanon, UNRWA, 2022.
The group also noted that Palestinian refugees in Lebanon who want to receive medical treatment in a Lebanese hospital have to wait for weeks to obtain a permit. — palhrw.org, January 20, 2022.
When Palestinians in Lebanon cannot feed their children this winter, chalk it up to the world's unjust lethal obsession with Israel.
Five thousand homes belonging to Palestinians in Lebanon are at risk of collapsing and are in dire need of renovation, according to a report in the Lebanese newspaper Al-Akhbar. These are the kind of reports that Amnesty International and many human rights organizations around the world apparently choose to ignore because Israel is not involved. Pictured: Jerry-rigged electrical connections between apartment buildings in UNRWA's Borj al-Branjeh refugee camp for Palestinians in Beirut, Lebanon. (Photo by Nicolas Maeterlinck/Belga Mag/AFP via Getty Images)
Five thousand homes belonging to Palestinians in Lebanon are at risk of collapsing and are in dire need of renovation, according to a report in the Lebanese newspaper Al-Akhbar.
These are the kind of reports that Amnesty International and many human rights organizations around the world apparently choose to ignore because Israel is not involved.
The report was published on the 25th anniversary of the Lebanese authorities' decision prohibiting the entry of construction and repair materials into Palestinian refugee camps in Lebanon without a permit. The decision was issued by the Lebanese government in 1997, and the order for its implementation was referred to the Ministry of Defense because the army is responsible for granting construction permits to the Palestinian refugee camps in Lebanon.
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Russia Eyeing Kazakhstan? China and Russia Vying for Influence
by Lawrence A. Franklin • February 10, 2022 at 4:00 am
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The widespread violent unrest in Kazakhstan and subsequent arrival of mostly Russian troops who helped restore order last month exposed a further contest of rivals for power there between its ostensibly friendly neighbors, Russia and China.
One also might wonder if Russia was taking advantage of the crisis of the large Russian troop presence deployed along the Ukrainian border to divert the West's attention from Putin's objective of also eventually reabsorbing Kazakhstan into the Kremlin's orbit.
Russian troops already occupy portions of several former Soviet republics, including Georgia, the Ukraine, and Moldova -- "uninvited."
Russia also deploys elements of the former 201st Motorized Rifle Division on its base in Tajikistan, another former Soviet republic.
Kazakhstan is home to 15% of the world's supply of uranium -- necessary for nuclear weaponry as well as nuclear power plants, and is the world's largest producer of uranium.
The widespread violent unrest in Kazakhstan and subsequent arrival of mostly Russian troops who helped restore order last month exposed a further contest of rivals for power there between its ostensibly friendly neighbors, Russia and China. Pictured: Kazakh soldiers patrol on a street in Almaty on January 10, 2022. (Photo by Alexandr Bogdanov/AFP via Getty Images)
What can one believe about the recent events in Kazakhstan? According to the autocratic post-Soviet regime in Kazakhstan, peaceful protests by Kazakh citizens purportedly demonstrating against steep fuel price hikes implemented on New Year's Day were transformed into violent riots by foreign-trained terrorists. There is no indication, however, from the many thousands of arrested protestors that any of them were foreigners.
While the fuel price hike was the immediate cause of people taking to the streets of Kazakhstan's major cities, there also appears to be deep-seated anger over the wealth disparity between elites of the former Communist regime and the rest of the populace. By way of response, Kazakhstan's President Kassym-Jobart Tokayev, in an apparent attempt to reduce anti-regime anger, fired his cabinet and canceled the fuel price hike.
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Il sospetto (inquietante) di Crosetto: "C'è un filo che lega questi fatti..."
Le ultime vicende giudiziarie che hanno interessato la politica italiana hanno fatto sollevare più di qualche sospetto da parte di Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d'Italia e imprenditore. In questi giorni diversi esponenti dei partiti sono stati interessati da situazioni - tra ordinanze e indagini - che inevitabilmente hanno dei riflessi sulla propria formazione politica. Prima l'ordinanza del Tribunale di Napoli VII Sezione Civile che rischia di decapitare il Movimento 5 Stelle; poi la richiesta della Procura di Firenze sul rinvio a giudizio per Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Luca Lotti.
© Fornito da Il Giornale
Il sospetto di Crosetto
Crosetto sul proprio profilo Twitter ha scritto a chiare lettere che "c'è un filo che lega fatti distanti fra loro come il rinvio a giudizio per la Fondazione Open, la scarcerazione di Pittelli o l’esautorazione di Conte". A suo giudizio in tal modo alcuni magistrati lanciano un messaggio in modalità differenti: "Facciamo cosa vogliamo, come vogliamo, quando vogliamo".
Lo scontro Anm-Renzi
Nella mattinata di ieri si è consumato un duro scontro a distanza tra l'Associazione nazionale magistrati e Matteo Renzi. La giunta dell'Anm ha criticato le dichiarazioni del leader di Italia Viva dopo la dura reazione sugli sviluppi del caso Open: le sue parole sono state messe nel bersaglio perché "travalicano i confini della legittima critica e mirano a delegittimare agli occhi della pubblica opinione i magistrati che si occupano del procedimento a suo carico".
Dal suo canto Renzi ha fatto la voce grossa e ha sottolineato come dall'Anm non ci sia stata una presa di posizione così netta quando la sua vita "è stata scardinata con un dolore personale e familiare". Il numero uno di Iv ha provveduto a firmare una formale denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco, Nastasi. L'atto firmato dal senatore sarà trasmesso alla Procura di Genova, competente sui colleghi fiorentini, per violazione del'articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell'articolo 323 del codice penale.
L'ordinanza sul M5S
Il mondo del Movimento 5 Stelle è stato toccato dall'ordinanza del Tribunale di Napoli VII Sezione Civile. I timori nella galassia grillina è che il tutto possa essere azzerato, tornando punto e a capo senza una guida solida e salda. Mentre si studiano le prossime mosse, sul tavolo resta l'ipotesi di una nuova votazione online. Una situazione che fa precipitare ulteriormente nel caos il M5S, già messo alla prova dalle liti pubbliche tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.
Pittelli torna ai domiciliari
L'avvocato ed ex parlamentare Giancarlo Pittelli torna agli arresti domiciliari: la decisione è stata presa dal Tribunale di Vibo Valentia, in accoglimento dell'istanza presentata dai difensori Salvatore Staiano e Guido Contestabile. Pittelli, imputato nel maxiprocesso Rinascita Scott, lascia così il carcere. Da alcune settimane aveva iniziato lo sciopero della fame. Il comitato promotore dell'appello per Giancarlo Pittelli sostiene convintamente che l'ex parlamentare di Forza Italia "ha il pieno diritto di affrontare il processo da uomo libero e non ristretto".
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«Cerco ancora papà, sparito nel nulla», la storia di un’esule istriana
«L’ultima immagine che ho di mio padre è un flash dalla finestra: mia mamma mi prese in braccio e mi fece affacciare, mentre sotto casa passavano dei militari. Una sola testa si è alzata a guardare in su, era il viso di papà. Voleva così rassicurarci e dirci che sarebbe tornato presto, ma sapeva che non era vero. Eravamo a Dignano, in Istria, nel 1945, alla fine della guerra, ma per noi iniziavano i giorni più violenti, quelli in cui la gente spariva nel nulla». Maria Cacciola aveva quattro anni. Suo padre Antonino, siciliano, era stato trasferito a Dignano dove prestava servizio come carabiniere e lì Maria era nata, nel 1941.
© Fornito da Avvenire
Dal 1943 in Istria, dopo il “ribaltòn” dell’8 settembre, prima avevano imperversato i nazisti improvvisamente diventati nemici, e subito dopo i comunisti del maresciallo Tito, che rastrellarono non solo i militari italiani ma anche la popolazione civile, fatta sparire nella prima ondata di infoibamenti (la seconda e più massiccia avverrà dopo il 1945, a guerra finita, durante la Liberazione). «Mia mamma a 27 anni rimase con una bimba da crescere e un marito il cui ritorno attendevamo ogni giorno, prima a Dignano, poi in Sicilia, dove mesi dopo ci rifugiammo. Ricordo l’angoscia mai sopita di mia mamma e il dolore di mia nonna paterna, che un attimo prima di morire affidò a mia madre il compito di riferire a suo figlio, il giorno in cui sarebbe tornato, di aver chiamato il suo nome ogni momento della sua vita». Nella lontana Messina, ogni treno avrebbe potuto portare quel papà che, nella mente della bambina, era un pensiero costante. «Quante volte ho immaginato che la porta si aprisse e lui mi stringesse per non lasciarmi mai più…».
Ma il destino dei bambini istriani, fiumani e dalmati scappati con le famiglie dalle loro terre, che ormai non erano più Italia ma Jugoslavia, non era facile nemmeno nell’Italia che li accolse. Erano bambini "diversi", parlavano in dialetto istroveneto, avevano cognomi bizzarri, risultato di quel multiculturalismo che per loro era patrimonio genetico (secoli di Venezia, ma anche Austria-Ungheria e lingue slave), ma nel resto d’Italia era ignoto. «Ricordo una maestra che, siccome ero stata discola, mi accusò di essere cattiva come mio padre che aveva “abbandonato mia madre”. L’umiliazione si aggiungeva a quella mancanza che scavava dentro di me».
Di Antonino Cacciola, padre, marito e figlio, non si poteva nemmeno elaborare il lutto, nessun funerale: gli scomparsi nel nulla non hanno una tomba e così i loro cari non si rassegnano mai, tormentati dalla speranza di un ritorno che però non avviene. L’unica traccia rimasta era un bigliettino scritto di fretta e affidato a una mano amica, con due righe da far pervenire alla moglie mentre sicuramente veniva caricato su un camion insieme a tanti altri infelici per essere scaricato in uno dei campi di concentramento del nuovo regime comunista o direttamente in Foiba: «Parto per ignota destinazione, bada alla bambina».
Maria Cacciola, ormai madre di tre figli e maestra di scuola a Messina, è partita sulle tracce di suo padre. «Nella mente portavo sempre quel parlare dolce e cantilenante della nostra Istria, ma anche i giorni felici vissuti nella casa di Dignano, con il classico pergolato e la cisterna in pietra». Ancora oggi chi visita Dignano resta impressionato dalle scritte in vernice rossa ormai sbiadita inneggianti a Tito, con cui furono imbrattate le case, presto occupate dai nuovi arrivati. E Maria nel suo primo viaggio della memoria, avvenuto nel 2008, non riconobbe nulla della “sua” Dignano lasciata a 4 anni, nessuna emozione, gente diversa, lingua incomprensibile.
E la casa? Qual era la finestra da cui aveva salutato il padre per l’ultima volta? «Il mio era un viaggio a ritroso nella fuga che avevamo fatto nell’estate del 1945 – racconta –: io e la mamma partimmo di notte su un carro e raggiugemmo Pola, che a differenza di Dignano dopo 40 giorni di occupazione titina era stata protetta sotto amministrazione anglo-americana. Poi con un carro merci arrivammo a Messina dopo 15 giorni. Non capivo perché, ma avevo perso il mio piccolo mondo meraviglioso». Per fortuna a loro fu risparmiata la pena dei campi profughi, dove gli altri esuli giuliano-dalmati furono stipati per anni in tutta Italia, e la sua giovane mamma lavorando come sarta le diede la possibilità di studiare... «Già, perché lo Stato ci mise 30 anni per riconoscere gli anni di servizio maturati come Carabiniere da papà».
Aiutata dal marito e dai figli, Maria ha cercato a lungo la verità su quel padre. A Dignano ha incontrato un italiano rimasto, che dalle antiche foto ha rintracciato la casa con il pergolato, «era in via Smareglia. Tornata lì per il secondo viaggio della memoria ho rivisto il balconcino su cui mia madre, mio padre e anch’io eravamo ritratti in tante pose, la cisterna dei miei giochi, l’antica strada romana dove passeggiavamo...».
Oggi testimonia nelle scuole e nelle cerimonie del Giorno del Ricordo, raccoglie instancabile le storie degli altri esuli giuliano-dalmati fuggiti in Sicilia (le ha riportate in Sulle ali della Memoria, Giambra Editori), colma un silenzio durato decenni sulla tragica vicenda dei nostri istriani.
Ma ancora non si dà pace: «Gli studenti mi chiedono se mi senta più siciliana o istriana – conclude –, certamente la Sicilia è la culla delle mie origini familiari, ma l’Istria è la patria del cuore». Perché sa che quella piccola penisola nell’Adriatico, della cui terra rossa conserva un vasetto che ha sigillato con il nastro tricolore, «da qualche parte custodisce le spoglie del mio amato papà». La sua tomba è l’Istria intera, «terra di polpa rossa col cielo di cobalto» come la chiama il poeta Biagio Marin.
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vogliamo tutti una scuola laica e NON laicista come è in Europa!
ma il terrore islamico della sharjah e il terrore induista inquinano il concetto di laicità e di reciprocità, quindi la UE lgbt del relativismo, inevitabilmente diviene una preda del Califfato.
La rivolta dell'hijab arriva fino alla Corte Suprema
La Corte Suprema dell'India chiamata a deliberare con urgenza ha sostenuto la decisione di ieri dell'Alta corte dello Stato meridionale del Karnataka di aggiornare al 14 febbraio l'esame della decisione del governo locale di vietare nelle scuole l'uso del velo islamico (hijab). Una iniziativa che sta provocando l'astensione dalle lezioni delle studentesse di religione musulmana nel Karnataka ma anche una protesta che va estendendosi in molte aree del Paese, tra cui il Territorio di Delhi e le metropoli di Mumbai e Kolkata (Calcutta). Reazioni anche nel vicino Pakistan musulmano. Pachistana ma residente all'estero, anche la Premio Nobel Malala Yousufzai ha condannato la proibizione motivata ufficialmente con la volontà di promuovere la laicizzazione dell'istruzione ma ritenuta dai musulmani (e non solo) politicamente motivata perché accoglierebbe la propaganda filo-induista di partiti che - a partire da quello di governo nazionale, il Bharatiya Janata Party - sostengono l'identità indù dell'India, mentre il Paese affronta importanti tornate elettorali.
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A iniziare dal voto per l'assemblea locale e il nuovo governo nello Stato settentrionale dell'Uttar Pradesh, il più popoloso del Paese, dove gli islamici sono circa il 20 per cento della popolazione. Una percentuale più elevata della media dell'India (15,4 per cento secondo il Pew Research Center) che non è servita però a evitare le provocazioni ispirate anche dall'attuale premier, il monaco indù Yogi Adityanath, sostenuto nella sua ricerca di consenso e voti dal premier Narendra Modi.
Una presenza islamica percentualmente vicina a quella nazionale, importante ma in decrescita, contraddistingue il Karnataka, che conta 65 milioni di abitanti. Uno Stato che da tempo è diventato teatro di iniziative indirizzate a testare i limiti della pressione indù sui musulmani che qui un tempo avevano un loro grande sultanato, alimentando così la frustrazione tra la popolazione islamica e fornendo nuove ragioni ai gruppi estremisti al suo interno.