non credo che, nel mondo ci sia un solo cretino che credi che, TURCHIA e ARABIA SAUDITA STANNO ANDANDO IN SIRIA PER CONTRASTARE ISIS! VANNO CONTRO ASSAD SCIITA, SOLTANTO, E NON CERTO PER LIBERARGLI LA SIRIA DAI LORO TERRORISTI SUNNITI! E NOI LA NATO, NOI CHE, C'ENTRIAMO IN TUTTO QUESTO? L’Arabia saudita invia i suoi primi cacciabombardieri F-15 alla base turca di Incirlik, in vista di una offensive militare in Siria, e l’artiglieria di Ankara continua a colpire le postazione dei guerriglieri curdi dell’Ypg a Nord di Aleppo. Questa mattina sono arrivate alla base nel Sud della Turchia i primi jet sauditi, nell’ambito della coalizione anti-Isis, come annunciato ieri Ahmed al-Assiri, consigliere e portavoce del ministero della Difesa di Riad, precisando che per il momento sarebbero stati inviati solo velivoli e non “truppe di terra”.
monopolio del mercato del petrolio ] tutto in palese opposizione al DIRITTO INTERNAZIONALE, già perché introdurre TERRORISTI jihadisti in Siria, DA PARTE DI ERDOGAN, è UN DIRITTO internazionale dei SACERDOTI DI SATANA SULL'ALTARE dei cannibali della CIA! e CHE ASSAD POSSA DISCUTERE CON TRUPPE DI TERRORISTI MERCENARI CHE, NON SONO NEANCHE SIRIANI? è PURA FOLLIA! ECCo PERCHé STANNO FACENDO QUESTA INVASIONE DI TERRA.. MA, LA RESPONSABILITà DI AVERE DILANIATO LA SIRIA, e realizzato ogni tipo di pulizia etnica, RICADE TUTTA SULLA CIA, CHE LO HA FINANZIATO E PERMESSO, AL PARI DEI PAESI DEL GOLFO, E RICORDO CHE TUTTO questo disastro è iniziato, soltanto, PER FAR PASSARE una CONDUTTURA di GAS METANO DAI PAESI del GOLFO IN EUROPA! Infatti USA e SAUDITI non vogliono lasciare a nessuno il monopolio del mercato del petrolio ] [ le preoccupazioni Ankara e Riad sono altre. I gruppi di insorti legati alle due potenze sunnite stanno crollando ad Aleppo, ormai circondata, dove la battaglia si concentra nel sobborgo di Haritan, sottoposto fra ieri e questa mattina ad almeno venti raid. [ Obici da 115 millimetri ] Più a nord i guerriglieri crudi hanno sbaragliato i ribelli arabi e turkmeni che tenevano la base di Menagh (o Minnigh). Proprio la base è stata questa mattina sottoposta a un secondo giorno di bombardamenti da parte dell’artiglieria turca, con i potenti obici da 155 millimetri. La base si trova a meno di 20 chilometri dalla frontiera.
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QUESTA è DIVENTATA LA EUROPA DI CHI? FUORI DALL'EUROPA E DALLA NATO SUBITO .. Ucraina, nazionalisti bloccano camion da Russia verso Europa: Kiev rischia multa da UE, 14.02.2016 (In precedenza in varie regioni gruppi di nazionalisti ucraini avevano bloccati i camion russi, in viaggio verso l'Europa. Inizialmente ha iniziato il blocco la Transcarpazia, dopodichè l'azione di boicottaggio si è diffusa in una serie di altre regioni. Bloccare i camion provenienti dalla Russia che attraverso l'Ucraina sono diretti in Europa potrebbe costare salate multe a Kiev, ritiene l'analista politico ucraino Konstantin Bondarenko. In precedenza, in alcune regioni dell'Ucraina sono stati bloccati i camion russi che viaggiano in transito attraverso l'Ucraina. Il blocco è iniziato nella Transcarpazia e in seguito hanno aderito all'azione di boicottaggio diverse altre regioni. Il politologo ha spiegato che quasi tutti i prodotti su cui viaggiano i camion sono stati pagati, pertanto sono di proprietà degli europei e non dei russi. "Tutta le merci in viaggio verso i territori della UE non sono sotto sanzioni, pertanto vengono trasportate nel pieno rispetto delle leggi. I clienti europei hanno tutto il diritto di avanzare pretese all'Ucraina e di pretendere dal governo la ripresa delle forniture interrotte e chiedere che vengano consegnate ai consumatori in tempo. In caso contrario, l'Ucraina rischia multe salate," — Bondarenko ha scritto sulla sua pagina di Facebook. A questo proposito, l'analista ha ricordato che il 16 aprile che si svolgerà un referendum sull'accordo di associazione tra l'Ucraina e l'Unione Europea. "Chi soffre? La Russia? Tra l'altro tra meno di 2 mesi in Olanda c'è un referendum. Ricordate?", — Conclude Bondarenko. In risposta la Russia ha sospeso il passaggio dei mezzi pesanti dall'Ucraina: http://it.sputniknews.com/economia/20160214/2094022/Trasporto.html#ixzz40A8tpiIK
la NATO STA FACENDO UNA GUERRA DI AGGRESSIONE CONTRO LA SIRIA, è INIZIATA LA INVASIONE DI TERRA! ] [ Damasco, truppe Turchia hanno sconfinato. Lettera a Onu,'100 militari e 12 pickup armati in ultime 24 ore'. 14 febbraio 2016. 14 FEB - Damasco accusa la Turchia: "12 pickup armati e circa 100 militari sono entrati nelle ultime 24 ore nel nostro territorio nei pressi del valico di Bab al-Salameh, nei pressi dell'aerea di Azaz colpita dall'artiglieria di Ankara". Lo si legge in una lettera del ministero degli Esteri siriano, citata dall'agenzia ufficiale Sana, inviata al segretario generale dell'Onu e alla presidenza del Consiglio di sicurezza.
ROMA, 14 FEB - La Russia "fallirà nel suo tentativo di salvare Bashar al Assad", così come l'Iran. Lo dice il ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, citato dai media panarabi, in conferenza stampa a Riad. Mosca "deve fermare i suoi raid aerei contro l'opposizione moderata siriana", ha aggiunto l'alto responsabile saudita. La caduta di Assad "è solo questione di tempo, prima o dopo il regime cadrà, aprendo la strada per una nuova Siria senza Assad", ha concluso Jubeir.
14 FEB - La Turchia "ha colpito con la sua artiglieria le postazioni dell'Esercito siriano nel nord della provincia di Aleppo": lo afferma un comunicato del governo di Damasco citato da Russia Today. I bombardamenti "proseguono anche oggi". Ieri Ankara ha colpito postazioni delle forze curdo-siriane del Pyd, nella zona di Azaz. Si tratta, recita il testo, di un "sostegno diretto al terrorismo" da parte della Turchia.
14 FEB - "Non lasceremo che la situazione in Siria vada come vogliono le nazioni ribelli, prenderemo le misure necessario in tempo": lo ha detto il vice capo di Stato maggiore iraniano, Masoud Jazayeri, ammonendo Riad sul prospettato intervento di terra. "L'Arabia Saudita ha utilizzato tutto ciò che aveva a disposizione in Siria e ha fallito, non solo lì ma anche in Yemen", ha aggiunto alla tv iraniana Al-Aalam, definendo l'ipotesi di invio di truppe sul terreno come un "bluff", un atto di "guerra psicologica".
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la NATO STA FACENDO UNA GUERRA DI AGGRESSIONE CONTRO LA SIRIA, è INIZIATA LA INVASIONE DI TERRA! ] [ tutta questa Guerra Mondiale nascerà perché gli USA hanno detto che Assad è illegittimo! MA NESSUNO CHE SIA SANO DI MENTE, POTREBBE DIRE UNA COSA DEL GENERE!
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conflitto DIPLOMATICO ITALIA TURCHIA! ] [ La Farnesina non ha ancora risposto alla richiesta di spiegazioni avanzata dal parlamentare. Turchia, annullata la visita della Commissione esteri. “Ankara non vuole il filo-curdo Palazzotto” L'esponente di Sinistra Italiana ha deciso di autosospendersi fino a quando il ministero guidato da Gentiloni non avrà chiarito i motivi della cancellazione. Il vicepresidente della Commissione Esteri alla Camera, Erasmo Palazzotto, ha deciso di autosospendersi fino a quando la Farnesina avrà risposto alla richiesta di spiegazioni riguardo all’annullamento della visita della delegazione in Turchia.
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ok ma chi sono i ribelli? SONO LA SOLITA INTERNAZIONALE ISLAMICA: OVVIAMENTE! SONO AL 60%: NON SIRIANI, che sono andati in Siria a fare il genocidio per nome e per conto di Erdogan e Salman! QUESTI RIBELLI DEVONO ESSERE GIUSTIZIATI! ] [ Siria, Obama a Putin: "Basta bombardamenti sui ribelli" ] oppure ONU deve dire che è legittimo usare il terrorismo islamico, ed in questo caso, certo, i bombardamenti termineranno! ] [ Dopo i segnali da guerra fredda, in una telefonata i due leader si sono impegnati a rafforzare gli sforzi diplomatici contro il terrorismo in Medio Oriente. La tensione nell'area resta altissima. Con nuove minacce da Arabia Saudita e Turchia
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chi conosce la identità dei ribelli inviati da Turchia e Arabia Saudita, i terroristi moderati di Obama che hanno fatto il genocidio? Come chiederete il voto adesso ai cadaveri siriani? QUINDI IN SIRIA VOTERANNO I CANNIBALI TURCHI E SAUDITI se non vengono uccisi tutti! ] Russian PM warns US, Saudis against starting ‘permanent war’ with ground intervention in Syria. Published time: 12 Feb, 2016 06:10 Russian PM Dmitry Medvedev told German media that sending foreign troops into Syria could unleash “yet another war on Earth.” The warning follows increasingly aggressive statements made by Saudi Arabia and Turkey amid Bashar Assad’s gains in Aleppo.
“All sides must be compelled to sit at the negotiating table, instead of unleashing yet another war on Earth,” Medvedev told Germany’s Handelsblatt newspaper. “Any kinds of land operations, as a rule, lead to a permanent war. Look at what’s happened in Afghanistan and a number of other countries. I am not even going to bring up poor Libya.”
Russo PM Dmitry Medvedev ha detto ai media tedeschi che l'invio di truppe straniere in Siria potrebbe scatenare "un'altra guerra sulla Terra". L'avvertimento segue sempre più aggressive dichiarazioni fatte da Arabia Saudita e la Turchia tra i guadagni di Bashar Assad a Aleppo. "Tutte le parti devono essere costretti a sedersi al tavolo delle trattative, invece di scatenare un'altra guerra sulla Terra", Medvedev ha detto al giornale Handelsblatt tedesco. "Eventuali tipi di operazioni di terra, come regola, portano ad una guerra permanente. Guardate cosa è successo in Afghanistan e un certo numero di altri paesi. Non ho nemmeno intenzione di far apparire poveri Libia ".
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la posizione degli USA è senza speranza, perché loro non possono dire Assad non è buono per noi, ma al-Nursa è la democrazia! e CHE loro SONO COSì COGLIONI CHE LO HANNO PROPRIO DETTO!
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e finalmente: PACE SIA! CHI NON è SIRIANO ESCA DALLA SIRIA! "Il comando dell'esercito siriano invita chiunque abbia armi a Dar'a, a Guta (periferia di Damasco), così come nella zona orientale di Aleppo, a deporle per accelerare il processo di disarmo, per normalizzare la situazione e tornare alla vita normale," — si legge in un comunicato delle forze siriane finito a disposizione di "RIA Novosti". Nell'ultimo giorno le forze di Assad sono riuscite a prendere il controllo di diverse zone al confine tra le province di Raqqa e Hama, precedentemente controllare dai jihadisti. Nella giornata di ieri nei territori controllati dai ribelli in Siria sono stati lasciati cadere dei volantini in cui, tra le altre cose, si chiedeva ai fondamentalisti di deporre le armi e arrendersi alle autorità. La scorsa settimana l'esercito siriano ha ripreso il controllo su gran parte del confine con la Turchia nella provincia di Latakia. Come più volte sottolineato dai rappresentanti delle forze armate siriane, il controllo completo della zona di confine è una delle loro priorità, dal momento che taglierebbe i rifornimenti di armi e uomini degli islamisti provenienti da Ankara. Complessivamente occorre mettere in sicurezza quasi 100 chilometri di confine, attraverso cui i mercenari stranieri entrano in Siria per combattere dalla parte dei gruppi terroristici: http://it.sputniknews.com/mondo/20160214/2094174/Siria-terrorismo-Daesh-Hama.html#ixzz40AZlO9n8
Cari avaaziani, bombardano scuole, ospedali, perfino matrimoni: quello che sta facendo l’Arabia Saudita in Yemen è disgustoso. E lo sta facendo con armi vendute da Italia, Europa, Stati Uniti e Canada. Ma tra 48 ore possiamo ottenere l’impensabile: una vittoria storica contro la vendita di armi ai sauditi. Martedì il Parlamento europeo può finalmente decidere se votare un embargo totale sulla vendita di armi all’Arabia, ma la pressione delle lobby e dei sauditi per bloccare il voto è enorme. Ora più che mai i politici europei devono sentire che da ogni angolo del mondo chiediamo tutti la stessa cosa: resistere e dire “NO” alle atrocità dell’Arabia Saudita. Firma questa campagna urgente per chiedere l’embargo sulle armi e dare tutto il nostro sostegno a chi sta lottando per ottenerlo:
https://secure.avaaz.org/it/saudi_arms_deal_it/?bXGknib&v=72832&cl=9484350254
Le guerre si fanno finire anche così: smettendo di vendere armi a chi le fa. Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile, perché i rapporti tra i nostri governi e il regime saudita erano troppo forti. Ma anche per i nostri politici sta diventando sempre più difficile ignorare la totale mancanza di rispetto per i diritti umani da parte del regime. L’Europa è a un passo dal votare un embargo, devono solo capire che tutto il mondo li sta guardando.
Una bomba saudita ha ucciso oltre 200 invitati a un matrimonio. Sparano dagli elicotteri sui civili in fuga. È difficile togliersi dalla testa certe immagini, ma è proprio così che le “nostre” armi vengono usate. Lo Yemen si trova in mezzo a una guerra a distanza tra Arabia e Iran, entrambi colpevoli di violenze terrificanti. Questo voto europeo da solo non farà finire la guerra, ma può mandare un messaggio chiaro: non venderemo più armi a un regime che bombarda indiscriminatamente la popolazione civile. E dopo una vittoria così in Europa, potremo passare anche agli altri governi. Il regime saudita non è l’unico a sfruttare questi traffici: i grandi produttori di armi europei stanno guadagnando miliardi grazie al massacro in Yemen! L'Italia è uno dei più grossi esportatori di armi al mondo e l'Arabia è uno dei nostri maggiori clienti. Se non agiamo subito, l'influenza delle grandi aziende sui politici rischia di far continuare questo orrore ancora a lungo.
Wael* è un membro di Avaaz in Yemen che finora è riuscito a sopravvivere agli attacchi che ogni giorno colpiscono il suo Paese. Il suo messaggio per tutti noi è che “la storia si ricorderà di chi ha contribuito a portare la pace”. Agiamo subito, per Wael, la sua famiglia, e milioni di altre persone. Partecipa e condividi la campagna, abbiamo poche ore per essere determinanti nel fermare la vendita di armi all’Arabia:
https://secure.avaaz.org/it/saudi_arms_deal_it/?bXGknib&v=72832&cl=9484350254
Quello che rende speciale la nostra comunità è proprio questa connessione che riusciamo a creare oltre ogni confine, in tutto il mondo, per ottenere il cambiamento e rompere il silenzio. Ora dobbiamo fare quello che sappiamo fare meglio, agire velocemente e in massa: possiamo salvare milioni di vite in pericolo.
Con speranza,
Ai membri del Parlamento europeo, ai Capi di stato di Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Germania, Francia e tutti gli altri Paesi che hanno accordi di vendita di armi con l'Arabia Saudita: Da tutto il mondo vi chiediamo con forza di sospendere immediatamente ogni accordo di vendita di armi all’Arabia Saudita fino a quando il Paese non fermerà i suoi attacchi in Yemen e darà inizio a un vero processo di pace. Una recente inchiesta dell’ONU ha documentato ben 119 violazioni del diritto umanitario internazionale: è inaccettabile far finta di niente e ignorare che l’Arabia Saudita utilizzi le armi vendute dai nostri Governi per bombardare indiscriminatamente la popolazione civile.
Sono fiero dei nostri europarlamentari che sostengono l'embargo sulle armi vendute all'Arabia Saudita. L'inchiesta dell'ONU sulle atrocità saudite in Yemen mi ha sconvolto. Credo nei diritti umani e diritto umanitario internazionale, e non voglio che l'Europa sia in alcun modo coinvolta in questi attacchi. Se continuiamo a vendere armi all'Arabia Saudita, saremo complici anche noi di questi attacchi indiscriminati sui civili. Vi chiedo di sostenere l'urgente mozione per l'embargo sulle armi questo martedì, e di garantire che non venga indebolita o rimandata.
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Le 13 figure negli occhi della Madonna di Guadalupe, Rivelano un messaggio della Vergine Maria: davanti a Dio, gli uomini e le donne di tutte le razze sono uguali, Gary Burleigh, Pildorasdefe.net 15 giugno 2015. Gli occhi della Madonna di Guadalupe costituiscono un grande enigma per la scienza, come hanno rilevato gli studi dell'ingegner José Aste Tönsmann del Centro di Studi Guadalupani di Città del Messico.
La storia
Alfonso Marcué, fotografo ufficiale dell'antica Basilica di Guadalupe di Città del Messico, ha scoperto nel 1929 quella che sembrava l'immagine di un uomo barbuto riflessa nell'occhio destro della Madonna. Nel 1951 il disegnatore José Carlos Salinas Chávez ha scoperto la stessa immagine mentre osservava con una lente d'ingrandimento una fotografia della Madonna di Guadalupe. L'ha vista riflessa anche nell'occhio sinistro, nello stesso posto in cui si sarebbe proiettato un occhio vivo.
Parere medico e il segreto dei suoi occhi
Nel 1956 il medico messicano Javier Torroella Bueno ha redatto il primo rapporto medico sugli occhi della cosiddetta Virgen Morena. Il risultato: come in qualsiasi occhio vivo si compivano le leggi Purkinje-Samson, ovvero c'è un triplice riflesso degli oggetti localizzati davanti agli occhi della Madonna e le immagini si distorcono per la forma curva delle sue cornee.
Nello stesso anno, l'oftalmologo Rafael Torija Lavoignet ha esaminato gli occhi della Santa Immagine e ha confermato l'esistenza nei due occhi della Vergine della figura descritta dal disegnatore Salinas Chávez.
Inizia lo studio con processi di digitalizzazione
Dal 1979, il dottore in sistemi computazionali e laureato in Ingegneria Civile José Aste Tönsmann ha scoperto il mistero racchiuso dagli occhi della Guadalupana. Mediante il processo di digitalizzazione di immagini per computer, ha descritto il riflesso di 13 personaggi negli occhi della Virgen Morena, in base alle leggi di Purkinje-Samson.
Il piccolissimo diametro delle cornee (di 7 e 8 millimetri) fa escludere la possibilità di disegnare le figure negli occhi, se si tiene conto del materiale grezzo sul quale è immortalata l'immagine.
I personaggi trovati nelle pupille
Il risultato di 20 anni di attento studio degli occhi della Madonna di Guadalupe è stata la scoperta di 13 figure minuscole, afferma il dottor José Aste Tönsmann. http://it.aleteia.org/2015/06/15/le-13-figure-negli-occhi-della-madonna-di-guadalupe/
Cattolici e ortodossi: l’ABC delle differenze e dei punti in comune. Perché l'incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill è storico? Risponde Manuel Nin, nuovo Esarca Apostolico di Grecia per i fedeli di rito bizantino Per la prima volta nella Storia si incontreranno un Papa della Chiesa cattolica e un Patriarca della Chiesa ortodossa russa. Dopo un’antichissima divisone, Papa Francesco e il patriarca di Mosca Cirillo si incontreranno venerdì 12 febbraio a Cuba, durante la visita che il Pontefice farà prima di andare in Messico.
Per analizzare le prime conseguenze di questo evento, Aleteia ha intervistato padre Manuel Nin, benedettino spagnolo cattolico di rito orientale.
“I risultati si vedranno nei prossimi mesi, o forse anni. Ma più che ‘profetizzare’ ciò che potrebbe accadere, è preferibile rimanere nella straordinarietà di questo presente, che mette enfasi sull’importanza di un incontro fraterno“, ha detto.
Il luogo – Entrambi i leader si troveranno in un viaggio in America Latina, non è un incontro improvvisato. E accadrà fuori dell’Europa, epicentro dello scisma del 1054. Lontano dalle sedi ufficiali delle due chiese: Città del Vaticano e Mosca.
“Si è cercata una coincidenza cronologica dei due viaggi in America Latina. Poi si è trovato il punto di incontro, soprattutto per quanto riguarda il ‘campo neutro’ in cui i due possono incontrarsi e parlare”, ha detto padre Nin, che Francesco ha recentemente nominato Esarca Apostolico di Grecia per i fedeli di rito bizantino.
All’aeroporto internazionale José Martí dell’Avana è stata firmata una dichiarazione congiunta tra i primati delle due Chiese cristiane che non sono ancora in piena comunione, aprendo a un possibile nuovo cammino di riconciliazione.
La Chiesa ortodossa russa ha – per numero di fedeli – una notevole influenza nel cristianesimo orientale, contando quasi 165 milioni dei 250 milioni di cristiani ortodossi in tutto il mondo.
Che cosa c’è in gioco? “Vorrei sottolineare l’unità, che è in effetti ciò a cui dovrebbero tendere tutti i cristiani”, ha detto il sacerdote, dal 1999 rettore del Pontificio Collegio Greco di Roma.
Dal punto di vista della fede questo incontro è importante anche per chi è credente (mediante il battesimo): “La cosa importante è che i cristiani – che per mille anni hanno avuto queste divisioni, queste incomprensioni, o a volte ignoranza reciproca – cerchino di ricostruire la piena comunione tramite il Vangelo, tramite la parola di Gesù; è evidente che quando Gesù prega il Padre nel Vangelo di Giovanni, lo fa affinché tutti siano uno”, ha detto.
Sia il sogno di Giovanni Paolo II che gli sforzi silenziosi di Benedetto XVI (che aveva anche conosciuto Kirill, prima che fosse patriarca) sono segmenti della strada che porta alla conquista ecumenica che Papa Bergoglio è riuscito a custodire.
“È un incontro più che positivo, che per molteplici ragioni non era stato possibile realizzare nei decenni precedenti”, ha osservato Nin.
Ma perché è stato più complicato l’incontro con Kirill – Patriarca di Mosca e di tutta la Russia – che con il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I?
“Ogni Chiesa ortodossa è una chiesa autocefala, quindi, indipendente. E la via del dialogo, dell’incontro e della relazione con le altre Chiese cristiane ha un suo ritmo”, ha detto il professore di teologie orientali in diverse università pontificie e istituti romani.
È evidente che l’incontro fraterno tra il Papa e il Patriarca di Costantinopoli è stato più veloce rispetto a quello con la Chiesa di Mosca.
Sul volo verso Roma, di ritorno da Ankara, Francesco aveva dichiarato che, a causa della guerra in Ucraina, “il povero (Kirill) ha molti problemi e l’incontro con il Papa è passato in secondo piano. Ma entrambi vogliamo incontrarci e andiamo verso questo obiettivo”.
Nella sua analisi, Nin conferma che si tratta di un “incontro storico in quanto tra due chiese che non sono in piena comunione. Non ci sono stati altri momenti di incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca”.
Quindi, si tratta di una nuova fase nelle relazioni tra cattolici e ortodossi, che inizia a prendere forma dopo anni di conversazioni riservate.
L’esperto ha infatti confermato che nel corso degli ultimi anni vi sono stati incontri personali tra alcuni cardinali e dei metropoliti russi.
“Ma questo evento presente è importante perché sono i due capi delle chiese ad incontrarsi. Questo di per sé è molto positivo, e certamente porterà ad una più profonda comprensione di ciascuna delle due Chiese e alla fratellanza nelle comunità cristiane, che è la cosa più importante”, ha osservato.
Nin mette enfasi sugli aspetti più positivi dell’incontro – nonostante le differenze teologiche, a partire dalle discussioni a causa del “primato del Successore di Pietro“.
“Le Chiese ortodosse riconoscono un primato d’onore come servizio e non come giurisdizione del Papa. La questione del primato è presente anche nelle attuali discussioni delle commissioni teologiche“. http://it.aleteia.org/2016/02/11/cattolici-e-ortodossi-labc-delle-differenze-e-dei-punti-in-comune/
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Erdogan deve essere compreso, se, lui non approfitta adesso: di una Siria dilaniata da lui, con 5 anni di terrorismo islamico, chi gli darà più il Sultanato? Quindi Grecia, Egitto, Israele, Balcani la Sicilia e la Spagna? TUTTI RIDERANNO DI LUI! io dico che Erdogan si mette l'elmetto e si fa avanti!
ABBIAMO UN PROBLEMA ERDOGAN NAZISTA, CHE INVADE CON L'ESERCITO UNA NAZIONE SOVRANA, ED ALLA NATO VA BENE ANCHE COSì! 14 FEB - "Assad è l'unica autorità legittima in Siria in questo momento", allontanarlo "vorrebbe dire il caos". Lo dice il premier russo Dmitry Medvedev in un'intervista a EuroNews. "Noi non abbiamo mai detto che la permanenza di Assad è la questione principale in questo processo, semplicemente crediamo che al momento non c'è nessun'altra autorità legittima", ha aggiunto, ribadendo che la sua uscita di scena porterebbe al "caos, come abbiamo visto diverse altre volte in Medio Oriente quando Paesi sono collassati, come in Libia".
14 FEB - La Turchia "ha colpito con la sua artiglieria le postazioni dell'Esercito siriano nel nord della provincia di Aleppo": lo afferma un comunicato del governo di Damasco citato da Russia Today. I bombardamenti "proseguono anche oggi". Ieri Ankara ha colpito postazioni delle forze curdo-siriane del Pyd, nella zona di Azaz. Si tratta, recita il testo, di un "sostegno diretto al terrorismo" da parte della Turchia.
WASHINGTON, 14 FEB - La Russia deve cessare i bombardamenti in Siria contro l'opposizione moderata (al-Nursa) al regime di Bashar al Assad (quella che ha fatto il genocidio di tutti i cristiani e di tutti gli sciiti! ). Lo ha detto il presidente Usa Barack Obama al presidente russo Vladimir Putin, nel corso della telefonata di oggi tra i due. Lo sottolinea la Casa Bianca, riferendo della conversazione.
14 FEB - La Francia chiede alla Turchia di interrompere i bombardamenti nel nord della Siria contro le forze curdo-siriane del Pyd. Parigi, recita una nota del Quai d'Orsay citata da Cnn Turk, si dice "fortemente preoccupata" per lo sviluppo del conflitto nella regione di Aleppo.
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CREDO che il nudo naturale non sia volgare, e che debba essere mostrato, dico artisticamente, senza modalità maliziose! altresì, tu non puoi andare in casa di facebook a dire, quello che può fare, perché, quella è casa sua: gli puoi imporre dei limiti, come lui li può imporre a te: PERCHé SULLA VIA DELLA LIMITAZIONE NON CI PUò ESSERE CONDANNA! Facebook oscura il nudo di Courbet, la Francia: "Processiamo il social network". La vicenda cominciata nel 2011 con la condivisione di un link che mostrava 'L'origine du monde'
http://www.ansa.it/webimages/img_700/2016/2/13/c799ce36c0b0e55b6b4f73a15829a584.jpg
io credo che ci sia santità in tutte le cose che Dio ha fatto!
VOI avete una memoria penosa, questo insegnamento sulla legittima rappresentazione del nudo artistico? io l'ho già fatto anni fa, con gli stessi termini! IO CONDANNO LA PORNOGRAFIA, PERCHé è LA DEGRADAZIONE DELLA DIGNITà UMANA! Tuttavia, concedo una pornografia: secondo la legge naturale, registrata, soltanto, su coppie sposate e, che sia fruibile soltanto dalle 23,00 alle 24,00 di OGNI GIORNO, ovviamente, io non consiglio a nessuno di andare a vedere certe cose!
ovviamente, io ho visto molta pornografia fin dalla mia giovinezza, ed ogni debolezza, ha una sua spiegazione, che, soltanto Dio può giudicare E PUò PERDONARE! MA la pornografia? io credo che la pornografia, non riuscirà mai ad aiutare veramente qualcuno! Quindi alcuni anni fa, IO mi vedevo, come, dimostrazione di dominio personale, una sola volta, ogni 4 mesi, tutta la pornografia più curiosa, che, io mi volevo vedere! Poi, i Farisei Hanno detto, al mio spirito, SE TU NON SEI CAPACE di ELIMINARE COMPLETAMENTE OGNI VISIONE DELLA PORNOGRAFIA, PER TUTTA LA TUA VITA? POI, tu NON POTRESTI MAI ESSERE IL NOSTRO RE! ed io per amore di loro, che, loro sono i FARISEI SpA FED, tutti i sacerdoti di Satana, e i farisei usurai abominazione dell'inferno talmud e kabbalah, TUTTI I NEMICI MORTALI DEL REGNO DI ISRAELE, io sono anni che non vedo più la pornografia, e non la vedrò mai più, fino alla mia morte.. ed in questo modo, io ho dimostrato di avere il controllo sul peccato.. e loro? LORO non credevano possibile una cosa di questo tipo: cioè che io avessi una tale forza e una tale vittoria contro il peccato! QUINDI, questi miei competitori, per il dominio del potere mondiale, loro HANNO PERSO ANCHE QUESTA SCOMMESSA CONTRO DI ME: perché, è impossibile sperare di vincere Unius REI, in uno scontro contro di lui!
fratello SALMAN SAUDI ARABIA ] tu lo sai che, io ti ucciderei molto volentieri, ma, che ci vuoi fare? JHWH mi ha ordinato di perdonare tutti.. ed ha detto: "proprio tutti!"
tutto quello che è stato impostato in ARABIA SAUDITA è follia! ] [ chi crede che, i Palestinesi possano fare impunemente, del terrorismo senza perdere la propria territorialità? LUI NON HA MAI STUDIATO IL DIRITTO INTERNAZIONALE! CON questi 66 anni di terrorismo sharia? i Palestinesi non hanno più diritto, a un solo cmq, quindi, possono sperare di essere ospitati, oppure possono sperare di essere deportati! TUTTA LA LEGA ARABA STESSA NON POTREBBE SOPRAVVIVERE AL SUO NAZISMO DELLA SHARIA, E SE SPERA DI SOPRAFFARE LA EUROPA, a tradimento, IN QUESTA GUERRA MONDIALE, perché c'è un complotto con gli USA in questo senso? POI, COME SPERA DA SOLA DI VINCERE I FARISEI ANGLO AMERICANI SpA SATANA FED, SENZA IL SUPPORTO DI EBREI E CRISTIANI? tutto quello che è stato impostato in ARABIA SAUDITA è follia!
figuratevi cosa io ho dovuto leggere in questi 30 anni, DI OSSERVATORIO SUL MaRTIRIO DEI CRISTIANI, circa quello che hanno fatto ai Copti dell'Egitto: stupri, conversioni forzate, matrimoni forzati, i bambini al Cairo venivano scagliati come pupazzi sotto gli occhi dei loro genitori, dal 6°piano, e la polizia era in strada a ridere! ] è INIMMAGINABILE: quello che hanno fatto ai copti! [ LA SHARIA PUò FINIRE CON ME PACIFICAMENTE, OPPURE, PUò FINIRE SENZA DI ME TRAGICAMENTE A LIVELLO MONDIALE: ed in questo caso l'ISLAM sparirà! [ "Giulio fu preso dalla polizia" Fonti egiziane al New York Times: Il ragazzo "ha reagito bruscamente, si è comportato come un duro", sostengono le fonti. Chi ha fermato Regeni "ha pensato fosse una spia" Egitto: annullata la condanna per l'uccisione dell'attivista-icona L'addio a Giulio Regeni, i funerali a Fiumicello. La mamma: "Grazie, mi hai insegnato tanto"
Antonio SOCCI, I NUOVI PERSEGUITATI, indagine sulla intolleranza nel nuovo secolo del martirio, ed:. PIEMME ] ed io non credo che ci dovrebbe essere un qualche infelice predestinato a scendere all'inferno, che deve dare del bugiardo ad UNIUS REI! [ Indagine sulla intolleranza anticristiana nel nuovo secolo del martirio è un libro ... Socci Antonio - I nuovi perseguitati. ... Autore, Socci Antonio. Prezzo, € 8,90. Dati, 2002, 159 p. Editore, Piemme
SALMAN SAUDITA SHARIA, lui ha indispensabile Bisogno di poveri disperati, che siano disposti a combattere le sue guerre, di terrorismo per la conquista del mondo califfato! e con un tasso di oltre il 40% di disoccupati? NOI STIAMO ACCOGLIENDO LA MORTE E IL TERRORISMO: CONTRO, GLI ISLAMICI LE NOSTRE FRONTIERE DEVONO CHIUDERSI!
Israele ] Vedi che, con la complicità di un tecnico della mia scuola, io sospetto che, stiano monitorando la mia chiavetta internet
Israele ] è il tecnico che mi ha detto: "quì in questa scuola ci sono i corvi!" ed un alunno mi ha scattato la foto in classe! OVVIAMENTE, come tutti i Docenti della Scuola, io uso il computer per finalità didattiche!
Israele ] è con la aggressione terroristica della Siria: sotto egida ONU, che è stato possibile attaccare l'Occidente, anche, con il terrorismo islamico (come facilmente profetizzò ASSAD), e dopo che avranno sterminato gli sciiti? poi, si prenderenno cura anche di noi! è STRATEGICO CHE TU PROTEGGA ASSAD, COSì COME TI HO SEMPRE FATTO FARE IN PASSATO!
tutti i nuovi diritti umani ONU sharia di Obama Gender! C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY, YOURSELF, BURN: ROTHSCHILD, 666 BUSH 322 KERRY! BURN, IN JESUS'S NAME!
e perché Rothschild ha rubato la sovranità monetaria, attraverso le lobby massoniche, che, gli Stati sono stati castrati, in questo ambito, la LEGA ARABA, ONU OCI SHARIA culto, HA POTUTO APRIRE tutto lo inferno dei suoi orrori! C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY, YOURSELF, BURN: ROTHSCHILD, 666 BUSH 322 KERRY! BURN, IN JESUS'S NAME!
monopolio del mercato del petrolio ] tutto in palese opposizione al DIRITTO INTERNAZIONALE, già perché introdurre TERRORISTI jihadisti in Siria, DA PARTE DI ERDOGAN, è UN DIRITTO internazionale dei SACERDOTI DI SATANA SULL'ALTARE dei cannibali della CIA! e CHE ASSAD POSSA DISCUTERE CON TRUPPE DI TERRORISTI MERCENARI CHE, NON SONO NEANCHE SIRIANI? è PURA FOLLIA! ECCo PERCHé STANNO FACENDO QUESTA INVASIONE DI TERRA.. MA, LA RESPONSABILITà DI AVERE DILANIATO LA SIRIA, e realizzato ogni tipo di pulizia etnica, RICADE TUTTA SULLA CIA, CHE LO HA FINANZIATO E PERMESSO, AL PARI DEI PAESI DEL GOLFO, E RICORDO CHE TUTTO questo disastro è iniziato, soltanto, PER FAR PASSARE una CONDUTTURA di GAS METANO DAI PAESI del GOLFO IN EUROPA! Infatti USA e SAUDITI non vogliono lasciare a nessuno il monopolio del mercato del petrolio ] [ le preoccupazioni Ankara e Riad sono altre. I gruppi di insorti legati alle due potenze sunnite stanno crollando ad Aleppo, ormai circondata, dove la battaglia si concentra nel sobborgo di Haritan, sottoposto fra ieri e questa mattina ad almeno venti raid. [ Obici da 115 millimetri ] Più a nord i guerriglieri crudi hanno sbaragliato i ribelli arabi e turkmeni che tenevano la base di Menagh (o Minnigh). Proprio la base è stata questa mattina sottoposta a un secondo giorno di bombardamenti da parte dell’artiglieria turca, con i potenti obici da 155 millimetri. La base si trova a meno di 20 chilometri dalla frontiera.
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QUESTA è DIVENTATA LA EUROPA DI CHI? FUORI DALL'EUROPA E DALLA NATO SUBITO .. Ucraina, nazionalisti bloccano camion da Russia verso Europa: Kiev rischia multa da UE, 14.02.2016 (In precedenza in varie regioni gruppi di nazionalisti ucraini avevano bloccati i camion russi, in viaggio verso l'Europa. Inizialmente ha iniziato il blocco la Transcarpazia, dopodichè l'azione di boicottaggio si è diffusa in una serie di altre regioni. Bloccare i camion provenienti dalla Russia che attraverso l'Ucraina sono diretti in Europa potrebbe costare salate multe a Kiev, ritiene l'analista politico ucraino Konstantin Bondarenko. In precedenza, in alcune regioni dell'Ucraina sono stati bloccati i camion russi che viaggiano in transito attraverso l'Ucraina. Il blocco è iniziato nella Transcarpazia e in seguito hanno aderito all'azione di boicottaggio diverse altre regioni. Il politologo ha spiegato che quasi tutti i prodotti su cui viaggiano i camion sono stati pagati, pertanto sono di proprietà degli europei e non dei russi. "Tutta le merci in viaggio verso i territori della UE non sono sotto sanzioni, pertanto vengono trasportate nel pieno rispetto delle leggi. I clienti europei hanno tutto il diritto di avanzare pretese all'Ucraina e di pretendere dal governo la ripresa delle forniture interrotte e chiedere che vengano consegnate ai consumatori in tempo. In caso contrario, l'Ucraina rischia multe salate," — Bondarenko ha scritto sulla sua pagina di Facebook. A questo proposito, l'analista ha ricordato che il 16 aprile che si svolgerà un referendum sull'accordo di associazione tra l'Ucraina e l'Unione Europea. "Chi soffre? La Russia? Tra l'altro tra meno di 2 mesi in Olanda c'è un referendum. Ricordate?", — Conclude Bondarenko. In risposta la Russia ha sospeso il passaggio dei mezzi pesanti dall'Ucraina: http://it.sputniknews.com/economia/20160214/2094022/Trasporto.html#ixzz40A8tpiIK
la NATO STA FACENDO UNA GUERRA DI AGGRESSIONE CONTRO LA SIRIA, è INIZIATA LA INVASIONE DI TERRA! ] [ Damasco, truppe Turchia hanno sconfinato. Lettera a Onu,'100 militari e 12 pickup armati in ultime 24 ore'. 14 febbraio 2016. 14 FEB - Damasco accusa la Turchia: "12 pickup armati e circa 100 militari sono entrati nelle ultime 24 ore nel nostro territorio nei pressi del valico di Bab al-Salameh, nei pressi dell'aerea di Azaz colpita dall'artiglieria di Ankara". Lo si legge in una lettera del ministero degli Esteri siriano, citata dall'agenzia ufficiale Sana, inviata al segretario generale dell'Onu e alla presidenza del Consiglio di sicurezza.
ROMA, 14 FEB - La Russia "fallirà nel suo tentativo di salvare Bashar al Assad", così come l'Iran. Lo dice il ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, citato dai media panarabi, in conferenza stampa a Riad. Mosca "deve fermare i suoi raid aerei contro l'opposizione moderata siriana", ha aggiunto l'alto responsabile saudita. La caduta di Assad "è solo questione di tempo, prima o dopo il regime cadrà, aprendo la strada per una nuova Siria senza Assad", ha concluso Jubeir.
14 FEB - La Turchia "ha colpito con la sua artiglieria le postazioni dell'Esercito siriano nel nord della provincia di Aleppo": lo afferma un comunicato del governo di Damasco citato da Russia Today. I bombardamenti "proseguono anche oggi". Ieri Ankara ha colpito postazioni delle forze curdo-siriane del Pyd, nella zona di Azaz. Si tratta, recita il testo, di un "sostegno diretto al terrorismo" da parte della Turchia.
14 FEB - "Non lasceremo che la situazione in Siria vada come vogliono le nazioni ribelli, prenderemo le misure necessario in tempo": lo ha detto il vice capo di Stato maggiore iraniano, Masoud Jazayeri, ammonendo Riad sul prospettato intervento di terra. "L'Arabia Saudita ha utilizzato tutto ciò che aveva a disposizione in Siria e ha fallito, non solo lì ma anche in Yemen", ha aggiunto alla tv iraniana Al-Aalam, definendo l'ipotesi di invio di truppe sul terreno come un "bluff", un atto di "guerra psicologica".
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la NATO STA FACENDO UNA GUERRA DI AGGRESSIONE CONTRO LA SIRIA, è INIZIATA LA INVASIONE DI TERRA! ] [ tutta questa Guerra Mondiale nascerà perché gli USA hanno detto che Assad è illegittimo! MA NESSUNO CHE SIA SANO DI MENTE, POTREBBE DIRE UNA COSA DEL GENERE!
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conflitto DIPLOMATICO ITALIA TURCHIA! ] [ La Farnesina non ha ancora risposto alla richiesta di spiegazioni avanzata dal parlamentare. Turchia, annullata la visita della Commissione esteri. “Ankara non vuole il filo-curdo Palazzotto” L'esponente di Sinistra Italiana ha deciso di autosospendersi fino a quando il ministero guidato da Gentiloni non avrà chiarito i motivi della cancellazione. Il vicepresidente della Commissione Esteri alla Camera, Erasmo Palazzotto, ha deciso di autosospendersi fino a quando la Farnesina avrà risposto alla richiesta di spiegazioni riguardo all’annullamento della visita della delegazione in Turchia.
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ok ma chi sono i ribelli? SONO LA SOLITA INTERNAZIONALE ISLAMICA: OVVIAMENTE! SONO AL 60%: NON SIRIANI, che sono andati in Siria a fare il genocidio per nome e per conto di Erdogan e Salman! QUESTI RIBELLI DEVONO ESSERE GIUSTIZIATI! ] [ Siria, Obama a Putin: "Basta bombardamenti sui ribelli" ] oppure ONU deve dire che è legittimo usare il terrorismo islamico, ed in questo caso, certo, i bombardamenti termineranno! ] [ Dopo i segnali da guerra fredda, in una telefonata i due leader si sono impegnati a rafforzare gli sforzi diplomatici contro il terrorismo in Medio Oriente. La tensione nell'area resta altissima. Con nuove minacce da Arabia Saudita e Turchia
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chi conosce la identità dei ribelli inviati da Turchia e Arabia Saudita, i terroristi moderati di Obama che hanno fatto il genocidio? Come chiederete il voto adesso ai cadaveri siriani? QUINDI IN SIRIA VOTERANNO I CANNIBALI TURCHI E SAUDITI se non vengono uccisi tutti! ] Russian PM warns US, Saudis against starting ‘permanent war’ with ground intervention in Syria. Published time: 12 Feb, 2016 06:10 Russian PM Dmitry Medvedev told German media that sending foreign troops into Syria could unleash “yet another war on Earth.” The warning follows increasingly aggressive statements made by Saudi Arabia and Turkey amid Bashar Assad’s gains in Aleppo.
“All sides must be compelled to sit at the negotiating table, instead of unleashing yet another war on Earth,” Medvedev told Germany’s Handelsblatt newspaper. “Any kinds of land operations, as a rule, lead to a permanent war. Look at what’s happened in Afghanistan and a number of other countries. I am not even going to bring up poor Libya.”
Russo PM Dmitry Medvedev ha detto ai media tedeschi che l'invio di truppe straniere in Siria potrebbe scatenare "un'altra guerra sulla Terra". L'avvertimento segue sempre più aggressive dichiarazioni fatte da Arabia Saudita e la Turchia tra i guadagni di Bashar Assad a Aleppo. "Tutte le parti devono essere costretti a sedersi al tavolo delle trattative, invece di scatenare un'altra guerra sulla Terra", Medvedev ha detto al giornale Handelsblatt tedesco. "Eventuali tipi di operazioni di terra, come regola, portano ad una guerra permanente. Guardate cosa è successo in Afghanistan e un certo numero di altri paesi. Non ho nemmeno intenzione di far apparire poveri Libia ".
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la posizione degli USA è senza speranza, perché loro non possono dire Assad non è buono per noi, ma al-Nursa è la democrazia! e CHE loro SONO COSì COGLIONI CHE LO HANNO PROPRIO DETTO!
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e finalmente: PACE SIA! CHI NON è SIRIANO ESCA DALLA SIRIA! "Il comando dell'esercito siriano invita chiunque abbia armi a Dar'a, a Guta (periferia di Damasco), così come nella zona orientale di Aleppo, a deporle per accelerare il processo di disarmo, per normalizzare la situazione e tornare alla vita normale," — si legge in un comunicato delle forze siriane finito a disposizione di "RIA Novosti". Nell'ultimo giorno le forze di Assad sono riuscite a prendere il controllo di diverse zone al confine tra le province di Raqqa e Hama, precedentemente controllare dai jihadisti. Nella giornata di ieri nei territori controllati dai ribelli in Siria sono stati lasciati cadere dei volantini in cui, tra le altre cose, si chiedeva ai fondamentalisti di deporre le armi e arrendersi alle autorità. La scorsa settimana l'esercito siriano ha ripreso il controllo su gran parte del confine con la Turchia nella provincia di Latakia. Come più volte sottolineato dai rappresentanti delle forze armate siriane, il controllo completo della zona di confine è una delle loro priorità, dal momento che taglierebbe i rifornimenti di armi e uomini degli islamisti provenienti da Ankara. Complessivamente occorre mettere in sicurezza quasi 100 chilometri di confine, attraverso cui i mercenari stranieri entrano in Siria per combattere dalla parte dei gruppi terroristici: http://it.sputniknews.com/mondo/20160214/2094174/Siria-terrorismo-Daesh-Hama.html#ixzz40AZlO9n8
Cari avaaziani, bombardano scuole, ospedali, perfino matrimoni: quello che sta facendo l’Arabia Saudita in Yemen è disgustoso. E lo sta facendo con armi vendute da Italia, Europa, Stati Uniti e Canada. Ma tra 48 ore possiamo ottenere l’impensabile: una vittoria storica contro la vendita di armi ai sauditi. Martedì il Parlamento europeo può finalmente decidere se votare un embargo totale sulla vendita di armi all’Arabia, ma la pressione delle lobby e dei sauditi per bloccare il voto è enorme. Ora più che mai i politici europei devono sentire che da ogni angolo del mondo chiediamo tutti la stessa cosa: resistere e dire “NO” alle atrocità dell’Arabia Saudita. Firma questa campagna urgente per chiedere l’embargo sulle armi e dare tutto il nostro sostegno a chi sta lottando per ottenerlo:
https://secure.avaaz.org/it/saudi_arms_deal_it/?bXGknib&v=72832&cl=9484350254
Le guerre si fanno finire anche così: smettendo di vendere armi a chi le fa. Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile, perché i rapporti tra i nostri governi e il regime saudita erano troppo forti. Ma anche per i nostri politici sta diventando sempre più difficile ignorare la totale mancanza di rispetto per i diritti umani da parte del regime. L’Europa è a un passo dal votare un embargo, devono solo capire che tutto il mondo li sta guardando.
Una bomba saudita ha ucciso oltre 200 invitati a un matrimonio. Sparano dagli elicotteri sui civili in fuga. È difficile togliersi dalla testa certe immagini, ma è proprio così che le “nostre” armi vengono usate. Lo Yemen si trova in mezzo a una guerra a distanza tra Arabia e Iran, entrambi colpevoli di violenze terrificanti. Questo voto europeo da solo non farà finire la guerra, ma può mandare un messaggio chiaro: non venderemo più armi a un regime che bombarda indiscriminatamente la popolazione civile. E dopo una vittoria così in Europa, potremo passare anche agli altri governi. Il regime saudita non è l’unico a sfruttare questi traffici: i grandi produttori di armi europei stanno guadagnando miliardi grazie al massacro in Yemen! L'Italia è uno dei più grossi esportatori di armi al mondo e l'Arabia è uno dei nostri maggiori clienti. Se non agiamo subito, l'influenza delle grandi aziende sui politici rischia di far continuare questo orrore ancora a lungo.
Wael* è un membro di Avaaz in Yemen che finora è riuscito a sopravvivere agli attacchi che ogni giorno colpiscono il suo Paese. Il suo messaggio per tutti noi è che “la storia si ricorderà di chi ha contribuito a portare la pace”. Agiamo subito, per Wael, la sua famiglia, e milioni di altre persone. Partecipa e condividi la campagna, abbiamo poche ore per essere determinanti nel fermare la vendita di armi all’Arabia:
https://secure.avaaz.org/it/saudi_arms_deal_it/?bXGknib&v=72832&cl=9484350254
Quello che rende speciale la nostra comunità è proprio questa connessione che riusciamo a creare oltre ogni confine, in tutto il mondo, per ottenere il cambiamento e rompere il silenzio. Ora dobbiamo fare quello che sappiamo fare meglio, agire velocemente e in massa: possiamo salvare milioni di vite in pericolo.
Con speranza,
Ai membri del Parlamento europeo, ai Capi di stato di Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Germania, Francia e tutti gli altri Paesi che hanno accordi di vendita di armi con l'Arabia Saudita: Da tutto il mondo vi chiediamo con forza di sospendere immediatamente ogni accordo di vendita di armi all’Arabia Saudita fino a quando il Paese non fermerà i suoi attacchi in Yemen e darà inizio a un vero processo di pace. Una recente inchiesta dell’ONU ha documentato ben 119 violazioni del diritto umanitario internazionale: è inaccettabile far finta di niente e ignorare che l’Arabia Saudita utilizzi le armi vendute dai nostri Governi per bombardare indiscriminatamente la popolazione civile.
Sono fiero dei nostri europarlamentari che sostengono l'embargo sulle armi vendute all'Arabia Saudita. L'inchiesta dell'ONU sulle atrocità saudite in Yemen mi ha sconvolto. Credo nei diritti umani e diritto umanitario internazionale, e non voglio che l'Europa sia in alcun modo coinvolta in questi attacchi. Se continuiamo a vendere armi all'Arabia Saudita, saremo complici anche noi di questi attacchi indiscriminati sui civili. Vi chiedo di sostenere l'urgente mozione per l'embargo sulle armi questo martedì, e di garantire che non venga indebolita o rimandata.
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Le 13 figure negli occhi della Madonna di Guadalupe, Rivelano un messaggio della Vergine Maria: davanti a Dio, gli uomini e le donne di tutte le razze sono uguali, Gary Burleigh, Pildorasdefe.net 15 giugno 2015. Gli occhi della Madonna di Guadalupe costituiscono un grande enigma per la scienza, come hanno rilevato gli studi dell'ingegner José Aste Tönsmann del Centro di Studi Guadalupani di Città del Messico.
La storia
Alfonso Marcué, fotografo ufficiale dell'antica Basilica di Guadalupe di Città del Messico, ha scoperto nel 1929 quella che sembrava l'immagine di un uomo barbuto riflessa nell'occhio destro della Madonna. Nel 1951 il disegnatore José Carlos Salinas Chávez ha scoperto la stessa immagine mentre osservava con una lente d'ingrandimento una fotografia della Madonna di Guadalupe. L'ha vista riflessa anche nell'occhio sinistro, nello stesso posto in cui si sarebbe proiettato un occhio vivo.
Parere medico e il segreto dei suoi occhi
Nel 1956 il medico messicano Javier Torroella Bueno ha redatto il primo rapporto medico sugli occhi della cosiddetta Virgen Morena. Il risultato: come in qualsiasi occhio vivo si compivano le leggi Purkinje-Samson, ovvero c'è un triplice riflesso degli oggetti localizzati davanti agli occhi della Madonna e le immagini si distorcono per la forma curva delle sue cornee.
Nello stesso anno, l'oftalmologo Rafael Torija Lavoignet ha esaminato gli occhi della Santa Immagine e ha confermato l'esistenza nei due occhi della Vergine della figura descritta dal disegnatore Salinas Chávez.
Inizia lo studio con processi di digitalizzazione
Dal 1979, il dottore in sistemi computazionali e laureato in Ingegneria Civile José Aste Tönsmann ha scoperto il mistero racchiuso dagli occhi della Guadalupana. Mediante il processo di digitalizzazione di immagini per computer, ha descritto il riflesso di 13 personaggi negli occhi della Virgen Morena, in base alle leggi di Purkinje-Samson.
Il piccolissimo diametro delle cornee (di 7 e 8 millimetri) fa escludere la possibilità di disegnare le figure negli occhi, se si tiene conto del materiale grezzo sul quale è immortalata l'immagine.
I personaggi trovati nelle pupille
Il risultato di 20 anni di attento studio degli occhi della Madonna di Guadalupe è stata la scoperta di 13 figure minuscole, afferma il dottor José Aste Tönsmann. http://it.aleteia.org/2015/06/15/le-13-figure-negli-occhi-della-madonna-di-guadalupe/
Cattolici e ortodossi: l’ABC delle differenze e dei punti in comune. Perché l'incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill è storico? Risponde Manuel Nin, nuovo Esarca Apostolico di Grecia per i fedeli di rito bizantino Per la prima volta nella Storia si incontreranno un Papa della Chiesa cattolica e un Patriarca della Chiesa ortodossa russa. Dopo un’antichissima divisone, Papa Francesco e il patriarca di Mosca Cirillo si incontreranno venerdì 12 febbraio a Cuba, durante la visita che il Pontefice farà prima di andare in Messico.
Per analizzare le prime conseguenze di questo evento, Aleteia ha intervistato padre Manuel Nin, benedettino spagnolo cattolico di rito orientale.
“I risultati si vedranno nei prossimi mesi, o forse anni. Ma più che ‘profetizzare’ ciò che potrebbe accadere, è preferibile rimanere nella straordinarietà di questo presente, che mette enfasi sull’importanza di un incontro fraterno“, ha detto.
Il luogo – Entrambi i leader si troveranno in un viaggio in America Latina, non è un incontro improvvisato. E accadrà fuori dell’Europa, epicentro dello scisma del 1054. Lontano dalle sedi ufficiali delle due chiese: Città del Vaticano e Mosca.
“Si è cercata una coincidenza cronologica dei due viaggi in America Latina. Poi si è trovato il punto di incontro, soprattutto per quanto riguarda il ‘campo neutro’ in cui i due possono incontrarsi e parlare”, ha detto padre Nin, che Francesco ha recentemente nominato Esarca Apostolico di Grecia per i fedeli di rito bizantino.
All’aeroporto internazionale José Martí dell’Avana è stata firmata una dichiarazione congiunta tra i primati delle due Chiese cristiane che non sono ancora in piena comunione, aprendo a un possibile nuovo cammino di riconciliazione.
La Chiesa ortodossa russa ha – per numero di fedeli – una notevole influenza nel cristianesimo orientale, contando quasi 165 milioni dei 250 milioni di cristiani ortodossi in tutto il mondo.
Che cosa c’è in gioco? “Vorrei sottolineare l’unità, che è in effetti ciò a cui dovrebbero tendere tutti i cristiani”, ha detto il sacerdote, dal 1999 rettore del Pontificio Collegio Greco di Roma.
Dal punto di vista della fede questo incontro è importante anche per chi è credente (mediante il battesimo): “La cosa importante è che i cristiani – che per mille anni hanno avuto queste divisioni, queste incomprensioni, o a volte ignoranza reciproca – cerchino di ricostruire la piena comunione tramite il Vangelo, tramite la parola di Gesù; è evidente che quando Gesù prega il Padre nel Vangelo di Giovanni, lo fa affinché tutti siano uno”, ha detto.
Sia il sogno di Giovanni Paolo II che gli sforzi silenziosi di Benedetto XVI (che aveva anche conosciuto Kirill, prima che fosse patriarca) sono segmenti della strada che porta alla conquista ecumenica che Papa Bergoglio è riuscito a custodire.
“È un incontro più che positivo, che per molteplici ragioni non era stato possibile realizzare nei decenni precedenti”, ha osservato Nin.
Ma perché è stato più complicato l’incontro con Kirill – Patriarca di Mosca e di tutta la Russia – che con il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I?
“Ogni Chiesa ortodossa è una chiesa autocefala, quindi, indipendente. E la via del dialogo, dell’incontro e della relazione con le altre Chiese cristiane ha un suo ritmo”, ha detto il professore di teologie orientali in diverse università pontificie e istituti romani.
È evidente che l’incontro fraterno tra il Papa e il Patriarca di Costantinopoli è stato più veloce rispetto a quello con la Chiesa di Mosca.
Sul volo verso Roma, di ritorno da Ankara, Francesco aveva dichiarato che, a causa della guerra in Ucraina, “il povero (Kirill) ha molti problemi e l’incontro con il Papa è passato in secondo piano. Ma entrambi vogliamo incontrarci e andiamo verso questo obiettivo”.
Nella sua analisi, Nin conferma che si tratta di un “incontro storico in quanto tra due chiese che non sono in piena comunione. Non ci sono stati altri momenti di incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca”.
Quindi, si tratta di una nuova fase nelle relazioni tra cattolici e ortodossi, che inizia a prendere forma dopo anni di conversazioni riservate.
L’esperto ha infatti confermato che nel corso degli ultimi anni vi sono stati incontri personali tra alcuni cardinali e dei metropoliti russi.
“Ma questo evento presente è importante perché sono i due capi delle chiese ad incontrarsi. Questo di per sé è molto positivo, e certamente porterà ad una più profonda comprensione di ciascuna delle due Chiese e alla fratellanza nelle comunità cristiane, che è la cosa più importante”, ha osservato.
Nin mette enfasi sugli aspetti più positivi dell’incontro – nonostante le differenze teologiche, a partire dalle discussioni a causa del “primato del Successore di Pietro“.
“Le Chiese ortodosse riconoscono un primato d’onore come servizio e non come giurisdizione del Papa. La questione del primato è presente anche nelle attuali discussioni delle commissioni teologiche“. http://it.aleteia.org/2016/02/11/cattolici-e-ortodossi-labc-delle-differenze-e-dei-punti-in-comune/
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Erdogan deve essere compreso, se, lui non approfitta adesso: di una Siria dilaniata da lui, con 5 anni di terrorismo islamico, chi gli darà più il Sultanato? Quindi Grecia, Egitto, Israele, Balcani la Sicilia e la Spagna? TUTTI RIDERANNO DI LUI! io dico che Erdogan si mette l'elmetto e si fa avanti!
ABBIAMO UN PROBLEMA ERDOGAN NAZISTA, CHE INVADE CON L'ESERCITO UNA NAZIONE SOVRANA, ED ALLA NATO VA BENE ANCHE COSì! 14 FEB - "Assad è l'unica autorità legittima in Siria in questo momento", allontanarlo "vorrebbe dire il caos". Lo dice il premier russo Dmitry Medvedev in un'intervista a EuroNews. "Noi non abbiamo mai detto che la permanenza di Assad è la questione principale in questo processo, semplicemente crediamo che al momento non c'è nessun'altra autorità legittima", ha aggiunto, ribadendo che la sua uscita di scena porterebbe al "caos, come abbiamo visto diverse altre volte in Medio Oriente quando Paesi sono collassati, come in Libia".
14 FEB - La Turchia "ha colpito con la sua artiglieria le postazioni dell'Esercito siriano nel nord della provincia di Aleppo": lo afferma un comunicato del governo di Damasco citato da Russia Today. I bombardamenti "proseguono anche oggi". Ieri Ankara ha colpito postazioni delle forze curdo-siriane del Pyd, nella zona di Azaz. Si tratta, recita il testo, di un "sostegno diretto al terrorismo" da parte della Turchia.
WASHINGTON, 14 FEB - La Russia deve cessare i bombardamenti in Siria contro l'opposizione moderata (al-Nursa) al regime di Bashar al Assad (quella che ha fatto il genocidio di tutti i cristiani e di tutti gli sciiti! ). Lo ha detto il presidente Usa Barack Obama al presidente russo Vladimir Putin, nel corso della telefonata di oggi tra i due. Lo sottolinea la Casa Bianca, riferendo della conversazione.
14 FEB - La Francia chiede alla Turchia di interrompere i bombardamenti nel nord della Siria contro le forze curdo-siriane del Pyd. Parigi, recita una nota del Quai d'Orsay citata da Cnn Turk, si dice "fortemente preoccupata" per lo sviluppo del conflitto nella regione di Aleppo.
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CREDO che il nudo naturale non sia volgare, e che debba essere mostrato, dico artisticamente, senza modalità maliziose! altresì, tu non puoi andare in casa di facebook a dire, quello che può fare, perché, quella è casa sua: gli puoi imporre dei limiti, come lui li può imporre a te: PERCHé SULLA VIA DELLA LIMITAZIONE NON CI PUò ESSERE CONDANNA! Facebook oscura il nudo di Courbet, la Francia: "Processiamo il social network". La vicenda cominciata nel 2011 con la condivisione di un link che mostrava 'L'origine du monde'
http://www.ansa.it/webimages/img_700/2016/2/13/c799ce36c0b0e55b6b4f73a15829a584.jpg
io credo che ci sia santità in tutte le cose che Dio ha fatto!
VOI avete una memoria penosa, questo insegnamento sulla legittima rappresentazione del nudo artistico? io l'ho già fatto anni fa, con gli stessi termini! IO CONDANNO LA PORNOGRAFIA, PERCHé è LA DEGRADAZIONE DELLA DIGNITà UMANA! Tuttavia, concedo una pornografia: secondo la legge naturale, registrata, soltanto, su coppie sposate e, che sia fruibile soltanto dalle 23,00 alle 24,00 di OGNI GIORNO, ovviamente, io non consiglio a nessuno di andare a vedere certe cose!
ovviamente, io ho visto molta pornografia fin dalla mia giovinezza, ed ogni debolezza, ha una sua spiegazione, che, soltanto Dio può giudicare E PUò PERDONARE! MA la pornografia? io credo che la pornografia, non riuscirà mai ad aiutare veramente qualcuno! Quindi alcuni anni fa, IO mi vedevo, come, dimostrazione di dominio personale, una sola volta, ogni 4 mesi, tutta la pornografia più curiosa, che, io mi volevo vedere! Poi, i Farisei Hanno detto, al mio spirito, SE TU NON SEI CAPACE di ELIMINARE COMPLETAMENTE OGNI VISIONE DELLA PORNOGRAFIA, PER TUTTA LA TUA VITA? POI, tu NON POTRESTI MAI ESSERE IL NOSTRO RE! ed io per amore di loro, che, loro sono i FARISEI SpA FED, tutti i sacerdoti di Satana, e i farisei usurai abominazione dell'inferno talmud e kabbalah, TUTTI I NEMICI MORTALI DEL REGNO DI ISRAELE, io sono anni che non vedo più la pornografia, e non la vedrò mai più, fino alla mia morte.. ed in questo modo, io ho dimostrato di avere il controllo sul peccato.. e loro? LORO non credevano possibile una cosa di questo tipo: cioè che io avessi una tale forza e una tale vittoria contro il peccato! QUINDI, questi miei competitori, per il dominio del potere mondiale, loro HANNO PERSO ANCHE QUESTA SCOMMESSA CONTRO DI ME: perché, è impossibile sperare di vincere Unius REI, in uno scontro contro di lui!
fratello SALMAN SAUDI ARABIA ] tu lo sai che, io ti ucciderei molto volentieri, ma, che ci vuoi fare? JHWH mi ha ordinato di perdonare tutti.. ed ha detto: "proprio tutti!"
tutto quello che è stato impostato in ARABIA SAUDITA è follia! ] [ chi crede che, i Palestinesi possano fare impunemente, del terrorismo senza perdere la propria territorialità? LUI NON HA MAI STUDIATO IL DIRITTO INTERNAZIONALE! CON questi 66 anni di terrorismo sharia? i Palestinesi non hanno più diritto, a un solo cmq, quindi, possono sperare di essere ospitati, oppure possono sperare di essere deportati! TUTTA LA LEGA ARABA STESSA NON POTREBBE SOPRAVVIVERE AL SUO NAZISMO DELLA SHARIA, E SE SPERA DI SOPRAFFARE LA EUROPA, a tradimento, IN QUESTA GUERRA MONDIALE, perché c'è un complotto con gli USA in questo senso? POI, COME SPERA DA SOLA DI VINCERE I FARISEI ANGLO AMERICANI SpA SATANA FED, SENZA IL SUPPORTO DI EBREI E CRISTIANI? tutto quello che è stato impostato in ARABIA SAUDITA è follia!
figuratevi cosa io ho dovuto leggere in questi 30 anni, DI OSSERVATORIO SUL MaRTIRIO DEI CRISTIANI, circa quello che hanno fatto ai Copti dell'Egitto: stupri, conversioni forzate, matrimoni forzati, i bambini al Cairo venivano scagliati come pupazzi sotto gli occhi dei loro genitori, dal 6°piano, e la polizia era in strada a ridere! ] è INIMMAGINABILE: quello che hanno fatto ai copti! [ LA SHARIA PUò FINIRE CON ME PACIFICAMENTE, OPPURE, PUò FINIRE SENZA DI ME TRAGICAMENTE A LIVELLO MONDIALE: ed in questo caso l'ISLAM sparirà! [ "Giulio fu preso dalla polizia" Fonti egiziane al New York Times: Il ragazzo "ha reagito bruscamente, si è comportato come un duro", sostengono le fonti. Chi ha fermato Regeni "ha pensato fosse una spia" Egitto: annullata la condanna per l'uccisione dell'attivista-icona L'addio a Giulio Regeni, i funerali a Fiumicello. La mamma: "Grazie, mi hai insegnato tanto"
Antonio SOCCI, I NUOVI PERSEGUITATI, indagine sulla intolleranza nel nuovo secolo del martirio, ed:. PIEMME ] ed io non credo che ci dovrebbe essere un qualche infelice predestinato a scendere all'inferno, che deve dare del bugiardo ad UNIUS REI! [ Indagine sulla intolleranza anticristiana nel nuovo secolo del martirio è un libro ... Socci Antonio - I nuovi perseguitati. ... Autore, Socci Antonio. Prezzo, € 8,90. Dati, 2002, 159 p. Editore, Piemme
SALMAN SAUDITA SHARIA, lui ha indispensabile Bisogno di poveri disperati, che siano disposti a combattere le sue guerre, di terrorismo per la conquista del mondo califfato! e con un tasso di oltre il 40% di disoccupati? NOI STIAMO ACCOGLIENDO LA MORTE E IL TERRORISMO: CONTRO, GLI ISLAMICI LE NOSTRE FRONTIERE DEVONO CHIUDERSI!
Israele ] Vedi che, con la complicità di un tecnico della mia scuola, io sospetto che, stiano monitorando la mia chiavetta internet
Israele ] è il tecnico che mi ha detto: "quì in questa scuola ci sono i corvi!" ed un alunno mi ha scattato la foto in classe! OVVIAMENTE, come tutti i Docenti della Scuola, io uso il computer per finalità didattiche!
Israele ] è con la aggressione terroristica della Siria: sotto egida ONU, che è stato possibile attaccare l'Occidente, anche, con il terrorismo islamico (come facilmente profetizzò ASSAD), e dopo che avranno sterminato gli sciiti? poi, si prenderenno cura anche di noi! è STRATEGICO CHE TU PROTEGGA ASSAD, COSì COME TI HO SEMPRE FATTO FARE IN PASSATO!
tutti i nuovi diritti umani ONU sharia di Obama Gender! C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY, YOURSELF, BURN: ROTHSCHILD, 666 BUSH 322 KERRY! BURN, IN JESUS'S NAME!
e perché Rothschild ha rubato la sovranità monetaria, attraverso le lobby massoniche, che, gli Stati sono stati castrati, in questo ambito, la LEGA ARABA, ONU OCI SHARIA culto, HA POTUTO APRIRE tutto lo inferno dei suoi orrori! C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY, YOURSELF, BURN: ROTHSCHILD, 666 BUSH 322 KERRY! BURN, IN JESUS'S NAME!
drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd al-Fattah Khalil al-Sisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? LA VOSTRA ORA VIENE VELOCE! ] 26/01/2011
"Traffico di esseri umani Business da 32 miliardi"
http://www.avvenire.it/Dossier/eritrei/Pagine/Traffico%20di%20esseri%20umani%20Business%20da%2032%20miliardi_201101260827549630000_201101260836500170000.aspx 16/01/2011 "Sinai ci sono altri trentadue profughi in mano ai predoni"
http://www.avvenire.it/Dossier/eritrei/Pagine/Sinai%20ci%20sono%20altri%20trentadue%20profughi%20in%20mano%20ai%20predoni_201101170928347700000_20110117102027177000.aspx 07/01/2011
Ancora tensioni sul Sinai "Si muova la comunità internazionale"
http://www.avvenire.it/Dossier/eritrei/Pagine/il%20caso%20degli%20eritrei%20in%20ostaggio_201101071201499600000_201101071204564100000.aspx 06/01/2011
Sinai ancora violenze Ucciso giovane eritreo
http://www.avvenire.it/Dossier/eritrei/Pagine/Sinai%20ancora%20violenze%20Ucciso%20giovane%20eritreo_201101060835505000000_201101061445194230000.aspx 05/01/2011
Nel Sinai sparatoria tra predoni e polizia
http://www.avvenire.it/Dossier/eritrei/Pagine/Nel%20Sinai%20sparatoria%20tra%20predoni%20e%20polizia_201101050938064100000_201101050942438600000.aspx 01/01/2011
Sinai le voci dall'orrore
http://www.avvenire.it/Dossier/eritrei/Pagine/siani%20le%20voce%20orrore_201101011029421800000_201101011106579600000.aspx
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drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] In catene nel deserto l'odissea libica dei 255 eritrei. Paolo Lambruschi. 25 novembre 2010. Prigionieri nel Sinai in catene come schiavi ostaggio dei trafficanti egiziani. Così è finita una parte consistente ben 80 dei 255 eritrei che nel luglio scorso avevano rischiato di morire nella famigerata prigione libica di Al Braq in pieno Sahara dopo essere stati respinti in mare dall'Italia e poi liberati grazie alla pressione delle organizzazioni umanitarie sul nostro governo. Un mese fa alcuni di loro sono fuggiti dalle sabbie libiche alla volta di Israele su una delle nuove rotte della disperazione verso l'Europa che ora incrociano il Medio Oriente e la Turchia a rischiare di morire in un altro deserto. L'allarme è stato lanciato ieri esattamente come l'estate scorsa dal blog dell'agenzia di cooperazione allo sviluppo Habeshia. Secondo la quale ci sono 600 persone in condizioni disperate da oltre un mese nel deserto al confine tra Egitto e Israele prigioniere del racket. Oltre agli 80 eritrei fuggiti da Tripoli somali e sudanesi. Tra questi vi sono anche donne segnala il blog curato da Roma dal sacerdote cattolico eritreo Mosè Zerai. Ciascuno ha versato al racket 2.000 dollari. Ma i trafficanti ne pretendono altri 8.000. "Gli eritrei racconta don Mosè mi hanno raccontato di aver lasciato Tripoli per raggiungere Israele dall'Egitto. Ma nel corso del viaggio i trafficanti hanno tradito gli accordi e il prezzo è aumentato. Così li hanno sequestrati". Sulla loro drammatica condizione sappiamo solo quanto hanno raccontato al prete. "Dicono di trovarsi nel Sinai segregati dai beduini nelle case nel deserto ma non sanno dire dove perché sono stati incappucciati durante gli spostamenti. Da un mese sono legati con le catene ai piedi come si faceva nel commercio degli schiavi continuamente minacciati e da 20 giorni non toccano acqua per lavarsi. Vi sono anche donne debilitate dalla mancanza di cibo e dalla scarsa igiene".
Non sono i primi a subire questa sorte. Questa forma di sequestro che sfrutta la disperazione dei profughi è redditizia. Già un anno fa l'agenzia Fortress Europe segnalava questa nuova rotta che parte dal Cairo verso la frontiera israeliana nel Sinai e dalla quale passano mille persone al mese quasi tutti eritrei ed etiopi. Nei casi peggiori i passeggeri dopo aver pagato sono abbandonati lungo il confine.
"Purtroppo aggiunge don Mosè questa situazione è anche frutto della chiusura delle frontiere dell'Europa. i richiedenti asilo provenienti dal Corno D'Africa non hanno alternative e si affidano ai sensali di carne umana". Ieri il senatore Pietro Marcenaro presidente della Commissione straordinaria per i Diritti Umani ha presentato un'interrogazione urgente al ministro degli Esteri in cui si chiede di verificare la situazione degli 80 eritrei trattenuti in Egitto e di muovere tutti i passi necessari nei confronti del governo del Cairo per salvarli. Ma torniamo in Libia dove a luglio esplodeva il caso di 205 uomini e 50 donne fuggiti dall'Eritrea. Nel 2009 e nel 2010 avevano tentato di passare per l'antica rotta del Mediterraneo ed erano stati respinti in mare e poi arrestati. Ai primi di giugno ad esempio una ventina di eritrei venne intercettata e respinta su un barcone diretto in Italia in circostanze mai chiarite. Videro un'imbarcazione con bandiera italiana e si avvicinarono ma a bordo c'erano militari libici che li riportarono indietro. Il ritorno fu drammatico. "Una persona è annegata in mare altri tre che conoscevano l'arabo sono stati malmenati perché si sono ribellati. Da quasi sei mesi nessuno ha più notizie di loro. Una donna e il suo bambino di otto mesi sono stati incarcerati al buio per ore senza ricevere cibo né acqua.". A fine giugno dopo una rivolta nel centro di detenzione libico di Misurata i maschi vennero trasferiti nel durissimo carcere di Al Braq a Sebha a sud nel deserto. Le donne rimasero a Misurata e furono sottoposte a violenze e atti degradanti. Ma ai primi di luglio qualcuno riuscì ad avvisare don Zerai che rilanciò la notizia su Habeshia. Allora i 255 vennero rilasciati approfittando della nuova legge varata da Tripoli contro l'immigrazione clandestina che prevedeva una sanatoria con un permesso provvisorio di tre mesi e il divieto di lasciare la città. Ora però i permessi sono scaduti e siamo da capo. "Chi non è fuggito è intrappolato nelle città libiche chiarisce il sacerdote senza diritti. In tutto in Libia vi sono un migliaio di eritrei tutti a luglio hanno beneficiato della sanatoria. Chi ha potuto si è spostato verso Tripoli o Bengasi e lavora in nero. Per rinnovare il permesso devono però presentarsi con il passaporto eritreo e un contratto di lavoro. Altrimenti devono rivolgersi alle autorità diplomatiche del loro Paese. Naturalmente non possono farlo in quanto rifugiati". Chi va in ambasciata rischia infatti la deportazione o vendette contro i congiunti rimasti nel Corno d'Africa. Ma se non rinnovano il permesso si spalancano le porte delle carceri. "Ho appena ricevuto racconta il prete chiamate che riferiscono di retate della polizia casa per casa. E tornare in quelle prigioni è terribile vivono ammassati e senza potersi lavare sono maltrattati. Molte donne sono state violentate e messe incinta dalle guardie carcerarie". Chi può fugge allora dall'inferno come gli 80 ora però imprigionati nel Sinai. Stando alla convenzione sui diritti umani queste persone non sono criminali ma avrebbero diritto a chiedere asilo e ad essere protette dai governi della civilissima Europa. Libia orrore nel Sinai uccisi altri tre eritrei. Paolo Lambruschi. 1 dicembre 2010. Sei morti ammazzati in 48 ore. Cadono come mosche al ritmo di tre vite umane al giorno gli 80 eritrei fuggiti dalla Libia nel tentativo di raggiungere l'Europa attraverso Israele e caduti da oltre un mese nelle mani di una banda di spietati trafficanti di esseri umani nel Sinai. L'allarme è stato rilanciato sul blog dell'agenzia di cooperazione Habeshia dal sacerdote eritreo cattolico della diocesi dell'Asmara Mosè Zerai che vive a Roma e che dalla capitale dallo scorso 24 novembre è in contatto telefonico con questi sventurati in trappola. Ai quali i carcerieri lasciano usare il cellulare per implorare il pagamento del riscatto di 8mila dollari. Al confine tra Egitto e Israele si sta consumando l'ennesima tragedia dell'immigrazione nell'indifferenza dei governi e nel silenzio dei media. Ieri altri tre eritrei sono stati massacrati a bastonate dai banditi che tengono in ostaggio i profughi in una località indefinibile. Si tratta di persone che una volta giunte sul suolo europeo avrebbero diritto di chiedere asilo. Nel deserto la loro vita vale poche migliaia di dollari. L'odissea è iniziata più di un mese fa quando i passatori avevano promesso di trasportare i fuggitivi oltre la frontiera con lo stato ebraico in cambio del pagamento di duemila dollari. Ma li hanno ingannati fermando il camion dei profughi in mezzo al deserto e chiedendo 8mila dollari a testa per lasciare gli ostaggi in vita. Da lunedì è cominciata la mattanza. L'altro ieri tre persone erano state torturate e uccise a sangue freddo con la pistola perché non era stato pagato il riscatto ieri un tentativo disperato di fuga di una dozzina di profughi è stato fermato e represso con violenza bestiale lasciando sul terreno altri tre cadaveri. Dalle informazioni in possesso del prete eritreo risulta che gli ostaggi sono quasi tutti sotto i trent'anni. Nel gruppo vi sono anche alcune donne. Sono tenuti prigionieri in condizioni inumane in catene maltrattati con vitto scarso e senza potersi lavare. In tutto nell'area vi sarebbero 600 ostaggi provenienti da Corno d'Africa e Sudan. "Ho parlato con alcuni ostaggi eritrei ieri mattina racconta don Zerai mi hanno detto che i rapitori sono armati fino ai denti e determinati. Stanno perdendo le speranze di restare vivi non c'è più tempo. Dove sono? Non riescono a identificare la località sono stati incappucciati durante il trasbordo. Mi hanno riferito di vedere dalla prigionia una scuola e una moschea. Può agire solo il governo egiziano. Ma serve un intervento urgente dei governi europei sul Cairo per salvare i 74 superstiti o moriranno nell'indifferenza delle istituzioni nazionali e internazionali". Non si escludono connivenze dell'organizzazione di trafficanti con la polizia. Lunedì don Zerai è stato ascoltato a Bruxelles in un'audizione al Parlamento europeo senza però ottenere molto. Ma qualcosa si muove. L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha segnalato il caso alle autorità egiziane. Ieri le senatrici del Partito Democratico Emanuela Baio e Mariapia Garavaglia componenti della commissione diritti umani di palazzo Madama hanno lanciato un appello "Salviamo la vita degli eritrei che muoiono nel deserto del Sinai una parte di loro risulta essere stata respinta dalla Libia". "Risulta che al confine tra Egitto ed Israele si legge in una nota delle due senatrici nel deserto del Sinai luogo simbolo per la cristianità dove sono state consegnate a Mosè le tavole dei 10 Comandamenti si consumino ogni giorno efferati delitti impuniti. E sembra che queste violenze lascino diversi Stati e il nostro governo completamente disinteressati". Le parlamentari hanno firmato l'interrogazione presentata la scorsa settimana dal Presidente della commissione Diritti umani del Senato Pietro Marcenaro e hanno chiesto al ministro degli Esteri Frattini di riferire in Senato. "Chiediamo di sapere cosa stia facendo il Governo italiano verso quello egiziano per liberare i profughi e cosa stia facendo verso la grande Repubblica Araba di Libia popolare e socialista per difendere il diritto alla protezione umanitaria. Un paese con il quale abbiamo siglato poco tempo fa un accordo costato non poco alle casse dello Stato".
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drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] Sinai le voci dall'orrore. Paolo Lambruschi. 1 gennaio 2011. voce dall'inferno del Sinai arriva flebile ma chiara. Don Mosè Zerai il sacerdote eritreo che dal 23 novembre scorso ha denunciato il sequestro di un gruppo di 80 eritrei provenienti dalla Libia e diretto in Israele ha appena chiamato gli ostaggi cui i rapitori i beduini Rashaida hanno lasciato il cellulare per sollecitare il pagamento del riscatto di ottomila dollari. L'orrore e la crudeltà si mescolano a due buone notizie. Altre 15 persone riscattate verranno liberate oggi. E i primi quattro ostaggi rilasciati due settimane fa sono stati rintracciati in Israele dall'ong nordamericana Phr in un centro di detenzione. Mentre la conversazione tra il prete e un giovane ostaggio si svolge in tigrino registrata da Tv2000 e da RadioInBlu sullo sfondo si sentono rumori di bastonate e lamenti. Donne e uomini sono trattati da mesi come bestie dai moderni mercanti di schiavi. Otto sono stati uccisi solo in questo gruppo la cui sorte è stata intercettata. Torture e abusi sono pratica quotidiana e non solo per sollecitare il pagamento del riscatto. I predoni si accaniscono contro gli eritrei per vendicare un tentativo di ribellione sedato nel sangue e costato la vita a un carceriere. E per l'antico odio dei nomadi islamici dell'Africa del nordest verso i tigrini stanziali e cristiani. "All'altro capo spiega don Mosè visibilmente provato quando si conclude la concitata conversazione c'era un ragazzo. Li stavano picchiando mentre parlavamo mi implorava di sbrigarsi a pagare il riscatto. Sanno che altrimenti vanno incontro alla morte". Il resoconto dell'ostaggio conferma la presenza nel lager di tre donne incinte una vicina al parto. "Anche per questo aggiunge il prete continuano a ripetermi di fare presto. Rischia di più chi non ha parenti che inviano soldi. Vengono picchiati per obbligarli a trovare il denaro o accettare l'espianto dei reni come forma di pagamento. Temo li vendano ad altri gruppi". La conversazione riprende. Al cellulare altre persone raccontano con il terribile sottofondo delle bastonate di essere rinchiusi dentro un container mani e piedi incatenati. Stanno vegliando pietosamente un compagno malridotto da giorni in lotta per sopravvivere. "Sono rimasti in 60 circa traduce don Zerai i sequestratori hanno separato chi può pagare da chi non ha i mezzi. Oggi liberano altre 15 persone i cui parenti hanno versato la somma richiesta".
Ma l'odissea non termina con la scarcerazione. Scortati da aguzzini ben armati in marcia scalzi e malconci verso il confine i profughi rischiano di venire arrestati dalla polizia egiziana la quale prima di Natale ha catturato 27 ostaggi in maggioranza eritrei poi etiopi e sudanesi e li ha riconsegnati alle ambasciate dei paesi di provenienza. La consegna alle sedi diplomatiche palese violazione della convenzione Onu sui rifugiati ratificata dal Cairo nel 1981 suona come una condanna a morte per chi in fuga dalle persecuzioni è migrato illegalmente. Nonostante l'imbarazzante silenzio sulla vicenda il governo egiziano almeno un passo avanti l'ha compiuto vietando alle guardie di frontiera di sparare sui profughi diretti al confine. In Israele intanto l'ong di medici Phr ha trovato in due centri per migranti quattro ostaggi del gruppo proveniente dalla Libia scarcerati due settimane fa. Uno di loro Haile è stato nelle mani dei Rashaida del Sinai del Nord 60 giorni. Aveva pagato ai beduini libici 2000 dollari ma l'hanno venduto.
"Eravamo in cinque è la sua testimonianza i predoni ci hanno chiesto 5000 dollari. Ho pagato sono stato l'unico. Non so dove si trovi la mia prigione né che fine hanno fatto le 40 persone rinchiuse con me nel container". Don Zerai lancia l'ultimo appello del 2010 all'Unione europea all'Italia e ai paesi della regione del Sinai per salvare i profughi eritrei in ostaggio e stroncare il traffico. "La comunità internazionale deve prendere in mano la situazione. Si faccia fronte comune tra Egitto Israele e Autorità palestinesi non è possibile che continuino questi traffici. L'Ue dichiari al Cairo che può accogliere gli ostaggi ha già dato segnali di disponibilità. Chi può intervenga subito". Eritrei "I predoni stanno separando gli ostaggi" Paolo Lambruschi. 30 dicembre 2010. Nei container sepolti sottoterra nel Sinai è iniziata la separazione tra chi è in grado di pagare il riscatto e chi non potrà farlo. Un preludio di nuovi orrori. Le ultime drammatiche cronache dall'inferno del Sinai procurano angoscia. Le riferisce don Mosè Zerai che dal 23 novembre scorso è in contatto telefonico con gli eritrei caduti nelle mani dei rapitori. "Ieri gli ostaggi afferma il sacerdote eritreo presidente dell'agenzia di cooperazione allo sviluppo Habeshia mi hanno riferito che per la prima volta sono stati separati Il gruppo di donne anche le tre in stato di gravidanza che non possono pagare gli ottomila dollari richiesti dai banditi è stato spostato ieri mattina. Il loro timore è che ora vengano vendute ad un altro gruppo di trafficanti. Oppure nella peggiore delle ipotesi che siano sottoposte all'espianto degli organi". Forse sono stati gli arresti della polizia egiziana compiuti ai danni degli ostaggi nei giorni scorsi a suggerire ai moderni mercanti di schiavi di accelerare i tempi. Nell'area operano almeno 20 gruppi di predoni collegati tra loro che hanno rapito negli ultimi tre mesi 300 eritrei tutti diretti verso il confine israeliano sulla nuova rotta del Sinai presidiata da sempre dai Rashaida i beduini dell'Africa nordorientale. Almeno 80 eritrei sono fuggiti dalla Libia dopo aver tentato invano di raggiungere via mare le coste italiane mentre il resto è in fuga dal Corno d'Africa. Stando alle testimonianze telefoniche dei detenuti confermate dalla ong sanitaria americana Phr che ha documentato le torture subite dai superstiti giunti in Israele in questi mesi agli eritrei è toccato il trattamento peggiore per rappresaglia. Un gruppo di fuggiaschi tigrini poi catturato avrebbe infatti ucciso un carceriere. Le donne sono state ripetutamente abusate tutti sono stati incatenati picchiati e sottoposti a torture e violenze disumane compresa la marchiatura a fuoco. Otto prigionieri sono stati uccisi e ad almeno quattro sembra sia stato prelevato un rene come pagamento del riscatto. Il cibo è scarso una pagnotta ogni tre giorni e acqua salata. Solo chi ha già pagato rate della somma richiesta con modalità ormai codificate via Western union a emissari segnalati dalle bande è trattato meglio. Stando alle dichiarazioni delle forze di sicurezza egiziane che l'altro ieri hanno per la prima volta ammesso la presenza degli ostaggi sarebbero detenuti nel deserto anche altri 900 africani etiopi somali e sudanesi che avrebbero pagato la somma richiesta per la liberazione e starebbero per varcare il confine con Israele. La telefonata effettuata ieri dal prete ha aggiunto un tassello alle notizie sugli arresti della polizia egiziana di 27 ostaggi liberati. Tra questi non vi sarebbero i 20 eritrei provenienti dalla Libia rilasciati prima di Natale. Ieri alcuni hanno infatti telefonato agli ormai ex compagni di sventura confermando l'arrivo sul suolo ebraico. Hanno detto di aver fornito le proprie generalità alle autorità israeliane e di trovarsi in un centro di detenzione. Si attendono riscontri. Don Zerai intanto è tornato chiedere l'intervento dei governi della regione "ormai terra di nessuno dove regna l'anarchia dei trafficanti di esseri umani. Non si comprende il silenzio delle autorità egiziane israeliane e palestinesi. Si sta consumando un dramma alle porte delle loro nazioni e nessuno di loro prende a cuore questa emergenza umanitaria". Il prete si domanda amaro che fine hanno fatto gli accordi internazionali per la lotta contro la tratta di esseri umani e il traffico d'organi. "Perché si sta perdendo del tempo? Spero che non sia una scelta politica di questi paesi che usano questa situazione drammatica come deterrente contro l'immigrazione. Molti di questi migranti sono profughi di guerra perseguitati gente che fugge dalla morte lenta causata da calamita naturali. Le persone disperate tentano il tutto per tutto anche affrontando la morte ma i paesi ricchi e "civili" non possono preoccuparsi solo di sigillare i propri confini". C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] Egitto ammette:
sono 300 gli ostaggi eritrei. Paolo Lambruschi. 29 dicembre 2010. Dopo 35 giorni crolla il muro di gomma eretto dalle autorità egiziane attorno al sequestro degli eritrei ed emergono nuove importanti prove sull'inferno del Sinai. La stessa polizia egiziana e fonti a Rafah vicine agli stessi trafficanti i clan beduini Rashaida hanno confermato all'Ansa e ad altre agenzie occidentali la presenza dei 300 ostaggi. Inoltre gli arresti effettuati nel deserto nei giorni scorsi dalle autorità egiziane riguardano ostaggi rilasciati prima di Natale dai rapitori dopo il pagamento del riscatto. Appurata anche l'enorme entità del traffico. Ma i banditi restano impuniti. Ieri è stato chiarito il numero delle persone catturate dalla polizia. Si tratta di 27 migranti africani fermati nel deserto in due riprese. Il primo gruppo composto da otto eritrei e sette etiopi è stato arrestato tre giorni fa mentre il secondo di sette eritrei tre sudanesi e due etiopi è stato fermato lunedì alla frontiera con Israele. Confermato che i 300 eritrei sono ancora in mano ai banditi. Circa 80 provengono dalla Libia dove alcuni erano stati respinti nel Mediterraneo dalle nostre motovedette. Gli altri arrivano dall'Eritrea attraverso il Sudan. Sono stati tutti venduti da una banda di trafficanti senza scrupoli all'altra come abbiamo appreso in questo mese ascoltando le testimonianze di ostaggi rilasciati dei parenti e della suora comboniana Azezet Kidane che ha curato i superstiti giunti in Israele. I predoni hanno inoltre imprigionato 900 migranti di altre nazionalità sudanesi etiopi somali i quali hanno pagato le somme richieste e aspettano di poter tentare l'ingresso in Israele. In tutto sono coinvolte 1200 persone è la conferma che nel Sinai è in corso da tempo un giro d'affari criminale di svariati milioni di dollari sulla pelle dei disperati del pianeta. Durante la detenzione in baracche e container interrati hanno tutti subito torture e violenze le donne sono state abusate. Un trattamento disumano condito da minacce di morte e di espianto di reni. Per contattare l'esterno e raccontare l'orrore ai rapiti è stato lasciato il telefono cellulare per accelerare i pagamenti del riscatto via Western Union a emissari della banda al Cairo e a Gerusalemme. Ad eritrei ed etiopi è toccato il trattamento peggiore come confermano le testimonianze raccolte ieri come vendetta per l'uccisione di un carceriere durante un tentativo di fuga di 25 di loro conclusosi tragicamente con l'assassinio di sei eritrei. Ribadito infine che almeno otto ostaggi sarebbero stati uccisi dai trafficanti una decina di uomini bene armati che cambia spesso i luoghi di detenzione. La polizia egiziana continua comunque a non intervenire per catturare i mercanti di schiavi anzi. L'ultima volta che intervenne ad agosto aprì il fuoco su un gruppo di eritrei imprigionati a Rafah e lasciò impuniti i carnefici. Stavolta ha ricevuto l'ordine di non sparare e limitarsi ad arrestare i migranti rilasciati per immigrazione clandestina. Alle vittime il governo del Cairo delle quali fino a ieri ha negato perfino la presenza nella zona al confine con Israele lascia la vita ma riserva una beffa atroce. I profughi arrestati vengono consegnati alle rispettive ambasciate dei paesi di provenienza per il rimpatrio immediato che può voler dire galera e morte. Le forze egiziane sostengono di non poter intervenire nel Sinai riparandosi dietro il Trattato di pace con Israele che impedisce di introdurre armi pesanti e blindati nella zona di frontiera. I Rashaida disporrebbero invece di armi sofisticate acquistate dai sudanesi come contropartita per il traffico di esseri umani. La notizia degli arresti ha intanto allarmato la diaspora eritrea nella quale proseguono le collette per pagare i riscatti che i predoni pretendono vengano rateizzati per non venire identificati. "Lunedì ho sentito mio fratello dal Sinai dichiara H. rifugiato eritreo che vive in Svizzera e non mi ha detto nulla. Ho sentito anche altri parenti noi continuiamo a pagare e a sperare". Ieri il sacerdote eritreo Mosè Zerai ha contattato gli ostaggi. "Non sanno nulla mi chiedevano di fare presto a pagare per liberarli. Chiediamo al governo egiziano di consegnare i profughi nelle mani dell'Acnur e non alle ambasciate che li potrebbero rimpatriare. Ma questo potrà accadere solo se l'Europa dimostra fattivamente di essere disposta a dare asilo a queste persone. Mi preoccupa la sorte di chi non può pagare un gruppo di almeno 15 persone che comprende sei donne tre in stato di gravidanza ". L'odissea nel deserto insomma è tutt'altro che finita. Gli egiziani arrestano migranti. alla frontiera. Paura per gli eritrei [Paolo Lambruschi ] 28 dicembre 2010. Confermata la liberazione del gruppo di 20 ostaggi eritrei rilasciati prima di Natale dai rapitori i beduini del Sinai. Di loro però mancano ancora notizie certe l'unica cosa assodata è che non son o più nelle mani dei rapitori. Ma su dove siano finiti è ancora mistero. E ora si apre un altro preoccupante scenario. Sedici persone infatti sono state fermate dalle guardie di frontiera egiziane. Si tratta secondo le autorità del Cairo di 16 africani che stavano tentando di entrare in Israele. Di più le forze di sicurezza cairote non dicono. Si tratta del terzo episodio del genere in un mese mentre il governo continua a negare l'esistenza del traffico di esseri umani e la presenza degli ostaggi nell'area. Secondo l'agenzia Associated press 14 di loro sarebbero sudanesi e solo due un uomo e una donna sarebbero invece di nazionalità eritrea. Il gruppo sarebbe stato portato al confine dai beduini in cambio di denaro. La certezza però manca ancora e ciò unito al fatto che dei 20 eritrei è stata per ora persa ogni traccia non consente di escludere che per questi sfortunati profughi sia sia aperta una nuova cella dopo quelle dei beduini quelle delle carceri egiziane. Dalle prigioni nel deserto intanto ieri nessuna telefonata. Il giorno di Santo Stefano alcune donne rapite hanno contattato il sacerdote eritreo Mosè Zerai. Secondo la testimonianza il pagamento dei riscatti tuttora in corso ha placato la violenza dei trafficanti. In Israele intanto la questione dei rifugiati giunti dal Sinai sta diventando un caso politico. Mentre i principali quotidiani riprendono il rapporto dell'ong di medici Phr Nobel per la pace 1997 sulle torture subite dalle persone rapite nel deserto un migliaio di immigrati africani ha manifestato per le strade di Tel Aviv il 24 dicembre scorso contro la recente decisione del governo di Benjamin Netanyahu di istituire centri di detenzione per immigrati giunti Israele attraverso la frontiera con l'Egitto. Sulla questione degli ostaggi è intervenuto in questi giorni anche il gruppo umanitario Everyone che ricordando le minacce fatte dai mercanti di uomini ai detenuti ha puntato il dito contro l'Egitto. "Per coloro che non sono in grado di pagare il riscatto si legge in una nota si profila una fine orrenda. L'Egitto nonostante l'impegno delle istituzioni per combattere l'odioso fenomeno è tuttora il terzo Paese al mondo per traffico di reni umani con un giro d'affari da capogiro la copertura della mafia locale e agganci con la criminalità organizzata di altri Paesi. Al Cairo e in altre città esistono da anni cliniche clandestine attrezzate per rifornire questo mercato. Le donne possono finire nel racket della prostituzione un giro criminoso in cui diventeranno schiave e da cui non esiste via di fuga. Per bambini e giovanissimi si prospetta la possibilità di cadere nel mercato della pedofilia o del lavoro nero". Fin dagli inizi della vicenda Everyone ha affermato che il traffico di esseri umani è gestito dai clan beduini del deserto egiziano con la complicità di Hamas. Anche don Zerai ha ribadito l'appello alla liberazione di tutti gli ostaggi nelle mani dei trafficanti "Non ci stanchiamo di fare appello a tutti istituzioni organizzazioni umanitarie persone di buona volontà a chiedere con forza che Egitto Israele e l'Autorità Palestinese facciano fronte comune per combattere questo odioso traffico. Chiediamo all'Unione Europea di assumersi le proprie responsabilità". C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
[ drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] Eritrei venti ostaggi liberati. Torture a chi non paga. Paolo Lambruschi 24 dicembre 2010. Venti ostaggi sono stati liberati mercoledì dall'inferno del Sinai. Ma almeno 15 tra le quali sei donne tre in stato di gravidanza rischiano di restare nelle mani dei predoni e sparire nel nulla. E nelle prossime ore si tenterà di tutto per trovare almeno i danari del riscatto delle ragazze. Intanto sulla stampa egiziana appaiono le prime conferme sul terribile traffico di uomini in atto nel deserto notizie smentiscono ancora una volta il governo del Cairo. Dunque un mese esatto dopo la scoperta del mercato di rifugiati africani tra Egitto e Israele arrivano novità che possono imprimere una svolta. Le persone rilasciate appartengono al gruppo degli 80 eritrei partiti dalla Libia sequestrati un mese fa da un gruppo di predoni e detenuti in condizioni disumane. La notizia è stata data ieri da uno dei prigionieri al fratello un profugo eritreo che vive a Berna durante la telefonata concessa dai sequestratori per chiedere il riscatto. "Mi ha detto che è stato completato il pagamento di ottomila dollari per 20 persone conferma H. il cui fratello è nel gruppo partito dalla Libia che sono state rilasciate. Vengono tutti da Tripoli. Attendiamo la conferma del loro arrivo in Israele ma altri parenti mi hanno detto la stessa cosa". Il tam tam tra nella diaspora in Europa ribadisce che i pagamenti sono avvenuti via Western union con il metodo usuale indirizzati agli intermediari segnalati dalla banda via sms al parente pochi minuti prima di effettuare la transazione. Anche H. è riuscito a prezzo di grandi sacrifici a mettere insieme la somma richiesta dai banditi. "Non posseggo più nulla. Mio fratello mi ha annunciato che domani dovrebbe essere rilasciato. Insieme a lui dovrebbero ritrovare la libertà altri ostaggi tra i quali una donna incinta venduti ai Rashaida dall'eritreo Faswat Mahari che aveva organizzato il viaggio dalla Libia al Sinai. So che altri pagamenti verranno saldati in queste ore. È il regalo di Natale più bello della mia vita". Ma cresce l'angoscia per la sorte di chi non ha parenti in grado di pagare. Ibrahim ad esempio ha un cugino nel Sinai vive a Genova con un regolare permesso di rifugiato politico ed è disperato. "Ho versato lunedì mille dollari per mio cugino ai banditi al Cairo. I sequestratori gli hanno spezzato le mani a sprangate. Però gli ho detto che non posso fare di più. Ieri mi ha detto che stanno continuando a torturarlo. Non è possibile che nessuno intervenga". Anche don Mosè Zerai il sacerdote eritreo che per primo ha lanciato l'allarme trenta giorni fa e che da allora ha tenuto i contatti con gli ostaggi fingendosi un parente conferma ma non nasconde l'enorme preoccupazione per un epilogo tragico. "Non sappiamo che fine faranno le persone che non possono pagare. Sono almeno una quindicina tra le quali sei donne. Tre sono incinta. Farò l'impossibile per cercare di trovare i soldi per salvare almeno loro hanno subito troppo e rischiano di finire chissà dove magari vittime del traffico d'organi. Anche se il pagamento del riscatto conclude amaro il prete alimenterà il traffico di schiavi. I governi e l'Onu hanno chiuso gli occhi davanti ai mercanti di uomini". Intanto sul "Daily News Egypt" testata indipendente distribuita con l'International Herald Tribune è comparso il 22 dicembre un articolo che ammette per la prima volta la presenza dei "rifugiati africani" rapiti e torturati dai trafficanti per estorcere riscatti. Il servizio assesta un'altra picconata alle tesi del ministro degli Esteri egiziano Ahmed Aboul Gheit il quale ancora sabato negava tutto. Una fonte anonima nel Sinai riferisce di non saper dire quanti sono i prigionieri. Ne avrebbe visti solo 30 ma ammette che il numero cresce per i continui arrivi. Soprattutto racconta un fatto avvenuto a fine novembre quando alcuni prigionieri avrebbero sottratto le armi ai carcerieri e tentato la fuga. Sarebbero stati catturati dalle guardie di confine dopo uno scontro a fuoco che ha provocato diversi feriti. Quasi lo stesso racconto fatto dagli ostaggi a fine novembre a don Zerai sul blitz conclusosi tragicamente con l'uccisione a bastonate di sei fuggiaschi. Un resoconto che un mese dopo l'allarme lanciato da don Mosè rende insostenibile la posizione del Cairo. Che fine hanno fatto i feriti sono stati curati negli ospedali egiziani? O sono stati riconsegnati ai carcerieri? Possibile che le guardie di confine non abbiano riferito ai superiori della sparatoria? Le risposte farebbero crollare il muro di silenzio eretto dalle autorità egiziane attorno al dramma del Sinai. [ Eritrei la suora testimone "Picchiato a morte chi non paga" Paolo Lambruschi. 23 dicembre 2010. In tre mesi ha incontrato oltre 200 eritrei ed etiopi passati dall'inferno del Sinai. Racconti di torture orribili che confermano cosa sta accadendo nel deserto anche se finora il governo del Cairo sostiene di non aver trovato conferme dei rapimenti. Azezet Kidane è una suora comboniana eritrea vive nella missione di Betania e da giugno due volte alla settimana arriva in autobus a Tel Aviv nel piccolo ambulatorio dei medici volontari dell'ong internazionale Phr ad ascoltare e assistere i rifugiati. Una testimonianza importante quella di Suor Azezet. Conferma che negli ultimi tre mesi sono fortemente aumentati i casi di profughi provenienti dall'Eritrea e dall'Etiopia che si rivolgono alla struttura sanitaria con gravi traumi fisici e mentali causati dalle prigionie nel deserto durante le quali vengono sottoposti a torture fisiche e psicologiche durissime. "Ho incontrato 193 profughi da settembre ad oggi. Negli ultimi due mesi soprattutto persone provenienti dalla Libia. Aspettano troppo e i controlli di polizia sono troppo duri così cercano altre possibilità. Molti raccontano di essere stati rapiti nel Sinai dai beduini e legati con i ferri insieme ad altre sei o sette persone e di essere stati picchiati quotidianamente. Alcuni sono stati messi a testa in giù e issati in alto oppure feriti agli arti e minacciati di amputazione. I trafficanti portano nelle prigioni del deserto persone vestite da medici con il camice bianco. E dicono ai prigionieri terrorizzati che se non pagano toglieranno loro i reni. Sembra incredibile ma sono le storie che sento ogni giorno una peggio dell'altra". E a chi non paga cosa succede? Molti testimoni mi hanno detto la stessa cosa in ogni gruppo due o tre persone sono state picchiate a morte. Lei ha incontrato anche donne? Sì le racconto una storia emblematica. L'altro giorno è venuta in ospedale una giovane eritrea. Ha aspettato oltre un anno in Libia poi quando ha visto che non era più possibile arrivare via mare in Italia ha chiesto a un trafficante di portarla in Israele. Ha pagato duemila dollari ma è stata rapita nel Sinai ed è stata tenuta prigioniera per 40 giorni dei beduini. I trafficanti l'hanno violentata più volte. Poi ha pagato il riscatto. È arrivata in Israele due settimane fa era incinta. Nonostante tutti i nostri sforzi per convincerla a cambiare idea la settimana scorsa ha abortito nel campo profughi. Ora è distrutta dal rimorso e dalla vergogna teme di aver contratto l'Aids. È terribile. Continuava a ripetermi che non sapeva chi era il padre e che non avrebbe potuto spiegare come stavano le cose al suo bambino. Dalle testimonianze ha capito come è organizzato il traffico nel Sinai? I trafficanti si passano le persone da un paese all'altro ma ciascuno si tiene i soldi per la propria tratta. Tu hai pattuito duemila dollari dalla Libia ad Israele ma quando arrivi nel Sinai devi pagarne altri duemila al trafficante che ti prende in consegna. Chi non può pagare viene sequestrato e deve telefonare ai parenti per trovare i soldi. Le richieste sono aumentate negli ultimi tempi adesso sono arrivati a chiedere ottomila dollari. Ci sono diverse bande nel Sinai? Credo almeno una ventina. Nessuno mi ha detto il nome del trafficante ma dalla descrizione del luogo di detenzione so già quali torture hanno subito. Se mi dicono che sono stati prigionieri in una casa di lamiera capisco che sono stati trattati peggio di tutti. I sequestratori sono razzisti. Ad esempio eritrei ed etiopi sono trattati peggio dei sudanesi. Ha capito dove si trovano le prigioni? Sicuramente nel Sinai egiziano. Tutti confermano che i criminali quando li hanno liberati li hanno fatti camminare scalzi fino al confine a volte sette ore oppure solo un'ora. Poi li fanno correre quando arrivano alla "no man's land" la terra di nessuno. E la polizia egiziana? Se li ferma per controlli intasca mance dai passatori. Il rischio è quando si varca il confine è capitato che lì la polizia spari sui profughi per ucciderli.. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] odissea degli eritrei "Noi picchiati con spranghe" Paolo Lambruschi. 22 dicembre 2010. Per la prima volta parla uno degli eritrei sopravvissuti ai mercanti di uomini del Sinai. Il suo riscatto è stato pagato dal fratello lui racconta come è finito e cosa accade nelle prigioni dei predoni. Un racconto dove si riscontrano impressionanti analogie con quelli dei 250 eritrei 80 dei quali provenienti dalla Libia catturati un mese fa.
Tre mesi fa Adam 22 anni era prigioniero dei trafficanti di esseri umani. C'è rimasto quasi un mese incatenato e trattato come una bestia prima che il fratello maggiore Michele pagasse per liberarlo da un lurido container interrato a pochi chilometri dal confine tra Egitto e Israele. Michele che da un paio d'anni vive in Toscana e che aveva chiesto aiuto alla Caritas diocesana fiorentina per mettere insieme i soldi del riscatto ci ha raccontato cinque giorni fa l'odissea di Adam rapito dai predoni ai primi di settembre e liberato il 28 dello stesso mese. Una testimonianza importante perché ha smentito il governo egiziano arrivato a negare perfino l'esistenza degli eritrei prigionieri.
Un'ulteriore conferma che in questo angolo del pianeta fiorisce un immondo mercato sulla pelle dei migranti provenienti dal Corno d'Africa e diretti in Israele. Un affare da milioni di dollari in mano a un racket organizzato e capace di gestire sequestri e riscatti su scala internazionale. Costituito per quanto siamo riusciti a ricostruire da una rete di clan beduini che una volta commerciava gli schiavi i Rashaida ramificata nel nordest dell'Africa come nel deserto del Sinai protetta dalle polizie corrotte di diversi Stati e affiancata da complici tigrini che attirano in trappola i migranti impegnati a raggiungere lo stato ebraico dalla Libia o dalla vecchia rotta che attraversa Sudan ed Egitto. Ieri siamo riusciti a rintracciare Adam in Israele e lui ha accettato di rivivere con noi quei terribili momenti che definisce "my trouble in Sina" il mio problema nel Sinai. Adam oggi vive in un campo per richiedenti asilo in Israele e svolge illegalmente lavoretti saltuari per sopravvivere. Si sta riprendendo dagli stenti patiti durante il rapimento. Il patto è nomi di fantasia e indicazioni topografiche essenziali per non far correre rischi alle famiglie in Eritrea. Quando è cominciato il tuo viaggio verso Israele? Sono partito dall'Eritrea a fine agosto. Vengo da un villaggio alla periferia dell'Asmara. Mio fratello Michele per farmi emigrare ha pagato tremila dollari a un passatore eritreo che vive a Khartoum in Sudan. Si chiama Mshgna. Chi ti ha aiutato a uscire dall'Eritrea? I Rashaida. Hanno in mano loro i traffici tra Eritrea e Sudan. Mi hanno portato in un loro accampamento a Kassala. Il giorno dopo è cominciato il viaggio verso il Sinai sempre con i Rashaida su piccoli pullman. Ogni vettura trasportava 16 persone. La nostra carovana era composta da cinque pullman. Quindi eravate in tutto 80 persone. Tutti eritrei? Si e ciascuno di noi ha pagato a Mshgna tremila dollari. Il quale ha intascato 240 mila dollari per il vostro trasporto. E durante il viaggio cosa è accaduto? Tutto liscio fino al Sinai. Ma nel deserto vicino ad Israele i Rashaida ci hanno consegnato ad altri beduini. Pensavamo di essere arrivati e di percorrere l'ultimo tratto a piedi per passare il confine. Invece Mshgna ci ha venduti. Un gruppo di uomini armati ci ha messo in colonna e ci ha preso portafogli e documenti. Ci hanno lasciato solo il cellulare dicendoci di usarlo per chiamare parenti e amici in Eritrea e in tutto il mondo. Se volevano rivederci vivi dovevano pagare settemila dollari. Poi ci hanno messo le catene ai piedi che mi hanno tolto solo quando mi hanno liberato e ci hanno chiuso in un grande container interrato. Quanti eravate dentro? Eravamo circa 70. I container erano tre. In tutto eravamo circa 200. Dunque il vostro valore per i rapitori ammontava a quasi un milione mezzo di dollari. Come vi hanno trattati?
Come bestie con crudeltà. Ogni giorno venivamo picchiati a caso con sbarre di ferro e minacciati. Dicevano che se non veniva pagato il riscatto ci avrebbero tagliato la testa e tolto gli organi per venderli al mercato nero. Ci hanno dato poco cibo e potevamo uscire solo a piccoli gruppi di sera sempre sorvegliati. Alle donne è toccato il peggio sono state stuprate anche se erano lì con fratelli e mariti. Hai capito dove eravate? No ma abbastanza vicini al confine. Siamo stati liberati in otto perché era stato pagato il riscatto e abbiamo camminato meno di un'ora per superare il confine. La polizia non l'ho mai vista. Che fine hanno fatto i tuoi compagni di prigionia? Non lo so. Chi ha detto di non poter pagare è sparito. Nella comunità dei profughi Eritrei in Israele girano storie terribili su quanto sta succedendo nel nord del Sinai. "Mio cugino ostaggio tra gli eritrei. Vi racconto il ricatto" Paolo Lambruschi. 18 dicembre 2010. Il testimone da quasi un mese non riesce più a dormire per la disperazione. Nella lingua con la quale comunichiamo un misto di italiano e inglese mi parla di " big big problem "un problema grandissimo trovare in fretta i soldi per liberare il cugino uno dei 250 eritrei " jailed in Sinai" prigionieri nel Sinai. Uno dei 250 ostaggi dei quali secondo il governo del Cairo non c'è traccia. L'accordo per poter effettuare la conversazione è non rivelare il vero nome del testimone un rifugiato eritreo in possesso di regolare permesso di asilo che vive e lavora da anni a Genova. Non vuole infatti far correre rischi ai parenti nella sua terra giù nel Corno d'Africa. Lo chiameremo Ezechiele. Circa quattro settimane fa ha ricevuto una telefonata dal cugino R. 25 anni che era scappato attraverso il Sahara in Libia nel 2009. Da lì progettava di raggiungere l'Italia e chiedere asilo. Ma dopo giugno non è stato più possibile raggiungere le coste della Penisola via mare anche chi avrebbe diritto a venire accolto come rifugiato viene respinto verso Tripoli il cui governo non distingue tra irregolari e migranti in fuga dall'oppressione politica. Questo ha cambiato piani e rotte di molti disperati i quali si sono orientati verso la frontiera del Sinai. "R. mi aveva comunicato racconta Ezechiele a settembre che con altri compagni di viaggio circa una ottantina tra uomini e donne progettava di fuggire da Tripoli al Cairo e poi da lì raggiungere attraverso il confine del Sinai lo stato d'Israele. In Libia era inutile restare rischiavano di venire nuovamente incarcerati come a giugno". Ma quel viaggio come ci ha raccontato dal 24 novembre il sacerdote cattolico eritreo Mosè Zerai è diventato una trappola infernale. "ll gruppo di R. conferma Ezechiele è finito nelle mani di una banda di trafficanti. Quasi un mese fa mi ha chiamato dicendo che aveva pagato duemila dollari per il viaggio ma nel deserto è stato abbandonato e derubato di tutto dai banditi. Gli hanno lasciato solo il telefono. Poi mi ha passato uno dei rapitori che mi ha chiesto un riscatto di ottomila dollari se volevo rivedere vivo mio cugino". Da allora le telefonate sono diventate uno stillicidio quasi quotidiano. "Mi fanno uno squillo e devo richiamare il numero sul display subito dopo. Risponde R. che mi dice di non potersi muovere perché è in catene e che viene torturato. Mi passa un carceriere. È un arabo mi ripete che devo trovare il denaro e che il tempo sta scadendo. Non so quanti siano i prigionieri. Secondo mio cugino più di 200". Le modalità di pagamento sono precise i soldi andranno mandati via money transfer a una persona che verrà indicata dalla gang. "Ma io quei soldi non li ho proprio conclude con voce rassegnata Ezechiele e non so come trovarli. Sono disperato. L'ho detto anche a R. e lui mi ha dato il numero di telefono di Mosè Zerai il prete cattolico dicendomi che lui sta cercando di salvare gli ostaggi". Un'altra testimonianza che conferma la tragedia in corso in queste ore nel Sinai dove un racket internazionale di trafficanti di esseri umani può rapire torturare e violentare centinaia di persone indisturbato. Un'altra testimonianza che chiede una risposta al governo del Cairo. Un giovane eritreo prigioniero. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME! [ drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] Il popolo dei senza nome chiama un sussulto di umanità. Marco Impagliazzo. 17 dicembre 2010. Non diminuisce la preoccupazione per il destino dei profughi eritrei ostaggio delle bande di predoni nel deserto del Sinai. È da tempo che Avvenire segnala questa tragica situazione. Si tratta di famiglie inermi vittime del traffico di esseri umani divenuto una vera emergenza internazionale. Il Parlamento europeo proprio ieri ha approvato una risoluzione in cui si sollecita seppur timidamente un intervento a favore degli ostaggi e la fine del dramma che continua a consumarsi di fronte all'indifferenza degli Stati. Anche la Commissione Europea si è espressa. Ma serve ancora di più. Ci chiediamo è possibile che con tutta la forza della relazione che il nostro Paese ha con l'Egitto (ricordiamolo invito al G8 scambi continui visite accordi commerciali) non si riesca a ottenere un intervento umanitario per liberare gli eritrei intrappolati nel deserto? Vi sono zone grigie nel mondo come il Sinai dove un conflitto irrisolto o un interesse strategico ha lasciato spazi vuoti dove non si applica alcuna legge e nei quali persone in trappola vengono dimenticate. Esistono in diversi continenti anche nelle nostre città un universo parallelo in cui si perdono o sopravvivono gli "invisibili" profughi senza diritti emigrati gente che fugge. Ci sono pieghe e angoli bui in cui sopravvive un popolo di poveri abbandonati persone in fuga senza contatti esterni. Sono i barboni che ogni tanto incontriamo lungo le nostre strade nel freddo intenso di questi giorni come Saidou Gadiaga il senegalese di 36 anni morto di asma domenica mattina nella cella di una caserma a Brescia. Il messaggio del Natale "non c'era posto per loro" sembra la cifra del nostro tempo distratto e incattivito. La regola sembra una sola "vivere per se stessi". I profughi raccolti senza vita sulle spiagge australiane dimostrano che in tante parti del mondo c'è un popolo in fuga di senza nome senza padrini né manifesti identitari da esibire. Di fronte a tali tragedie che si verificano a tutte le latitudini manca un sussulto di umanità e una politica capace di affrontare un fenomeno epocale ma da almeno due decenni davanti ai nostri occhi. Eppure queste persone offrono alle nostre società un'opportunità da non perdere. Sappiamo che il calo demografico europeo richiede l'apporto di nuovi afflussi. Cosa sarebbero le nostre famiglie senza badanti? Gli ultimi dati dimostrano che è iniziato un trend discendente. Il fenomeno migratorio a livello planetario va verso una stabilizzazione. Secondo alcuni studi i flussi dai Paesi poveri subiranno una graduale riduzione fino a scomparire entro il 2050. È solo uno degli scenari possibili ma sicuramente non è una buona notizia per economie fortemente dipendenti dal contributo dei cittadini immigrati. In Europa e questo è un dato vero i flussi di ingresso negli ultimi tre anni hanno subito una flessione. Mentre la politica fa fatica a trovare soluzioni che semplifichino i processi di integrazione vediamo approssimarsi una svolta il lavoro degli immigrati non sarà una risorsa inesauribile. In Italia si fa già fatica a trovare immigrati per il servizio alla persona. Oggi gli stranieri nel nostro Paese ripopolano luoghi abbandonati ridanno vita a centri che rischiavano di essere cancellati dalle cartine geografiche e in molti casi tengono aperte le scuole elementari che rischierebbero altrimenti di chiudere per mancanza di alunni. Il Natale ci parla di un bambino che non ha trovato posto per nascere. È una storia che si ripete anche oggi in società ricche. Ma perché avere paura di un bambino? Il senso dell'umanità ci suggerisce di dargli un futuro e non di respingerlo. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME! drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] La Ue in campo salvare subito i profughi eritrei. Gianluca Cazzaniga. 17 dicembre 2010. Alla fine l'Europa è scesa in campo. E per la drammatica vicenda dei profughi eritrei ha fissato la sua parola definitiva vanno liberati subito. Gli eurodeputati hanno approvato ieri la risoluzione a lungo dibattuta negli ultimi giorni accogliendo il testo della mozione che era stata presentata dal Partito popolare. Con l'approvazione di un emendamento orale proposto in aula dall'onorevole Carlo Casini che ha fatto la differenza. "Il Parlamento europeo cita il testo accolto dall'assemblea e inserito nella risoluzione sollecita le autorità egiziane a prendere tutte le misure necessarie per assicurarsi della liberazione degli eritrei tenuti in ostaggio". Con una raccomandazione che la dice lunga sui metodi che d'ora in poi dovranno essere utilizzati nella zona "rossa" del Sinai secondo l'Europa evitando cioè "l'uso di metodi repressivi e violenti contro gli immigrati clandestini che attraversano i confini del Paese". Ma c'è anche di più nel documento approvato ieri a Strasburgo che pure sottolinea l'impegno del governo del Cairo negli ultimi anni nella tutela dei diritti umani anche sulla base dei numerosi trattati internazionali sottoscritti dal Paese (uno su tutti la Convenzione sui rifugiati del 1951) sempre nell'emendamento di Casini infatti si sottolinea come l'Egitto "dovrebbe proteggere la dignità dei profughi e la loro integrità fisica e psicologica garantendo che tutti quelli che si trovano in stato di detenzione nel Paese possano entrare in contatto con l'Acnur (l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati ndr) permettendo a quest'ultimo di incontrare tutti i richiedenti asilo che si trovano in custodia dello Stato". Una risposta chiara dunque a quanto avvenuto negli ultimi giorni e alle stesse dichiarazioni delle autorità del Cairo che se in un primo momento avevano dichiarato di essersi attivate per la mediazione coi capi tribù beduini affinché liberassero gli ostaggi eritrei avevano poi ribaltato la loro posizione prima accusando i Paesi che avevano respinto i profughi d'essere responsabili per l'accaduto poi sostenendo addirittura (contro ogni evidenza e contro il parere stesso d'Israele) che la notizia del sequestro fosse stata montata ad arte per istigare l'opinione pubblica contro il governo. La maggioranza degli eurodeputati presenti in aula ieri pomeriggio ha premiato il testo presentato dal gruppo dei popolari a scapito della proposta di risoluzione comune avanzata dal "cartello" di cui fanno parte socialisti (Pse) liberali (Alde) Sinistra unita (Gue) e verdi. Il testo comune presentato dai quattro gruppi è stato votato per primo dall'assemblea come vuole la procedura. Risultato 31 voti favorevoli e altrettanti contrari. Un pareggio che secondo le regole equivale a una sconfitta. Poi gli europarlamentari hanno vagliato la proposta dei popolari che è passata con 36 sì contro 14 no e con l'approvazione decisiva dell'emendamento orale di Casini. Respinto invece un altro emendamento proposto stavolta dall'eurodeputato David Sassoli capo delegazione del Partito democratico invitava gli Stati membri ad affrontare l'emergenza umanitaria mediante il reinsediamento volontario in Europa di tutti i richiedenti asilo coinvolti in questa crisi. Soddisfatti i popolari Carlo Casini e Mario Mauro "In modo serio ed equilibrato ha spiegato il primo e senza trasformare questo voto in un attacco ad uno Stato abbiamo chiesto di provvedere ad azioni immediate per liberare gli ostaggi svolgendo anche un'azione di sorveglianza a carattere permanente senza ricorrere ad uccisioni e a metodi violenti". "Con questa risoluzione ha poi aggiunto Mauro da cui è partita l'iniziativa della risoluzione per il Ppe la nostra assemblea fa sentire la propria voce in difesa di questi profughi chiedendone la liberazione immediata e la fine delle torture che stanno subendo". C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
[ drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] "Ho pagato per salvare mio fratello dai predoni" Paolo Lambruschi. 17 dicembre 2010. Arriva da Firenze la prova se ce n'era bisogno che nel Sinai è in atto un orrendo e florido mercato di esseri umani. Dalla Toscana arriva la testimonianza di un rifugiato eritreo cui da tempo il nostro Paese ha concesso asilo politico il quale ha dovuto riscattare tre mesi fa la vita di suo fratello. Un testimone che smentisce in pieno le dichiarazioni del governo egiziano secondo il quale non v'è traccia dei 250 eritrei ostaggio dei banditi nel deserto al confine con Israele. E conferma invece l'esistenza e le spietate modalità di azione di un racket internazionale che chiedendo 10 mila dollari per risparmiare un ostaggio sta lucrando milioni di dollari sulla pelle di centinaia di disperati. Non possiamo divulgare i veri nomi dei protagonisti per non mettere in pericolo i loro famigliari in Eritrea. Le istituzioni che ci hanno messo in contatto con il testimone che chiameremo Michele sono la Caritas italiana e la Caritas della diocesi fiorentina. Ai primi di settembre l'operatrice della Caritas di Firenze Elsa Dini riceve un'inusuale richiesta d'aiuto da parte dei Comboniani. Michele che la congregazione ha aiutato a inserirsi deve pagare settemila dollari a una banda di predoni egiziani per liberare suo fratello prigioniero nel Sinai. "All'inizio spiega Elsa Dini Michele mi raccontò che suo fratello Adam 22 anni era fuggito dall'Eritrea attraverso il Sudan. Dall'Italia aveva pagato tremila dollari a un passatore eritreo perché lo portasse in Israele ma una volta in Egitto il giovane era stato catturato. Se non venivano versati altri settemila dollari sarebbe stato ucciso. Subito contattai la Caritas egiziana. La quale mi disse che avevano già affrontato casi simili e c'era speranza di farlo rilasciare solo se era nelle mani della polizia. Se invece l'avevano preso i predoni l'unica era pagare il riscatto".
Lasciamo proseguire Michele.
Adam voleva fuggire dall'Eritrea e raggiungere l'Europa. Ma dopo l'estate non era più possibile arrivare in Libia e da lì attraversare il Mediterraneo verso l'Italia. Ora tutti dal Corno d'Africa puntano a raggiungere Israele passando dalla vecchia rotta del Sudan. Nello stato ebraico puoi ottenere un permesso come rifugiato e passare in Europa". Alla fine dello scorso agosto Michele contatta un eritreo che vive a Khartoum la capitale sudanese. "Alcuni conoscenti mi diedero il cellulare di questo tale Mshgna. Concludemmo un accordo se versavo tremila dollari avrebbe raccolto mio fratello fuori dal confine tra Eritrea e Sudan e lo avrebbe condotto in un campo alle porte di Kassala. Da lì sarebbe partito su un camion con un altro gruppo di profughi e in una settimana avrebbe raggiunto Israele".
Adam passa la frontiera il primo settembre e raggiunge il campo vicino alla città sudanese. Quindi varca il confine egiziano dopo di che di si perdono le sue tracce. "Chiamavo Mshgna gli chiedevo che fine aveva fatto mio fratello. Lui mi rispondeva di star tranquillo" Ma il 7 settembre Adam si fa vivo con una telefonata drammatica. "Mi disse con voce terrorizzata che era stato abbandonato nel Sinai nelle mani di un gruppo di arabi egiziani. Lo avevano rinchiuso con altre 90 persone in una casa. Li tenevano incatenati e li picchiavano. Gli avevano portato via tutto avevano lasciato solo i cellulari per chiamare i parenti. E se non avessi pagato 7000 dollari minacciavano di tagliargli la testa e di espiantargli gli organi per venderli". In preda al panico Michele si rivolge ai Comboniani e alla Caritas. "Chiamai Mshgna e gli urlai che mi aveva ingannato. Mi disse che non c'entrava nulla ma mi consigliava di pagare se ci tenevo a mio fratello. Che intanto mi telefonava ogni giorno. Faceva uno squillo ed io dovevo richiamare. Si lamentava di venire torturato. Mi raccontò che vicino c'erano altre due costruzioni dove in tutto stavano almeno 250 prigionieri. Chi non poteva pagare veniva fatto sparire. C'erano anche donne umiliate e violentate. Non so in quale località si trovasse ma quando ho pagato il riscatto ho capito che era abbastanza vicina al confine israeliano". Michele raccoglie soldi nella diaspora eritrea. Infine chiede alla famiglia in patria di vendere terreni e bestiame. "Quando ho raccolto settemila dollari ho chiamato i rapitori. Per il pagamento abbiamo concordato di consegnare i soldi a un certo Daniel. Ho versato il danaro a un mio parente in Israele. Si è presentato lui il 28 settembre all'appuntamento alla frontiera con la somma. Allora Daniel ha telefonato per dare il via libera e dopo poco tempo è arrivato Adam malconcio ma vivo. È andato in ospedale e da lì in campo profughi". Ecco cosa accadeva a settembre nel Sinai altro che montature mediatiche. Neppure due mesi dopo don Mosè Zerai riceveva la prima telefonata dagli eritrei provenienti dalla Libia. Avevano versato duemila dollari per il viaggio verso Israele. Per liberarli i trafficanti ne chiedevano altri ottomila Identica dunque la somma totale chiesta diecimila dollari. E identiche le minacce le violenze e le torture praticate le modalità di detenzione e il numero di ostaggi 250 circa. Davvero tante le coincidenze in questa storia. Resta da capire quanto è grande questo racket e chi lo copre. E dove siano finite le persone sequestrate a settembre se tra gli ostaggi che in contatto con il sacerdote eritreo che sono a Rafah prigionieri del predone Abu Khaled o in altre mani. Oppure se è stata mantenuta la minaccia di ucciderli ed espiantare loro gli organi. Magari il governo del Cairo ora sarà in grado di ammettere l'evidenza e dare alla comunità internazionale e all'opinione pubblica qualche risposta. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
[ drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] Profughi eritrei nel Sinai si mobilita il Parlamento Ue. Ilaria Sesana. 13 dicembre 2010. Il Parlamento europeo voterà giovedì su proposta del capodelegazione Pdl Mario Mauro una risoluzione urgente sulla drammatica situazione dei 250 eritrei tenuti in ostaggio da diverse settimane nel deserto del Sinai. "Il Parlamento deve chiedere subito all'Ue di intensificare le pressioni sul governo egiziano per salvare queste vite ha detto Mauro perché non possiamo tollerare che una banda di trafficanti di esseri umani possa tenere in ostaggio torturare e uccidere donne incinta e bambini". "Profonda preoccupazione" per la sorte dei 250 profughi eritrei ostaggio di una banda di predoni nel deserto del Sinai è stata espressa anche dai due vicepresidenti italiani dell'Europarlamento Gianni Pittella (Pd) e Roberta Angelilli (Pdl). "Da varie settimane si legge in una nota ci sono uomini donne e bambini che vivono in condizioni inumane subendo ogni tipo di tortura e violenza. Temiamo per la loro vita e per il loro destino perchè queste persone rischiano di divenire vittime del traffico di organi della prostituzione e dei lavori forzati". "In Egitto si sta consumando una grave violazione dei diritti umani continuano e la comunità internazionale e l'Unione Europea non possono rimanere indifferenti davanti a una simile tragedia. Chiediamo che l'Alto Rappresentante per la politica estera della UE intervenga immediatamente perche sia posto fine al calvario di queste persone indifese". L'UCCISIONE DI DUE DIACONI. Continua la tragedia dei profughi eritrei nel deserto del Sinai. Altri due giovani sono stati uccisi ieri dai trafficanti che da quasi un mese li tengono imprigionati e in catene. Un duplice omicidio che porta ad otto la tragica conta da quando questi poveretti sono finiti nelle mani dei predoni. A dare la notizia don Mussie Zerai. "Avevano meno di trent'anni ed erano due diaconi della chiesa ortodossa che animavano e guidavano nella preghiera il gruppo dei prigionieri spiega il direttore dell'agenzia Habeshia. Già qualche giorno fa i predoni avevano strappato le loro Bibbie. Erano visti un po' come gli animatori del gruppo e li hanno accusati di aver lanciato l'allarme". Nemmeno tra le associazioni che da settimane tengono i contatti con il gruppo dei profughi si sapeva che ci fossero due diaconi tra i prigionieri. Anche se nella chiesa ortodossa eritrea si definisce diacono non solo chi ha ricevuto l'ordinazione ma anche i semplici animatori che guidano la comunità nella preghiera. Dopo le catene e le botte gli stupri subiti dalle donne e le privazioni di un mese di prigionia ieri si è consumata l'ennesima tragedia. L'accusa ai due giovani la brutale esecuzione di fronte a tutti gli e nuove violenze. Una tragedia cui si aggiungono le menzogne delle autorità locali che negano la presenza di questi ostaggi nel loro territorio. "Li hanno picchiati selvaggiamente accanendosi in cinque su una sola persona. Alcuni sono quasi in fin di vita racconta con voce rotta don Mussie. Il ragazzo con cui di solito sono in contatto è stato picchiato così duramente da non riuscire nemmeno a parlare". A quel punto è stata una giovane a prendere in mano il cellulare e aggiungere agghiaccianti particolari da qualche giorno gli aguzzini non danno più nemmeno l'acqua ai loro prigionieri che sono costretti a bere le proprie urine per sopravvivere. "Lei continuava a piangere sono stati picchiati sulla pianta del piede per costringerli a telefonare nuovamente ai loro parenti per chiedere aiuto conclude don Mussie. Ogni volta sentirli è uno strazio". La situazione precipita di ora in ora dopo il cauto ottimismo di qualche giorno fa. Si sono persi anche i contatti con il gruppo formato da circa un centinaio di profughi che venerdì è stato prelevato dalla prigione di Rafah e trasferito non si sa dove. "Non riusciamo a contattarli telefonicamente e non sappiamo dove li abbiano portati spiega Roberto Malini co presidente del Gruppo EveryOne. Il nostro timore è che Abu Khaled il trafficante che fin dall'inizio ha avuto in mano i 250 profughi africani li abbia rivenduti ad altri predoni". Ma l'angoscia più grande che pesa sul cuore di chi sta lottando per salvare queste persone è che i profughi possano sparire nel nulla vittime dello spietato traffico clandestino degli organi. L'attenzione mediatica che in queste settimane si è concentrata sul Sinai probabilmente infastidisce Abu Khaled e i suoi complici sebbene possano contare su una vasta rete di supporto nella città di Rafah e probabilmente anche della complicità della polizia locale. "Non è possibile che centinaia di persone possano essere imprigionate in una città come Rafah che conta poco meno di 70mila abitanti dove ci sono persino un carcere e una stazione di polizia. In una delle aree più militarizzate del Medioriente a pochi chilometri dalla frontiera con Israele" aggiunge Malini. Eppure il governo egiziano (il solo che potrebbe agire concretamente per risolvere la situazione) continua a tentennare. Voci disperate che nessuno sembra voler ascoltare. "È una cosa assurda. Non si può più aspettare i tempi delle diplomazie perché la gente sta morendo di fame e di sete si tormenta don Mussie. Quella che sta accadendo è una vera e propria barbarie chiediamo che la comunità internazionale condanni tutto ciò e che richiami il governo egiziano a intervenire con decisione". "Quello che sta succedendo è orribile" conclude Roberto Malini che assieme a Matteo Pegoraro e Dario Picciau copresidenti del Gruppo Every One sta lavorando in queste ore per ottenere le necessarie autorizzazioni per raggiungere Rafah. "Speriamo di poter partire già martedì o mercoledì spiega. Da lì probabilmente potremo intervenire con maggiore efficacia". Ilaria Sesana. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. 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[ drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] Quei banditi mortalmente "utili" Elogio del predone. Marina Corradi. 10 dicembre 2010. Dunque di quel gruppo di prigionieri nel Sinai si sanno ormai molte cose. Si sa riferiscono il prete e le organizzazioni umanitarie che testardamente ne inseguono i destini in quale luogo del deserto sono; si sa chi sono i trafficanti che li tengono in catene e ne hanno già ammazzati sei. Profughi e migranti tra cui donne incinte e bambini bloccati e incarcerati in Libia poi fuggiti e risospinti verso l'ultima speranza la frontiera di Israele prima di cadere nelle mani dei predoni. E mentre si sa tutto questo quelli là restano prigionieri. Allora sorge un dubbio. Sgradevole forse non oggettivamente dimostrabile tuttavia affiora. Che cioè queste bande che rastrellano disperati alle spalle della Libia siano certo banditi pirati capitribù senza più legge né morale; e tuttavia che la loro attività non sia combattuta con tutta l'efficacia di cui ne siamo sicuri le polizie di quella regione sono all'occorrenza capaci. Il dubbio inoltre che quella barriera nei deserti mobile ma pronta e rapace a cogliere il passaggio di nuove vittime in fondo sia tacitamente funzionale agli interessi di molti. Dei Paesi da cui profughi e migranti fuggono come deterrente ad avventurarsi in un ancora più incerto destino. Di quelli che si affacciano dall'Africa sul Mediterraneo e vogliono arginare la pressione sui loro confini. E anche nostra dei Paesi di primo approdo dell'onda; nonché del resto di una Europa poco incline a farsi carico dell'onere di migranti non pochi dei quali hanno diritto secondo tutte le convenzioni all'asilo. Anche la sostanziale indifferenza con cui giornali e tv assistono a questa odissea aumenta il dubbio. Si scende giustamente in piazza per Sakineh e quei sei già ammazzati come cani dai trafficanti? E quei 250 e gli altri come schiavi nell'anno 2010 alle stesse latitudini in cui noi europei cerchiamo il sole in inverno? Che cosa manca al dramma dei profughi del Sinai che cosa non è appealing secondo i nostri canoni mediatici? Forse il non vedere non avere immagini di quell'angolo di deserto? Ma il dubbio è anche più radicale. Il dubbio che quelle masse ai nostri occhi indefinite in fuga dalla guerra o dalla miseria agli europei agli italiani non interessino. Che non ci appaiono del tutto uomini ma numeri grandi numeri che premono per sedersi alla nostra tavola forse non imbandita ma a cui pure si mangia. Pelli scure lingue incomprensibili bocche affamate non abbiamo voglia di ascoltare le loro oscure odissee. Il Mediterraneo come una diga come un argine al di sotto del quale sobbolle un altro mondo; le convenzioni i diritti dell'uomo che tanto amiamo ripetere? Parole vuote lì sotto. Non sappiamo e non vogliamo sapere; in tempi poi di quasi forse elezioni a chi porterebbe voti sostenere la causa di un manipolo di profughi in un'Italia già dell'immigrazione insofferente? Allora forse quelle bande predone nel Sinai svolgono una primitiva ma efficace funzione di mantenimento di equilibri. Scoraggiano i più audaci o disperati aiutano le polizie locali in un'azione di deterrenza tanto più forte quanto clandestina; bilanciano con la loro eco di paura e di morte le promesse che il Terzo Mondo vede nelle immagini delle tv occidentali. Sopra la diga da noi ci si può compiacere che il flusso di "clandestini" sia calato. L'Europa può evitare di affrontare organicamente la questione di chi irregolarmente fugge da persecuzione e guerra. Elogio del predone tiene sotto controllo una pressione altrimenti difficilmente arginabile. Mantiene una sorta di ecosistema. Con mezzi barbarici. Che però non vediamo e quindi possiamo quasi ignorare. Possiamo non pensare a quei prigionieri scacciati e braccati. A quelle donne tra loro con un bambino nel ventre. Che aspetta di nascere ultimo degli ultimi; come quell'altro ricordate che nacque quasi da quelle stesse parti due millenni fa a Natale. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
[ drammatico appello ai BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita Benjamin Netanyahu Abd alFattah Khalil alSisi Abd Allah II di Giordania IN RELAZIONE A CHE COSA VOI PENSATE DI TROVARE MISERICORDIA? ] Prigionieri eritrei
si muovono gli 007 egiziani. 8 dicembre 2010. L'Egitto si muove per la liberazione dei profughi eritrei in ostaggio in Sinai. I servizi di sicurezza egiziani stanno trattando con i capi tribù della regione al confine con Israele per ottenere il rilascio delle centinaia di persone brutalizzate dai rapitori che per la liberazione ora chiedono alle famiglie 8 mila dollari per ciascuno. A Roma quasi due settimane dopo la prima denuncia del 25 novembre scorso su "Avvenire" (seguita nei giorni successivi da altri sette grandi titoli in prima pagina) parlamentari di diversi schieramenti premono sull'Unione europea perché promuova una evacuazione umanitaria e dia asilo ai profughi. Per l'Unhcr la situazione è anche frutto della politica italiana dei respingimenti. Ma il sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi puntualizza "La Farnesina si sta occupando della vicenda come per ogni caso umanitario attraverso i canali bilaterali e multilaterali nel rispetto della sovranità dell'Egitto. Ci siamo mossi anche su Bruxelles. Ma non è una questione che riguarda il governo italiano usciamo da questo equivoco non sono profughi dal nostro territorio. Non è il governo italiano sottolinea che può e deve risolvere la vicenda". A quanto riferisce l'Ansa i servizi egiziani stanno trattando con le autorità tribali della zona. Insieme ai 250 eritrei ci sono circa altri 300 africani. Il gruppo degli eritrei sarebbe in mano ad un solo trafficante in una zona ancora non localizzata. Ma gli ostaggi in totale sarebbero circa 1.500 provenienti da Sudan Etiopia Guinea e Nigeria detenuti nella zona attorno ad El Hassnah al centro del Sinai ma anche a sud di Rafah pochi chilometri dal confine con Israele meta cui puntavano i profughi in fuga dalla Libia vista l'impossibilità di uno sbarco in Europa. Le fonti egiziane confermano che i migranti sono spesso usati dai sequestratori per l'espianto di organi. "I beduini sono armati fino ai denti" spiega don Mosé Zerai. Il sacerdote eritreo che sta tenendo i contatti con alcuni ostaggi ha partecipato alla conferenza al Senato organizzata dal presidente dell'Associazione "A buon diritto" Luigi Manconi cui sono intervenuti tra gli altri per il Pd Livia Turco e Jean Leonard Touadì e i radicali Matteo Mecacci e Rita Bernardini per Fli Benedetto Della Vedova e per l'Udc Paola Binetti e Savino Pezzotta. Proprio da Pezzotta che è anche presidente del Cir viene la proposta di un appello trasversale dei parlamentari all'Ue. "I rapitori spiega don Zerai invitano gli ostaggi a chiamare i familiari per il riscatto". Un giovane di 26 anni ieri gli raccontava di come la situazione stesse precipitando "Hanno ricominciato a picchiarci ha raccontato l'ostaggio e siamo pieni di piaghe per le percosse. Tra di noi ci sono donne incinte e bambini piccoli. Non ci laviamo da un mese viviamo nella spazzatura. Fate presto fate qualcosa". Il direttore del Consiglio italiano dei rifugiati (Cir) Cristopher Hein spiega che "sono trafficanti di droga e di armi verso Gaza. Israele ora è una meta per i profughi. Le politiche europee di respingimento dell'immigrazione irregolare impediscono anche a loro di cercare scampo dalle guerre. Israele sta costruendo un muro di 110 chilometri sul confine con l'Egitto. I soldati hanno l'ordine impedire fisicamente il passaggio eritrei e somali sono morti così". Per Laura Boldrini portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unchr) "l'Italia ha una corresponsabilità" nella vicenda la politica dei respingimenti verso la Libia contro l'immigrazione irregolare iniziata a maggio 2009 "ha impedito di fatto la fruibilità del diritto di asilo sancito dalla Costituzione e dalla Convenzione di Ginevra". Manconi cita i dati relativi alle domande del 2008 "A Lampedusa il 74% faceva domanda di asilo e oltre la metà veniva accolta dell'Italia". Don Zerai conferma "Un centinaio tra gli ostaggi sono i profughi respinti dall'Italia. Fui io a giugno 2009 a ricevere l'appello degli eritrei in mare. Lanciai l'allarme alle autorità italiane aspettarono tre giorni in mare poi una vedetta italiana li riportò in Libia". Racconta Mecacci radicale del Pd "All'epoca il sottosegretario Nitto Palma ci assicurò che tra gli 800 respinti nessuno aveva chiesto l'asilo". Ancora don Zerai ha riferito che tra i giovani eritrei serpeggia il timore di essere trasferiti altrove. Continuano i maltrattamenti e le percosse e le richieste di denaro da parte dei rapitori. I ragazzi hanno appreso da don Zerai dei contatti tra i capi tribù del Sinai e i servizi di sicurezza egiziani per arrivare a un rilascio. Il sacerdote è scettico sull'idea che il governo egiziano non sappia dove sono i prigionieri "Se sanno che sono in mano di un unico trafficante di esseri umani e se uno dei nomi di località che ha fatto il governo Rafah coincide con quello che raccontano i prigionieri come si fa a dire che non li hanno ancora localizzati?". C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE COSA POSSO FARE IO? answer [ prendi i carri armati ed occupa definitivamente tutto quel deserto! CONTRARIAMENTE tu pagherai con il tuo sangue per il loro sangue!!"] Eritrei l'appello del Papa. Pagata una parte del riscatto. Ilaria Sesana. 7 dicembre 2010. Domenica all'Angelus Benedetto XVI ha levato la sua voce a favore dei profughi provenienti dall'Eritrea e dei loro compagni di sventura ancora prigionieri di spietati trafficanti di uomini (così come ha invocato attenzione per i cristiani e i musulmani iracheni e per i fedeli copti egiziani). L'appello e la preghiera del Papa vengono a rompere con il fragore della parola più autorevole la cortina di silenzio che ha avvolto finora la vicenda dei migranti respinti arrestati e ricattati. Il Santo Padre affacciandosi davanti ai fedeli raccolti in piazza San Pietro e parlando a tutti coloro che lo seguivano via radio tv e Internet "in questo tempo di Avvento in cui siamo chiamati ad alimentare la nostra attesa del Signore e ad accoglierlo in mezzo a noi" ha invitato "a pregare per tutte le situazioni di violenza di intolleranza di sofferenza che ci sono nel mondo affinché la venuta di Gesù porti consolazione riconciliazione e pace". Benedetto XVI ha poi elencato i gruppi che attualmente più sono colpiti. "Penso alle tante situazioni difficili come i continui attentati che si verificano in Iraq contro cristiani e musulmani agli scontri in Egitto in cui vi sono stati morti e feriti alle vittime di trafficanti e di criminali come il dramma degli ostaggi eritrei e di altre nazionalità nel deserto del Sinai". "Il rispetto dei diritti di tutti ha sottolineato il Pontefice è il presupposto per la civile convivenza. La nostra preghiera al Signore e la nostra solidarietà possano portare speranza a coloro che si trovano nella sofferenza" ha quindi concluso papa Ratzinger. Cinquecento dollari a testa semplicemente per tenere in vita i propri cari. Tanto hanno dovuto pagare i familiari dei 250 profughi africani prigionieri da settimane nel deserto del Sinai. Domenica mattina infatti era scaduto l'ultimatum imposto dai sequestratori ai familiari dei profughi. Per il momento non ci sono stati nuovi morti ma la situazione è ormai al limite "Fate presto siamo allo stremo" è l'appello che i sequestrati fanno arrivare in Italia attraverso don Mussie Zerai sacerdote eritreo che tiene i contatti con il gruppo dei sequestrati. "Ho avuto modo di sentirli questa mattina (ieri per chi legge) spiega Mussie Zerai . La situazione è delicata i sequestratori sono innervositi dal tam tam mediatico che si è sollevato attorno alla situazione". Il rischio ora è che il gruppo di 250 profughi africani (tra cui 74 eritrei) venga trasferito in un nuovo nascondiglio. "Hanno paura di essere portati in un altro rifugio e che le loro sofferenze continuino ancora" aggiunge Mussie Zerai.
Uomini e donne alcune delle quali incinte incatenati e percossi marchiati a fuoco "come schiavi" raccontano nelle disperate telefonate ai familiari. E sono gli stessi sequestratori a tenere in mano il telefono durante la conversazione e a fare pressione affinché la conversazione si chiuda sempre con lo stesso appello "Manda i soldi o mi uccidono".
È l'ennesima vessazione l'ennesima violenza subita da queste persone in fuga dalla Somalia dal Sudan o dalla dittatura eritrea. Molti di loro erano già giunti a Tripoli per cercare di imbarcarsi e raggiungere così l'Italia la salvezza. Un sogno durato poche ore vennero respinti in mare dalle motovedette italiane e consegnati ai poliziotti libici. A questo punto non restava che una possibilità entrare in Egitto attraversare il deserto del Sinai e cercare di raggiungere Israele per chiedere asilo. Costo dell'impresa duemila dollari. Ma una volta giunti nel deserto i trafficanti hanno alzato il prezzo e preteso 8mila dollari. Soldi che i mercanti di carne umana vogliono ottenere a ogni costo. Lunedì scorso tre uomini sono stati freddati con un colpo di pistola un monito agli altri disperati. Il giorno dopo altre tre persone sono state uccise a bastonate dopo un fallito tentativo di fuga. Giovedì quattro sono stati portati via dai loro carcerieri "Agli altri hanno detto che sarebbero stati operati per espiantare un rene visto che non potevano pagare" racconta don Mussie Zerai.
Non è la prima volta che la penisola del Sinai diventa teatro di sequestri da parte dei trafficanti di uomini. "I profughi proprio perché sono particolarmente vulnerabili sono facili vittime per queste bande di predoni dedite anche al traffico di droga e armi" spiega Christopher Hein direttore del Consiglio italiano per i rifugiati. "È però la prima volta che si accendono i riflettori su questi episodi conclude Hein . L'attenzione della comunità internazionale è un segnale estremamente positivo. La nostra speranza è che i sequestratori possano fare un passo indietro".
Non resta quindi che confidare nella diplomazia. "L'appello del Papa è stato molto importante per richiamare l'attenzione della comunità internazionale su questo dramma conclude Mussie Zerai . Speriamo che venga accolto e che i governi si muovano per sollecitare il governo egiziano a intervenire per salvare queste persone". [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. SENZA PATRIA NÉ DIRITTI. Eritrei Traffico di esseri umani. Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE COSA POSSO FARE IO? answer [ prendi i carri armati ed occupa definitivamente tutto quel deserto! CONTRARIAMENTE tu pagherai con il tuo sangue per il loro sangue!!"] Squali assassini e disperati d'Africa. Quanto vale un nonuomo? Marina Corradi. 7 dicembre 2010. Uno squalo ha ucciso una bagnante nelle acque di Sharm elSheik. Sui giornali un resoconto dettagliato anche a tutta pagina completo di immagine dello squalo e misure peso lunghezza dei denti nonché abitudini alimentari. Lo squalo predilige i cefalopodi il barracuda e il tonno veniamo edotti per la completezza della informazione. Già l'informazione. A poche centinaia di chilometri da Sharm elSheik nel Sinai 250 profughi africani sono prigionieri da settimane di predoni. Che pretendono dai familiari un riscatto. E intanto per far capire che non scherzano ne hanno già uccisi sei. Gli altri aspettano in catene il loro destino. Di quei 250 miserabili ha parlato il Papa all'Angelus di domenica. Ha pregato per loro. Ma alla sua voce non sembra aggiungersi quella specie di preghiera laica che è la mobilitazione mediatica. Non si vede salire nei titoli una battaglia paragonabile per esempio a quella per Sakineh. Eppure quegli uomini sono 250 e in sei sono già morti. Eppure il Sinai non è lontano da quella spiaggia dove uno squalo assassino merita le prime pagine. Uomini e no viene da pensare. Al mondo esistono gli uomini sono quelli che vanno in vacanza a Nama Bay e che sono comprensibilmente disturbati dalla presenza di uno squalo. Facilmente gli italiani benestanti di Sharm elSheik affezionati frequentatori si lasceranno coinvolgere dalla tragica fine di una turista straniera che nuotava serena proprio come facevano loro l'anno scorso. Proprio come vogliono fare a Natale oddio c'è uno squalo a Nama bay ci si telefona fra amici in partenza. E poi al mondo esistono i non uomini gli Untermenschen che scappano dalle guerre infinite di Etiopia Eritrea e Somalia in carovane di camion nella polvere. Finiscono in Libia li imprigionano fuggono. Non tentano più di imbarcarsi il Mediterraneo è sbarrato e quanti già come loro giacciono in fondo al mare in un cimitero senza croci. Come in un labirinto cieco di respingimento in respingimento tornano indietro vendendo sé stessi per pagare un passaggio una minima speranza di salvezza. Quei 250 volevano chiedere asilo in Israele. I predoni che ne fanno "commercio" li tengono nel Sinai senza alcuna fatica uomini stremati allo sbando disarmati. Quanto vale la vita di un morto di fame? Famiglie di immigrati in Svizzera nel Nord Europa si sono sentite chiedere 8.000 dollari dai fratelli dai figli prigionieri. In sei già ammazzati il prossimo quando? A dare voce al dramma un prete e le solite Ong. Ma il dramma non trapassa la cortina di una distratta indifferenza sui giornali. Non fa scendere in piazza non suscita raccolte di firme di intellettuali. Come mai potremmo candidamente chiederci. Ma è semplice la faccenda dello squalo a Sharm elSheik riguarda "noi". Quei turisti a Nama Bay potremmo essere noi nelle vacanze di Natale. Leggiamo dunque con allarmata immedesimazione della tragica fine di una "come noi". Le 250 vite e storie di quei profughi braccati invece non ci coinvolge emotivamente sono neri senza una casa né un soldo affamati e sporchi. Incomprensibili per noi le loro odissee. Profughi da che cosa? Gli echi di guerra e sangue che filtrano talvolta tra la cronaca di una festa ad Arcore e l'ultima lite in Parlamento ci giungono così confusi e lontani. E magari al Nord (e non solo) qualcuno sotto sotto pensa che quei 250 prigionieri sono 250 immigrati di meno a casa nostra. Non c'è nemmeno a coinvolgerci la tensione di una battaglia contro una sentenza di morte. Quei là nel Sinai sono anche al di sotto dei requisiti minimi per avere dei diritti civili profughi e dunque come non più cittadini di alcun Paese. Non uomini di una non patria. Figli del niente. A chi interessano? Al Papa e al solito prete che se li è presi a cuore e si sgola a richiamare l'attenzione. Ma il sasso cade nell'acqua inerte di uno stagno. Stiamo pensando ad altro alla crisi alle elezioni forse ai file di Wikileaks. Alle vacanze i più fortunati. Di predoni interessano solo quelli con le pinne sul mare dove si affacciano i resort dove gli uomini "come noi" vanno a Natale. [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. SENZA PATRIA NÉ DIRITTI. Eritrei Traffico di esseri umani. Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE COSA POSSO FARE IO? answer [ prendi i carri armati ed occupa definitivamente tutto quel deserto! CONTRARIAMENTE tu pagherai con il tuo sangue per il loro sangue!!"] "Siamo ridotti in catene". L'ultimo urlo degli eritrei. Diego Motta. 5 dicembre 2010. Il rumore arriva sordo alla cornetta del telefono. "Senti le catene? Ci hanno legato come gli schiavi". La voce della ragazza eritrea sequestrata in mezzo al deserto insieme ad altri 250 africani di varie nazionalità arriva da uno dei due accampamenti scelti dai trafficanti di uomini per nascondere la loro vergogna centinaia di uomini e donne africane provenienti anche dall'Etiopia dal Sudan e dalla Somalia sono da settimane nelle mani di una banda senza scrupoli. Sognavano di arrivare in Occidente invece sono in una delle tanti prigioni improvvisate nascoste intorno al Sinai. Sei di loro sono stati uccisi all'inizio di questa settimana molti vengono torturati quotidianamente e sono in condizioni drammatiche. "Ora devo lasciarti ricordati di mandare i soldi" è la frase più ricorrente che usano per troncare qualsiasi conversazione e "rassicurare" i loro aguzzini. Dall'altra parte del telefono ci sono famiglie soprattutto svizzere e svedesi a cui viene chiesto un contributo economico. "Fai in fretta altrimenti mi tolgono un rene". Sono i soldi del riscatto l'unica cosa che interessa ai trafficanti di uomini del ventunesimo secolo scovare chi tra questa povera gente ha parenti in Europa e con loro alzare la posta della liberazione. In Libia era di 2mila dollari mentre adesso sulle alture del Sinai il prezzo della libertà vale quattro volte tanto. "Hanno fiutato l'affare spiega don Mosè Zerai il sacerdote che dall'Italia sta dando voce alle vittime di questa vicenda e lanciano ultimatum continui. Sono armati fino ai denti e probabilmente c'è qualcuno che li copre all'interno di una zona non controllata". Sotto accusa nelle ultime ore è finito proprio il governo egiziano a cui si sono rivolti nell'ordine la Farnesina le organizzazioni delle Nazioni Unite che lavorano per i diritti umani e per i rifugiati diverse Ong e le associazioni ecclesiali. "C'è una sostanziale inerzia da parte del Cairo" denuncia Matteo Pegoraro copresidente del gruppo Everyone una Ong che lavora nel campo dei diritti umani che ha lanciato anche un appello all'Europa e ha chiesto il sostegno persino del Mossad israeliano affinché aiuti le autorità locali nella cattura della banda. I profughi sono richiedenti asilo in fuga perenne dalla loro terra finiti in trappola prima in Libia da dove sono successivamente scappati e ora con il miraggio di arrivare in Israele dove vorrebbero chiedere asilo politico. Ma la loro drammatica rincorsa passata di trafficante in trafficante di ricatto in ricatto è divenuta ormai un caso internazionale. "Non è la prima volta che succede ma è la prima volta che assistiamo a una deportazione di massa di queste proporzioni" è il monito duro di don Zerai. "Mai visto un traffico di esseri umani di queste dimensioni" conferma Laura Boldrini portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Acnur) che parla di "un fiorente business per questi sfruttatori ancora più spregiudicati da quando sanno che sono chiuse le rotte d'accesso all'Europa che arrivano via mare". I gruppi criminali sono da sempre in agguato e quando ti muovi nelle terre di nessuno diventa impossibile garantire protezione da parte degli Stati in alcuni casi conniventi proprio con le stesse organizzazioni. "Speriamo che la mobilitazione in corso per la liberazione dia presto i suoi frutti" spiega don Zerai. Il tempo della vergogna (e delle catene) è già scaduto.
[ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. SENZA PATRIA NÉ DIRITTI. Eritrei Traffico di esseri umani. Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE COSA POSSO FARE IO? answer [ prendi i carri armati ed occupa definitivamente tutto quel deserto! CONTRARIAMENTE tu pagherai con il tuo sangue per il loro sangue!!"] Ricatti e fughe continua il dramma degli eritrei. Paolo Lambruschi
2 dicembre 2010. Non è una spietata banda di predoni allo sbando ma una vera e propria organizzazione di trafficanti di schiavi. Sono i rapitori che tengono in ostaggio i profughi eritrei nelle sabbie del Sinai e che minacciano di ucciderli tutti nell'indifferenza dei governi e nel silenzio di molti media se non verrà pagato un riscatto di 8mila dollari. Ne hanno già ammazzati 6 in 48 ore tra lunedì e martedì. Ieri il quadro si è arricchito con nuove testimonianze dei prigionieri. I carcerieri consentono loro chiamate con i cellulari a parenti e conoscenti per reperire il riscatto. E i racconti al telefonino unico legame con il mondo dimostrano che la rete dei trafficanti è ben radicata nel Nordafrica e in alcune città europee. Le modalità di pagamento prevedono infatti il pagamento attraverso agenzie di money transfer a persone residenti al Cairo oppure la consegna a emissari dell'organizzazione di sensali di uomini in alcune capitali europee dove vive la nutrita diaspora dalla repubblica del Corno d'Africa. Chi ha potuto ha pagato così ma cifre più piccole solo 500 1000 dollari insufficienti per comprare la libertà. Dunque c'è un piano preordinato dietro al sequestro più di un mese fa del gruppo di 80 eritrei che aveva pagato i passatori per andare in Israele e da lì tentare la rotta terrestre che dalla Turchia arriva in Europa. "I 74 superstiti racconta don Mosè Zerai il sacerdote eritreo della diocesi dell'Asmara che vive Roma e che ha contati quotidiani con gli ostaggi sono ormai in condizioni disperate. Mangiano una pagnotta ogni due giorni e bevono acqua salata che provoca forti disturbi non si lavano e sono malmenati". Dopo il tragico tentativo di fuga di 12 persone costato tre vittime i criminali hanno spostato i prigionieri incatenati in capanne di fango e legno più piccole. Questo ha consentito di scoprire la presenza di almeno tre donne in stato di gravidanza.
"Secondo il mio interlocutore ce ne sarebbero altre conferma don Zerai ma non sono in grado di dire quante". Intanto ieri è iniziata la mobilitazione delle organizzazioni umanitarie per rompere il muro del silenzio e chiedere al nostro governo di intervenire sul governo del Cairo per salvare gli ostaggi. "Oggi commenta padre Giovanni La Manna presidente del Centro Astalli assistiamo a una delle pagine più nere della nostra civiltà la morte di esseri umani in cerca di libertà. Reagiamo a tutto ciò poniamo fine alla distruzione del diritto d'asilo e ritorniamo a dare protezione ai perseguitati della terra. Non possiamo restare indifferenti prosegue il gesuita nell'apprendere le tragiche notizie che giungono dall'Egitto. Don Zerai sta denunciando un massacro di cui l'Europa e l'Italia sono corresponsabili. Esseri umani in pieno diritto di ottenere protezione internazionale hanno perso la vita nell'indifferenza assoluta delle istituzioni".
Anche la Comunità Papa Giovanni XXIII si è unita agli appelli. "Sei rifugiati sono stati uccisi perché non hanno ceduto al ricatto ricorda l'associazione non hanno pagato il prezzo della loro libertà. Facciamo appello al governo italiano al governo egiziano e alle autorità europee ed internazionali a tutela dei diritti umani affinché intervengano con urgenza perché vengano liberate e salvate queste vite". [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. SENZA PATRIA NÉ DIRITTI. Eritrei Traffico di esseri umani. Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE COSA POSSO FARE IO? answer [ prendi i carri armati ed occupa definitivamente tutto quel deserto! CONTRARIAMENTE tu pagherai con il tuo sangue per il loro sangue!!"] Libia orrore nel Sinai uccisi altri tre eritrei. 1 dicembre 2010. Sei morti ammazzati in 48 ore. Cadono come mosche al ritmo di tre vite umane al giorno gli 80 eritrei fuggiti dalla Libia nel tentativo di raggiungere l'Europa attraverso Israele e caduti da oltre un mese nelle mani di una banda di spietati trafficanti di esseri umani nel Sinai. L'allarme è stato rilanciato sul blog dell'agenzia di cooperazione Habeshia dal sacerdote eritreo cattolico della diocesi dell'Asmara Mosè Zerai che vive a Roma e che dalla capitale dallo scorso 24 novembre è in contatto telefonico con questi sventurati in trappola. Ai quali i carcerieri lasciano usare il cellulare per implorare il pagamento del riscatto di 8mila dollari. Al confine tra Egitto e Israele si sta consumando l'ennesima tragedia dell'immigrazione nell'indifferenza dei governi e nel silenzio dei media. Ieri altri tre eritrei sono stati massacrati a bastonate dai banditi che tengono in ostaggio i profughi in una località indefinibile. Si tratta di persone che una volta giunte sul suolo europeo avrebbero diritto di chiedere asilo. Nel deserto la loro vita vale poche migliaia di dollari. L'odissea è iniziata più di un mese fa quando i passatori avevano promesso di trasportare i fuggitivi oltre la frontiera con lo stato ebraico in cambio del pagamento di duemila dollari. Ma li hanno ingannati fermando il camion dei profughi in mezzo al deserto e chiedendo 8mila dollari a testa per lasciare gli ostaggi in vita. Da lunedì è cominciata la mattanza. L'altro ieri tre persone erano state torturate e uccise a sangue freddo con la pistola perché non era stato pagato il riscatto ieri un tentativo disperato di fuga di una dozzina di profughi è stato fermato e represso con violenza bestiale lasciando sul terreno altri tre cadaveri. Dalle informazioni in possesso del prete eritreo risulta che gli ostaggi sono quasi tutti sotto i trent'anni. Nel gruppo vi sono anche alcune donne. Sono tenuti prigionieri in condizioni inumane in catene maltrattati con vitto scarso e senza potersi lavare. In tutto nell'area vi sarebbero 600 ostaggi provenienti da Corno d'Africa e Sudan. "Ho parlato con alcuni ostaggi eritrei ieri mattina racconta don Zerai mi hanno detto che i rapitori sono armati fino ai denti e determinati. Stanno perdendo le speranze di restare vivi non c'è più tempo. Dove sono? Non riescono a identificare la località sono stati incappucciati durante il trasbordo. Mi hanno riferito di vedere dalla prigionia una scuola e una moschea. Può agire solo il governo egiziano. Ma serve un intervento urgente dei governi europei sul Cairo per salvare i 74 superstiti o moriranno nell'indifferenza delle istituzioni nazionali e internazionali". Non si escludono connivenze dell'organizzazione di trafficanti con la polizia. Lunedì don Zerai è stato ascoltato a Bruxelles in un'audizione al Parlamento europeo senza però ottenere molto. Ma qualcosa si muove. L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha segnalato il caso alle autorità egiziane. Ieri le senatrici del Partito Democratico Emanuela Baio e Mariapia Garavaglia componenti della commissione diritti umani di palazzo Madama hanno lanciato un appello "Salviamo la vita degli eritrei che muoiono nel deserto del Sinai una parte di loro risulta essere stata respinta dalla Libia". "Risulta che al confine tra Egitto ed Israele si legge in una nota delle due senatrici nel deserto del Sinai luogo simbolo per la cristianità dove sono state consegnate a Mosè le tavole dei 10 Comandamenti si consumino ogni giorno efferati delitti impuniti. E sembra che queste violenze lascino diversi Stati e il nostro governo completamente disinteressati". Le parlamentari hanno firmato l'interrogazione presentata la scorsa settimana dal Presidente della commissione Diritti umani del Senato Pietro Marcenaro e hanno chiesto al ministro degli Esteri Frattini di riferire in Senato. "Chiediamo di sapere cosa stia facendo il Governo italiano verso quello egiziano per liberare i profughi e cosa stia facendo verso la grande Repubblica Araba di Libia popolare e socialista per difendere il diritto alla protezione umanitaria. Un paese con il quale abbiamo siglato poco tempo fa un accordo costato non poco alle casse dello Stato". [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. SENZA PATRIA NÉ DIRITTI. Eritrei Traffico di esseri umani. Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE COSA POSSO FARE IO? answer [ prendi i carri armati ed occupa definitivamente tutto quel deserto! CONTRARIAMENTE tu pagherai con il tuo sangue per il loro sangue!!"] ODISSEA DEGLI ERITREI
01/01/2011 Sinai le voci dall'orrore
30/12/2010 Eritrei "I predoni stanno separando gli ostaggi"
29/12/2010 L'Egitto ammette sono 300 gli ostaggi eritrei
28/12/2010 egiziani arrestano migranti alla frontiera. Paura per gli eritrei
24/12/2010 Eritrei venti ostaggi liberati Torture a chi non paga
23/12/2010 Eritrei la suora testimone "Picchiato a morte chi non paga"
22/12/2010 L'odissea degli eritrei "Noi picchiati con spranghe"
18/12/2010 "Mio cugino ostaggio tra gli eritrei. Vi racconto il ricatto"
17/12/2010 Il popolo dei senza nome chiama un sussulto di umanità
17/12/2010 La Ue in campo salvare subito i profughi eritrei
17/12/2010 "Ho pagato per salvare mio fratello dai predoni"
13/12/2010 Profughi eritrei nel Sinai si mobilita il Parlamento Ue
10/12/2010 Elogio del predone
08/12/2010 Prigionieri eritrei si muovono gli 007 egiziani
07/12/2010 Eritrei l'appello del Papa. Pagata una parte del riscatto
07/12/2010 Quanto vale un non uomo?
05/12/2010 "Siamo ridotti in catene". L'ultimo urlo degli eritrei
02/12/2010 Ricatti e fughe continua il dramma degli eritrei
01/12/2010 Libia orrore nel Sinai uccisi altri tre eritrei
[ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. SENZA PATRIA NÉ DIRITTI. Eritrei Traffico di esseri umani. Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME! Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE COSA POSSO FARE IO? answer [ prendi i carri armati ed occupa definitivamente tutto quel deserto! CONTRARIAMENTE tu pagherai con il tuo sangue per il loro sangue!!"] ODISSEA DEGLI ERITREI 01/01/2011
Sinai le voci dall'orrore
30/12/2010 Eritrei "I predoni stanno separando gli ostaggi"
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Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE COSA POSSO FARE IO? answer [ prendi i carri armati ed occupa definitivamente tutto quel deserto! CONTRARIAMENTE tu pagherai con il tuo sangue per il loro sangue!!"] ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. SENZA PATRIA NÉ DIRITTI. Eritrei Traffico di esseri umani. Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE IMPORTA A ME? MICA SONO ISRAELIANI!"] ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. SENZA PATRIA NÉ DIRITTI. Eritrei Traffico di esseri umani. Business da 32 miliardi" Paolo Lambruschi. 26 gennaio 2011.Alessandro Calvani è una delle persone che meglio conosce la realtà sommersa del traffico di esseri umani per averla combattuta per anni come direttore dell'Unicri l'ufficio Onu che contrasta il crimine internazionale. Oggi vive a Bangkok dove dirige il Centro Asean per lo sviluppo. Secondo le Nazioni Unite sono 12 milioni le vittime del lavoro forzato. Ogni anno sono tra 700.000 e 900.000 le nuove vittime del traffico internazionale che si aggiungono a 25 milioni di persone già nel giro. Circa il 20% sono minorenni; quasi l'80% di sesso femminile. Il 79% è stato vittima di sfruttamento a fini sessuali.
Quali sono i volumi di affari dei nuovi mercanti di schiavi e i trend per i prossimi anni? Abbiamo stime incomplete. Ad esempio oltre 70.000 persone all'anno sono vittime della tratta tra l'Europa orientale e la Russia verso l'Europa occidentale che crea un guadagno per i trafficanti di quasi tre miliardi di euro l'anno. Il valore della tratta di esseri umani a livello globale corrisponde a circa 32 miliardi di dollari all'anno di cui 97 appartengono al mercato asiatico dove sono trafficate circa 14 milioni di persone all'anno. E solo in Messico la tratta procura ai trafficanti tra i 15 e i 20 miliardi di dollari annui. Se nulla cambia il trend sarà di crescita pari almeno alla crescita dell'economia lecita. Quali sono le caratteristiche del traffico in Asia? Le vittime potenziali aumentano in fretta ovunque c'è distruzione dei tessuti sociali delle famiglie soprattutto causati da conflitti e disperazione economica. Il governo thailandese continua il suo impegno per ridurre il fenomeno delle vittime nell'area dei paesi del Mekong. Ma in Myanmar la miseria è cronica soprattutto tra le minoranze etniche che sono il 40% della popolazione. A volte sono le famiglie a vendere una bambina ai trafficanti per avere il riso per altri tre mesi. In Cambogia è diminuita la povertà ma è cresciuta la disuguaglianza. Il Laos rimane uno dei paesi più poveri della regione. C'è una forte crescita del traffico verso il SudEst Asiatico da altre aree del mondo.
Come sono strutturate le reti dei trafficanti? C'è una regia unica?
Non c'è una Spectre globale di tipo piramidale come le mafie. C'è però una forte rete diffusa di collaborazioni e collusioni che rende efficienti i traffici in termini di collegamenti tra domanda e offerta sistemi finanziari impunità corruzione di ogni forma di resistenza. Ogni anello della catena del traffico conosce solo l'anello precedente e quello seguente e ottimizza solo quelle due relazioni. Questo metodo minimizza anche l'impatto peraltro scarso delle investigazioni e della repressione. Nella vicenda degli eritrei rapiti nel Sinai si sospetta vi sia la regia di Hamas e di Al Qaeda. I proventi del traffico di esseri umani vanno a finanziare le attività terroristiche? Il prodotto criminale mondiale è una specie di borsa mondiale dei titoli delle imprese di saccheggio globale. Il capitale va dove è più remunerato dove le azioni crescono più in fretta e con meno rischi. Ovvio che tutte le sinergie sono cercate dovunque possibile. Se un trafficante di persone paga per garantirsi che un camion passi un posto di frontiera o perché un peschereccio entri ed esca da un porto senza che nessuno ci guardi dentro vuole che non venga massimizzata l'opportunità mettendoci dentro anche soldi e armi oltre che esseri umani? In trent'anni in prima linea nelle crisi umanitarie più gravi e nei conflitti più sanguinosi non ne ho mai visto uno dove capitali illeciti conflitti e crimini non fossero associati. Il terrorismo ha bisogno di armi soldi risorse umane. Il crimine organizzato può fornire soldi e armi in cambio di copertura dei suoi traffici compresi i rifiuti tossici e i beni forestali. Le risorse umane le forniscono invece l'assenza di dialogo negli scenari di crisi e gli stati falliti laddove l'economia illecita funziona meglio di quella lecita.
È migliorata la collaborazione tra polizie per stroncare il traffico ci persone?
Le forze di polizia collaborano molto meglio di dieci anni fa. Ma non si può fermare un fenomeno sociale economico e in qualche modo un'omissione politica solo usando le manette. Che tipo di protezione va assicurata alle vittime della tratta? Le vittime della tratta hanno diritto alla protezione come vittime come testimoni del modus operandi di uno dei crimini più mostruosi del nostro tempo e in molti casi anche come rifugiati visto che la loro vita sarebbe minacciata se tornassero nel paese di origine. Secondo lei l'opinione pubblica è adeguatamente informata? Mi pare di no. Se tutti sapessero quello che c'è dietro a queste rapine di dignità umana parecchi si ribellerebbero all'ignavia delle autorità o sfonderebbero le porte di certi postriboli per liberare le vittime.. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE IMPORTA A ME? MICA SONO ISRAELIANI!"] ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. SENZA PATRIA NÉ DIRITTI. Eritrei MAGHREB IN FIAMME. Sono in Italia i 58 eritrei evacuati da Tripoli "Trattati come nemici". Sono molto stanchi ma fisicamente in buone condizioni i 58 eritrei evacuati da Tripoli e arrivati martedì sera a Crotone a bordo di un C130 dell'Aeronautica militare. Complessivamente 18 nuclei familiari 18 donne 26 minori (tra cui molti neonati il più grande ha appena undici anni) e 14 uomini sono stati ospitati all'interno del Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Sant'Anna. L'evacuazione è stata coordinata dall'ambasciata italiana di Tripoli dal Consiglio italiano per i rifugiati da don Mosé Zerai presidente dell'agenzia Habeshia e dal vescovo cattolico della capitale libica monsignor Giovanni Martinelli. I profughi tutti richiedenti asilo sono arrivati muniti di un lasciapassare rilasciato dall'ambasciata italiana a Tripoli e dal Cir molti di loro hanno anche un documento dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati che attesta la loro condizione. "Un grazie all'Italia per aver messo in salvo con un importante atto umanitario i profughi eritrei. Questo gesto è un precedente importante e positivo" commenta don Mosé. E anche se per il momento il trasferimento riguarda "un gruppo relativamente ristretto di rifugiati" anche Cir esprime apprezzamento per l'operazione "Un gesto umanitario nei confronti di persone che non possono essere rimpatriate che vivevano in Libia nella paura di subire attacchi" commenta il direttore Christopher Hein. La speranza ora è che anche altri Paesi dell'Ue seguano l'esempio dell'Italia e che si facciano carico dell'evacuazione degli altri profughi che si trovano in Libia circa 2mila persone esposte agli attacchi dei libici. "Gli eritrei a Tripoli sono trattati come nemici. Gli insorti li scambiano per mercenari di Gheddafi mentre i militari del colonnello potrebbero essere tentati di prenderli in ostaggio" spiega don Zerai. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
Benjamin Netanyahu HA DETTO "CHE IMPORTA A ME? MICA SONO ISRAELIANI!"] ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. SENZA PATRIA NÉ DIRITTI. Eritrei ecco l'andata. e il ritorno dall'inferno. 21 aprile 2011. Erano 250 eritrei colpevoli di inseguire un sogno di libertà. Fuggivano da un regime oppressivo volevano raggiungere Israele. Invece sono stati rapiti per mesi nel Sinai da una rete criminale composta da clan di beduini Rashaida. Circa 85 di loro fuggivano dalla Libia "chiusa" ai migranti dopo il trattato di amicizia con l'Italia gli altri provenivano dal Sudan. La loro odissea è iniziata il 23 novembre per la maggior parte è terminata tra Natale e febbraio con il pagamento del riscatto variabile dagli 8 ai 10mila dollari. Abbiamo seguito la loro tragedia grazie anche alle denunce del sacerdote eritreo Mosè Zerai con una lunga campagna giornalistica tra novembre e dicembre per rompere il silenzio di media e governi occidentali su questa nuova rotta del traffico di esseri umani. Ora possiamo rivelarlo la libertà di alcune donne povere in stato interessante è stata pagata anche da alcuni nostri lettori sdegnati dall'orrore che non è stato fermato neppure dopo una risoluzione del Parlamento europeo a metà dicembre che sollecitava l'intervento del Cairo. Solo la società civile si è mossa. Ma il Sinai è terra di nessuno anche dopo le rivolte e l'industria dei sequestri resta fiorente. Dove sono come stanno gli eritrei rapiti in autunno e liberati tre mesi fa? Siamo andati a Tel Aviv a scoprirlo e per la prima volta i profughi raccontano un'odissea infinita. Zion tiene gli occhi bassi mentre entra nella sede di Ardc associazione israeliana che aiuta i richiedenti asilo in Israele. È eritrea e sul volto porta i segni di un viaggio di andata e ritorno all'inferno. Ora vive in un limbo con poche prospettive per lei e la vita che porta in grembo. Ha 28 anni è incinta di sette mesi. Indossa una tuta da ginnastica larga e porta il guardaroba in una borsa della spesa. Li hanno rilasciati a gennaio dopo tre mesi di sequestro. "Ringrazio i benefattori italiani devo loro la vita. La mia famiglia ha venduto tutto ma non riusciva a coprire tutto il riscatto. Per me e mio marito sono stati pagati 11mila dollari a testa". Dopo la liberazione la coppia è stata un mese nel campo profughi israeliano di Saharonim quindi è arrivata a Tel Aviv. Hanno un permesso provvisorio ma Israele non ha una legge sull'asilo e i profughi non trovano lavoro facilmente. Dividono una stanza con altre sei persone e fanno letteralmente la fame. Chiedo della loro odissea. "Siamo arrivati in Libia nel 2009 ma non potevano più restare rischiavamo di finire in galera come clandestini. Non era più possibile partire per l'Italia a causa dei respingimenti. Ci hanno arrestato e abbiamo dovuto pagare per uscire. Allora ad ottobre 2010 un eritreo di nome John ci ha detto che ci avrebbe fatto arrivare in Israele con 2.500 dollari. Siamo partiti in 49 nel Sinai ci siamo uniti a un altro gruppo proveniente dalla Libia. Eravamo 85 in tutto. I beduini ci hanno tenuti nel deserto una settimana senza cibo. Poi si sono fatti consegnare soldi cellulari ci hanno messo delle coperte addosso e spinti dentro alcune caverne dove c'erano altri prigionieri in tutto eravamo 250. Lì è cominciato il calvario". Zion scoppia a piangere al ricordo della prigionia. "Ci tenevano incatenati ci maltrattavano. Ci davano da mangiare solo pane e pomodori. Soffrivamo di diarrea e dovevamo fare i bisogni davanti a tutti. Non ci hanno mai fatto lavare né cambiare bevevamo acqua sporca o le urine. Ci picchiavano con spranghe poi chiamavano i parenti per sollecitare i pagamenti". Conferma l'omicidio di sei eritrei. "A fine novembre hanno cercato di scappare. I beduini ne hanno uccisi quattro a fucilate due li hanno ammazzati a bastonate. Si chiamavano John e Goitom avevano 25 anni". Durante il giorno gli uomini incatenati venivano impiegati come schiavi per costruire case. Alle donne andava peggio. "Eravamo nove e ci facevano pulire. Cinque le hanno stuprate davanti a tutti io sono stata risparmiata perché ero malata. Eravamo prigionieri del trafficante Abu Khalid i beduini avevano complici eritrei". Conferma che oltre a lei le offerte italiane hanno contribuito a liberare tre eritree in stato di gravidanza. "Una è impazzita per le violenze subite e ha abortito come altre donne stuprate. Le altre due devono partorire. Non abbiamo neppure i soldi per mangiare ma vogliamo andare fino in fondo sperando in Dio". Al rifugio di Ardc in un quartiere abitato da migranti africani vivono in stanzette sovraffollate 20 donne e 25 bambini tra 0 e 16 anni. Trovo M. 22 anni incinta al sesto mese. L'hanno rapita a ottobre. Era nel gruppo dei 250 sequestrati che abbiamo imparato a conoscere. Lei è stata liberata con il contributo italiano a dicembre. "Sono fuggita da casa in agosto con un gruppo di amici e volevo lavorare in Sudan. I Rashaida mi hanno ingannata dicendomi che mi portavano a Khartoum invece mi sono trovata nel Sinai dopo un viaggio infernale di una settimana. Ci tenevano stipati nei camion sotto quintali di verdura e frutta. Alcuni sono morti soffocati. Eravamo prigionieri di Abu Abdel per me sono stati pagati 8mila dollari". M. sapeva di essere incinta del suo compagno quando era nel Sinai. Nonostante ciò è stata abusata da uno dei rapitori un egiziano. Quando l'hanno liberata voleva abortire per ignoranza temeva che il bambino fosse figlio anche dell'aguzzino. Quando medici le hanno spiegato che il padre era il compagno ancora prigioniero ha scelto di partorire. M. è in miseria ma nonostante il dolore non ha perso la speranza. Come tutti le donne e gli uomini eritrei che ho incontrato il suo sogno di libertà non è stato spezzato nel Sinai. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
MY HOLY JHWH tu lo sai tu non mi hai progettato per avere rispetto di te in queste circostanze tu mi fai schifo! [[ Benjamin Netanyahu HA DETO "CHE IMPORTA A ME? MICA SONO ISRAELIANI!"] ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi.
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Benjamin Netanyahu HA DETO "CHE IMPORTA A ME? MICA SONO ISRAELIANI!"] ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Tratta di uomini e di organi. Paolo Lambruschi 11 novembre 2011. "Di incontrare i predoni beduini non se ne parla proprio" dice il contatto l'uomo che con loro ha lavorato per anni da El Arish. Qualche giorno fa c'è stato uno scontro a fuoco con la polizia e troppi media si stanno interessando alla vicenda degli ostaggi nel Sinai. Sono loro però la chiave per capire i misteri del Sinai quanti sono attualmente i rapiti e dove è finita parte degli eritrei quella che non riposa fuori dal cimitero di El Arish. Secondo un agghiacciante lancio dell'agenzia di stampa palestinese Ma'an l'azione dei trafficanti di organi sul confine tra Egitto e Israele è stata denunciata già a settembre da un profugo eritreo sfuggito ai suoi sequestratori beduini. L'uomo aveva denunciato l'uccisione dei suoi compagni dopo che era stato preso loro il denaro e asportati gli organi. I corpi erano stati gettati nei bagagliai delle auto dei predoni. Che in Egitto fiorisca un mercato clandestino di organi è noto. Lo scorso giugno è stata approvata una legge che lo contrasta ma nel 2010 l'Organizzazione mondiale della Sanità ha definito il Paese un hub uno snodo per il traffico verso il mondo arabo classificandolo nei primi cinque Stati attivi in questo immondo mercato. Giudizio aggravato per il 2011 dal Dipartimento di Stato americano che lo ha portato al terzo posto. Nel deserto il business milionario dei sequestri si sarebbe così saldato con quello altrettanto florido degli organi umani a spese degli africani. Il rischio è infatti pari a zero le ambasciate dei Paesi di appartenenza non reclamano per la sparizione di disperati privi di documenti e la polizia egiziana non interviene. I predoni dal canto loro si sono ben guardati dal rapire occidentali. Parte degli introiti del mercato nero dal Sinai prende probabilmente la strada del Cairo altri finanzierebbero il terrorismo islamico. Ma qui la pista diventa troppo intricata difficile separare le responsabilità criminali in un Paese dove è alto il tasso di corruzione anche nelle forze dell'ordine indebolite dalla rivoluzione che nel deserto non intervengono troppo. I dati confermano comunque che i due luridi mercati uomini e organi si alimentano. I sequestri infatti continuano. Sono almeno 500 le persone in ostaggio da settembre dei rapitori che hanno creato un triangolo della morte nel deserto della Bibbia. Dopo un anno di indagini da parte delle organizzazioni umanitarie che hanno pazientemente raccolto le testimonianze delle vittime sono noti persino i nomi dei mercanti di uomini e dei loro complici eritrei che attirano i profughi in trappola e riscuotono i ricatti via money transfer.
E sono stati trasmessi sia alla polizia israeliana sia a quella egiziana ma senza esito.
"Dopo 12 mesi spiega don Mosè Zerai il sacerdote cattolico eritreo che vive a Roma il flusso di migranti che vanno volontariamente sulla rotta del Sinai è diminuito. Però i riscatti sono aumentati da qualche mese vengono chiesti 26 mila dollari per ostaggio".
Da Stoccolma la giornalista eritrea Meron Estefanos lancia da luglio un nuovo allarme "I Rashaida rapiscono gli eritrei fuori dai campi profughi di Shegarab in Sudan. Poi li vendono ai beduini in Egitto. Li scelgono tra i più giovani temiamo che chi non possa pagare sia rivenduto ai trafficanti d'organi".
Dall'altra parte del confine Sigal Rozen avvocato e attivista israeliana per i diritti umani dell'associazione Hotline for Migrant Workers di Tel Aviv ha raccolto migliaia di testimonianze di eritrei in due anni. Ecco cosa ha concluso "Non è vero che nel traffico d'organi finisca solo chi non paga il riscatto. Ci sono ragazze giovani e carine segregate per mesi anche dopo i pagamenti solo per continuare a stuprarle. E molti giovani uomini le cui famiglie hanno pagato spariscono senza aver mai contattato i loro cari. Probabile che dopo aver incassato il denaro i beduini li abbiano comunque scelti per l'asportazione di fegato reni e cornee moltiplicando così i guadagni e poi li abbiano uccisi".
Le gang più note fanno capo ai palestinesi Abu Khaled e Abu Ahmed ma secondo le testimonianze dei superstiti il più crudele e sadico è Abu Abdallah arrestato in maggio dalla polizia egiziana e subito liberato un beduino 40enne padre di otto figli originario di Mekleh vicino a Nahkhab che agisce con il fratello noto come Abu Musa. Di costoro sono conosciuti persino i cellulari eppure sono liberi di girare sulla rotta del traffico che va da Aswan a Rafah. I predoni beduini hanno chiuso i canale mi dice il contatto di El Arish. Alla Cnn un leader della tribù beduina Sawarka una delle più grandi nel Sinai ha ammesso il traffico di persone e le violenze e ha puntato l'indice su "alcune canaglie" del clan. Un altro capo della tribù Tarabin ha riconosciuto il traffico con i Sawarka spiegando che "su 150mila beduini riguarderebbe 50 persone". Anche lo sceicco del clan Tihi ha parlato in un filmato trasmesso a fine ottobre dall'emittente privata egiziana Channel 25 e girato a Nekhel nel cuore del Sinai. Anche questo video è rintracciabile su YouTube. Mostra le fosse comuni con i cadaveri calcinati di africani privi di organi dissanguati e poi strangolati. Il video mostra i resti di un accampamento e poi farmaci lacci emostatici. E documenti bruciacchiati di eritrei. Il capo beduino fa il nome del trafficante d'organi è Solomon Abdallah alias Abu Abdallah. Probabilmente per smarcarsi i predoni beduini hanno rilasciato mercoledì 600 persone alla frontiera con Israele secondo l'Acnur. Un fatto senza precedenti i rilasci sono sempre avvenuti a piccoli gruppi. Non si sa quanti siano attualmente i prigionieri ed è presto per dire se il clamore mediatico abbia interrotto lo spregevole mercato. Il filmato di Channel 25 riporta scritti nella lingua ge'ez usata dalla Chiesa cattolica eritrea i nomi di alcuni prigionieri scritti sulle rocce poco lontano dal luogo dove di lì a poco avrebbero trovato la morte più orribile. I nomi di questi cristiani uccisi come bestie sono Kibrom Wedi Teyki Almaz Nazu Yerus Wehatila Feven Ephrem Eyob Tsgum Dbarwa Yonas. All'Occidente e alla sua coscienza addormentata nulla importa di loro ma la diaspora eritrea li ricorda oggi con una fiaccolata in molte città. Abbiamo visto dove sono finiti gli eritrei morti nel Sinai partiamo ora a cercare i sopravvissuti nelle galere egiziane da El Arish fino ad Aswan.
C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. [[ Benjamin Netanyahu HA DETO "CHE IMPORTA A ME? MICA SONO ISRAELIANI!"] I nuovi "lager" per gli eritrei. Paolo Lambruschi. 14 novembre 2011. La piccola Dina. La bambina eritrea ha sei anni e i capelli crespi intrecciati. L'unico gioco che può fare è correre avanti e indietro nel corridoio del carcere di Bir elAbd a mezz'ora di autostrada da El Arish. Il suo nome non lo possiamo fare chiamiamola Dina vivace nonostante le manchino compagni di gioco matite per disegnare giocattoli e il suo unico pasto sia il rancio della galera integrato da latte e biscotti portati da volontari copti. L'abbiamo incontrata durante un giro in alcune carceri egiziane dal Sinai ad Assuan dove sono detenuti almeno 500 eritrei contro la convenzione dell'Onu del 1951 sui rifugiati cui l'Egitto ha aderito. Uomini donne e almeno una decina di bambini innocenti imprigionati per un periodo indefinito come irregolari. Siamo l'unica testata occidentale ad essere entrata per testimoniare cosa accade dietro le sbarre. Le guardie ci lasciano soli con i prigionieri. A nessuno di loro denuncia Asefasc Woldenkiel la persona che mi aiuta a tradurre è stato permesso di presentare domanda di asilo nonostante molti siano in possesso della tessera blu dell'Acnur quella di rifugiato o di quella gialla rilasciata a chi presenta domanda di asilo. Né all'Acnur è consentito l'ingresso in queste galere lontane dal Cairo. Dina non esce mai gli eritrei non fanno l'ora d'aria. Dorme su un asciugamano buttato sul cemento in una cella lurida con un solo bagno che in estate deve trasformarsi in un forno e che divide con la madre e altre 10 detenute eritree tutte tra i 20 e i 30 anni fuggite dallo stato caserma eritreo da un regime che pare aver trasportato nel ventunesimo secolo la dottrina dei Khmer rossi di Pol Pot. La polizia le ha arrestate quando i beduini le hanno lasciate al confine o le hanno liberate dopo il pagamento del riscatto. Così il mondo di Dina dallo scorso giugno è fatto di guardie carcerarie armate sbarre e mura di cemento. Vengono tutte dal campo profughi di Sheregab in Sudan. Un paio sono state rapite dai Rashaida e poi vendute ai beduini che le hanno liberate dopo un riscatto di 25mila dollari pagato dai familiari. Non chiedo di più i loro occhi raccontano abbastanza. A El Arish ho incontrato altre due detenute ventenni arrestate due settimane prima dopo tre mesi di sequestro nel deserto e il pagamento del riscatto di 26mila dollari. Mentre mi dicevano che un loro compagno di viaggio era stato ammazzato di botte dai banditi beduini avevano lo stesso sguardo che mi implorava di piantarla. La mamma di Dina è invece partita volontariamente per Israele dove clandestinamente vive il padre ma la polizia le ha fermate con altre sette ragazze che avevano pagato 5000 dollari ai trafficanti che le hanno poi abbandonate nel deserto. La polizia israeliana le ha quindi arrestate. Li aiuta la solidarietà della chiesa copta che porta loro coperte abiti qualche quaderno per scrivere e ha avvisato le famiglie della loro sorte. Il muro è diventato una lavagna di fortuna per far sognare Dina di essere a scuola. La madre inventa per lei di continuo un mondo di giochi proprio come Roberto Benigni nella <+corsivo>Vita è bella<+tondo>. "Mia figlia adesso riesce a dormire spiega Tess altro nome inventato ma il primo mese si svegliava urlando. Piange quando le guardie picchiano qualcuno perché non sa come farà a guarire qui dentro". Del loro gruppo facevano parte 30 persone. "Di otto aggiunge Tess non abbiamo più notizie non sappiamo se sono stati uccisi dai beduini o dalla polizia". Nella cella accanto sono sdraiati 15 giovani eritrei. Provengono dai campi profughi perlopiù da quelli sudanesi un paio anche da quelli etiopi. Sono stati rapiti dai predoni beduini nel Sinai al termine di un viaggio in condizioni durissime. C'è chi ha poi passato un anno in catene prima di trovare i soldi del riscatto sempre sotto la minaccia di finire nelle mani dei trafficanti di organi. Hanno assistito a violenze bestiali sulle donne sono stati torturati picchiati con sbarre di ferro bruciati con la gomma fusa. Al termine del calvario dopo aver pagato i riscatti di 26mila dollari sono stati liberati ma non sono riusciti ad attraversare il confine perché ridotti a scheletri. Berhame non ha sentito l'alt e si è beccato una pallottola in un femore da uno zelante poliziotto. Ha i ferri piantati nella coscia della gamba sinistra. È immobilizzato sul pavimento di cemento e un pezzo di cartone è tutto quello su cui può appoggiare l'arto ferito. Qui di infermerie non ce ne sono. Nel carcere ci sono in altre due celle altri 18 detenuti eritrei e un paio di sudanesi tutti seduti per terra su stuoie e asciugamani. Tutti rapiti schiavizzati liberati e poi ancora incarcerati senza colpa. Anche qui ognuno conosce almeno uno o due compagni di viaggio e di sequestro spariti nel nulla tra El Arish e Nakhl. Più tardi nel carcere di Romani da una quarantina di eritrei quasi tutti sequestrati e liberati dopo aver pagato riscatti dai 6 ai 26mila dollari sentirò ripetere che almeno un terzo dei compagni è sparito. "Veniamo maltrattati dalle guardie spiega W. che ci urlano che dobbiamo andarcene". Ai cristiani è riservata una razione supplementare di botte e gli eritrei si tatuano la croce etiopica sul polso. Quanto resteranno in galera questi dannati della Terra? Il loro futuro è il rimpatrio in Eritrea in base a un accordo con l'Egitto che ignora il diritto di queste persone di chiedere asilo. L'unica speranza è l'intervento dell'ambasciata etiope che dopo aver identificato i rifugiati con un lasciapassare li porti all'aeroporto del Cairo e da lì nei campi profughi del Paese dove sono già presenti 61mila rifugiati eritrei. Un progetto umanitario sostenuto da una rete italiana di buona volontà sta provvedendo a pagare i biglietti aerei. Già 175 persone sono uscite dal carcere in questo modo. Il tempo della visita è scaduto. Mentre si chiudono le porte della galera Dina mi chiede a bassa voce di portarla via da suo padre. "Traffico di esseri umani Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
L'ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. L'ODISSEA DEGLI ERITREI. SINAI DI SANGUE. Fuga dall'inferno. Paolo Lambruschi. 22 febbraio 2012. Caccia all'uomo nel Sinai i trafficanti di uomini e di organi cercano un testimone oculare scappato dagli orrori del deserto di Dio. I predoni beduini agli ordini di Yasser Abu Simya di Rafah nel distretto del nord a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza hanno messo una taglia di 50 mila dollari sulla testa di Solomon W 25 anni profugo eritreo rapito fuori dal campo profughi sudanese dell'Onu di Shagarab dai trafficanti di uomini Rashaida nello scorso dicembre e rivenduto a una gang appartenente alla tribù Ramailat. Dopo aver assistito durante un mese e mezzo di prigionia a omicidi torture stupri e aver visto un sacchetto contenente organi umani pronti per il mercato nero è riuscito a fuggire e a rifugiarsi in una moschea. Ora si trova nelle mani dello sceicco Mohamed appartenente a una cellula salafita fazione nemica dei trafficanti di organi che lo ha nascosto. La sua sorte è appesa a un filo. Raggiunto telefonicamente lo sceicco ci dice che la sua fede gli vieta di consegnare il ragazzo agli aguzzini. "Dio me lo ha mandato afferma il capo salafita e io non lo darò ai suoi rapitori né sono disposto a consegnarlo alla polizia. Lo darò solo ai suoi fratelli eritrei o a chi può garantirmi che lo manderà dove lui desidera andare in uno stato occidentale". Chiediamo all'autorità tribale beduina perché non lo scorta fino alla Striscia di Gaza. "Perché il confine è il posto più pericoloso" è la risposta categorica. Tenuto conto che il governo vieta ai funzionari dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite di uscire dal Cairo la soluzione della vicenda appare complicata. Si teme una sortita della banda o che qualcuno dei salafiti ceda alla tentazione dei 50 mila dollari e consegni Solomon. Ma perché i banditi lo cercano con tanta determinazione? Lo sceicco accetta di farci parlare al telefono con l'ostaggio per farcelo spiegare. Gli chiediamo anzitutto di raccontarci del suo sequestro. "Insieme a 27 compagni tra cui quattro ragazze e una donna con un bambino di pochi anni tutti eritrei rapiti in Sudan dai Rashaida siamo stati condotti a Rafah divisi in tre gruppi e venduti ad altri predoni. Il mio gruppo è rimasto nelle mani del capo. Eravamo in cinque ci hanno incatenati. Qui è cominciato l'orrore". Solomon fatica a proseguire. "Ho visto violenze terribili sulle donne non le posso riferire. La ragazza vicino a me era incinta e le hanno procurato un aborto. Ci torturavano di continuo con botte e scariche elettriche per farci chiedere il riscatto". Ma Solomon e quattro compagni di sventura tra cui la ragazza non hanno alle spalle famiglie che possano pagare. Gli altri quattro vengono uccisi uno ad uno con le violenze e le torture. Tre di loro compresa la ragazza sono probabilmente stati gettati nel deserto e i cadaveri sono giunti alla camera mortuaria dell'ospedale di El Arish ad ovest non più tardi di 10 giorni fa come confermatoci dal personale ospedaliero. Solomon è stato risparmiato dalla spietata gang per portare l'acqua ad altri 125 prigionieri eritrei sudanesi ed etiopi tenuti incatenati nelle case e nelle stalle del villaggio di Al Mahdya alle porte di Rafah. Il testimone sa esattamente dove sono custoditi i prigionieri e sa la sorte che tocca a chi non può pagare. "Pochi giorni fa uno dei carcerieri rivela mi ha fatto vedere un sacchetto di plastica contenente organi umani. Se non arriva il riscatto mi ha detto minaccioso vi uccidiamo e vi togliamo gli organi tanto riusciamo a rivenderli subito". L'eritreo aguzza l'ingegno per salvarsi. Di nascosto riesce a rompere le catene ai piedi e scopre una buca scavata da alcuni prigionieri. Così giovedì notte fugge portando con sé uno dei cellulari utilizzati dai predoni per ricattare i familiari dei profughi. La sua corsa alla cieca tra le case del villaggio viene notata subito dai banditi i quali lo inseguono sparando. Con la forza della disperazione entra in una moschea. Svegliati dagli spari i beduini salafiti dello sceicco Mohamed gli danno rifugio. Il giovane si mette subito in contatto con gli attivisti che nel Sinai stanno diffondendo le cronache dall'inferno. Inferno di cui Solomon è testimone in presa diretta. I banditi vogliono farlo tacere per sempre perché la sua voce è l'ennesima conferma di quanto diversi media tra cui Avvenire stanno denunciando da 15 mesi nell'indifferenza delle autorità nazionali e internazionali. "Sono nel villaggio di Al Mahdya grida Solomon tra le lacrime in un appartamento dal quale vedo le case dove sono prigionieri i miei compagni. Salvatemi vi prego". Ora è in atto una corsa contro il tempo per arrivare prima degli spietati banditi che spadroneggiano in questa terra di nessuno. "Traffico di esseri umani Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
L'ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Schiavisti nomi cognomi e numeri di telefono. P. Lam. 22 febbraio 2012 Un lungo elenco che inchioda i colpevoli del sequestro della riduzione in schiavitù della tortura e infine della sparizione di migliaia di esseri umani in fuga da fame persecuzione e guerra nella penisola del Sinai. Ora abbiamo nomi cognomi e numeri di telefono dei componenti della diabolica rete che da anni rapisce i profughi eritrei sudanesi ed etiopi nei campi dell'Onu nel Sudan orientale e li rivende ai predoni beduini del Sinai dove vengono torturati e uccisi se non pagano riscatti anche molto elevati. Una lista più completa di quella consegnata a novembre dalle ong israeliane alla polizia di Tel Aviv e compilata dall'Icer un comitato internazionale che raggruppa diversi professionisti e attivisti della diaspora eritrea. I quali hanno pazientemente ricostruito grazie a numerose testimonianze la tela che va dall'Etiopia al Sudan dall'Egitto alla Libia e termina in Israele. Che può contare sulla complicità di alti funzionari statali e militari eritrei sudanesi ed egiziani e di spie del regime dell'Asmara infiltratesi nei campi profughi per tendere esche a giovani disperati pronti a tutto pur di raggiungere l'Occidente. È una ricostruzione meticolosa quella dell'Icer che parte dal 2005 quando la rotta dei migranti portava in Libia e i trafficanti chiedevano l2 mila dollari a testa per portare i sub sahariani a Tripoli o a Bengasi. Poi dopo il trattato con l'Italia che ha sigillato le coste libiche l'attenzione si è spostata verso lo Stato ebraico e il deserto del Sinai. Qui si salda secondo l'Icer la nuova rete criminale. Che può contare su trafficanti etiopi sudanesi e soprattutto eritrei che allettano i migranti e sull'abilità dei nomadi Rashaida da secoli contrabbandieri e trafficanti del Sahara che vivono tra Sudan ed Eritrea imparentati con i clan beduini del Sinai. Sono i nomadi dei due deserti a varcare le frontiere con i loro carichi di esseri umani. Poi qualcuno pensa che il sequestro di questi migranti può rendere di più con pochi rischi. Si stima che su 50 mila immigrati sub sahariani in Israele 30 mila siano passati per le mani dei trafficanti e almeno 1015 mila siano stati sequestrati con modalità crudeli. Per sollecitare i riscatti infatti le donne vengono stuprate mentre gli uomini sono picchiati e torturati. L'obiettivo è cancellare la dignità umana. Agli ostaggi vengono consegnati i cellulari per chiamare chi può pagare per la loro vita e raccontare le atrocità subite. Chi non paga il riscatto dalla schiavitù che ora supera i 30 mila dollari viene ucciso e gli vengono asportati gli organi rivenduti sul mercato nero al Cairo. Mancano ancora i nomi delle menti la "cupola" che non deve restare impunita. "Traffico di esseri umani Business da 32 miliardi"
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ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. "Quei beduini fanno ciò che vogliono"Paolo Lambruschi. 22 febbraio 2012 Una terra di nessuno nelle mani di milizie tribali che vogliono continuare indisturbate i loro traffici criminali. Ehud Yaari 67 anni è un importante giornalista israeliano commentatore per diverse testate internazionali. Lo scorso mese ha pubblicato per il Washington institute for near est policy un'accurata analisi sul Sinai che per la prima volta spiega perché i beduini sono diventati così potenti. Nel Sinai avvengono rapimenti e uccisioni di migranti lavoratori stranieri turisti occidentali a opera di predoni beduini. Cosa sta succedendo? Dopo la rivoluzione contro Mubarak i servizi di sicurezza e la polizia egiziani nel Sinai sono completamente collassati. Le stazioni di polizia in alcune città sono state bruciate la polizia stessa non opera veramente nelle strade. Rimangono attivi l'intelligence militare e alcuni reparti dell'esercito che non hanno interesse a confrontarsi con mezzo milione di beduini. Costoro hanno formato milizie armate e scorrazzano indisturbati a bordo dei loro pick up armati di mitragliatrici. Fanno contrabbando e traffico di esseri e organi umani alcuni non disdegnano attività terroristiche. Il deserto è oggi uno stato senza legge e il Sinai è in mano ai signori della guerra. È una situazione molto seria. I beduini hanno una strategia? No vogliono godere dei servizi forniti dallo Stato egiziano come sanità e scuole ma non vogliono interferenze nei loro affari. Quanto rendono nel Sinai il contrabbando e i traffici di droga armi ed esseri umani? La mia valutazione è che nel Sinai il volume di affari valga mezzo miliardo di dollari l'anno. Il Cairo non può offrire nulla di comparabile a una popolazione povera. Qualcuno interverrà a fermare i sequestri? Non credo. Gli israeliani hanno acconsentito ad aumentare gli armamenti dell'esercito nel Sinai ma non è servito a nulla. Tribù come i Tarabin i Sawarka e i Tihia stanno diventando forti anche militarmente. Dove prendono le armi?
In parte arrivano dal Canale di Suez dall'Iran dal Sudan e dallo Yemen. Grandi quantità stanno arrivando dalla Libia e in parte dai Balcani e c'è traffico in entrambe le direzioni da Gaza. Possiedono missili antiaerei e gli anticarro Rpg di prima generazione. Bloccano quando vogliono le strade delle città le principali vie di comunicazione e le autostrade costiere. Sono un serio pericolo per Israele e se attaccassero potrebbe scoppiare una crisi con il Cairo.
I rapimenti fanno guadagnare solo le bande criminali o finanziano anche il terrorismo islamico?
Entrambe le cose. Non ho visto segni della presenza di Al Qaeda tra i beduini ma i salafiti hanno affinità ideologiche con loro. Le milizie tribali trafficano in armi droga ed esseri umani. Non è un problema dipende dal cliente e dal prezzo. E poi finanziano i terroristi. "Traffico di esseri umani Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME! L'ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi. Onu "L'Eritrea. fa rapire i suoi profughi" 26 luglio 2012. Il regime dell'Asmara sarebbe dietro il traffico di migliaia di esseri umani che dall'Eritrea passa attraverso il Sudan e finisce nel Sinai. Cominciano a emergere i nomi eccellenti della cupola che ha ordito i sequestri di profughi sub sahariani in larga parte eritrei dal 2009 e ha trasformato il deserto della Bibbia in un inferno. E grazie anche al premio dato dal Dipartimento di Stato Usa a una suora comboniana che aiuta gli scampati all'inferno a Tel Aviv da un mese questa tragedia non è più invisibile nelle cancellerie occidentali. Ancora 1500 persone sarebbero attualmente sequestrate e detenute dai predoni beduini in condizioni inumane nel Sinai con stupri abusi e torture. Con un'agghiacciante novità almeno 600 prigionieri sono minorenni sequestrati persino in Eritrea. E i riscatti sono saliti a 60mila euro. I rapimenti avvengono sulla rotta che corre dal piccolo paese affacciato sul Mar Rosso fino alla terra di nessuno al confine con lo stato ebraico. Ma oggi alla lista che alcune organizzazioni umanitarie hanno consegnato alla polizia egiziana e israeliana a inizio 2012 con i nomi dei capi predoni e dei loro complici beduini etiopi ed eritrei che non hanno esitato a uccidere chi non aveva i mezzi per pagare il riscatto per espiantare e rivenderne gli organi si aggiunge il primo nome eccellente.
È quello di un alto ufficiale eritreo il generale Teklai Kifle detto "Manjus" comandante della zona occidentale militare del piccolo paese africano uno dei leader più influenti della nomenklatura accusato dall'ultimo rapporto della commissione degli osservatori delle Nazioni Unite sull'Eritrea di essere coinvolto con altri suoi sottoposti nel traffico di armi ed esseri umani verso Egitto e Sudan con la complicità dei nomadi del Sahara i rashaida. Al quotidiano inglese Guardian lo scorso 17 luglio uno degli estensori del rapporto ha confermato che l'immondo traffico avviene con la tacita approvazione di altri componenti della leadership eritrea che ovviamente nega ogni addebito. Le motivazioni sarebbero non solo l'arricchimento personale ma anche quello del partito marxista al potere da quasi 20 anni. I riscatti hanno raggiunto quota 60mila dollari nell'autunno 2010 variavano dai 3 ai 6mila dollari. È la prima prova del coinvolgimento del regime in disfacimento dell'Asmara la Pyongyang africana che costringe migliaia di giovani a una disperata fuga (un quarto dei 6 milioni di eritrei vive all'estero) dal servizio militare a vita e che non esita a vendere la pelle dei suoi stessi cittadini pur di sopravvivere. Una conferma è arrivata due settimane fa da don Mosè Zerai il punto di riferimento dei profughi eritrei in fuga in Italia.
"Un gruppo di 24 giovanissimi tra cui 11 ragazze minorenni che ho sentito ricorda il prete è stato rapito a Akurdet in Eritrea e venduto ai predoni del Sinai. Non sono gli unici". Impossibile che simili episodi avvengano senza l'assenso del governo. Quanto al giro d'affari don Zerai stima che oltre 100mila persone nell'area di Sudan Egitto e Libia Eritrea Etiopia e Somalia siano state vittime del traffico; in particolare si calcola che siano scomparsi circa 4mila minori oltre a 3mila persone nel solo territorio del Sinai. Un quadro agghiacciante che getta una luce ancor più sinistra sul mercato di carne umana e organi che sta sconvolgendo il deserto egiziano. E su chi lo ha ordito.
La catena infernale che abbiamo seguito in ogni suo passaggio negli ultimi 20 mesi comincia ai confini tra Eritrea e Sudan a Shegarab un grande campo dell'Unhcr dove spariscono decine di persone al mese rapite dai nomadi rashaida che da secoli trafficano nel Sahara con la complicità della corrotta polizia sudanese o propongono ai più giovani e disperati un viaggio della speranza verso Israele. Poi nel Sinai vendono la "merce" umana alle gang del deserto che da oltre due anni hanno organizzato la seconda parte di un lucroso traffico di esseri umani sulla pelle di chi fugge da miseria e disperazione. I riscatti pagati via money transfer sotto la minaccia di morte e torture hanno rovinato economicamente numerose famiglie in Eritrea e nei campi profughi dell'Unhcr in Etiopia e in Sudan oltre a molti rifugiati in Europa e negli Usa. Gli ultimi sviluppi li conferma la giornalista in esilio in Svezia Meron Estefanos che per l'emittente web Radio Erena ha intervistato centinaia di connazionali rapiti. "Purtroppo i sequestri non si sono mai interrotti conferma la Estefanos attivista per i diritti umani e cofondatrice dell'Icer organizzazione di professionisti della diaspora eritrea che sta producendo report che documentano i rapimenti a lungo ignorati dall'opinione pubblica anche se nessuno si avventura più sulla via di Israele. Soprattutto i minorenni che sono circa 600 sono stati rapiti in Eritrea oppure portati via con l'inganno dai campi in Sudan o in Etiopia e vengono torturati come gli altri". Ma qualcosa di positivo è accaduto nel mese di giugno la risoluzione del Parlamento europeo dello scorso 15 marzo in cui si chiedeva sostanzialmente ai governi di Egitto e Israele di intervenire per frenare il traffico ha smosso le acque a Washington. Lo conferma il premio assegnato lo scorso 19 giugno a suor Azezet Kidane da Hillary Clinton per il suo impegno nella lotta al traffico di esseri umani. La comboniana eritrea opera a Tel Aviv nella clinica dell'ong Phr e grazie al suo operato gli ostaggi liberati dai predoni in Egitto e giunti in Israele hanno trovato la forza di raccontare il loro calvario e denunciare il traffico nel Sinai squarciando il velo. L'emittente qatariota Al Jazeera molto seguita in tutti i paesi islamici ha intervistato a metà luglio Sheik Mohamed il religioso salafita che a Rafah nel Sinai settentrionale da mesi contrasta il traffico dei predoni beduini e accoglie i profughi eritrei sequestrati che riescono a fuggire. Avvenire lo ha intervistato lo scorso febbraio quando accolse Solomon l'eritreo impazzito per gli orrori visti durante la detenzione in una delle case della morte il primo riuscito a scappare. Era febbraio poi ci fu la risoluzione del Parlamento europeo e ora questi nuovi barlumi di speranza. "Traffico di esseri umani Business da 32 miliardi" C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME! L'ODISSEA DEGLI ERITREI [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA SHARIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Orrore Sinai i rapiti uccisi per gli organi
Doveva sparire nell'inferno del Sinai perché era diventato un testimone scomodo dei traffici di armi e uomini gestiti da alti ufficiali sudanesi ed eritrei nella terra di nessuno al confine tra i due stati a Kassala. Invece Assalom nome di fantasia per non creare guai alla famiglia eritreo di 37 anni è miracolosamente tornato dalle rotte della morte un mese fa. Lo hanno liberato durante un blitz dell'esercito cairota che negli ultimi mesi ha distrutto molti covi togliendo le catene a 144 prigionieri subsahariani. Assolom si è consegnato alla polizia ed è stato imprigionato come irregolare. Poi l'ong Gandhi guidata da Alganesh Fessaha premiata con l'Ambrogino d'oro della solidarietà del comune di Milano per aver salvato centinaia di rifugiati ha posto fine alla sua odissea e l'ha portato in Etiopia. Raggiunto al telefono ci ha raccontato gli orrori visti nel deserto della Bibbia trasformato da bande di spietati predoni beduini in un supermarket di organi umani. Assalom è uno dei tanti sottufficiali delle forze della Difesa eritrea fuggiti dalla coscrizione a vita imposta dal regime di Isaias Afewerki e condannata il 5 febbraio scorso a Ginevra dall'Onu. I disertori normalmente fuggono in Sudan nei campi dell'Acnur di Shegarab vicino a Kassala e ci restano per racimolare denaro e dirigersi poi verso Khartoum. Dal quartiere eritreo della capitale sudanese si organizzano i viaggi per la Libia e da lì si attraversa il Mediterraneo. Un flusso ininterrotto solo a gennaio sono sbarcati sulle coste italiane 2.156 stranieri contro i 217 del gennaio 2013 e gli eritrei dopo i siriani sono la seconda etnia. Ma Shegarab 30mila ospiti perlopiù eritrei è anche il primo anello della catena infernale dei sequestri. Dal 2012 nessun eritreo percorre più volontariamente la rotta verso Israele che ha eretto un muro al confine con l'Egitto. Così i nomadi Rashaida organizzatori con i predoni beduini con cui hanno antichi legami di clan del traffico di esseri umani dal Sudan al Sinai hanno iniziato a rapire le persone all'esterno del campo anche donne e bambini e a portarle in Egitto per consegnarle alla mafia beduina. Per i dati ufficiali ne sono sparite 551 solo nel 2012. Potrebbero essere molte di più perché la zona è controllata da bande di criminali Rashaida con la complicità delle forze di sicurezza sudanesi.
Alleanza cementata da business sporchi. Secondo diversi report dell'Onu infatti sui pickup dei rapitori lanciati nel Sahara viaggiano persone e armi destinate a essere vendute alle cellule terroristiche insediatesi nel Sinai e ai palestinesi dei Territori. Armi che passano di mano al confine eritreo dai militari asmarini a quelli sudanesi e che Assalom diventato nel frattempo negoziante a Shegarab aveva visto un giorno dell'ottobre 2012. Da ex militare capisce al volo chi c'è dietro al traffico. "Ho visto un pickup carico d'armi fuori da Shegarab proveniente dall'Eritrea e ho fatto l'errore di dire in giro che l'Eritrea e i Rashaida trafficavano anche in armi" ammette Assalom. La voce arriva a un ufficiale della sicurezza sudanese invaghitosi della moglie di Assalom che gli intima di tacere. Assalom propone al rivale un accordo lui e la moglie partiranno da Shegarab se il graduato li aiuta a raggiungere Khartoum. Ma la coppia è ormai pericolosa. I militari sudanesi ed eritrei decidono di farla sparire. "Ci ha consegnati ai Rashaida che hanno portato me e la mia donna nel Sinai". Anche nel viaggio verso l'orrore Assalom ha un'altra conferma della complicità tra eritrei e sudanesi. "Il camion che ci trasportava era carico di kalashnikov e lanciarazzi ne ho contati 16. Le armi venivano dall'Eritrea e dovevano essere consegnate ai beduini". E nulla passa dal confine senza il permesso dei militari eritrei e sudanesi. Alla fine di novembre l'uomo finisce vicino a El Arish al confine nord con Israele nelle mani della banda di Abu Suleiman che chiede un riscatto di 75mila dollari per lui e la moglie. Equivale a una condanna a morte. Nella casa Assalom condivide i maltrattamenti inflitti ai rapiti botte sprangate abusi stupri bruciature con la plastica fusa. Il 13 gennaio 2013 assiste al brutale pestaggio di Mohamed 27enne eritreo di Keren che non poteva pagare. Il giovane è a terra agonizzante. "A un certo punto racconta nella stanza dove eravamo incatenati è arrivato un medico che ci aveva visitato altre volte. Ma stavolta aveva una borsa frigorifera. Ha addormentato Mohamed e davanti a noi gli ha tolto le reni poi le ha messe in un contenitore con il coperchio bianco. lo ha messo nella borsa frigorifera ed è andato via su un Land cruiser. I carcerieri hanno portato via quel poveretto mentre stava morendo. Non ho più saputo nulla di lui".
In cinque anni sarebbero morte nel deserto 8.000 persone di cui 5.000 eritrei. Questa testimonianza è una conferma ulteriore di quello che i trafficanti hanno fatto loro. L'ex militare inaspettatamente viene risparmiato. I predoni si sbarazzano dei prigionieri più poveri anche rivendendoli ad altre bande. In questo modo si limitano i rischi e si dividono i proventi del traffico d'organi e di uomini. Assalom cambia così tre covi. La moglie intanto è riuscita a fuggire. "La sua famiglia aveva pagato una parte del riscatto e quindi lei era più libera. È riuscita a impadronirsi di un fucile si è fatta liberare e si è consegnata alla polizia egiziana".
Per l'ex negoziante invece nessuno può pagare. A novembre gli ultimi banditi cui è stato venduto gli offrono la libertà in cambio dell'asportazione di un rene. Ma un raid dell'esercito egiziano distrugge il covo e mette in fuga i sequestratori. Poi il carcere a El Arish dal quale viene liberato insieme ad altre 45 persone dall'ong Gandhi che lo porta in Etiopia nel campo profughi di May Aini con la compagna. L'incubo è alle spalle. "Traffico di esseri umani Business da 32 miliardi"
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"Traffico di esseri umani Business da 32 miliardi"
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Meriam è libera il video del rilascio [ drammatico appello dei cristiani AL BOIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.] Paolo M.Alfieri. 27 giugno 2014. Sembra essere al sicuro almeno al momento Meriam Ibrahim la 27enne cristiana prima condannata a morte a Khartum per apostasia e adulterio poi assolta da una Corte d'appello e quindi di nuovo fermata. La ragazza si è rifugiata nell'ambasciata Usa di Khartum. Lo ha fatto sapere nella tarda serata di ieri l'avvocato Muhanad Mustafa uno dei legali della donna "Meriam si trova all'ambasciata Usa in questo momento" ha detto l'avvocato poco dopo la seconda scarcerazione della donna. La notizia è arrivata alla fine di una giornata convulsa e ricca di incertezze. In serata fonti accreditate a Khartum avevano fatto sapere ad Avvenire che Meriam sarebbe stata rilasciata su cauzione e sarebbe stata ospitata di lì a poco nella rappresentanza diplomatica americana. Il marito della 27enne Daniel Wani ha la cittadinanza statunitense e proprio verso gli Stati Uniti (attraverso il Sud Sudan) Meriam stava tentando di imbarcarsi al momento del fermo di martedì. Per tutta la giornata di ieri si era sperato in un rilascio della donna. In mattinata l'associazione Sudan Change Now secondo quanto riportato da Italians for Darfur aveva riferito della liberazione di Meriam e di un suo trasferimento in un luogo sicuro da parte dei servizi segreti sudanesi. Anche altre fonti di stampa avevano dato per avvenuta la scarcerazione. La notizia però è stata poi smentita ad Avvenire da Mohaned Elnout a capo del collegio di difesa della donna fino all'annuncio del rilascio in serata. Mercoledì il ministero degli Esteri sudanese ha convocato gli ambasciatori degli Stati Uniti e del Sud Sudan. I diplomatici di Juba hanno ammesso di aver consegnato a Meriam il "documento di viaggio di emergenza" con il quale la donna intendeva imbarcarsi per il Sud Sudan. Le autorità di Khartum hanno condannato il tentativo di Washington di facilitare la partenza di Meriam considerandolo una violazione delle leggi sudanesi sull'immigrazione. Il portavoce del ministro degli Esteri Abu Bakr alSideeg ha detto che Meriam avrà la piena libertà di viaggiare nel momento in cui seguirà le dovute procedure legali e avrà i documenti di identificazione in regola. Secondo alSideeg a Meriam non poteva essere rilasciato il "documento di viaggio di emergenza" da parte dell'ambasciata sud sudanese in quanto non è cittadina del Sud Sudan Paese di cui è invece originario il marito. Anche il ministro dell'Informazione Ahmed Bilal Osman ha sottolineato che per espatriare Meriam avrebbe dovuto utilizzare un passaporto rilasciato da Khartum. "Il problema è tutto qui ha osservato il ministro ha usato un documento straniero per viaggiare e tutto ciò è illegale". Poi lo stesso ministro ha aggiunto "Sono sicuro che le cose si chiariranno otterrà il passaporto e allora potrà viaggiare senza problemi". Il problema è evidentemente anche politico vista l'enorme pressione internazionale che il regime di Khartum ha dovuto sin qui fronteggiare sulla vicenda. C'è chi ritiene anche alla luce degli ultimi sviluppi che la questione potrà chiudersi presto forse già domenica e che le autorità sudanesi stanno già preparando per Meriam il passaporto necessario per l'espatrio. Ma c'è anche chi ricorda che per aver infranto le leggi sull'immigrazione la donna rischia un nuovo processo e fino a sette anni di carcere. Forse un'esagerazione ma mentre Meriam è di nuovo libera si apre di fatto una nuova delicata fase in questa lunga partita diplomatica. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
Iraq il drammatico appello dei cristiani AL BOIA Abd Allah dell'Arabia Saudita.
27 giugno 2014. Iraq cristiani in fuga da Qaraqosh. Qaraqosh è quasi una città fantasma. Più del 90% degli oltre 40mila abitanti quasi tutti cristiani appartenenti alla Chiesa sirocattolica sono fuggiti negli ultimi due giorni davanti all'offensiva degli insorti sunniti guidati dai jihadisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis) che sottopongono l'area urbana al lancio di missili e granate. Tra i pochi rimasti in città ci sono l'arcivescovo di Mosul dei Siri Yohanna Petros Moshe alcuni sacerdoti e alcuni giovani della sua Chiesa che hanno deciso di non fuggire. Nel centro abitato nelle ultime due giornate sono arrivate armi e nuovi contingenti a rafforzare le milizie curde dei peshmerga che oppongono resistenza all'avanzata degli insorti sunniti. L'impressione è che si stia preparando il terreno per lo scontro frontale.
Nella giornata di giovedì l'arcivescovo Moshe ha tentato una mediazione tra le forze contrapposte con l'intento di preservare la città dalla distruzione. Per il momento il tentativo non ha avuto esito. Gli insorti sunniti chiedono alle milizie curde di ritirarsi. I peshmerga curdi non hanno alcuna intenzione di consentire agli insorti di avvicinarsi ai confini del Kurdistan iracheno. In questa situazione drammatica l'arcivescovo Moshe attraverso l'Agenzia Fides vuole lanciare un pressante appello umanitario a tutta la comunità internazionale "Davanti al dramma vissuto dal nostro popolo" dice a Fides l'arcivescovo "mi rivolgo alle coscienze dei leader politici di tutto il mondo agli organismi internazionali e a tutti gli uomini di buona volontà occorre intervenire subito per porre un argine al precipitare della situazione operando non solo sul piano del soccorso umanitario ma anche su quello politico e diplomatico. Ogni ora ogni giorno perduto rischia di rendere tutto irrecuperabile. Non si possono lasciar passare giorni e settimane intere nella passività. L'immobilismo diventa complicità con il crimine e la sopraffazione. Il mondo non può chiudere gli occhi davanti al dramma di un popolo intero fuggito dalle proprie case in poche ore portando con sé solo i vestiti che aveva addosso". L'Arcivescovo siro cattolico di Mosul delinea con poche vibranti parole la condizione particolare vissuta dai cristiani nel riesplodere dei conflitti settari che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza stessa dell'Iraq "Qaraqosh e le altre città della Piana di Ninive sono state per lungo tempo luoghi di pace e di convivenza. Noi cristiani siamo disarmati e in quanto cristiani non abbiamo alimentato nessun conflitto e nessun problema con i sunniti gli sciiti i curdi e con le altre realtà che formano la Nazione irachena. Vogliamo solo vivere in pace collaborando con tutti e rispettando tutti". l sacerdote siro cattolico Nizar Semaan collaboratore dell'arcivescovo Moshe spiega a Fides che l'appello "è rivolto anche a quei governi occidentali ed europei che spesso parlano dei diritti umani in maniera intermittente e interessata sprofondando poi in un mutismo di comodo quando le loro operazioni e le loro analisi dei problemi del Medio Oriente si rivelano miopi e fallimentari. Per essere chiari l'arcivescovo non chiede di risolvere la situazione mandando altre armi in Medio Oriente. Sono stati anche gli interventi armati occidentali a scatenare il caos pieno di sangue e violenza che fa soffrire i nostri popoli stremati". C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! BURN IN JESUS'S NAME!
http://cdn.ruvr.ru/2014/05/07/1504583235/9EN_01127463_0143.jpg [ Una sopravvissuta di Odessa quella ucraina è la bandiera dei carnefici. La situazione creatasi nel SudEst dell'Ucraina e la fornitura di assistenza ai rifugiati sono stati i temi principali di una conferenza stampa tenutasi nella sede dell`Agenzia d'Informazione Internazionale "Rossiya Segodnya" con la partecipazione di rappresentanti della Camera Pubblica della Federazione Russa nonché di sociologi politologi e giornalisti ucraini.
L'incontro si è aperto con un minuto di silenzio in memoria delle vittime della tragedia di Odessa. L'attivista ed esponente pubblica Tatiana Gheorghieva ha vissuto in prima persona tutto l'orrore dell'accaduto il 2 maggio quando era all'interno della Casa dei Sindacati. La gente è stata avvelenata con un gas. Alcune persone tra cui donne e vecchi si lanciavano da sole dalle finestre. Laggiù giovani teppisti armati di bastoni erano intenti a dare colpi di grazia ai sopravvissuti. Nella Casa dei Sindacati sono arse vive 50 persone. L'arrivo delle Autoambulanze era bloccato gli agenti della milizia non reagivano. Le squadre dei vigili del fuoco sono arrivate sul posto solo due ore dopo anche se l'unità antincendio più vicina si trova a soli settanta metri. Il Sindaco ad interim di Odessa Nemirovsky si è limitato a seguire tranquillamente quello che sta accadendo. Voglio dire che noi non lo dimenticheremo mai sarà perdonato nessuno! Non è una situazione politica. Sono saliti al potere coloro che io non ho eletto. Ora per noi la bandiera ucraina è una bandiera dei boia! Quanto al mio rientro in Ucraina esso non rientra nei miei progetti finché i nazisti sono al potere. Di simili rifugiati dall'Ucraina come Tatiana in Russia ce ne sono più di due mila e cinquecento. A sostenerli sono la Camera Pubblica della Federazione Russa e il centro di coordinamento per l'assistenza agli abitanti dell'Ucraina appositamente costituito presso la Camera. Il suo vice Segretario Vladislav Grib ha detto Nella sede del Servizio Federale per la migrazione vediamo cittadini che cercano rifugio in Russia e in Bielorussia. Sentiamo costantemente da loro delle storie raccapriccianti. Sono stati maltrattati solo perché parlano russo. Forniamo loro assistenza informativa e giuridica nonché nella soluzione dei problemi esistenziali. Penso che sia necessario costituire un apposito Fondo di assistenza ai rifugiati ucraini. A proposito il fatto stesso che i partecipanti ucraini alla conferenza siano arrivati a Mosca costituisce un motivo per il loro arresto. La giornalista Elena Raygorodetskaya ha fatto riferimento alle nuove leggi dello Stato Ucraino Secondo le nuove leggi il fatto che noi cittadini dell'Ucraina ci troviamo qui può condurre ad una condanna penale. Per tutti i contatti con la Russia se saranno considerati dannosi per la statalità dell'Ucraina sono previsti 15 anni di carcere. Il problema della possibilità di commentare gli avvenimenti ucraini sui massmedia occidentali è un tema a parte. Il politologo ucraino Dmitry Gubin ha avvertito i giornalisti stranieri che erano presenti alla conferenza dell'inammissibilità della nota posizione secondo cui gli abitanti del Donbass vengono presentati come terroristi mentre coloro che hanno sparato a Maidan come eroi Diciamo costantemente ai nostri amici americani ed israeliani "Prima guardate chi uccide e chi viene ucciso chi grida "Uccidi!" e chi fa finta che nulla accade". Io invito i mass media stranieri rappresentati in questa sede dite la verità! Parlante del fatto che a Kiev sta rinascendo l'ideologia del nazismo! Pensate un po' ci chiamano dorifore e le reti tv da loro controllate diclorvos per dorifore. Di che dialogo negoziale si può parlare? Il noto esponente politico israeliano del XX secolo Menachem Begin ebbe a dire che il dialogo è possibile solo con chi riconosce il tuo diritto all'esistenza. A noi invece è riservata solo la morte o l'esilio. Secondo i rappresentanti della Camera Pubblica della Federazione Russa il dialogo negoziale è possibile anche dopo i tragici avvenimenti ad Odessa. Ma se le elezioni presidenziali destinate a legittimare l'attuale potere si terranno il punto di non ritorno sarà oltrepassato! [[ Kiev fucila 10 militari ucraini pronti a schierarsi con i separatisti filorussi. La Nato rivuole la Guerra Fredda. La Russia attribuisce a Kiev la responsabilità per la tragedia di Odessa ]] Ucraina i separatisti filorussi accettano tregua fino al 30 giugno. Le forze armate delle Repubbliche Popolari separatiste di Donetsk e Lugansk promettono una tregua fino al 30 giugno ha riferito oggi il premier autonomista di Donetsk Alexander Borodai dopo le consultazioni a Donetsk per l'allentamento delle tensioni nella parte orientale dell'Ucraina. "Abbiamo appreso che il presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko ha deciso una tregua fino al 30 giugno da parte nostra cessiamo le ostilità fino alla stessa data" ha detto Borodai. Ha anche assicurato di impegnarsi nei prossimi giorni a rilasciare gli altri 4 osservatori dell'OSCE in arresto. Otto ispettori stranieri della missione OSCE in Ucraina erano stati precedentemente arrestati dai separatisti nella parte orientale del Paese. Oggi 4 di loro sono stati liberati. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni. DRINK YOUR POISON MABE BY YOURSELF BURN ROTHSCHILD 666 BUSH 322 KERRY! 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nulla è più spregevole del presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko che parla di dialogo e di pace ma che continuamente lui muove il suo esercito in continuazione! [[ "Kiev sta circondando Slavyansk con l'esercito" 19:32. Le forze di sicurezza coinvolte nell'operazione militare nella parte orientale dell'Ucraina continuano a dispiegare uomini della Guardia Nazionale e dell'esercito nei pressi delle zone controllate dai separatisti a Slavyansk in queste circostanze le forze indipendentiste non intendono rispettare la tregua hanno dichiarato oggi i rappresentanti filorussi. Oggi la stampa riferendosi ad una fonte nella diplomazia europea ha comunicato che il presidente ucraino Petro Poroshenko ha deciso di estendere il cessate il fuoco nella parte orientale del Paese per 72 ore. Poroshenko stesso più tardi ha riferito che la decisione sulla tregua verrà presa in seguito previa consultazione con le forze di sicurezza al suo ritorno a Kiev.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_06_27/KievstacircondandoSlavyanskconlesercito7795/
NON SONO CREDIBILI! stop ad artiglieria e no fly zone se vogliono combattere ma se vogliono dialogare le nazi truppe Merkel Kiev devono tutte uscire dalle regioni del sudest russofono! ] CONTRARIAMENTE NESSUN TENTATIVO DI DIALOGO POTREBBE ESSERE RICONOSCIUTO LEALE! ] MA [ "Kiev sta circondando Slavyansk con l'esercito". ECCO TUTTE LE FALSE PROMESSE CI CIOCCOLATA INSANGUINATA Poroshenko! LORO SONO SOLTANTO UN GENOCIDIO! ] Le forze di sicurezza coinvolte nell'operazione militare nella parte orientale dell'Ucraina continuano a dispiegare uomini della Guardia Nazionale e dell'esercito nei pressi delle zone controllate dai separatisti a Slavyansk in queste circostanze le forze indipendentiste non intendono rispettare la tregua hanno dichiarato oggi i rappresentanti filorussi. Oggi la stampa riferendosi ad una fonte nella diplomazia europea ha comunicato che il presidente ucraino Petro Poroshenko ha deciso di estendere il cessate il fuoco nella parte orientale del Paese per 72 ore. Poroshenko stesso più tardi ha riferito che la decisione sulla tregua verrà presa in seguito previa consultazione con le forze di sicurezza al suo ritorno a Kiev. I separatisti filorussi accusano Kiev di usare armi NATO. Le truppe ucraine stanno riarmando gli aerei con bombe a vuoto di produzione NATO in grado di provocare effetti ancor più micidiali e distruttivi ha riferito il portavoce del ministero della Difesa della Repubblica Popolare di Lugansk. A sua volta il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale e Difesa dell'Ucraina ha confutato tali affermazioni rilevando che le armi NATO sono incompatibili con i mezzi a disposizione dell'esercito ucraino. Le bombe a vuoto sono quelle che disperdono nell'ambiente sostanze infiammabili che opportunamente innescate bruciano rapidamente. Tali testate di grosso calibro sono paragonabili per potenza distruttiva a quelle nucleari sebbene non siano radioattive. Donetsk secondo round di negoziati tra i rappresentanti del Donbass e Kiev. Il secondo round di consultazioni per trovare un accordo politicodiplomatico tra Kiev e il Donbass è iniziato oggi a Donetsk ha rivelato una fonte presente ai negoziati. "Nelle consultazioni partecipano i rappresentanti delle Repubbliche Popolari separatiste di Lugansk e Donetsk così come una task force di Kiev" ha detto la fonte. Inoltre secondo lui ci sono anche i rappresentanti dell'OSCE e dell'ambasciata russa in Ucraina. I primi negoziati sull'attuazione del piano di pace per risolvere il conflitto nell'est del Paese erano iniziati proprio a Donetsk lunedì scorso. Dopo i colloqui i separatisti si erano dichiarati pronti ad una tregua. Ucraina il presidente Poroshenko prolunga il cessate il fuoco di 3 giorni. Il presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko ha deciso di estendere il cessate il fuoco nella parte orientale del Paese di 72 ore ha rivelato oggi una fonte negli ambienti diplomatici europei. In Ucraina sarebbe scaduta questa sera la tregua concordata tra le autorità ucraine e i separatisti delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk. Poroshenko ha incontrato oggi il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande a Bruxelles. I leader dei tre Paesi hanno discusso l'attuazione del piano di pace di Poroshenko per risolvere la crisi ucraina. Al termine dei colloqui le parti hanno concordato che la posizione della UE relativamente alle violazioni del cessate il fuoco in Ucraina deve essere più decisiva. Kiev prolunga fino a questa sera la tregua in Ucraina orientale. Il cessate il fuoco nella parte orientale dell'Ucraina terminerà oggi alle 22.00 dell'orario locale ha riferito il Consiglio di Sicurezza Nazionale e Difesa dell'Ucraina. In precedenza era stato riferito che la tregua nella parte orientale dell'Ucraina sarebbe durata fino alla mattinata di oggi. La decisione sul prolungamento del cessate il fuoco sarà accettata dal governo riferisce il Consiglio di Sicurezza Nazionale. Il 20 giugno scorso il presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko aveva ordinato alle forze armate che svolgono l'operazione speciale nella parte orientale dell'Ucraina di deporre le armi. Analogalmente i separatisti si erano impegnati a rispettare il cessate il fuoco tuttavia i combattimenti sono proseguiti con le parti in conflitto che si accusavano a vicenda di violare la tregua. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
FARISEI HANNO STAMPATO DOLLARI PER 60MILIARDI DI PERSONE PRENDETELI E BRUCIATELI! ] ecco perché fra 5anni voi che mi leggete voi sarete tutti morti! [ Putin esorta il mondo ad unirsi di fronte alla crisi economica. "Il perdurare della crisi nell'economia mondiale è un fatto indiscutibile. Cresce sempre più la mancanza di fiducia. Non sono stati eliminati gli squilibri dall'economia globale e dalla finanza e resta il divario nel livello di crescita e sviluppo tra i Paesi" ha dichiarato oggi il presidente russo Vladimir Putin in occasione della presentazione delle credenziali degli ambasciatori stranieri a Mosca. "Ovviamente per far fronte alle numerose sfide e ai rischi serve restare uniti. La Russia ha sempre sostenuto in campo internazionale il rafforzamento del dialogo per risolvere i problemi esistenti con mezzi politici e diplomatici " ha rilevato Putin. Inoltre il presidente ha indicato la Germania come partner importante della Russia nella promozione della pace e della stabilità globale e regionale. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
ORMAI TUTTO è ANDATO PERDUTO! ] [ ecco perché la Guerra MONDIALE non può essere evitata! Putin ha subito enormi umiliazioni per salvare il genere umano ma Israele non può accettare il suo genocidio! ] islamici sharia nazi hanno preso ONU come ha dire che Satana ha preso il regno di Dio! come a dire che Hitler è la democrazia! soltanto Russia e Cina possono salvare ISRAELE ma Israele si trova dalla parte sbagliata della storia! perché israeliani non faranno mai l'attacco nucleare preventivo per salvare se stessi! ORMAI TUTTO è ANDATO PERDUTO! [ 26 Giugno 2014. Is Jerusalem concerned that under the new UN High Commissioner for Human Rights a scion of an Arab dynasty the body will turn even more hostile toward Israel? The Foreign Ministry has resolutely refused to comment on al-Hussein 's appointment. Diplomats there are likely worried that praising him publicly would be counterproductive. Accolades from the Israeli government would certainly increase pressure on him from Arab member states to be tough on Israel a scenario Jerusalem seeks to avoid. Yet Israel is actually quietly pleased about al-Hussein replacing Navi Pillay believing he was the best choice of all candidates under consideration for the position. The Ammanborn diplomat is thought to be the most reasonable and approachable human rights commissioner Israel could have hoped for. Indeed in 2006 Israel's ambassador to the UN hailed al-Hussein as a "ray of light" in the region that he hoped "would shine more frequently in the future." Unaware of Jerusalem's unspoken appreciation for al-Hussein some proIsrael advocates criticized his appointment for his positions on Israeli policies in the West Bank and East Jerusalem. Some accused him of equating Palestinian suicide bombings with Israel's "horrific" actions toward the Palestinians. Human rights lawyer and proIsrael advocate Anne Bayefsky for instance suggested al-Hussein is likely to abuse his position to agitate against Israel. "So how likely is it that a High Commissioner for Human Rights who comes from a country that is a member of the Organization of Islamic Cooperation which has hijacked the UN Human Rights Council to serve as its personal Israelbashing tool will confront his nation's allies and refuse to become part of the problem?" she told the Washington Free Beacon earlier this month. "The answer is as the British would say not bloody likely." Speaking at the International Court of Justice (ICJ) about Israel's security barrier al-Hussein said in 2004 that "suicide bombings have indeed been nothing less than horrific." He then added that "those events do not stand by themselves. Israel's argument centered as it is on the sporadic suicide bombings of the last three years in particular must be weighed against almost four decades of Israel dominating and by virtue of its occupation degrading an entire civilian population; often unleashing practices which have been no less horrific resulting in a huge number of innocent Palestinian deaths and casualties." al-Hussein made this statement in his role as Jordan's representative to the ICJ as the court was considering the security barrier's legality. "The case was a farcical 'legal' exercise that answered a 'question' posed by the General Assembly" Bayefsky said. "The Assembly had already decided the illegality of 'the Wall' and gave the court the information to 'prove' the foregone conclusion." A Palestinian man walks past the Israeli security barrier in the East Jerusalem village of Abu Dis. A Palestinian man walks past the Israeli security barrier in the East Jerusalem village of Abu Dis. Regarding al-Hussein's suggestion that Israeli practices were "no less horrific" than terror attacks Bayefsky said "exactly the orientation that will be encouraged and welcomed by the UN's 'human rights' establishment." However two years after his ICJ speech in 2006 al-Hussein drew praise from proIsrael human rights advocates and even from a top Israeli diplomat for a statement he made in a Emergency Special Session at the UN General Assembly about the barrier. At the time Jordan's ambassador to the UN he reiterated Amman's opposition to the barrier and condemned the "occupation" but also criticized Holocaust denial and called on delegates to reflect on the harm Arabs cause Israeli civilians. "He asked the Assembly to consider the wrongs being done by Israel to Palestinian people and other Arab populations its enforced occupation now stretching on some 40 years now as well as the wrongs being done by Arab groups to civilians in Israel" according to an official UN report on the session. "He also expressed concern that many in the Arab world and beyond continued to deny or downplay the Holocaust an event of immense pain that had caused so much suffering to the Jewish people Roma and others." The Jordanian prince concluded his speech by saying that peace would only come "when justice eclipsed political expediency for all the people of the region" a statement echoing Israel's core message to the UN for decades observers said at the time. Speaking right after al-Hussein Israel's ambassador to the UN at the time Dan Gillerman praised his Jordanian colleague for his statement. Gillerman said "it was not often that an Israeli was in a position to pay tribute to an Arab but the Prince was a voice of reason that drew forth an acknowledgement" according to the UN report. "The Prince was a ray of light on matters in the region one that hopefully would shine more frequently in the future." UN Watch a proIsrael human rights organization based in Geneva also applauded the Jordanian diplomat's words. "The UN desperately needs more courageous voices to join Prince Zeid. Only with such voices will UN calls for Middle East peace cease to ring hollow and begin contributing to a constructive just resolution to the conflict" the group stated. (Asked this week about al-Hussein's appointment as UN high commissioner for human rights the group's executive director Hillel Neuer said he had no information to offer on this topic presumably for the same reason the Foreign Ministry in Jerusalem declined to comment.) While al-Hussein received much praise for his 2006 speech he also expressed conciliatory ideas in more recent statements. In a 2011 address to the UN Security Council he suggested the Arab world try to better understand Israelis' emotions and positions. "The Israelis will occasionally say to us Resolving the conflict is less a matter of law than psychology and given the rhythms and the very real traumas of Jewish historical experience they are cautious of placing their trust in anybody let alone they say in us the Arabs" al-Hussein said. "And perhaps we must concede we could have done more to better understand this point done more to develop greater trust by inter alia better explaining the terms of the Arab Peace Initiative to the Israeli public." While the prince reiterated Jordan's "deep opposition" and "strong condemnation" to Israeli settlement building he asserted that this stance "is not founded on some form of primordial enmity or bigotry toward the Jewish people." The Human Rights Council in Geneva. In about two months from now when al-Hussein officially assumes the position of UN High Commissioner for Human Rights he will oversee a staff of about 1100. Headquartered in Geneva his office will have branches in 65 countries around the world. al-Hussein who has a PhD from Cambridge University has twice been Jordanian ambassador at the UN and is also the Hashemite kingdom's former ambassador to the US. He is steeped in peacekeeping and international justice and played a central role in the establishment of the International Criminal Court. For more than two years he chaired complex negotiations on the elements of individual offenses under the crimes of genocide crimes against humanity and war crimes. Currently he represents Jordan on the UN Security Council where Amman has a twoyear term. UN High Commissioner for Human Rights South African Navi Pillay speaks during a news conference at the European headquarters of the United Nations in Geneva Switzerland Monday Dec. 2 2013. (photo credit AP/Keystone Salvatore Di Nolfi) UN High Commissioner for Human Rights South African Navi Pillay speaks during a news conference at the European headquarters of the United Nations in Geneva Switzerland Monday Dec. 2 2013. Israel's relations with the UN Human Rights Council and with outgoing High Commissioner Pillay have long been tense. In March 2012 Jerusalem cut off all relations with the body after it announced the establishment of a factfinding mission into Israel's settlements in the West Bank and East Jerusalem a decision that was condemned by the government. A few months later the Foreign Ministry in Jerusalem slammed Pillay for failing to condemn Palestinian rocket attacks on Israeli civilians. In the winter of 2013 Israel rejoined the UNHRC after Western member states promised to admit the country into the Western European and Others Group (WEOG) which significantly increases Jerusalem's ability to advance its interests at the body. In addition the WEOG states agreed not to participate in discussions over the council's notorious Agenda item 7 ("the human rights situation in Palestine and other occupied Arab territories") for two years. Since 2007 Israel has been the only country whose alleged human rights abuses are discussed in the framework of a single permanent item on the council's agenda. [[ ecco perché la Guerra MONDIALE non può essere evitata! Putin ha subito enormi umilizioni per salvare il genere umano ma Israele non può accettare il suo genocidio! ] islamici sharia nazi hanno preso ONU come ha dire che Satana ha preso il regno di Dio! come a dire che
Hitler è la democrazia! soltanto Russia e Cina possono salvare ISRAELE ma Israele si trova dalla parte sbagliata della storia! perché israeliani non faranno mai l'attacco nucleare preventivo per salvare se stessi! ORMAI TUTTO è ANDATO PERDUTO! [ ]] [26 Giugno 2014 Is Gerusalemme preoccupato del fatto che sotto il nuovo Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani un rampollo di una dinastia araba il corpo diventa sempre più ostile nei confronti di Israele? Il ministero degli Esteri ha risolutamente rifiutato di commentare la nomina al-Hussein 's. I diplomatici ci sono probabilmente preoccupati che lodarlo pubblicamente sarebbe controproducente. Riconoscimenti da parte del governo israeliano sarebbe certamente aumentare la pressione su di lui dagli stati membri arabi di essere duro su Israele una Gerusalemme scenario cerca di evitare. Eppure Israele è in realtà tranquillamente soddisfatto al-Hussein di sostituire Navi Pillay credendo fosse la scelta migliore di tutti i candidati presi in considerazione per la posizione. Il diplomatico di Ammannato è pensato per essere il commissario dei diritti umani più ragionevole e accessibile Israele avrebbe potuto sperare. Infatti nel 2006 l'ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite salutato al-Hussein come un "raggio di luce" nella regione che sperava "sarebbe brillare più spesso in futuro." Ignara di apprezzamento inespressa di Gerusalemme al-Hussein alcuni pro sostenitori di Israele hanno criticato la sua nomina per le sue posizioni sulle politiche israeliane in Cisgiordania e Gerusalemme est. Alcuni lo accusarono di equiparare attentati suicidi palestinesi con le azioni di Israele "orribili" verso i palestinesi.
Avvocato per i diritti umani e pro Israele avvocato Anne Bayefsky per esempio ha suggerito al-Hussein rischia di abusare della sua posizione per agitarsi contro Israele. "Così come è probabile che un Alto Commissario per i diritti umani che viene da un paese che è membro dell'Organizzazione per la cooperazione islamica che ha dirottato il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a servire come strumento Israelecolpire personali affronterà la sua alleati della nazione e rifiutano di diventare parte del problema? " ha detto al Washington libero Beacon all'inizio di questo mese. "La risposta è come gli inglesi direbbe non sanguinosa probabile." Parlando alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) sulla barriera di sicurezza di Israele al Hussein ha detto nel 2004 che "gli attentati suicidi hanno infatti stato niente meno che orribile." Ha poi aggiunto che "quegli eventi non stare da soli. L'argomento di Israele centrato com'è su gli attentati suicidi sporadici degli ultimi tre anni in particolare deve essere pesato contro quasi quattro decenni di Israele domina e in virtù della sua occupazione degradanti un'intera popolazione civile; spesso scatenando pratiche che sono stati non meno orribile risultando in un enorme numero di morti palestinesi innocenti e vittime. "Al Hussein ha fatto questa dichiarazione nel suo ruolo di rappresentante della Giordania alla CIG in quanto il giudice stava considerando la legittimità della barriera di sicurezza. "Il caso è stata una farsa 'legale' esercizio che risponde a una 'domanda' posta dall'Assemblea generale" ha detto Bayefsky. "L'Assemblea aveva già deciso l'illegittimità del 'Muro' e ha dato la corte le informazioni per 'provare' la conclusione scontata."
Un uomo palestinese cammina oltre la barriera di sicurezza israeliana nel villaggio Gerusalemme Est di Abu Dis. Un uomo palestinese cammina oltre la barriera di sicurezza israeliana nel villaggio Gerusalemme Est di Abu Dis. Per quanto riguarda il suggerimento di al-Hussein che le pratiche israeliane erano "non meno orribile" di attacchi terroristici Bayefsky ha detto "esattamente l'orientamento che verrà incoraggiato e accolto da stabilimento 'diritti umani" delle Nazioni Unite. "
Tuttavia due anni dopo il suo discorso Corte Internazionale di Giustizia nel 2006 al-Hussein ha attirato elogi da pro Israele sostenitori dei diritti umani e anche da un diplomatico top israeliana una dichiarazione ha fatto in una sessione speciale di emergenza presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla barriera. Al tempo ambasciatore della Giordania alle Nazioni Unite ha ribadito l'opposizione di Amman per la barriera e ha condannato l '"occupazione" ma ha anche criticato la negazione dell'Olocausto e ha invitato i delegati a riflettere sul danno arabi provocano civili israeliani. "Ha chiesto all'Assemblea di esaminare i torti stato fatto da Israele popolo palestinese e altre popolazioni arabe l'occupazione forzata ora si estende su circa 40 anni così come i torti svolto da gruppi arabi ai civili in Israele" secondo un rapporto delle Nazioni Unite ufficiale sulla sessione. "Ha anche espresso la preoccupazione che molti nel mondo arabo e non solo continuato a negare o minimizzare l'Olocausto un evento di immenso dolore che aveva causato tanta sofferenza al popolo ebraico rom e altri." Il principe giordano ha concluso il suo discorso dicendo che la pace sarebbe venire solo "quando la giustizia eclissato opportunità politica per tutti i popoli della regione" una dichiarazione eco messaggio fondamentale di Israele alle Nazioni Unite per decenni gli osservatori hanno detto al momento. Parlando subito dopo al Hussein ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite al momento Dan Gillerman ha elogiato il suo collega giordano per la sua dichiarazione. Gillerman ha detto che "non è stata capita spesso che un israeliano è stato in grado di rendere omaggio a un arabo ma il principe era una voce della ragione che trasse un riconoscimento" secondo il rapporto delle Nazioni Unite. "Il principe era un raggio di luce sulle questioni della regione quella che si spera potrebbe brillare più frequentemente in futuro." UN Watch un'organizzazione proIsraele sui diritti umani con sede a Ginevra anche applaudito le parole del diplomatico giordano. "L'ONU ha disperatamente bisogno voci più coraggiose per unire il principe Zeid. Solo con tali voci si Nazioni Unite chiede pace in Medio Oriente cessano di suonare vuote e iniziare a contribuire ad una solo la risoluzione costruttiva del conflitto " ha dichiarato il gruppo. (Domanda di questa settimana sulla nomina di al Hussein come alto commissario Onu per i diritti umani il direttore esecutivo del gruppo Hillel Neuer ha detto di non avere informazioni da offrire su questo argomento presumibilmente per lo stesso motivo il ministero degli Esteri di Gerusalemme ha rifiutato di commentare. ) Mentre al-Hussein ha ricevuto molti elogi per il suo discorso del 2006 ha anche espresso idee concilianti nelle dichiarazioni più recenti. In un discorso 2011 al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha suggerito il mondo arabo cercare di capire meglio le emozioni e le posizioni israeliani. "Gli israeliani dicono di tanto in tanto a noi Risolvere il conflitto non è tanto una questione di diritto che la psicologia e dato i ritmi e le reali traumi della esperienza storica ebraica sono cauti di mettere la loro fiducia in nessuno tanto meno dicono in noi gli arabi " ha detto al Hussein. "E forse dobbiamo ammettere avremmo potuto fare di più per capire meglio questo punto fare di più per sviluppare una maggiore fiducia da parte tra l'altro meglio spiegare i termini della iniziativa di pace araba all'opinione pubblica israeliana." Mentre il principe ha ribadito Jordan "profonda opposizione "e" forte condanna "per la costruzione di insediamenti israeliani ha affermato che questo atteggiamento" non si fonda su una qualche forma di inimicizia primordiale o bigottismo verso il popolo ebraico ". Il Consiglio per i Diritti Umani a Ginevra. In circa due mesi da oggi quando al-Hussein assume ufficialmente la carica di Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani egli sovrintenderà un organico di circa 1.100. Con sede a Ginevra il suo ufficio avrà filiali in 65 paesi in tutto il mondo. al-Hussein che ha un dottorato di ricerca all'Università di Cambridge è stato due volte ambasciatore giordano presso le Nazioni Unite ed è anche ex ambasciatore del Regno hashemita negli Stati Uniti. Egli è immersa nel mantenimento della pace e della giustizia internazionale e ha svolto un ruolo centrale nella creazione della Corte penale internazionale. Per più di due anni ha presieduto complessi negoziati sugli elementi dei singoli reati di cui i crimini di genocidio crimini contro l'umanità e crimini di guerra. Attualmente egli rappresenta la Giordania nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dove Amman ha una durata di due anni.
Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Navi Pillay sudafricano parla durante una conferenza stampa presso la sede europea delle Nazioni Unite a Ginevra in Svizzera Lunedi Dec. 2 il 2013 (photo credit AP / Keystone Salvatore Di Nolfi). ONU alto Commissario per i Diritti Umani Navi Pillay sudafricano parla durante una conferenza stampa presso la sede europea delle Nazioni Unite a Ginevra in Svizzera Lunedi Dec. 2 il 2013 I rapporti di Israele con il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite e con uscita Alto Commissario Pillay sono stati a lungo tesi. Nel marzo 2012 Gerusalemme tagliato tutti i rapporti con il corpo dopo aver annunciato l'istituzione di una missione d'inchiesta in insediamenti israeliani in Cisgiordania e a Gerusalemme Est una decisione che è stata condannata dal governo. Pochi mesi dopo il Ministero degli Esteri a Gerusalemme sbattuto Pillay per non aver condannato gli attacchi di razzi palestinesi contro civili israeliani. Nell'inverno del 2013 Israele ha ricongiunto la CDU dopo gli stati membri occidentali ha promesso di ammettere il paese in Europa occidentale e altri Group (WEOG) che aumenta notevolmente la capacità di Gerusalemme per promuovere i suoi interessi al corpo. Inoltre gli Stati WEOG accettato di non partecipare a discussioni su famigerato punto dell'ordine del giorno del Consiglio 7 ("la situazione dei diritti umani in Palestina e in altri territori arabi occupati") per due anni. ORMAI TUTTO è ANDATO PERDUTO! ] Dal 2007 Israele è stato l'unico paese la cui violazioni dei diritti umani presunta sono discussi nell'ambito di un singolo elemento permanente all'ordine del giorno del Consiglio. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
prodemocracy activist killed in Libya. [[ quindi ogni altra democrazia è morta! Quale democrazia voi ONU Merkel Troika Bildenberg Zapatero USA UE AMNESTY voi pretendete dalla Siria che la vostra sharia lega araba potrebbe avere? voi siete dei criminali per lo sterminio dei dhimmi cristiani voi avete portato la guerra civile in Europa!! ]] Salwa Bugaighis slain in her Benghazi home hours after voting in parliamentary elections. By MAGGIE MICHAEL June 27 2014 In this March 2014 image released by the National Dialogue Preparatory Commission Salwa Bugaighis lawyer and rights activist poses for a photograph during a meeting in Tripoli Libya. One of Libya's most prominent female activists was assassinated in the restive eastern city of Benghazi when gunmen stormed her house the state news agency reported Thursday in slaying that stunned human rights advocates. Bugaighis was at the forefront in the 2011 uprising against dictator Moammar Gadhafi. She was among the most outspoken voices against militiamen and Islamic extremists who have run rampant in the country since Gadhafi's fall. (photo credit AP Photo/National Dialogue Preparatory Commission). In this March 2014 image released by the National Dialogue Preparatory Commission Salwa Bugaighis lawyer and rights activist poses for a photograph during a meeting in Tripoli Libya. One of Libya's most prominent female activists was assassinated in the restive eastern city of Benghazi when gunmen stormed her house the state news agency reported Thursday in slaying that stunned human rights advocates. Bugaighis was at the forefront in the 2011 uprising against dictator Moammar Gadhafi. She was among the most outspoken voices against militiamen and Islamic extremists who have run rampant in the country since Gadhafi's fall. CAIRO (AP) A prominent Libyan activist who had become an international face of her strifetorn country's efforts to build a democracy was assassinated by gunmen who stormed her home in the restive eastern city of Benghazi shortly after casting her ballot in the country's parliamentary elections police said Thursday. The slaying of Salwa Bugaighis stunned residents of her home city politicians activists and diplomats among whom she was well known. International rights groups called on authorities to investigate something many Libyans believe won't be possible amid widespread fear of militias. Bugaighis a lawyer and rights activist was at the forefront in the 2011 uprising against dictator Moammar Gadhafi. After his ouster she became one of the most outspoken voices against militiamen and Islamic extremists who have run rampant in the country. The identity of the gunmen was not immediately known. Islamic radical militias however have been blamed for frequent assassinations of secular activists judges moderate clerics policemen and soldiers in Benghazi Libya's second largest city. Bugaighis was shot in the head and stabbed multiple times on Wednesday night just hours after casting her ballot police spokesman Ibrahim alSharaa said. She was rushed to a hospital where she died of her wounds he said. Her husband who is a member of the Benghazi municipal council and was also at home at the time has disappeared since the attack and is believed to have been abducted alSharaa said. Earlier in the day Bugaighis had been speaking by phone from her home on a Libyan TV channel about fighting raging near her neighborhood sparked when militants attacked army troops deploying to protect polling stations. On her Facebook page she posted a photo taken out her window showing what appeared to be militants in fatigues with a black banner just outside her house. "These are people who want to foil elections" she told AlNabaa network as rattling gunfire interrupted her call. "Benghazi has been always defiant and always will be despite the pain and fear. It will succeed." In the evening five gunmen broke into her home the house's guard told police according to alSharaa. They first asked about her son Wael then shot the guard in the leg and broke into the house. The guard said he heard gunfire from inside. Bugaighis' house is located in an area where two powerful Islamic militias are operating Rafallah Sahati and Ansar alShariah according to alSharaa. The latter is a prime suspect in the Sept 11 2012 attack on a U.S. diplomatic facility in Benghazi that killed the ambassador and three other Americans. Bugaighis had only just come to Benghazi from the capital Tripoli to cast her ballot Hanaa Mohammed a family friend told Libya Ahrar TV. She had fled with her family some time back to Jordan because of death threats against them. The son Wael survived an abduction attempt earlier in the year. More recently she and her husband came back and were staying in Tripoli though their two children including Wael remained in Jordan a family friend said. Hours after her killing the headquarters of a 60member panel tasked to draft the constitution came under attack by a car bomb in the eastern city of alBaida alSharaa said. No one was killed in the attack but the historic building used under the monarchy as parliament's headquarters suffered damage. In Washington US National Security Adviser Susan E. Rice called the assassination "brutal and senseless." She said she met Bugaighis in November 2011 soon after Gadhafi's fall. "I was deeply impressed by her courage leadership and dedication to building a peaceful democratic Libya" Rice said. Human Rights Watch paid tribute to Bugaighis and said that with her killing "the original idealism of the 2011 uprising that overthrew Gaddafi's tyranny has received another crushing blow and many Libyan women have lost a role model." The European Union and United Nations missions in Libya also expressed shock and condemnation and Amnesty International called on authorities to investigate. UN SecretaryGeneral Ban Kimoon called Bugaighis "a courageous and respected human rights defender" and urged Libyans to "refrain from violence." Bugaighis was a wellknown figure in Benghazi where her family is among the oldest and most prominent. Since the civil war she has represented Libya at international conferences. During Gadhafi's rule she represented families of prisoners in Tripoli's notorious Abu Selim prison pressing the government for the truth of what happened to 1200 prisoners who disappeared most of them Islamists from Benghazi. Bugaighis was a member of the National Transitional Council the rebels' political leadership body during the 8month civil war against Gadhafi. Since then she was deputy head of the National Dialogue Preparatory Commission which is trying to work out reconciliation among the country's rival factions tribes and communities. "All supporters of the truth are threatened" said Hassan alAmin another prominent activist and former head of the human rights committee in parliament who fled abroad because of death threats. Libyans voted on Wednesday in the country's second parliament elections hoping for stability after three years of chaos. During her interview with AlNabaa as shelling hit her neighborhood and smoke rose nearby she urged people to vote saying she hoped for a new parliament without the current domination of Islamists. "I call upon our people in Benghazi to be steadfast and patient because elections must be accomplished." pro democrazia attivista ucciso in Libia. [[Quindi OGNI Altra Democrazia E morta! Quale Democrazia Voi ONU Troika Merkel Bildenberg Zapatero USA UE AMNESTY Voi pretendete Dalla Siria il Che la Hostal Vostra sharia Lega araba Avere potrebbe? voi siete dei Criminali per lo Sterminio dei dhimmi Cristiani Voi AVETE Portato la guerra civile in Europa! ]] Salwa Bugaighis ucciso nel suo Bengasi ore a casa dopo aver votato alle elezioni parlamentari. Con MAGGIE MICHAEL 27 Giugno 2014 In questa immagine marzo 2014 pubblicato dal National Dialogue Commissione preparatoria Salwa Bugaighis avvocato e attivista per i diritti posa per una fotografia durante un incontro a Tripoli Libia. Una delle più importanti attiviste femminili della Libia è stato assassinato nella città orientale resti di Bengasi quando uomini armati hanno fatto irruzione a casa sua l'agenzia di stampa statale ha riferito Giovedi a uccidere che ha sbalordito difensori dei diritti umani. Bugaighis era in prima linea nella rivolta contro il dittatore 2011 Muammar Gheddafi. Lei era tra le voci più espliciti contro miliziani e degli estremisti islamici che hanno eseguito dilagante nel paese dopo la caduta di Gheddafi.In questa immagine marzo 2014 pubblicato dal National Dialogue Commissione preparatoria Salwa Bugaighis avvocato e attivista per i diritti posa per una fotografia durante un incontro a Tripoli Libia. Una delle più importanti attiviste femminili della Libia è stato assassinato nella città orientale resti di Bengasi quando uomini armati hanno fatto irruzione a casa sua l'agenzia di stampa statale ha riferito Giovedi a uccidere che ha sbalordito difensori dei diritti umani. Bugaighis era in prima linea nella rivolta contro il dittatore 2011 Muammar Gheddafi. Lei era tra le voci più espliciti contro miliziani e degli estremisti islamici che hanno eseguito dilagante nel paese dopo la caduta di Gheddafi. CAIRO (AP) Un attivista libico di primo piano che era diventato un volto internazionale degli sforzi del suo paese martoriato per costruire una democrazia è stato assassinato da uomini armati che hanno preso d'assalto la sua casa nella città orientale resti di Bengasi poco dopo la fusione il suo voto nel Paese del parlamentare elezioni la polizia ha detto Giovedi. L'uccisione di Salwa Bugaighis stordito residenti della sua città natale politici attivisti e diplomatici tra i quali lei era ben noto. Gruppi per i diritti internazionali hanno invitato le autorità a indagare cosa che molti libici credono che non sarà possibile in mezzo diffuso timore delle milizie. Bugaighis avvocato e attivista per i diritti era in prima linea nella rivolta contro il dittatore 2011 Muammar Gheddafi. Dopo la sua estromissione è diventata una delle voci più espliciti contro i miliziani e degli estremisti islamici che hanno eseguito dilagante nel paese. L'identità degli uomini armati non è noto. Milizie radicali islamiche tuttavia sono stati accusati di frequenti omicidi di attivisti laici giudici religiosi moderati poliziotti e soldati a Bengasi seconda città più grande della Libia. Bugaighis è stato colpito alla testa e accoltellato più volte il Mercoledì sera poche ore dopo la fusione il suo voto il portavoce della polizia Ibrahim alSharaa ha detto. Lei è stato ricoverato in un ospedale dove morì delle sue ferite ha detto.
Suo marito che è un membro del consiglio municipale di Bengasi ed è stato anche a casa al momento è scomparso dopo l'attacco e si crede di essere stato rapito alSharaa ha detto. All'inizio della giornata Bugaighis aveva parlato al telefono dalla sua casa su un canale televisivo libico di lotta infuria vicino al suo quartiere scatenato quando i militanti hanno attaccato le truppe dell'esercito per proteggere la distribuzione di seggi elettorali. Sulla sua pagina di Facebook ha postato una foto scattata fuori la finestra che mostra quello che sembrava essere militanti in tuta con una bandiera nera appena fuori casa sua. "Queste sono persone che vogliono sventare le elezioni" ha detto a rete AlNabaa come crepitio spari interrotto la chiamata. "Bengasi è sempre stato provocatorio e sarà sempre nonostante il dolore e la paura. Essa avrà successo. "In serata cinque uomini armati hanno fatto irruzione nella sua casa la guardia della casa ha raccontato alla polizia secondo alSharaa. In primo luogo hanno chiesto di suo figlio Wael quindi girato la guardia alla gamba e hanno fatto irruzione nella casa. La guardia ha detto che ha sentito colpi di arma da dentro. Casa Bugaighis 'si trova in una zona dove due potenti milizie islamiche sono in funzione Rafallah Sahati e Ansar alSharia secondo alSharaa. Quest'ultimo è un primo sospettato nel 11 settembre 2012 attacco a una struttura diplomatica statunitense a Bengasi che ha ucciso l'ambasciatore e altri tre americani. Bugaighis era appena arrivato a Bengasi dalla capitale Tripoli per lanciare la sua scheda elettorale Hanaa Mohammed un amico di famiglia ha detto la Libia Ahrar TV. Lei era fuggita con la sua famiglia qualche tempo fa in Giordania a causa di minacce di morte contro di loro. Il figlio Wael sopravvissuto a un tentativo di sequestro nella prima parte dell'anno. Più di recente lei e suo marito è tornato e alloggiavano a Tripoli anche se i loro due figli tra cui Wael sono rimasti in Giordania un amico di famiglia ha detto. Ore dopo la sua uccisione la sede di un panel di 60 membri incaricata di redigere la Costituzione venne attaccato da un'autobomba nella città orientale di alBaida alSharaa ha detto. Nessuno è stato ucciso durante l'attacco ma l'edificio storico usato sotto la monarchia come quartier generale del Parlamento ha subito danni. A Washington Stati Uniti consigliere per la Sicurezza Nazionale Susan E. Rice chiama l'assassinio "brutale e senza senso." Lei ha detto che ha incontrato Bugaighis nel novembre 2011 poco dopo la caduta di Gheddafi. "Sono rimasto profondamente colpito dal suo coraggio la leadership e la dedizione alla costruzione di una pacifica Libia democratica" ha detto Rice. Human Rights Watch ha reso omaggio a Bugaighis e ha detto che con la sua uccisione "l'idealismo originale della rivolta del 2011 che ha rovesciato la tirannia di Gheddafi ha ricevuto un altro colpo devastante e molte donne libiche hanno perso un modello di ruolo". Le missioni dell'Unione europea e delle Nazioni Unite in Libia hanno espresso shock e la condanna e Amnesty International ha invitato le autorità a indagare. Segretario generale dell'ONU Ban Kimoon ha chiamato Bugaighis "un difensore coraggioso e rispettato i diritti umani" e ha esortato i libici a "astenersi dalla violenza." Bugaighis era una figura ben nota a Bengasi dove la sua famiglia è tra le più antiche e più importanti. Dopo la guerra civile che ha rappresentato la Libia in occasione di conferenze internazionali. Durante il governo di Gheddafi ha rappresentato le famiglie dei detenuti famigerata prigione di Abu Selim di Tripoli premendo il governo per la verità di ciò che è accaduto a 1.200 prigionieri scomparsi la maggior parte dei quali islamisti da Bengasi. Bugaighis era un membro del Consiglio nazionale di transizione organo leadership politica dei ribelli durante la guerra civile 8 mesi contro Gheddafi. Da allora era vice capo del National Dialogue Commissione preparatoria che sta cercando di risolvere la riconciliazione tra le fazioni rivali tribù e comunità del paese. "Tutti i sostenitori della verità sono minacciati" ha detto Hassan alAmin un altro attivista di spicco ed ex capo del comitato per i diritti umani in parlamento che sono fuggiti all'estero a causa delle minacce di morte. I libici hanno votato il Mercoledì in seconde elezioni parlamentari del Paese sperando per la stabilità dopo tre anni di caos. Durante la sua intervista con AlNabaa come bombardamenti ha colpito il suo quartiere e fumo si alzò nelle vicinanze ha esortato la gente a votare dicendo che sperava in un nuovo parlamento senza l'attuale dominazione degli islamisti.
"Chiedo alla nostra gente di Bengasi di essere costante e paziente perché le elezioni devono essere soddisfatti." C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
questi sono i commenti per cui il mio canale MrUniusREI è stato chiuso ma ho trovato l'indirizzo della signora ebrea con cui stavo parlando è Sislertx! ]/watch?v=YfPX_135TZE I am the King of Israel I do not lie and do not allow anyone to lie because I represent the kingdom of God in political form!
Ex Muslim Palestinian converted usually the one who lying is look for him as to steal something or to preserve a privilege about predation of unhappy people who have fallen under his wickedness! but nothing like that exists in this world can rapprentare a desire for me "wrote the apostle Paul who owns something do as if he does not have anything and those who have nothing does not need to want something! "thus the true servant of God is detached from any greed detached from lust and all!
That's why the Pharisees...
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http://www.youtube.com/profile_redirector/111835126265072107302
e la MERKEL TROIKA ha guardato anche nei filamenti del suo nervo ottico e in tutte le terminazioni nervose del suo cervello? se hanno preso me poi hanno preso anche lei! per gli alieni la tecnologia umana non è un impedimento! ] 26 giugno 2014 La Merkel ha un cellulare schermato contro le intercettazioni. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha un nuovo telefono cellulare dotato di mezzi speciali di protezione contro le intercettazioni. Questo scrive il giornale tedesco Bild. La necessità...
ROTHSCHILD idiota di un satanista che te ne fai di un impero? presto ti porterò nel deserto della Arabia SAUDITA! ] vedrai ti piacerà! [ Putin e Merkel è necessario estendere la tregua in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato per telefono con il cancelliere tedesco Angela Merkel ha riferito l'ufficio stampa del Cremlino. I leader dei due paesi nel corso della conversazione che ha avuto luogo su iniziativa tedesca hanno continuato a scambiarsi opinioni nel quadro della cooperazione...
fuori i nazi 322 NATO dalle mia provincie russofone io sono la democrazia io sono la voce del popolo sovrano! ] Naryshkin PACE agisce come un'organizzazione repressiva. Il Presidente della Duma Sergei Naryshkin ha dichiarato che PACE non agisce come una organizzazione democratica bensì come un'organizzazione repressiva. Ne ha parlato intervenendo al terzo Forum parlamentare internazionale. Secondo lui è ora possibile vedere un tentativo senza precedenti di limitare la libertà non solo
CIA 322 NSA 666 io ho avuto un triplice attacco informatico io ho dovuto reinstallare linux windows era inaccessibile neanche il ripristino era possibile anche butloader grub era saltato! adesso io mi auguro per voi che voi abbiate fatto un buon salvataggio di tutti i vostri dati! se poi non siete stati voi invece di dare il sangue umano ai vostri alieni poi date loro dello yogurt! [ C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit...
Gazprom" e il transito di gas attraverso l'Ucraina. [[ Rothschild fariseo tu hai allargato il tuo impero e ora tu devi pagare gli schiavi su dai fai il bravo e paga per i tuoi nuovi schiavi!.. e poi che cosa costa a te? tu inventi il denaro dal nulla! ] Il transito del gas russo attraverso l'Ucraina è nei parametri contrattuali ieri ammontava a circa 227 milioni di metri cubi ha detto il rappresentante ufficiale di "Gazprom" Sergei Kuprijanov. Ciò si riscontra martedì. Finora i volumi di...
burn 322 Kerry 666 "io ho la Costituzione io ho la democrazia e tu sei il nazismo " VATTENE SATANA NEL NOME DI GESù! NON C'è NULLA CHE TU PUOI OTTENERE QUI!" Le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk hanno la Costituzione. Il Parlamento dell'Unione delle autoproclamatesi Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk nella sua prima riunione ha ratificato l'atto costituzionale sulla creazione dell'Unione delle Repubbliche Popolari la Costituzione dell'URP.
OBAMA quando tu non hai più paura di Satana e dei satanisti Bush 322 Kerry a motivo della tua buona coscienza? poi saranno loro ad avere paura di te! perché loro non possono concepire il fatto che qualcuno non possa avere paura di loro! tu non avere paura di loro perché tutti gli ebrei del mondo sono con me io sono il loro re! Questo è un buon contratto per i satanisti Bush di rimanere padroni assoluti del NWO senza più gli ebrei tra i piedi che verranno con me per fare il regno.
OBAMA i nostri occhi ed almeno ad un miliardo di persone gli occhi sono diventati telecamere per il NWO con la tecnologia degli alieni hanno messo filamenti di un cinquantesimo di millimetro nel cervello e nel nervo ottico.. questo non è un problema troppo grave per noi se noi diventiamo cristiani coerenti poi non possono fare di noi le loro prede! io posso dare questi poteri esorcistici anche a tutte le altre religioni se si attengono alle miei istruzioni e se non violano la...
SOLTANTO AI SATANISTI DELLA CIA POTREBBE VENIRE UNA IDEA DEL GENERE! ] [Secondo Lugansk Kiev sta tentando di avvelenare i bacini idrici. Il rappresentante della Repubblica Popolare di Lugansk(LNR) ha dichiarato che Kiev ha tentato di avvelenare il territorio e le acque nei pressi del villaggio di Biryukove.
Come si legge sul sito della LNR sono stati ripetutamente documentati elementi di prova di bombardamenti sul paese. Una delle bombe è caduta nella zona costiera senza esplodere. La...
la RUSSIA SBRICIOLEREBBE LA EUROPA IN POCHI GIORNI! ] La Russia sta preparando una risposta alla NATO. Il rappresentante permanente della Russia presso la NATO Alexander Gruško ha detto che la Russia continuerà a rafforzare le misure per garantire la sua sicurezza. [ C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana....
Obama se tu smetti di avere paura del ricatto di Bush e se tu verrai verso di me io ti proteggerò ed andrà tutto bene!.. tu non sei un cattivo ragazzo!
my JHWH le lucertole mangeranno questa minestra e moriranno! pazienza era stato scritto che prima o poi loro sarebbero tutti caduti sotto il nostro giudizio!
father first lie Ex Muslim Palestinian converted ]Sislertx SAID " Muslims worship the father of the first lie... why else would he reuire them to do the same sin that got him banished from God. Les musulmans adorent le père du premier mensonge... sinon pourquoi auraiti..
forse troverete la carlinga ma come potrete mai trovare le persone che sono state mangiate sull'altare di satana dalla CIA? L'aereo scomparso volava col pilota automatico quindi il controllo dell'aereo è stato preso in remoto! Si cerca sempre più a sud nell'Oceano potrebbero servire 12 mesi. L'aereo scomparso volava col pilota automatico. 27 giugno 2014 ROMA La polizia comunque ha assicurato che le indagini vanno avanti e che nessuna pista è esclusa dal guasto tecnico all'attentato terroristico. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
Meriam lascerà Sudan entro domenica tutta la LEGA ARABA è diventata un incubo un unico manicomio criminale per 200milioni di cristiani e questi massoni di europei pensano a punire Israele! ] ma voi non avete neanche un millesima frazione della forza morale e spirituale della Siria per poter resistere al terrorismo islamico è una potenza demonica sotto gli ordini della ARABIA SAUDITA! in vostro momento è in attesa per distruggervi bastano 500.000 musulmani ma in Europa loro sono già 50milioni! quando loro pretenderanno la Sharia voi morirete! ] Ha ottenuto il passaporto riferisce Italians for Darfur. 27 giugno 2014. ROMA 27 GIU "Entro domenica Meriam e la sua famiglia potranno finalmente partire e lasciarsi alle spalle questa assurda e terribile storia". Lo dice Antonella Napoli presidente di Italians for Darfur sul caso della donna cristiana che ha rischiato la condanna a morte per apostasia. Mohaned Mustafa Al Nour che ha riferito che "il governo sudanese le ha rilasciato il passaporto con il suo nome islamico dato che il documento dal Sud Sudan era irregolare". C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
Cameron insiste Juncker scelta sbagliata. lui è la usurocrazia Rothschild Spa il più grande assassino e traditore dei nostri popoli che hanno perso la sovranità monetaria a motivo della congiura massonica dei Bildenberg Troika Merkel ] C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
Ue a Israele persa pazienza su colonie! ] really? [ io ho perso la mia pazienza contro tutti voi! voi state finanziando il terrorismo islamico in tutto il mondo infatti la LEGA ARABA ONU OCI senza reciprocità senza diritti umani senza libertà di religione è un solo nazi terrorismo per un solo califfato! voi avete incendiato l'Europa perché il concetto di Ummah prevale contro qualsiasi falsa identità di palestinesi ecc. voi siete i complici della uccisione di 400 martiri cristiani innocenti di ogni giorno tutti sterminati in nome di apostasia e blasfemia! voi vi siete bevuti il cervello! Certo presto il vostro sangue scorrerà per le vostre strade! C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
http://www.youtube.com/profile_redirector/100683011486218254833 ] the only true Jews in the world be the Pharisees Illuminati Satanists are in fact only their that have preserved their genealogies father! you with maternal genealogies you're not Jewish you are nothing! This said Caiaphas and Annas the high priest "the great whore bitch:of your mother is safe but that horned bastard of your father will not know who it is! then Holocaust Shoah for ever!" So from now (were the time of the resurrection of Jesus of Bethlehem) you have the genealogies maternal! But Jesus in Bethlehem he was born with the genealogies father instead! "[ /watch?v=GcY7xny5sTc [ gli unici veri ebrei nel mondo sono i farisei satanisti Illuminati infatti soltanto loro hanno conservato le genealogie paterne! voi con le genealogie materne voi non siete ebrei voi non siete nulla! questo disse Caifa ed Anna il Sommo Sacerdote " quella grande puttana troia di tua madre è sicura ma quel cornuto bastardo di tuo padre non si sa chi è! Olocausto Shoah in perpetuo!" Quindi da oggi (tempo della risurrezione di Gesù di Betlemme) voi avete le genealogie materne! Ma Gesù di Betlemme lui era nato con le genealogie paterne invece!" Kabbalah Talmud Zionism perverse Evil IMF NWO 1of3 ] Nigeria Boko Haram Islamic extremists [[ lo giuro! King Saudi ARABIA ONU e tutti i suoi complici dovrà pagare tutti loro dovranno pagare per tutti questi delitti sharia! Bomb blast in Nigeria capital kills 21 wounds 17. Attack in shopping center sparks fresh fears of Boko Haram extremists responsible for a series of assaults in African country. By Ola Awoniyi June 26 2014 Firefighters try to put out a fire after a bomb exploded in a crowded shopping centre in Nigeria's capital Abuja on June 25 2014 killing at least 21 people and wounding 17 police and the government said. http://www.timesofisrael.com/bombblastinnigeriacapitalkills21wounds17/
Firefighters try to put out a fire after a bomb exploded in a crowded shopping centre in Nigeria's capital Abuja on June 25 2014 killing at least 21 people and wounding 17 police and the government said. AFP A bomb exploded in a crowded shopping center in Nigeria's capital Abuja on Wednesday killing at least 21 people in a city already gripped by fear after a series of deadly attacks by Boko Haram Islamists police and the government said. Get The Times of Israel's Daily Edition by email. and never miss our top stories Free Sign up!
The blast shook the Emab Plaza at 4:00 pm (1500 GMT) the National Emergency Management Agency (NEMA) said as shoppers were buying groceries ahead of the country's World Cup match against Argentina which kickedoff an hour later.
"The casualty figure for now is 21 persons dead 17 injured" national police spokesman Frank Mba said adding that an arrest had been made.
Senior government spokesman Mike Omeri confirmed that the blast was the result of "a bomb attack". Rescue teams were deployed to the scene and evacuated the victims from the area NEMA spokesman Manzo Ezekiel told AFP. "The explosion struck at peak business time" he said adding that the area was busy at the time of the blast and that 40 cars had been destroyed. The blast at the entrance to the mall was powerful enough to blow out windows in buildings on the opposite side of the street an AFP correspondent on the scene in the immediate aftermath said.
The area sandwiched between two other shopping centers and one of the busiest in central Abuja was littered with the burnt out wreckage of cars and soaked in pools of congealed blood. Rescue workers could be seen picking through what appeared to be the scorched body parts of victims. An employee of the nearby Newcastle Hotel in the Wuse II area of the city who did not want to be named said she clearly heard the explosion. Soldiers and police cordoned off the scene of the blast and firefighters were at the location as thick smoke billowed into the sky an AFP reporter said. A soldier close to the scene but who demanded anonymity told reporters that two suspects who tried to flee the scene were caught.
One of them who was shot by soldiers as he was fleeing later died from his injuries.
'It is terrible' Oreoluwa Adeoye who sells phone accessories at the nearby plaza said "I saw many dead bodies. Some taxi drivers parked at the spot of the explosion waiting for passengers. Some drivers perished there with their passengers."
"It is terrible. There are a lot of human bodies shattered…They are in pieces. The security agencies have been picking [up] human bodies [parts] in nylon bags" said Shuaibu Adamu Baba an education consultant who said he lost his driver in the blast. "I lost a driver that has three wives and eight children" he lamented.
Boko Haram which sparked worldwide outrage by kidnapping more than 200 schoolgirls in April has attacked Nigeria's capital twice in the last 10 weeks.
A car bombing killed 75 people at the Nyanya bus terminal on the outskirts of the city on April 14 while a copycat bombing at the same spot on May 1 left 19 people dead. The security services put the capital under lockdown following the second explosion as Abuja prepared to host a World Economic Forum summit on Africa in early May. While the forum went off without a hitch a Boko Haram attack in the heart of the capital less than two months on will raise fresh doubts about Nigeria's capacity to contain the group's worsening insurgency.Nigeria Boko Haram estremisti islamici
Bomba in Nigeria capitale uccide 21 ferite 17. Attacco nel centro commerciale scintille timori freschi di estremisti di Boko Haram responsabile di una serie di assalti in paese africano Con Ola Awoniyi 26 giugno 2014 vigili del fuoco tentano di spegnere un incendio dopo che una bomba è esplosa in un centro commerciale affollato nella capitale della Nigeria Abuja il 25 giugno 2014 uccidendo almeno 21 persone e ferendone 17 la polizia e il governo ha detto. I vigili del fuoco tentano di spegnere un incendio dopo che una bomba è esplosa in un centro commerciale affollato nella capitale della Nigeria Abuja il 25 giugno 2014 uccidendo almeno 21 persone e ferendone 17 la polizia e il governo ha detto. AFP Una bomba è esplosa in un centro commerciale affollato nella capitale della Nigeria Abuja il Mercoledì uccidendo almeno 21 persone in una città già attanagliato dalla paura dopo una serie di attacchi mortali da parte Boko Haram islamisti la polizia e il governo ha detto. Get The Times di Israele Daily
L'esplosione ha scosso l'EMAB Plaza alle 4:00 (1500 GMT) l'Emergency Management Agency Nazionale (NEMA) ha detto come gli acquirenti compravano generi alimentari in vista del match di Coppa del Mondo del paese contro l'Argentina che avuto inizio un'ora più tardi. "La figura vittima per ora è di 21 morti 17 feriti" ha detto il portavoce nazionale della polizia Frank Mba aggiungendo che l'arresto era stato fatto. Portavoce del governo maggiore Mike Omeri ha confermato che l'esplosione è il risultato di "un attacco bomba".
Le squadre di soccorso sono stati schierati alla scena e hanno evacuato le vittime della zona portavoce NEMA Manzo Ezechiele ha detto alla AFP.
"L'esplosione ha colpito al tempo di affari di punta" ha detto aggiungendo che la zona era occupato al momento dell'esplosione e che 40 vetture erano state distrutte. L'esplosione all'ingresso del centro commerciale era abbastanza potente per far saltare fuori dalle finestre in edifici sul lato opposto della strada un corrispondente di AFP in scena nel periodo immediatamente successivo ha detto.
L'area inserita tra gli altri due centri commerciali e uno dei più attivi nel centro di Abuja è stato disseminato di rottami bruciati di autoveicoli e imbevuto in pozze di sangue rappreso. I soccorritori si vedevano raccogliere attraverso quello che sembrava essere le parti del corpo bruciate delle vittime. Un dipendente del vicino Newcastle Hotel nella zona Wuse II della città che non vuole essere nominato ha detto chiaramente sentito l'esplosione. Soldati e polizia ha isolato la scena dell'esplosione e vigili del fuoco erano al luogo gonfiava fumo spesse verso il cielo un reporter di AFP ha detto. Un soldato vicino alla scena ma che ha chiesto l'anonimato ha detto ai giornalisti che due indagati che cercavano di fuggire dalla scena sono stati catturati. Uno di loro che è stato sparato dai soldati mentre stava fuggendo in seguito morto per le ferite riportate. 'E' terribile ' Oreoluwa Adeoye che vende accessori del telefono presso il vicino plaza ha detto "Ho visto molti cadaveri. Alcuni tassisti parcheggiati nel punto dell'esplosione attesa per i passeggeri. Alcuni piloti morirono lì con loro passeggeri. " "E 'terribile. Ci sono molti corpi umani frantumati... Sono in pezzi. Le agenzie di sicurezza sono state raccogliendo [su] corpi umani [parti] in sacchetti di nylon " ha detto Shuaibu Adamu Baba un consulente di formazione che ha detto che ha perso il suo autista nell'esplosione. "Ho perso un pilota che ha tre mogli e otto figli" ha lamentato. Boko Haram che ha suscitato indignazione in tutto il mondo sequestrando più di 200 studentesse nel mese di aprile ha attaccato la capitale della Nigeria due volte nelle ultime 10 settimane. Una autobomba ha ucciso 75 persone alla stazione degli autobus Nyanya alla periferia della città il 14 aprile mentre un attentato copione nello stesso punto il 1 ° maggio ha lasciato 19 morti. I servizi di sicurezza messo la capitale in blocco a seguito della seconda esplosione come Abuja prepara a ospitare un summit del Forum economico mondiale sull'Africa all'inizio di maggio. Mentre il forum è andato via senza un intoppo un attacco Boko Haram nel cuore della capitale meno di due mesi solleverà nuovi dubbi circa la capacità della Nigeria di contenere l'insurrezione peggioramento del gruppo. C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
#PapaFrancesco La pace deve essere coltivata a più mani [[ non possiamo pensare ad un futuro egoistico da soli! DOBBIAMO CAPIRE CHE NOI SAREMO LE PREDE DEI SATANISTI USA SE NON IMPAREREMO A VIVERE INSIEME! ECCO PERCHé TALMU E CORANO SHARIA DEVONO ESSERE BRUCITI! ]] Il Papa invoca "pace per Iraq Terra Santa Siria e Ucraina"
(AGI) CdV 26 giu. "La vera pace quella che il mondo non puo' dare ce la dona Gesu' Cristo. Percio' nonostante... [ C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
Kabbalah Talmud Zionism perverse Evil IMF NWO 1of3 ] Stanley Dougé
3 giorni fa. +Sassa Siri you know nothing about catholocism shut your dirty jewish mouth you disgusting parasite don't spout your ignorance about my religion asswipe
[ answer ] ShalomGerusalemme. I am the political project of the King of Israel then I'm willing to give their lives because Israel can be according to the plans of God what do you know about the fact that the kill of Jesus the Pharisees were subjected to curse all Jews doing lose the paternal genealogies? because as you know genealogies maternal has disrupted destroied alliances that YHWH has made with our fathers!
io sono il progetto politico del Re di Israele quindi io sono disposto a dare la vita perché Israele sia secondo i progetti di Dio cosa tu sai circa il fatto che alla morte di Gesù i farisei hanno sottomesso a maledizione tutti gli ebrei facendo perdere le genealogie paterne? perché come tu sai le genealogie materne hanno interrotto le allenze che JHWH ha fatto con i nostri padri! [ /watch?v=GcY7xny5sTc
parassiti ladri nazi fascisti! noi siamo la democrazia e voi siete il regime massonico Bildenberg! ] [ A Donetsk la milizia ha preso il controllo di una unità militare. Le milizie della Repubblica Popolare di Donetsk hanno preso il controllo su una parte del Ministero dell'Interno dell'Ucraina situato nel centro di Donetsk. " Al mattino ai militari è arrivato l'ordine dal Ministero della Difesa dell'Ucraina così sono iniziate le operazioni attive contro i rappresentanti della Repubblica Popolare di Donetsk" ha detto l'ufficio stampa della milizia. Ai negoziati con i militari sono giunti i combattenti del battaglione "Vostok" c'è stato uno scontro a fuoco. Secondo le prime informazioni non ci sarebbero vittime.
L'oro degli Sciiti dai musei della Crimea andranno all'Ucraina.
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La collezione di manufatti d'oro degli Sciiti provenienti da musei della Crimea che sono attualmente in mostra ad Amsterdam verranno consegnati a Kiev. La notizia è stata comunicata dal Ministero della Cultura dell'Ucraina. "Il Ministero degli Esteri dei Paesi Bassi ha confermato il riconoscimento di tutti i reperti di proprietà del governo ucraino" ha dichiarato in un comunicato. La collezione comprende reperti archeologici di cinque musei della Crimea. Tra gli oggetti esposti vi sono manufatti d'oro un elmo cerimoniale e diverse gemme. In precedenza le autorità dei Paesi Bassi avevano garantito che tutti i reperti in mostra ad Amsterdam sarebbero stati riconsegnati ai musei crimeani. [ C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
Kerry 322 se tu non portare via le tue nazi troika Merkel truppe Hitler di occupazione poi tu non puoi fare un dialogo con le mie provincie Donetsk e Lugansk mettendo una pistola alla tempia delle persone! burn Kerry 322 in Jesus's name non c'è qui una parte per il tuo satana! VATTENE! ] [ Kerry il satanista bugiardo non ha minacciato la Russia e ha chiesto azioni concrete in Ucraina. Il Segretario di Stato americano John Kerry non ha minacciato l'imposizione di sanzioni contro la Russia e ha esortato a fare passi concreti per risolvere la crisi in Ucraina. Lo ha dichiarato il vice capo dell'ufficio stampa del Dipartimento di Stato americano Marie Harf. Ha anche detto che gli americani sono ancora disposti a imporre ulteriori sanzioni compresa l'industria. "Abbiamo i mezzi per farlo il più presto possibile" ha aggiunto la Harf. In precedenza il Segretario di Stato americano Kerry aveva chiesto che la Russia fornisse immediatamente la prova delle proprie azioni per risolvere la crisi in Ucraina. ] [ La Difesa dell'Europa sarà completamente dipendente dagli Stati Uniti". Il programma "Smart Defence" è un modo furbo per privare i Paesi membri della NATO del pieno controllo delle forze armate nazionali. Contemporaneamente gli USA avendo a disposizione tutti i tipi di unità militari assegneranno compiti agli alleati del tipo tu ti specializzerai negli armamenti tu nella logistica ecc.. il risultato saranno la perdita totale della sovranità europea nella Difesa e la dipendenza dal Pentagono" ha scritto su Facebook il vice primo ministro russo Dmitry Rogozin che supervisiona il complesso militareindustriale di Mosca. Nel 2011 a Bruxelles i 28 ministri della Difesa dei Paesi della NATO avevano approvato il programma "Smart Defence" secondo cui i membri dell'Alleanza Atlantica avrebbero rinunciato all'idea di creare un esercito completamente funzionale a livello nazionale a favore della creazione di un grande esercito sotto il comando del quartier generale atlantico della NATO. [ C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
se quel figlio del demonio di Abd Allah dell'Arabia Saudita non rinuncia alla sharia lui dovrà pagare per i crimini di tutti gli jihadisti! ] [ Gli islamisti in Iraq costringono i cristiani a pagare le tasse. ] http://cdn.ruvr.ru/2014/06/26/1505928934/9AP54116971532.jpg Esponenti del gruppo "Stato islamico in Iraq e il Levante" (LIA) hanno introdotto nei territori da loro occupati una tassa per i non musulmani. Il suo importo minimo è di 250 dollari. "I cristiani nel nord dell'Iraq hanno tre scelte per risolvere questo problema emigrare rinunciare alla fede cristiana o morire" ha detto uno dei membri della Commissione iraniana dei Diritti Umani. Il gruppo sunnita LIA a metà giugno ha portato un'offensiva nelle regioni settentrionali e occidentali dell'Iraq. Questa settimana i ribelli sono riusciti a prendere una porzione significativa del paese.
[ C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
Benjamin Netanyahu questi maledetti di Abd Allah dell'Arabia Saudita Bush 322 Rothschild 666 FMI 1. prima hanno distrutto le radici ebraico cristiane e hanno diffuso le teorie di quel deviato pervertito GENDER di Obama poi hanno corrotto ogni cosa per rubare il signoraggio bancario e per diffondere i satanismi.. 2. e poi come degli untori monatti di satana vanno in giro con la Torah in mano e fanno un "X" su tutti e dicono "voto di sterminio! condannato a morte!" 3. e poi pretendono di uccidere il Genere UMANO in nome di Dio perché loro che lo hanno corrotto intenzionalmente il GEnere umano per poterlo predare e poi per poterlo distruggere e poi dicono "non si può più salvare!" [ C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto. C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux. Croce sacra sii la mia Luce. N. D. S. M. D. Non draco sit mihi dux. Che il dragone non sia il mio duce. V. R. S. Vadre Retro satana. Allontanati satana! N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana. Non mi persuaderai di cose vane. S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas. Ciò che mi offri è cattivo. I.V. B. Ipsa Venena Bibas. Bevi tu stesso i tuoi veleni
chi è quel fariseo di satanista CIA che lui nella mia cartella [.Trash1000 ] lui ha messo la cartella [ ZZZ.... ZZ ZZZZ... ZZZZ.. ] perché io posso dare a lui un sonno eterno!
C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedecti. Croce del Santo Padre Benedetto
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Benjamin Netanyahu per la distruzione del mio computer (con tre attacchi informatici) e la chiusura del mio MrUniusREI? ci sono altri due indiziati oltre a 322 Kerry il satanista! [ il secondo indiziato ] è Rothschild perché io ho detto a lui " non ha nessun senso che tu realizzi il tuo impero USA NATO Ucraina perché tra un poco tu stai per venire con me nel deserto della Arabia SAUDITA e poi vedrai che ti piacerà!" ORA SE NON MI RESTITUISCONO IL MIO MrUniusREI? IO INCOMINCIO a UCCIDERE SATANISTI MASSONI FARISEI assassini SALAFITI ED ALIENI PER TUTTO IL MONDO E NON MI FERMO PIù! E io ribadisco che in quanto alla mie provincie russofone autoproclamatesi Repubblica Popolare di Donetsk NOI siamo il popolo sovrano e noi ABBIAMO la COSTITUZIONE E LORO SONO I NAZI MERKEL HITLER IL REGIME MASSONICO DI ROTHSCHILD Bildenberg la brutale repressione della democrazia! E da lui Rothschild (Caino) che lui si dice "il fratello di Israele(Abele)" questa shoah2 di pugnalata nella mia schiena io non me la aspettavo!
322 Kerry tu OGGI TU hai fatto fare alla CIA tre attacchi informatici CONTRO il mio computer e lo hai distrutto completamente soltanto perché io ho detto a te "BURN!" ADESSO FAMMI RIAPRIRE IL MIO https://www.youtube.com/user/MrUniusREI PERCHé QUESTE COSE DI UN TUO BULLISMO MI FAREBBE INNERVOSIRE!
322 Kerry io so che voi satanisti vi sentite impazzire quando io dico "BURN! in Jesus's name!".. ma tu non dovevi minacciare youtube per questo mio esorcismo e poi violare il PRIMO Emendamento per far chiudere il mio https://www.youtube.com/user/MrUniusREI [ in realtà ] 1. tu impieghi un SOLO secondo per dire "io sono un exsatanista ora io sono amico di UNIUS REI!".. perché io non insulto i peccatori per cattiveria! 2. tu non puoi portare la Ucraina nella NATO dopo che con i cecchini della CIA tu hai fatto il golpe ed hai ucciso tante persone innocenti! [ la Ucraina deve essere neutrale da un punto di vista militare! ]
Secret007SkyFall "AwesomeChannel!
TUTTI COLORO CHE NON CONDANNANO LA SHARIA SONO COMPLICI DEI SUOI OMICIDI! ] Nigeria esplosione in scuola vittime. In zona d'azione Boko Haram. Lo riferisce la stampa locale. 23 giugno 2014. KANO (NIGERIA) 23 GIU Un'esplosione si è verificata nei pressi della Scuola superiore di Health Technology di Kano nel nord della Nigeria teatro in passato di diversi attentati degli estremisti di Boko Haram. Lo riferisce la stampa locale che parla del timore che ci siano "diverse vittime". LA SHARIA è IL TERRORISMO! Netanyahu abbattere casa arrestato Hamas.. TUTTI I PALESTINESI A MOTIVO DELLA SHARIA DEVONO ESSERE TRASFERITI IN SIRIA E NIENTE DI MENO! ]] [[ Militante palestinese arrestato per uccisione ufficiale polizia. 23 giugno 2014. TEL AVIV 23 GIU Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dato ordine che sia rasa al suolo la abitazione di un membro di Hamas sospettato di aver ucciso mesi fa un ufficiale della polizia israeliana. "E' un terrorista di Hamas. Contro Hamas siamo impegnati in uno sforzo generale. In questi giorni decine di terroristi sono stati ricondotti in carcere. Adotteremo verso di loro misure varie fra cui la demolizione di case" ha detto Netanyahu in parlamento.