eresia maggiorascato

CRISTIANI PERSEGUITATI, La libertà religiosa in molte parti del mondo è a rischio. In questo dossier nella colonna di sinistra le testimonianze delle persecuzioni contro i cristiani e nella colonna di destra un approfondimento sulla situazione in Iraq e in altri Paesi del Medio Oriente dove il sedicente "Califfato" islamico marchia con una N come Nazareni le case dei cristiani, costretti a fuggire in massa. IL marchio della vergogna sulle case dei cristiani a Mosul: N come Nazareno, cioè appunto cristiano. Un marchio della vergogna non per chi lo subisce ma per gli jihadisti che lo impongono.
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Cristiani i più perseguitati nel mondo, 4 novembre 2014. Il rispetto della libertà religiosa nel mondo continua a diminuire e i cristiani si confermano ancora una volta il gruppo religioso maggiormente perseguitato. È quanto emerge dalla XII edizione del Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre che è stato presentato oggi a Roma. Il rapporto fotografa il grado di rispetto della libertà religiosa in 196 Paesi, analizzando le violazioni subite dai fedeli di ogni credo e non solo dai cristiani. Nel periodo compreso tra l'ottobre 2012 e il giugno 2014, dei 196 Paesi analizzati, in ben 116 si registra un preoccupante disprezzo per la libertà religiosa, ovvero quasi il 60%. Nella "mappa" geografica disegnata dall'Acs, sono 20 i Paesi identificati come luoghi di "elevato" grado di violazione della libertà religiosa, dove cioè la libertà religiosa non esiste. In 14 di questi Paesi, la persecuzione è a sfondo religioso ed è legata all'estremismo islamico. Sono: Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Iran, Iraq, Libia, Maldive, Nigeria, Pakistan, Repubblica Centrafricana, Siria, Somalia, Sudan e Yemen. Negli altri 6 Paesi, la persecuzione religiosa è perpetrata da regimi autoritari, ovvero in Azerbaigian, Myanmar, Cina, Corea del Nord, Eritrea e Uzbekistan. Dal Rapporto emerge anche che nella lista degli Stati in cui si registrano gravi violazioni della libertà religiosa, i Paesi musulmani rappresentano la maggioranza.
Quest'anno il Rapporto contiene una graduatoria che suddivide i Paesi in quattro categorie in base al grado di violazione della libertà religiosa: elevato, medio, preoccupante, lieve. L'Asia si conferma il continente dove la libertà religiosa è maggiormente violata. Nei Paesi in cui vi è una religione di maggioranza si riscontra un incremento del fondamentalismo non soltanto islamico, ma anche indù e buddista. In Africa, la tendenza più preoccupante degli ultimi due anni è senza dubbio la crescita del fondamentalismo islamico - sotto l'impulso di gruppi come Al Qaeda nel Maghreb islamico, Boko Haram e al Shabaab - e si riscontra un aumento di casi di intolleranza religiosa in Egitto, Libia e Sudan. Non mancano tuttavia esempi di dialogo e cooperazione religiosa in Camerun, Nigeria, Centrafrica, Uganda, Zambia, Sudafrica e Kenya. In America Latina gli ostacoli alla libertà religiosa sono quasi sempre causati dalle politiche di regimi apertamente laicisti o atei, come quelli di Venezuela ed Ecuador, che limitano la libertà di tutti i gruppi religiosi, senza alcuna distinzione di credo.
La libertà religiosa è in declino anche in Europa del Nord e Paesi come Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia e Norvegia compaiono nella lista dove "il grado di violazione della libertà religiosa" è "preoccupante" e in "peggioramento". Ad attestarlo è il Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre che è stato presentato oggi a Roma. Nei Paesi occidentali - si legge - le tensioni religiose sono in aumento a causa di fenomeni recenti come "l'ateismo aggressivo" e il "laicismo liberale". Alcune tendenze destano preoccupazione, soprattutto quelle relative a temi quali le scuole religiose, il matrimonio omosessuale e l'eutanasia. "Benché l'opinione pubblica ritenga che i credenti debbano essere liberi di praticare la propria fede in privato - scrive l'Acs -, vi è un decisamente minore consenso in merito alla libertà di manifestare la fede all'interno dello spazio Pubblico". Ciò significa che "i diritti di alcuni gruppi vengono sempre più schiacciati dai diritti di altri gruppi" e "ogni qualvolta i diritti all'eguaglianza di genere o degli omosessuali contrastano con i diritti di coscienza dei credenti, solitamente i primi prevalgono". Il Rapporto porta l'esempio del Regno Unito dove le agenzie di adozione cattoliche che si rifiutano di affidare bambini a coppie omosessuali, sono state costrette a modificare le loro norme o a chiudere. A peggiorare la situazione concorre anche l'analfabetismo religioso dei politici occidentali e nei media internazionali.
Il Medio Oriente tra l'affermazione dello Stato islamico e il crescente fenomeno delle migrazioni di massa: è uno degli aspetti che emerge dal Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre che è stato presentato oggi a Roma. Il Rapporto prende in esame l'affermazione dello Stato islamico (ex-Stato Islamico dell'Iraq e del Levante) risalendo al luglio 2014, quando i jihadisti hanno cacciato tutti i gruppi religiosi, musulmani non sunniti compresi, dalla città di Mosul, centro dell'Iraq settentrionale, che avevano occupato il mese precedente. "Ai cristiani - si legge nel Rapporto - è stato chiesto di scegliere tra la conversione all'islam e l'esilio". "E così, quasi nessuno dei circa 30mila cristiani presenti in città, è rimasto e - per la prima volta in 1.600 anni - a Mosul non è stata celebrata la Messa domenicale". Simili forme di estremismo e persecuzione contribuiscono in modo significativo al crescente fenomeno delle migrazioni di massa. Le minoranze religiose mediorientali vanno riducendosi già da molti anni. Ad esempio, il numero di cristiani in Siria è passato da 1,75 milioni dei primi mesi del 2011, agli appena 1,2 milioni nell'estate del 2014, con un calo di oltre il 30% in tre anni. In Iraq, la diminuzione è stata ancora più evidente. La creazione di Stati teocratici o mono-confessionali ha un profondo impatto sulle democrazie occidentali in quanto i profughi appartenenti a vari gruppi religiosi cercano asilo in Occidente. Il Rapporto guarda infine con preoccupazione alla diffusione dei social network attraverso i quali fondamentalismo e odio religioso "oltrepassano con facilità i confini geografici".
http://www.avvenire.it/Dossier/Cristianofobia/CronacheeStorie/Pagine/rapporto-acs-liberta-religiosa-i-cristiani-i-piu-perseguitati.aspx
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Cristiani perseguitati. Cristiani arsi vivi, Tauran: non restare passivi. 6 novembre 2014, Cristiani arsi vivi, il premier: faremo giustizia, L'uccisione dei due cristiani in Pakistan, arsi vivi perché accusati di blasfemia, è una "barbarie" e non si può rimanere "passivi". Lo dice il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ai microfoni di Radio Vaticana.
"Sono scioccato, si rimane senza parole di fronte ad un atto di tale barbarie. Quello che è ancora più grave - dice Tauran - è che è stata invocata la religione in modo specifico. Ora, una religione non può giustificare crimini di questo genere. Esiste questa legge sulla blasfemia, che rappresenta un problema: la comunità internazionale non dovrebbe intervenire?".
Alla domanda se sia necessario un intervento specifico dell'Onu, Tauran replica: "Io chiedo: si può rimanere così passivi di fronte a crimini dichiarati legittimi dalla religione?" Il cardinale ricorda che in Pakistan "dall'anno in cui è stata introdotta la Legge sulla blasfemia, ci sono state circa 60 esecuzioni. E questa cosa non tocca soltanto i cristiani: sono colpite anche altre minoranze, come avvocati, oppositori al regime che sono stati uccisi in maniera barbara. Ci si trova quindi di fronte ad un grande problema".
Sulla possibile connivenza della politica e delle forze dell'ordine il cardinale rileva: "È certo che ci sia, incontestabilmente, una connivenza. A quale livello, questo non lo so. In ogni caso, sono dell'opinione che si debba denunciare pubblicamente questo tipo di atteggiamento, soprattutto perché i nostri cristiani percepiscano la solidarietà della Chiesa, che è la loro famiglia". "Spero", conclude Tauran, che ci sia una reazione da parte dei leader musulmani.
http://www.avvenire.it/Dossier/Cristianofobia/CronacheeStorie/Pagine/pakistan-tauran-non-restare-passivi.aspx
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Strategia Lgbt, l'Age ribadisce: diritto di educare, Paolo Ferrario, 21 maggio 2014, Informarsi, mobilitarsi, sensibilizzare. In prima linea per contrastare la diffusione nelle scuole della "cultura del gender", l'Associazione italiana genitori (Age), ha voluto dedicare alla questione un corposo dossier, che sarà pubblicato sul numero in uscita di Agestampa, il bimestrale inviato a tutti i soci. «Vogliamo dare alle famiglie un'informazione a 360 gradi su una problematica che ci sta molto a cuore e che tocca da vicino il diritto-dovere dei genitori di essere i primi educatori dei propri figli», commenta il presidente dell'Age, Fabrizio Azzolini, presentando l'iniziativa di informazione.
Nei mesi scorsi, come forma di protesta contro il dilagare nelle scuole di iniziative pro-gender, l'Age ha proposto il "ritiro" dei figli per un giorno al mese. Non un giorno di vacanza extra, ma un «gesto forte» per ribadire il diritto di educare troppo spesso calpestato.
In sedici pagine, il dossier ripercorre gli ultimi mesi di accese polemiche (nelle scuole ma anche nelle aule parlamentari), avviate sul finire dello scorso anno quando cominciarono a circolare, prima su Internet e poi nelle classi, gli ormai "famosi" opuscoli dell'Istituto A.T. Beck "Educare alla diversità a scuola", commissionati (e pagati con 24.200 euro) dall'Unar, l'Ufficio anti-discriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei ministri. Da qui e dalla pretesa di «instillare» (così è scritto negli opuscoli), l'ideologia del gender nelle menti degli studenti, prende le mosse lo speciale di Agestampa, significativamente intitolato "Libertà di rieducazione". Un preoccupato gioco di parole per rappresentare la distanza tra la Costituzione e la Strategia Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) messa in campo dall'Unar e che per l'Age è «fuorilegge».
«L'articolo 30 della Costituzione – ricorda il presidente Azzolini – afferma il dovere e diritto dei genitori a mantenere, istruire ed educare i figli. Noi partiamo da qui per dire che, con la Strategia e le azioni che ne sono seguite, questo diritto è stato calpe-
stato e che, dietro il giusto obiettivo di contrastare ogni forma di discriminazione nelle scuole, si è fatto entrare nelle classi ciò che con questa finalità non c'entra nulla». Nello speciale, l'Age denuncia anche il fatto che «la strategia Lgbt si sta imponendo in Italia e in Europa in un modo sempre più subdolo, mascherandosi dietro la difesa e la tutela di una minoranza, per rieducare i cittadini all'ideologia del gender a scuola, sui mass media, nelle scelte di amministrazioni nazionali e locali, italiane ed europee, muovendo ingenti risorse pubbliche». E tutto questo, ricorda l'Associazione dei genitori, «ignorando i risultati delle ricerche scientifiche, la riflessione filosofica, i dati sociologici, le opinioni diverse presenti anche tra le persone omosessuali». Tutti omologati, insomma, dietro il "pensiero unico" propagandato dalle potenti e rumorose lobby Lgbt, che sono riuscite persino, denunciano i genitori dell'Age, a «scavalcare il diritto nazionale e internazionale».
Un accerchiamento (delle famiglie, delle scuole, degli studenti e degli insegnanti), che «arriva a creare un nuovo linguaggio e a vietare quello che non si uniforma al nuovo vocabolario. Con attacchi diretti anche alla libertà di religione, tacendo strumentalmente lo stile evangelico dell'accoglienza di molte diocesi, movimenti, gruppi, parrocchie». A questo punto, si legge in una nota dell'associazione, «restare indifferenti non è possibile». È necessario, invece, «informarsi per capire che è in corso una rivoluzione antropologia, dove la posta in gioco è la negazione dell'umanità da parte dell'uomo».
http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/Strategia%20Lgbt%20lAge%20ribadisce%20diritto%20di%20educare.aspx
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Zecchi: «Vigilare sui figli Il gender è la nuova dittatura»
Lucia Bellaspiga, 28 marzo 2014, Si dice «d'accordissimo» che l'educazione comprenda anche il tema dell'omosessualità e che nessuna discriminazione sia accettabile, soprattutto a scuola, «ma il trasformare questa convinzione in una battaglia politica è mistificatorio è violento nei confronti dei bambini. Occorre reagire, là dove è possibile bisogna creare argini di confronto pacifico». Tra i genitori sconcertati dalle linee guida dell'Unar (i tre ormai famigerati volumi dedicati alle scuole elementari, medie e superiori, poi ritirati dal web) e dall'ideologia del gender imposta come indottrinamento fin dalla tenera età, c'è Stefano Zecchi, ordinario di Filosofia alla Statale di Milano e scrittore, ma anche padre di un bimbo di 10 anni. Fiabe gay alle materne, problemini di aritmetica con personaggi omosessuali alle elementari, narrativa e film transgender alle superiori, la parole padre e madre cancellate dai moduli... Come si arriva a questo? A chi giova? Ci sono due livelli di ragionamento. Il primo è culturale filosofico, il secondo più pedagogico. Oggi in politica c'è una forte difficoltà a dare un senso culturale alle proprie differenziazioni, così il laicismo proprio della sinistra ha trasportato il suo armamentario ideologico nel tema dell'abolizione dei generi. Dire che i generi non sono più maschio e femmina ma addirittura 56 tipi diversi diventa la battaglia per un'identità politica. Come prima credevano sinceramente che il comunismo salvasse il genere umano e si riconoscevano nella moralità ineccepibile, così oggi sostengono che il gender salva dall'abbrutimento. Ma così la politica diventa biologismo, selezione della specie, darwinismo deteriore. Basta leggere i loro testi.
E sul piano pedagogico? La scuola è particolarmente nel mirino di queste folli ideologie.
È giusto che l'educazione comprenda anche l'omosessualità e soprattutto il rispetto delle differenze, ma senza portare il tema sotto le bandiere mistificatorie che vedo oggi. Una cosa è il dato biologico, altro è la sovrastruttura culturale: un giorno arriveremo a difendere il pedofilo, in fondo è un uomo che persegue una sua preferenza sessuale, e addirittura l'incesto...
La libertà di educazione per i propri figli è un principio costituzionale. Eppure oggi è minato da una "educazione di Stato" che gli ideologi del gender vorrebbero imporre.
È chiaro che più si sa e meglio è, è persino banale dirlo, ma chi deve sapere? I docenti. Devono essere formati bene per prevenire ogni forma di bullismo, che crea vere tragedie personali, e fare mediazione tra le sensibilità della classe. Ma lasciate in pace i bambini: su di loro si sta esercitando un'ideologia violenta che non dovrebbe nemmeno lambirli. D'altra parte è tipico dei regimi, che come prima cosa si appropriano delle scuole: questo sta diventando un regime e infatti tutti hanno paura di reagire, anche solo dire che il padre è un uomo e la madre una donna è diventato un atto di "coraggio". Siamo al grottesco.
Eppure alcune scuole si adeguano subito: via le fiabe perché il principe ama la principessa, via anche la festa del papà (chissà perché della mamma no)...
È il frutto di una demolizione della figura del padre che arriva da lontano, dagli anni '70, quando si è cominciato a distruggere la famiglia dal "capo". Sfasciata la famiglia è chiaro che dopo puoi sfasciare anche i due diversi ruoli di padre e madre, e che oggi sia a pezzi lo dice la facilità con cui si sciolgono i matrimoni: quando si accetta una visione così "allegra" di famiglia, aperta, senza legami, tutto diventa possibile. Annientare la madre è più difficile perché è la figura biologica, anche se affitti un utero è ancora femminile, finché almeno la tecnologia non riuscirà in cose mostruose, e allora saremo di nuovo al nazismo. Ma io non credo si arriverà a tanto.
Lei è ottimista? La storia insegna che nei regimi si cade senza avvedersene.
Ormai la nostra società ha consolidato un forte individualismo, la teoria del gender non diventerà un fenomeno di massa, lascerà il tempo che trova: io non sono terrorizzato, sono disgustato, che è diverso. Tuttavia bisogna avere delle attenzioni, attrezzarsi perché i nostri figli possano crescere in una dimensione – religiosa o laica che sia – di libertà. Mia madre era maestra e per una vita ha insegnato nella scuola statale, io ho studiato e insegnato sempre nello Stato, lo stesso fa mia moglie... ma mio figlio studia in una scuola paritaria: lì ho la garanzia che cresca libero dall'arroganza degli "inappuntabili moralmente". Lo ripeto, non voglio crociate, dobbiamo creare argini di confronto pacifico e informare i docenti, ma non fare violenza sui piccoli. Chi ha autorità morale – oltre alla Chiesa anche la politica – si faccia sentire, la buona sinistra parli, dica la sua, ne abbiamo bisogno. http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/I%20commenti/Pagine/zecchi-vigilare-sui-gender-e-la-nuova-dittatura.aspx
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Giannini: basta gender
a scuola, Paolo Ferrario, 5 giugno 2014, Mai più casi come quello del Liceo classico "Giulio Cesare" di Roma (dove ai ginnasiali di 15 anni è stato fatto leggere un romanzo i cui contenuti sono stati giudicati «inopportuni» e «sconvenienti» dalla Presidenza del Senato, che ha impedito fossero inseriti stralci del testo in un'interrogazione) o come quello del Liceo ginnasio "Muratori" di Modena, dove è stata organizzata una conferenza del transessuale Luxuria, senza prevedere il contraddittorio e, soprattutto, senza avvertire i genitori degli studenti, che infatti hanno molto protestato.
Proprio per evitare il ripetersi di situazioni simili, conseguenza dell'applicazione, nelle scuole, della "Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere", predisposta dall'Unar (Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali) in collaborazione con 29 associazioni Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali), entro settembre il Ministero dell'Istruzione emanerà delle nuove Linee guida (che aggiorneranno quelle a suo tempo predisposte dal ministro Fioroni) a cui le istituzioni scolastiche dovranno attenersi nella programmazione di iniziative per il contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
L'annuncio è stato dato dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo, ieri pomeriggio alla Camera, a un question time del deputato di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli.
Confermando la «totale estraneità» del Miur alla redazione e diffusione nelle scuole degli opuscoli dell'Unar "Educare alla diversità a scuola", commissionati all'Istituto A.T. Beck, (l'intera Strategia è costata 300mila euro), Giannini ha ribadito che «il Ministero proseguirà i progetti contro ogni forma di discriminazione nelle scuole», sottolineando che, nella predisposizione delle iniziative, sarà prioritario il coinvolgimento delle associazioni dei genitori. Anche i contenuti delle nuove Linee guida in vigore da settembre, saranno stabiliti attraverso il confronto diretto e costante con i genitori. Che, invece, erano stati completamente esclusi dalla Strategia dell'Unar.
«Il tavolo naturale del confronto dovrebbe essere quello del Fonags», dice Roberto Gontero, presidente dell'Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche) e coordinatore del Forum delle associazioni dei genitori della scuola.
«Proprio nell'incontro che abbiamo avuto a maggio – ricorda Gontero – avevamo chiesto al Ministro di riscrivere le Linee guida, perché riteniamo irrealistico che entrino nelle classi dei nostri figli contenuti che non hanno ricevuto il preventivo consenso dei genitori. Il Ministro ha recepito queste nostre preoccupazioni e di questo siamo certamente soddisfatti».
Un plauso all'iniziativa di Giannini arriva anche dal presidente dell'Age (Associazione genitori), Fabrizio Azzolini, che chiede l'introduzione di specifici «protocolli per l'affettività» studiati attraverso «l'ascolto diretto delle famiglie». Per protestare contro la diffusione nelle scuole di iniziative tese a propagandare l'ideologia del gender, l'Associazione aveva lanciato ai genitori la proposta di una Giornata di ritiro dei figli dalla scuola. Un giorno al mese per ribadire che «i genitori sono i primi educatori dei figli».
«Quella del Ministro – conclude Azzolini – mi sembra una proposta di buon senso che fa definitivamente cadere tutte le azioni di chi, senza nemmeno coinvolgere i genitori, voleva contrabbandare nelle scuole ciò che nulla aveva a che fare con il doveroso contrasto a ogni forma di discriminazione». http://www.avvenire.it/Dossier/La%20questione%20gender/La%20cronaca/Pagine/basta-gender-a-scuola.aspx
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Stavolta è qualcosa di più di un attacco ai «privilegi
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26/set/2014 - Corriere della Sera, venerdì 26 settembre 2014... L'aveva teorizzato in tema di reati sessuali già Benedetto XVI; e adesso lo... delle file del clero; e come un impegno verso le vittime di abusi sessuali.... di Jorge Mario Bergoglio, passando per la fase di Benedetto XVI, sono..... Quand'è pronto da mangiare.
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26 Settembre 2014 - Cinquantamila giorni - Corriere della...
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26/set/2014 - Ma io che ne so di metodi naturali, io sono artificiale, sono culturale, sono... Dagli articoli di oggi sul caso del sindaco di Napoli condannato per abuso d'ufficio nel caso... Nel suo paesino faceva tutto, dai parti al pronto soccorso, e la gente lo... Il fatidico "sì" arriverà lunedì in tarda mattinata, quando George...
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roma.corriere.it › roma
14/nov/2013 - Ci sono anche sigle prestigiose, quelle di multinazionali.... quei tabulati per identificare chi ha contattato i telefoni cellulari delle due ragazzine e... per aver ricattato una baby squillo con il video del loro rapporto sessuale, è già... Vittima di abusi del padre quando era ragazza, l'ex barista potrebbe vedersi...
CHIESA E PEDOFILIA - fisica/mente
www.fisicamente.net/SCI_FED/index-1380.htm
Consideriamo nostro dovere suggerire alle vittime di abusi sessuali, o ai loro genitori o.... Ci sono le lettere terrificanti contro un certo padre Morissette, che attirava le vittime in...... martedì 13 luglio 2004 tratto da il Corriere della Sera....... In nome della separazione tra Chiesa e Stato si dice pronto a chiedere la messa in...
pronto? parla un funzionario dell'onu. cerco una... - Dagospia
www.dagospia.com/.../pronto-parla-funzionario-dell-onu-cerco-baby-sq...
14/nov/2013 - CI SONO L'INTEGERRIMO DIPENDENTE DI UN ASILO NIDO E UN AVVOCATO,... BABY SQUILLO BS F SCO F HE kYd x Corriere Web Roma... tabulati per identificare chi ha contattato i telefoni cellulari delle due ragazzine e... Vittima di abusi del padre quando era ragazza, l'ex barista potrebbe vedersi...
Centro documentazione veri abusi
veriabusi.blogspot.com/
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La norma
enricobronzo.blog.ilsole24ore.com/
4 giorni fa - Voglio bene agli amici di Corriere/Gazzetta e Repubblica che organizzano tante cose belle.... Testimoni del dramma sono riusciti ad aiutare il padre e a tirarlo fuori... Il della vittima si è costituito parte civile, rappresentato dal legale...... massa, potessero aver fatto subire ai principini abusi di tipo sessuale.
www.alateus.it - FEDE, LIBIDINE E PEDOFILIA
www.alateus.it/FedeFoia.htm
Dal 2000 alla fine del 2005, poco piu' di 40 sono finiti in manette per... L'accusa e' pesantissima: abusi sessuali commessi su otto bambini, tra i 4 e i 5 anni.... del cadavere nudo, giovedi sera, ha subito indicato nel movente sessuale le cause.... d'indagine, all'inizio, oltre un anno fa, il prete telefonava sul cellulare della sua...
Il "libro" nuovo dell'IMPERATORE: «Potete contraddirmi...
www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1397
Passa a Il "libro" nuovo dell'IMPERATORE: «Potete contraddirmi... - Ben oltre sono le attese... All'origine vi è il Padre di... come vittima di sacrificio.... dal «Corriere della Sera»...... Nel mirino di padre George c'è la..... di autonomia è pronto a.... per abusi sessuali su una ragazzina di 10 anni.
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FISICA/MENTE
LA MULTINAZIONALE PEDOFILA
Di seguito riporto vari episodi relativi ai soli due ultimi anni che vedono coinvolti preti e gerarchie pedofile o omertose. Le notizie provengono tutte dal meritorio lavoro di un sito di credenti stimabilissimi e coraggiosissimi http://www.ildialogo.org/Ratzinger/pedofiliachiese.htm#.

Non ci vuole troppo a capire la gravità delle cose che qui risultano (e si tratta solo di quelle poche di cui si viene a conoscenza a volte anche per il pudore delle piccole vittime e/o delle famiglie). La vicenda è vergognosamente estesa ai Paesi dove allignano le gerarchie di Roma. Da parte delle massime autorità non si fa nulla, anzi si copre il tutto.

Questa gente è quella che vorrebbe spiegarci la morale e l'etica. E' quella che sputa veleno contro PACS ed ogni altra organizzazione della vita civile.

Speriamo che qualcuno capisca con quali perversioni si ha a che fare.

Avverto che altre notizie, precedenti a queste, si possono trovare, sempre in Fisicamente, nell'articolo Lasciate che i pargoli vengano a me.





Il mea culpa dei vescovi sudafricani

Tratto da Nigrizia



di Cardinale Wilfrid Napier [*]

La chiesa cattolica conferma le ripetute accuse di abusi sessuali compiuti da preti, suore e personale ecclesiale nel paese africano. Il Cardinale Wilfrid Napier, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici Sudafricani, in un documento pubblicato il 29 giugno dal Sunday Times - il settimanale più diffuso in Sudafrica - assicura l'impegno della chiesa a collaborare con la giustizia.

I recenti rapporti di abusi sessuali da parte di preti cattolici hanno provocato un diffuso dibattito causando parecchio disturbo e confusione per molte persone.
Pertanto accogliamo con piacere l'opportunità, offertaci dal Sunday Times di puntualizzare ai suoi lettori e ai fedeli, il punto di vista e la politica della Chiesa Cattolica riguardo all'abuso sessuale perpetrato da preti, suore, fratelli e da collaboratori ecclesiali (insegnanti, catechisti ecc).

Innanzitutto vogliamo affermare in termini inequivocabili che l'abuso sessuale commesso da chiunque, ma specialmente da personale ecclesiale, va condannato come un male morale e dev'essere trattato come un crimine aberrante.

Ammettiamo che atti di degenerazione sessuale sono stati commessi da preti, uomini e donne consacrati, e collaboratori ecclesiali. Consapevoli dell'enorme danno che un tale comportamento causa agli innocenti, in particolare a ragazzi e ragazze affettuosi e fiduciosi, noi, Chiesa Cattolica del Sudafrica, ci scusiamo sinceramente con le vittime, le loro famiglie, le loro parrocchie e le loro comunità.

Accettiamo il nostro obbligo morale di fare qualsiasi cosa in nostro potere per continuare a sostenere le vittime e i sopravvissuti con la necessaria terapia psicologica e il necessario supporto spirituale. Intendiamo garantire che le persone responsabili di gravi abusi sessuali, in particolare nel caso di abusi su bambini, non abbiano mai più la possibilità di esercitare un ministero ecclesiale che dia loro accesso a potenziali vittime.

Consideriamo nostro dovere suggerire alle vittime di abusi sessuali, o ai loro genitori o tutori di minori, di riferire alle autorità civili il crimine compiuto contro di loro da personale ecclesiale. Studieremo con i commissariati provinciali di polizia i termini più efficaci per facilitare il rapporto, magari nominando esperti coordinatori di polizia i cui nomi ed estremi siano resi disponibili in ogni diocesi e parrocchia per essere contattati.
Nel caso di abuso su bambini, la materia sarà riferita alla Commissione per la Tutela dei Minori nella locale Corte di Giustizia.

Sappiamo per esperienza che non è sempre facile convincere una vittima di abuso sessuale a riferire l'accaduto quando questa non vuole farlo. Abbastanza spesso è il genitore che si rifiuta di riferirlo, temendo che questo possa esporre sua figlia o suo figlio ad un'altra esperienza dolorosa, dopo aver subito il trauma della violenza sessuale.

Anche se siamo vicini a questi genitori e comprendiamo la loro riluttanza a fare il proprio dovere con la legge, incoraggiamo caldamente le vittime o i loro tutori o genitori a denunciare l'abuso alle autorità pubbliche competenti, allo scopo di proteggere altre possibili vittime. Se i genitori o tutori di un minore non riferiscono l'accaduto, sarà la Chiesa ad assolvere il suo obbligo morale di farlo.

Come abbiamo già dichiarato in una pubblica affermazione il 23 Maggio, ribadiamo che la Chiesa non si considera al di sopra della legge, ma ha un sistema interno non differente nella sua funzione e nei suoi scopi da quelli adottati da organizzazioni professionali, compagnie private, nonché dagli organi di Governo.

Né la procedura interna della Chiesa è un sistema di giustizia parallelo a quello dello Stato. La sua funzione è esclusivamente disciplinare e amministrativa, ed è governata dal Codice di Legge Canonica.
La procedura esistente è stata evidenziata in alcuni documenti ufficiali, particolarmente nel Protocollo per il Personale Ecclesiale riguardo all'Abuso Sessuale su Bambini (1999) e nel Protocollo per il Personale Ecclesiale riguardo all'Abuso Sessuale tra Adulti, approvato dai Vescovi nell'Agosto 2002. Questi documenti sono disponibili nell'ufficio vescovile di ogni diocesi.

Vogliamo qui sottolineare i passi principali della nostra procedura interna.

a) la vittima dovrebbe riferire dell'abuso, direttamente o tramite una persona di fiducia, al prete, religioso o collaboratore ecclesiale appositamente nominato dal Vescovo in ogni diocesi del Sudafrica (i nomi di queste persone saranno disponibili in ogni parrocchia).

b) Una volta in possesso di informazioni rilevanti, la persona scelta discuterà il rapporto con il delegato del Vescovo (ci sono quattro delegati nominati dal Vescovo nelle quattro province di Bloemfontein, Capetown, Durban e Pretoria).

c) Il delegato del Vescovo convocherà prontamente un incontro del Comitato di Condotta Professionale Provinciale (una squadra composta da preti e religiosi, un terapeuta professionale, un assistente sociale, un avvocato civile e un incaricato dei rapporti con i media).

d) Dopo aver informato l'accusato che nei suoi confronti è stata elevata una denuncia, il comitato provinciale avvierà un processo formale di accertamento.

e) Due funzionari saranno nominati per interrogare la vittima, l'accusato e i testimoni.

f) Dopo l'accertamento, i funzionari forniranno un rapporto scritto con le loro osservazioni al Comitato Provinciale.

g) Quest'ultimo dopo aver esaminato il rapporto fornirà le proprie considerazioni all'autorità ecclesiale, che dovrà prendere gli appropriati provvedimenti nei confronti di chi ha commesso l'abuso.

Il processo è lungo ed è stato pensato in modo tale da rispettare i diritti delle persone coinvolte. Ha un doppio obiettivo: garantire giustizia alla vittima e riabilitare il colpevole.

La procedura disciplinare interna della Chiesa sarà sospesa quando lo Stato comincia ad occuparsi del caso. Una volta che il corso della giustizia criminale è stato completato, la Chiesa deve ancora seguire il proprio protocollo. Quando una persona colpevole di abuso sessuale ha scontato la propria condanna in carcere, è dovere della Chiesa decidere se e a quali condizioni questa persona possa essere reintegrata alle sue funzioni ecclesiali con la dovuta sicurezza.

Le stesse procedure disciplinari interne devono essere applicate nei casi in cui vi sia evidenza, sufficiente per obiettivi amministrativi, che una persona è colpevole di abuso sessuale anche se tale persona è stata assolta dal sistema giudiziario del paese.

In quanto Chiesa siamo consapevoli che l'aver messo a punto procedure e politiche sane è soltanto il primo passo teso ad assicurare che i diritti delle persone siano rispettati e che gli abusi sessuali da parte di personale ecclesiale siano trattati con la necessaria severità e prontezza. Le strutture del protocollo ecclesiale sono aperte ad aggiornamenti e revisioni alla luce dell'esperienza, di nuove conoscenze o di nuove leggi.

Consapevole del pericolo che personale ecclesiale colpevole di abusi sessuali possa essere trasferito da una diocesi all'altra senza che il Vescovo che lo accoglie ne sia a conoscenza, il Comitato di Condotta Professionale, a livello nazionale, è stato investito del compito di raccogliere dati riguardanti li abusi sessuali nella Chiesa.

Inoltre i Vescovi Cattolici del Sudafrica stanno preparando una Lettera Pastorale che esaminerà in termini più dettagliati quello che in questa sede abbiamo brevemente delineato. La lettera si occuperà del problema dell'abuso sessuale commesso da preti, religiosi e collaboratori ecclesiali, ma anche della sua grande diffusione nella società in genere, e chiamerà ogni cattolico a cooperare concretamente per sfidare la mentalità di omertà che ancora circonda i crimini e le trasgressioni sessuali.

Questo è un tempo in cui la Chiesa deve trovare il coraggio di parlare e agire. Continueremo a fare tutto quel che possiamo per proteggere gli innocenti dagli abusi. Faremo tutto il possibile per far sì che coloro che hanno subito un abuso sessuale non siano condannati a soffrire in silenzio la colpa e la vergogna inevitabilmente inflitti loro.
Note

[*]Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici Sudafricani
Mercoledì, 16 luglio 2003

Arrestato per pedofilia un sacerdote a

Bolzano

Avrebbe compiuto abusi sessuali per 5 anni su una bambina oggi maggiorenne che ha denunciato il religioso dopo una cura psicanalitica

BOLZANO - Don Giorgio Carli, 40 anni, sacerdote della parrocchia Don Bosco a Bolzano è stato arrestato il 14 luglio scorso con l'accusa di atti sessuali contro minori. E non si tratta di un prete qualunque. A Bolzano Don Giorgio è molto noto perchè cura una rubrica quotidiana mattutina sull'emittente Radio Sacra Famiglia. Egli è inoltre impegnato ad organizzare spettacoli e attività che coinvolgono il mondo giovanile.
Da poco la Curia lo aveva destinato a una nuova parrocchia, dove avrebbe dovuto occuparsi di bambini tra i 9 e i 12 anni. Ed è per tale motivo, per impedire cioè il ripetersi del reato, che il pm Cuno Tarfusser ha chiesto al Gip l'ordinanza di custodia cautelare.

La vicenda ha preso le mosse dalla denuncia di una ragazza oggi maggiorenne, che ha querelato Don Giorgio Carli dopo una cura psicanalitica "che avrebbero rimosso i blocchi psicologici che le impedivano di ricordare compiutamente i fatti accaduti nella sua infanzia".

I magistrati sono stati impegnati nell'inchiesta per mesi, e ora, dopo l'arresto, stanno interrogando tutti i testimoni.

La vicenda degli abusi di don Giorgio Galli nasce in un ambiente ecclesiastico caratterizzato da forte sessuofobia. Ricordiamo che alcuni mesi fa proprio la curia Vescovile di Bolzano si era decisamente schierata contro il registro delle unioni di fatto. La repressione della sessualità porta inevitabilmente a fenomeni di violenza di cui sono sempre più spesso vittime i bambini e le bambine. Anche questo caso, infine, mette bene in evidenza come la pedofilia non possa essere associata con l'omosessualità ma anzi essa nasce nell'ambito di ambienti sessuofobici e repressivi.


Mercoledì, 16 luglio 2003

Abusi sessuali.
La Polonia non fa eccezione

Da Adista

Tylawa-Adista. Abusi sessuali. La Polonia non fa eccezione. Padre Michal Moskwa, parroco sessantaquattrenne di Tylawa, un piccolo villaggio della Polonia meridionale, affronterà quest'autunno un processo nel quale dovrà difendersi dall'accusa di aver abusato sessualmente di sei bambine. Il dibattimento rappresenta l'atto conclusivo di un'inchiesta cominciata nel luglio del 2001 e avvalsasi di varie testimonianze, fra le quali particolare rilievo assume quella di Ewa Orlowska, madre di due delle presunte vittime ed essa stessa un tempo molestata dal parroco. Orlowska sostiene di aver dovuto sopportare le attenzioni di Moskwa dai 7 agli 11 anni, evitando in seguito di rivelare il tutto per paura di non essere creduta e di venire ostracizzata dalla comunità. Solo quando alcuni osservatori esterni arrivarono a Tylawa per documentare le accuse rivolte al parroco si sarebbe sentita in grado di uscire allo scoperto. Quello di Moskwa è il primo caso, in Polonia, in cui il velo di omertà e di paura è stato sollevato per far luce su un crimine sessuale commesso da un uomo di Chiesa. Dopo di esso, altri religiosi sono stati denunciati e chiamati a rendere conto della loro condotta, ma per lungo tempo è stato pressoché impossibile, nel cattolicissimo Paese che ha dato i natali a Karol Wojtyla, porre all'attenzione dell'opinione pubblica un problema così scottante. La Chiesa polacca, del resto, ha sempre mantenuto il più stretto riserbo in merito a simili accuse, evitando di pronunciarsi ufficialmente anche dopo le dimissioni, nel marzo 2002, dell'arcivescovo Juliusz Paetz, grande amico di Giovanni Paolo II ed egli stesso accusato di avances sessuali nei confronti di alcuni giovani seminaristi.


Mercoledì, 08 ottobre 2003

Contro i preti di Boston

Droga, sesso e violenze: le prove sui religiosi pedofili. Il documento mina la fiducia, crollano le offerte alla Chiesa


dal nostro inviato VITTORIO ZUCCONI

WASHINGTON - Tremila pagine di vergogne indicibili, un "faldone" processuale pesante come una macina da mulino appesa al collo della cattolicissima Boston, della sua diocesi, della Chiesa americana tutta che tenta di non affogare nella bancarotta finanziaria, e soprattutto morale, nella quale si è trascinata.
Sarebbe facile chiamare il processo di Boston contro il molto poco reverendo Paul Shanley e, indirettamente, contro il Cardinale Law, un calvario, perché questa che vediamo nell'aula del tribunale non è una scalata al cielo, ma una discesa all'inferno, percorsa da bambini tormentati da chi li doveva guidare, da novizie stuprate e sedotte nel nome di Cristo, di cocaina in oratorio, di ménage a trois, di scene da orridi conventi medioevali, non da diocesi nel secolo XX.
Eppure questo brulica fuori dal sepolcro di ipocrisia scavato da una gerarchia di vescovi e di cardinali più preoccupati di "sopire e sedare", di evitare lo scandalo, piuttosto che di punire i colpevoli e di proteggere il gregge. Ora i giornali ci sguazzano, il Boston Globe riempie pagine intere con i documenti presi dal faldone processuale, e così fanno le televisioni, le radio, così facciamo noi perché ci consoliamo al pensiero di farlo per il bene.
Ma che cosa ci può essere di bene nel prete che tirava di cocaina davanti ai catechisti affidati a lui, che offriva a donne tossicodipendenti una "linea" in cambio di sesso a tre o quattro, del direttore spirituale nel convento delle novizie che le toccava e le molestava spiegando loro che quelli erano i contatti con il corpo di Cristo? Niente, se non la rabbia che a Boston, come nelle altre diocesi d'America squassate da dozzine di casi come questi, si sta alzando contro i prìncipi e i pastori della Chiesa che nascondevano la verità a loro stessi, prima che ai fedeli. E giocavano alle tre cartine con i preti pedofili, drogati, corruttori spostandoli di parrocchia in parrocchia dopo qualche tentativo a vuoto di psicoterapia.
Tutti sapevano tutto, dentro le stanze della curia, e nessuno faceva niente. Sulla lettera di accompagnamento per un prete dimesso da un centro di rieducazione, padre Robert Burns, e sottoposta al cardinale Law perché fosse riassegnato, c'è una notazione a mano a grandi lettere, problem: children, è un pedofilo. E padre Burns fu mandato a lavorare in una parrocchia del vicino New Hampshire, nel 1982 e soltanto nove anni, e molte denunce di stupro su bambini piccoli, dopo, nel 1991, fu finalmente rimosso con una lettera di encomio di cardinale.
La curia di Boston, la città del cattolicesimo irlandese e poi italiano, fiera della propria primazia gerarchica, di avere prodotto il primo e unico presidente cattolico, Kennedy, tentava di rimescolare la carte, di muovere da una parrocchia all'altra gli almeno 57 preti che in questi anni venivano denunciati, nella disperata illusione, come scrisse il vescovo ausiliario Madeiro, oggi cardinale di New Orleans, "che ricominciare da zero, in ambiente nuovo" potesse aiutare questi disgraziati fratelli a emendarsi, perché i sacerdoti sono sempre troppo pochi, perché le messe non hanno mai abbastanza celebranti, perché la speranza della grazia, del pentimento, della resurrezione non voleva morire in un pastore.
Le tremila pagine diffuse dal giudice che presiede la causa contro padre Shanley raccontano una storia ben diversa. Ci sono le lettere terrificanti contro un certo padre Morissette, che attirava le vittime in sacrestia mostrando loro raccolte di materiale pornografico. C'è la denuncia di una parrocchiana contro Thomas Forrey, dal quale lei era andata per chiedere aiuto a salvare il proprio matrimonio e fu percossa, violentata e sistemata in una casa che padre Forrey aveva costruito per lei, tenendola schiava con le botte e con il ricatto della rivelazione vergognosa, fino a quando lei trovò la forza di denunciarlo.
E'facile immaginare i giorni di sconforto e di scoramento, nelle vecchie stanze della curia al centro di Boston da dove si vede attraverso i mosaici dei vetri il porto dal quale il "gregge" arrivò per decenni, tra pie statue e vecchi libri, quando tre novizie trovarono il coraggio di fare il nome di padre Robert Meffan, che le aveva convinte a fare sesso con lui spiegando che quello sarebbe stato "il matrimonio con la Chiesa" e che lui portava a loro "il secondo avvento di Cristo" nella fusione mistica di "carne e spirito".
Eppure ancora e ancora, almeno dal 1984 quando Bernard Law divenne cardinale di Boston, le risposte della gerarchia furono evasive, minimizzatrici, addirittura apologetiche. O consumate in piccole transazioni private con le vittime, tacitate con piccole somme, con la temporanea rimozione del reprobo o intimidite dalla potenza di una diocesi troppo importante per una novizia sedotta o per un bambino violentato, anche se portava i filmini girati da un complice del prete, durante l'atto.
Fino a quando il paravento di porpora non ha retto più e la legge, i pubblici ministeri, i giudici lo hanno strappato. Troppe denunce, troppe testimonianze, troppi documenti e soprattutto troppe vittime - 470 soltanto nel processo in corso contro padre Shanley, che ha prodotto le 3 mila pagine - perché tutto fosse mitomania di donne e di uomini, avarizia di avvocati, concorrenza di altre confessioni che, nel mercato americano della religione, competono per le anime e i borsellini del popolo.
Il lungo silenzio della Chiesa cattolica si ruppe a Chicago, a Milwaukee, a New York, a New Orleans, a Miami, a Washington. I Pm e i giudici costrinsero monsignori e vescovi a deporre, minacciando anche il Cardinale Law di carcerazione se non avesse consegnato i documenti, perché nessuno, né un Cardinale di Santa Romana Chiesa né un Presidente, può sottrarsi alla legge o rifugiarsi, in un caso tanto atroce, sotto le sottane del Quinto Emendamento e non rispondere.
Una prima condanna tributò 500mila dollari alla vittima di un prete bostoniano. Milioni di dollari li seguirono, mentre i fedeli, nella colletta domenicale, cominciavano a tirare indietro la mano dal bussolotto, inorriditi, scandalizzati da "queste rivelazioni di orrore indicibile" come le chiama la portavoce della Curia, la signora Morissey e decisi a boicottare il Cardinale Law che non si dimette.
E ancora nessuno aveva visto il faldone delle tremila pagine, sentito il peso del macigno. Si mormora di una prossima dichiarazione di bancarotta, di insolvenza, da parte della Curia di Boston che è, come tutte le Curie americane, una società privata non profit, dove tutto è formalmente di proprietà del Cardinale in carica. Ma ci vorranno anni, non dollari, perché una madre di Boston possa lasciare il proprio bambino a un prete senza tremare.
(5 dicembre 2002)


Lunedì, 19 gennaio 2004

In Gran Bretagna la Chiesa Cattolica paga

indennizzo per abusi sessuali

La Chiesa cattolica inglese pagherà un indennizzo di 460.000 euro ad un uomo di 38 anni vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote negli anni '70. Per la prima volta, secondo i legali dell'uomo, la Chiesa si è fatta carico dei problemi psicologici sofferti per il resto della vita a causa delle violenze subite durante l'infanzia. Simon Grey è stato molestato da padre Christofer Clonan per circa sei anni. Da grande, Grey ha assunto spesso comportamenti violenti ed è stato alcolizzato."Non riuscivo a mantenere un lavoro - ha raccontato l'uomo - il più lungo è stato per sei mesi. Ho finito col darmi fuoco, provocandomi bruciature profonde e ho passato sei mesi in ospedale (da Repubblica on line 13.1.2004)


Lunedì, 19 gennaio 2004

Usa: 4450 preti denunciati per abuso di

minori

Notizia tratta dal sito
http://www.reporterassociati.org

Speciale!
di redazione


17 Feb 2004


OLTRE 4.450 PRETI DENUNCIATI PER ABUSO MINORI DA 1950


Roma, 17 febbraio 2004 -- (Apcom) - Un totale di 4.450 sacerdoti degli Stati Uniti sono stati denunciati per abuso sessuale a minori fra il 1950 e il 2002. Lo rivela uno studio commissionato dalla Conferenza episcopale cattolica dell'America del Nord. David Clohessy, presidente dell'Associazione che raggruppa le vittime di questo tipo di abuso (Snap), ha già detto che la cifra è "troppo bassa". Lo studio, che sarà pubblicato il 27 febbraio, afferma che, secondo un'analisi dei dati della Chiesa cattolica statunitense durante il periodo succitato, 4.450 sacerdoti furono oggetto di 11.000 denunce di abuso a minori. Ciò significa che alcuni sacerdoti furono protagonisti di ripetuti abusi. Così il 25% dei preti sospettati furono accusati in due o tre occasioni, il 13% fra le quattro e le nove, e il 3% oltre le 10, si legge sullo studio di cui ne dà notizia l'edizione digitale del quotidiano spagnolo "El Mundo". Il 78% dei bambini che presumibilmente subirono gli abusi avevano fra gli 11 e i 17 anni, il 16% fra gli 8 e i 10 e il 6% meno di 7 anni. Sempre secondo lo studio delle 11.000 incriminazioni circa 6.700 furono investigate e confermate mentre oltre 1.000 si rivelarono false e oltre 3.300 non furono indagate perché al momento dell'accusa i preti erano deceduti. Circa 11.000 sacerdoti servirono nella Chiesa cattolica negli anni coperti da questo studio realizzato dal collegio universitario John Jay di giustizia penale, con sede a New York.


Martedì, 17 febbraio 2004

Documento Vaticano sui pedofili
La tolleranza zero è contro-producente

Da ADISTA febbraio 2004

32218. CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Un lavoro gomito a gomito con persone competenti e qualificate per identificare potenziali responsabili di abusi sessuali e per garantire la totale sicurezza dei minori: è questo l'obiettivo fissato dal Vaticano per risolvere la questione degli abusi sessuali da parte di membri del clero e sistematizzato in un documento di 220 pagine della Pontificia Accademia per la Vita, dal titolo "Abuso sessuale nella Chiesa cattolica: Prospettive scientifiche e legali". Il documento rappresenta il primo tentativo di esaminare la questione in modo onnicomprensivo, analizzandone anche le cause psicologiche, le procedure di monitoraggio, il tasso di recidiva, nonché gli effetti sulle vittime e le possibilità di successo di una terapia per i responsabili. In linea generale, il documento, che prende le mosse da un simposio scientifico tenuto in Vaticano lo scorso aprile, di cui riporta gli atti, verrà inviato alle Conferenze episcopali ai primi di marzo. A descriverne contenuti e prospettive è il "Catholic News Service" (18/2). Assolutamente inedita per un documento vaticano è l'insistenza sugli aspetti clinici del problema dell'abuso sessuale. Pur basandosi sull'esperienza degli Stati Uniti, il documento critica la politica di "tolleranza zero" che lì è stata adottata, suggerendo invece una sorta di sacerdozio protetto, lontano da bambini, per i preti colpevoli, che non verrebbero così troppo isolati. Gli esperti intervenuti, non cattolici, che operano nel campo della psichiatria, della psicologia e della psicoterapia, hanno espresso parere negativo sulla tolleranza zero (definita una soluzione "controproducente"), perché questa dissuaderebbe i preti in questione dal cercare aiuto prima di commettere reato e dal farsi curare dopo: potrebbe lasciarli emotivamente devastati e delegherebbe le responsabilità alla società, dove il controllo e la supervisione sono per forza di cose minori. È apparsa vincente l'opinione dello psichiatra infantile tedesco Jorg Fegert, che ha suggerito l'adozione di un'unica e uniforme politica valida per tutta la Chiesa a livello mondiale. Quanto all'identikit del prete pedofilo, gli esperti hanno ravvisato tratti comuni ad altri soggetti pericolosi per i minori: disordini sessuali e della personalità, abuso di sostanze, danni neurologici o cerebrali. I preti pedofili hanno però un'educazione più elevata, meno antisociale e meno tendente alla recidiva rispetto ad altre categorie di pedofili. Un elemento chiave è la cura e la riabilitazione dei preti in questione. Si parla di farmaci e di psicoanalisi, ma la maggior parte degli esperti ha raccomandato caldamente un "cocktail" di tecniche cognitive behaviouristiche e consulenza spirituale. Tuttavia la deviazione sessuale che sta alle origini dell'abuso sui minori, hanno detto concordi gli esperti, è qualcosa che non si può curare. È già un grande successo, hanno detto, quando il soggetto riesce a controllare il proprio impulso, ma non vi è situazione scevra da rischi. Perlomeno il tasso di recidiva, secondo studi recenti, è sceso con i metodi cognitivi dal 17 al 10%. Altro tema importantissimo trattato nel documento è l'accettazione o meno di candidati omosessuali nei seminari. Lo psichiatra della Harvard Medical School, Martin Kafka, ha detto che l'omosessualità non è causa di abuso sessuale quanto piuttosto "un fattore di rischio probabile" che va ulteriormente studiato. Sta di fatto che nei casi di abuso sessuale nella Chiesa la grande maggioranza riguarda preti omosessuali che molestano maschi adolescenti. Per William Marshall, canadese, è tuttavia irrealistico pensare che i candidati al sacerdozio abbiano chiara la loro identità sessuale. E il celibato? È un fattore di rischio per l'abuso sessuale? Certamente un celibato vissuto positivamente, è stato detto, può essere un elemento chiave nella lotta all'abuso, e la Chiesa dovrebbe accertarsi che i preti abbiano la forza spirituale di viverlo con serenità; di qui la necessità di concentrare l'attenzione sul celibato come chiave di volta nella questione degli abusi. Per quanto attiene alla prevenzione, il seminario, con il suo ambiente chiuso, è stato detto, offre un terreno privilegiato per il monitoraggio dei fattori di rischio. Resta da definire il "livello di rischio" che i vescovi locali sono disposti a correre prima di chiudere eventualmente le porte del sacerdozio ad un candidato. È stata prospettata, a scopo di sostegno nei primi anni di sacerdozio, la possibilità di istituire gruppi di supporto: una via, per i giovani preti, per esprimere liberamente disagi e problemi.


Mercoledì, 25 febbraio 2004

Nuovo caso di pedofilia ecclesiastica in

Italia: prete di Colleferro arrestato

E'stata un'indagine lampo quella che ha portato all'arresto di Don Paolo Mauro Pellegrini, il parroco di Colleferro arrestato dai carabinieri della compagnia Casilina di Roma. Gli uomini del maggiore Oronzo Greco hanno concentrato in una settimana gli accertamenti necessari a verificare le dichiarazioni di un 18enne che ha denunciato di aver subito abusi sessuali per quasi quattro anni. Nell'abitazione del prete sono stati ritrovati anche alcuni filmini che aveva girato con le sue giovani vittime. L'arresti risale alla scorsa settimana ma la notizia è trapela solo ieri 26 febbraio. L'accusa nei confronti di don Pellegrini, 51 anni, e'di violenza sessuale aggravata e atti sessuali con minori.
Singolare è la dichiarazione che il prete arrestato ha rilasciato al momento del suo arresto e che è stata riportata da alcuni organi di stampa. «Devo curarmi, lo so, sto cercando di curarmi, aiutatemi», avrebbe detto don Mauro Pellegrini. La dichiarazione è singolare perché viene dopo l'arresto e il dichiararsi malato suona come un vero e proprio alibi dietro cui nascondere le proprie responsabilità. Sarebbe anche interessante sapere se i suoi superiori sapevano e non hanno fatto nulla. Da quello che molti organi di stampa hanno riportato sembrerebbe che gli atteggiamenti di don Pellegrini non fossero ignoti alla stessa popolazione di Colleferro. Già nel '98 il prete di Colleferro era stato raggiunto da una denuncia per atti osceni contro un minore.
Ma il vescovo di Colleferro dice di non sapere nulla: «Vediamo, aspettiamo, per il momento è solo indagato - dice monsignor Giovanni Maria Erba, vescovo della diocesi di Segni e Velletri da cui dipende la chiesa di San Gioacchino di cui è parroco don Pellegrini -. Il sacerdote verrà sospeso soltanto se le accuse verranno provate e se ci sarà una condanna. Noi non sapevamo nulla, non conoscevamo questa situazione, ora siamo sconvolti». Una dichiarazione tutta dalla parte del prete che, come da tradizione, la chiesa ha sempre difeso anche di fronte all'evidenza, salvo riservarsi poi il diritto di condannarlo in proprio. Nessun accenno alle vittime, a coloro che porteranno per sempre nella propria psiche le violenze subite.


Venerdì, 27 febbraio 2004

Ancora pedofilia ecclesiastica questa

volta a Bari

Rinviato a giudizio frate domenicano



di Paola D'Anna

Una vera e propria antologia dell'orrore quella che è stata rinvenuta nell'abitazione di un frate domenicano di Bari, Giancarlo Locatelli di 44 anni, segretario dell'Istituto di teologia ecumenica "San Nicola" di Bari, uno dei referenti della Parrocchia di San Nicola, presso l'omonima Basilica.. Un centinaio le foto pedopornografiche sequestrate al frate già un anno fa ma di cui si è avuto notizia solo ieri quando si è svolta l'udienza per il rinvio a giudizio del frate.
Le fotografie sono state acquistate via Internet, utilizzando una carta di credito, da una società americana, e poi scaricate sul computer del frate. Il materiale era stato scoperto dai carabinieri durante una perquisizione nell'appartamento, nel 7 maggio 2002.
Il frate avrebbe collezionato le fote per un anno, dal 31 maggio 2001 al giorno in cui è avvenuta la perquisizione. Le indagini sono state svolte nell'ambito di una più vasta operazione di polizia denominata "Peter Pan", e che l'8 maggio 2002 impegnò 300 carabinieri del Comando di Biella che realizzarono 150 perquisizioni in abitazioni e uffici con il sequestro di migliaia di cd rom, videocassette, foto e pc portatili. Oltre al frate barese, tra gli indagati scoperti avvocati, medici, ingegneri, tecnici informatici, 141 persone sparse in 43 province italiane. L'inchiesta ha portato alla luce un vero e proprio mercato della pornografia minorile i cui fruitori erano persone di tutte le età dai 20 ai 60 anni. In tutti i casi si è verificato sia l'uso di internet che di carte di credito.

Alla prova dei fatti la difesa di Padre Giancarlo Locatelli si è dimostrata falsa. Egli aveva asserito che le carte di credito, utilizzate per navigare nei siti a luci rosse e comprare fotografie di piccoli indifesi, gli erano state rubate giorni prima che fosse registrato l'accesso in Internet. Ma il contenuto del suo PC non ha lasciato aditi a dubbi da cui la decisione del rinvio a giudizio del frate che però continua a svolgere le sue funzioni religiose come se nulla fosse.
Come al solito in questi casi, anche la Curia barese ha preferito non commentare la vicenda ne prendere alcuna iniziativa contro il frate domenicano che ha continuato, fra l'altro, a svolgere il suo lavoro di segretario dell'Istituto di teologia ecumenica di Bari.


Mercoledì, 03 marzo 2004

Abusi sessuali dei preti
Processi ordinari per i preti colpevoli

Da Agenzia ASCA

Lo chiedono tre teologhe curatrici di un numero speciale della rivista teologica internazionale ''Concilium''.

(ASCA) - Roma, 17 giu - In ogni caso di violenza sessuale e di abuso verso minori i sacerdoti e religiosi responsabili dovrebbero essere sottoposti a processi ordinari e non ecclesiastici. A chiederlo sono tre teologhe (la tedesca Regina Ammicht-Quinn, l'irlandese Maureen Junker-Kenny e la statunitense Hille Haker) che hanno curato l'ultimo fascicolo della rivista internazionale di teologia ''Concilium''dedicato al tema degli abusi sessuali che hanno prodotto una grave crisi nella Chiesa cattolica. Le stesse teologhe rifiutano di ridurre la questione a semplice problema di omosessualità, criminalizzando perciò gli omosessuali, perché la violenza sessuale é opera anche di eterosessuali.

Il titolo del numero della rivista é ''Il tradimento strutturale della fiducià', e trova una spiegazione non solo nel corso dei servizi scritti per la maggior parte da donne, ma specialmente nelle conclusioni firmate dalle tre teologhe.

Esse partono anzitutto da una richiesta di perdono alle vittime. ''Chiediamo perdono alle vittime - scrivono le teologhe -, siamo loro grate per il coraggio di aver rotto il silenzio, proviamo vergogna per i crimini della nostra chiesa e chiediamo che sia fatta giustizia nei confronti delle vittime e dei sacerdoti che si sono resi colpevoli, senza che ci si limiti a una riparazione o a una condannà'.

E'stata messa gravemente in gioco ''l'autorità etica del sacerdoté'sostengono le tre teologhe e neppure i vescovi che hanno trattato la questione, si sono resi conto del terremoto avvenuto e che ha convinto i fedeli che vige tuttora ''un disprezzo dei fedeli trasformatosi in strutturà'. Ma questo ''é il tradimento del cuore di ciò che é fondamentale per questa chiesa: tradimento della sequela di Cristò'.

Le tre teologhe, anche in quanto donne e madri, chiedono perciò alla chiesa di ''affrontare la questione di come ricreare l'autorità del sacerdoté'. ''Non possiamo e non vogliamo tollerare strutture che consentono a singoli sacerdoti e vescovi di ledere, o in alcuni casi addirittura distruggere, la salute psichica di alcune persone.

Non possiamo e non vogliamo tollerare decisioni e prassi più orientate al mantenimento di relazioni autoritarie che al consentire esperienze e pratiche di fede che mettano al centro dell'attenzione la vulnerabilità di ogni essere umano.

Non possiamo e non vogliamo tollerare che non sia fatta giustizia nei confronti di sacerdoti che hanno sorpassato i limiti di ogni comportamento ammissibile nei confronti di bambini e ragazzi.

Tale giustizia può venire cercata solo in processi situati al di fuori del coinvogimento di una situazione specifica, come dovrebbe essere in ogni caso di violenza sessuale; nel nostro caso significa: i processi devono essere processi extra-ecclesiastici. In tal caso i sacerdoti - spiegano le autrici - non possono essere semplicemente ripudiati dall'istituzione in cui spesso hanno vissuto e lavorato per decenni. La responsabilità della chiesa non termina con la consegna degli atti processuali al pubblico ministero incaricato. In ogni sistema giuridico moderno esiste la pena, per il bene della vittima, ed esiste la riabilitazione, per il bene del colpevole.

Nel suo rapporto con i sacerdoti interessati, la chiesa deve considerare entrambi i versanti dela giustizia. Con sorpresa e indignazione osserviamo come, in ambiti ecclesiastici e sociali, la violenza sessuale venga associata all'omosessualità, come reazione ai casi di abuso sessuale nella chiesa. Il fatto che spesso non esclusivamente, le vittime siano state bambini e adolescenti maschi, non deve trasformarsi in pretesto per ridare vita a pregiudizi latenti e criminalizzare l'omosessualità, come se le persone omosessuali, a causa della loro tendenza sessuale, fossero più inclini degli eterosessuali a esercitare violenza sui minori. Noi prendiamo le distanze da questa insinuazione espressa frequentemente ma assurda e ci aspettiamo dalla nostra chiesa che faccia lo stesso, pubblicamente e con chiarezzà'.

Se poi si dovesse scoprire che non solo nelle chiese occidentali ma anche in quelle del Sud fosse vivo il problema della violenza sessuale, nasce allora ''una responsabilità della chiesa tutta per un ripensamento alle radici delle strutture ecclesiastiche e una revisione alle radici dell'ecclesiologia. La questione dell'autorità etica dei sacerdoti non può essere intesa solo come una questione di virtù o di comportamento, ma deve essere tematizzata come problema strutturale dell'identità e del ruolo dei sacerdoti, come problema dell'interazione sociale in relazioni asimettriche e come problema della funzione di controllo e tutela dei vescovì'. E'solo l'inizio di un processo che sarà lungo, ma, secondo le teologhe, pone un interrogativo sulla sopravvivenza stessa del messaggio cristiano in occidente come messaggio che incide sulle persone e sulla cultura.

''La violenza sessuale compiuta e nascosta nella chiesa e attraverso le strutture di potere ecclesiastiche, confuta l'umanitarismo del messaggio cristiano. Solo una conversione secondo lo spirito biblico potrebbe evitare ''la sconfitta di Dio nella Chiesa di Dio".


Martedì, 22 giugno 2004

Brescia
Accuse di pedofilia: la curia difende 3 suoi

sacerdoti

A cura di Paolo Pavin

Da Il Mattino di Padova

Brescia. La procura di Brescia mette sotto indagine 3 sacerdoti sospettati di abusi sessuali su bambini, i sacerdoti reagiscono addirittura dal pulpito e la Diocesi li tutela respingendo le loro dimissioni e difendendoli pubblicamente. Sullarete intranet diocesana circola una lettera molto forte in cui si parla di un clima da inquisizione. L'inchiesta però é partita dopo la denuncia di alcuni bambini di una scuola materna pubblica (2 le maestre arrestate a settembre) e poi con episodi analoghi segnalati in istituti religiosi. Ma il clima si é arroventato in questi ultimi giorni, quando la procura ha chiuso la seconda inchiesta sugli abusi sessuali: nell'inchiesta figurano fra gli indagati ben 3 sacerdoti.

A Brescia, come a Boston, come a Sidney, come a Vienna... la chiesa cattolica (e in primis il Pulcinella di Roma) continua a proteggere gli stupratori di bambini.


Mercoledì, 23 giugno 2004

Il post scriptum da Concilium 3 del 2004

sulla pedofilia

I supposed Him to exist only within the walls of a church - in fact, of our church - and I also supposed that God and safety were synonymous. The word "safety" brings us to the real meaning of the word "religious" as we use it (JAMES BALDWIN)1.

Chiediamo perdono alle vittime, siamo loro grate per il coraggio di aver rotto il silenzio, proviamo vergogna per i crimini della nostra chiesa e chiediamo che sia fatta giustizia nei confronti delle vittime e dei sacerdoti che si sono resi colpevoli, senza che ci si limiti a una "riparazione" o una "condanna".

La crisi in cui è incappata la chiesa cattolica con i crimini ai danni di bambini e ragazzi, è la nostra crisi. Siamo membri di una chiesa che - ancora una volta - ha taciuto; ha coperto uomini che hanno leso irreparabilmente la salute psichica di alcuni bambini; per anni ha passato sotto silenzio crimini che in altri contesti spingono immediatamente all'azione i pubblici ministeri. Negli anni passati molte cose sono state scritte e accertate; di molte altre noi, come membri della chiesa e parte dell'opinione pubblica, continuiamo a rimanere all'oscuro.

Questo è quanto sappiamo: siamo di fronte a una catastrofe doppia e su un duplice piano. Bambini e ragazzi sono stati trasformati in vittime, nel luogo più sensibile e intimo immaginabile della loro identità, da coloro che avrebbero dovuto guidarli e proteggerli; queste vittime sono state tradite da coloro che, come comunità, intendono rappresentare un segno di santità nel mondo.

La fiducia è una componente necessaria di ogni chiesa viva. Qui si è abusato di questa fiducia su entrambi i piani della catastrofe; non sappiamo ancora se sia stata definitivamente distrutta. Il tradimento delle vittime è allo stesso tempo anche il tradimento della fiducia nei rappresentanti della chiesa a cui, conformemente al loro ufficio, spetta la responsabilità particolare di strutturare la propria autorità in modo etico. Il tradimento della fiducia è il tradimento della convinzione secondo cui i sacerdoti e i vescovi devono rendere metro del proprio agire la responsabilità etica nei confronti di coloro con cui comunicano in quanto sacerdoti e vescovi; in caso contrario la loro autorità diventa esercizio autoritario di potere, indegno di una chiesa.

Questo tradimento, che si esprime in ogni singolo caso dell'esercizio di violenza e che si è protratto nel modo in cui la chiesa e i vescovi hanno gestito le violenze, non ci scuote solo come individui; scuote le fondamenta della chiesa come luogo della sequela di Cristo. Soltanto: la chiesa non ne viene scossa. Risarcimenti in denaro, dimissioni di vescovi, sospensioni di sacerdoti dal loro ufficio sono tutti quanti dei passi estremamente necessari, e tuttavia non di rado non sono stati accordati come cosa ovvia alle vittime, ma si sono dovuti strappare e devono essere strappati mediante processi lunghi e complicati.

Molti credenti sono scossi come individui; sembra dubbio che tale sconvolgimento, al di là dello sbigottimento personale, sfoci in uno sconvolgimento delle strutture. Non riusciamo a liberarci dall'impressione che qui si stia "sbrigando" un problema, che siano state modificate alcune procedure, ma che in ogni caso si siano evitati gli interrogativi di fondo. Questi interrogativi di fondo sono quelli relativi alla struttura di una chiesa che punta su una gerarchia impossibile da mettere in discussione "dall'esterno", generando così mentalità strutturalmente "adeguate" nei presbiteri e in chi dipende da loro. Invece di porsi questi interrogativi e analizzarli, proprio negli ultimi anni la posizione del sacerdote nella liturgia e alla guida della comunità è stata ancor più rafforzata, difendendo così una struttura gerarchica a svantaggio di una comunicativa. Per quanto necessari siano quindi i singoli passi per scoprire e trattare le violenze, essi non possono risolvere il problema che abbiamo posto al centro della discussione: che cosa succede a una chiesa a cui molte persone tolgono la propria fiducia? Come può essa, in generale, andare incontro a persone che tornano sempre ad affidarsi alla chiesa e, nella chiesa, ai suoi sacerdoti? I sacerdoti - non soltanto loro, ma, appunto, anche loro e, sotto certi punti di vista, soprattutto loro - incontrano spesso bambini, adolescenti e adulti in situazioni "di soglia" che presentano un alto grado di intimità. In situazioni del genere - nella guida spirituale in situazioni esistenziali difficili, come l'assistenza ai malati o un funerale, ma appunto anche nella prassi sacramentale della santa comunione, della confessione e del matrimonio - la fiducia è l'elemento costitutivo affinché la prassi di fede sia di per sé resa possibile. Se manca questa fiducia, la prassi di fede si muta in un simulacro, nell'apparenza di se stessa.

Per un lungo intervallo di tempo nella storia della chiesa la fiducia nel rapporto tra sacerdoti e credenti è stata generata solo strutturalmente: non attraverso la personalità, bensì attraverso l'ufficio e la comprensione reciproca. Questo e non la persona del sacerdote era considerato essenziale all'interazione. Ma in questa forma tale maniera strutturale di intendere la persona del sacerdote come intermediaria non è più valida da tempo. È stata sostituita da una visione individualizzata in cui il sacerdote acquisisce autorità in conformità del proprio ufficio nonché della propria persona. Solo così è in grado di compensare il disorientamento che spesso accompagna le situazioni di soglia. L'autorità etica del sacerdote che, nonostante tutto il risalto dato al popolo di Dio e allo Spirito nel concilio Vaticano II, nella concezione della chiesa cattolica continua a essere al centro dell'interazione di fede, è particolarmente evidente in relazioni doppiamente asimmetriche, cioè in quelle relazioni che non sono asimmetriche soltanto per la struttura di interazione della gerarchia ecclesiastica, ma anche, in aggiunta, per la particolare vulnerabilità di una delle due parti. Questa particolare asimmetria è sempre presente nel caso di bambini e ragazzi. Esiste anche in altri contesti, come per esempio nelle scuole materne o nelle scuole per i più grandi; qui, però, gli educatori e gli insegnanti sono soggetti a un controllo particolare: abusi e violenze vengono immediatamente sottoposti all'azione penale, nella misura in cui - o meglio, non appena - se ne viene a conoscenza. Nel caso delle relazioni asimmetriche nella chiesa, molti dei vescovi, in quanto superiori responsabili, hanno agito in base al motto: «Ciò che non deve esistere, non esiste e anche se esistesse lo stesso, almeno non parliamone, altrimenti esisterebbe davvero». In questa strategia esistono dei colpevoli, ma essi vengono nascosti o resi invisibili, attraverso reprimende, trasferimenti oppure, oggi, sospensioni. Chi per molto tempo non è entrato nella visuale dei vescovi sono le vittime.

Quando dei sacerdoti hanno tradito la fiducia di chi era loro affidato, i vescovi (cor-)responsabili di questi sacerdoti hanno doppiamente tradito i fedeli: "dimenticandoli" e lasciandoli soli con i sacerdoti in questione. Per l'esistenza della vittima il primo tradimento è determinante. Per noi, membri della chiesa, il secondo tradimento è inconcepibile e insostenibile: esso non si basa sui crimini di "singoli" sacerdoti, magari sottoposti a una pressione eccessiva, talvolta anche malati, bensì sul disprezzo dei fedeli trasformatosi in struttura. Questo è il tradimento del cuore di ciò che è fondamentale per questa chiesa: tradimento della sequela di Cristo.

I vescovi hanno visto se stessi - talvolta prevalentemente, talvolta esclusivamente - come responsabili nei confronti dei loro sacerdoti, che non di rado hanno protetto. Non hanno evidentemente visto una responsabilità al di là della loro struttura di potere, una responsabilità verso i deboli e la parte lesa, perché ciò avrebbe dovuto portarli a prendere sul serio le vittime nonché la tutela dei fedeli ben prima della coraggiosa diffusione in pubblico delle accuse. Eppure unicamente tale responsabilità verso i deboli è quanto distingue l'autorità etica del sacerdote da una posizione di potere violenta. L'autorità si muta in potere quando la vulnerabilità di altre persone viene sfruttata per procurarsi dei vantaggi, di qualunque natura essi siano. La violenza sessuale dei sacerdoti verso persone da loro dipendenti si fonda su un tale abuso di autorità che si muta in potere. I sacerdoti che esercitano il potere per mezzo e attraverso la sessualità - una sessualità al cui esercizio rinunciano (devono rinunciare) nella loro identità di sacerdoti cattolici - non soltanto compiono un atto criminale, non soltanto non rendono giustizia all'identità che hanno scelto, ma ledono inoltre anche l'istituzione del sacerdozio come autorità etica e distruggono il messaggio che rappresentano come persone e detentori del loro ufficio.

Che cosa dunque si richiede alla chiesa?

La chiesa deve affrontare la questione di come (ri-)creare l'autorità del sacerdote. Tale questione non può essere intesa unicamente come questione dell'identità individuale di coloro che hanno scelto e continuano a scegliere il sacerdozio. È anche un interrogativo rivolto all'istituzione: la preparazione, la guida e il controllo dei sacerdoti nell'adempimento del loro ufficio sono una cosa, la conformazione strutturale delle interazioni tra sacerdoti e credenti un'altra, la questione teologico-ecclesiologica relativa alla forma della chiesa una terza.

Noi, le curatrici di questo fascicolo, siamo teologhe. Siamo donne. Siamo madri. Non di rado, nella prospettiva delle strutture tradizionali della chiesa, stiamo "dall'altra parte", per cui non siamo noi a decidere dove, di volta in volta, vadano tracciati i confini. Siamo cristiane, cattoliche, membri di comunità in cui anche i nostri figli devono avere e trovare uno spazio. Non possiamo e non vogliamo tollerare strutture che consentono a singoli sacerdoti e vescovi di ledere, o in alcuni casi addirittura di distruggere, la salute psichica di alcune persone. Non possiamo e non vogliamo tollerare decisioni e prassi più orientate al mantenimento di relazioni autoritarie che al consentire esperienze e pratiche di fede che mettano al centro dell'attenzione la vulnerabilità di ogni essere umano. Non possiamo e non vogliamo tollerare che non sia fatta giustizia nei confronti di sacerdoti che hanno sorpassato i limiti di ogni comportamento ammissibile nei confronti di bambini e ragazzi. Tale giustizia può venire cercata solo in processi situati al di fuori del coinvolgimento di una situazione specifica, come dovrebbe essere in ogni caso di violenza sessuale; nel nostro caso significa: i processi devono essere processi extra-ecclesiastici.

In tal caso i sacerdoti non possono essere semplicemente ripudiati dall'istituzione in cui spesso hanno vissuto e lavorato per decenni. La responsabilità della chiesa non termina con la consegna degli atti processuali al pubblico ministero incaricato. In ogni sistema giuridico moderno esiste la pena, per il bene della vittima, ed esiste la riabilitazione, per il bene del colpevole.

Nel suo rapporto con i sacerdoti interessati, la chiesa deve considerare entrambi i versanti della giustizia. Con sorpresa e indignazione osserviamo come, in ambiti ecclesiastici e sociali, la violenza sessuale venga associata all'omosessualità, come reazione ai casi di abuso sessuale nella chiesa. Il fatto che spesso, ma non esclusivamente, le vittime siano state bambini e adolescenti maschi, non deve trasformarsi in pretesto per ridare vita a pregiudizi latenti e criminalizzare l'omosessualità, come se le persone omosessuali, a causa della loro tendenza sessuale, fossero più inclini degli eterosessuali a esercitare violenza sui minori.

Noi prendiamo le distanze da questa insinuazione - espressa frequentemente ma assurda - e ci aspettiamo dalla nostra chiesa che faccia lo stesso, pubblicamente e con chiarezza.

Altrettanta scarsa utilità ha l'equiparare in blocco la violenza sessuale alla malattia o alla pedofilia. Può senz'altro esserci un nesso tra disturbi psichici e violenza sessuale, ma ciò non può essere generalizzato e usato come meccanismo di discolpa. È evidente soltanto che anche per i colpevoli è necessaria una rielaborazione terapeutica dei reati.

Il problema della violenza sessuale può forse essere più palese nelle chiese occidentali che in quelle non occidentali. Significa però che solo nelle comunità occidentali esiste una struttura autoritaria che impedisce di riconoscere e combattere la violenza individuale e strutturale su bambini e ragazzi, ma in fin dei conti anche sugli adulti in rapporto di dipendenza? In caso affermativo, le chiese locali occidentali hanno allora in quelle del Sud del mondo degli aiuti critici per quanto riguarda i cambiamenti strutturali da compiersi. In caso negativo, nasce qui una responsabilità della chiesa tutta per un ripensamento alle radici delle strutture ecclesiastiche e una revisione alle radici dell'ecclesiologia. La questione dell'autorità etica dei sacerdoti non può essere intesa (solo) come una questione di virtù o di comportamento, ma deve essere tematizzata come problema strutturale dell'identità e del ruolo dei sacerdoti, come problema dell'interazione sociale in relazioni asimmetriche e come problema della funzione di controllo e tutela dei vescovi.

Siamo solo all'inizio di questo processo che ci costringe ad affrontare i problemi dove sono nati e dove si situano davvero. È l'inizio di un processo che ci costringe a riflettere in modo nuovo sul rapporto tra sacerdoti e fedeli, a migliorare le strutture di controllo e a porre in maniera nuova la questione dell'autorità etica dei presbiteri.

In una situazione in cui la perdita di rilevanza delle chiese cristiane nelle società occidentali è eclatante, si pone l'interrogativo della sopravvivenza del messaggio cristiano come messaggio che incide sulle persone e sulla cultura. La violenza sessuale, compiuta e nascosta nella chiesa e attraverso strutture di potere ecclesiastiche, confuta l'umanitarismo del messaggio cristiano. Solo una conversione secondo lo spirito biblico potrebbe evitare «la sconfitta di Dio nella chiesa di Dio» (Rainer Bucher).

(traduzione dal tedesco di ANNA BOLOGNA)


[REGINAAMMICHT-QUINN è docente di etica teologica presso la Facoltà di teologia dell'Università di Tubinga (Germania); MAUREEN JUNKER-KENNY è docente di teologia pratica ed etica cristiana al Trinity College di Dublino (Irlanda); HILLE HAKER è docente di etica cristiana presso la Divinity School all'Harvard University di Cambridge/Mass. (USA)].


Mercoledì, 30 giugno 2004

Nuovi scandali sessuali nella chiesa

cattolica in Austria ed in Italia

La rassegna stampa

Panorama.it
Austria, foto e video hard in un seminario

12/7/2004

Oltre 40 mila scatti e un certo numero di filmati di giovani preti intenti in incontri sessuali. Anche materiale pedoponografico

I vertici della Chiesa cattolica austriaca hanno chiesto una riunione d'urgenza in seguito alla scoperta di circa 40.000 fotografie e un numero imprecisato di video di giovani preti intenti in incontri sessuali al seminario.
Secondo l'autorevole settimanale austriaco Profil, il materiale rinvenuto, che include anche pornografia infantile, era stato scaricato sui computer al seminario di St. Poelten, circa 80 chilometri ad ovest di Vienna.

"NO COMMENT" DALLA DIOCESI
I vertici della locale diocesi si sono rifiutati di rilasciare pubbliche dichiarazioni ma si starebbero incontrando in privato sullo scandalo, ha riportato la televisione di Stato austriaca.
L'organo di stampa ha precisato che il direttore del seminario, il reverendo Ulrich Kuechl, ha rassegnato le dimissioni e che anche il suo vice, lfgang Rothe, le ha sottoposte al suo superiore. La Conferenza dei vescovi austriaci ha emesso in data odierna un comunicato in cui promette un'accurata e approfondita indagine sulla questione.

"Tutto ciò che ha a vedere con l'omossesualità o la pornografia non può avere spazio in un seminario per preti", ha scritto nel comunicato.
I vertici della Chiesa per la prima volta hanno scoperto il materiale un anno fa su un computer del seminario, ha precisato Profil. In esso figuravano numerose immagini di giovani preti e loro insegnanti che si baciavano e indulgevano in giochi sessuali e orge.
Il vescovo Kurt Krenn che supervisiona la diocesi di St. Poelten, ha detto alla televisione austriaca di aver visto forografie di insegnanti del seminario in situazioni sessuali con gli studenti.
La Gazzetta del Mezzogiorno

Austria - Sesso in seminario

Pubblicate le foto pedo-pornografiche che coinvolgono seminaristi ed insegnanti nel seminario diocesano di St. Poelten. Almeno 40mila le immagini sequestrate. Ex-seminarista siciliano scrive al vescovo: Tu sapevi



VIENNA - E'di nuovo scandalo nella chiesa cattolica austriaca: le accuse di pedo-pornografia, decine di migliaia di fotografie dai contenuti sessuali e presunti contatti omosessuali tra direzione e seminaristi a St.Poelten ricordano un po'i tempi dello scandalo legato alle presunte pratiche omosessuali e pedofile del cardinale Hans Hermann Groer, venuto alla luce nel 1995. Stavolta le accuse riguardano il seminario della diocesi di St. Poelten (Bassa Austria) del vescovo ultraconservatore Kurt Krenn. Finora si sono dimessi il rettore del seminario, Ulrich Kuechl, e il suo vice, Wolfgang Rothe - due foto pubblicate oggi dal settimanale di Vienna, Profil, li mostrano in atteggiamenti inequivocabili ciascuno con un seminarista -. Ma emergono già voci apertamente critiche nei confronti di Krenn stesso che in una prima reazione aveva parlato di «ragazzate che non hanno niente a che vedere con omosessualità». «E'certamente sconvolgente che ciò accada. La responsabilità è del vescovo», ha detto oggi il presidente dei rettori dei seminari austriaci, Martin Walchhofer. Anche il teologo pastorale austriaco Paul Zulehner ha chiesto le dimissioni di Krenn. La conferenza episcopale austriaca ha parlato invece di un «urgente bisogno di azione da parte della chiesa».

Secondo Profil, Krenn era da tempo al corrente su cosa stava succedendo dietro le mura del seminario di St. Poelten e che sei mesi fa era stato anche informato per iscritto. Il vescovo avrebbe però cercato di mettere a tacere la vicenda. Il vescovo di St.Poelten, che ha 68 anni, è stato in passato un strenuo difensore del cardinale Groer, che nel 1995 era stato costretto alle dimissioni per accuse di abusi sessuali, gettando la chiesa cattolica in una crisi d'identità senza precedenti nel Paese alpino. Groer è morto a marzo dell'anno scorso all'età di 83 anni.

Il seminario di St. Poelten è già dall'inizio di quest'anno nel mirino della procura regionale. Su un computer sequestrato sono state trovate recentemente 11 mila foto scaricate da internet, tra cui anche immagini di pedofilia. Profil scrive che gli inquirenti avrebbero inoltre trovato «nelle stanze dei seminaristi almeno 40 mila fotografie e alcuni filmati con rappresentazioni sessuali in parte perverse che mostrano anche giovani preti di St. Poelten con superiori». «Si fotografavano vicendevolmente, perchè anche in questa maniera si eccitavano. E siccome lo facevano anche con il capo e con il suo vice, tutto sembrava così normale, si sentivano al sicuro», ha detto un inquirente a Profil. Interpellato questo pomeriggio dall'agenzia stampa austriaca Apa, il procuratore Walter Nemec non ha tuttavia confermato il numero di fotografie trovate. «Da quale fonte possa emergere il numero 40.000, non lo so», pur affermando di non essere al corrente sugli ultimi sviluppi delle indagini.

Altro dettaglio riferito oggi da Profil: l'ex rettore Kuechl avrebbe anche dato, a giugno del 2003, «una specie di sacramento del matrimonio» a due seminaristi, uno dei quali è cittadino polacco. La cerimonia sarebbe avvenuta in un locale pubblico di St. Poelten.

«Un largo fronte di personalità ecclesiastiche della diocesi di St. Poelten trovano insopportabile il doppio gioco e si sono decisi a un'azione concordata per portare alla luce la verità, dopo che per anni i loro tentativi dietro le quinte non hanno avuto successo», scrive Profil.

Christine Maieron


12/7/2004
La Gazzetta del Mezzogiorno
Ex seminarista vittima di abusi scrive al vescovo: tu sapevi

PALERMO - Cita Giovanni Paolo II che, rivolto ai giovani riuniti a Toronto, «ha avuto il coraggio, ancora una volta, di dire: Mi vergogno per i preti pedofili e per chi ha coperto con il silenzio questi abomini». E chiosa «Possano queste parole risvegliare la sua coscienza, assopita in un torpore durato troppo a lungo».

E'questa l'esortazione che M. M., 22 anni, un ex seminarista del seminario di Agrigento, rivolge, attraverso l'Adista, un'agenzia di stampa cattolica, al vescovo di Agrigento, Carmelo Ferraro, che «dopo essere stato informato degli abusi sessuali commessi da un sacerdote ai danni di un seminarista non prende alcun provvedimento».

La «vittima» degli abusi sessuali è proprio l'autore della lettera. La vicenda ebbe inizio nel 1994 a Favara quando il seminarista aveva 12 anni. Il 7 luglio scorso, dopo l'esposto del seminarista, il sacerdote, don Bruno Puleo, ha patteggiato la pena: gli sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione. Attualmente don Puleo è parroco a Sant'Anna, una piccola frazione nei dintorni di Agrigento.

«Scrivo a lei, Eccellenza reverendissima monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo metropolita della Chiesa Agrigentina. Scrivo proprio a lei che, una sera di novembre del 2000, ha ascoltato, quasi con indifferenza, il mio racconto - afferma l'ex seminarista -. Forse lei non immagina nemmeno quanto mi sia costato, in quell'occasione, rivivere i momenti più brutti della mia vita. Ma a lei che importa? Scrivo a lei perché sono addolorato e profondamente amareggiato dal suo silenzio. Non per lei, di cui m'importa ben poco, ma per questa povera Chiesa, che si ritrova ad essere guidata da una persona che non ha saputo dirigere il gregge affidatogli, soprattutto i piccoli e gli indifesi».

Il giovane infine ricorda le parole del cardinale Ersilio Tonini secondo cui è «meglio avere dieci sacerdoti in meno che averne uno sbagliato. La pedofilia e l'omosessualità vanno affrontati tempestivamente e con fermezza». E oggi l'ex seminarista annuncia l'intenzione di avviare una causa civile «contro le persone che hanno un ruolo di responsabilità in situazioni del genere». «Certamente - puntualizza - il rettore del seminario, ma tanto più il vescovo, il quale, pur non avendo responsabilità penale, è civilmente - e moralmente - responsabile. Avrebbe dovuto prendere provvedimenti che non ha preso». La vittima degli abusi sottolinea poi alcuni aspetti dell'inchiesta: «A me non risulta - dice - che il vescovo sia mai stato interrogato: attendo di prendere visione di tutti gli atti processuali per averne conferma».

L'ex seminarista parla anche dei suoi progetti futuri: «all'università sto studiando psicologia, per aiutare le persone che subiscono abusi. Per questo ho già fondato un'associazione, che deve diventare uno sportello di ascolto».


12/7/2004
L'espresso

Caserta,08 lug 2004 -17:25
Pedofilia, 100 indagati: c'è anche nome Taricone


Oltre cento persone sono indagate dalla procura di Santa Maria Capua Vetere nell'ambito di un'inchiesta su materiale pedopornografico acquistato su internet. Tra i nomi c'è anche quello dell'attore Pietro Taricone. Alcuni video e immagini pornografiche sarebbero state acquistate su internet con la sua carta di credito. Il legale di Taricone si è detto certo dell'estraneità del suo assistito. "Penso - ha detto il legale - che potrebbe trattarsi di una problema di carte di credito clonate: magari qualcuno ha 'spiato'su internet i numeri della carta di Pietro durante qualche normale transazione, e poi li ha usati per comprare quella roba in rete". Sulla circostanza la procura casertana sta effettuando controlli.

Una abitazione di Pietro Taricone (ha rivelato oggi "il Giornale") è stata perquisita nei giorni scorsi ad Avezzano, ma secondo quanto si è appreso non sarebbe stato trovato materiale pedopornografico.

Titolare dell'indagine è il pubblico ministero Donato Ceglie che ha indagato un centinaio di persone tra cui professionisti, avvocati, studenti. Nel registro degli indagati risulta iscritto anche un sacerdote di Alife, nel Casertano.

La procura di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato nei giorni scorsi decine di perquisizioni. E'stata, tra l'altro, passata al setaccio una casa discografica di Rieti, che, secondo gli investigatori sarebbe una sorta di crocevia del traffico di materiale pedopornografico.


PEDOFILIA: TROPPE RICHIESTE INDENNIZZI, FALLISCE ARCIDIOCESI

Los Angeles - Schiacciata dalle richieste di indennizzo, è fallita l'arcidiocesi degli scandali: l'arcidiocesi di Portland (Oregon) ha annunciato la bancarotta e la notizia è il primo segnale palpabile delle conseguenze che ha avuto sulla Chiesa cattolica statunitense il pagamento degli indennizzi alle vittime di abusi sessuali commessi da alcuni sacerdoti su minori. Le attività ecclesiastiche continueranno regolarmente; e la richiesta di bancarotta -ha detto l'arcivescovo, reverendo John Vlazny, "non è un modo per evitare le responsabilità", "ma di fatto è l'unico sistema per fare in modo che altri ricevano il giusto compenso". La decisione dell'arcidiocesi di Portland sospenderà l'inizio di un processo civile contro un prete accusato di aver molestato più di 50 ragazzini: per i presunti abusi commessi negli anni '80 dal sacerdote Maurice Grammand, deceduto nel 2002, sono state presentate due domande collettive per un totale di indennizzo di circa 160 milioni di dollari. Prima di dichiararsi insolvente, l'arcidiocesi della principale città dello stato dell'Oregon sulle coste orientali degl Usa, aveva già sborsato 53 milioni di dollari in accordi extragiudiziari siglati con 130 presunte vittime. Durante gli ultimi tre anni, la Chiesa cattolica statunitense è stata al centro di una serie di scandali che hanno coinvolto decine di sacerdoti accusati di abusi sessuali su minori. Un rapporto della Conferenza episcopale statunitense, del febbraio di quest'anno, ha calcolato che siano stati più di 4000 i preti cattolici accusati di abusi negli ultimi cinquant'anni, per un totale di circa 11.00 denuncie da parte di minori (in gran parte maschi); ma secondo i legali delle vittime, la stima è largamente sottostimata.

Agi (mercoledì 7 luglio)


Martedì, 13 luglio 2004

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INERTE E INDIFFERENTE, IL VESCOVO DI

AGRIGENTO NON DENUNCIA IL PRETE

CHE ABUSA.

INTERVISTA

ADISTA N°53 del 17 luglio 2004

32423. AGRIGENTO-ADISTA. Un vescovo viene informato di abusi sessuali commessi da un sacerdote ai danni di un seminarista e non prende alcun provvedimento. Dirà, poi, che la questione non lo riguardava. I drammatici fatti non avvengono nell'ennesima diocesi statunitense, dove il "bubbone" è esploso ormai da anni, grazie anche al coraggio delle vittime e alla dismissione dell'atteggiamento omertoso di persone coinvolte e dei vertici ecclesiastici. Il vescovo in questione è italiano: si tratta di mons. Carmelo Ferraro, che era alla guida della diocesi di Agrigento all'epoca dei fatti e lo è anche adesso.

Il sacerdote, don Bruno Puleo, ha patteggiato la pena il 7 luglio: gli sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione (è stato un secondo patteggiamento fra le parti: il primo era per una pena di due anni, che era stata giudicata insufficiente dal gip Luigi Patronaggio). Ha preferito il patteggiamento al processo, che avrebbe molto probabilmente aggravato la sua posizione. Il patteggiamento infatti ha riguardato una sola vittima. Le indagini, condotte dal pm Caterina Sallusti, avevano però riscontrato abusi nei confronti di altri sette ragazzi, sei dei quali dello stesso seminario (quello arcivescovile di Agrigento che si trova a Favara) dove don Puleo, inizialmente diacono, era stato assistente per un periodo che si è concluso nel 1995. Attualmente don Puleo è parroco a Sant'Anna, una piccola frazione nei dintorni di Agrigento.

Marco Marchese, la vittima che ha sporto denuncia, ha subìto abusi nel seminario arcivescovile di Agrigento a partire dall'età di 12 anni. Oggi ne ha 22, ha lasciato il seminario nel 2000 e, a vicenda giudiziaria conclusa, ci tiene a sottolineare che non era il carcere per il suo "carnefice" lo scopo della sua azione, ma l'emersione di un fenomeno che causa sofferenza indicibile a tanti bambini, con la speranza inoltre che la Chiesa abbia il coraggio di mettersi dalla parte degli offesi. March ese si era deciso a presentare un esposto dopo aver constatato che né il rettore del seminario, don Gaetano Montana, né il vescovo Ferraro - ai quali aveva raccontato tutto - avevano preso provvedimenti per fermare don Puleo.

Il giorno dopo il patteggiamento, Marco ha inviato al vescovo una lettera molto severa e accorata. "Scrivo proprio a lei che - recita l'apertura della lettera - una sera di novembre del 2000 ha ascoltato, quasi con indifferenza, il mio racconto (... ). Scrivo a lei perché sono addolorato e profondamente amareggiato dal suo silenzio", amareggiato "per questa povera Chiesa che si ritrova ad essere guidata da una persona che non ha saputo dirigere il gregge affidatogli, soprattutto i piccoli e gli indifesi". Ne riportiamo il testo integrale nel numero di Adista-documenti allegato.

Ma Marchese non intende fermarsi a questo: intende procedere in sede civile contro quanti - sicuramente il rettore e il vescovo - hanno omesso di prendere provvedimenti contro don Puleo, malgrado, avendone l'autorità, fosse per loro un obbligo intervenire.

In ambito ecclesiale, non esiste nel Diritto Canonico un canone riguardante eventuali pene da comminare a chi non denuncia un reato avendone conoscenza. Ma è anche vero che il card. Bernard Law ha subìto così forti pressioni (anche dalla Santa Sede?) proprio per aver "coperto" i preti pedofili della sua diocesi da vedersi costretto, nel dicembre del 2002, a dimettersi da vescovo di Boston. Il Diritto Canonico lascia peraltro molta autonomia di gestione ai vescovi che si trovino di fronte a reati dei loro sacerdoti. Anche se per costoro ci sono canoni precisi. In particolare, per i delitti contro il sesto comandamento, commessi "con violenza, o minacce, o pubblicamente, o con un minore al di sotto dei 16 anni", il canone 1395, al paragrafo 2, prevede "giuste pene, non esclusa la dimissione dallo stato clericale". Ma non è stato applicato finora contro don Puleo, il quale è stato solo spostato dalla parrocchia, popolo! sa e ric ca di bambini, di Palma di Montechiaro a quella ben più piccola di Sant'Anna, piccolo borgo nella provincia di Agrigento. Spostamento avvenuto però nel 2002: l'esposto di Marco Marchese contro don Puleo è della primavera del 2001. Il vescovo non poteva non esserne a conoscenza.

Tutta la vicenda è ricostruita qui di seguito nell'intervista che abbiamo realizzato con Marco Marchese.

Come comincia la tua storia?

Sono entrato nel seminario minore nel 1994 perché la mia vocazione era di diventare sacerdote. Avevo 12 anni, frequentavo la seconda media. Avevamo come assistente don Puleo, che allora era diacono. Lui aveva per me molte attenzioni, mi faceva anche dei regali. Poi, ai primi di dicembre, mi fece accomodare nella sua stanza e successe il tutto.

La cosa si ripeté?

Sì, soprattutto nei giorni di pioggia, perché altrimenti preferivo giocare a calcio e non andavo a riposare con lui.

Nessuno faceva caso al fatto che andassi a riposare con lui?

Penso di no, perché capitava che noi ragazzi trascorressimo del tempo in camera sua a chiacchierare. Poi si trattava delle prime ore del pomeriggio, ognuno stava per conto proprio. Questa cosa è durata fino a quando lui, l'anno successivo, è diventato sacerdote e ha lasciato il seminario minore. Il nostro rapporto però è continuato. Lui è diventato il mio padrino di cresima. Io andavo a trovarlo, o in parrocchia o in casa sua.


Lui continuava con le sue attenzioni verso di te?

Sì.

Non riuscivi ad opporti?

La prima volta rimasi perplesso. Era ovviamente la mia prima esperienza sessuale, precocissima e sbagliata. Lui mi diceva che era solo una questione di amicizia, che la nostra era un'amicizia particolare, mi diceva di non parlarne con nessuno perché avrei suscitato delle gelosie, che era normale il nostro comportamento, che era giusto. Io gli credevo. E mi sono affezionato ! a lui. A nche se cominciai subito a star male: mi fu diagnosticata una colite nervosa che mi portai dietro per un bel po'.

Quando hai capito che il vostro rapporto era sbagliato?

Quando sono andato al liceo, una scuola pubblica, perché nel seminario maggiore non esisteva una scuola superiore, e sono entrato in contatto con altri ragazzi e con le ragazze. Allora avevo minori possibilità di passare del tempo con don Puleo, perché ero impegnato in varie attività comunitarie. Succedeva quando lui chiedeva al rettore del seminario, don Gaetano Montana, che mi inviasse nella sua parrocchia, in occasione delle cosiddette giornate per il seminario in cui si fa raccolta di fondi per le istituzioni di formazione sacerdotale, perché altrimenti non ci vedevamo mai. Sicché andavo nella chiesa dove celebrava.

Fino a che età hai dunque mantenuto il rapporto con don Puleo?

Fin verso i 16 anni, perché a quel punto le nostre strade si sono divise: io non volevo più incontrarlo, e anche lui non faceva pressione per vedermi perché, a quanto ho capito dopo, aveva altri ragazzi sotto mano. E in effetti sono venuti fuori i nomi di altri ragazzi vittime delle stesse attenzioni morbose da parte sua.

Ragazzi del tuo stesso seminario?

Sei sì. Del settimo non so nulla di preciso.

In tutti questi anni non ti sei confidato con nessuno?

Mai. Fino a quando uno degli assistenti che mi accompagnavano a Palermo per una delle tante visite a motivo della colite, e che aveva sentito di strani episodi che accadevano in seminario, riuscì a farmi parlare e mi consigliò di parlare subito con il vice-rettore. A me non interessava fare del male a quell'uomo, ma fare in modo che nessun altro ragazzo dovesse più soffrire quello che io avevo sofferto.

E andasti dal vice-rettore?

Sì, il giorno dopo. Mi assicurò che avrebbe parlato con il rettore, che dovevo stare tranquillo, che avrei dovuto pensare agli studi e basta. Non ho! avuto n essun tipo di riscontro. Durante un ritiro spirituale parlai anche con il rettore che mi disse che era stato messo al corrente della mia situazione dal vice-rettore e che avrebbe parlato con il vescovo, monsignor Carmelo Ferraro, tuttora in carica. Io mi fidai. Inoltre, se mi capitava di incontrare don Puleo, erano sempre incontri pubblici, ritiri spirituali, ci si salutava normalmente come se i nostri rapporti in passato fossero stati normali e basta. Nel giugno del 2000 lasciai il seminario.

Quali furono i tuoi passi successivi?

Continuavo ad aspettarmi qualche riscontro alla mia denuncia. Invece non succedeva niente. Allora chiesi un incontro con il vescovo che mi ricevette subito. Stranamente, perché quando eravamo in seminario, se gli chiedevamo udienza, dovevamo attendere a lungo. Il vescovo mi ascoltò e cadde dalle nuvole. Disse che nessuno mai l'aveva informato di quanto era avvenuto. Io gli confidai la mia paura che don Puleo potesse continuare a fare del male ad altri ragazzi. Aggiunsi anche che il sacerdote andava aiutato perché la pedofilia è una malattia. "Cerchi di fare qualcosa", insistetti, "lei è il padre spirituale di tutti i sacerdoti". Era anche la massima autorità cui io potessi rivolgermi. Il vescovo mi assicurò che ci avrebbe pensato lui e che dovevo stare tranquillo. Mi licenziò regalandomi un libro. Da allora non ho avuto più notizie dal vescovo, non ho più avuto a che fare con lui. Invece il giorno successivo ebbi notizie da don Puleo, perché si precipitò a casa mia e mi rimproverò aspramente perché gli avevo fatto perdere la fiducia del vescovo.
Dunque il vescovo, in seguito al colloquio con te, l'aveva chiamato?

Sì. Mi disse che il vescovo lo aveva mandato a chiedermi scusa se mi aveva provocato dei turbamenti.

Come si è arrivati alla denuncia davanti all'autorità giudiziaria?

Qualche giorno dopo parlai con il mio parroco, don Giuseppe Veneziano, che tra l'altro era stato suo retto! re quand o don Puleo era in seminario. Si meravigliò del mio racconto, sia perché don Puleo era stimato in diocesi, sia perché il vescovo non gliene aveva fatto parola. Successivamente mi chiamò per dirmi che aveva parlato col vescovo. "Questa storia con don Puleo è acqua passata, ormai sono anni che è successa, tu stai tranquillo, fatti la tua vita, chiudiamola qui". Intanto però don Puleo continuava a fare il parroco. Era nella parrocchia del Villaggio Giordano, a Palma di Montechiaro.

Neanche un'ammonizione al prete?

Non so che dire. Però, a seguito di non so quali vicende, due anni fa, è stato spostato e gli è stata affidata un'altra parrocchia: non è più a Palma di Montechiaro ma in un piccolo paesino nei dintorni di Agrigento, Sant'Anna.

A causa di altre vicende di pedofilia?

Beh, tre di questi ragazzi sono di Palma di Montechiaro. Qualcuno avrà saputo qualcosa... Ma non posso dirlo con certezza.

Don Gaetano Montana è ancora al suo posto?

Sì, continua a fare il rettore del seminario arcivescovile. Mi chiedo come sia possibile. Altri ragazzi possono passare le stesse mie disavventure e nessuno li difenderà. Dico questo perché, riguardo a don Gaetano, devo aggiungere una cosa. Non avendo raggiunto alcun risultato con i miei colloqui, ho parlato con i miei genitori, i quali hanno contattato un avvocato. Questi, prima di fare l'esposto alla magistratura (presentato poi nella primavera del 2001), ha voluto incontrare il vescovo per capire come mai la massima autorità non avesse preso alcun provvedimento. Il vescovo rispose che lui era super partes, che bisognava prendersela con il prete e che comunque il polverone che sarebbe seguito allo scandalo non conveniva a nessuno.

Dopo la presentazione dell'esposto cos'è successo?

Parlai con il Sostituto Procuratore che chiamò tutte le persone che io avevo citato.

Facesti anche il nome del vescovo fra le persone informate dei fatti?

Sì, e furono chiamate. Ma non so se fu chiamato anche il vescovo. Fui messo a confronto con il parroco, don Giuseppe Veneziano, e con il rettore, don Gaetano Montana. Il parroco inizialmente negò che gli avevo parlato degli abusi subiti. Poi, caduto in contraddizione, si è trincerato dietro il segreto confessionale. Cosa che non sta in piedi: io non mi ero confidato con lui in confessione. Il rettore non negò, anche se disse che non ricordava bene quando gli avevo parlato della mia storia. Alla domanda: "come mai non parlò con il vescovo?", rispose che era preso da altre cose, c'era da ristrutturare il seminario, e siccome il ragazzo, cioè io, sembrava abbastanza tranquillo, tutta la faccenda si poteva rimandare. Lui parlò con il vescovo quando questi, in seguito al nostro colloquio, lo interpellò.

Qualche giorno fa, il 7 luglio, don Puleo è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione. Finisce qui o farai ulteriori mosse?

Intendo intentare una causa civile contro le persone che hanno un ruolo di responsabilità in situazioni del genere. Certamente il rettore del seminario, ma tanto più il vescovo, il quale, pur non avendo responsabilità penale, è civilmente - e moralmente - responsabile. Avrebbe dovuto prendere provvedimenti che non ha preso. A me non risulta che il vescovo sia mai stato interrogato: attendo di prendere visione di tutti gli atti processuali per averne conferma.

Un'altra cosa che intendo fare, ed è il motivo per cui all'università sto studiando psicologia, è aiutare le persone che subiscono abusi. Per la qual cosa ho già fondato un'associazione, che deve diventare uno sportello di ascolto



Martedì, 13 luglio 2004

Scandalo pedofilia in seminario, choc in

Austria

di Paolo Valentino

Il direttore e il vice dell'istituto si sono dimessi. Sei anni fa il primate di Vienna costretto a lasciare per una vicenda di abusi
martedì 13 luglio 2004 tratto da il Corriere della Sera. Una nota di Giovanni Felice Mapelli.


Nella foto i protagonisti dello scandalo pornografia nel seminario austriaco: mons Kurt Krenn, vescovo di Saint Poelten e mons Capellari

Nella foto i protagonisti dello scandalo pornografia nel seminario austriaco: mons Kurt Krenn, vescovo di Saint Poelten e mons Capellari
Inchiesta su 40 mila foto e filmati trovati nella biblioteca della più conservatrice scuola cattolica per sacerdoti
In apparenza è un seminario. Anzi, il più tradizionalista e ultraconservatore dei seminari cattolici in Austria, luogo di religiosa purezza, preghiera e pio magistero alla cura delle anime, dove volentieri l'anziano arcivescovo Kurt Krenn predicava, bollando con parole di fuoco i rei contro natura.
In realtà, quello della diocesi di Sankt Pölten, ottanta chilometri a Ovest di Vienna, è stato in questi anni un antro di orchi pedofili, teatro di perversioni peccaminose, una Sodoma asburgica dove preposti e seminaristi indulgevano spesso e volentieri in orge omosessuali, giochi erotici e notti scandite da alcol e sesso, al posto delle orazioni. Qualcuno parla anche di parodie naziste e cerimonie ufficialmente esecrate dal Vaticano, come la celebrazione di un finto matrimonio gay, fra due aspiranti preti, officiato dal direttore, inutile precisare tutti in costume adamitico.

C'è ancora del marcio nella Chiesa austriaca. A sei anni dallo scandalo del cardinale Hans Hermann Groer, l'ex primate, morto nel 2003, che era stato riconosciuto colpevole di aver sessualmente abusato di giovani religiosi, una nuova, devastante scoperta scuote le fondamenta del cattolicesimo viennese.

Non più sospetti o bugie di "querulanti ubriachi", come aveva fin qui sostenuto monsignor Krenn, capo della diocesi incriminata, quando il tema era più volte venuto a galla in passato. Ma un'incredibile documentazione fotografica, scoperta un anno fa nei computer della biblioteca del seminario e ora al vaglio delle autorità di polizia, in attesa della formale apertura di un'inchiesta criminale da parte della magistratura. Almeno 40 mila istantanee e una quantità imprecisata di filmati pornografici, che illustrano con precisione e ricchezza di dettagli gli esercizi, non esattamente spirituali, di Sankt Pölten. Alcune di queste ! comprend erebbero atti sessuali dei preposti con minorenni.

A svelare lo scandalo, il settimanale Profil che nell'edizione in edicola ieri ha pubblicato alcune delle foto, dove i religiosi e i loro allievi vengono immortalati mentre si baciano appassionatamente sulla bocca. Secondo il periodico, l'inchiesta è partita, dopo che diverse immagini e film girati a Sankt Pölten erano apparsi su un sito a luci rosse polacco.

Il direttore del seminario, Ulrich Küchl e il suo vice, Wolfgang Rothe, si sono dimessi, pur protestando la loro innocenza. Su di loro pende l'accusa di pedofilia. La diocesi si è schierata a quadrato in loro difesa. Monsignor Krenn, soprattutto, ha definito gli addebiti infondati, liquidando addirittura le foto, che ha ammesso di aver visto, come "ragazzate".

Fortunatamente, i vertici della Chiesa viennese sono di ben altro parere. "Tutto ciò che ha a che fare con la pratica dell'omosessualità, non può trovare spazio in un seminario per preti", recita un comunicato della Conferenza episcopale austriaca, che ha anche annunciato l'avvio di una indagine interna, al termine della quale non è difficile prevedere le dimissioni di Krenn, 68 anni, da vescovo di Sankt Pölten.

E in questo senso si sono già levate diverse voci dall'interno del mondo cattolico: "Krenn è il vero responsabile e deve rispondere di tutto questo davanti alla Chiesa e a Dio". ha detto Martin Walchhofer, il prelato che supervisiona tutti i seminari austriaci. Anche la politica è intervenuta. "Collezionare materiale pornografico, che coinvolge bambini, non può essere liquidato come una ragazzata", ha dichiarato Thomas Huber, leader dei Verdi. Un portavoce dell'opposizione socialdemocratica, Hannes Jarolim, ha chiesto al ministero dell'Interno di indagare per favoreggiamento nei confronti dello stesso arcivescovo e aprire una procedura formale.

Secondo Profil una foto documenterebbe la celebrazione del matrimonio gay da parte del rever! endo K Cchl. Il resto del materiale, con le parole del procuratore Walter Nemec, "mostra i seminaristi in situazione perverse con i loro superiori".

Un seminarista di Sankt Pölten, citato dal settimanale, afferma che "tutti sapevano cosa succedesse da noi, non era possibile ignorarlo, ma nella Chiesa domina un silenzio di piombo, quando si tratta di temi tabù, semplicemente non sappiamo in che modo affrontare correttamente il problema". Quelli che avevano provato a parlarne direttamente con i due superiori o con Krenn, sono stati subito identificati da loro come nemici e isolati.

Anche la polizia, afferma Profil avrebbe trovato all'inizio grosse difficoltà a rompere il muro dell'omertà di Sankt Pölten, dopo la scoperta del materiale e le prime denunce inviate via email da alcuni seminaristi.

Paolo Valentino
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Un commento di Giovanni F. Mapelli:

Non condivido il tono e l'equiparazione che l'articolo fa tra omosessualità perversione
e l'equiparazione con pedofilia: c'è una CONFUSIONE GENERALE DI CHE SI PARLA?
Anche tra preti consenzienti non è definibile come perversione! (dov'è il rispetto per l'intimità delle persone...?).
IL TABU'DELLA GERARCHIA FOMENTA QUESTE VISIONI MORBOSE SUI GIORNALI LAICI. Vogliono processare i sentimenti? (se non c'è abuso ovviamente)
PER ME E'UN PROCESSO STAMPA, UNA CAMPAGNA DIFFAMATORIA IN GRANDE STILE CONTRO L'OMOSESSUALITA'(nascosta) del CLERO.


Mercoledì, 14 luglio 2004

Pedofilia nella Chiesa Cattolica Italiana


Eccellenza, lei sapeva e taceva.

di Marco Marchese
(ex seminarista del seminario di Agrigento)

Ragazzo abusato in seminario scrive al vescovo di Agrigento.
Da ADISTA n. 54 del 17-7-2004

DOC-1539. AGRIGENTO-ADISTA. Un prete abusa di lui, dodicenne, sessualmente. Nel seminario arcivescovile di Agrigento che si trova nella vicinissima Favara. Per quattro anni. Prende coraggio Marco Marchese e racconta le sue sofferenze al vescovo, mons. Carmelo Ferraro di Agrigento. Vuole che nessun altro bambino o ragazzo debba patire quello che lui ha patito. Quel prete, don Bruno Puleo, è malato, sostiene Marco; lo faccia curare, chiede al vescovo, perché non possa più fare del male. Lo tranquillizza il vescovo: "ci penso io". Ma l'unica cosa che fa è 'obbligare'il reo a chiedere scusa all'offeso. E nulla più. Altri sette ragazzi, si viene a sapere poi, hanno subìto le attenzioni e le carezze morbose di don Puleo.
Raccontiamo tutta la vicenda nel numero blu allegato, in un'intervista a Marco Marchese. Qui di seguito, invece, la lettera che Marco ha inviato l'8 luglio al vescovo Ferraro.


Scrivo a lei, Eccellenza reverendissima monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo metropolita della Chiesa Agrigentina.
Scrivo proprio a lei che, una sera di novembre del 2000, ha ascoltato, quasi con indifferenza, il mio racconto. Forse lei non immagina nemmeno quanto mi sia costato, in quell'occasione, rivivere i momenti più brutti della mia vita.
Ma a lei che importa?
Scrivo a lei perché sono addolorato e profondamente amareggiato dal suo silenzio. Non per lei, di cui m'importa ben poco, ma per questa povera Chiesa, che si ritrova ad essere guidata da una persona che non ha saputo dirigere il gregge affidatogli, soprattutto i piccoli e gli indifesi.
Monsignor Wilton Gregory, presidente dei vescovi americani ha detto (la Repubblica, 21 febbraio 2002): "Ciò che abbiamo fatto o non abbiamo fatto ha contribuito all'abuso sessuale di bambini e giovani da parte del clero e di persone all'interno della Chiesa". Forse si starà chiedendo cosa ha a che fare tutto ciò con lei, si chiederà cosa ha fatto o non ha fatto ed io le voglio subito venire in aiuto. Lei era tenuto come tutti i vescovi diocesani ad informare tempestivamente la Congregazione Vaticana per la Dottrina della Fede delle eventuali accuse di pedofilia contro sacerdoti cattolici. Non sono io a dirlo, ma due documenti tratti dagli Acta Apostolicae Sedis, gazzetta ufficiale della Santa Sede, secondo cui i presuli debbono svolgere indagini nel caso vi sia anche solo il sospetto di pedofilia nei confronti di preti! Lei cosa ha fatto? Mi chiedo: perché lei, venuto a conoscenza di fatti sì gravi non ha preso alcun provvedimento seguendo il monito della Santa Sede? Cosa voleva che accadesse? Che io ritrattassi? Voleva forse recuperare il colpevole? E come? Facendo finta di niente? Lasciando il prete al suo posto, in mezzo alla gente, ai giovani e ai bambini per oltre un anno e mezzo? O voleva forse salvare l'onorabilità dell'istituzione? La piaga all'interno della Chiesa aumenta sempre più, nonostante la Chiesa abbia elaborato strumenti d'intervento a livello locale e universale senza riuscire a utilizzarli! E lo sa perché? Perché chi dovrebbe farlo tace, per paura o meno, si nasconde dietro al silenzio, portando ad una rovina ancora più grande e sono sicuro che se non avessi denunciato il fatto alla Procura, lei se ne starebbe ancora con le mani in mano.
Mi chiedo, però, come mai, in occasione dell'attentato alla chiesa madre di Favara, in particolare per l'incendio del portone principale, lei (Il Giornale di Sicilia, maggio 2000, cronaca di Agrigento) definì il silenzio di chi sapeva come connivenza. E il suo silenzio attorno alla mia vicenda? Come bisogna definirlo? E mi viene da pensare che altre vicende simili alla mia siano state taciute, sotterrate nel silenzio! E chissà quante! Cosa sarebbe stato se non avessi raccontato a nessuno quanto successomi all'età di dodici anni in seminario a Favara? Glielo dico io: avrei continuato a soffrire in silenzio senza però l'amara delusione di vedere le persone che mi hanno ascoltato rimanere con le mani in mano; non avrei richiamato alla mente una vicenda che per me andava cancellata, che per me era troppo pesante. Non avrei avuto la grande delusione di aver accanto persone ipocrite, conniventi e mi fermo qui.
Si ricorda quando nella stessa occasione del portone bruciato ha decretato un anno di preghiera in riparazione del sacrilegio compiuto? Un anno di preghiera, un rosario perpetuo, recitato ventiquattro ore su ventiquattro, perché "tutti siamo responsabili di tutti", così si leggeva sul giornale.
Le chiedo allora: quanto bisogna pregare per una infanzia bruciata, per un cuore che per sei anni non ha smesso di piangere in silenzio? Bruciare l'infanzia di un ragazzo non è più di un sacrilegio? E quanti rosari perpetui bisogna recitare per i mangia-bambini? E per quelle persone che pur sapendo, compreso lei, hanno fatto finta di niente? Non le viene in mente, al riguardo, la parabola del buon samaritano e soprattutto quelle persone, sacerdote e levita, che vedendo passarono oltre? Lei chi si sente di essere tra queste persone? Forse il buon samaritano? Ad essere sincero non mi importa nulla di quello che si sente. Mi importa dei bambini! Le ho raccontato di me, rivivendo per l'ennesima volta quello che lei, evidentemente, non può capire, quello che non ho mai saputo dimenticare e le chiedo: cosa ha fatto? Mi risuonano ancora le parole da lei pronunciate in occasione dell'abbattimento di alcune abitazioni abusive presso la Valle dei Templi: "Il Vangelo è passione d'amore per la verità. Quando è la dignità di un popolo ad essere compromessa, allora non posso tacere" (Il Giornale di Sicilia, 2 febbraio 2000, cronaca di Agrigento). Sicuramente tra i suoi tanti impegni ad alzare la voce in difesa dei deboli e in difesa della verità, non ha potuto leggere bene la lettera inviata dal santo Padre ai sacerdoti il giovedì santo, laddove affermava la vicinanza a coloro che hanno dovuto subire le conseguenze dei peccati dovuti al tradimento di preti ai loro voti e lo sforzo di rispondere secondo verità e giustizia ad ogni penosa situazione.
Ricordi bene che la dignità umana e la sacralità dei bambini vengono prima di ogni cosa! È questo cui la Chiesa mi ha insegnato a credere, ma evidentemente crediamo o abbiamo conosciuto un Dio diverso. Sì, perché se lei credesse nello stesso mio Dio, Padre, che ama e consola gli afflitti, Figlio, che si fa voce degli ultimi e dei più deboli, e Spirito Santo, che infonde forza e coraggio per sostenere la verità e la giustizia, ne avrebbe lo stesso timore che ne ho io! Avrebbe timore di questo Dio che dice: "Chiunque scandalizza uno solo di questi più piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo un macina d'asino e fosse gettato negli abissi del mare"; "chi accoglie anche uno solo di questi più piccoli in nome mio, accoglie me"; "i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre" (e gridano vendetta agli occhi di Dio). Ne parla tanto il Vangelo che lei instancabilmente annuncia, ma evidentemente del Vangelo si ricorda solo quello che fa più comodo!
Sono convinto che per fare certe scelte e affrontare certi problemi che magari comportano dei rischi per la propria immagine o la mettono in gioco, ci vuole molto coraggio. Penso altresì che, per chi ha un po'di coscienza e di fede, ci vorrà molto più coraggio nel presentarsi dinanzi a Dio che, preti o meno, ci chiederà conto di tutto. Dov'è la sua coscienza? Forse non faccio parte anche io come tanti altri ragazzi (i cui pianti, le cui sofferenze le dovranno pesare) del gregge che è affidato proprio a lei da Dio e dalla Chiesa? Non è lei che se ne deve prendere cura e non è a lei che Dio ne chiederà conto? Forse lei è immune al giudizio di Dio e degli uomini?
Tra le poche persone che mi hanno sostenuto nella mia vicenda vi è il Santo Padre che continua a darmi speranza. Egli che ha rifiutato categoricamente gli infingimenti, le omertà, le complicità. Il papa non ha taciuto!
Mi ritornano alla mente le parole del cardinale Ersilio Tonini secondo cui è meglio avere dieci sacerdoti in meno che averne uno sbagliato. La pedofilia e l'omosessualità vanno affrontati tempestivamente e con fermezza! (Jesus, luglio 2002). Disse altresì che i rettori dei seminari e i direttori spirituali non possono permettersi di lasciar correre!
Non è a lei che la Chiesa chiede e impone di accertare l'integrità dei seminaristi e di quanti si accostano all'ordine sacro? Non è lei che ha ordinato quel giovane prete? Non è stato lei a decidere quali giovani seminaristi dovevano essere assistenti dei ragazzi del seminario di Favara?
Lo sa perché le ho raccontato di me quella sera di novembre? Perché credevo in lei, credevo che lei, quale pastore di questo gregge e difensore dei più piccoli e più deboli, avrebbe ascoltato il mio grido e avrebbe impedito altre "carneficine" di bambini e di sogni!
Concludo, Eccellenza, rinnovando la mia fiducia nella Chiesa di Cristo e a sua Santità Giovanni Paolo II che, rivolto ai giovani riuniti a Toronto, ha avuto il coraggio, ancora una volta, di dire: "Mi vergogno per i preti pedofili e per chi ha coperto con il silenzio questi abomini".
Possano queste parole risvegliare la sua coscienza, assopita in un torpore durato troppo a lungo.
Marco Marchese
(ex seminarista del seminario di Agrigento)


Mercoledì, 14 luglio 2004

Pedofilia in Austria: denunciato novizio

polacco

AGI On-line

PEDOFILIA, IN AUSTRIA DENUNCIATO NOVIZIO POLACCO
(AGI) - Vienna, 19 lug. - L'inchiesta sullo scandalo a sfondo sessuale scoppiato nel seminario cattolico di Sankt Poelten, a ovest di Vienna, ha portato all'incriminazione di un novizio polacco ventisettenne per reati legati alla pedofilia.
Dall'esame del suo computer personale e'risultato che si era collegato a siti pedofili. Anche dal computer centrale del seminario e'stato scaricato materiale pedofilo, ma gli inquirenti non sono stati in grado di determinare responsabilita'individuali perche'tutti i seminaristi usavano la stessa parola d'accesso. Essi hanno escluso, tuttavia, che il novizio polacco abbia visionato il materiale pedofilo del computer centrale. In relazione al contenuto dei due computer, in una nota la procura parla di "rappresentazioni pornografiche di minori e di pornografia cosiddetta violenta".
Gli inquirenti hanno disposto il sequestro di otto computer personali e del computer centrale del seminario di Sankt Poelten su richiesta della direzione dopo che, a fine 2003, un tecnico che aveva esaminato il computer centrale per eliminare un problema legato a un virus aveva scoperto che era stato scaricato materiale pedofilo. Questa inchiesta, unita allo scandalo provocato dalle pubblicazione di foto sullo scambio di effusione fra sacerdoti e novizi ha avuto vasta eco fra i cattolici austriaci e determinato richieste di dimissioni per il titolare della diocesi di Sankt Poeltern, monsignor Kurt Krenn.
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191545 LUG 04



AUSTRIA/ SCANDALO SESSUALE SEMINARIO, INCRIMINATO UNO STUDENTE
Si tratta di un seminarista polacco di 27 anni
lunedì 19 luglio 2004 di APC


Un seminarista polacco di 27 anni è stato incriminato per possesso e distribuzione di materiale pedo-pornografico. Lo ha reso noto oggi il magistrato austriaco, Walter Nemec. L'incriminazione è maturata nel corso delle indagini sullo scandalo scoppiato all'interno della Chiesa austriaca in seguito alla pubblicazione di migliaia di foto pedo-pornografiche scattate nel seminario di Saint Poelten, 80 chilometri circa a ovest di Vienna.

Il magistrato ha rilasciato una dichiarazione in cui si precisa che il seminarista polacco, la cui identità non è stata diffusa, ha scaricato "numerose" foto vietate da un sito web localizzato in Polonia.

Anche il cancelliere austriaco Wolfgang Schuessel ha denunciato apertamente lo scandalo. Schuessel, che ha chiarito di non parlare in virtù del suo ruolo istituzionale ma come credente e cattolico, ha chiesto una spiegazione esauriente sulla vicenda.

Le autorità del posto hanno sequestrato alcuni computer nell'ambito delle indagini al seminario. Sono state trovate almeno 40mila immagini a sfondo sessuale, ma il vescovo Kurt Krenn, responsabile della diocesi, ha giudicato la vicenda "un po'esagerata e montata" nel corso di un'intervista trasmessa dalla tv austriaca. Secondo lui, si è trattato essenzialmente di uno "scherzo di cattivo gusto, una cosa da ragazzini".
Il vescovo di St. Poelten, che ha respinto la richiesta di dimissioni, ha sottolineato che non esiste "alcuna prova" di atti di omosessualità all'interno del seminario. Nemmeno una foto che mostra il vice-rettore che bacia appassionatamente un seminarista dimostrerebbe alcunché ("Era una festa di Natale, alla fine si sono dati il bacio natalizio, non ha niente a che fare con l'omosessualità" ha dichiarato il porporato).

Eppure il servizio di lunedì 12 luglio dell'autorevole settimanale austriaco Profil, basato anche scoperta di un numero imprecisato di video a sfondo erotico, sembrerebbe dimostrare il contrario. I vertici della Chiesa per la prima volta hanno scoperto il materiale un anno fa su un computer del seminario, ha precisato Profil. In esso figuravano numerose immagini di giovani preti e loro insegnanti che si baciavano e indulgevano in giochi sessuali e orge.

L'organo di stampa ha precisato che il direttore del seminario, il reverendo Ulrich Kuechl, ha già rassegnato le dimissioni e anche il suo vice, lfgang Rothe, le ha sottoposte al suo superiore. "Ho delle responsabilità e me le assumo" ha commentato il vescovo Krenn, ma "non avevo niente a che vedere con queste cose, anche se ovviamente sono di mia competenza". Il caso ha suscitato molto scalpore nel Paese a maggioranza cattolica, dove i vertici ecclesiastici stanno ancora tentando di superare le divisioni create dalle accuse di molestie nei confronti di studenti minorenni da parte del cardinale Hans Hermann Groer, costretto a rassegnare le dimissioni nel 1995 dall'arcidiocesi di Vienna.


Martedì, 20 luglio 2004

Scandalo pedofilia in Austria


Nominato dal Vaticano un visitatore

apostolico

Di seguito la notizia così come è stata riportata dall'agenzia della CEI SIR e dal sito Tamles.

articolo tratto da TAMLES
Un vescovo ultraconservatore che dichiara un bacio sulla bocca una forma di gioia natalizia... speriamo che riconosca la stessa gioia natalizia in tutte le coppie omosessuali, sarebbe una bella estensione del concetto!

IL CASO - Lo scandalo in un seminario

L´invio da Roma del visitatore apostolico è un atto rarissimo

MARCO POLITI
CITTA´ DEL VATICANO - Un altro colpo per papa Wojtyla. Dopo la serie infinita dei processi per pedofilia nelle diocesi Usa, sono arrivate fino in Vaticano le ondate fangose dello scandalo del seminario austriaco di Sankt Poelten, in Austria, dove gli inquirenti hanno trovato materiale pornografico in quantità industriali mentre sui giornali sono finite le foto del rettore Ulrich Kuechl (dimessosi il 5 luglio) e del vicerettore Wolfgang Rothe, ritratti in atteggiamenti "inequivocabili" ognuno con un seminarista diverso.
Ad aumentare la vergogna sono state le prime dichiarazioni del vescovo di Sankt Poelten, monsignor Kurt Krenn - un ultraconservatore che si è sempre proclamato fedele del pontefice ad oltranza - che aveva definito alla tv austriaca tutta la vicenda "esagerata e montata", sostenendo che il bacio in bocca del vicerettore Rothe con un allievo (foto pubblicata dal settimanale "Profil") andava considerato solo un momento di gioia natalizia. "Era una festa di Natale - ha detto testualmente monsignor Krenn - e alla fine si sono dati un bacio. Non ha niente a che fare con l´omosessualità".
Papa Wojtyla sembra meno tranquillo. Ieri ha inviato ufficialmente nella diocesi un "visitatore apostolico", l´equivalente di un commissario straordinario, con l´incarico di indagare particolarmente sul seminario, la diffusione di materiale pedo-pornografico (sono stati trovate quarantamila foto e parecchi video), relazioni erotiche ed eventuali abusi sessuali. Per la Chiesa austriaca lo scandalo è una disgrazia che segue di pochi anni l´altro scandalo a sfondo sessuale, che coinvolse negli anni Novanta l´arcivescovo di Vienna cardinale Hans Groer, poi dimessosi nel 1998 e morto ritirato nel 2003. Nei giorni scorsi il cancelliere austriaco Wolfgang Schuessel aveva dichiarato pubblicamente: "In Austria Stato e Chiesa sono separati, per questo non ho alcun diritto di prendere posizione come cancelliere... ma come credente e cattolico voglio una spiegazione immediata e sincera".
L´invio di un "visitatore apostolico", cioè di un alto commissario-inquirente vaticano, è un atto rarissimo. La persona incaricata dal pontefice, mons. Klaus Kung, vescovo di Feldkirch, si è detto consapevole che si tratta di una responsabilità "delicata e difficile", ma ha sottolineato di voler "procedere in maniera approfondita e immediata per rafforzare la fiducia che i fedeli nutrono nei confronti della Chiesa e del Santo Padre".
La procura austriaca, dal canto suo, ha già iniziato a indagare. E´ stata annunciata l´incriminazione per possesso di materiale pedofilo e pornografico di un novizio polacco ventisettenne, che peraltro è già stato allontanato dal seminario. In stato di stallo sono invece le indagini su otto altri seminaristi, poiché per ora non è stato possibile scoprire - data la molteplicità di password di accesso - chi abbia effettivamente visionato siti pedofili e pornografici su un computer dove furono trovate scaricate migliaia di immagini porno. "Di questa vicenda - aveva dichiarato una settimana fa alla rivista "News" il vescovo Krenn - alla conferenza episcopale non deve importare un accidente". Più di quanto potesse tollerare il Vaticano.
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La notizia data dall'agenzia SIR del 20-7-2004

16:56 - ST. PÖLTEN, NOMINA DI MONS. KÜNG, CARD. SCHÖNBORN (VESCOVI AUSTRIA): "PASSO VERSO IL RISANAMENTO DELLA SITUAZIONE"
Il card. Christoph Schönborn, presidente della Conferenza episcopale austriaca, ha definito oggi la nomina di mons. Klaus Küng, vescovo di Feldkirch, quale visitatore apostolico per la diocesi di St. Pölten, un "provvedimento "straordinario e raro". Il cardinale ha spiegato che il visitatore apostolico, responsabile solo dinanzi al Papa, ha il compito di "informarsi quanto più rapidamente circa tutti gli avvenimenti" a St. Pölten "e di assicurarsi che l'ordine della Chiesa universale venga rispettato e ripristinato all'interno della diocesi e in particolare anche nel seminario". Con questa nomina papale viene meno anche la commissione d'inchiesta istituita da mons. Krenn, vescovo di St. Pölten, poiché, ha aggiunto il cardinale, "in quanto visitatore apostolico per la diocesi, mons. Küng dispone di pieni poteri anche nei confronti del seminario". Schönborn ha comunicato che "tutte le decisioni importanti" e le "prese di posizione ufficiali" debbono essere concordate con il visitatore, che dispone di "ampi poteri" durante il periodo di carica. "Penso che ciò sia importante affinché possa lavorare in pace e con decisione", ha aggiunto. Schönborn ha definito il provvedimento della Santa Sede "un importante passo verso il risanamento della situazione". "Ormai sappiamo tutti, e percepiamo dolorosamente che un tale risanamento è necessario. Molte persone sono state irritate, deluse, rattristate o furibonde" da quanto avvenuto, ha osservato, pur sottolineando che la reazione della Chiesa austriaca e del Papa sia stata immediata. Il cardinale non ha fatto previsioni sulla durata della permanenza di mons. Küng a St. Pölten: "daremo il nostro sostegno a mons. Küng ed egli stesso troverà molto sostegno nella diocesi", ha dichiarato. Da parte sua, mons. Küng, ha annunciato che si "occuperà immediatamente del seminario". Il vescovo ha sottolineato di voler cercare il dialogo con i responsabili, "a partire dai vescovi e da tutti i responsabili della diocesi". "Interverrò certamente – ha affermato – laddove sia necessario per far sì che vengano esaminati tutti gli eventi e per far chiarezza su quanto accaduto e per decidere il da farsi".



Giovedì, 22 luglio 2004

Austria: forte aumento uscite dalla Chiesa

cattolica



VIENNA - Chiesa cattolica in Austria soffre in questo momento una pesante emorragia di fedeli, come conseguenza degli scandali sollevati il mese scorso dai presunti rapporti omosessuali e dalle fotografie pedo-pornografiche nel seminario di St.Poelten, nel frattempo chiuso dal Vaticano.

Il quotidiano conservatore di Vienna "Die Presse" ha pubbicato oggi i primi dati ufficiali, relativi al periodo dopo la scoperta degli scandali, sui cittadini che sono andati in comune a farsi cancellare ufficialmente dalle liste della Chiesa cattolica: a Vienna a luglio le uscite sono state del 30% superiori allo stesso mese dello scorso anno.

A St.Poelten, dove aveva sede il "seminario a luci rosse", l'aumento è stato del 186% (in cifre, 80 fedeli si sono fatti cancellare a luglio 2004, rispetto a 28 del luglio 2003). Il fenomeno avrà poi conseguenze economiche in termini di quote della dichiarazione dei redditi, ma il risultato si vedrà il prossimo anno.

Da SWISSINFO


Mercoledì, 01 settembre 2004

PRETI PEDOFILI


Vaticano sapeva di scandalo St.Polten da anni

Lo sostengono alcuni testimoni in un documentario televisivo



di APC

Roma, 20 ago. (Apcom) - Nel documentario televisivo dedicato allo scandalo del seminario di St. Polten il network tedesco ARD ha intervistato alcuni testimoni, che sostengono all'unaminità una tesi molto scomoda: il vescovo Kurt Krenn (che aveva definito lo scandalo come innocui "giochi da ragazzi") e degli alti prelati erano a conoscenza delle abitudini del seminario, dei suoi festini omosessuali e delle foto proibite.

Intanto un servizio radiofonico del Suedwestrundfunk sostiene che anche il Vaticano sapesse delle attività omosessuali e questo da almeno due anni.

Nel documentario, che andrà in onda domenica sera, un ex-seminarista racconta per la prima volta le abitudini di St. Polten, ora chiuso dall'inviato del Papa che ha ritenuto obbligatorio un "nuovo inizio".

Un testimone interno sostiene che la morale all'interno del seminario fosse praticamente assente e che i preti avessero spesso rapporti sessuali con i seminaristi, definiti "carne fresca e giovane". "Quel posto era come una palude" racconta l'uomo. "E'molto triste", conclude il testimone, che è stato addirittura minacciato di morte, "che il Vaticano abbia reagito solamente dopo che i media avevano portato alla luce questa sordida situazione". Il Vaticano quindi, secondo le accuse di molti, avrebbe saputo dei sex party nel seminario, ma non avrebbe fatto nulla per contrastarli.
Già nel 1999 la Conferenza dei Vescovi tedesca aveva dovuto stilare un documento che regolasse i casi riguardanti i seminaristi gay; avevano concordato sul fatto che gli omosessuali potessero diventare preti, a patto di non ammetterlo mai in pubblico e di attenersi severamente alle regole del celibato. Era inoltre vietato frequentare "luoghi disdicevoli" quali bar e discoteche.
Secondo l'indagine del SWR su 27 diocesi tedesche, la maggior parte di esse si sarebbe attenute alle regole per scegliere i futuri preti.
Ma, come fa notare a SWR il novizio Stefan Kiechle, "la tentazione siede nella camera accanto".

Nel seminario di St. Polten furono ritrovate 40.000 foto pornografiche e svariati filmini, nei quali erano visibili anche dei bambini. Un giovane seminarista è stato condannato a 6 mesi di prigione a causa del possesso di materiale pedopornografico.
Mercoledì, 01 settembre 2004
AUSTRIA: CONDANNA SOFT PER IL
SEMINARISTA CHE SCARICAVA FOTO
PORNO DA INTERNEt
Da Agenzia Adista n° 61 dell'11 settembre 2004
32480. ST. PÖLTEN-ADISTA. Il capro espiatorio è saltato fuori. Il 27enne seminarista polacco Piotr Z., accusato nell'ambito dello scandalo che ha coinvolto il seminario di St. Pölten (v. Adista n. 55 e 57/04) di avere scaricato da Internet 1.700 fotografie pornografiche, tra le quali molte di carattere pedofilo, è stato già processato e condannato a sei mesi di reclusione con libertà condizionata. I giudici sono stati clementi: per questo reato è prevista una pena da uno a due anni di carcere.
Ma lui si è mostrato molto contrito: "Confesso di avere guardato le fotografie - ha ammesso - e me ne pento profondamente". Il pubblico ministero lo ha anche interrogato sui motivi di un tentato suicidio di qualche settimana fa: "È stato per il dolore, per il rimorso, per il senso di colpa. Mi sono sentito così abbandonato. Non è tanto per me, quanto per la vergogna che ho procurato alla mia famiglia".
Nel frattempo procede la visita apostolica di mons. Klaus Küng, incaricato dal papa il 21 luglio scorso di condurre indagini e ricerche sul caso, ma la conclusione è ancora lontana, ha affermato il segretario di Küng, Bernhard Augustin. Küng ha smentito intanto la notizia, diffusa dall'emittente televisiva ARD, secondo cui l'attività omosessuale all'interno del seminario (ci sono anche le foto del segretario di Krenn e vicerettore del seminario in ambiguo atteggiamento con il rettore) sarebbe stata nota al Vaticano e alla Conferenza episcopale austriaca già da un paio d'anni. Le prime "indicazioni significative", ha detto, risalgono al novembre 2003, quando nel corso della ricerca di un virus nel sistema informatico del seminario sono state scoperte immagini pornografiche. E mentre colloqui e ricerche vengono condotte nella massima riservatezza, la rivista ultracattolica Der 13. afferma di aver già raccolto più di 3.000 firme a sostegno del vescovo di St. Pölten Kürt Krenn. "Giustizia per Krenn!", recita il titolo dell'appello, che verrà inviato al papa.

Venerdì, 29 dicembre 2006
ALLA FINE L'ARCIVESCOVO DI AGRIGENTO, MONS. CARMELO FERRARO,
HA CEDUTO ALLE PRESSIONI DEI MEDIA
da IMG-Press - Il foglio elettronico: http://www.imgpress.it/index.asp "Il segno di Dio - ha spiegato il Papa - è il bambino nel suo bisogno di aiuto e nella sua povertà". "Egli si fa piccolo per noi", perché vuole toglierci la "paura della sua grandezza". "Egli chiede il nostro amore - ha ribadito Benedetto XVI - Nient'altro vuole da noi se non il nostro amore, mediante il quale impariamo spontaneamente ad entrare nei suoi sentimenti, nel suo pensiero e nella sua volontà". Ecco, Mons. Ferraro, queste parole sull'infanzia abusata, del Sommo Pontefice l'aiuteranno ad adottare la decisione migliore per il bene della Chiesa.
Alberto Giannino
Presidente Ass. culturale docenti cattolici
Venerdì, 29 dicembre 2006
Il dibattito sulla omelia del predicatore del Papa
Una medicina spirituale per gli abusi
sessuali del clero
Lee Penn confuta la proposta del predicatore apostolico
(Traduzione dall'inglese e riduzione di Fausto Marinetti. Di seguito il testo originale) Ringraziamo il nostro carissimo amico Fausto Marinetti per averci inviato questa sua libera traduzione e riduzione di un articolo pubblicato negli USA in cui si discute della proposta del predicatore del Papa a proposito della pedofilia nella chiesa cattolica. Riprendiamo questo articolo per dimostrare come le questioni sollevate dallo stesso Fausto Marinetti sulla proposta del predicatore del Papa, siano molto più diffuse nella chiesa cattolica di quanto si voglia far credere.
Il testo originale è ripetitivo e per molti versi stucchevole e ciò ha spinto Fausto Marinetti a ridurre il testo tradotto all'essenziale. Riportiamo comunque di seguito il testo originale in inglese.
Premessa
Il predicatore personale del Papa propone una giornata di digiuno per solidarizzare con le vittime degli abusi sessuali da parte del clero (15.12.2006).
Padre Raniero Cantalamessa dice: "La Chiesa ha "pianto e sospirato" in tempi recenti per gli abomini commessi nel suo seno da alcuni dei suoi stessi ministri e pastori. Ha pagato un prezzo altissimo per questo. È corsa ai ripari, si è data regole ferree per impedire che gli abusi si ripetano. È venuto il momento, dopo l'emergenza, di fare la cosa più importante di tutte: piangere davanti a Dio, affliggersi come si affligge Dio; per l'offesa fatta al corpo di Cristo e lo scandalo recato "ai più piccoli dei suoi fratelli", più che per il danno e il disonore arrecato a noi".
Nonostante questo, il card. Bernard Law (allontanato dalla diocesi di Boston) resta al suo posto di onore e privilegio come Arciprete della Basilica di S. Maria Maggiore. Altri prelati continuano a coprire il delitto, mentre complici e colpevoli sfuggono alla giustizia civile. Quindi non siamo al "dopo emergenza", perché lo scandalo persiste.
"Un giorno che predicavo al clero di una diocesi che aveva molto sofferto per questa ragione, mi colpì un pensiero. Questi nostri fratelli sono stati spogliati di tutto, ministero, onore, libertà, e Dio solo sa con quanta effettiva responsabilità morale, nei singoli casi; sono diventati gli ultimi, i reietti... Se in questa situazione, toccati dalla grazia, si affliggono per il male causato, uniscono il loro pianto a quello della Chiesa, la beatitudine degli afflitti e di coloro che piangono diventa di colpo la loro beatitudine. Potrebbero essere vicini a Cristo che è l'amico degli ultimi, più di tanti altri, me compreso, ricchi della propria rispettabilità e forse portati, come i farisei, a giudicare chi sbaglia. C'è una cosa però che questi fratelli dovrebbero assolutamente evitare di fare e che qualcuno, purtroppo, sta cercando invece di fare: approfittare del clamore per trarre vantaggi anche dalla propria colpa, rilasciando interviste, scrivendo memoriali, nel tentativo di far ricadere la colpa sui superiori e sulla comunità ecclesiale. Questo rivelerebbe una durezza di cuore davvero pericolosa".
Come e quanto siamo lontani dal porre fine allo scandalo! Solo alcuni sono stati smascherati, ma molti hanno evitato la prigione grazie alle autorità ecclesiastiche. Le "gesta" dei pedofili non sono "errori" ma crimini. E mentre il predicatore li ammonisce di non strumentalizzarli con "memoriali" per fini speculativi, pare esortarli a non gettare la responsabilità "sui superiori e sulla comunità ecclesiale". Non sembra dire nulla ai prelati, che hanno amplificato il crimine con l'omertà e ci fa vedere, che ne negano ancora l'ampiezza e la gravità. Gli avvocati delle vittime replicano, che parole e gesti di contrizione devono essere accompagnati da azioni concrete.
Barbara Blaine, presidente dell'Associazione Survivor Network of those abused by Priests, sostiene che centinaia di prelati hanno favorito migliaia di preti pedofili. Quindi "Solo azioni decise possono tutelare i bambini, non atteggiamenti benevoli. Apprezzeremmo di più interventi papali, disciplinari, adeguati ed efficaci nei confronti dei vescovi". Per Mary Pat Fox, presidente di Voice of Faithful, le critiche sono un segno di speranza, in quanto i vertici Vaticani stanno comprendendo la gravità della cosa, ma dovrebbero andare oltre punendo i Vescovi che hanno protetto il clero colpevole.
Sono d'accordo: pie parole di pentimento sarebbero insignificanti senza cambiamenti profondi e atti riparatori. Solo con la giustizia le parole diventano efficaci. "L'uomo è giustificato dalle azioni, non dalle intenzioni" (Gc 2,24). Dio dice: "Io detesto, respingo le vostre feste e non gradisco le vostre riunioni, anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco i vostri doni, e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo. Lontano da me il frastuono dei tuoi canti: il suono delle tue arpe non posso sentirlo! Piuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne" (Amos 5,21-24). "Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; non posso sopportare noviluni, sabati, assemblee sacre delitto e solennità. I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia vista il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano" (Isaia 1,13-17).
Proposte pratiche
Per pentirsi efficacemente bisogna sostituire alle parole i fatti. Per esempio:
1 Confinare il card. B. Law in monastero per fare penitenza, togliergli cappello cardinalizio e le sue onorificenze;
2 Lo stesso valga per i prelati che hanno favorito o fiancheggiato i preti pedofili;
3 Direttive papali affinché i molestatori si costituiscano all'autorità civile;
4 Sopprimere gli ordini religiosi nei quali si verificano abusi sessuali;
5 Sopprimere i seminari in cui si manifestino tali situazioni;
6 Processare p. Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, e, se colpevole, pubblicare verdetto, motivi e pena canonica, affinché i suoi seguaci non possano più dire di essere stati perseguitati ingiustamente;
7 Investigare i movimenti ecclesiali, Opus Dei compresa, per verificare se si riscontrano abusi sessuali fisici o morali;
8 Pubblicare i nomi dei colpevoli e dei complici (compresi i defunti) alleggerirebbe la discriminazione e vergogna delle vittime e le aiuterebbe a ricostruirsi una vita;
9 I colpevoli dovrebbero laicizzarsi spontaneamente e sollecitare le vittime ad uscire dall'anonimato;
10 Preti e religiosi rinuncino a dispendiose difese legali e a pressioni sui parenti delle vittime, affinché ammettano una presunta corresponsabilità delle stesse. La varie strategie difensive non riescono a dimostrare, che le vittime avrebbero gradito di essere abusate da una organizzazione, che afferma di essere il "Corpo di Cristo in terra". Non solo avvocati e compagnie assicurative ma anche i prelati sono responsabili di ciò che succede in tribunale.
11 Preti e religiosi smettano di opporsi a nuove forme di protezione legale per ridurre la gravità del delitto;
12 Investigare lo stile di vita del clero e dei religiosi con particolare attenzione ad episodi di omosessualità in occidente e di relazioni eterosessuali o di concubinato nel terzo mondo. Si può liberalizzare il matrimonio dei preti senza cambiare i dogmi. Ma quando la gerarchia occulta relazioni di lunga data di un clero supposto celibe, si fa complice di un'ampia ipocrisia e potrebbe contribuire ad accrescere il numero dei potenziali abusi. Preti e religiosi che vivono relazioni clandestine non sarebbero in grado di denunciare gli abusi perpetrati da loro colleghi.
Nessuno di questi punti intacca i dogmi della dottrina cattolica. Tuttavia, se accolti, indurrebbero i responsabili ad un ritorno alla coerenza evangelica e i colpevoli offrirebbero una giusta riparazione dei loro misfatti, predisponendosi a ricevere la misericordia di Dio.
A parte un miracolo, non credo che quanto auspicato avverrà nel prossimo futuro. Queste proposte, che sarebbero "veri frutti di conversione" (Matteo 3,8), non sono ben accette. Padre Cantalamessa preferisce suggerire pie e devote penitenze, che lasciano il tempo che trovano. Però, il monito del Battista ai farisei potrebbe essere utile per la gerarchia e i suoi difensori: "Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco" (Matteo 3,10).
CONCLUSIONE
Qualcosa di buono c'è nella proposta di p. Cantalamessa: i giusti possono e devono offrire preghiere e digiuni riparatori, che aiuteranno i colpevoli a ravvedersi. La Chiesa è il corpo mistico di Cristo e, come i malvagi violano tutto il corpo, preghiere e penitenze lo salveranno tutto intero. Inoltre i giusti possono fare molto di più:
1. Offrire tempo, capacità, denaro ai gruppi che sostengono le vittime;
2. Se i difensori della gerarchia minimizzano il delitto non si deve alimentare questa subdola propaganda;
3. Quando la vittima accusa un prete, non si deve presumere che stia mentendo. E'meglio lasciare alle autorità giudiziarie il compito di indagare;
4. Se tutto ciò che riguarda gli abusi sessuali diventa di pubblica ragione e i responsabili vengono rimossi dal ministero, ci saranno conseguenze positive anche per i laici.
Come i colpevoli dovrebbero accettare la pena, così i giusti dovrebbero accettare la penuria di risorse e di preti, la chiusura di seminari e scuole, per soddisfare le esigenze della giustizia. Questi sono gli inevitabili frutti e i risultati della corruzione fuori controllo dei prelati, dei preti e dei religiosi del nostro tempo.
(libera traduzione e riduzione a cura di Fausto Marinetti)
Mercoledì, 03 gennaio 2007
http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-1380.htm

Papa nazionalisti accolitato

QUESTA è DIVENTATA LA EUROPA DI CHI? FUORI DALL'EUROPA E DALLA NATO SUBITO .. Ucraina, nazionalisti bloccano camion da Russia verso Europa: Kiev rischia multa da UE, 14.02.2016 (In precedenza in varie regioni gruppi di nazionalisti ucraini avevano bloccati i camion russi, in viaggio verso l'Europa. Inizialmente ha iniziato il blocco la Transcarpazia, dopodichè l'azione di boicottaggio si è diffusa in una serie di altre regioni. Bloccare i camion provenienti dalla Russia che attraverso l'Ucraina sono diretti in Europa potrebbe costare salate multe a Kiev, ritiene l'analista politico ucraino Konstantin Bondarenko. In precedenza, in alcune regioni dell'Ucraina sono stati bloccati i camion russi che viaggiano in transito attraverso l'Ucraina. Il blocco è iniziato nella Transcarpazia e in seguito hanno aderito all'azione di boicottaggio diverse altre regioni. Il politologo ha spiegato che quasi tutti i prodotti su cui viaggiano i camion sono stati pagati, pertanto sono di proprietà degli europei e non dei russi. "Tutta le merci in viaggio verso i territori della UE non sono sotto sanzioni, pertanto vengono trasportate nel pieno rispetto delle leggi. I clienti europei hanno tutto il diritto di avanzare pretese all'Ucraina e di pretendere dal governo la ripresa delle forniture interrotte e chiedere che vengano consegnate ai consumatori in tempo. In caso contrario, l'Ucraina rischia multe salate," — Bondarenko ha scritto sulla sua pagina di Facebook. A questo proposito, l'analista ha ricordato che il 16 aprile che si svolgerà un referendum sull'accordo di associazione tra l'Ucraina e l'Unione Europea. "Chi soffre? La Russia? Tra l'altro tra meno di 2 mesi in Olanda c'è un referendum. Ricordate?", — Conclude Bondarenko. In risposta la Russia ha sospeso il passaggio dei mezzi pesanti dall'Ucraina: http://it.sputniknews.com/economia/20160214/2094022/Trasporto.html#ixzz40A8tpiIK

la NATO STA FACENDO UNA GUERRA DI AGGRESSIONE CONTRO LA SIRIA, è INIZIATA LA INVASIONE DI TERRA! ] [ Damasco, truppe Turchia hanno sconfinato. Lettera a Onu,'100 militari e 12 pickup armati in ultime 24 ore'. 14 febbraio 2016. 14 FEB - Damasco accusa la Turchia: "12 pickup armati e circa 100 militari sono entrati nelle ultime 24 ore nel nostro territorio nei pressi del valico di Bab al-Salameh, nei pressi dell'aerea di Azaz colpita dall'artiglieria di Ankara". Lo si legge in una lettera del ministero degli Esteri siriano, citata dall'agenzia ufficiale Sana, inviata al segretario generale dell'Onu e alla presidenza del Consiglio di sicurezza.
ROMA, 14 FEB - La Russia "fallirà nel suo tentativo di salvare Bashar al Assad", così come l'Iran. Lo dice il ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, citato dai media panarabi, in conferenza stampa a Riad. Mosca "deve fermare i suoi raid aerei contro l'opposizione moderata siriana", ha aggiunto l'alto responsabile saudita. La caduta di Assad "è solo questione di tempo, prima o dopo il regime cadrà, aprendo la strada per una nuova Siria senza Assad", ha concluso Jubeir.
14 FEB - La Turchia "ha colpito con la sua artiglieria le postazioni dell'Esercito siriano nel nord della provincia di Aleppo": lo afferma un comunicato del governo di Damasco citato da Russia Today. I bombardamenti "proseguono anche oggi". Ieri Ankara ha colpito postazioni delle forze curdo-siriane del Pyd, nella zona di Azaz. Si tratta, recita il testo, di un "sostegno diretto al terrorismo" da parte della Turchia.
14 FEB - "Non lasceremo che la situazione in Siria vada come vogliono le nazioni ribelli, prenderemo le misure necessario in tempo": lo ha detto il vice capo di Stato maggiore iraniano, Masoud Jazayeri, ammonendo Riad sul prospettato intervento di terra. "L'Arabia Saudita ha utilizzato tutto ciò che aveva a disposizione in Siria e ha fallito, non solo lì ma anche in Yemen", ha aggiunto alla tv iraniana Al-Aalam, definendo l'ipotesi di invio di truppe sul terreno come un "bluff", un atto di "guerra psicologica".
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la NATO STA FACENDO UNA GUERRA DI AGGRESSIONE CONTRO LA SIRIA, è INIZIATA LA INVASIONE DI TERRA! ] [ tutta questa Guerra Mondiale nascerà perché gli USA hanno detto che Assad è illegittimo! MA NESSUNO CHE SIA SANO DI MENTE, POTREBBE DIRE UNA COSA DEL GENERE!
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conflitto DIPLOMATICO ITALIA TURCHIA! ] [ La Farnesina non ha ancora risposto alla richiesta di spiegazioni avanzata dal parlamentare. Turchia, annullata la visita della Commissione esteri. “Ankara non vuole il filo-curdo Palazzotto” L'esponente di Sinistra Italiana ha deciso di autosospendersi fino a quando il ministero guidato da Gentiloni non avrà chiarito i motivi della cancellazione. Il vicepresidente della Commissione Esteri alla Camera, Erasmo Palazzotto, ha deciso di autosospendersi fino a quando la Farnesina avrà risposto alla richiesta di spiegazioni riguardo all’annullamento della visita della delegazione in Turchia.
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ok ma chi sono i ribelli? SONO LA SOLITA INTERNAZIONALE ISLAMICA: OVVIAMENTE! SONO AL 60%: NON SIRIANI, che sono andati in Siria a fare il genocidio per nome e per conto di Erdogan e Salman! QUESTI RIBELLI DEVONO ESSERE GIUSTIZIATI! ] [ Siria, Obama a Putin: "Basta bombardamenti sui ribelli" ] oppure ONU deve dire che è legittimo usare il terrorismo islamico, ed in questo caso, certo, i bombardamenti termineranno! ] [ Dopo i segnali da guerra fredda, in una telefonata i due leader si sono impegnati a rafforzare gli sforzi diplomatici contro il terrorismo in Medio Oriente. La tensione nell'area resta altissima. Con nuove minacce da Arabia Saudita e Turchia
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chi conosce la identità dei ribelli inviati da Turchia e Arabia Saudita, i terroristi moderati di Obama che hanno fatto il genocidio? Come chiederete il voto adesso ai cadaveri siriani? QUINDI IN SIRIA VOTERANNO I CANNIBALI TURCHI E SAUDITI se non vengono uccisi tutti! ] Russian PM warns US, Saudis against starting ‘permanent war’ with ground intervention in Syria. Published time: 12 Feb, 2016 06:10 Russian PM Dmitry Medvedev told German media that sending foreign troops into Syria could unleash “yet another war on Earth.” The warning follows increasingly aggressive statements made by Saudi Arabia and Turkey amid Bashar Assad’s gains in Aleppo.
“All sides must be compelled to sit at the negotiating table, instead of unleashing yet another war on Earth,” Medvedev told Germany’s Handelsblatt newspaper. “Any kinds of land operations, as a rule, lead to a permanent war. Look at what’s happened in Afghanistan and a number of other countries. I am not even going to bring up poor Libya.”
Russo PM Dmitry Medvedev ha detto ai media tedeschi che l'invio di truppe straniere in Siria potrebbe scatenare "un'altra guerra sulla Terra". L'avvertimento segue sempre più aggressive dichiarazioni fatte da Arabia Saudita e la Turchia tra i guadagni di Bashar Assad a Aleppo. "Tutte le parti devono essere costretti a sedersi al tavolo delle trattative, invece di scatenare un'altra guerra sulla Terra", Medvedev ha detto al giornale Handelsblatt tedesco. "Eventuali tipi di operazioni di terra, come regola, portano ad una guerra permanente. Guardate cosa è successo in Afghanistan e un certo numero di altri paesi. Non ho nemmeno intenzione di far apparire poveri Libia ".
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la posizione degli USA è senza speranza, perché loro non possono dire Assad non è buono per noi, ma al-Nursa è la democrazia! e CHE loro SONO COSì COGLIONI CHE LO HANNO PROPRIO DETTO!
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e finalmente: PACE SIA! CHI NON è SIRIANO ESCA DALLA SIRIA! "Il comando dell'esercito siriano invita chiunque abbia armi a Dar'a, a Guta (periferia di Damasco), così come nella zona orientale di Aleppo, a deporle per accelerare il processo di disarmo, per normalizzare la situazione e tornare alla vita normale," — si legge in un comunicato delle forze siriane finito a disposizione di "RIA Novosti". Nell'ultimo giorno le forze di Assad sono riuscite a prendere il controllo di diverse zone al confine tra le province di Raqqa e Hama, precedentemente controllare dai jihadisti. Nella giornata di ieri nei territori controllati dai ribelli in Siria sono stati lasciati cadere dei volantini in cui, tra le altre cose, si chiedeva ai fondamentalisti di deporre le armi e arrendersi alle autorità. La scorsa settimana l'esercito siriano ha ripreso il controllo su gran parte del confine con la Turchia nella provincia di Latakia. Come più volte sottolineato dai rappresentanti delle forze armate siriane, il controllo completo della zona di confine è una delle loro priorità, dal momento che taglierebbe i rifornimenti di armi e uomini degli islamisti provenienti da Ankara. Complessivamente occorre mettere in sicurezza quasi 100 chilometri di confine, attraverso cui i mercenari stranieri entrano in Siria per combattere dalla parte dei gruppi terroristici: http://it.sputniknews.com/mondo/20160214/2094174/Siria-terrorismo-Daesh-Hama.html#ixzz40AZlO9n8

Cari avaaziani, bombardano scuole, ospedali, perfino matrimoni: quello che sta facendo l’Arabia Saudita in Yemen è disgustoso. E lo sta facendo con armi vendute da Italia, Europa, Stati Uniti e Canada. Ma tra 48 ore possiamo ottenere l’impensabile: una vittoria storica contro la vendita di armi ai sauditi. Martedì il Parlamento europeo può finalmente decidere se votare un embargo totale sulla vendita di armi all’Arabia, ma la pressione delle lobby e dei sauditi per bloccare il voto è enorme. Ora più che mai i politici europei devono sentire che da ogni angolo del mondo chiediamo tutti la stessa cosa: resistere e dire “NO” alle atrocità dell’Arabia Saudita. Firma questa campagna urgente per chiedere l’embargo sulle armi e dare tutto il nostro sostegno a chi sta lottando per ottenerlo:
https://secure.avaaz.org/it/saudi_arms_deal_it/?bXGknib&v=72832&cl=9484350254
Le guerre si fanno finire anche così: smettendo di vendere armi a chi le fa. Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile, perché i rapporti tra i nostri governi e il regime saudita erano troppo forti. Ma anche per i nostri politici sta diventando sempre più difficile ignorare la totale mancanza di rispetto per i diritti umani da parte del regime. L’Europa è a un passo dal votare un embargo, devono solo capire che tutto il mondo li sta guardando.
Una bomba saudita ha ucciso oltre 200 invitati a un matrimonio. Sparano dagli elicotteri sui civili in fuga. È difficile togliersi dalla testa certe immagini, ma è proprio così che le “nostre” armi vengono usate. Lo Yemen si trova in mezzo a una guerra a distanza tra Arabia e Iran, entrambi colpevoli di violenze terrificanti. Questo voto europeo da solo non farà finire la guerra, ma può mandare un messaggio chiaro: non venderemo più armi a un regime che bombarda indiscriminatamente la popolazione civile. E dopo una vittoria così in Europa, potremo passare anche agli altri governi. Il regime saudita non è l’unico a sfruttare questi traffici: i grandi produttori di armi europei stanno guadagnando miliardi grazie al massacro in Yemen! L'Italia è uno dei più grossi esportatori di armi al mondo e l'Arabia è uno dei nostri maggiori clienti. Se non agiamo subito, l'influenza delle grandi aziende sui politici rischia di far continuare questo orrore ancora a lungo.
Wael* è un membro di Avaaz in Yemen che finora è riuscito a sopravvivere agli attacchi che ogni giorno colpiscono il suo Paese. Il suo messaggio per tutti noi è che “la storia si ricorderà di chi ha contribuito a portare la pace”. Agiamo subito, per Wael, la sua famiglia, e milioni di altre persone. Partecipa e condividi la campagna, abbiamo poche ore per essere determinanti nel fermare la vendita di armi all’Arabia:
https://secure.avaaz.org/it/saudi_arms_deal_it/?bXGknib&v=72832&cl=9484350254
Quello che rende speciale la nostra comunità è proprio questa connessione che riusciamo a creare oltre ogni confine, in tutto il mondo, per ottenere il cambiamento e rompere il silenzio. Ora dobbiamo fare quello che sappiamo fare meglio, agire velocemente e in massa: possiamo salvare milioni di vite in pericolo.
Con speranza,

Ai membri del Parlamento europeo, ai Capi di stato di Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Germania, Francia e tutti gli altri Paesi che hanno accordi di vendita di armi con l'Arabia Saudita: Da tutto il mondo vi chiediamo con forza di sospendere immediatamente ogni accordo di vendita di armi all’Arabia Saudita fino a quando il Paese non fermerà i suoi attacchi in Yemen e darà inizio a un vero processo di pace. Una recente inchiesta dell’ONU ha documentato ben 119 violazioni del diritto umanitario internazionale: è inaccettabile far finta di niente e ignorare che l’Arabia Saudita utilizzi le armi vendute dai nostri Governi per bombardare indiscriminatamente la popolazione civile.

Sono fiero dei nostri europarlamentari che sostengono l'embargo sulle armi vendute all'Arabia Saudita. L'inchiesta dell'ONU sulle atrocità saudite in Yemen mi ha sconvolto. Credo nei diritti umani e diritto umanitario internazionale, e non voglio che l'Europa sia in alcun modo coinvolta in questi attacchi. Se continuiamo a vendere armi all'Arabia Saudita, saremo complici anche noi di questi attacchi indiscriminati sui civili. Vi chiedo di sostenere l'urgente mozione per l'embargo sulle armi questo martedì, e di garantire che non venga indebolita o rimandata.
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Le 13 figure negli occhi della Madonna di Guadalupe, Rivelano un messaggio della Vergine Maria: davanti a Dio, gli uomini e le donne di tutte le razze sono uguali, Gary Burleigh, Pildorasdefe.net 15 giugno 2015. Gli occhi della Madonna di Guadalupe costituiscono un grande enigma per la scienza, come hanno rilevato gli studi dell'ingegner José Aste Tönsmann del Centro di Studi Guadalupani di Città del Messico.
La storia
Alfonso Marcué, fotografo ufficiale dell'antica Basilica di Guadalupe di Città del Messico, ha scoperto nel 1929 quella che sembrava l'immagine di un uomo barbuto riflessa nell'occhio destro della Madonna. Nel 1951 il disegnatore José Carlos Salinas Chávez ha scoperto la stessa immagine mentre osservava con una lente d'ingrandimento una fotografia della Madonna di Guadalupe. L'ha vista riflessa anche nell'occhio sinistro, nello stesso posto in cui si sarebbe proiettato un occhio vivo.
Parere medico e il segreto dei suoi occhi
Nel 1956 il medico messicano Javier Torroella Bueno ha redatto il primo rapporto medico sugli occhi della cosiddetta Virgen Morena. Il risultato: come in qualsiasi occhio vivo si compivano le leggi Purkinje-Samson, ovvero c'è un triplice riflesso degli oggetti localizzati davanti agli occhi della Madonna e le immagini si distorcono per la forma curva delle sue cornee.
Nello stesso anno, l'oftalmologo Rafael Torija Lavoignet ha esaminato gli occhi della Santa Immagine e ha confermato l'esistenza nei due occhi della Vergine della figura descritta dal disegnatore Salinas Chávez.
Inizia lo studio con processi di digitalizzazione
Dal 1979, il dottore in sistemi computazionali e laureato in Ingegneria Civile José Aste Tönsmann ha scoperto il mistero racchiuso dagli occhi della Guadalupana. Mediante il processo di digitalizzazione di immagini per computer, ha descritto il riflesso di 13 personaggi negli occhi della Virgen Morena, in base alle leggi di Purkinje-Samson.
Il piccolissimo diametro delle cornee (di 7 e 8 millimetri) fa escludere la possibilità di disegnare le figure negli occhi, se si tiene conto del materiale grezzo sul quale è immortalata l'immagine.
I personaggi trovati nelle pupille
Il risultato di 20 anni di attento studio degli occhi della Madonna di Guadalupe è stata la scoperta di 13 figure minuscole, afferma il dottor José Aste Tönsmann. http://it.aleteia.org/2015/06/15/le-13-figure-negli-occhi-della-madonna-di-guadalupe/

Cattolici e ortodossi: l’ABC delle differenze e dei punti in comune. Perché l'incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill è storico? Risponde Manuel Nin, nuovo Esarca Apostolico di Grecia per i fedeli di rito bizantino Per la prima volta nella Storia si incontreranno un Papa della Chiesa cattolica e un Patriarca della Chiesa ortodossa russa. Dopo un’antichissima divisone, Papa Francesco e il patriarca di Mosca Cirillo si incontreranno venerdì 12 febbraio a Cuba, durante la visita che il Pontefice farà prima di andare in Messico.
Per analizzare le prime conseguenze di questo evento, Aleteia ha intervistato padre Manuel Nin, benedettino spagnolo cattolico di rito orientale.
“I risultati si vedranno nei prossimi mesi, o forse anni. Ma più che ‘profetizzare’ ciò che potrebbe accadere, è preferibile rimanere nella straordinarietà di questo presente, che mette enfasi sull’importanza di un incontro fraterno“, ha detto.
Il luogo – Entrambi i leader si troveranno in un viaggio in America Latina, non è un incontro improvvisato. E accadrà fuori dell’Europa, epicentro dello scisma del 1054. Lontano dalle sedi ufficiali delle due chiese: Città del Vaticano e Mosca.
“Si è cercata una coincidenza cronologica dei due viaggi in America Latina. Poi si è trovato il punto di incontro, soprattutto per quanto riguarda il ‘campo neutro’ in cui i due possono incontrarsi e parlare”, ha detto padre Nin, che Francesco ha recentemente nominato Esarca Apostolico di Grecia per i fedeli di rito bizantino.
All’aeroporto internazionale José Martí dell’Avana è stata firmata una dichiarazione congiunta tra i primati delle due Chiese cristiane che non sono ancora in piena comunione, aprendo a un possibile nuovo cammino di riconciliazione.
La Chiesa ortodossa russa ha – per numero di fedeli – una notevole influenza nel cristianesimo orientale, contando quasi 165 milioni dei 250 milioni di cristiani ortodossi in tutto il mondo.
Che cosa c’è in gioco? “Vorrei sottolineare l’unità, che è in effetti ciò a cui dovrebbero tendere tutti i cristiani”, ha detto il sacerdote, dal 1999 rettore del Pontificio Collegio Greco di Roma.
Dal punto di vista della fede questo incontro è importante anche per chi è credente (mediante il battesimo): “La cosa importante è che i cristiani – che per mille anni hanno avuto queste divisioni, queste incomprensioni, o a volte ignoranza reciproca – cerchino di ricostruire la piena comunione tramite il Vangelo, tramite la parola di Gesù; è evidente che quando Gesù prega il Padre nel Vangelo di Giovanni, lo fa affinché tutti siano uno”, ha detto.
Sia il sogno di Giovanni Paolo II che gli sforzi silenziosi di Benedetto XVI (che aveva anche conosciuto Kirill, prima che fosse patriarca) sono segmenti della strada che porta alla conquista ecumenica che Papa Bergoglio è riuscito a custodire.
“È un incontro più che positivo, che per molteplici ragioni non era stato possibile realizzare nei decenni precedenti”, ha osservato Nin.
Ma perché è stato più complicato l’incontro con Kirill – Patriarca di Mosca e di tutta la Russia – che con il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I?
“Ogni Chiesa ortodossa è una chiesa autocefala, quindi, indipendente. E la via del dialogo, dell’incontro e della relazione con le altre Chiese cristiane ha un suo ritmo”, ha detto il professore di teologie orientali in diverse università pontificie e istituti romani.
È evidente che l’incontro fraterno tra il Papa e il Patriarca di Costantinopoli è stato più veloce rispetto a quello con la Chiesa di Mosca.
Sul volo verso Roma, di ritorno da Ankara, Francesco aveva dichiarato che, a causa della guerra in Ucraina, “il povero (Kirill) ha molti problemi e l’incontro con il Papa è passato in secondo piano. Ma entrambi vogliamo incontrarci e andiamo verso questo obiettivo”.
Nella sua analisi, Nin conferma che si tratta di un “incontro storico in quanto tra due chiese che non sono in piena comunione. Non ci sono stati altri momenti di incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca”.
Quindi, si tratta di una nuova fase nelle relazioni tra cattolici e ortodossi, che inizia a prendere forma dopo anni di conversazioni riservate.
L’esperto ha infatti confermato che nel corso degli ultimi anni vi sono stati incontri personali tra alcuni cardinali e dei metropoliti russi.
“Ma questo evento presente è importante perché sono i due capi delle chiese ad incontrarsi. Questo di per sé è molto positivo, e certamente porterà ad una più profonda comprensione di ciascuna delle due Chiese e alla fratellanza nelle comunità cristiane, che è la cosa più importante”, ha osservato.
Nin mette enfasi sugli aspetti più positivi dell’incontro – nonostante le differenze teologiche, a partire dalle discussioni a causa del “primato del Successore di Pietro“.
“Le Chiese ortodosse riconoscono un primato d’onore come servizio e non come giurisdizione del Papa. La questione del primato è presente anche nelle attuali discussioni delle commissioni teologiche“. http://it.aleteia.org/2016/02/11/cattolici-e-ortodossi-labc-delle-differenze-e-dei-punti-in-comune/
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Erdogan deve essere compreso, se, lui non approfitta adesso: di una Siria dilaniata da lui, con 5 anni di terrorismo islamico, chi gli darà più il Sultanato? Quindi Grecia, Egitto, Israele, Balcani la Sicilia e la Spagna? TUTTI RIDERANNO DI LUI! io dico che Erdogan si mette l'elmetto e si fa avanti!

ABBIAMO UN PROBLEMA ERDOGAN NAZISTA, CHE INVADE CON L'ESERCITO UNA NAZIONE SOVRANA, ED ALLA NATO VA BENE ANCHE COSì! 14 FEB - "Assad è l'unica autorità legittima in Siria in questo momento", allontanarlo "vorrebbe dire il caos". Lo dice il premier russo Dmitry Medvedev in un'intervista a EuroNews. "Noi non abbiamo mai detto che la permanenza di Assad è la questione principale in questo processo, semplicemente crediamo che al momento non c'è nessun'altra autorità legittima", ha aggiunto, ribadendo che la sua uscita di scena porterebbe al "caos, come abbiamo visto diverse altre volte in Medio Oriente quando Paesi sono collassati, come in Libia".
14 FEB - La Turchia "ha colpito con la sua artiglieria le postazioni dell'Esercito siriano nel nord della provincia di Aleppo": lo afferma un comunicato del governo di Damasco citato da Russia Today. I bombardamenti "proseguono anche oggi". Ieri Ankara ha colpito postazioni delle forze curdo-siriane del Pyd, nella zona di Azaz. Si tratta, recita il testo, di un "sostegno diretto al terrorismo" da parte della Turchia.
WASHINGTON, 14 FEB - La Russia deve cessare i bombardamenti in Siria contro l'opposizione moderata (al-Nursa) al regime di Bashar al Assad (quella che ha fatto il genocidio di tutti i cristiani e di tutti gli sciiti! ). Lo ha detto il presidente Usa Barack Obama al presidente russo Vladimir Putin, nel corso della telefonata di oggi tra i due. Lo sottolinea la Casa Bianca, riferendo della conversazione.
14 FEB - La Francia chiede alla Turchia di interrompere i bombardamenti nel nord della Siria contro le forze curdo-siriane del Pyd. Parigi, recita una nota del Quai d'Orsay citata da Cnn Turk, si dice "fortemente preoccupata" per lo sviluppo del conflitto nella regione di Aleppo.
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CREDO che il nudo naturale non sia volgare, e che debba essere mostrato, dico artisticamente, senza modalità maliziose! altresì, tu non puoi andare in casa di facebook a dire, quello che può fare, perché, quella è casa sua: gli puoi imporre dei limiti, come lui li può imporre a te: PERCHé SULLA VIA DELLA LIMITAZIONE NON CI PUò ESSERE CONDANNA! Facebook oscura il nudo di Courbet, la Francia: "Processiamo il social network". La vicenda cominciata nel 2011 con la condivisione di un link che mostrava 'L'origine du monde'
http://www.ansa.it/webimages/img_700/2016/2/13/c799ce36c0b0e55b6b4f73a15829a584.jpg
io credo che ci sia santità in tutte le cose che Dio ha fatto!
VOI avete una memoria penosa, questo insegnamento sulla legittima rappresentazione del nudo artistico? io l'ho già fatto anni fa, con gli stessi termini! IO CONDANNO LA PORNOGRAFIA, PERCHé è LA DEGRADAZIONE DELLA DIGNITà UMANA! Tuttavia, concedo una pornografia: secondo la legge naturale, registrata, soltanto, su coppie sposate e, che sia fruibile soltanto dalle 23,00 alle 24,00 di OGNI GIORNO, ovviamente, io non consiglio a nessuno di andare a vedere certe cose!

ovviamente, io ho visto molta pornografia fin dalla mia giovinezza, ed ogni debolezza, ha una sua spiegazione, che, soltanto Dio può giudicare E PUò PERDONARE! MA la pornografia? io credo che la pornografia, non riuscirà mai ad aiutare veramente qualcuno! Quindi alcuni anni fa, IO mi vedevo, come, dimostrazione di dominio personale, una sola volta, ogni 4 mesi, tutta la pornografia più curiosa, che, io mi volevo vedere! Poi, i Farisei Hanno detto, al mio spirito, SE TU NON SEI CAPACE di ELIMINARE COMPLETAMENTE OGNI VISIONE DELLA PORNOGRAFIA, PER TUTTA LA TUA VITA? POI, tu NON POTRESTI MAI ESSERE IL NOSTRO RE! ed io per amore di loro, che, loro sono i FARISEI SpA FED, tutti i sacerdoti di Satana, e i farisei usurai abominazione dell'inferno talmud e kabbalah, TUTTI I NEMICI MORTALI DEL REGNO DI ISRAELE, io sono anni che non vedo più la pornografia, e non la vedrò mai più, fino alla mia morte.. ed in questo modo, io ho dimostrato di avere il controllo sul peccato.. e loro? LORO non credevano possibile una cosa di questo tipo: cioè che io avessi una tale forza e una tale vittoria contro il peccato! QUINDI, questi miei competitori, per il dominio del potere mondiale, loro HANNO PERSO ANCHE QUESTA SCOMMESSA CONTRO DI ME: perché, è impossibile sperare di vincere Unius REI, in uno scontro contro di lui!

fratello SALMAN SAUDI ARABIA ] tu lo sai che, io ti ucciderei molto volentieri, ma, che ci vuoi fare? JHWH mi ha ordinato di perdonare tutti.. ed ha detto: "proprio tutti!"

QUESTO è UN GRANDE e glorioso: MOMENTO, PER ERDOGAN, Abd Allah dell'Arabia Saudita, Āl Saʿūd. King Abdullah, E TUTTI I MOMETTANI, ottomani saudita jihadisti, che, sono protetti da Onu, perché, la shariah nel cui nome, uccidono i terroristi, come assassini seriali? non è stata condannata ancora.. anzi ONU, ha condannato: i suoi diritti umani universali solenni, del 1948, infatti, tutti i criminali, di 50 nazioni naziste della LEGA ARABA: senza reciprocità, siedono in ONU, per soffocare il genere umano: per disintegrare Israele e realizzare il Califfato mondiale! DOVE ARRIVA LA LORO MALEDIZIONE ISLAMICA, di genocidio: MAOmETTO UMMAH MECCA: pedofilia poligamia legalizzata Onu, blasfemia apostasia pena di morte, e i dhimmi schiavi, che, non hanno un futuro, perché, non esiste una libertà di religione? poi, quel territorio può essere rispreso soltanto, facendo il genocidio, che, loro hanno fatto a noi.. è a questa brutalità, e satanismo, che, ci hanno costretto i farisei salafiti, Illuminati Merkel Mogherini il sistema massonico Gender Bildenbeg: che è tutta: la sinagoga di satana Rothschild!!
Nigeria: 50 massacrati dai Boko Haram.
Integralisti islamici fanno strage in un villaggio nel nord-est
Redazione ANSA ABUJA
22 novembre 2014. Un'altra carneficina è stata compiuta dagli integralisti islamici Boko Haram nel nord-est della Nigeria, vicino al confine con il Ciad. Solo pochi giorni fa erano stati massacrati 45 abitanti di un altro povero villaggio, Azaya Kura. Quest'ultima strage ha devastato venerdì la remota località di Doron Baga. Solo sabato se ne è avuta notizia a causa dei collegamenti difficili. Le oltre 50 vittime sono state sgozzate o falciate da raffiche di Kalashnikov mentre cercavano di fuggire.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2014/11/22/nigeria-50-massacrati-dai-boko-haram_74bb79c6-46f2-4d7f-9fa3-393f9489a5e2.html
https://www.facebook.com/groups/Religionenonfaqualitadivita/ Religione? Non fa qualità di vita. [ la informazione è buona.. ed aiuta LA CHIESA! infatti, ogni istituzione deve essere sempe Riformata, per essere il servizio migliore per il cittadino, credente e non! MA, IN QUESTA PAGINA SI RESPIARA, LA PIù BECERA IDEOLOGIA! la calunnia, l'odio no, non sono un servizio alla società! noi abbiamo costruito la concordia sociale, che, sono i valori ebraico cristiani, la democrzia e i diritti umani sono una prerogativa della civiltà cristiana, ma, voi state distruggendo, tutto questo! NON CREDO CHE SI PUò PREDERE PER IL VANGELO, QUELLO CHE, DICE, o può dire UN PENTITO SENZA AVRE DEI RISCONTRI... io credo, che, qualcuno in questa pagina meriterebbe di essere querelato!
Camillo Catellani Top Commentator
il fatto è che per i musulmani è impensabile unan nazione a maggioranza cristiana nel cuore dell'Africa: ed ovviamente, il potere è in mano a governanti cristiani: come al solito, dietro la facciata religiosa si nasconde una funesta bramosia di Potere...

Lorenzo UniusREI Teologico dell'Italia Meridionale
Camillo Catellani la Nigeria è governata da Islamici, e danno così tanti soldi, per convertirti all'Islam, che, se vai senza mutande ti fanno diventare ricco! ECCO PERCHé IN NIGERIA COME IN OGNI ALTRA NAZIONE NAZISTA DELLA LEGA ARABA IL GENOCIDIO DEI CRISTIANI è STATO PIANIFICATO DA MAOMETTO! Quindi la shariah è un imperialismo che soffocherà il mondo!
ma, come smuovere il nostro regime massonico che è connivente in tutto questo crimine.. la logica imperialistica della NATO Turchia? è una logica spietata anche nel Donbass!
APRI I TUOI OCCHI.. soltanto guardando ai martiri cristiani tu potrai vedere la verità della storia!
ed il nemico storico di Gesù? è sempre Rothschild il Fariseo!
Cristina Oggiano Top Commentator Sassari
Non posso e non devo commentare...
Dennis Buzzaccarini Top Commentator Liceo Scientifico B. Pascal Ss. Bachelet Abbi
TANTO IL PRODE OBAMA, QUANTO L'EROINA DI SUA MOGLIE, SI ERANO COMPROMESSI IN PIENO,....MESI E MESI FA,....QUANDO LE 200 RAGAZZE ORMAI DIMENTICATE, FURONO RAPITE.....COSÍ VALE LA PAROLA DEL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, E DI SUA MOGLIE, FUTURA CANDIDATA PER I DEMOCRATICI,..CON LA SPERANZA DI RILEVARNE IL POSTO.....A CHE CI SERVE CHE DIFFONDANO QUESTE NOTIZIE, A NOI CHE NON NIENTE POSSIAMO, PER CAMBIARE LE COSE,..E CHE SE COMMENTIAMO, VENIAMO ADDITATI COME RAZZISTI??
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non capisco cosa vuol dire: "Israele Stato nazione ebraica", dal momento che, il "Regno" distrugge lo Stato massonico truffa: senza sovranità monetaria: un abominio Rothschild fariseo usurai satanista di Israele.. se, verrà abolita la shariah, i palestinesi hanno gli stessi diritti: di vivere in questa terra.. se: non verrà abolità la shariah: saranno tutti deportati in Siria.. ma, se: loro rimarranno come io spero: io farò il Regno di Palestina: e distruggerò Israele... SOLTANTO IN QUESTO MODO, NOI POTREMO AVERE UNA VERA NAZIONE EBRAICO-PALESTINESE! MI SONO IMPEGNATO CON JHWH, A REALIZZARE UNA NAZIONE EBRAICA DI 400.000 KMQ.. ed a realizzare un Tempio Ebraico: per tutti i popoli del pianeta! e non mi importa, di tutte le persone che, hanno deciso di morire: per voler dire di: "no" a me! .. perché, io sono la fratellanza universale.. e il mio Regno di Palestina, sarà il luogo più mega fantastico ed accogliete, che, si possa immaginare! PERCHé, NON C'è UN POTERE, CHE PUò CONTRASTARE IL MIO AMORE PER GLI UOMINI.. IO SONO LA LEGGE UNIVERSALE, E io sono LA LEGGE NATURALE VIVENTE.. IO SONO LA VERA INTERPRETAZIONE DEI DIECI COMANDAMENTI: la metafisica umanistica personalistica di Maritain, ma io sono anche: IO SONO LA LEGGE DEL TAGLIONE! .. e da questo punto di vista, rimanere dietro questo computer.. oppure, avere il Regno Unius REI, sul mondo intero? PER ME, NON FA LA DIFFERENZA.. cioè, dal mio punto di vista è indifferente.. non ha nessuna importanza.. perché, io non ho bisogno di diventare Unius REI, io sono già: Unius REi: ora ed in Eterno: perché, io sono una autorità del Regno Celeste di JHWH, ma, oggi, in questo tempo: io sono la vita politica del mondo: l'unica sopravvivenza possibile per il genere umano! http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2014/11/23/sigovernoisraele-stato-nazione-ebraica_5b7c6640-a6d2-4512-8852-0b4ac47a2307.html
è IN QUESTO MODO, CHE, LO SCIACALLAGGIO DELLA LEGA ARABA SPECULA SULLE DISGRAZIE DI PERSONE INNOCENTI! ] Donetsk: Kiev allunga volutamente il processo di negoziazione [[ è VERO QUESTA è LA STESSA BASTARDATA DEI PALESTINESI.. SE, LORO NON COMMETTONO OMICIDI, O, NON MANTENGONO UNO STATO DI GUERRA.. POI, SI INTERROMPONO I FINANZIAMENTI! ]] [ Donetsk: Kiev allunga volutamente il processo di negoziazione.
La parte ucraina deliberatamente ritarda il processo negoziale di Minsk, ha dichiarato il vice speaker del Consiglio popolare della Repubblica di Donetsk Denis Pushilin. Secondo Pushilin, l'Ucraina si trova in una situazione economica terribile, il governo non è in grado di fermare l'aumento dei prezzi, di garantire il rifornimento energetico ai suoi cittadini. Nel frattempo, la continuazione dei combattimenti nel sud-est, può giustificare le autorità di Kiev sull'incapacità di affrontare la situazione, ritiene Pushilin. http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_24/Donetsk-Kiev-allunga-volutamente-il-processo-di-negoziazione-9408/
Abd Allah dell'Arabia Saudita, Āl Saʿūd. King Abdullah, [[ io non avrei mai immaginato, come, SATANISTI MASSONI: POTERI OCCULTI BANCARI ED ESOTERICI: Ue 322, USA 666, NWO dei gender Bildenberg Gmos Bologia sintetica, cioè, come loro fossero così intelligenti scemi.. da avere capito, che, i Boko Haram, sono una associazione terroristica per il tuo: CALIFFATO MONDIALE! perché, per mia povertà intellettuale? IO A QUESTE LORO PREZIOSE CONSIDERAZIONI GEOPOLITICHE IMPERIALISTICHE? io non ci ero, riuscito a giungere: a queste loro preziose conclusioni! ]] e poi, [[ io non capisco, ancora, come mai, i Farisei Illuminati Rothschild: usuroocrazia e satanismo mondiale Talmud agenda, non abbiano ancora sterminato: tutti i goym schiavi: figli di Cam! hanno ragione i farisei quando dicono: "Loro sono un seme così, maledetto: che, riescono anche, a sopravvivere ad Ebola!" ]]
"Boko Haram" ha ucciso, ALTRE, 48 persone.. Almeno 48 persone sono state uccise dai guerriglieri del gruppo estremista "Boko Haram" nel nord-est della Nigeria. Secondo le autorità locali, i radicali hanno eseguito un violento massacro degli abitanti del villaggio di pescatori, situato sulle coste del lago Ciad. Secondo osservatori e attivisti dei diritti umani, i militanti che quest'anno hanno intensificato la loro attività, terrorizzano la popolazione nei territori occupati, organizzano esecuzioni pubbliche e atti di intimidazione.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_24/Boko-Haram-ha-ucciso-48-persone-4761/

Nigeria, 30 persone uccise nell'esplosione del ponte
10 maggio, 03:30
Nigeria, "Boko Haram", 219 studentesse date in sposa
1 novembre, 16:07
L'ONU dichiara Boko Haram organizzazione terroristica
24 maggio, 03:33
L'UE ha inserito Boko Haram nella lista delle organizzazioni terroristiche
6 giugno, 11:44
Orrore ISIS: decapitato ostaggio britannico
14 settembre, 09:57
In Pakistan ucciso medico impegnato nella vaccinazione dei bambini
29 dicembre 2013, 13:25
Sergej Gorbunov
ISIS giustizia un ostaggio russo
27 ottobre, 18:22
Confermata la morte del giornalista USA decapitato dai terroristi islamici.
https://www.youtube.com/channel/UCImAqRPYx71QS2nuruV-U2w/discussion
Lorenzo UniusREI Teologico dell'Italia Meridionale
è tutta una frode di satanisti massoni, Bildenberg, sacerdoti di satana Bush LaVey culto, se, non condannano la sharia della LEGA ARABA? Potranno impazzire, soltanto, a seguire le 1000 sigle della Galassia jihadista, che si rigenera continuamente come le teste di Idra! DI FATTO è IL CALIFFATO MONDIALE CHE GUaDAGNA TERRENO, E TUTTE LE DIvERSITà VENGONO STERMINATE.. QUELLO CHE GUADAGNA: geopolitica nazista, è LA ARABIA SAUDITA SHARIA UMMAH MECCA: genocidio a tutti i dhimmi! ] NEW YORK, 11 SETtembre - Dieci Paesi arabi hanno accettato di partecipare alla vasta coalizione proposta dagli Usa per combattere l'Isis in Iraq e in Siria. E' quanto si legge in una nota congiunta diffusa al termine di un incontro tenutosi a Gedda tra il segretario di stato americano, John Kerry, e i rappresentanti di dieci Paesi arabi (Arabia Saudita, Bahrein, Emirati, Kuwait, Qatar, Oman, Egitto, Iraq, Giordania, Libano).
Rispondi Mi piace Non seguire più il post 11 settembre alle ore 19.45
Massimo Martini Laurea
Qualche segno di civiltà!!!
Rispondi Mi piace 2 Non seguire più il post 11 settembre alle ore 18.17

Simone Supri Top Commentator
hahah Qatar e Kuwait.. gli sponsor dell'ISIS.
Obama sta tentando l'ennesima porcata, e cioè fingere di colpire l'ISIS (quelli magicamente torneranno ad essere islamisti moderati)m anei fatti sperare che Assad faccia un graffio a qualocsa di americano e attaccheranno il Governo siriano per mettere su gli islamisti.
Rispondi Mi piace 1 Non seguire più il post 11 settembre alle ore 18.34

Minamoto Kobayashi Top Commentator
Cioe' l' America prima li arma e poi li combatte? Ma la scimmia nera rettiliana di quante decine di migliaia di morti ha ancora bisogno ???
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Banca Mondiale proprietà Spa Rothschild, dice:"povertà da cambi clima!" MA è NORMALE PER UN ASSASSINO, commerciate di schiavi, congiura massonica: di: demo, pluto giudaico massone: il fariseo SATANISTA talmud: CHE CI FA PAGARE IL DENARO: IL 270%, DEL SUO VALORE (scienziato Giacinto Auriti).. dicevo: "è NoRMALE PER LUI MENTIRE!" infatti: Zapatero Gender, poi, disse a bambini di nove anni, nelle scuole pubbliche: che: "la natura ci ha dato il sesso e noi lo possiamo usare, con un ragazzo, una ragazza o con un animale!" ... e lui non stava parlado degli animali evoluti porci, che, sono peggiori delle bestie darwiniane come lui! ]] [[[ 13 ottobre 2013, In Spagna beatificazione dei cristiani vittime della guerra civile. La Chiesa Cattolica spagnola ha condotto una cerimonia di beatificazione di 522 vittime, per lo più sacerdoti e suore, la maggior parte delle quali vennero uccise durante la guerra civile spagnola negli anni Trenta.
https://www.youtube.com/channel/UCImAqRPYx71QS2nuruV-U2w/discussion
La Chiesa Cattolica spagnola ha condotto una cerimonia di beatificazione di 522 vittime, per lo più sacerdoti e suore, la maggior parte delle quali vennero uccise durante la guerra civile spagnola negli anni Trenta. La Messa di canonizzazione dei martiri ha provocato le proteste dei gruppi di estrema sinistra, ritenendo tale cerimonia un avvallo della Chiesa nei confronti della dittatura del generale Franco. Gli attivisti di sinistra avevano fatto appello a Papa Francesco per chiedere l'annullamento della cerimonia e le scuse della Chiesa cattolica per il sostegno alla dittatura franchista. Tuttavia la Chiesa spagnola ritiene che la beatificazione sia esclusivamente legata al martirio di persone morte a difesa della propria fede.
http://italian.ruvr.ru/2013_10_13/In-Spagna-beatificazione-dei-cristiani-vittime-della-guerra-civile/
http://rivoluzione-culturale.blogspot.com/2014/11/banca-mondiale-proprieta-spa-rothschild.html


Mario Lo Iacono non gli frega niente a nessuno, se degli islamici uccidono violentano e fanno pulizia entico religiosa di africani, e questo non importa a nessuno qui ci sono dei nigeriani che sono scappati dalla nigeria ho prposto di aiutarli ma nessuno si è fatto avanti compresi preti e persone pie
Lorenzo UniusREI ma, loro: cristiani pacifici ed innocenti non devono scappare: perché Onu shariah è un assassino! cristiani, in realtà scappano da Rothschild il fariseo Illuminato della Sinagoga di satana: il pluto giudaico massone demo: l'usurio e schiavista mondiale, che, da dopo che, farisei hanno fatto uccidere Gesù, poi, continuano a fare: braccare i cristiani... ecco perché, io ho deciso, con la mia fede aggressiva, di iniziare a braccare Rothschild Fmi Banca Mondiale Spa: con tutti i suoi stramorti Bildenberg!
Abd Allah dell'Arabia Saudita, Āl Saʿūd. King Abdullah, [[ io non avrei mai immaginato, come, SATANISTI MASSONI: POTERI OCCULTI BANCARI ED ESOTERICI: Ue 322, USA 666, NWO dei gender Bildenberg Gmos Bologia sintetica, cioè, come loro fossero così intelligenti scemi.. da avere capito, che, i Boko Haram, sono una associazione terroristica per il tuo: CALIFFATO MONDIALE! perché, per mia povertà intellettuale? IO A QUESTE LORO PREZIOSE CONSIDERAZIONI GEOPOLITICHE IMPERIALISTICHE? io non ci ero, riuscito a giungere: a queste loro preziose conclusioni! ]] e poi, [[ io non capisco, ancora, come mai, i Farisei Illuminati Rothschild: usuroocrazia e satanismo mondiale Talmud agenda, non abbiano ancora sterminato: tutti i goym schiavi: figli di Cam! hanno ragione i farisei quando dicono: "Loro sono un seme così, maledetto: che, riescono anche, a sopravvivere ad Ebola!" ]]
"Boko Haram" ha ucciso, ALTRE, 48 persone.. Almeno 48 persone sono state uccise dai guerriglieri del gruppo estremista "Boko Haram" nel nord-est della Nigeria. Secondo le autorità locali, i radicali hanno eseguito un violento massacro degli abitanti del villaggio di pescatori, situato sulle coste del lago Ciad. Secondo osservatori e attivisti dei diritti umani, i militanti che quest'anno hanno intensificato la loro attività, terrorizzano la popolazione nei territori occupati, organizzano esecuzioni pubbliche e atti di intimidazione.
Nigeria, 30 persone uccise nell'esplosione del ponte
10 maggio, 03:30
Nigeria, "Boko Haram", 219 studentesse date in sposa
1 novembre, 16:07
L'ONU dichiara Boko Haram organizzazione terroristica
24 maggio, 03:33
L'UE ha inserito Boko Haram nella lista delle organizzazioni terroristiche
6 giugno, 11:44
Orrore ISIS: decapitato ostaggio britannico
14 settembre, 09:57
In Pakistan ucciso medico impegnato nella vaccinazione dei bambini
29 dicembre 2013, 13:25
Sergej Gorbunov
ISIS giustizia un ostaggio russo
27 ottobre, 18:22
Confermata la morte del giornalista USA decapitato dai terroristi islamici.
https://www.youtube.com/…/UCImAqRPYx71QS2nuruV-U…/discussion
Lorenzo UniusREI Teologico dell'Italia Meridionale
è tutta una frode di satanisti massoni, Bildenberg, sacerdoti di satana Bush LaVey culto, se, non condannano la sharia della LEGA ARABA? Potranno impazzire, soltanto, a seguire le 1000 sigle della Galassia jihadista, che si rigenera continuamente come le teste di Idra! DI FATTO è IL CALIFFATO MONDIALE CHE GUaDAGNA TERRENO, E TUTTE LE DIvERSITà VENGONO STERMINATE.. QUELLO CHE GUADAGNA: geopolitica nazista, è LA ARABIA SAUDITA SHARIA UMMAH MECCA: genocidio a tutti i dhimmi! ] NEW YORK, 11 SETtembre - Dieci Paesi arabi hanno accettato di partecipare alla vasta coalizione proposta dagli Usa per combattere l'Isis in Iraq e in Siria. E' quanto si legge in una nota congiunta diffusa al termine di un incontro tenutosi a Gedda tra il segretario di stato americano, John Kerry, e i rappresentanti di dieci Paesi arabi (Arabia Saudita, Bahrein, Emirati, Kuwait, Qatar, Oman, Egitto, Iraq, Giordania, Libano).
Rispondi Mi piace Non seguire più il post 11 settembre alle ore 19.45
Massimo Martini Laurea
Qualche segno di civiltà!!! 11 settembre alle ore 18.17
Simone Supri Top Commentator
hahah Qatar e Kuwait.. gli sponsor dell'ISIS.
Obama sta tentando l'ennesima porcata, e cioè fingere di colpire l'ISIS (quelli magicamente torneranno ad essere islamisti moderati)m anei fatti sperare che Assad faccia un graffio a qualocsa di americano e attaccheranno il Governo siriano per mettere su gli islamisti.
https://www.facebook.com/lorenzo./posts/10203380056525375?comment_id=10203382913636801&offset=0&total_comments=1&ref=notif&notif_t=share_comment
Cioe' l' America prima li arma e poi li combatte? Ma la scimmia nera rettiliana di quante decine di migliaia di morti ha ancora bisogno ???
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interessante: Rothschild il Grande Fratello Satana è qui! ] IL CONTROLLO GLOBALE! [ Internet: nuovo virus spia contro Russia e Arabia Saudita.
In Internet è apparso il virus spia Regin, diretto contro le società di telecomunicazioni di Russia e Arabia Saudita, che potrebbe essere controllato dai servizi di intelligence occidentali, secondo il Financial Times.
Il virus ha colpito anche i provider in Messico, l'Irlanda e l'Iran. Come Regin colpisca sistemi aziendali, gli esperti non lo hanno ancora stabilito. Il virus consente di ascoltare le conversazioni sui telefoni cellulari dei principali operatori e visualizzare le e-mail di tutto il mondo sui server di Microsoft.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_24/Internet-nuovo-virus-spia-contro-Russia-e-Arabia-Saudita-1870/
INTERESSANTE, TUTTI COLORO, CHE, SI SENTIRANNO MINACCIATI DAL DEMONIO OBAMA GENDER, PER ESSERE PROTETTI DOVRANNO VENIRE DA ME! IO SONO STATO PREDISPOSTO DA JHWH HOLY PER TUTTO QUESTO! ] [ interessante: Rothschild il Grande Fratello Satana è qui! ] IL CONTROLLO GLOBALE! [ Internet: nuovo virus spia contro Russia e Arabia Saudita. In Internet è apparso il virus spia Regin, diretto contro le società di telecomunicazioni di Russia e Arabia Saudita, che potrebbe essere controllato dai servizi di intelligence occidentali, secondo il Financial Times.
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ma, loro: cristiani pacifici ed innocenti non devono scappare: perché Onu shariah è un assassino! cristiani, in realtà scappano da Rothschild il fariseo Illuminato della Sinagoga di satana: il pluto giudaico massone demo: l'usurio e schiavista mondiale...Altro...
Mario Lo Iacono quella è 1 famiglia molto potente, possiamo solo farci il solletico
Lorenzo UniusREI Dio mio JHWH? è più potente di lui!
Mario Lo Iacono sicuramente lo è, ma in questo momento satana è libero di fare quello che vuole, avrà spezzato le catene, non si spiegano tutte queste persecuzioni contro i cristiani in tutto il mondo
Lorenzo UniusREI INTERESSANTE, TUTTI COLORO, CHE, SI SENTIRANNO MINACCIATI DAL DEMONIO OBAMA GENDER, PER ESSERE PROTETTI DOVRANNO VENIRE DA ME! IO SONO STATO PREDISPOSTO DA JHWH HOLY PER TUTTO QUESTO! ] [ interessante: Rothschild il Grande Fratello Satana è qui! ] IL CONTROLLO GLOBALE! [ Internet: nuovo virus spia contro Russia e Arabia Saudita. In Internet è apparso il virus spia Regin, diretto contro le società di telecomunicazioni di Russia e Arabia Saudita, che potrebbe essere controllato dai servizi di intelligence occidentali, secondo il Financial Times.
Lorenzo UniusREI Mario Lo Iacono NOI SIAMO STATI PREDISPOSTI PER AVERE LA VITTORIA SU TUTTE LE FORZE DEL NEMICO.. noi siamo l'Esercito del Signore.. quindi, noi prenderemo posizione di fronte al nemico, e non ha importanza quanto potrebbe essere grande questo gigante Golia.. perché, la nostra pietra: la Parola Creativa di JHWH, è stata fatta per lui, per abbatterlo!
Mario Lo Iacono troppo complicato x me, io credo ma non ho tutta questa fede
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Lorenzo UniusREI la Fede è sempre dello Spirito Santo.. ti è sufficiente di decidere nel tuo cuore di essere in comunione con me, e con il corpo universale del Regno Apostoli Di Cristo
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ciao Lorenzo grazie x l'amicizia
Sabato 7:49
l'onore è il mio! in quale città vivi? io sto a Bari
sei un bell'uomo! ma, io ricordo che noi eravamo già amici.. sei in pensione? che fai?
Sabato 15:41
*** vivo a Catanzaro ma sono di Palermo,anche tu sei 1 bella persona, non mi ricrdo francamente se eravamo amici penso di no, sei molto ferrato in religione e di questi tempi e raro
io sono un ministero politico per il Regno di Dio.. quindi devo lavorare per riunire le 12 Tribù di Israele
*** non sei un presbitero e parli come giovanni battista sei un fanatico? mi spiace mi chiamano perdonami poi continuerò se vuoi
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forse io sono fanatico, forse no! ma, Gesù prima della ascensione ha promesso agli Apostoli che avrebbe realizzato il Regno di Israele!
Abd Allah dell'Arabia Saudita ... Āl Saʿūd. King Abdullah AMICO SHARIAH! QUESTO è QUELLO CHE, IL TUO DIO è CAPACE DI FARE! ] Darfur: stupro di massa, anche bambine
Italians for Darfur conferma episodio, "responsabili i militari".
24 novembre 2014 ROMA, 24 NOV - 210 donne, tra cui 79 tra i 14 e i 18 anni e 8 bambine tra i 10 e i 13 anni, sono state violentate nella notte tra il 31 ottobre e l'1 novembre a Tabit, villaggio a 45 chilometri dalla capitale del Nord Darfur, el-Fasher. Lo conferma Italians for Darfur dopo voci senza riscontro che si erano diffuse nei giorni scorsi, aggiungendo che i responsabili sarebbero militari dell'esercito sudanese e milizie filogovernative come atto di rappresaglia dopo la scomparsa nell'area di un loro commilitone.
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GLI ACCORDI ALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO ERANO CHE: LA NATO NON LO AVREBBE ATTRAVERSATO: QUEL MURO.. MA, QUESTA è LA VERITà, NESSUNO POTEVA SOSPETTARE ALL'ORA, CHE, ANCHE LA NATO COME, LA LEGA ARABA ERANO UN PROGETTO IMPERIALISTICO! Finlandia: Ministro degli Esteri contro l'ingresso del Paese nella NATO. Il Ministro degli Esteri finlandese Erkki Tuomioja ha detto in un'intervista al Washington Post di essere contrario all'ingresso del Paese nella NATO. Secondo lui, la questione non sarà oggetto di campagne elettorali per le elezioni di primavera, dal momento che nessuno dei partiti politici mostra alcun interesse in questo. Il Primo Ministro Alexander Stubb ha detto che durante il mandato del Governo attuale non ha intenzione di presentare domanda di adesione alla NATO. Il Presidente finlandese Sauli Niinistö in un'intervista ha dichiarato che la Finlandia ha perso l'opportunità di diventare un membro della NATO 20 anni fa.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_24/Finlandia-Ministro-degli-Esteri-contro-l-ingresso-del-Paese-nella-NATO-1944/
I hope I haven't offended: Brother Bishop! ] Brother, for seven years in youtube, I've been the political project of the King of Israel.. because, at the time of the Ascension Jesus, has promised to the Apostles that, he would be involved in this project!
So I'm working to gather all the Jews of the world: in the desert of Saudi SAUDITA, where is the true Mount Sinai
spero di non averti scandalizzato: fratello Vescovo! ] FRATELLO, per sette anni in youtube, io sono stato il progetto politico del Re di Israele.. perché, al momento della Ascensione Gesù ha promesso agli Apostoli che si sarebbe impegnato anche in questo progetto!
Quindi io sto lavoando per riunire tutti gli ebrei del mondo: nel deserto della Arabia SAUDITA, dove è il vero Monte Sinai
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Offer Binshtok http://www.youtube.com/profile_redirector/108340971698732641552
https://www.youtube.com/watch?v=J-asS5QuU4U
Wafa Sultan Survivor Of Sharia Now Fights
People against Sharia law, Facebook group – Join us
/watch?v=J-asS5QuU4U
Lorenzo UniusREI Teologico dell'Italia Meridionale
The foreigners should not be in England. The rich people are responsible for putting these minorities between a rock and a hard place. The foreign must go. Sorry big business. https://www.youtube.com/watch?v=eh3EVTurIhE&feature=gp-n-y islamic violence "UK to face more racial violence /watch?v=eh3EVTurIhE&feature=gp-n-y
Abdullah of Saudi Arabia. Al Saud. King Abdullah FRIEND SHARIAH! THIS is ALL what your God is CAPABLE of DOING! ] Darfur: mass rape, even teenagers
Italians for Darfur confirms episode, "responsible for the military". [[ SONO TUTTI GLI INSEGNAMENTI CHE IL FARISEO ROTHSCHILD GLI HA INSEGNATO A FARE NEL CALIFFATO SHARIAH NATO ONU GENDER.. QUESTA è TUTTA UNA BOIATA! ISTANBUL, 24 NOV - Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che considerare le donne sullo stesso piano degli uomini è contro natura. Nel corso di un convegno su donne e giustizia, Erdogan ha detto che "uomini e donne sono diversi per indole e costituzione fisica", ribadendo che "non si possono mettere sullo stesso piano una donna che allatta il proprio bambino e un uomo".
https://www.youtube.com/channel/UCImAqRPYx71QS2nuruV-U2w/discussion

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/11/24/erdoganuomini-donne-non-su-stesso-piano_c15f4ffb-af0a-405c-9a27-d634bfd1bf32.html
Abdullah of Saudi Arabia. Al Saud. King Abdullah FRIEND SHARIAH! THIS is what your God is CAPABLE of DOING! ] Darfur: mass rape, even teenagers Italians for Darfur confirms episode, "responsible for the military". ROME, 24 November 24, 2014 NOV-210 women, including 79 between 14 and 18 years old and 8 girls between 10 and 13 years old, were raped during the night of 31 October and 1 November to Tabit, a village 45 kilometers from the capital of North Darfur, el-Fasher. This is confirmed by Italians for Darfur after unmatched entries that had circulated in recent days, adding that those responsible would be sudanese army's military and pro Government militias as an act of retaliation after the disappearance in their buddy. https://www.youtube.com/channel/UCImAqRPYx71QS2nuruV-U2w/discussion
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_24/Commissione-europea-si-discute-il-voto-di-fiducia-a-Jean-Claude-Juncker-5019/
understand the Italian? ] Although there are always, for Satan, the reasons of hatred? We must always, find all the reasons, of love to JHWH holy, holy of Israel.. also because, love has created, the universe, and, love will win, all in all! ]
comprendi l'italiano? ] anche se ci sono sempre, per Satana, le ragioni dell'odio? noi dobbiamo sempre trovare tutte le ragioni dell'amore per JHWH .. anche perché, l'amore ha creato l'Universo e l'amore vincerà, su tutti e in tutti! ] ] اطالوی نہ سمجھ؟ [اگرچہ ہمیشہ، شیطان کے لیے نفرت کی وجوہات؟ ہم ہمیشہ ضروری تمام وجوہات، جھوہ پاک کے لئے محبت کا اسرائیل کی مقدس ڈھونڈیں... محبت کو پیدا کیا ہے اس کی وجہ بھی کائنات اور، محبت، سب کے سب جیت جائے گی! ] comprendre l'italien ? Bien qu'il y a toujours, pour Satan, les raisons de la haine ? Nous devons toujours, trouver toutes les raisons, d'amour à JHWH Saint, le Saint d'Israël... aussi parce que, amour a créé, l'univers et, l'amour vont gagner, dans l'ensemble ! ] verstehen den Italiener zu? ] Zwar gibt es immer, für den Satan, die Gründe des Hasses? Wir müssen immer die Gründe der Liebe zu JHWH heilig, Heilige Israels zu finden... auch weil Liebe geschaffen hat, das Universum und Liebe, alles in allem gewinnt! ] ¿entender al italiano? ¿Aunque siempre hay, de Satanás, las razones del odio? Siempre, debemos encontrar todas las razones, de amor a JHWH Santo, Santo de Israel. también porque, amor ha creado, el universo y, el amor va a ganar, con todo! ]فهم الإيطالية؟ ] على الرغم من أن هناك دائماً، للشيطان، أسباب الكراهية؟ ونحن دائماً، يجب أن تجد جميع الأسباب، من الحب إلى JHWH المقدسة، المقدسة لإسرائيل... أيضا، لأنه أوجد الحب، الكون، والحب سوف يفوز، الكل في الكل! ]] TEL AVIV, 24 NOV - "Mi chiamo Ahmad": con queste parole innocue inizia una canzone del cantante israeliano Amir Benayoun, che desta polemiche in Israele. Perché l'Ahmad in questione si rivela personaggio ambiguo e diabolico: oggi "moderato e sorridente", domani pronto a "mandare all'inferno un ebreo o due". Nel clima infuocato delle ultime settimane, la canzone di Benayoun, che dice d'aver tratto ispirazione dagli ultimi attentati in Israele, non è passata inosservata. E c'è chi invoca la magistratura.
Abdullah of Saudi Arabia. Al Saud. King Abdullah FRIEND SHARIAH! THIS is what your God is CAPABLE of DOING! ] but, that heroism, is there for you, in to do these genocides Caliphate Mecca Ummah Erdogan Onu Shariah? Darfur: mass rape, even teenagers Italians for Darfur confirms episode, "responsible for the military".
Nairobi, NOV 24-retaliatory operations after the slaughter in Kenya in which 28 people were killed because non-Muslims, the military have killed 100 "somali Shabaab militiamen, authors of bloodbath. He said Kenya's Vice President, William Ruto. A spokesman for jihadist militias to Mandera, a town on the border between Kenya and Somalia, however, has branded as "baseless claims" of Ruto. "Our heroic fighters are safe," he thundered. [[ ma, che eroismo c'è, per te nel fare questi genocidi califfato Mecca Ummah? Darfur: mass rape, even teenagers Italians for Darfur confirms episode, "responsible for the military".
NAIROBI, 24 NOV - Nelle operazioni di rappresaglia dopo la strage in Kenya in cui 28 persone sono state trucidate perché non-musulmane, i militari hanno "ucciso 100" miliziani Shabaab somali, autori del bagno di sangue. Lo ha detto il vicepresidente del Kenya, William Ruto. Un portavoce delle milizie jihadiste a Mandera, città al confine tra Kenya e Somalia, ha tuttavia bollato come "affermazioni senza fondamento" quelle di Ruto. "I nostri eroici combattenti sono salvi", ha tuonato.
understand the Italian? ] Although there are always, for Satan, the reasons of hatred? We must always, find all the reasons, of love to JHWH holy, holy of Israel.. also because, love has created, the universe, and, love will win, all in all! ]
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è tutta colpa vostra: GENDER BILDENBERG: SISTEMA MASSONICO: farisei Rothschild, USUROCRAZIA comunisti Zapatero! VOI AVETE CRIMINALIZZATO, DEPRIVATO, RIDICOLIZZATO, MARGINALIZZATO: LA LAICA CIVILTà: EBRAICO CRISTIANA! VOI SARETE PUNITI, E voi PAGHERETE tutto, ANCHE PER tutto QUESTO! lo giuro voi la pagherete! VOI CI AVETE PREPARATO UNA SOCIETà DA INCUBO! ] https://www.youtube.com/channel/UCImAqRPYx71QS2nuruV-U2w/discussion [C'è ancora choc e indignazione per l'infermiera Daniela Poggiali insieme ad una signora che, secondo l'Ausl e la Procura, era da poco deceduta. Le foto ritraggono l'infermiera 42enne in servizio all'ospedale di Lugo (Ravenna) mentre fa gesti di scherno nei confronti dell'anziana.
Le immagini sono state scattate nel gennaio scorso da una giovane collega della Poggiali che, poi, gliele ha girate via Whatsapp. Le foto sono costate ad entrambe il licenziamento, impugnato dall'avvocato della Poggiali davanti al giudice del lavoro. Secondo la difesa, infatti, l'anziana - che si trovava nella stanza del tanatogramma - non era ancora deceduta. Nella perizia si farebbe infatti riferimento ad una paziente in stato di incoscienza con occhi chiusi.
La collega che ha scattato le foto, però, avrebbe detto ai pm che l'anziana al momento dell' accaduto era morta: la testimonianza si trova negli allegati dell'atto di licenziamento siglato dall'Ausl di Ravenna. Daniela Poggiali è in carcere dal 10 ottobre, accusata della morte di un'anziana alla quale avrebbe iniettato del potassio. La Procura indaga su altre 28 morti, definite sospette, tra cui ci sarebbe anche la signora ritratta nella foto, 78enne.
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/11/22/infermiera-killer-scatta-foto-con-paziente.-ecco-le-immagini_e79c6383-e1d2-4d9b-ad09-6832121aee5e.html
CIA 322 NATO, 187, LEGA ARABA, SHARIAH 666, MERKEL MOGHERINI, CI HANNO PRESO GUSTO A FARE I LORO GENOCIDI PER TUTTO IL MONDO!
2 settembre, 21:18
In Europa commemorate le vittime della tragedia di Odessa
Foto d'archivio: Casa dei Sindacati, Odessa
In Europa sono state ricordate le vittime della tragedia del 2 maggio avvenuta ad Odessa.
A Bruxelles, Madrid, Barcellona, Roma, Zurigo, Bonn, Vienna ed altre città europee al di fuori delle ambasciate dell'Ucraina e nelle piazze centrali sono state organizzate dei comizi e delle manifestazioni dalle organizzazioni antifasciste locali.
Gli attivisti sono scesi in piazza per opporsi alla "tolleranza" delle nuove autorità ucraine e dei politici europei all'apparizione di movimenti neonazisti.
Quattro mesi fa i militanti del movimento ultranazionalista ucraino Pravy Sektor avevano bruciato... Altro...
Lorenzo UniusREI Teologico dell'Italia Meridionale
COSì, TUTTI GLI ESERCITI DELLA LEGA ARABA, SHARIAH SONO IMPOTENTI QUANDO SI TRATTA DI CONQUISTARE E STERMINARE, FARE IL GENOCIDIO, DI VILLAGGI CRISTIANI SOLTANTO? MA BUSH 322 KERRY OBAMA GENDER ROTHSCHILD, A CHI, LA VOGLIONO DARE A BERE?
Nigeria: 6 mesi stato emergenza nordest. In regioni teatro dell'insurrezione integralisti Boko Haram SHARIAH!
20 maggio 2014 ABUJA, 20 MAG - Il Parlamento della Nigeria ha decretato il prolungamento di 6 mesi dello stato di emergenza nel nordest del Paese, teatro dell'insurrezione degli integralisti islamici di Boko Haram. Lo stato di emergenza è in vigore da un anno negli Stati di Yobe, Adamawa e Borno, dove sono state rapite le oltre 200 liceali a metà aprile. SI, MA, ANCHE TUTTI I VILLAGGI DOVE SONO STATE RAPITE LE STUDENTESSE SONO STATI CONQUISTATI MILITARMENTE DAI BOKO HARAM.. ANCHE!
MA, VOI A CHI VOLETE DARE A BERE CHE, QUESTI TERRORISTI CONQUISTANO LE NAZIONI DA SOLI, E POI SONO LIBERI DI FARE IL GENOCIDIO? E COME POTREBBE LA LEGA ARABA SHARIAH, EFFICACEMENTE LA GALASSIA JIHAD SHARIA, ORMAI UN SOLO ISIS SHARIAH, SE LA SHARIA NON VIENE CONDANNATA? QUESTO è UN GRANDE e glorioso: MOMENTO, PER ERDOGAN, Abd Allah dell'Arabia Saudita, Āl Saʿūd. King Abdullah, E TUTTI I MOMETTANI, ottomani saudita jihadisti, che, sono protetti da Onu, perché, la shariah nel cui nome, uccidono i terroristi, come assassini seriali? non è stata condannata ancora.. anzi ONU, ha condannato: i suoi diritti umani universali solenni, del 1948, infatti, tutti i criminali, di 50 nazioni naziste della LEGA ARABA: senza reciprocità, siedono in ONU, per soffocare il genere umano: per disintegrare Israele e realizzare il Califfato mondiale! DOVE ARRIVA LA LORO MALEDIZIONE ISLAMICA, di genocidio: MAOmETTO UMMAH MECCA: pedofilia poligamia legalizzata Onu, blasfemia apostasia pena di morte, e i dhimmi schiavi, che, non hanno un futuro, perché, non esiste una libertà di religione? poi, quel territorio può essere rispreso soltanto, facendo il genocidio, che, loro hanno fatto a noi.. è a questa brutalità, e satanismo, che, ci hanno costretto i farisei salafiti, Illuminati Merkel Mogherini il sistema massonico Gender Bildenbeg: che è tutta: la sinagoga di satana Rothschild!!
KANO (NIGERIA), 14 NOV - I terroristi islamici di Boko Haram hanno conquistato la città di Chibok, nel nord-est della Nigeria, dove lo scorso 14 aprile il gruppo integralista aveva rapito oltre 200 liceali.
LA LEGA ARABA SHARIAH: SENZA DIRITTI UMANI, SENZA LIBERTà DI RELIGIONE: è RESPONSABILE DI ISIS SHARIAH, E DI TUTTA LA GALASSIA JIHADISTA SHARIAH, QUINDI è LA LEGA ARABA CHE, NE DEVE RISPONDERE, DAVANTI AL TRIBUNALE DELLA STORIA IMMEDIATAMENTE!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2014/05/20/nigeria-media-200-morti-in-bombe-a-jos_7770e873-5daf-4643-adb1-d33437e036bf.html
Con circa 150 morti in due giorni, non si ferma il sangue in Nigeria dove, dopo le bombe in un mercato di Jos che hanno causato la morte di più di 100 persone, soprattutto donne, ...
Nigeria: Boko Haram conquistano Chibok
La città nel nord-est dove sono state rapite le liceali.
14 novembre 2014
Nigeria: 50 massacrati dai Boko Haram.
Integralisti islamici fanno strage in un villaggio nel nord-est.
22 novembre 2014. Un'altra carneficina è stata compiuta dagli integralisti islamici Boko Haram nel nord-est della Nigeria, vicino al confine con il Ciad. Solo pochi giorni fa erano stati massacrati 45 abitanti di un altro povero villaggio, Azaya Kura. i Boko Haram hanno compiuto le gesta più efferate: dalle bombe contro le chiese fino agli attacchi contro i villaggi. Secondo un conteggio di alcune ong, le loro azioni terroristiche hanno causato la morte di migliaia di persone negli ultimi cinque anni.
se, Egitto uccide Morsi, poi, deve avere la coerenza di dichiarAre guerra, sia a Turchia che ad arabia Sudita, anche! ED OVVIAMENTE DEVE AVERE LA COERENZA DI CRIMINALIZZARE ED ADBOLIRE LA SHARIAH! ALTRIMENTI, CONTRARIAMENTE è TUTTA UNA TRUFFA! UN SOLO COMPLOTTO, PER, COLPIRE A TRADIMENTO ISRAELE ED IL GENERE UMANO!
https://www.facebook.com/groups/Religionenonfaqualitadivita/ [ la informazione è buona.. ed aiuta LA CHIESA! infatti, ogni istituzione deve essere sempRe Riformata, per essere il servizio migliore, per il cittadino, credente e non! MA, IN QUESTA PAGINA SI RESPIARA, LA PIù BECERA IDEOLOGIA! la calunnia, l'odio no, non sono un servizio alla società! noi abbiamo costruito la concordia sociale, che, sono i valori ebraico cristiani, la democrzia e i diritti umani sono una prerogativa della civiltà cristiana, ma, voi state distruggendo, tutto questo! NON CREDO CHE SI PUò PREDERE PER IL VANGELO, QUELLO CHE, DICE, o può dire UN PENTITO SENZA AVERE DEI RISCONTRI... io credo, che, qualcuno in questa pagina meriterebbe di essere querelato!
Lorenzo UniusREI Teologico dell'Italia Meridionale
se, Egitto uccide Morsi, poi, deve avere la coerenza di dichiarre guerra, sia a Turchia che ad arabia Sudita, anche! ED OVVIAMENTE DEVE AVERE LA COERENZA DI CRIMINALIZZARE ED ADBOLIRE LA SHARIAH! ALTRIMENTI, CONTRARIAMENTE è TUTTA UNA TRUFFA! UN SOLO COMPLOTTO, PER, COLPIRE A TRADIMENTO ISRAELE ED IL GENERE UMANO!
La procura generale egiziana ha chiesto la condanna a morte per l'ex presidente deposto Mohammed Morsi e altri 35 membri del Fratelli musulmani, accusati di spionaggio in favore di Hamas e Hezbollah. Secondo la procura, la confraternita sarebbe stata pronta a dichiarare il Sinai "emirato islamico" se alle presidenziali del 2012 avesse vinto l'avversario di Morsi, Ahmed Shafiq, ex premier di Hosni Mubarak, che invece era stato sconfitto dall'esponente islamico.
There is no prospect, in the attempt to throw the blame on Moscow for the crisis in Ukraine, said Russian Foreign Minister Sergei Lavrov.
AND, I AM WITNESS TO ALL THIS! RUSSIA HAD NO INTEREST IN GETTING A UKRAINE OF ENEMIES. AND NOT EVEN, to HAVING, A CRIMEA FROM ANNEX. NATO has been USING the EU, which wanted to CREATE THIS SITUATION Why MURDERERS are criminals, the MASONIC SYSTEM, which PURSUE, the AGENDA of the TALMUD, which is to destroy Israel, and CONQUER the WORLD!
"The truth about what is happening, even making its way into Western media biased. It is impossible to hide their illegal and unilateral sanctions undermine limited, efforts to stabilize the global economy and don't give any solution unless Ukraine crisis approximate "said Lavrov during the" Question time "to the State Duma.
Non vi è alcuna prospettiva, nel tentare di gettare la colpa su Mosca per la crisi ucraina, ha detto il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
ED, IO SONO TESTIMONE DI TUTTO QUESTO! LA RUSSIA NON AVEVA INTERESSE, AD OTTENERE UNA UCRAINA DI NEMICI. E NEMMENO AD AVERE UNA CRIMEA DA ANNETTERE. è STATA USA NATO UE, CHE, HANNO VOLUTO CREARE QUESTA SITUAZIONE PERCHé, SONO DEGLI ASSASSINI CRIMINALI, IL SISTEMA MASSONICO, CHE, PERSEGUONO, LA AGENDA DEL TALMUD, CHE è DISTRUGGERE ISRAELE, E CONQUISTARE IL MONDO!
"La verità su quanto sta accadendo, fa strada anche nei media occidentali di parte. È impossibile nascondere che le sanzioni illegali e unilaterali minano soltanto, gli sforzi per stabilizzare l'economia globale e non danno alcuna soluzione se non approssimativa per la crisi ucraina " ha detto Lavrov durante il "Question time" alla Duma di Stato.
Je déteste, les politiciens israéliens, parce que tout ce qu'ils peuvent faire c'est souffrir, ou augmenter la spirale de la haine ! Certain temps, la charia dans le monde entier, est trop grande, nazisme et personne ne dit ce, sauf moi, et tous les égoïstes, ils pensent, que, pour être leurs victimes de charia ? pour l'instant, il est trop tôt ! et, ils disent: "que j'ai d'importance pour moi, de tous les autres?" complices de meurtre, de toutes les nations du monde, qui sont abandonner les israéliens dans leur sort cruel, à l'aide les mots hypocrites, plein d'hypocrisie, comme, l'assassin hypocrite Mogherini, etc... mais, bien sûr, contre, chacun d'eux, je peux dire: « il aurait été mieux pour eux, qu'ils ne sont jamais nés! » parce que même la perte d'un enfant musulman, est une perte trop gros pour moi. mais, les salafistes et les pharisiens maçons pensaient à conquérir le monde, à faire califat dans le monde entier, et/ou Nwo partout dans le monde ! Pourquoi, Israël, pourrait avoir le courage et pourrait détruire, la charia de la Ligue arabe, avec des armes nucléaires et donc, pourrait sauver la race humaine, de la guerre mondiale imminente. .. et quant à elle, préfère voir mourir son peuple et se noyer dans la haine, jour pour jour, parce que, la justice a disparu sur cette planète, et, c'est ne pas évident à tous, que l'humanité tout entière, est un même corps seulement!!
Odio, los políticos israelíes, porque lo único que pueden hacer es sufrir, o aumentar la espiral del odio. TIEMPO, la ley islámica en todo el mundo, es demasiado grande, el nazismo y nadie dice esto, excepto yo, y todos unos egoístas, piensan, que, para: a ser sus víctimas de la ley cherámica. por ahora, es demasiado temprano. y dicen: "que me importa a mí, de: todos los demás?" cómplices de asesinato, todas las Naciones del mundo, que están abandonando los israelíes en su cruel destino, utilizando: palabras hipócritas, lleno de hipocresía, como la hipócrita asesino Mogherini, etc... Pero, por supuesto, contra, todos ellos, puedo decir: "habría sido mejor para ellos, que ellos no nacieron!" porque incluso la pérdida de un niño musulmán, es una pérdida muy grande: para mí. Pero, los salafistas y fariseos albañiles que conquistar el mundo, a hacer: califato mundial, o: Nwo en todo el mundo! ¿por qué, Israel, podría tener coraje y podría destruir, la Liga Árabe Islámica, con armas nucleares y por lo tanto, podría salvar a la raza humana, de la inminente guerra mundial. .. y por otro lado, prefiere ver morir, su pueblo y ahogando en odio, día por día, porque la justicia ha desaparecido en este planeta, y, no está claro para todos, que toda la humanidad, es sólo un cuerpo unitario!!
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there is: a proverb says, "don't always laugh, the thief's wife!" of course, comes the moment that criminals will be punished!.. We have more than enough faith, to have all this, from our JHWH holy: in Jesus's name!
un proverbio dice: "non ridere, sempre la moglie del ladro! " certo, arriverà il momento, che, criminali saranno puniti! .. noi abbiamo fede più che sufficiente per tutto questo!
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si stringono la mano: i criminali del sistema massonico Rothschild usurocrAzia mondiale, CIA Bildenberg, 322, NATO, merkel mogherini.. i nuovi nazisti Stato di polizia, DEMO PLUTO GIUDAICO MASSONE, CHE HANNO PUGNALATO ALLE SPALLE ISRAELE, ED HANNO SOLLEVATO I NAZI SHARIAH ONU LEGA ARABA CALIFFATO: ALLAH AKBAR, MORTE A TUTTI GLI INFEDELI!
Zhenia Moskalevich
Attenzione! Preghiamo le persone particolarmente sensibili e i minorenni di astenersi dal guardare il video. Grazie.(+18)
I miliziani della Novorossia dopo aver preso sotto controllo il posto dove erano dislocati i militari ucraini hanno trovato al lido del fiume Severnyj Donets il corpo di una donna giovane affogata. La donna e completamente nuda, sul corpo sono presenti i segni della morte violente. La spala e la testa sono trapassate con colpi di arma da fuoco. Secondo dati non definitivi la ragazza è stata violentata, uccisa con un colpo d'arma da fuoco da dietro ed affogata in fiume Severnyj Donets.
https://www.youtube.com/channel/UCImAqRPYx71QS2nuruV-U2w/discussion
http://www.odnoklassniki.ru/video/63011971091336-0

AMICO DICE: si ok brutti tempi, il mondo è messo male mi spiace x i giovani, ma, qualcosa di tremendo mi sembra alle porte ma x tutti
CERTAMENTE! IL FMI USUROCRATICO HA BISOGNO DI RIGENERARE UN NUOVO CICLO MONETARIO, ATTRAVERSO, LA GUERRA MONDIALE!
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https://www.youtube.com/watch?v=66GW9ClhPFM&feature=player_embedded VIDEO
23.11.2014
Donetsk
E' stato ferito Graham Phillips, giornalista inglese che fin dall'inizio del conflitto in Est dell'Ucraina documenta il corso della guerra civile in Donbass: i suoi materiali si puo vedere qua: https://www.facebook.com/grahamwilliamphillips?fref=ts
Qui nel video Graham ha documentato il momento quando e stato ferito.
Ultimamente il giornalista lavorava all'aeroporto di Donetsk. di "Zvezda"*
24.11.2014
Sono stati arrestati i militari ucraini del battaglione "Aidar".
Loro sono accusati in omicidio premeditato del autista di furgone..
I militari hanno fucilato l'uomo soltanto perché l'ultimo ha rinunciato di fermarsi. E' successo in Rubezhnoe (prov. di Lugansk). La citta al momento
è sotto controllo dei militari ucraini.
PS Battaglione "Aidar" subordinato al Ministero della Difesa ucraino
http://tvzvezda.ru/…/vstrane_…/content/201411241323-c916.htm
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"Zvezda" - internet canale, notizie on-line
http://tvzvezda.ru/ 21.11.2014.
Kiev
La marcia. Anniversario di Maidan...
post di Cristina Olekseenko
‪#Stalingrado‬ ‪#Ucraina‬ ‪#Poroshenko‬ ‪#Genocidio‬ ‪#Donbass‬ ‪#Donetsk‬ ‪#Lugansk‬ ‪#Novorossia‬ ‪#Kiev‬ ‪#Criminidiguerra‬ ‪#guerra‬ di Anatolij Sharij
23.11.2014
Sharij:"Vorrei dire due parole della liberta di parola e dei zombi in Ucraina. Oggi su uno dei canali centrali dell'Ucraina "Inter" in diretta da Debaltsevo una donna rischiando la salute e la vita ha raccontato che proprio gli ucraini hanno bombardato Debaltsevo con "Grad". E....guardate cosa e' successo..."
la donna: "Chi ha permesso di bombardare con "Grad, con "Tochka-U i civili, la gente disarmata....?"(qui la donna viene interrotta ed il corrispondente dice):"Ma era da tutte e due le parti.." la donna: "No!!! Ripeto ancora un altra volta! Quando il 24 l'esercito ucraino ha preso sotto controllo Debaltsevo noi abbiamo smesso di esistere! L'esercito ucraino ci ha bombardato con Grad! Io...(la donna viene interrotta ed il giornalista letteralmente scappa via...)
Sharij:"Ma, aspettate. A questa donna vuole dire qualcosa il Maidan di Kiev"(il conduttore ripete la domanda di Sharij e sullo schermo appare la piazza di Maidan con la folla che alla domanda salta e urla:"Heil Ucraina! Morte ai nemici! Gloria ai eroi!"
il conduttore(ripete la domanda): "Rispondete per piacere!" Ma invece della risposta sente gli stessi urli:"Heil Ucraina! Morte ai nemici! Gloria ai eroi!" http://youtu.be/MHjEHMmNR24 VIDEO
del Ministero delle informazioni e comunicazione della RPD*
24.11.2014
Zhdanovka (RPD)
Le distruzioni nell'ospedale psichiatrico della città di Zhdanovka in seguito dei bombardamenti dall'esercito ucraino.
Nikiforov Jurij Vasil'evich, il primario dell'ospedale racconta e dimostra cosa gia' hanno restaurato e cosa c'e' ancora da restaurare...
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*Ministero delle informazioni e comunicazione della Repubblica Popolare di Donetsk. il canale youtube: https://www.youtube.com/cha…/UCTH3nTwj5EgsbXRA4QhOYDg/videos https://www.youtube.com/watch?v=EseRqK1fFx0&list=UUTH3nTwj5EgsbXRA4QhOYDg&index=3 del Ministero delle informazioni e comunicazione della RPD*
24.11.2014
Jasinovataja (RPD)
Le distruzioni della scuola per i minorenni in difficoltà' in seguito dei bombardamenti dalle forze proKiev.
https://www.youtube.com/watch
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*Ministero delle informazioni e comunicazione della Repubblica Popolare di Donetsk. il canale youtube: https://www.youtube.com/cha…/UCTH3nTwj5EgsbXRA4QhOYDg/videos
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saccheggiatori ladri assassini, soffocatori di popoli, democraticamente organizzati, diffusori della galassia jihdista, sterminatori di martiri cristiani, tutto questo è Merkel l'anticristo! [[ tanto per iniziare restituite l'oro degli SCITI, che avete rubato alla Crimea!]] I rappresentanti russi condurranno le trattative con la Cina e l'Ucraina per il pagamento alla Compagnia di Costruzioni Navali di Feodosia "Mare" per l'esecuzione del contratto per la costruzione di piccole navi da sbarco su cuscini d'aria "Zubr", ha detto il Ministro della Politica Industriale della Crimea Andrei Skrynnik.
Al momento, il debito è di quasi 14 milioni di dollari. La lentezza del pagamento, ha detto, è causata dall'intrattabilità dell'Ucraina, che è parte nel processo di negoziazione. "La Cina è disposta a pagare, ma la ricerca di un compromesso nei negoziati trilaterali con la parte ucraina diventa difficile" ha detto il Ministro.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_25/La-Cina-deve-14-milioni-di-dollari-all-industria-navale-della-Crimea-7531/

Bruno Chiusa Top Commentator Di parma
Italo Galiziano Veramente, solo te la Mogherini ( Renzi), e altri 4 "inebriati dal profumo di donna dell'Est ucraina,in Italia pensano ancora che Putin sia isolato. E non parlo solo di Salvini e della lega o degli industriali e agricoltori, preoccupati per l'export..Vorrei mandarti un pensiero di Sergio Romano sui fatti Ucraino/Crimea, del 2008, che predice quanto stà purtroppo succedendo.A meno che non consideri la penna del corriere, nonchè storico e profondo conoscitore della Russia,solo un pericoloso sostenitore di criminali ( Putin), forse ti aiuterebbe a ragionare con più equilibratezza. Prima di parlare bisogna conoscere la storia ( e la geografia).
Marcello Sassetti Top Commentator Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci Firenze
Trovo delle strane coincidenze nella vicenda ucrainaper prima arriva BIDEN a KIEV e viene annunciato che il governo a KIEV sarà formato da un accordo a 5 tutti vogliosi di entrare nella NATO BIDEN dall' AMERICA ha portato consigli o ordini?? Seconda mia incomprensibile riflessione: perché KIEV non ha bombardato la CRIMEA quando ha deciso di annettersi alla RUSSIA?? Mentre sta distruggendo l' EST UCRAINA, che non vuole annettersi alla RUSSIA ma separarsi dall' UCRAINA?? A essere maligni non sarà che nel EST UCRAINA ci sono interessi e investimenti americani che vanno difesi a tutti i costi ??
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Chiodi Rosa Io parlavo della gente del mio paese mai contenta di niente e pronti alla diffamazione come in tutti i paesi del resto. Non mi ergo a giudice ecclesiastico ma giudico dal comportamento di Don Tullio e lo vedo come un bravo ragazzo che crede in quello che fa e basta
15 novembre alle ore 13.46 Mi piace
Chiodi Rosa E' molto scomodo seguire il vangelo e le sacre scritture ma lui non cede neanche a questa diffamazione che e' una bestemmia fatta verso un sacerdote. Il fatto che lui non ha paura di voi e non si lascia intimidire dalla vostra cattiveria inaudita e' ...Altro...
16 novembre alle ore 20.27 Mi piace
Alessandro Dimaria signora, le autorità competenti si occuperanno della questione, purtroppo i suoi comportamenti non sono passati inosservati e se ha sbagliato pagherà. come tutti
16 novembre alle ore 20.33 Mi piace
Chiodi Rosa E se non ha sbagliato? Si possono raccogliere queste penne che sono state sparse? Il danno fatto non ha prezzo allora bisognerebbe prima dimostrare che e' colpevole e poi condannarlo e non viceversa.Ma poi, di quale comportamento sta parlando della sua serieta' o di altro? Mi scusi, vivo anch'io in questo paese e le assicuro che la diffamazione e' l'unica cosa sempre viva e costante tutto il resto e' morte assoluta.
16 novembre alle ore 20.38 Mi piace 1
Lorenzo UniusREI LA DIFFAMAZIONE è LA RADICE DEL NAZISMO, ED è IL LIEVITO DI QUELLI CHE VANNO ALL'INFERNO... e purtroppo una buona parte della Gerarchia ecclesiastica vi è dentro! epoi, noi lo sappiamo, che, annunciare il Vangelo ha un prezzo.. e se poi, questo prezzo deve essere pagato a chi si dice vescovo, cardinale, ecc.. siamo al colmo! perché la azione politica del cristiano, deve essere disgiunta dalla sua funzione ecclesiale!
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A PAPA FRANCESCO [[ voi avete ricevuto una società cristiana dai vostri padri, che, non siete riusciti a tramettere alle future generazioni! ]] una catastrofe cristiana è quella che stiamo, vivendo, nella società del GENDER! IN CHE COSA, LO SPIRITO SANTO HA SBAGLIATO CON VOI? [[ per aiutare Rothschild ed il sistema massonico? il mio Arcivescovo mi ha tolto i miei 32 anni di Accolitato! ... e questo è giusto perché lavorare, 17 ore al giorno per Cristo: è troppo: e deve essere punito! ]] LA DIFFAMAZIONE è LA RADICE DEL NAZISMO, ED è IL LIEVITO DI QUELLI CHE VANNO ALL'INFERNO... e purtroppo, una buona parte della Gerarchia ecclesiastica vi è dentro! e poi, noi lo sappiamo, che, annunciare il Vangelo ha un prezzo.. e se poi, questo prezzo deve essere pagato, a chi si dice vescovo, cardinale, ecc.. siamo al colmo! perché, 1. la azione politica del cristiano, deve essere disgiunta dalla sua funzione ecclesiale! [[ ma questo per me non è stato! è facile scrivere sulla azione AUTONOMA: dei cristiani in politica, o come dice Papa Benedetto XVI, "anche gli ebrei hanno diritto: al loro modo: di interpretare la Bibbia" ma, poi, la realtà è diversa... 2. Perché: anche gli ebrei, non devono avere una loro patria come tutti i popoli ( perché, loro sono i primi che vogliono distrugge: Israele, per continuare a lucrare sul signoraggio bancario: che: Rothschild ha rubato a noi: i popoli schiavi: per vedere come si può sollevare bene la Era di Satana dei Bush 322, Kerry LaVey, e della Regina di Inghilterra la passionaria Gezabele della Massoneria: l'anticristo! MA IO NON CI STO A TUTTO QUESTO! ), ed ecco perché, io sono la proposta del Re di Israel, da 7 anni in youtube. [[[ IO CHIEDO UN SUO INTERVENTO, ]]] PERCHé, non è certo per avere scandalizzato: satanisti, sacrifici umani sull'altare di satana, della CIA, orgazzatori di: corsi: di: bestemmie online, jihad islamica, massoni, farisei salafiti, Rothschild, bildenberg, sterminatori di martiri cristiani, usurai, ed anticristi nel mondo, che, mi deve essere sottratto il ministero di accolito: DOPO 32 ANNI! https://www.youtube.com/user/YouTube/discussion [[ dal più recente ]] https://www.youtube.com/user/lorenzojhwh/discussion [[ dal più recente ]]
https://www.youtube.com/user/uniusrei3/discussion COSTITUZIONE NON PREVEDE CESSIONE DI SOVRANITà MONETARIA, E ASSOCIAZIONI SEGRETE MASSONICHE! VOI STATE TUTTI PER MORIRE! Baltazar Christi ORAÇÃO DE SÃO BENTO A NOS. IRMÃOS E IRMÃS....... A CRUZ SAGRADA SEJA A MINHA LUZ NÃO SEJA O DRAGAÕ MEU GUIA RETIRA TE SATANAS.. E MAU O QUE TU ME OFERECES BEBA TU MESMO DO TEU VENENO.... ROGAI POR NOS BEM AVENTURADO SÃO BENTO PARA QUE SEJAMOS DIGNOS DAS PROMESSAS DE CRISTO... FILHO AMADO DO DIVINO PAI ETERNO..... AMEM.... C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti Croce del Santo Padre Benedetto C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux Croce sacra sii la mia Luce N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux Che il dragone non sia il mio duce V. R. S. Vadre Retro satana Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana Non mi persuaderai di cose vane S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas Ciò che mi offri è cattivo I.V. B. Ipsa Venena Bibas Bevi tu stesso i tuoi veleni ESORCISMO (Al segno + ci si fa il segno della croce) + In nomine Patris, et Filii et Spiritui Sancto Croce del Santo Padre Benedetto. Croce Santa sii la mia Luce e non sia mai il dragone mio duce. Va indietro satana! Non mi persuaderai di cose vane. Sono mali le cose che mi offri, bevi tu stesso il tuo veleno. Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo +. Amen!
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spero che qualcuno ponga un argine a questa deriva pseudo-cultura GENDER! ] si, ha vulga della vaina completamente scoperta! [ 'Cicliste-nude'? Stilista si difende: 'Nessuno scandalo'. Ancora polemiche per completi indossati da colombiane a Giro Toscana
Lorenzo UniusREI Teologico dell'Italia Meridionale
provvedi al pagamento del gas cioccolattaio pezzente! ASSASSINO NAZISTA COMPLICE DEL SISTEMA MASSONICO BILDENBERG, DELLA USUROCRAZIA MONDIALE! DI TRADITORI DEI POPOLI SCHIAVIZZATI E SENZA SOVRANITà MONETARIA! QUESTO è CHIARO A TUTTI:" LA NATO è UN IMPERIALISMO, PER IL REGNO DI SATANA! " ] Poroshenko: abbiamo bisogno di armi, non si vince con le coperte. Putin alza la voce, le sanzioni occidentali violano i principi del Wto
















questa NON è una testata giornalistica

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