Sesso anale, Luxuria risponde a De Mari: “Dannoso? Dovrebbe sapere che fa bene alla prostata”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/17/sesso-anale-luxuria-risponde-a-de-mari-dannoso-dovrebbe-sapere-che-fa-bene-alla-prostata/3321476/
Luxuria ha trovato una cura per la prostata di Mario Draghi, ma lui quella terapia la ha già incominciata con Rockefeller Spa da tenera età massonica!
le nano particelle metalliche che ti inseriscono nei vaccini tutti? ti girano dentro come tante mine vaganti!
gli ebrei talmudici massoni satanisti tecnocratici regime: UE FED IMF ECB alto tradimento costituzionale il signoraggio bancario?
odiano i cattolici italiani più di ogni altra cosa!
Senigallia, choc in tribunale: Luca Bolletta morto a 31 anni, era uno stimato avvocato
http://a.msn.com/01/it-it/AAT2gVl?ocid=st
poi nella primavera del 2020 è arrivata la diagnosi di una grave malattia contro cui ha lottato con forza e dignità ma che, purtroppo, ha avuto il sopravvento.
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per Veltroni la "entità" è soltanto una istituzione DEM PD Deep State, Deep Church, Bilderberg, neoliberista tecnocratico-europeista, ma per me è molto di più, è un gigantesco termitaio di: 1. leadres, 2. demoni, 3. anime maledette, 4. massoni del NWO ED BM NWO che vivono in simbiosi soprannaturale cyborg con tecnologia convenzionale ed occulta!
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Allah li ha fatti, li purifica nel sangue e poi, li scaglierà tutti contro di noi, per colpa del DEM PD sinagoga ED IMF ECB NWO OCI ONU!
Strage firmata dalla coalizione a guida saudita, la condanna delle Ong
http://a.msn.com/01/it-it/AAT2qAc?ocid=st
“Siamo inorriditi dalla notizia che più di 70 persone, tra cui migranti, donne e bambini, sono state uccise venerdì mattina a Hodaida e Sada, in palese disprezzo per la vita dei civili”.
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il popolo italiano viene sterminato in modo sistemico dai Rockefeller e non c'é nessuno che lo protegga!
La barca dei radical chic disegnata da Banksy vuol rifilarci 58 migranti
Nuovo anno e vecchia musica sull'ondata di sbarchi. Le Ong del mare sono all'offensiva, l'Europa, come sempre, fa da scaricabarile, Malta si gira dall'altra parte e alla fine i migranti recuperati in mare arrivano sempre da noi. Non solo: al timone dell'imbarcazione alla moda disegnata e finanziata dal misterioso Banksy, che vuole sbarcare 58 migranti, c'è un attivista filo palestinese abbordato dai marines israeliani mentre si dirigeva verso Gaza per violare il blocco.
© Fornito da Il Giornale
Dal 3 gennaio è ricomparsa la motonave Louise Michel finanziata e dipinta dall'artista di strada miliardario Banksy amato dai radical-chic. L'imbarcazione dei talebani dell'accoglienza è colorata di rosa e sulla fiancata spicca una bambina, che brandisce un salvagente a forma di cuore.
Il 6 gennaio aveva già individuato 110 persone partite dalla Libia, in acque di soccorso maltesi, grazie alla segnalazione di Seabird l'aeroplano delle Ong che continua a decollare da Lampedusa come se fosse normale. Le autorità maltesi si sono ben guardate di intervenire e i migranti hanno trovato riparo su una piattaforma della Shell per poi venire riportati indietro da motovedette tunisine.
Venerdì la nave di Banksy intercetta un gommone e tira a bordo 62 migranti. A questo punto inizia il solito balletto per la richiesta di un approdo sicuro all'Italia. Louise Michel batte bandiera tedesca, ma la Germania se ne lava le mani rispondendo via mail che non può fare nulla se non informare i centri di soccorso dell'area, ovvero l'Italia. Dopo alcune evacuazioni mediche di emergenza da parte della Guardia costiera rimangono a bordo 58 migranti sistemati in maniera precaria e pericolosa sul ponte. Louise Michel, che porta il nome delle «gran dama francese dell'anarchia» combattente per la Comune di Parigi, è una nave da diporto, turistica, non da soccorso. Al timone c'è Herman Elias Reksten, che nel 2018 voleva rompere il blocco attorno a Gaza con un peschereccio norvegese carico di aiuti. I marines israeliani l'hanno abbordato scortando l'equipaggio nel porto di Ashdod. Il comandante, una volta rilasciato ed espulso, si è fatto fotografare mentre sventolava la bandiera palestinese. Adesso ci porta i migranti.
Venerdì erano 633 i migranti a bordo di tre navi della Ong: la Geo Barents di Medici senza Frontiere (363), Mare Jonio (208) e Luoise Michel. L'Italiana Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans li ha sbarcati ieri (142 approdati a Lampedusa e 70 destinati a Pozzallo). Uno dei pilastri di Mediterranea, l'ex agitatore di estrema sinistra Luca Casarini, ha cantato vittoria sostenendo addirittura che bisogna tornare ad utilizzate la «nostra Marina militare, come si fece per l'operazione Mare Nostrum». Grazie a Mare Nostrum arrivarono in Italia 170mila migranti. Casarini, coinvolto in un'inchiesta di Ragusa su soldi in cambio di sbarchi, ha ovviamente lanciato un appello a favore delle altre navi delle Ong.
Di fronte a Lampedusa la Guardia costiera ha soccorso nella notte fra venerdì e sabato due imbarcazioni con 109 persone. I migranti sono originari di Sudan, Egitto, Nigeria e Bangladesh. Alarm phone, il centralino dei barconi, ha lanciato l'allarme per cinquanta persone in pericolo al largo di Misurata. Solo in gennaio sono già arrivati 1.149 migranti, un record rispetto allo stesso mese degli ultimi tre anni.
La Corte d'Appello di Palermo nella pubblicazione della relazione sull'amministrazione della giustizia nel 2021 ha registrato «un'ampia ripresa degli sbarchi provenienti sia dalla rotta libica che da quella tunisina» denunciando la «difficoltà di svolgere tempestive indagini a causa della quarantena a cui vengono sottoposti i migranti». E sottolineato «la mancanza di adeguata collaborazione internazionale nell'identificare compiutamente i responsabili ed eseguire i provvedimenti custodiali». Il presidente Matteo Fresca ha rivelato che è stata individuata «una regia centralizzata e verticistica, riconducibile anche ad appartenenti alle istituzioni libiche che governa e condiziona le attività dei numerosi gruppi criminali dediti all'immigrazione clandestina e alla tratta».
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Ucraina, sale la tensione dei golpisti della CIA NATO: la gente manifesta a Kiev contro la minaccia russa e per il diritto universale di poter sterminare i russofoni!
http://a.msn.com/01/it-it/AAT3k27?ocid=st
Nel 'Giorno dell'Unità', che celebra l'unificazione dell'Ucraina nel nome del talmud FED NWO, una catena umana porta in piazza a Kiev tutte le tensioni di un Paese che si sente minacciato.
===============in effetti il filorusso Viktor Fedorovyč Janukovyč: Віктор Федорович Янукович: Виктор Фёдорович Янукович - Viktor Fёdorovič Janukovič; Jenakijeve, è catuto sotto il golpe ordito dalla CIA! dopotutto soltanto i filo lgbtq Vaticano senco bilderberg sono quelli giusti e legalizzati!
Gb evoca piano di Mosca per insediare un filorusso a Kiev http://a.msn.com/01/it-it/AAT31SC?ocid=st Australian Open: Krejcikova e Pegula ai quarti. LONDRA, 23 GEN - Il Foreign Office lancia il sospetto che il Cremlino stia non solo valutando un'incursione militare in Ucraina, ma anche "un'invasione e un'occupazione" in piena regola per "installare" al governo di Kiev "una leadership filorussa". Lo si legge in un comunicato nel quale si addita come futuro "potenziale candidato" premier di Mosca nella vicina repubblica ex sovietica "l'ex deputato ucraino Yevhen Murayev".
Gb evoca piano di Mosca per insediare un filorusso a Kiev© ANSA Gb evoca piano di Mosca per insediare un filorusso a Kiev
Il ministero degli Esteri britannico sostiene inoltre di avere "informazioni" relative a contatti fra i servizi d'intelligence di Mosca e altre quattro personalità politiche di Kiev: l'ex primo ministro Mykola Azarov, gli ex vicepremier Serhiy Arbuzov e Andriy Kluyev, nonché l'ex vicecapo del Consiglio di sicurezza nazionale Vladimir Sivkovich, tutti in sella sotto la presidenza considerata filo-russa di Viktor Yanukovich, deposto nel 2014.
L'amministrazione Biden definisce "preoccupanti" le accuse mosse da Londra al Cremlino.
In nottata la secca replica di Mosca, che ha respinto come "assurdità" le accuse di Londra. "Chiediamo al Ministero degli Esteri di smetterla di diffondere assurdità", ha twittato il ministero degli Esteri russo.
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ci sono buone prospettive interessanti per i porconi ebrei-massoni-ricchi prima di cadere all'inferno!
Bezos: tre miliardi per la vita eterna
http://a.msn.com/01/it-it/AAT3cU0?ocid=st
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No Green pass a Sanremo, nel corteo spunta Povia: «Fermiamo il Draghistan»
No Green pass e no-vax a Sanremo, nel corteo spunta Povia: «Fermiamo il Draghistan»© Social (Facebook etc) No Green pass e no-vax a Sanremo, nel corteo spunta Povia: «Fermiamo il Draghistan»
Manifestazione No Vax e No Green Pass a Sanremo, in piazza Colombo, a due passi dal Teatro Ariston. Tra i manifestanti anche il cantante Povia. Nelle immagini prontamente diffuse via social campeggia la scritta "Fermiamo il Draghistan". L'artista, che a Sanremo ha conosciuto la popolarità, torna nella città ligure per protestare contro il governo.
Il cantautore ha intonato le note di "Italia ciao", una rivisitazione di "Bella Ciao", in chiave anti governativa; mentre la manifestazione ha radunato circa 200 persone contrarie al Green Pass. «L'unico che si è dimostrato davvero a tutela dei propri assistiti e che si è schierato al nostro fianco - ha detto l'organizzatore Maurizio Pinto del Movimento Imprese Italiane - Abbiamo riunito in piazza tutta la provincia di Imperia per contestare le politiche scellerate e vergognose del governo Draghi, in materia economica, politica, sociale e sanitaria, in un momento in cui stanno affondando definitivamente le attività commerciali e in particolare le piccole e medie imprese».
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si: OMS Spa Rockefeller ha detto: "tachipirina ossigeno e vigile attesa della morte!"
Covid, no-vax muore a 28 anni: «Si era strappato il casco dell'ossigeno».
Grave anche il papà.
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mafia e terrorismo nascono nel talmud della FED e poi, si diffondono nel NWO OCI ONU!
Falange armata e depistaggi dietro la morte del maresciallo della Folgore
Un corpo giace scomposto, incastrato tra gli scogli. Quaranta coltellate su tutto il corpo: tendini di braccia e gambe recisi, gola tagliata. E infine, come se non bastasse, quasi a voler cancellare ogni traccia di umanità da quel cadavere martoriato – o forse come gesto di spregio finale – un’enorme pietra a schiacciargli il cranio.
© Fornito da Il Giornale
È il 13 giugno 1995, siamo a Livorno, sul litorale del Romito. È questa la scena che si trova davanti un bambino tedesco, il primo a rinvenire il cadavere di Marco Mandolini. Una fine brutale e misteriosa, come misterioso era il lavoro della vittima, che in famiglia parlava poco o niente e che solo qualche giorno prima di finire massacrato, aveva confidato alla sorella che temeva di essere ucciso.
Marco Mandolini era un militare. Non un militare qualsiasi. Nome in codice “Kondor” o “Ercole”, era sottufficiale della Folgore in forza al Sismi, il servizio segreto militare; parlava diverse lingue, tra cui l’arabo e il russo; era un addestratore esperto ma – soprattutto – era stato fino a poco tempo prima il capo scorta del generale Bruno Loi nella missione Ibis, in Somalia. Difficile che un uomo del genere – un “Rambo”, come veniva considerato dai suoi commilitoni – potesse farsi sorprendere da uno o più balordi appostati tra gli scogli, non lui che per mestiere doveva proteggere un generale in uno degli scenari di guerriglia urbana più caldi dell’epoca (ricordiamo la battaglia del Check-point “Pasta” che si svolse il 2 luglio 1993 a Mogadiscio). Mandolini conosceva il o i suoi assassini. Ne è convinto Francesco, il fratello.
A distanza di 26 anni dai fatti, nel settembre 2021 il caso è stato riaperto dal gip di Livorno a seguito della richiesta dei familiari di non archiviare. C’è una nuova pista. Una di quelle piste che, se da un lato potrebbero gettare luce su uno dei cold case meno noti della nostra cronaca più o meno recente, dall’altro rischiano (e sarebbe un bene correrlo, questo rischio) di aprire uno squarcio su uno dei periodi più oscuri della nostra storia repubblicana. Parliamo di bombe, parliamo di stragi, parliamo di un periodo a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e il 1993. Insomma, la nuova pista sembra portare dritta nel cuore di Gladio, o meglio, in quello di una sua devianza, di quel network criminale che prende il nome di Falange armata.
Una pista individuata sin dal 2018 dal criminologo Federico Carbone e oggi perseguita da lui e dall’avvocato Dino Latini, che affiancano la famiglia in questa difficile impresa. Viene spontaneo chiedersi cosa sia stato fatto nell’arco di questi decenni, quali siano state le piste battute nel passato.
Nell’immediatezza dei fatti – ci racconta Carbone – vennero battute due piste: quella finanziaria, che voleva Mandolini al centro di un grosso giro di soldi e di una truffa a danno di alcuni suoi commilitoni, e quella dell’omicidio passionale. Una storiaccia tra omosessuali. Quest’ultima pista, in particolare, è stata percorsa con convinzione anche per la testimonianza di un commilitone di Marco, un suo amico, che parlerà di fronte ai giudici addirittura di una relazione sentimentale tra loro due. Torneremo su questo commilitone, ma intanto possiamo dire una cosa: una nostra fonte riservata – che il mondo militare e, nello specifico, del Sismi lo conosce per esperienza diretta – ci dice che quando bisogna inquinare i pozzi, depistare, infangare una persona collegata all’ambiente militare, la migliore carta da giocare è proprio quella dell’omosessualità. È così oggi, figuriamoci nel 1995.
Sempre nell’immediatezza dei fatti, si disse che Marco era andato su quegli scogli per fare un bagno. Peccato che quel giorno il tempo – come ricostruito da Carbone e Latini – non fosse decisamente adatto e che Marco indossasse mocassini e calzini di spugna. Il fratello, Francesco, è convinto che non ci sia nulla di vero in queste ricostruzioni, crede anzi che Marco non sia stato ucciso lì, ma che lì sia stato trasportato in seguito. E allora dove potrebbe essere avvenuta l’aggressione fatale?
Marco Mandolini era di stanza in Germania, impegnato nell’addestramento delle truppe Nato. Si trovava a Livorno temporaneamente ed era appoggiato presso la caserma Vannucci. Secondo Francesco Mandolini è lì che si potrebbe essere consumato l’omicidio. Anche lui proveniente dal mondo militare, aggiunge un altro dettaglio: “Dal suo alloggio è scomparsa l’alta uniforme e la sciabola. È un fatto emblematico, un gesto di sfregio”. La convinzione dei familiari è sempre stata quella che il movente e gli assassini di Marco andassero cercati nel suo ambiente lavorativo, questo anche per l’atteggiamento dei suoi commilitoni e delle sfere di comando: “Si chiusero a riccio – ci dice Francesco – quando è risaputo che in reparti come quello della Folgore la fratellanza e il cameratismo sono una componente molto forte, soprattutto di fronte a una morte così orribile”.
Arriviamo dunque al 2021 e alla riapertura di indagini mai effettivamente chiuse, ma altrettanto – fino a oggi - mai veramente decollate. Chiediamo al criminologo Federico Carbone in cosa consista questa nuova pista: “Arrivo a Mandolini nel corso di un lavoro più ampio, che consisteva in uno studio della vicenda Li Causi”.
Vincenzo Li Causi, militare appartenente alla VII Divisione del Sismi, capocentro della base Skorpione di Trapani, famosa (e famigerata) postazione di Gladio, morto a Balad, Somalia, il 12 novembre 1993. Ufficialmente per un’imboscata. Una vicenda, quella della morte di Li Causi, che si lega a un altro duplice omicidio, quello della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin.
Come è riuscito a dimostrare Carbone, Marco Mandolini e Vincenzo Li Causi si conoscevano molto bene. Così come si conoscevano Mandolini e la Alpi.
Una conoscenza, quella con Li Causi, che sconfinava probabilmente nell’amicizia, se è vero che poco prima di morire Marco Mandolini confida sempre alla sorella che non era convinto della dinamica della sua uccisione: “Marco aveva cominciato ad avviare indagini riservate e parallele sulla morte del commilitone” ci confermano sia Carbone, sia Francesco Mandolini. È da questo dettaglio che è iniziato il lavoro di indagine che ha portato alla riapertura del caso. Ed è in questo contesto che s’inserisce una vicenda dai contorni torbidi, che coinvolge l’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, morto proprio pochi giorni fa a 91 anni, e la sua famosa “lista”.
A capo del Cesis (l’organo di coordinamento tra Sismi e Sisde) dal 1991 al 1993, andreottiano di ferro, l’ambasciatore Fulci – all’indomani della bomba esplosa in via Palestro (27 luglio 1993), consegnò all’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e alla Dia una lista di 15 nomi. La stessa lista consegnata alla sua famiglia, con la raccomandazione che se gli fosse accaduto qualcosa, il nome dell’assassino sarebbe stato probabilmente tra quei nominativi.
Questa lista contiene nome, cognome e grado di militari tutti collegati a Gladio, tutti appartenenti alla VII Divisione del Sismi che, subito dopo la sua divulgazione, viene sciolta. Gli uomini della lista sono l’elite delle nostre forze armate: uomini con una preparazione incomparabile, tutti grandi esperti di esplosivi. Uomini su cui fece approfondimenti un grande conoscitore delle trame dello Stato come Giuseppe De Lutiis. Il sospetto – mai veramente chiarito e oggetto di diversi approfondimenti in sede giudiziaria che non hanno portato a una risposta chiara – è che questa lista rappresentasse il cuore occulto, operativo, criminale di Gladio: la Falange armata.
Una lista in cui figurano – tra gli altri – Vincenzo Li Causi e quello stesso militare che, due anni dopo, dichiarerà di aver intrattenuto una relazione omosessuale con Marco Mandolini.
“Al di là della veridicità o meno di questa teoria che tira in ballo la Falange armata, ci siamo trovati di fronte a collegamenti che non potevano essere ignorati”, ci spiega Carbone. Da un lato le indagini parallele che Marco Mandolini stava eseguendo sulla vicenda Li Causi, dall’altro la presenza nella “lista Fulci” dello stesso Li Causi e della persona che indirizzerà le indagini sulla morte di Mandolini verso la pista omosessuale. Ma ad accreditare una vicinanza tra Mandolini e Li Causi ci sono anche le carte. Ci spiega sempre Carbone: “Alcuni documenti, quelli che per ora possiamo divulgare, provengono dalla produzione Palladino/Scalettari [i giornalisti Francesco Palladino e Luciano Scalettari], nell’ambito del procedimento Rostagno [Mauro Rostagno, ucciso nel 1988]”.
Questi documenti – di cui vi mostriamo un interessante estratto – dimostrano l’operatività in tandem di Mandolini e Li Causi. Nello specifico, nel documento che potete vedere, datato 9/11/1989, si parla dell’accreditamento dell’operatore “Ercole” (alias di Mandolini) presso la Oto Melara per un delicato trasferimento – verosimilmente di armi – da La Spezia al centro Skorpione di Trapani. Nello specifico, nel documento (sulla cui autenticità non si è ancora giunti a una conferma indiscutibile, ma che non è mai stato rigettato dai vertici dei servizi come falso) si richiede la presenza, alla consegna del materiale, del capo centro “Vicari”, alias di Vincenzo Li Causi.
Gli elementi fin qui descritti hanno permesso la riapertura delle indagini nel settembre 2021. Ci sono però ulteriori piste che gli investigatori stanno vagliando e su cui per adesso è necessario mantenere il più stretto riserbo. L’unica cosa che possiamo affermare con certezza, è che si tratta di elementi tali che potrebbero mettere addirittura in discussione il giorno del decesso.
Continueremo a seguire gli sviluppi di questa vicenda con attenzione, nella certezza che non si tratterà di un percorso semplice e con l’intima convinzione che da stanotte, dopo la scomparsa dell’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, qualcuno dormirà sogni più tranquilli.
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con la antifa DEM PD, cioè, la Cancel culture? l'ignoranza va in cattedra
Quando cominciò la cancel culture, se vogliamo chiamarla cultura, si trattava di folle di ragazzotti che assalivano i monumenti, davanti alla polizia silente. Ora la barbarie si è istituzionalizzata: sono gli stessi rettori di università e direttori di musei a far sparire dalle collezioni opere che potrebbero «urtare la sensibilità» (questa è la formula magica) o proprio ad espellere statue dai loro atenei o dai loro musei. É toccato a uno dei più grandi presidenti americani, Theodore detto Teddy, Roosevelt che, nonostante sia passato più di un secolo e la memoria corta degli americani, è ancora ben presente nel loro immaginario.
© Fornito da Il Giornale
La sua statua equestre al Museo di Storia Naturale di New York, celebre anche perché immortalata in diversi film, è stata restituita alla famiglia. La sua colpa: mostrare il presidente a cavallo, e un pellerossa e un afro americano in piedi: non in ginocchio adoranti, ma in piedi, e dalla postura dignitosa. Ma che importa? Le varie associazioni contro il razzismo hanno protestato e la direttrice del Museo e l'allora sindaco di New York, il tragico Bill De Blasio, hanno accettato entusiasti.
Ora povero Roosevelt: lui che era uscito dal Partito repubblicano per formare un Partito chiamato progressista, si trova buttato nella polvere dai progressisti di oggi, suoi indegni eredi. Era un suprematista bianco Roosevelt? Veramente per i lavoratori, anche neri, da presidente fece molto e comunque era molto meno razzista del suo successore, il democratico Woodrow Wilson, sotto la cui presidenza ebbe vita florida e sviluppo il Ku Klux Klan e che nei suoi scritti e discorsi teorizzava la supremazia biologica della razza bianca.
Tutta questione di ignoranza, a cui rimediare invitando a studiare la storia? Non è cosi semplice e semmai ciò valeva quando a buttare giù le statue erano le mob di studenti teppisti usciti dalle scuole americane, di solito pessime.
Quando a farlo invece sono rettori e direttori di musei l'ignoranza non è più una motivazione. L'ideologismo certo, il progressismo democratico, senza dubbio. Ma anche i democratici del New Deal e di Kennedy erano progressisti, ma non per questo distruggevano le statue. No, la cancel culture va interpretata come una sorta di movimento religioso secolarizzato, non a caso attecchito in paesi a vocazione protestante: che intende distruggere il passato per affermare il mondo nuovo, rigenerato, quello in cui tutti saremo uguali. Un sogno che in genere, come la storia ci ha dimostrato, si trasforma prestissimo in un incubo.
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Migranti, nel 2021 arrivi in Europa oltre i livelli pre-Covid: ma la invasione islamica non si può fermare perché è un jihad!
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - Secondo i dati preliminari raccolti da Frontex, il numero totale di attraversamenti illegali delle frontiere nel 2021 è stato di poco inferiore a 200.000, il numero più alto dal 2017. Si tratta di un aumento del 36% rispetto al 2019 e del 57% rispetto al 2020, quando era stato notevole l'impatto delle restrizioni per il Covid-19. "Ciò suggerisce che fattori diversi dalla revoca delle restrizioni alla mobilità globale siano la causa dell'aumento della pressione migratoria", sottolinea l'Agenzia Europea per il controllo delle frontiere esterne.
© Fornito da Italpress
Uno di questi fattori che ha definito il 2021 è stata senza dubbio la situazione ai confini con la Bielorussia. Nel 2021, i siriani sono rimasti la nazionalità più segnalata, seguiti da tunisini, marocchini, algerini e afgani.
Così come nel 2020, nel 2021 le donne hanno continuato a rappresentare meno di un arrivo su dieci, con un calo significativo della loro quota rispetto al 2019. Per quanto riguarda gli altri gruppi di persone vulnerabili, la quota segnalata di minori è rimasta sostanzialmente invariata, così come quella dei minori non accompagnati.
La rotta del Mediterraneo centrale è stata ancora una volta quella più utilizzata verso l'Europa nel 2021, con un terzo di tutti gli attraversamenti illegali delle frontiere.
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in ItaGlia funioziona tutto!
ma telecom dice che il numero 800265265 è inesistente!
https://abbonati.registrodelleopposizioni.it/variazione/user_check/
Aggiornamento dei dati personali comunicati al Registro Pubblico delle Opposizioni
Gentile Abbonato, in qualità di intestatario del numero di telefono iscritto nel Registro, tramite la compilazione del sottostante modulo elettronico puoi richiedere l’aggiornamento dei tuoi dati personali comunicati al momento dell’iscrizione al servizio.
Inserisci i tuoi dati del caxxo!
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http://www.registrodelleopposizioni.it/it/abbonati/iscrizione/#2
non è grave il 800 265 265? ha preso il covid ed è morto!
ISCRIZIONE
Per iscrivere mediante la modalità telefonica il numero di telefono (presente negli elenchi telefonici pubblici) di cui si è intestatari e/o l’eventuale indirizzo postale associato nel RPO è necessario chiamare dalla linea telefonica per cui si richiede l’operazione il numero verde RPO 800 265 265. Durante la chiamata l’utente dovrà scegliere l’operazione desiderata e seguire le indicazioni del risponditore automatico, comunicando alcuni dati personali*, tra cui il Codice Fiscale (o la Partita IVA).
In caso di difficoltà sarà possibile ricevere assistenza da un operatore umano (servizio disponibile dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00).
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troppe persone giovani stanno morendo di infarto in ItaGlia massonica!
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dicono che "Il sogno di Putin: è ricostituire l'Impero"
ma, se tu sei un pesce piccolo nella geopolitica creata dagli ebrei massoni?
tu finirai fritto mangiato islamizzato e sodomizzato culto sodoma!
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Ucraina: Kiev, arrivato carico aiuti militari Usa.
quando arriveranno i TOPOLI russi: con bombe iperbariche a grappolo? tutto diventerà polvere in Germania e nell'Europa del Nord!
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Allah la ha punita, perché con il Satana di Biden è una sola consociazione ONU OCI FED NWO!
"Aiutateci, i talebani sono alla porta di casa": in un video l'ultimo appello di Tamana Paryani
http://a.msn.com/01/it-it/AAT2qju?ocid=st Scomparsa l'attivista che ha sfidato il regime a viso aperto
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e perché pensano che quel personale non possa morire un USA ugualmente?
Cnn: "Ambasciata Usa in Ucraina chiede evacuazione personale"
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in effetti, il vaccino non è obbligatorio, perché la colpa non è mai: di Rockefeller Draghi e Big Pharma se ti uccide!
.. però, è soltanto obbligatorio il Green pass, per cui senza il vaccino non puoi andare neanche a ritirare la pensione.
"Mia madre non vaccinata insultata in rianimazione dall'anestesista": Firenze la denuncia di una donna
http://a.msn.com/07/it-it/AAT1UsC?ocid=st
La signora si è rivolta a un avvocato. E scatta l'esposto
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ItaGlia è dove tutto funzionicchia.
Stop alle chiamate commerciali sui cellulari: come iscriversi al registro delle opposizioni
http://a.msn.com/00/it-it/AAT2khK?ocid=st
ma telefono (chiamata al numero verde Rpo 800 265 265)?
di domenica non esiste più ha detto TELECOM
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si c'é un sodalizio tra Satana e Allah per la distruzione di Israele!
Ancora sbarchi e le Ong fanno rotta sull'Italia: coste sotto assedio
Non si fermano gli sbarchi di migranti sulle coste italiane in quello che si preannuncia uno dei mesi di gennaio con più arrivi di sempre. A Lampedusa nella notte sono arrivati altri 109 migranti a bordo di due diverse imbarcazioni. Sono state soccorse dai mezzi della capitaneria di porto, che le hanno intercettate a una distanza di circa di 10 miglia dalla costa dell'isola. Sul primo barchino viaggiavano in 23, sul secondo in 86. Stando alle loro dichiarazioni, proverrebbero da Sudan, Egitto, Nigeria e Bangladesh. Sono stati tutti portati nell'hotspot di Lampedusa dopo il triage sanitario al porto. Dopo un primo alleggerimento compiuto ieri, ora nel centro di prima accoglienza dell'isola ci sono nuovamente 560 migranti a fronte di una capienza massima di 250 occupanti.
© Fornito da Il Giornale
Una situazione di forte emergenza per l'isola di Lampendusa, dove la Mare Jonio premeva per trasferire anche i suoi 206 migranti, nonostante il centro di coordinamento di Roma avesse autorizzato l'attracco a Pozzallo. Ma l'assegnazione del porto sicuro nel centro costiero in provincia di Ragusa non andava bene all'equipaggio della Mare Jonio, che ha rifiutato l'assegnazione di Pozzallo. "Pur consapevoli dell'attuale situazione di pressione su Lampedusa e sui dispositivi di accoglienza dell'isola, la Mare Jonio ha reiterato la richiesta di sbarco immediato almeno dei bambini e minori, dei loro nuclei familiari e delle persone affette dalle patologie più gravi", si legge nella comunicazione della ong alle autorità italiane.
Alla fine, dopo un braccio di ferro, a spuntarla è stata ancora una volta la ong, nonostante la criticità vissuta da Lampedusa. Infatti, dei 214 migranti che si trovavano a bordo della Mare Jonio, solo 70 arriveranno a Pozzallo questa sera. I restanti 142 arriveranno a Lampedusa. Le operazioni sono cominciate al mattino presto con il trasbordo sulla motovedetta della guardia costiera. La Mare Jonio ha ripreso il mare per raggiungere Pozzallo e sbarcare i rimanenti.
Ieri a Lampedusa è arrivata anche una donna all'ottavo mese di gravidanza insieme a suo marito. Sono stati evcuati dalla nave Louise Michel finanziata dall'artista Bansky. È la seconda coppia in stato interessante che sbarca sull'isola dalla "nave rosa", dove ci sono ancora 58 migranti.
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quando in USA UE FED IMF ECB NWO esce un uomo con la dignità: che dice cose vere come lorenzoJHWH?
poi, gli tagliano le gambe! Molock Rockefeller Spa ha sete di sangue umano!
Capo Marina tedesca, 'Putin merita rispetto'.
Imbarazzo dei massoni talmudici a Berlino
BERLINO, 22 GEN - "Quello che vuole Putin è solo rispetto" un rispetto che "forse merita anche".
C'è imbarazzo in Germania per le parole pronunciate a Delhi dal viceammiraglio della Marina, Kay Achim Schoenbach, circolate in un video su Twitter.
Il ministero della Difesa tedesco ha preso le distanze: "Le esternazioni, nei contenuti come nella scelta delle parole, non corrispondono in alcun modo alla posizione del ministero della Difesa", ha detto un portavoce alla Bild.
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in effetti: “Il principe cerca moglia”
in effetti: “ moglia (Michela) ” è più femminile di "moglie (Michele)", anche perché: la lei - 666 - lgbtq di turno satana; ti può uscire la sua carota di 20 centimetri di un transessuale che ci muori di infarto lo stesso!
Louie Anderson deceduto a 68 anni, addio a Maurice de “Il principe cerca moglia”
http://a.msn.com/07/it-it/AAT1lSu?ocid=st
Nella giornata di venerdì 21 gennaio, l’attore e comico statunitense Louie Anderson si è spento all’età di 68 anni, dopo aver affrontato una lunga battaglia contro un tumore particolarmente aggressivo:
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Dottoressa no vax sospesa: "Continuerò a curare. L'Ordine non può impormi niente"
È stata sospesa dall'Ordine dei medici per le sue posizioni no vax, ma non ha intenzione di smettere di praticare la professione. Barbara Balzoni, dottoressa 47enne iscritta all'Albo dei medici di Venezia, risulta sospesa dal 18 gennaio al 15 giugno. Stando a quanto da lei stesso raccontato sui social, è stata convocata per essere ascoltata "davanti al Presidente dell’Ordine in relazione alla sua posizione anti vaccinista e di violento contrasto alla gestione pandemica quotidianamente esternata sui social". Ma lei non fa marcia indietro: "L’Ordine dei medici non ci può imporre alcunché. Io ogni volta che curerò un paziente affetto da qualsiasi malattia, incluso il Sars-CoV-2, manderò una comunicazione ai Nas e continuerò a farlo indipendentemente da qualsiasi pressione mi arrivi".
Racconta la vicenda il Corriere della sera.
«La sospensione è stata decisa dal Decreto Legge 26/11/2021 n. 172, che obbligava i professionisti sanitari a fare la terza dose entro il 15.12.2021 e che ha trasferito dalle aziende sanitarie agli ordini professionali il compito di verificare lo stato vaccinale degli iscritti», chiariscono dall’Ordine che però non commenta in alcun modo la convocazione di Balanzoni visto che i procedimenti disciplinari sono tutelati dalla privacy.
"Questo vaccino anti Covid è inutile e dannoso, gli studi condotti da Pfizer sono stati manipolati per avere l’autorizzazione": è uno tra i messaggi diffusi dalla dottoressa, in Kosovo nel 2012 come ufficiale medico e in Afghanistan con Medici senza frontiere nel 2013. Le affermazioni riportate dalla dottoresse sospesa rientrano secondo il Ministero della Salute nelle tante fake news sui vaccini.
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non sa il "bel gegé" che gli adulteri vanno all'inferno? Poi, quando si troverà li, che farà? andrà a mordere Luxuria Vladimir perché lo ha ingannato?
dopotutto il Pd ha il Vladimir che si merita!
Giovanni Ciacci: 'Sono stato con il compagno di una collega' http://a.msn.com/07/it-it/AAT0BOJ?ocid=st L'esperto di moda ha rivelato di aver avuto un flirt con il compagno di una sua collega, di cui però non ha voluto fare il nome.
"Ho tradito tantissimo, ma ho avuto anche io le mie delusioni", ha dichiarato.
L'opinionista ha anche ammesso di aver avuto alcune relazioni con dei personaggi noti nel mondo della politica.
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Sesso anale, Luxuria risponde a De Mari: “Dannoso? Dovrebbe sapere che fa bene alla prostata”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/17/sesso-anale-luxuria-risponde-a-de-mari-dannoso-dovrebbe-sapere-che-fa-bene-alla-prostata/3321476/
Luxuria ha trovato una cura per la prostata di Mario Draghi, ma lui quella terapia la ha già incominciata con Rockefeller Spa da tenera età massonica!
Sesso anale, Luxuria risponde a De Mari: "Dannoso? Dovrebbe sapere che fa bene alla prostata" - Il Fatto Quotidianoa chirurgo e da professoressa, dovrebbe sapere che prenderlo dietro fa anche bene alla prostata“, parola di Vladimir Luxuria che ai microfoni de La Zanzara su Radio24, risponde alla professoressa Silvana De Mari che nella stessa trasmissione
aveva apertamente criticato la pratica erotica tipica dell’omosessualità maschile, specificando che “il sesso anale causa danni all’organismo, ed è un gesto che viene sempre fatto nelle iniziazioni sataniche”. Luxuria risponde per le rime e spiega che “tutto ciò che provoca un piacere dovrebbe essere un piacere. Io non mai sentito nessuno che è morto perché l’ha preso dietro”. Infine conclude con una battuta sulla polemica sollevata da Mario Adinolfi sulle ospitate gay al festival di Sanremo: “Secondo me viene pagato dall’ufficio stampa di Sanremo per fare un po’ di pubblicità così come è successo con Elton John“
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0:50Lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Vladimir Luxuria
193 migliaia visualizzazioni · nov 19, 2019
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Vittorio Sgarbi perde le staffe con Vladimir Luxuria: "Hai il c***o! Eri …
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Live - Non è la d'Urso: Luxuria-Sgarbi: il confronto
nov 18, 2019
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Domenica Live: Lo scontro Luxuria - Sgarbi
nov 24, 2019
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Video Trend: Lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Vladimir Luxuria
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Vittorio Sgarbi perde le staffe contro Vladimir Luxuria: Hai il c***o! Eri …
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Tgcom24: Vittorio Sgarbi perde le staffe contro Vladimir Luxuria: "Hai il c…
nov 19, 2019
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Striscia la notizia: Sgarbi vs Luxuria
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Video Trend: Le lacrime di Vladimir Luxuria per la lite con Vittorio Sgarbi
nov 25, 2019
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nov 19, 2019
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19/11/2019 · Lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Vladimir Luxuria. 19 nov 2019 | Canale 5. Lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Vladimir Luxuria. 19 nov 2019 | …
Lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Vladimir Luxuria - YouTubehttps://www.youtube.com/watch?v=6oU3LfEb0qc
19/11/2019 · Scintille a Live – Non è la d’Urso: ecco il riassunto di cosa è successo.Iscriviti al canale: http://bit.ly/MediasetPlayOriginalsGuarda i video su Mediaset P...
Autore: Mediaset Play Remix
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Vittorio Sgarbi perde le staffe contro Vladimir Luxuria ...https://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/vittorio-sgarbi-perde-le...
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19/11/2019 · Vittorio Sgarbi perde le staffe contro Vladimir Luxuria: "Hai il c***o! Eri o no un uomo?" - In diretta a "Live - Non è la d'Urso" scoppia una furiosa lite tra il critico e l'opinionista
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Vittorio Sgarbi perde le staffe con Vladimir Luxuria: "Hai ...https://www.youtube.com/watch?v=8nim5iArFdk
19/11/2019 · In diretta a "Live - Non è la dʼUrso" scoppia la lite tra il critico e lʼopinionistaIscriviti al canale: https://www.youtube.com/tgcom24Tutte le news su: htt...
Autore: Tgcom24
Scontro tra Vladimir Luxuria e Vittorio Sgarbi, volano ...https://www.thesocialpost.it/2019/11/19/scontro-vladimir-luxuria-vittorio-sgarbi...
19/11/2019 · Scontro tra Vladimir Luxuria e Vittorio Sgarbi, volano parole grosse: “Ce l’hai il ca**o o no?”. Il critico d'arte e l'opinionista hanno avuto un accesissimo diverbio a Live nn è la D'Urso, riguardante il passato di Vladimir Luxuria. Sono volati gli stracci nel salotto di Barbara D’Urso tra Vladimir Luxuria e Vittorio Sgarbi. La ...
Vittorio Sgarbi e Vladimir Luxuria, lite furiosa: Ce l'hai ...https://tv.fanpage.it/vittorio-sgarbi-e-vladimir-luxuria-lite-furiosa-ce-lhai-il-cazzo...
L'attacco Di Vladimir Luxuria
La Versione Di Vittorio Sgarbi
Le Dichiarazioni Di Vladimir Luxuria Al Corriere Della Sera
Vittorio Sgarbi aveva dichiarato di aver visto per la prima volta Vladimir Luxuria "battere travestita in strada". Sgarbi, in una puntata di "Live – Non è la D'Urso" di aprile 2019, citò dichiarazioni della stessa Luxuria fatte in una intervista al Corriere della Sera. Vladimir Luxuria lo attacca:
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Vittorio Sgarbi perde le staffe con Luxuria: «Battevi o no ...https://www.oltre.tv/vittorio-sgarbi-contro-vladimir-luxuria
19/11/2019 · Vittorio Sgarbi e Vittorio Feltri: è scontro con Vladimir Luxuria. Dopo un primo scambio di battute tra Feltri e Alda D’Eusanio che ha criticato quello che i giovani pensano di lui e il linguaggio che usa solitamente, la palla è passata a Valdimir Luxuria.
Tempo di lettura stimato: 3 min
"Ce l'hai il ca**o o no?". Sgarbi fuori controllo ...https://www.iltempo.it/home-tv/2019/11/19/video/vittorio-sgarbi-contro-luxuria...
24/11/2019 · A “Live Non è la D'Urso”, umiliante faccia a faccia tra Vladimir Luxuria e Vittorio Sgarbi. L'ex parlamentare è in una delle cinque sfere e vuole chiarire di non aver mai battuto il ...
Tempo di lettura stimato: 4 min
VITTORIO SGARBI CONTRO VLADIMIR LUXURIA/ Le urla e lo ...https://www.ilsussidiario.net/news/vittorio-sgarbi-contro-vladimir...
24/11/2019 · Lite tra Vittorio Sgarbi e Vladimir Luxuria Si ritorna a parlare dello scontro fra Vladimir Luxuria e Vittorio Sgarbi: una delle pagine più sconvolgenti della tv italiana.
Tempo di lettura stimato: 4 min
Barbara D'Urso si scusa con Vladimir Luxuria - DiLeihttps://dilei.it/vip/video/barbara-d-urso-scuse-vladimir-luxuria...
20/11/2019 · Dopo lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Luxuria a Live – Non è la D’Urso, Barbara D’Urso chiede pubblicamente scusa a Vladimir