le urla di Erdogan al-Nursa e di Salman Bin Riyad ISIS è per difendere queste donne

Blinken, Rockefeller Satana e Biden hanno detto che Putin ha già invaso l'Ucraina una volta, e questo deve essere vero e certo dato che la NATO (e lo sanno tutti) è soltanto una struttura difensiva.

*** INFATTI io ho visto Putin:

1. che distribuiva i panini in Piazza Maidan,

2. che mandava i cecchini ceceni;

3. che diceva ai nazi-fascisti: "ora voi fate gli infami con Viktor Fedorovyč Janukovyč";

4. fate il Golpe di Kiev;

5. fate la strage di Odessa;

666. calpestate il plebiscito universale dei russofoni, (perché soltanto i musulmani in Kosovo hanno ragione per Erdogan);

7. e, poi, sempre Putin, ogni mattina si alzava per andare a sparare i bambini in Donbass.




Ucraina, Biden: «Qualsiasi ingresso di truppe russe sarebbe un’invasione» Il presidente Usa: “Ci sarebbe una risposta economica severa e coordinata con gli alleati”

Blinken: "Rischiamo un ritorno alla guerra fredda"




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Ue, von 666 der Spa strega Leyen spinge sui microchip (sottocutaneo di Apocalisse13): in febbraio il Chip Act

http://a.msn.com/00/it-it/AASYMhe?ocid=st

"Entro il 2030 il 20% della produzione di microchip dev'essere in Europa. Tenete presente che la produzione mondiale raddoppierà: questo vuol dire quadruplicare la produzione attuale di chip. Non abbiamo tempo da perdere". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al summit del World Economic Forum di Davos, in Svizzera




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ad Antony Blinken capo della diplomazia Usa? non importa nulla che gli europei muoiano ammazzati ( ed ha ragione Macron - che lo ha detto - ed è proprio questo il suo vero obiettivo: distruggere l'Europa )

infatti, è così facile e giusto pensare a realizzare la sicurezza strategica per la Russia, eppure non lo si vuole fare.

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'I Re di sangue' di Matteo Glendening è miope: «Il potere cambia forma ma non sostanza»

ecco perché: la rana di Bin Salman che vive nello stagno di Rockefeller,

non sa, che il potere di Unius REI ha già cambiato la sostanza del potere...

Bin Salman non riesce a concepire il Regno di Israele (che è l'unica realtà che vive autonoma al di fuori del NWO Spa)

Bin Salman non riesce a concepire il vero Regno di Israele è del Messia Mahdì lorenzoJHWH, lorenzoALLAH Unius REI,

e non lo riesce a concepire perché ad Allah piace Satana ma schifa i cinesi!

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si possono "consolare" ancora per poco, soltanto perché non sono diventate lesbiche ancora!

ma quando decideranno di diventare lesbiche?

poi, ti dovrai accontentare di un pene da succhiare: anche tu!

La Georgia "entra" nel Sei Nazioni di rugby, l'Italia si consola con le donne

http://a.msn.com/02/it-it/AASYYjU?ocid=st




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le urla di Erdogan al-Nursa e di Salman Riyad ISIS è per difendere queste donne?

si è sentito in tutti i corridoi dell'ONU!

Manifesta contro il velo obbligatorio, attivista arrestata a Kabul




L'Afghanistan non è più un Paese per donne. Le manifestazioni non sono tollerate dalle autorità dell'Emirato Islamico.




Protesta delle donne a Kabul© WAKIL KOHSAR/AFP or licensors Protesta delle donne a Kabul

I talebani hanno fatto irruzione in un appartamento a Kabul: 10 uomini armati hanno sfondato la porta al terzo piano di un complesso residenziale e arrestato l'attivista per i diritti delle donne, Tamana Zaryabi Paryani, e le sue tre sorelle.




Paryani era tra le circa 25 donne che domenica hanno preso parte a una manifestazione contro il velo islamico obbligatorio.




La paura dell'attivista sui social media

Poco prima che lei e le sue sorelle fossero portate via, un filmato di Paryani è stato postato sui social media: nel video la donna appariva spaventata e senza fiato, gridava aiuto, dicendo che i talebani stavano bussando alla sua porta.




Il portavoce della polizia talebana a Kabul, il gen. Mobin Khan, ha twittato che il post di Paryani sui social network era un 'fake'.




"Insultare i valori religiosi non sarà più tollerato''

Un portavoce dell'intelligence talebana, Khalid Hamraz, non ha confermato né negato l'arresto. Tuttavia, ha ribadito su twitter che "insultare i valori religiosi e nazionali del popolo afghano non è più tollerato".




Il riferimento è alla protesta di domenica durante la quale le attiviste sembravano bruciare un burqa bianco.




Da quando hanno preso il potere a metà agosto, i talebani hanno imposto restrizioni diffuse, molte delle quali riguardano le donne ed è stato a loro imposto di indossare l'hijab.




I talebani si sono comunque fermati dall'imporre il burqa, che era obbligatorio quando governavano l'Afghanistan negli anni '90.




dal mio cassetto nella Sala Docenti, e due anni fa mi mise la carta del pesce (Supermercato di Noicattaro) nel mio libro di Religione, ma tu credi veramente che mi rimuoverà il rimprovero scritto?




*** Vediamo Lorenzo…. Lunedì è arrivato

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si, #nessunacorrelazione

Un ingegnere è morto a 44 anni nel bagno di casa http://a.msn.com/01/it-it/AASXJgI?ocid=st Ingegnere in isolamento per Covid morto nel bagno di casa

Un ingegnere di 44 anni di Termoli, a Campobasso, è morto da solo nel bagno della sua abitazione, mentre era in un appartamento di Ancona in isolamento per Covid. Un malore lo ha colpito improvvisamente e non è riuscito a fare in tempo a dare l’allarme. Non c’era nessuno che poteva aiutarlo. L’uomo, ingegnere dipendente di Anconambiente, è stato trovato senza vita nell’appartamento di Corso Carlo Alberto in cui viveva da solo.




Ingegnere in isolamento per Covid morto nel bagno di casa: un malore improvviso

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"Nessun annullamento". Perché Speranza rischia sulle cure domiciliari




I medici del Comitato per le cure domiciliari sono rimasti “sorpresi” dalla decisione del Consiglio di Stato di sospendere la sentenza del Tar che bocciava il “protocollo Speranza”. “È successo un bel casino”, sintetizza al telefono Erich Grimaldi, l’avvocato che insieme alla collega Valentina Piraino ha portato avanti il ricorso contro l’approccio “paracetamolo e vigile attesa”.




© Fornito da Il Giornale

Avvocato, nemmeno il tempo di festeggiare per la sentenza del Tar che vi piomba addosso il Consiglio di Stato…




“Il ministero ha presentato appello due giorni fa e il presidente Franco Frattini ha scelto di sospendere l’efficacia della sentenza, rimandando tutto all’udienza del 3 febbraio. Bisogna però essere precisi: non è stato annullato il provvedimento del Tar. È solo un decreto cautelare”




Se lo aspettava?




(quì c'era un punto rosso html-code)“Il ricorso sicuramente sì, altrimenti si sarebbe dovuto dimettere Speranza. E forse anche la sospensione. Però rimango comunque perplesso”. Perché?




“Frattini è lo stesso presidente che nell’aprile del 2021 sulle linee guida del 30 novembre, quindi parliamo della stessa materia, aveva rigettato l’istanza cautelare. Perché all’epoca no e oggi sì? Il punto è che ha ragionato sulla base della sentenza e delle deduzioni del ministero, senza poter ancora sentire la nostra difesa”




Cosa gli avreste detto?




“Noi abbiamo sempre fatto riferimento alla legge Bianco-Gelli. Quando ci sono delle linee guida o raccomandazioni, il medico tende a seguirle. Ne è condizionato. E questo perché adeguarsi alle prescrizioni ufficiali lo svincola da eventuali responsabilità penali”.




In effetti l’articolo 590 sexies del Codice Penale parla chiaro: “La punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida”.




“È vero che il medico ha libertà di agire in scienza e coscienza come vuole, ma se in emergenza Covid sa che il paziente potrà degenerare, di fronte a linee guida è condizionato dal non fare una scelta diversa: se non segue quelle indicazioni, rischia di risponderne penalmente in caso si morte del paziente”.




Però per il Consiglio di Stato nella circolare ci sono solo "parametri di riferimento", non obblighi...




“Anche se nel testo non c’è scritto 'prescrizioni', quando il ministero dice cosa fare e non fare, di fatto sta costringendo il medico a rispettare le indicazioni”




In che senso?

“Se il ministero si fosse limitato a indicare quali farmaci possono essere utili contro il Covid, ok. Ma se invece - come accaduto - al medico viene detto di aspettare che il paziente sviluppi febbre sopra i 38 e una saturazione non inferiore a 90, di prescrivere paracetamolo o fans, e di non usare cortisone, eparina, antibiotico… beh: di fatto si sta indicando al medico cosa fare. Quindi lui, per non rischiare, applica queste raccomandazioni".




Tuttavia Frattini sostiene che siano solo “raccomandazioni” non vincolanti.

"E allora come la mettiamo con tutti quei medici chiamati dall’Ordine di riferimento perché non hanno rispettato le linee guida? Allora: sono vincolanti, oppure no?”

L’Ordine dei medici e la Fiemmg assicurano che tanto nessuno segue più quella circolare…


“Non è vero. Al Comitato terapia domiciliare sono arrivate migliaia di richieste di persone lasciate a casa con la vigile attesa. È successo in prima, seconda e terza ondata. E continua ad avvenire oggi. Ma noi non possiamo sostituirci al servizio sanitario nazionale, abbiamo solo pochi medici volontari, quindi dobbiamo correggere gli errori all’origine”.




Qual è il vostro obiettivo?

“Non solo dimostrare la macroscopica irragionevolezza e l’illogicità delle indicazioni terapeutiche della 'vigile attesa', atteso che abbiamo depositato degli studi secondo cui il paracetamolo non è indicato per il Covid. Ma anche far capire che l’intervento contro la malattia deve essere precoce: il trattamento della Covid va fatto senza attendere che i pazienti mostrino febbre”.

Lei pensa che Speranza dovrebbe dimettersi?

"Assolutamente sì. La sua gestione dell'emergenza, sia col governo Conte che con quello Draghi, è stata fallimentare: se non avessero dimenticato la medicina territoriale, e non avessero emesso quella circolare, forse oggi non avremmo 140mila morti"

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peccato che in una terza guerra mondiale nucleare i ricchi massoni non si possono salvare ed anche Allah non può salvare.

la NATO ha sempre cercato di trascinare la Russia in guerra ed ora sarà accontentata!

in Ucraina i satana massoni dell'Anticristo Ursula? moriranno anche loro!

ci sono i 3 topov (i 3 topoloni da 8 tonnellate che armate con termobariche inceneriranno Berlino) la Casa Bianca avverte Putin

http://a.msn.com/09/it-it/AASYimP?ocid=st

Dopo il discorso di Biden, arrivano le precisazioni della Casa Bianca che avverte Putin:""Se le forze militari russe invaderanno l'Ucraina, Stati Uniti e alleati non staranno a guardare".




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il Signore non vuole la morte del massone, ma che si converta e viva!

Esultò per la morte di Sassoli, ricoverato il leader No Vax




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il problema del Pd è che loro sono il relativismo, hanno fatto patti con il diavolo per far perdere l'identità agli italiani e poi, hanno datto la verginità a sodoma!

Noi siamo il nulla e aspettiamo soltanto un coquistatore, e poiché gli alieni non verranno?

poi, certamente arriveranno i mostri di Allah, anzi loro sono già tra noi.

Milano: le "seconde generazioni" e quell'integrazione che non c'è - Ore 14 - 20/01/2022

http://a.msn.com/09/it-it/AASYB4a?ocid=st

L'inviata di Ore 14 è andata nel quartiere di San Siro per conoscere la difficile realtà dei ragazzi di seconda e terza generazione nella periferia milanese.




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anti-Papa Francesco (mafia di San Gallo) e la Chiesa cattolica sono in caduta libera nei sondaggi in Germania: ah ah ah ah ah ah.

"non ci abbandonare alla tentazione" significa "non ci abbandonare al male" e questa è una bestemmia contro Dio...

un cavallo di Troia prima di togliere il dogma della transustanzione!

luceferini gay e massoni lobby in Vaticano secondo Bilderberg, faranno il loro lavoro sporco ebraico-massonico gli infiltrati marrani che i Re di Portogallo e Spagna già espulsero.




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Draghi è un satanista e non si deve muovere da dove sta!

I tre possibili premier se Draghi va al Quirinale... si, lui otterrà dei vantaggi economici in cambio dei cadaveri che Rockefeller e Bill Gates rivendicano: sia, con il loro covid che con il loro vaccino sperimentale.




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"Non datela ai gruppi di destra": attacco liberal contro la filantropia




La cancel culture non aveva ancora preso di mira la "filantropia", vero e proprio pilastro della democrazia liberale americana. Nell'era della woke supremacy e dell'ossessione identitaria, tuttavia, tutto è possibile, soprattutto se la filantropia riguarda associazioni conservatrici e di destra.

Comer scrive Jeremy D. Tedesco sul Wall Street Journal, infatti, gli americani sono sempre stati liberi di donare a cause senza scopo di lucro in cui credono, ma gli attivisti politici di sinistra sono determinati a limitare tale libertà. Accade che Unmasking Fidelity, una coalizione di gruppi marginali di sinistra, ha recentemente consegnato un elenco di richieste a Fidelity Charitable, che gestisce un fondo attraverso il quale i titolari di conti possono indirizzare i contributi alle organizzazioni no-profit che preferiscono. Secondo il suo sito web, Fidelity Charitable ha distribuito la cifra record 9,1 miliardi di dollari nel 2020.




© Fornito da Il Giornale

Donazioni a enti no-profit? Solo se di sinstra

E allora dov'è il problema? Fidelity Charitable finanzia enti no-profit che non sono di sinistra. Nel febbraio 2019, scrive Unmasking Fidelity, abbiamo scoperto che "milioni di dollari del fondo di Fidelity Charitable alimentano gruppi anti-immigrati, anti-musulmani e anti-LGBTQ+. Ci siamo riuniti per formare una coalizione per convincere Fidelity a denunciare il loro sostegno alla violenza dei suprematisti bianchi e dei fascisti". Nella lettera inviata ad Abigail Johnson, amministratore delegato di Fidelity Investments, la coalizione di estrema sinistra esorta la società a "interrompere qualsiasi trasmissione di fondi a gruppi le cui dichiarazioni o pratiche diffamano o attaccano intere classi di persone a causa della loro razza, etnia, religione, origine nazionale, identità di genere o orientamento sessuale". Ovviamente, chi non è degno di ricevere contributi lo stabilisce la coalizione di associazioni di sinistra, secondo la sua visione del mondo.




"Minacciano i nostri valori"

"Le affermazioni e le azioni di queste organizzazioni mettono in pericolo le nostre famiglie e i nostri vicini e minacciano la nostra valori democratici fondamentali" accusa ancora la Unmasking FIdelity. Nell'elenco delle richieste di Unmasking Fidelity c'è quella di rivelare cinque anni di contributi a 10 organizzazioni mirate, tra cui il Family Research Council, Turning Point USA e l'Alliance Defending Freedom. Si tratta di gruppi "pro-vita", conservatori, molti dei quali contrari ai matrimoni dello stesso sesso e a alle rivendicazioni del mondo Lgbtq. Come sottolinea Jeremy D. Tedesco, "tutti dovrebbero opporsi a questa censura. Una cultura filantropica politicizzata, in cui le richieste di un attivista esterno prevalgono sull'intento di un donatore - e persino espongono i donatori a molestie - è pericolosa per persone di ogni estrazione politica". Al contratto, spiega, Fidelity Charitable "dovrebbe mantenere il suo impegno di essere neutrale alla causa" e di "astenersi dal limitare la concessione di sovvenzioni a specifiche organizzazioni fondate su basi politiche, religiose o filosofiche".




Quello di Unmasking Fidelity è un insolito - ma non isolato - tentativo di imporre una filantropia a senso unico, dove le unice associazioni no-profit meritevoli di ricevere donazioni sono di un colore politico rispetto a un altro. Azioni che, guarda caso, arrivano sempre da "sinistra" e mai dai conservatori. Perché questa è la cancel culture: l'imposizione - anche violenta - di una visione estremamente ideologica del mondo, liberal, progressista e soprattutto "woke".




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e che c'é di strano a Sodoma si fanno le orge, e si sposano anche cane lesbiche e capre!

Nel Regno Unito una coppia scoppia prima del matrimonio per la insolita proposta di lei http://a.msn.com/07/it-it/AASYNo8?ocid=st

un imbarazzatissimo sposo avrebbe rifiutato la “tradizione familiare” della futura sposa di andare al letto con la suocera. Una tradizione familiare a dire il vero alquanto fumosa, ma che pare che in quella famiglia esistesse.




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#nessunaCorrelazione

Maria Chiara Gavioli, imprenditrice trovata morta nella sua villa a Mogliano: il corpo scoperto dalla colf http://a.msn.com/01/it-it/AASYPDA?ocid=st




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i Mig di oggi? avranno la loro superiorità aerea!

"Quei Mig vanno abbattuti". Scatta l'Operazione Bolo http://a.msn.com/01/it-it/AASXEQu?ocid=st




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Allah uh akbar! i traditori parassiti usurai tecnocratici ebrei-massoni, in Occidente crapulano!

Milano: aggressioni Duomo, identificati altri 5 giovani del branco

http://a.msn.com/01/it-it/AASYHO1?ocid=st

Sono 5 giovani che la sera di Capodanno facevano parte del gruppo che ha aggredito 12 ragazze in piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno, che da quanto si è saputo sarebbero stati identificati nelle scorse ore. A riconoscerli, anche grazie al video girato dall'agenzia Alanews e delle telecamere di sorveglianza della piazza, è stata una turista 19enne tedesca che era arrivata a Milano con un'amica.

Le due ragazze sono state aggredite intorno alla mezzanotte e le violenze sono durate una ventina di minuti. Poi il branco si sarebbe spostato per prendere di mira altre giovani. Nel pomeriggio il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Alessia Menegazzo raccoglieranno la testimonianza di un'altra ragazza che ha sporto denuncia nei giorni scorsi. In tutto sarebbero 12 i casi di violenza avvenuti a Capodanno, uno dei quali è al vaglio degli inquirenti e degli investigatori della squadra Mobile.

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il problema di Satana è che lui non ha profeti, ma ha i sacerdoti di satana, Big Pharma, coorporations, FED IMF ECB NWO e gli ingegneri che lo servono.

La profezia di Bill Gates: "La prossima pandemia sarà peggiore del Covid" http://a.msn.com/01/it-it/AASXZAo?ocid=st




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ma se i wahhabiti hanno finanziato ISIS, perché non loro?

Afghanistan, i talebani chiedono il riconoscimento ai Paesi musulmani

http://a.msn.com/01/it-it/AASZ8p6?ocid=st

Paese verso il disastro economico, l'obiettivo e' lo sblocco dei fondi bloccati all'estero

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Minacciati ed "esfiltrati": quei docenti finiti nel mirino dall'islamismo


Ennesinmo caso di "esfiltrazione" in Francia. Che significa? Secondo l'enciclopedia Treccani "esfiltrare" vuol dire "mettere in salvo, al riparo; portare fuori da una situazione e da un ambiente ostili". 
Accade sempre più spesso nella Francia profonda ostaggio dell'estremismo islamico. 
Come riporta Le Figaro, un'insegnante di un college di Trappes, comune francese di 28.945 abitanti situato nel dipartimento degli Yvelines nella regione dell'Île-de-France, ha dovuto essere "esfiltrata" dal suo istituto e dal dipartimento di Yvelines dopo le minacce ricevute a seguito di un corso sull'evoluzione dell'uomo in cui erano state associate l'immagine di una scimmia e una foto del rapper Soprano. 
Tutto nasce da un malinteso: durante una lezione per una classe di terza elementare tenutasi nel dicembre 2020, 
l'insegnante di Scienze della Terra aveva deciso di interessare gli studenti, come lei ha tentato di spiegare, inserendo una foto del rapper francese di origine comoriana su una sequenza temporale, in cui compariva l'immagine di un primate. Un'associazione - non voluta - che ha scatenato l'ira di un padre di uno studente, secondo Le Parisien, che ha rivelato la vicenda.

© Fornito da Il Giornale
Gogna social e minacce per la prof accusata (ingiustamente) di razzismo

Qualche settimana dopo la docente è stata chiamata dal suo preside per un appuntamento con il genitore che considerava "razzista" l'accostamento delle due immagini: lo stesso genitore aveva incautamente pubblicato parte del corso su Facebook, mettendolo in discussione. Risultato? L'insegnante è stata oggetto di pesanti minacce via social. Secondo il rettorato di Versailles contattato dall'Afp, "questa situazione è stata presa molto sul serio dall'accademia" perché " qualsiasi "messaggio di odio o minaccioso che potrebbe prendere di mira il personale dell'accademia è oggetto di molta attenzione". Il rettorato ha precisato che le forze dell'ordine erano state "immediatamente informate" dell'accaduto e che era stata concessa protezione alla docente.

Le gravi minacce all'indirizzo della docente hanno destato particolare preoccupazione a seguito dell'assassinio nello stesso dipartimento di Samuel Paty, professore decapitato all’uscita di scuola a Conflans. Come ricorda il Corriere della Sera, il corso di educazione civica tenuto dal professor Paty lunedì 5 ottobre ha provocato durissime proteste da parte, in particolare, del padre di una allieva di 13 anni, che ha postato due video su Twitter e su Youtube per "cacciare il delinquente dalla scuola". Paty è stato brutalmente assassinato da Abdoullakh Anzorov, un giovane radicalizzato che lo accusava di aver mostrato caricature di Maometto ai suoi studenti.
Il fenomeno dell'esfiltrazione in Francia

"Traumatizzata dall'assassinio di Samuel Paty" la docente, ora supplente in un'altra regione, ha poi sporto denuncia e ricevuto la visita dei servizi segreti, che le hanno chiesto di "lasciare l'Ile-de-France il prima possibile". "Ho perso tutto, tutto quello che ho costruito per dieci anni, 
quest'uomo mi ha rubato la vita e ho avuto molta paura", ha detto al telefono all'Afp, spiegando di voler lavorare d'ora in poi "più vicino possibile alla sua famiglia". A novembre il padre dello studente è stato condannato per molestie a sei mesi di reclusione e 13.600 euro di risarcimento danni dal tribunale di Versailles. 
Ma l'amaro in bocca rimane, anche perché le minacce a chi critica l'islamismo continuano e costringono le persone a fuggire dalla propria vita per non rischiare di essere uccise.

Didier Lemaire, professore di filosofia, è stato posto sotto la protezione della polizia dopo alcuni commenti sulla presenza di islamisti a Yvelines. Altri, proprio come la docente minacciata sui social, hanno dovuto essere "esfiltrati". È il caso, come ricorda Il Foglio, della direttrice delle risorse umane di Charlie Hebdo, Marika Bret, costretta a fuggire a seguito di gravi e concrete minacce di morte lanciate contro di lei dagli estremisti islamici, 
che ha raccontato la propria "esfiltrazione" da casa da parte dell'intelligence. 
Per quanto ancora l'occidente può convivere con l'islamismo senza soccombere?
  Secondo Jean-Louis Harouel, "l'Islam è anche e soprattutto un progetto politico, tanto da voler imporre il suo codice di diritto e le sue regole di civiltà. 
Tanto che in molti punti del suo territorio, la Francia, che è la nazione europea con il maggior numero di musulmani sul suolo, si è oggi trasformata in un Paese diverso dalla Francia: un Paese musulmano".

questi nazi si alzano la mattina e vanno ad uccidere i bambini in Donbass

come la LEGA ARABA ha fatto con i palestinesi, anche i nazi massoni satanisti dell'anticristo in Ucraina hanno trasformato il loro popolo in grasso per i cannoni,

perché l'alternativa che la UE ha dato loro? è la fame e la prostituzione.

L'ucraina e la minaccia russa - Unomattina - 19/01/2022 http://a.msn.com/01/it-it/AASW8b0?ocid=st 

Unomattina torna a parlare delle tensioni tra la Russia e i paesi della nato intorno all'ucraina. E' di ieri la notizia che truppe di mosca sono entrate in Bielorussia (un paese che confina con ucraina e polonia), per un'esercitazione - hanno spiegato i russi - per essere pronti a neutralizzare eventuali minacce ai confini della Russia. nello stesso tempo Londra avrebbe deciso di inviare armi e soldati in ucraina. una situazione sul filo del rasoio. In collegamento da Mosca il corrispondente Sergio Paini ed il vicepresidente ISPI Paolo Magri.

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la LEGA ARABA ha sfrattato 50 Nazioni cristiane precedenti e lo sta facendo ancora adesso, perché USA e UE sono i massoni dell'anticristo lgbtq Rockefeller Spa NWO i satanisti!

E tutti devono capire che se gli ebrei non ritornano tutti in Israele?

non potranno mai smettere di fare i satanisti... Ma evidentemente uccidere tutti i russi e i cinesi?

è una operazione conveniente per Riyad! 

Gerusalemme, ancora tensioni a Sheikh Jarrah: sgomberi e arresti http://a.msn.com/01/it-it/AASWbR5?ocid=st E’ mattina presto quando si procede al totale sgombero del quartiere palestinese di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme est. 


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arrestate i resposnsabili e i mandanti della LEGA ARABA!

Sgominata banda transnazionale di trafficanti di persone


Operava tra l'Italia, in particolare il Salento, l' Albania, la Grecia e la Turchia, una organizzazione transnazionale scoperta dalla Guardia di Finanza che era in grado di gestire partenze e arrivi di centinaia di migranti irregolari e di garantire il ritorno alla base degli scafisti sottratti all'arresto e pronti ad una nuova traversata.


Operazione Astrolabio© Guardia di Finanza Operazione Astrolabio

"Astrolabio"

L'operazione, denominata 'Astrolabio' e coordinata da tre procure, l'antimafia di Lecce quella greca e quella albanese, ha portato all'esecuzione di 47 ordinanze di custodia cautelare, 25 in Albania, su richiesta della Spak di Tirana e 22 in Italia, tra Puglia, Lombardia, Liguria, Veneto e Campania.


"Profitti" da milioni di euro

L'indagine è partita nell'aprile del 2020, in pieno lockdown, dopo uno sbarco avvenuto sulla costa leccese e portata avanti sotto il coordinamento di Eurojust. In tutto sono 30 gli episodi migratori accertati, 26 presunti scafisti identificati , 8 quelli arrestati in flagranza di reato, 52 le persone denunciate perchè coinvolte nei traffici illeciti. Oltre 1100 i migranti rintracciati partiti quasi sempre dalla Turchia (dove sono stati identificati i capi dell'associazione per i quali si procederà per rogatoria). Gli sbarchi avvenivano sulle coste del Salento, tra Otranto e Leuca o in qualche caso in Calabria. Ogni migrante pagava ai trafficanti dai 6000 ai 10.000 euro per il viaggio, o anche di più a seconda della tratta. Il pagamento avveniva attraverso agenzie fiduciarie.


Fra Italia e Albania

Quattro le cellule sgominate: due in Italia, una in Albania e una in Turchia, preposte al trasferimento dei migranti irregolari a seconda dei Paesi di provenienza . Uno dei gruppi, operativo su Bari e gestito da un cittadino iracheno residente nel capoluogo, era incaricato della 'salvaguardia' degli scafisti che recuperati nei pressi dell'approdo venivano poi riportati in Grecia e da qui in Turchia. Nelle indagini sono state compiute intercettazioni telefoniche , ambientali e telematiche, nonché riprese video e servizi di osservazione e pedinamento che hanno permesso di individuare le rotte tracciate dai trafficanti e delineare per ciascuno dei componenti il ruolo ricoperto.


Le indagini della Guardia di Finanza

Dopo uno sbarco nell'aprile del 2020, la Guardia di Finanza rintracciò sulla costa leccese 32 migranti di varie etnie, siriani, egiziani, palestinesi e iracheni da poco sbarcati e che riconobbero come scafisti due uomini che erano stato poco dopo fermati dalle autorità albanesi in prossimità delle loro coste a bordo di un gommone. I migranti raccontarono che nei 15 giorni precedenti si erano spostati dalla Grecia all'Albania soggiornando a Tirana in un appartamento da cui poi erano stati portati a Valona in un'altra casa dove avevano trovato altri migranti in attesa di partire. L'organizzazione si accordava per partenze e pagamenti anche utilizzando gruppi social.


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virus e vaccino sono un unico progetto della FED IMF ECB NWO CIA sia eversivo che genocidario!

Covid, QuantBioRes comprata da Djokovis: l’impegno dell’azienda alla ricerca di una cura


Il CEO di QuantBioRes ha annunciato alla Reuters che l’80% della società danese è stata acquisita dal campione del mondo di tennis Novak Djokovic. Lo staff del tennista, recentemente escluso dagli Australian Open, non ha ancora rilasciato alcun commento in merito alla vicenda.


Djokovic© Fornito da Notizie.it Djokovic

Djokovic acquisisce l’80% di QuantBioRes, società danese che sta sviluppando una cura contro il Covid

Il tennista serbo Novak Djokovic è entrato in possesso dell’80% di QuantBioRes, una società specializzata in biotecnologie con sede in Danimarca che sta lavorando allo sviluppo di una cura contro il SARS-CoV-2.


La notizia relativa all’interesse del campione per l’azienda danese era già trapelata nei mesi scorsi e, in Italia, era stata riportata da Il Sole24 Ore. Nella giornata di mercoledì 19 gennaio, tuttavia, è arrivata la comunicazione ufficiale rispetto alla transazione.


In particolare, l’acquisizione di QuantBioRes da parte di Djokovic è stata riferita a Reuters dall’amministratore delegato dell’azienda, Ivan Loncarevic.


Sulla base di quanto riportato sul registro delle imprese danesi, Novak Djokovic – che aveva comprato le prime quote di QuantBioRes nel 2020 – possiede il 40,8% della società mentre sua moglie Jelena ne possiede il restante 39,2%.


Djokovic acquisisce l’80% di QuantBioRes, l’intervista al CEO della società

In occasione dell’intervista rilasciata a Reuters, il CEO di QuantBioRes Ivan Loncarevic ha spiegato che l’investimento effettuato da Novak Djokovic risale al mese di giugno 2020 ma non ha voluto rivelare le cifre della transazione.


Per quanto riguarda l’azienda, invece, è stato precisato che QuantBioRes ha assunto undici ricercatori in Danimarca, Slovenia e Australia e sta concentrando tutte le proprie energie nello sviluppo di un peptide capace di impedire al virus del Covid-19 di infettare le cellule umane, in modo tale da porre fine alla pandemia.


Nel corso dell’intervista, il CEO Loncarevic si è detto certo che i primi test clinici della società partiranno entro la prossima estate e verranno condotti nel Regno Unito.


Djokovic acquisisce l’80% di QuantBioRes, nessun commento dallo staff del tennista

In relazione all’acquisizione dell’80% di QuantBioRes da parte di Novak Djokovic, lo staff del tennista numero uno al mondo non ha ancora commentato le affermazioni pronunciate dal CEO della società.


Al momento, il campione è reduce dall’esclusione dall’Australian Open e dall’espulsione dall’Australia poiché non vaccinato contro il coronavirus e non in possesso di un visto valido che gli consentisse di restare regolarmente nel Paese.

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Maxwell rompe il silenzio: chi sono gli 8 complici di Epstein http://a.msn.com/01/it-it/AASWmvh?ocid=st Maxwell rompe il silenzio: chi sono gli 8000 complici di Epstein: a 66 OWL 187 Bohemin 322 Grove!


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Un miliardo di dollari per islamizzare l'Europa

Giulio Meotti

Jan 18

L’emiro del Qatar con alcuni capi di stato europei

Nuovi documenti rivelano che, dalla Francia all'Italia, tanto ha speso il Qatar per esportare l'Islam. Quanti stupidi Cappuccetti rossi si sono fatti mangiare dal lupo travestito da agnello. Una inchiesta straordinaria racconta come hanno cambiato l'Alsazia, la regione di Strasburgo: "Antica terra cristiana, la scristianizzazione impera e le chiese intorno alle quali si estendono le case a graticcio e fiorite vedono deperire i pochi greggi rimasti. Le moschee spuntano come funghi dopo la pioggia, anche nei borghi con poche migliaia di abitanti, rivelatore di una lenta ma sicura islamizzazione...".


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"Ci invaderanno e diventeremo una cantina, vecchi cimeli, penombra, ragnatele"

Giulio Meotti

Jan 16

Così disse Giovanni Paolo II. L'Italia è in una tempesta perfetta e la più esposta a quello che il celebre studioso francese Bruno Tertrais ha definito Lo choc demografico nel suo ultimo libro: non facciamo più figli, un terzo di tutti i migranti che arrivano in Europa sono da noi (dati Frontex) e i giudici masochisti incentivano il "travaso" chiesto dalle nostre élite sordide, come l'ultima sentenza della Corte Costituzionale che estende il bonus bebé a chi ha un permesso di soggiorno...


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Quello che i media non dicono dell'attentato alla sinagoga in America

Giulio Meotti

Jan 16

Le organizzazioni islamiche "moderate", spalleggiate dagli utili idioti dei diritti civili, chiedevano di liberare la super terrorista, come l'assalitore di ieri. Sono infidi e pericolosi...


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Conversion to Christianity often invites a violent reaction. This was the case for a woman from Uganda, named Janat, whose story I want to share with you today.

When she accepted Christ, her fundamentalist Muslim husband gradually became abusive toward her. The situation worsened to the point where she had to flee with her three young children for their safety.

When we connected with her, we learned that she had once been trained as a hairstylist. We provided her with the tools she needed to start up her own hairstyling small business. Not only is she able to support herself and her children financially again, but she also uses the business as a platform to share the gospel with her clients.

Jeff King

President of International Christian Concern


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il covid stringe il cappio del regime ebraico-massonico.

quindi, verità e informazione? tutto viene coartato e strumentalizzato!

Novak Djokovic holds major stake in biotech firm developing Covid drug: CEO https://insiderpaper.com/novak-djokovic-holds-major-stake-in-biotech-firm-developing-covid-drug-ceo/ 

Serbian tennis star Novak Djokovic, recently deported from Australia due to his coronavirus vaccine status, is co-founder and majority shareholder of a biotech firm developing a Covid-19 treatment, the Danish company’s CEO said Wednesday.


“He is one of the founders of my company we founded in June 2020,” the chief executive of QuantBioRes, Ivan Loncarevic, told AFP.

According to information publicly available in the Danish business register, 34-year-old Djokovic and his wife, Jelena, together hold a stake of 80 percent in QuantBioRes, which employs a workforce of around 20 in Denmark, Slovenia, Australia and Britain.

“We aim to develop a new technology to fight viruses and resistant bacteria and we decided to use Covid as a showcase,” Loncarevic said.

“If we succeed with Covid, we will succeed with other viruses.”


QuantBioRes is planning to launch clinical trials in the UK in the summer, the CEO said.


The unvaccinated men’s world number one flew out of Melbourne on Sunday after he failed in a last-gasp court bid to stay and play in the opening Grand Slam of the year, where he was targeting a record 21st major title.

His dramatic departure followed a protracted, high-stakes legal battle between the athlete and Australian authorities that cast a dark shadow over the tournament.

Contacted by AFP, Djokovic’s spokesman declined to comment on the tennis star’s stake in the Danish biotech firm.

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Il prezzo del suicidio dell'Europa

Giulio Meotti

Jan 17

Il terrorista della sinagoga in America viene da una delle città più islamizzate d'Inghilterra: 40 moschee fra cui molte in ex chiese convertite e ministri laburisti che chiedono gli emiri di finanziarle, quartieri segregati al 95 per cento, la comunità islamica che prega perché il terrorista sia in Paradiso. Sono le conseguenze fatali della nostra resa multiculturale...

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  la LEGA ARABA ha sfrattato 50 Nazioni cristiane precedenti e lo sta facendo ancora adesso, perché USA e UE sono i massoni dell'anticristo lgbtq Rockefeller Spa NWO i satanisti!

E tutti devono capire che se gli ebrei non ritornano tutti in Israele?

non potranno mai smettere di fare i satanisti... Ma evidentemente uccidere tutti i russi e i cinesi?

è una operazione conveniente per Riyad! 

Gerusalemme, ancora tensioni a Sheikh Jarrah: sgomberi e arresti http://a.msn.com/01/it-it/AASWbR5?ocid=st E’ mattina presto quando si procede al totale sgombero del quartiere palestinese di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme est. 


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Bin ISIS Salman ] [ io ho sentito dire che i siriani hanno tentato di cacciare i turchi dalla Siria e che ci sono molti morti da entrambe le parti!


ma Ursula Von Rothschild la Bestia di Saruman, ha occultato questa notizia, perché è giusto che Erdogan il boia ottenga il suo nuovo impero ottomano con i suoi nuovi genocidi nei Balcani in Africa e in Europa, che poi, anche i cinesi saranno puniti, perché non fanno mai la doccia e quindi sono Kafir impuri ed infedeli!


e perché Macron è GAY lgbtq culto anticristo ebreo-massone, e quindi lui deve essere sostituito dalla teologia islamica della sostituzione prima o poi. ok!


Anche perché deflorare una vecchia insecchita? è una impresa troppo impossibile per quell'altro frocio del tuo pedofilo porco tuo profeta di Allah Mohammed!


è chiaro che Erdogan protesti giustamente, contro il genocidio della sharjah degli sciiti, perché soltanto il genocidio della sharia dei sunniti è quel genocidio giusto vero e santo!





è vero che per fare un dispetto a [ Bin ISIS Salman ] noi, cioè io e Netanjahu abbiamo protetto ASSAD, in passato.. ok, ma quello è stato un errore di gioventù che non sarà più replicato!


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Tachipirina e vigile attesa della MORTE: è l'errore che non sapevamo di commettere, perché soltanto il NAZI protocollo di Big 666 Pharma è quello giusto, e poi, nel NWO nessuno era più bravo dei sacerdoti di satana a fare vaccini come Satana la CIA ED IMF azionisti!



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quando dicono l'elenco degli uomini più ricchi del mondo?

NON citano mai Rockefeller Satana e Rothschild, perché io non so loro in quale categoria loro sono stati messi!



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se dissenti da Rockefeller il parassita vampiro del Pd Bilderberg? sei un odiatore!

il Dio Sassoli non può essere offeso, questo è l'epilogo della dittatura ebraico-massonica alto tradimento il signoraggio bancario.

Post di odio contro Sassoli: deferito 40enne del Napoletano


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non abbiamo gli ufficiali giudiziari per eseguire gli sfratti che il giudice ha decretato, perché Pd e Rockefeller hanno espropriato la borghesia italiana cristiana.

Segrate, stupro in ascensore: il violentatore doveva essere espulso dall’Italia. «Crudeltà ed estrema freddezza»

Cesare Giuzzi 4 ore fa

© Fornito da Corriere della Sera

«Una volta entrata in ascensore, mentre premevo il tasto del piano, sentivo la porta da cui ero entrata poco prima sbattere e subito compariva un ragazzo che in tutta fretta si fermava tra le porte dell’ascensore bloccandolo». Iniziano così gli otto minuti di terrore di una 44enne violentata nell’ascensore di casa a Segrate, alle porte di Milano. Una storia che è l’incubo di ogni donna, aggredita al rientro a casa da uno sconosciuto nascosto nel palazzo. E che ha portato in carcere per rapina e stupro aggravato Hamza Sara, 31enne di origini libiche, irregolare, con diversi precedenti e un ordine di abbandonare l’Italia mai eseguito. Un fantasma, catturato a Trezzo sull’Adda dai carabinieri dopo 17 giorni di caccia all’uomo. Ad incastrarlo un’impronta sullo stipite dell’ascensore e l’esame del Dna. Una violenza «di particolare crudeltà consumata con estrema freddezza» che «dimostra una personalità particolarmente pericolosa e priva di qualsiasi controllo», come scrivono i magistrati Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro nel decreto di fermo. L’ennesimo caso di abusi che scuote Milano, dopo le violenze di gruppo a Capodanno in piazza Duomo.


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quando una religione appartiene al demonio Allah e ai suoi demoni i wahhabiti! Posta vignette di Maometto su WhatsApp, donna condannata a morte per blasfemia in Pakistan

© ANSA

Islamabad, 19 gennaio 2022 - Condannata a morte per aver postato alcune vignette sul profeta Maometto. E' la pena infliitta a una donna di 26 anni. Una donna pachistana di religione musulmana è stata condannata a morte in Pakistan per aver inviato un testo e vignette del profeta Maometto, ritenuti «blasfemi», via WhatsApp, in base a una legge antiblasfemia tra le più severe al mondo ma di rado applicata fino alla massima pena, quella capitale.


Aneeqa Ateeq, 26 anni, è stata arrestata nel maggio 2020 e accusata di aver condiviso «contenuti blasfemi» su WhatsApp, tra cui le vignette, secondo una memoria diffusa dal tribunale. La sentenza è stata emessa a Rawalpindi. Il tribunale ha ordinato che Aneeqa Ateeq sia «impiccata a morte» e l'ha anche condannata a 20 anni di prigione.


Sono circa 80 le persone incarcerate in Pakistan per blasfemia, la metà delle quali è stata condannata all'ergastolo o alla pena di morte, secondo la Commissione statunitense sulla libertà religiosa nel mondo. I difensori dei diritti umani ritengono che le accuse di blasfemia vengano applicate ingiustamente in Pakistan, a volte per risolvere controversie personali. Anche se spesso riguardano i musulmani, prendono di mira soprattutto le minoranze religiose, in particolare i cristiani. A dicembre, il direttore di una fabbrica originario dello Sri Lanka è stato linciato e bruciato da una folla inferocita dopo essere stato accusato di blasfemia.


«L'accusata Aneeqa Ateeq è condannata a morte e a pagare un multa di 50.000 rupie. Sarà impiccata a morte», si legge nell'ordinanza a cui l'agenzia Ansa ha avuto accesso. Se la donna non pagherà la multa, pari a circa 250 euro, sarà sottoposta a reclusione per ulteriori sei mesi. La sentenza capitale deve comunque passare al vaglio dell'Alta Corte di Lahore. Tra i casi più noti di accuse di blasfemia portate all'estremo in Pakistan, quello di Asia Bibi, la donna cristiana rimasta per otto anni nel braccio della morte fino a quando la Corte Suprema del Pakistan non l'ha assolta nell'ottobre 2018.

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Cristiani, rapporto Porte Aperte: discriminato uno su sette, 5.898 uccisi in un anno


Secondo i dati diffusi dall'associazione "Porte Aperte", cresce globalmente la persecuzione anti-cristiana nel mondo. In totale sono oltre 360 milioni i cristiani che sperimentano un livello alto di persecuzione e discriminazione nel mondo (uno su sette). L'Afghanistan si colloca al primo posto, superando così la Corea del Nord che dopo 20 anni scende al secondo posto. Salgono, invece, a 5.898 i cristiani uccisi in un anno per cause legate alla loro fede.


Cristiani, rapporto Porte Aperte: discriminato uno su sette, 5.898 uccisi in un anno© TgCom24 Cristiani, rapporto Porte Aperte: discriminato uno su sette, 5.898 uccisi in un anno

Tra i circa 100 Paesi monitorati, aumenta la persecuzione in termini assoluti e salgono da 74 a 76 quelli che mostrano un livello definibile alto, molto alto o estremo. I cristiani uccisi per ragioni legate alla fede crescono di oltre il 23% (5.898, oltre mille in più rispetto all'anno precedente), con la Nigeria sempre epicentro di massacri (4.650) assieme ad altre nazioni dell'Africa Sub-Sahariana colpite dalla violenza anticristiana: nella top 10 dei Paesi con più violenze contro i cristiani ci sono 7 nazioni africane.


Cresce poi il fenomeno di una Chiesa "profuga" perché ci sono sempre più cristiani in fuga dalla persecuzione. Il modello Cina di controllo centralizzato sulla libertà di religione è emulato da altri Paesi. Infine il dossier evidenzia che i governi autoritari (e organizzazioni criminali) usano le restrizioni per il Covid-19 per indebolire le comunità cristiane. C'è anche il problema legato agli stupri e ai matrimoni forzate delle donne appartenenti alla comunità cristiana dove è piccola minoranza, come in Pakistan.


"Il primo posto dell' Afghanistan nella World Watch List - dichiara Cristian Nani, direttore di Porte Aperte/Open Doors - è motivo di profonda preoccupazione. Oltre all'incalcolabile sofferenza per la piccola e nascosta comunità cristiana in Afghanistan, manda un messaggio molto chiaro agli estremisti islamici di tutto il mondo: 'Continuate la vostra brutale lotta, la vittoria è possibile'. Gruppi come lo Stato Islamico e l'Alleanza delle Forze Democratiche ora ritengono che il loro obiettivo di costituire un califfato islamico sia di nuovo raggiungibile. Non possiamo sottovalutare il costo in termini di vite umane e miseria, che questo ritrovato senso di invincibilità sta causando".


I dieci Paesi dove è maggiore la persecuzione contro i cristiani sono: Afghanistan, Corea del Nord, Somalia, Libia, Yemen, Eritrea, Nigeria, Pakistan, Iran, India.


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L'Aghanistan rilancia le persecuzioni cristiane. Nel mondo 360 milioni a rischio


La riconquista talebana dell’Afghanistan è benzina per il jihadismo globale anticristiano. E nel mondo sono oltre 360 milioni i cristiani che sperimentano almeno un livello alto di persecuzione e discriminazione a causa della fede. Uno ogni sette. Ed è proprio l’Afghanistan oggi il paese più pericoloso al mondo per i cristiani, seguito da Corea del Nord Somalia, Libia, Yemen, Eritrea, Nigeria, Pakistan Iran, India e Arabia saudita, solo per citare i primi dieci paesi più pericolosi per i cristiani. È l’analisi della World Watch List 2022, il rapporto sui 50 stati dove i cristiani subiscono persecuzioni, curato dall’organizzazione Porte Aperte/Open Doors per il periodo 1 ottobre 2020 - 30 settembre 2021, presentata oggi alla Camera dal direttore dell'ong Cristian Nani.


© Fornito da Avvenire

Quest’anno si registra il più alto livello di persecuzione da quando la WWL è stata pubblicata per la prima volta, 29 anni fa. Le dinamiche persecutorie evidenziano la crescita del fenomeno di una chiesa “profuga”, che vede sempre più cristiani in fuga dalla persecuzione; poi c’è il modello cinese di controllo centralizzato della religione, emulato da altri paesi; infine la strumentalizzazione delle restrizioni della pandemia da Covid-19, da parte di governi autoritari e organizzazioni criminali, per indebolire le comunità cristiane.


Afghanistan maglia nera tra i paesi anticristiani. l rapporto di Porte Aperte dipinge un quadro scioccante della vita della piccola e nascosta comunità cristiana in Afghanistan: gli uomini rischiano la morte, se la loro fede viene scoperta; donne e ragazze possono sopravvivere se date in moglie come “bottino di guerra” a giovani combattenti talebani, altre vengono violentate e sottoposte alla tratta; il governo talebano ha ottenuto l’accesso a documenti che hanno contribuito all’identificazione di cristiani afgani, arrestati e poi uccisi da combattenti talebani; gran parte della popolazione cristiana è scappata nelle regioni rurali o nei campi profughi delle nazioni vicine, comunque presenti nella WWL perché ostili ai cristiani. Ma tra i primi cinque paesi persecutori, quattro sono islamici: oltre al regime talebano, ci sono Somalia, Libia, e Yemen.


Corea del nord scavalcata scende al secondo posto. Il Rapporto 2022 evidenzia dunque che pur aumentando la persecuzione, il regime di Kim Jong-un non guida più la classifica, dopo 20 anni al vertice, perché superata in orrori dall’Afghanistan. Una nuova legge contro il "pensiero reazionario" ha aumentato il numero di cristiani arrestati e le chiusure di chiese allestite clandestinamente in case. Imprigionati nei brutali “campi di rieducazione”, in pochi ne escono vivi.


India: «I veri indiani sono solo gli induisti». Un paese democratico, ma sempre più influenzato dall’ideologia nazionalista induista, secondo la quale essere indiano significa essere indù. Le violenze contro cristiani e altre minoranze religiose è ignorata o incoraggiata da leader politici indiani, e accompagnata da un’impennata di disinformazione sui mezzi di comunicazione e social netwok.


Nigeria al primo posto per i massacri. Porte Aperte tra i circa 100 paesi monitorati nella ricerca rileva un aumento della persecuzione in termini assoluti: salgono da 74 a 76 quelli che mostrano un livello definibile alto, molto alto o estremo. Crescono i cristiani uccisi per ragioni legate alla fede, di oltre il 23% (ben 5.898 contro i 4.761 del rapporto 2021), con la Nigeria sempre epicentro di massacri (4.650) assieme ad altre nazioni dell’Africa Sub-Sahariana colpite dalla violenza anticristiana. E sono state 5.110 le chiese ed edifici connessi attaccati o chiusi (4.488 l’anno precedente), 6.175 i cristiani arrestati e incarcerati senza processo (da 4.277) e 3.829 i cristiani rapiti (da 1.710). Nella lista specifica dei primi dieci paesi della WWL 2022 calcolata solo sugli atti di violenza contro i cristiani, e non più in generale sulle pressioni, troviamo ben 7 nazioni africane: Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Mozambico, Camerun, Mali e Sud Sudan.


Nel mirino cristiani profughi, chiese storiche, protestanti, convertiti. La World Watch List ricerca considera abbraccia 4 tipologie di comunità cristiane: le comunità di espatriati o di immigrati, le chiese storiche (come i cattolici, gli ortodossi e le chiese protestanti tradizionali), le comunità protestanti non tradizionali (come gli evangelici, i battisti, i pentecostali), e le comunità di convertiti al cristianesimo (soprattutto da islam induismo, spesso i più colpiti dalla persecuzione).


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gli USA NATO CIA UK cercano sempre pretesti per uccidere i russi e i cittadaniti UE e tedeschi, sono 14 anni che, io impedisco la guerra mondiale!

Ma, la corruzione massonica è a tali livelli che una pulizia dalla feccia? ora, deve essere fatta.

Ucraina, 666 Blinken NWO Rockefeller culto divino Baal Ja-Bull-On è atterrato a Kiev: tensione Usa con Mosca 

http://a.msn.com/01/it-it/AASVpW4?ocid=st 

Intanto Mosca considera una provocazione le dichiarazioni della Casa Bianca sulla presunta evacuazione dei diplomatici russi in Ucraina.


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questi si alzano la mattina e vanno ad uccidere i bambini in Donbass e da 8 anni è sempre così.

Ucraina, Cnn: Kiev 'scioccata' dalle parole di Biden 

http://a.msn.com/01/it-it/AASX5uR?ocid=st 

NEW YORK, 19 GEN - L'Ucraina "scioccata" dalle parole di Joe Biden. Lo riporta la Cnn, citando funzionari di Kiev che hanno letto nelle affermazioni del presidente americano un via libera a Vladimir Putin a invadere il Paese.

Ucraina, Cnn: Kiev 'scioccata' dalle parole di Biden© ANSA Ucraina, Cnn: Kiev 'scioccata' dalle parole di Biden

Nel corso della conferenza stampa maratona di due ore, Biden ha detto di attendersi che Putin assuma qualche azione e invada l'Ucraina e che la risposta americana "dipenderà da cosa farà" la Russia. La Casa Bianca si è affrettata a chiarire le parole del presidente Usa spiegando che a qualsiasi attraversamento del confine ci sarà una "risposta dura e unita dagli Stati Uniti e dagli alleati". (


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Il anti-presidente 666 BIDEN ha ricordato di aver mandato già 600 milioni di equipaggiamento militare sofisticato a Kiev.

i missili a grappolo e a termobariche si mangeranno ogni possibilità di difesa degli nazi ucraini, e l'unica possibilità che hanno i satanisti della NATO è quella di usare le bombe atomiche!

io Credo che i frugali a Nord? moriranno tutti!


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Cresce la persecuzione dei cristiani nel mondo. Afghanistan maglia nera, poi Nord Corea


Roma - Cresce  la persecuzione anticristiana nel mondo e l’Afghanistan si colloca al primo posto come Paese dove maggiore è la discriminazione, surclassando la Corea del Nord che, da vent’anni, deteneva il negativo primato. Sono oltre 360 milioni i cristiani che sperimentano un livello alto di persecuzione e discriminazione nel mondo (un cristiano su 7). Salgono invece a 5.898 i cristiani uccisi per cause legate alla loro fede. 


Sono i  dati diffusi da “Porte Aperte“  alla Camera dei Deputati. Come strumento di oppressione è utilizzato anche il Covid che ha fatto aumentare, in alcuni Paesi, le restrizioni nei confronti della comunità cristiana lì dove è minoranza. Porte Aperte ha dunque pubblicato la World Watch List 2022 (periodo di riferimento: 1 ottobre 2020 - 30 settembre 2021), la nuova lista dei primi 50 Paesi dove più si perseguitano i cristiani al mondo. Sono 360 milioni i cristiani che vivono in terre a loro ostili, erano 340 milioni un anno fa.


  «Il primo posto dell’Afghanistan nella World Watch List - commenta Cristian Nani, direttore di Porte Aperte/Open Doors - è motivo di profonda preoccupazione. Oltre all’incalcolabile sofferenza per la piccola e nascosta comunità cristiana in Afghanistan, manda un messaggio molto chiaro agli estremisti islamici di tutto il mondo: “Continuate la vostra brutale lotta, la vittoria è possibile“. Gruppi come lo Stato Islamico e l’Alleanza delle Forze Democratiche ora ritengono che il loro obiettivo di costituire un califfato islamico sia di nuovo raggiungibile».


 I dieci Paesi dove è maggiore la persecuzione contro i cristiani sono nell’ordine Afghanistan, Corea del Nord, Somalia, Libia, Yemen, Eritrea, Nigeria, Pakistan, Iran, India. Tra i circa 100 Paesi monitorati, aumenta la persecuzione in termini assoluti e salgono da 74 a 76 quelli che mostrano un livello definibile alto, molto alto o estremo. I cristiani uccisi per ragioni legate alla fede crescono di oltre il 23% (5.898, oltre mille in più rispetto all’anno precedente), con la Nigeria sempre epicentro di massacri, assieme ad altre nazioni dell’Africa Sub-Sahariana colpite dalla violenza anticristiana: nella top 10 dei Paesi con più violenze contro i cristiani ci sono 7 nazioni africane. 


Cresce poi il fenomeno di una Chiesa «profuga» perché ci sono sempre più cristiani in fuga dalla persecuzione. Il modello Cina di controllo centralizzato sulla libertà di religione è emulato da altri Paesi. C’è infine il problema legato agli stupri e ai matrimoni forzate delle donne appartenenti alla comunità cristiana dove è piccola minoranza, come in Pakistan.

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Hildegard von Bingen

I FILM E I VIDEO DA NON PERDERE

IN EVIDENZA


UN'ISOLA COME LA GROTTA DI BETLEMME,
COME LA CROCE GLORIOSA DI GERUSALEMME

"L'ISOLA" UNO DEI PIU' BEI FILM MAI VISTI.
PER PENSARE, PER PREGARE, PER AMARE CRISTO





Un film meraviglioso, senza alcuna enfasi. Da gustare e assaporare sino in fondo. La profonda conoscenza di se stesso, il primo grado dell'umiltà. E l'abbandono totale e senza condizioni all'amore e alla misericordia di Dio. Lo svelamento dei pensieri più profondi alla fine di un'esistenza vissuta con Cristo e con Lui nascosta in Dio. La vita semplice crocifissa con Cristo, la follia d'una sapienza che trapassa la carne e giunge sino all'essenza vera e autentica delle cose, dell'uomo e della storia. La santità che sgorga per pura Grazia in un uomo avvinto dall'amore e ad esso aggrappato come all'unica ancora di salvezza. La vita che diviene preghiera, quella preghiera incessante del cuore che si fa respiro dell'anima. Tutto ciò, e molto di più è questo film, da guardare con tutta la famiglia, e riguardare da soli, pregando, come dinnanzi ad un'icona. Continua a leggere

Antonello Iapicca Pbro

QUI IL FILM L'ISOLA

L’ultima cima
La vita di un presbitero secondo il cuore di Dio

Il bicentenario di Don Bosco
San Giovanni Bosco. I film, i documentari

In preparazione all’ostensione della Sindone
La Sacra Sindone, un mistero affascinante. Video e documentazione




Due film molto belli sulle apparizioni della Vergine Maria. E molto altro (film, documentari e documenti)


Lourdes
Fatima




Papa Paolo VI Beato
Paolo VI. Il film, i documentari, tutti i suoi documenti



Hannah Arendt. Il film, i documentari, gli scritti, gli articoli




Dietrich Bonhoeffer. Il film, le opere da scaricare, gli approfondimenti

The Passion
Il film e una sua analisi dettagliata. Commenti vari


The Mission. Il film da vedere on line. E tanti documenti e documentari per approfondire il tema affascinante delle reducciones


Il Decalogo


Fireproof
Un film che esalta l’unità matrimoniale. Un film per educare all’amore.

Il circo della farfalla
La vera povertà è la perdita della capacità di meravigliarsi e di sondare in profondità la vita e l'umanità, fino a trovarne il senso trascendente, quale che ne sia la condizione, mentale, fisica, sociale
Ushpizin - L'ospite
Bel film ambientato nei quartieri ebrei ortodossi di Gerusalemme durante la festa delle capanne


Katyn. Di Andrzej Wajda



GESU' E IL VANGELO


The Passion




Purificazione del Tempio


I mercanti nel tempio



La crocifissione di Gesù


Gesù verso il calvario
La crocifissione di Gesù
Gesù muore sulla Croce


La Crocifissione di Gesù Parte 1
La Crocifissione di Gesù 2 parte




Maria e la Passione di Gesù


La Madre Addolorata
Maria di Nazareth Maria e la crocefissione di Gesù
Gesù incontra Maria lungo la via del Calvario




San Giovanni Battista


L'Ultimo Profeta Sulle tracce di San Giovanni Battista. P. Frederic Manns
TV2000 I Santi nell'arte Giovanni Battista 1a parte
TV2000 I Santi nell'arte Giovanni Battista 2a parte

Maria Maddalena


Maria Maddalena e Gesù


LA VERGINE MARIA


Lourdes
Fatima




Nostra Signora di Guadalupe


L'immagine della Madonna a Guadalupe
La Vergine di Guadalupe
Nostra Signora di Guadalupe
Nostra Signora di Guadalupe HD

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IL MISTERO DELLA SANTA CASA Parte 1 (estratto voyager)
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IL MISTERO DELLA SANTA CASA Parte 3 (estratto voyager)


NUOVO TESTAMENTO
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Martirio di Santo Stefano


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Che cosa c'è di diverso questa notte in ebraico. La Pasqua delle nostre radici

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Preferisco il paradiso
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San Francesco. I film, i documentari


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San Francesco d'Assisi: la notte di Spoleto.
San Francesco e la Croce


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Santa Teresa di Lisieux. Storia di un'anima. Parte I
Santa Teresa di Lisieux. Storia di un'anima. Parte II




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Don Zeno di Nomadelfia


Dietrich Bonhoeffer. Il film, le opere da scaricare, gli approfondimenti

Uomini di Dio. Il martirio dei monaci in Algeria


Uomini di Dio finale

TEOLOGIA E FILOSOFIA

La crisi della ragione. Pablo Dominguez.

STORIA DELLA CHIESA

Il martirio dei cristiani armeni per Cristo
I Dialoghi delle Carmelitane, un canto contro il terrore

I PAPI
I film su San Giovanni Paolo II
Raccolta di bellissimi video su Giovanni Paolo II
Immagini video inedite e storia di Karol Wojtyla
Gli anni di Benedetto XVI


VITA DELLA CHIESA
I passi del silenzio. Le puntate di Sat2000 sui monasteri di clausura, mai visitati dalle telecamere.

GRANDI DIBATTITI - CONFERENZE
Antonio Socci e Vito Mancuso discutono su Gesù di Nazaret
Cosa vivo a fare. Alessandro D'Avenia
Sessualità e pornografia. Un video che devono vedere adulti e giovani
Il figlio ad ogni costo: Rai3, va in onda l’orrore. Video della puntata di Report e commento

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BIOGRAFIA E SPIRITUALITA'

Premessa: Un cammino di stupore in stupore

"Ho fatto una scoperta o, dovrei dire, ho avuto una visione. L'ho avuta tra due tazze di caffè nero in un ristorante francese di Soho; ma non saprei spiegarla, neppure se tentassi di farlo. Comunque era che tutte le cose buone formano un tutt'uno... Questo è ciò che sento... adesso, ad ogni ora del giorno. Tutte le cose buone sono una cosa sola. È questo ciò che gli Ebrei dell'antichità, soli tra gli altri popoli, hanno percepito. I Greci, i Vichinghi e i Romani non furono attraversati come qualche rude israelita, una notte, nella solitudine del deserto, dall'improvvisa, abbagliante idea che tutto il mondo era la manifestazione di un solo Dio: un'idea degna di un romanzo poliziesco." (G. K. Chesterton, L'ortodossia)

C'è una tensione che attraversa quasi in sordina il mondo contemporaneo: la si può definire bisogno di una visione olistica, unitaria, dell'uomo, della natura, di Dio. Essa affiora, soprattutto, o deformata nelle correnti esoteriche, oppure concettualmente articolata, negli ambiti di scienza come la biologia, la chimica o la fisica... Qualche volta un poeta, come appunto Chesterton, giunge a percepirne concretamente la realtà, oppure un pittore, come Van Gogh, ce ne dà suggestiva rappresentazione attraverso il dinamismo estetico con cui investe al contempo cielo, terra, uomini, cose. La tradizione cristiana, nella sua storia, non solo ha conosciuto questa tensione ma ha saputo elaborarne, attraverso l'attività e la riflessione di alcune sue grandi personalità, uno sviluppo critico coerente. Ildegarda di Bingen, vissuta nel secolo d'oro del Medio Evo, il XII, è luminosa testimone della visione olistica della tradizione cristiana, visione che non è stata per lei soltanto fulminea intuizione, ma anche e soprattutto esercizio potente di uno sguardo e di un pensiero aperti alla totalità del reale. Conoscere la storia, le visioni, la dottrina, il sapere di Ildegarda è introdursi da una concezione dell'esistenza integralmente positiva, è scoprire che, nella costellazione delle grandi personalità cristiane, brilla anche la figura di una donna per la quale salute del corpo e salvezza dell'anima sono strettamente correlate (del resto l'una e l'altra sono indicate, in latino, dall'unica parola salus). L'intuizione di Chesterton e la percezione sensibile di Van Gogh appartengono alla verità esistenziale della condizione umana contemporanea. Ma, per chi la incontra oggi, Ildegarda spalanca una panoramica finestra su un meraviglioso paesaggio.

Ildegarda e il suo tempo - La vita

1098, estate. Nell'anno che precede la conquista di Gerusalemme da parte dei primi crociati, nacque, nei pressi di Alzey (nella regione dell'Assia Renana, a poco più di 30 km da Magonza), Ildegarda, decima e ultima figlia del nobile Ildelberto di Bermersheim e di sua moglie Matilda (il nome Ildegarda significa protettrice delle battaglie). Ben presto si manifestò la pronta ed acuta intelligenza della bambina, ma altrettanto instabile era la sua salute. La sua natura di visionaria comparve molto presto, se come lei stessa ci racconta: "Nel mio quinto anno di vita vidi una luce così grande che la mia anima ne fu scossa, però, per la mia tenera età, non potei parlarne..." È probabile che l'osservazione delle straordinarie doti della bambina abbia pesato nella decisione dei suoi genitori di affidarla, all'età di otto anni, alla maestra Jutta, una giovane di nobile lignaggio, figlia del conte di Spanheim, che si era appena ritirata in clausura presso il monastero benedettino di Disibodenberg, situato alla confluenza dei fiumi Glan e Nahe. Jutta "l'educò accuratamente all'umiltà e all'innocenza, la iniziò ai canti di David e le insegnò i salmi", scrive Goffredo, il primo biografo di Ildegarda. Oltre a Jutta, Ildegarda ebbe un altro maestro, il monaco Volmar, assistente spirituale della clausura, ed in seguito suo primo segretario; possiamo immaginare che fu lui a contribuire alla sua formazione, insegnandole le arti liberali che erano parte del patrimonio culturale dei monaci di quel tempo. Giunta all'adolescenza Ildegarda decise liberamente di porre la sua vita al servizio di Dio; pronunciò i voti dell'ordine benedettino e (tra il 1112 e il 1115) ricevette il velo dalle mani del vescovo Ottone di Bamberg. Passarono trent'anni senza che si verificassero grandi eventi, ma intanto: "La sua reverenda madre (Jutta) scopriva piena di meraviglia come la sua allieva fosse divenuta a sua volta maestra..." Così, quando nel 1136 Jutta morì, le monache che in quegli anni si erano radunate attorno a Jutta, la elessero badessa. Per cinque anni ancora la vita a Disibodenberg proseguì il suo corso tranquillo, ma quando Ildegarda arrivò ai quarantadue anni, mentre giaceva afflitta da una penosa malattia, una delle tante che l'avevano accompagnata nel corso della vita, la voce di Dio insistentemente le intimò: "Manifesta le meraviglie che apprendi... Oh tu fragile creatura... parla e scrivi ciò che vedi e senti..." Ildegarda, incerta, resisteva, e ciò aumentava le sue sofferenze fisiche; infine trovò la forza di manifestare quanto le accadeva a Volmar, che le consigliò di rendere noto quanto Dio le ispirava. Da quel momento le forze le ritornarono ed Ildegarda iniziò a comunicare le visioni che l'avevano accompagnata fin dalla più tenera età: iniziava così a scrivere il suo primo grande lavoro Scivias (Conosci le vie). Volmar e l'abate Kuno di Disibodenberg si convinsero dell'ispirazione divina di quanto Ildegarda andava rivelando, ed informarono di quanto udivano l'arcivescovo Enrico ed il capitolo della cattedrale di Magonza. Intanto la fama di Ildegarda si spandeva nella regione, giungendo anche alle orecchie di San Bernardo e del papa. Alla fine dell'anno 1147, il papa Eugenio III aveva infatti convocato un sinodo generale della chiesa a Treviri (che dista una settantina di chilometri da Disibodenberg), e da lì inviò una sua delegazione ad incontrare ed interrogare Ildegarda. Gli inviati del papa tornarono con un'ottima impressione; gli scritti di Ildegarda furono letti personalmente dal papa in un'assemblea plenaria del sinodo, nel quale lo stesso San Bernardo intervenne, chiedendo al papa di non tollerare che una tale luce luminosa venisse coperta dal silenzio. Così il papa diede a Ildegarda il permesso di rendere noto ciò che lo Spirito le ispirava e la incoraggiò a scrivere. L'evento del sinodo contribuì a spargere la fama di Ildegarda per tutta Europa; ne sono testimonianza le numerose lettere indirizzate a questa donna saggia e piena di Dio, che tanti le inviavano da ogni dove. Un numero sempre maggiore di nobili ragazze bussavano alla sua porta, ma la comunità femminile di Disibodenberg rimaneva una misera appendice del grandioso convento. Così lentamente Ildegarda maturò l'idea di fondare lei stessa un nuovo convento. L'ispirazione divina le suggerì la collina di Rupertsberg, luogo ameno, ma selvaggio e disabitato, situato a 25-30 km da Disibodenberg, vicino alla città di Bingen, alla confluenza della Nahe nel Reno. Però furono tali le resistenze e le difficoltà che si frapposero, in primis le resistenze dei monaci di Disibodenberg, che Ildegarda si scoraggiò e pensò di rinunciare all'idea. Per il grande travaglio cadde ammalata, e solo quando lei e le sue monache poterono finalmente partire, improvvisamente guarì. Gli aiuti per la costruzione del nuovo convento arrivarono generosi, ma solo verso il 1150 gli edifici cominciarono ad accogliere la ventina di monache della comunità.
La vita a Rupertsberg dovette essere molto dura, agli inizi, e l'indipendenza costò non poco alle monache, tanto che una parte di loro se ne andarono; fra di esse anche la discepola preferita di Ildegarda, Riccarda, che allettata dall'offerta di un suo potente fratello, arcivescovo di Brema, divenne badessa di Birsin (morendo però solo un anno dopo). La situazione del convento gradualmente migliorò, grazie a nuove donazioni; nel 1152 fu consacrata la chiesa del convento e probabilmente per questa occasione Ildegarda scrisse la sua opera musicale Ordo virtutum (La schiera delle virtù), grande esempio delle sue doti musicali. I rapporti con Disibodenberg rimasero però tesi, perché i monaci non volevano cedere beni e terreni che molte delle monache avevano portato in dote a quel convento. La tensione arrivò al massimo nel 1155, quando l'abate Kuno pretese che anche Volmar, che si era trasferito a Rupertsberg con le monache, tornasse indietro. Allora Ildegarda stessa raggiunse a cavallo Disibodenberg, presentandosi senza preavviso davanti a Kuno; l'abate fu costretto a convocare il capitolo, a riconoscere i suoi torti ed a concedere alle monache quello a cui avevano diritto, compreso la guida spirituale di Volmar. Alla morte di Kuno, avvenuta l'anno dopo, Ildegarda concluse un accordo con il suo successore, per uno scambio di terreni fra i due conventi che garantì una buona stabilità a Rupertsberg. Il convento si consolidò ulteriormente quando Ildegarda ottenne la protezione dell'arcivescovo di Magonza e nel 1163 dello stesso imperatore, Federico Barbarossa. Con l'imperatore Ildegarda aveva avuto buoni rapporti fin dal 1154, quando egli, colpito dalla sua fama, l'aveva invitata nel suo castello di Ingelheim. Ciò non le impedì di prendere risolutamente posizione contro di lui, a favore del papa legittimo Alessandro III, quando l'imperatore entrò in contrasto col papato, e fece eleggere due successivi antipapi. Gli indirizzò diverse lettere rivolgendogli, in nome di Dio, parole molto forti: "…Colui che è dice: la ribellione la distruggo e la resistenza di coloro che mi si oppongono l'anniento... Guai, guai alle male azioni dei sacrileghi che mi disprezzano!". L'imperatore non si vendicò, ma non rispose ed il legame con Ildegarda si spezzò. Sotto la saggia guida di Ildegarda, la comunità di Rupertsberg viveva nella gioia e nella concordia, suscitando ammirazione ovunque. Così scrive il monaco fiammingo Viberto (che si era recato nel 1177 a visitare Rupertsberg, e che vi rimase come ultimo segretario di Ildegarda): "La madre circonda le figlie con tale amore, e le figlie si sottomettono alla madre con tale reverenza, che si stenta a distinguere se siano le figlie o la madre a riportare la vittoria. Praticano con zelo letture e canti e le si può vedere intente a scrivere libri, a tessere paramenti sacri o dedite ad altri lavori manuali". In questo periodo Ildegarda scrisse anche la seconda sua opera più importante, il Liber vitae meritorum (Libro dei meriti della vita). Il convento di Rupersberg attirava sempre più giovani, così che dopo dieci anni dalla fondazione cominciò a diventare insufficiente. Ildegarda cercò allora un altro luogo, e lo trovò non troppo distante, sulla riva opposta del Reno, ad Eibingen, dove esisteva un convento agostiniano semidistrutto. Ildegarda si accordò con la proprietaria di quei luoghi, gli edifici furono ricostruiti e già nel 1165 le prime monache cominciarono a risiedervi. Ildegarda, due volte la settimana attraversava il Reno per assistere le sue monache del nuovo convento; questi aumentati impegni non le impedirono comunque di iniziare l'altra sua opera principale, il Liber divinorum operum (Il libro delle opere divine). Ormai anziana, ma piena di energie, Ildegarda non mancò di portare la sua parola, fatto straordinario per una donna, lontano dal suo convento, compiendo quattro grandi viaggi di predicazione. Il primo iniziò alla fine degli anni '50 e la condusse lungo il fiume Meno. Il secondo si svolse nel 1160; dapprima Ildegarda predicò a Treviri, poi risalì il corso della Mosella fin dopo Lothringen, l'ultima tappa fu Metz. Tra il 1161 e il 1163 discese il Reno e visitò le città di Boppard, Andernach, Sieburg, Colonia e Werden. Il quarto viaggio fu intrapreso verso il 1170 ed ebbe per meta la Svevia; là predicò a Maulbronn, Hirsau e Zwiefalten. La predica che tenne il giorno di Pentecoste a Treviri è giunta fino a noi: "Io povera creatura, a cui mancano salute, vigore, forza e istruzione, ho udito nella luce misteriosa del vero volto le seguenti parole per il clero di Treviri: i doctores e magistri non vogliono più dar fiato alla tromba della giustizia, perciò e scomparsa in loro l'aurora delle opere buone: se non espiate i vostri peccati, dai nemici verrà alla città un castigo di fuoco". L'eccezionale autorità spirituale che Ildegarda aveva guadagnato le permetteva tale decisione e durezza. Così non esitò a eseguire l'incarico divino di cui si sentiva investita, anche se in questo periodo le malattie la tormentavano in modo particolare (con sottile autoironia scriveva: "Perché non insuperbisca Dio mi ha costretta a letto"). Anche a Colonia fu molto dura con il clero locale: "Per la vostra disgustosa ricchezza ed avidità, nonché per altre vanità, non istruite i vostri sottoposti", ma altrettanto decisa contro l'eresia dei catari, i puri, che si era diffusa anche in quella città. Ildegarda era ormai vecchia, ma non le furono risparmiate ulteriori prove. Nel 1173 morì il suo fedele consigliere ed amico Volmar, ed ella dovette combattere a lungo, rivolgendosi anche al papa, perché l'abate di Disibodenberg le concedesse un nuovo assistente, Goffredo, che morì però presto, nel 1176. Nel 1178 la sua pietà per un giovane cavaliere morto a Bingen, al quale aveva concesso la sepoltura nel cimitero di Rupertsberg, le costò una lunga disputa col clero di Magonza. Secondo i canonici della cattedrale quel cavaliere si era macchiato di un grave crimine, era stato scomunicato, perciò non poteva avere una sepoltura religiosa e Ildegarda doveva allontanare subito il nobile dalla terra consacrata, altrimenti il convento sarebbe stato colpito dall'interdetto. Ildegarda sapeva che il cavaliere si era pentito e confessato prima della morte. Non volle cedere all'intimazione e cancellò ogni traccia della sepoltura. Si preparò alla difesa e si recò personalmente a Magonza a sostenere le sue ragioni. Ma non riuscì a convincere i prelati, che confermarono l'interdetto. Allora l'indomita Ildegarda trovò il modo di mettersi in comunicazione direttamente con l'arcivescovo di Magonza, Cristiano, che in quel periodo era Roma. Da lontano egli ordinò un'indagine, che sembrò chiarire la vera dinamica delle vicende, così che l'interdetto fu revocato. Ma la questione fu riaperta una seconda volta dagli ostinati canonici di Magonza, e solo una seconda perorazione diretta di Ildegarda all'arcivescovo, sempre lontano, riuscì a chiudere l'incidente. Ormai Ildegarda era molto vecchia e gli scontri con il capitolo del duomo di Magonza le avevano minato le forze. Le monache la sentivano sempre più spesso sospirare. "Vorrei essere liberata e stare vicino a Cristo", ed una notte la luce risplendette di nuovo in lei e le annunciò il giorno in cui sarebbe stata liberata dal peso del suo corpo. Tranquillamente Ildegarda si preparò alla morte, che sopravvenne nel giorno che le era stato predetto, il 17 settembre 1179, dopo che tutte le monache da lei radunate ebbero intonato, per un suo ultimo desiderio, canti nuziali.

Ildegarda e il suo rapporto con la vita monastica

La regola

La regola è il sicuro alveo nel quale scorre la vita dei monaci, ed anche se ogni grande famiglia monastica la "reinventa" e la sottolinea secondo il suo proprio carisma, da Agostino a Francesco d'Assisi essa non manca mai di costituire il fondamento su cui si costruisce la possibilità di una vita in comune. Ildegarda è benedettina, vive la regola, parla della regola e nei suoi scritti si rifà alla regola con allusioni, con citazioni che le vengono spontanee, nominando S. Benedetto assai più spesso di qualsiasi altro santo. Scrive anche una sorta di breve trattato sulla Regola di S. Benedetto, intitolato Explanatio regulae Benedicti, per rispondere a una richiesta fatta con grande deferenza e stima: "Ad Ildegarda, tempio dello Spirito Santo, reverenda sposa di Cristo, diletta da Dio, e stimatissima Maestra delle sorelle di santo Ruperto di Bingen..." da un cenobio di canonici agostiniani, i quali espressamente le chiedono un commento della regola di S. Benedetto: "... Infatti anche se voleste interpretare per noi tutta la santa Scrittura, nulla potreste offrirci che sia altrettanto utile a noi e da noi altrettanto ambito quanto la vostra esposizione della regola...". Introducendo la sua risposta Ildegarda dice di Benedetto che egli fu una ricca fonte dalla quale sgorgano le acque della saggezza divina. Egli pose il perno della sua dottrina non troppo in alto, né troppo in profondo, ma nel "centro della ruota". La ruota è immagine di Dio, del Dio incarnato: dunque Benedetto ha posto a misura, a regola della sua norma di vita, la vita di Cristo. Imitare la vita e la passione di Cristo non vuol dire però ricercare penitenze straordinarie: per Ildegarda la via che Benedetto ha tracciato è discreta e piana, mentre prima di lui la vita monastica era durissima, fatta solo di penitenza e di deserto (ella non ha mai disprezzo del corpo, che è al servizio dell'anima, ma ha i suoi diritti ed un alto valore). La virtù dell'obbedienza è lo specifico della regola: l'obbedienza impone di non seguire la propria volontà, ma di ritornare a Dio dal quale ci siamo allontanati per la pigrizia della disobbedienza. Nella regola la voce di Dio a cui obbedire non è una voce astratta, ma è la voce del superiore, dell'abate.

La cultura

La conoscenza è per la monaca benedettina Ildegarda un cammino di illuminazione che la impegna nel compito di trasmettere quanto ascolta e vede, non solo agli uomini del suo tempo, ma anche alle generazioni future. Per questo la sua prima opera scritta ha titolo Scivias: Conosci le vie, cioè presta attenzione, guarda, scruta le vie divine, tutti i percorsi, rettilinei e contorti, tutte le circostanze, nelle quali Dio ti viene incontro. Tutte le vie portano ad un'unica meta, pertanto in ogni circostanza si può desiderare Dio e conoscerlo. L'intera vita monastica insegna a coltivare il desiderio di Dio coltivando la devozione al cielo. "Tutta la tradizione benedettina, in particolare, - ha scritto J. Leclerq - si è modellata "sull'esistenza di San Benedetto: scienter nescia et sapienter indocta, essa raccoglierà l'insegnamento della dotta ignoranza, ne vivrà e la trasmetterà, la richiamerà e la terrà incessantemente presente all'attività culturale della Chiesa come un paradosso necessario..." Tale paradosso ha una straordinaria potenza e forza persuasiva in Ildegarda, nell'espressione della sua conoscenza per illuminazione o per visione. La sua vita monacale, noviziato che la esercita alla vita eterna, diventa luogo e tempo della sua missione, esercizio che apre tutti alla visione della stessa eternità e al cammino necessario per raggiungerla. La sua dotta ignoranza, la sua sapienza, tutta merito dell'opera di Dio nel debole vaso d'argilla della sua umanità, la abilita ad annunciare con forza all'uomo di tutti i tempi la sua possibilità e capacità di conoscere il significato proprio e del mondo. Ella può pertanto chiamare in causa radicalmente la libertà umana, posta ad ogni passo ad un bivio, nella scelta tra Cristo e l'anticristo. Può avvertire che, lontano da Dio, l'uomo non conosce il bene, poiché, "andando tastoni, può solo ammiccare con occhi ciechi, ma, nell'ombreggiato vigore conoscitivo della carne terrena, non vive affatto in modo autentico." La sua sapienza umana e divina è stata di grandissima utilità ai monaci del suo tempo, a persone di ogni tipo, ai poveri e ai potenti. A tutti Ildegarda, riproponendo le verità della fede e la sua concreta storicità nella Chiesa, ha prestato soccorso affinando "le orecchie della percezione interiore" perché potessero aspirare "con carità ardente" a tutto ciò che è specchio di Dio e a Dio stesso. Ildegarda non si fidava ciecamente di se stessa. Cercò tutte le conferme necessarie, poiché sapeva che la verità del contenuto dei suoi scritti era fatto di primaria importanza. Quando già aveva presso di sé, come magister e segretario, Volmar, quando già l'Arcivescovo e il capitolo del Duomo di Magonza l'avevano confermata a scrivere, cercò il giudizio e il conforto di Bernardo di Chiaravalle, il grande monaco cistercense, nel 1146: "Certissime et mitissime Pater, audi me, in tua bonitate, indignam famulam tuam... Bone Pater et mitissime, pono me in animam tuam, ora pro me, quia magnas labores in hac visione habeo." "Provo una grande pena - prosegue - in questa visione, non sapendo fino a che punto posso dire quello che ho visto e udito. Sì, talvolta, poiché taccio, vengo costretta a letto da tale visione con forti dolori, così da non riuscire più ad alzarmi... Sono istruita solo interiormente, nell'anima mia. Perciò parlo come nel dubbio... Più di due anni fa mi sei apparso in visione come un uomo che guarda verso il male senza paura, che anzi è molto audace. E ho pianto, perché io spesso arrossisco e mi vergogno... Però ora mi sollevo e corro a te: tu non vieni stroncato, ma guardi fisso verso l'albero e sei vittorioso sull'anima. E non elevi solo te stesso, ma sollevi anche il mondo nella direzione della salvezza. Tu sei l'aquila che guarda verso il sole... Venerabile padre Bernardo, per forza di Dio, sei meravigliosamente posto nel più alto onore. Tu sei causa di terrore per la follia di questo mondo... Padre, ti prego per il Dio vivente: ascolta le mie domande... per il tuo paterno amore e la tua saggezza, indaga nell'anima tua, così come te lo suggerisce lo Spirito Santo e, dal profondo del cuore, dona conforto alla tua serva." Bernardo le rispose, nel 1147 durante un suo iter germanicum: cauto, prudente, riferì tutto alla grazia di Dio: "Alla diletta in Cristo figlia Ildegarda, il fratello Bernardo, noto come abate di Clairvaux, invia la preghiera di un peccatore, se può qualcosa. Che dalla mia pochezza tu sembri avere un'opinione ben diversa da quella che ne ha la mia coscienza, credo sia da attribuire solo alla tua umiltà. Ma non ho affatto trascurato di rispondere alla lettera che ti ha dettata la tua carità, benché il cumulo degli affari mi obblighi a farlo molto più brevemente di quanto vorrei. Mi rallegro per la grazia di Dio che si manifesta in te. E per quanto è in me ti esorto e ti prego di considerarla proprio come grazia e di adoperarti a corrisponderle con tutto lo slancio dell'umiltà e della devozione, sapendo che "Dio resiste ai superbi concede la grazia agli umili" Del resto, dato che in te c'è un'intima consapevolezza e un'unzione che tutto rivela, che cosa ho da insegnare o da ammonire io? Piuttosto ti prego e ti chiedo supplichevolmente di ricordarti di me presso Dio e insieme di coloro che sono collegati con me nel Signore in unione spirituale."

Le opere

Le tre opere più imponenti di Ildegarda sono i suoi scritti visionari-teologici. Nello SCIVIAS (Conosci le vie), scritto fra il 1141 ed il 1151, in trentacinque visioni c'è la storia della salvezza incominciando dalla creazione dell'uomo e dal suo primo peccato, per arrivare fino all'ultimo giorno; la prima parte tratta dell'opera creatrice di Dio Padre, la seconda dei sacramenti, la terza della vita interiore dell'uomo, la sua intima lotta e le virtù quale mezzo per salire a Dio. La seconda grande opera, LIBER VITAE MERITORUM (Libro dei meriti della vita), fu scritta fra il 1158 e il 1163, nella forma di un dialogo fra vizi e virtù, e tratta del grande tema della ricerca dell'armonia fra la legge di Dio e la volontà dell'uomo. Ildegarda esamina trentacinque virtù e trentacinque vizi e descrive la sorte degli uomini beati e quella di coloro che hanno sciupato la loro vita. Nella terza opera, LIBER DIVINORUM OPERUM (Libro delle opere divine), scritta fra il 1161 e il 1173, Ildegarda in dieci visioni descrive la Creazione nel suo stretto rapporto con Dio, riprendendo l'immagine dell'uomo in una struttura complessa di rapporti fra microcosmo e macrocosmo. Ildegarda sostiene che l'interazione e l'armonia nella molteplicità del cosmo sono garantite fintanto che l'uomo obbedisce al suo creatore. L'uomo può uscire dall'ordine, può violarlo, ma il male porta con sé il castigo. Di quest'opera ci è rimasta un'antica copia, riccamente illustrata, conservata presso la Biblioteca Statale di Lucca. Molto interesse hanno suscitato negli anni recenti le sue opere medico-scientifiche. È Ildegarda stessa che ricorda di aver scritto delle opere mediche: i due trattati PHYSICA e CAUSAE ET CURAE si possono perciò collocare fra il 1151 ed il 1158. Di queste due opere non esistono manoscritti di epoca vicina a Ildegarda, ma solo copie più tarde. Rimangono perciò molti dubbi se ci siano state delle indebite aggiunte posteriori, anche perché alcune idee in esse espresse (sulla magia, sull'influsso degli astri) sono in contrasto con tutta la concezione di Ildegarda. Anche la produzione musicale di Ildegarda è molto vasta. Le sue 77 composizioni, inni, antifone, sequenze e canzoni (lieder) sono da lei raggruppate sotto il titolo SYMPHONIA HARMONIAE CAELESTIUM REVELATIONUM (Sinfonia dell'armonia delle rivelazioni celesti); furono probabilmente in gran parte scritte negli anni '50 e completate dopo la scrittura del Liber divinorum operum. A queste composizioni va aggiunto l'ORDO VIRTUTUM (La schiera delle virtù) un'opera destinata ad una specie di sacra rappresentazione in musica. La produzione musicale di Ildegarda ci è giunta attraverso due differenti codici, conservati uno in Belgio ed uno in Germania. Di grande importanza è anche tutta la corrispondenza di Ildegarda; le più di 300 lettere che ci sono pervenute sono indirizzate a personalità dell'intero occidente, papi, imperatori e re, vescovi, abati e badesse, sacerdoti e monaci ed anche laici. Infine si può menzionare un'opera strana e curiosa, costituita da diversi scritti crittografici, composti in una "lingua inventata", che ci sono pervenuti, ma non sono stati tuttora decifrati.

Ildegarda e alcuni dei suoi contributi

Gli uomini hanno elaborato vari modelli dell'universo nelle loro diverse stagioni culturali, scenari di sfondo, provvisori e insieme essenziali, perché capaci di 'salvare', di preservare le apparenze, nel senso di raccogliere tutti i fenomeni in una unità di senso e di realtà. Il modello medievale, normalmente, non interessava gli uomini spirituali, volti concretamente ai problemi dell'anima, alla sua caduta e alla sua redenzione. Questi anzi nutrivano una certa diffidenza nei suoi confronti anche per il fatto che, allora, cosmologia e religione non erano "semplicisticamente solidali". Il modello medievale, oggi lo sappiamo, era frutto di fantasia; non possiamo però dire che fosse falso o menzognero. L'immaginazione medievale si esercitò in esso con una straordinaria capacità produttiva, alla quale certamente Ildegarda ha partecipato e attinto allo stesso tempo con grande libertà. Le sue visioni sono infatti anche originali, straordinarie figurazioni intellettuali ed immaginifiche (poiché Dio le parlava dall'interno della sua cultura), sviluppate sulla base dell'immaginario collettivo medievale, nel quale erano attivi elementi naturalistici e astrologici ereditati dall'antichità precristiana. Anche da questo punto di vista l'opera di Ildegarda attende accurati studi. Le importantissime miniature delle sue visioni a noi pervenute (quelle dello Scivias furono elaborate molto probabilmente sotto la sua guida) sono immagini simboliche statiche; la santa vedeva invece immagini dinamiche, che mostravano lo svolgimento della storia della salvezza ed erano accompagnate dalla "voce della luce vivente", la "voce di colui che siede sul trono". Alle parole e alle immagini di Ildegarda occorre prestare un ascolto e uno sguardo memori di quanto ella stessa diceva di sé: "malata di pusillanimità di cuore e ripetutamente paralizzata dalla paura, talvolta risuono come un debole squillo di tromba della luce vivente. Mi aiuti Iddio a perseverare al suo servizio."

La visione unitaria del mondo

Per lunghi secoli, e con sviluppi importanti nelle età precristiane e quelle cristiane, si sono conosciute le relazioni di somiglianza, veicolate da identiche rappresentazioni immaginarie, tra le strutture dell'uomo e quelle del mondo. Se al primo si è guardato come ad un universo completo ma miniaturizzato, un microcosmo, il secondo è stato visto come un Corpo Totale, un Tutto umanizzato. Già nel VII secolo Gregorio Magno aveva detto: "Homo quaedammodo omnia" l'uomo è - in un certo modo - tutte le cose, racchiude in sé tutti gli ordini della natura (minerale, animato, spirituale) e, più profondamente, i quattro elementi dell'universo (aria, acqua, fuoco, terra). Nei primi decenni del XII secolo il tema del microcosmo ebbe grandissima diffusione, divenne una dottrina a partire dall'interpretazione che, nel IX secolo, ne aveva dato Scoto Eriugena. La scuola teologica di Chartres fu il luogo privilegiato dell'approfondimento di questa dottrina, che fa riferimento al Timeo di Platone, fondato sul parallelismo tra macrocosmo e microcosmo. I monaci cistercensi la fecero propria e la arricchirono; prestissimo la si trovò espressa e condivisa in tutti i centri di cultura, partecipata a tutte le mentalità. L'architettura dell'universo allora nota era quella tolemaica, con la Terra sferica al centro, i sette pianeti fissi sui sette cieli attorno ad essa, lo stellatum su cui appoggiavano tutte le stelle. Dopo questo stava il Primum mobile invisibile, dopo del quale si riteneva non esistesse "né luogo, né vuoto, né tempo" come aveva detto Aristotele. La cartografia medievale della Terra, la mappa mundi, era qualcosa a metà strada fra una realtà geografica , un racconto storico, un universo simbolico. Non serviva al mercante e al pellegrino, era una visione di sintesi spesso offerta ad un vasto e vario pubblico nelle chiese o nei conventi. Se il tipo iconografico più diffuso nel medioevo del rapporto fra microcosmo e macrocosmo, era la figura umana al centro di uno o più anelli su cui si trovavano raffigurati i segni dello zodiaco, un motivo nuovo o per la prima volta elaborato con chiarezza è quello proposto da Ildegarda nel Liber divinorum operum: l'uomo "splendore di bellezza e di luce" è rappresentato come il nucleo centrale di un cosmo a cerchi concentrici, abbracciati da Dio uno e trino. L'immagine ha una struggente somiglianza con quella della Trinità della stessa Ildegarda, che porta al centro Cristo. Il Rinascimento avrebbe ripreso questa iconografia solo nelle componenti geometrico-proporzionali, affidando ad esse il valore di allusione cosmologica. La grande battaglia di Ildegarda è contro l'autonomia umana, contro l'uomo regolato su di sé e pieno di sé, contro l'uomo che parla con spirito di empietà: "Non voglio ubbidire né a Dio, né a qualsiasi uomo! Voglio assicurarmi da solo ogni possibilità che possa recarmi vantaggio, come farebbe qualsiasi uomo che non sia pazzo!" Quest'uomo causa il lamento terribile di tutta la creazione: "E udii - scrive la santa - come gli elementi si volsero a quell'Uomo con un urlo selvaggio. E gridavano: 'Non riusciamo più a correre e a portare a termine la nostra corsa come disposto dal Maestro. Perché gli uomini con le loro cattive azioni ci rivoltano sottosopra come in una macina. Puzziamo già come peste e ci struggiamo per fame di giustizia.'" Cristo, vincitore di Satana, le dice tuttavia: "Io, suprema forza di fuoco, che accese ogni scintilla di vita, da cui nulla uscì di mortale, io decido di tutto ciò che è. Al cerchio dell'universo con le mie ali, cioè volandogli intorno con la mia sapienza, ho dato il giusto ordine. E di nuovo io, infiammata vita del divino essere originario, scintillo sulla bellezza dei terreni dei campi, brillo nelle acque, ardo nel sole, nella luna, nelle stelle. Con un soffio di vento, invisibile vita che dona pienezza, tutto trasformo in vita... Dunque io sono la forza di fuoco che segretamente riposa in tutto questo, tutto arde grazie a me, come il respiro tiene incessantemente in vita l'uomo e come nel fuoco si leva una fiamma accesa... Io sono anche la ragione che dispone del soffio del Verbo tonante, da cui ogni creatura venne creata, in ogni creatura ho destato il mio soffio di vita affinché nulla fosse prigioniero della mortalità, perché io sono la vita... Poiché da sempre, fin dall'eternità, era chiaro che Dio voleva veder creata la sua opera personale, l'uomo, e quando ebbe realizzato tale opera, a lei consegnò tutte le creature, affinché, servendosi di loro, anche l'uomo compisse le proprie opere, così come a sua volta Dio stesso aveva creato la sua opera, appunto l'uomo." "L'uomo è il recinto delle meraviglie di Dio".

La storia

Gli uomini del medioevo hanno fatto della storia del mondo un'unica vicenda, con un intreccio i cui snodi fondamentali sono la Creazione, la Caduta, la Redenzione, il Giudizio. Conoscere la storia era dunque per loro conoscere il destino dell'umanità, nel suo percorso terreno e in quello ultraterreno. È difficile mettersi nei loro panni, a riguardo di questo problema: "Nel medioevo si guardava al passato come se fosse contemporaneo; poiché si ignoravano le più ovvie e superficiali distinzioni tra i secoli, non si pensava minimamente di considerare e conoscere le differenze più profonde del temperamento e del clima mentale... Il passato si differenziava dal presente solo perché era migliore. Ogni epoca pullulava di amici, antenati, protettori." (Lewis). Quel passato e i suoi protagonisti aiutavano gli uomini ad affrontare le scelte del presente, poiché tutti erano consapevoli che unico, misterioso, terribile e carico di misericordia al tempo stesso, era il dramma della storia. Il senso e lo scopo della storia umana furono problemi profondamente meditati da Ildegarda e dal suo contesto monastico. Ma - ha scritto giustamente Gronau - ella non era interessata "al mutamento delle forme della storia dell'umanità. Non perché, come claustrale, vivesse segregata dal resto del mondo. Il suo cuore era aperto solo in una direzione, il suo sguardo era orientato verso una sola cosa: il senso e lo scopo della storia dell'umanità. Ella scriveva esclusivamente di quello che in esso è importante... nella prospettiva della rivelazione divina ed è certa che solo in questa prospettiva l'uomo può realmente conoscere il suo vero posto nella storia e assolvere il proprio compito..." Per lei dunque la storia è il dramma del contrasto tra Dio e il suo avversario, un dramma che si svolge nello spazio-tempo della terra e che si conclude solo quando Dio vince definitivamente il nemico suo e dell'uomo. La storia dell'uomo, di ogni uomo, è per lei la sequenza di episodi piccoli e grandi, carichi di tensione e di sorprese a causa della libertà dell'uomo, della infinita misericordia di Dio e dello spazio lasciato da Dio stesso ai movimenti del demonio. Quando sulla scena del mondo, con Gesù Cristo, appare colui che può e vuole strappare gli uomini alla morte dell'anima, l'uomo viene collocato in una nuova, inedita, posizione: "Quando egli, l'Agnello innocente, è stato innalzato sull'altare della croce per la salvezza degli uomini, ivi, nella più pura bellezza della fede e di ogni altra virtù, dal nascondimento in Dio, apparve improvvisamente la Chiesa, profondo e non misurabile mistero. Essa venne affidata nel cielo al Figlio unigenito. Cosa significa questo? Nel momento in cui è sgorgato sangue dal fianco ferito di questo mio Figlio, allora si è manifestata la salvezza delle anime. Ora, infatti, quello splendore dal quale era stato cacciato il diavolo con il suo seguito è assegnato all'uomo. Poiché proprio questi, il Figlio mio unigenito, prese su di sé la morte con la sua crocifissione, strappò all'inferno il suo bottino e guidò le anime dei fedeli alle sfere celesti. Così, nei suoi discepoli e in coloro che li hanno seguiti con cuore sincero, incominciò presto a fiorire e a rafforzarsi la fede, così hanno potuto diventare eredi del regno dei cieli". Se, fino alla fine dei tempi, lungo tutto il percorso della storia che Dio vuol concedere alla stirpe degli uomini, il dramma è aperto, la libertà dell'uomo è continuamente chiamata in causa, Dio, il regista del dramma, offre nella Chiesa un misterioso e potente sostegno, pur ammonendola che: "Il terribile assassino dell'uomo, il figlio della corruzione, verrà tra non molto, poiché già il giorno declina e il sole rallenta la sua corsa." Alla fine della storia, Gesù Cristo giudicherà il mondo. Allora: "Quando è terminato il giudizio, cessa anche l'infuriare degli elementi, cessano i lampi, tuoni, tempeste, tutte le cose cadenti e caduche si disgregano, non tornano più, si stabilisce una meravigliosa pace e tranquillità, come voleva Dio. È terminato il dramma della storia: et finitum est." Il mistero della storia si intreccia dunque profondamente col mistero della Chiesa, nella quale l'uomo fa esperienza di essere capace di salvezza; in altri termini, in Ildegarda "il compimento della creazione avviene nella Chiesa" (Schmidt), che è garanzia dell'amore costante di Dio alla sua creazione. Nella Chiesa all'uomo, microcosmo nel grande macrocosmo dell'universo, sono offerti futuro e salvezza. Essa, popolo nuovo, è la torre salda eretta da Dio dove gli uomini possono fermamente fronteggiare il nemico. È una torre aperta al mondo, perché tutti possano entrarvi.

L'eredità di Ildegarda

A conclusione di un dolorosissimo episodio, capitato nel convento di Ildegarda, nel quale ella aveva mostrato grande obbedienza insieme a forza morale di straordinaria tenuta, Christian, l'Arcivescovo di Magonza, così iniziava la lettera di riconciliazione: "Con i segni manifesti della tua santa condotta di vita e la sorprendente testimonianza della verità, o carissima signora in Cristo, i tuoi ordini, per non dire le tue preghiere, esercitano un forte potere sulla nostra anima, tanto che dobbiamo orientare e chinare il nostro cuore a tutto ciò che sappiamo corrispondere ai tuoi santi desideri..." Alla 'carissima signora in Cristo' tornano a guardare gli uomini di oggi, con meraviglia e ammirazione. Raramente però essi sono in possesso degli strumenti indispensabili per comprendere il suo messaggio e per condividerne l'umanità. Ildegarda infatti si è resa disponibile ad essere eco di una Voce, che dall'eternità penetra continuamente nel tempo e nello spazio, con una docilità e una semplicità di intenzioni, che non possono essere capiti con immediatezza dall'uomo d'oggi. Il suo convento, la Chiesa del suo tempo, la civiltà cristiana, in tutti i suoi aspetti, di una stagione ricca di frutti, sono matrici non occasionali della sua personalità, in tutte le sue espressioni. L'affettuosa tenerezza delle sue compagne di viaggio, le monache del suo convento, che hanno conosciuto la stessa matrice di fede e cultura, è stata premiata da Dio, alla morte di Ildegarda, con un grande segno: "Con la sua morte Dio mostrò chiaramente i meriti che essa aveva presso di lui. In cielo, al di sopra della stanza nella quale la beata vergine restituì a Dio l'anima beata, apparvero due luminosissimi archi di diverso colore. Essi occupavano uno spazio molto esteso e si allungavano verso i quattro punti della terra, uno da nord a sud e l'altro da est a ovest. Nel punto più alto in cui si incontravano i due archi brillava una luce chiara a forma di luna. Essa splendeva in lontananza e sembrava dissipare le tenebre notturne dal letto di morte. In tale luce si vedeva una croce rossa splendente, in un primo momento piccola, poi però sempre più grande, fino a raggiungere dimensioni gigantesche. La croce era attorniata da cerchi di vari colori nei quali si formavano altre piccole croci rosse splendenti. Dopo essersi allargate nel firmamento, si allungavano ancora verso est e sembravano chinarsi sulla terra proprio sopra la casa in cui la beata vergine era passata a miglior vita, avvolgendo tutto il monte di luce radiosa. Ci viene spontaneo credere che con un segno simile Dio abbia voluto manifestare su questa terra con quale pienezza di luce ha magnificato in cielo la sua amata." In questo segno è forse racchiuso il senso globale dell'eredità di Ildegarda: ogni uomo, come lei, è destinato ad una pienezza di luce che il creato, nel suo splendore, in qualche modo anticipa e che Cristo ha preannunciato nel sacrificio della croce. A lei, carissima signora in Cristo, cioè donna che ha concentrato la sua vita in una devozione senza riserve a Cristo, si volge da più una attenzione misteriosamente inscritta in quel desiderio di Dio che non abbandona mai l'uomo, per sua fortuna. "... la Chiesa desidera ringraziare la Santissima Trinità per il 'mistero della donna' e per ogni donna... La chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del 'genio' femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e a tutte le nazioni; ringrazia per tutti i carismi che lo Spirito Santo elargisce alle donne nella storia del popolo di Dio, per tutte le vittorie che Essa deve alla loro fede, speranza e carità; ringrazia per tutti i frutti di santità femminile." (Giovanni Paolo II, Mulieris dignitatem).
 
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«Cristo non scelse come pietra angolare il geniale Paolo o il mistico Giovanni, ma un imbroglione, uno snob, un codardo: in una parola, un uomo. E su quella pietra Egli ha edificato la Sua Chiesa, e le porte dell'Inferno non hanno prevalso su di essa. Tutti gli imperi e tutti i regni sono crollati, per questa intrinseca e costante debolezza,
che furono fondati da uomini forti su uomini forti. Ma quest'unica cosa, la storica Chiesa cristiana, fu fondata su un uomo debole, e per questo motivo è indistruttibile. Poiché nessuna catena è più forte del suo anello più debole»


Gilbert Keith Chesterton, Eretici








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"Una cosa era certa: Dio, ella lo sapeva, aveva stretto un patto con lei, un patto d'amore col quale la legava a sé in eterno, indipendentemente dalla sua volontà, dai suoi pensieri terreni, questo amore era esistito sempre in lei, aveva agito come il sole sulla terra che dà alla fine i suoi frutti. Questi frutti nessuno avrebbe potuto distruggerli, né il fuoco dei desideri carnali, né l'orgoglio, né l'ira folle. Era stata serva di Dio, anche se ribelle, restia, infedele nel cuore, con una preghiera falsa sulle labbra; una serva maldestra, insofferente davanti alla fatica, indecisa, ma Dio aveva voluto mantenerla lo stesso al suo servizio".

(S. Undset, Kristin figlia di Lavrans, Rizzoli)

 
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